Lecco: i turisti crescono ma non sappiamo `dove metterli`, mancano

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Lecco: i turisti crescono ma non sappiamo 'dove metterli', mancano
posti letto in città
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19/10/2016
Scritto Mercoledì 19 ottobre 2016 alle 08:13
Crescono sempre più i numeri delle presenze turistiche a Lecco. E questo nonostante gli ostacoli
ancora presenti, come quello della mancanza di posti letto sufficienti.
Certo può essere visto come qualcosa di positivo: la città piace sempre più e i turisti arrivano. Avere gli
alberghi pieni è certamente meglio che averli vuoti, ma è anche vero che bisogna ancora lavorare per
diventare veramente accoglienti.
"Oggi in città abbiamo estremamente bisogno di più strutture ricettive: pensiamo ad alberghi e
hotel che possano esercitare un'attrattiva dei flussi turistici. Ma anche a bed&brekfast ed
alloggi" ha sottolineato l'assessore Francesca Bonacina. "I proprietari ci dicono di essere
estremamente soddisfatti dell'andamento delle presenze: a Lecco è abituale registrare il tutto
esaurito, non solo in alta stagione e non solo in occasione di particolari eventi".
Negli ultimi 10 anni si è assistito a un vero e proprio boom di strutture: nel 2005 c'era un solo bb aperto
a Lecco, al 31 dicembre 2015 erano 30. "E continuiamo a ricevere richieste di permessi per
aprirne altri".
Senza dimenticare poi il "sommerso" rappresentato da chi affitta l'appartamento "della nonna" o la
stanza vuota su portali come "Airbnb": basta andare sul sito per vedere come in città ci sono decine e
decine di annunci disponibili a prezzi concorrenziali (30 euro a notte).
Ma non sempre avviene tutto alla luce del sole: la piattaforma traccia ogni pagamento rilasciando
ricevuta regolare che ogni utente host deve poi riportare nella propria dichiarazione dei redditi, ma in
tutta Italia sono stati tanti i "furbetti" trovati dalla Guardia di Finanza che sta iniziando a puntare gli
occhi su queste realtà. Dalle statistiche nazionali appare chiaro che le strutture effettivamente censite
dai comuni sono generalmente solo una piccola parte di quelle esistenti.
"Lecco ha bisogno anche di infrastrutture e opere. Una criticità che emerge è ad esempio
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quella della mancanza di parcheggi nel centro e nei nuclei storici dei rioni. Stiamo lavorando
anche su questo: con Linee Lecco stiamo valutando se è possibile far partire dei piccoli circuiti
all'interno della città che possano essere utilizzati in particolare dai visitatori" ha continuato
ancora Francesca Bonacina che ha discusso di turismo e sviluppo nell'ultima commissione, andata in
scena ieri pomeriggio. "Dobbiamo poi impegnarci per evitare la desertificazione commerciale, nei
quartieri e non solo, perché anche locali e esercenti hanno una fondamentale valenza
turistica".
Tra le novità in arrivo - volute da Regione Lombardia - anche il cambio di nome dell'ufficio turistico
(oggi a Palazzo delle Paure) che abbandonerà il poco appetibile nome "Iat" in favore dell'universale
"Infopoint". Da Milano arriva anche l'obbligo all'installazione di schermi e touch-screen in modo che
alcune informazioni siano sempre disponibili per i turisti e non solo durante le ore di apertura dello
sportello.
"Ma la nostra vera sfida da vincere rimane la comunicazione: dobbiamo esserci dove il turista
organizza la sua vacanza, cioè sul web" ha concluso il vicesindaco Bonacina. "E dobbiamo anche
impegnarci a raccontare eventi e manifestazioni anche agli stranieri, nella loro lingua: quello
che facciamo oggi non basta".
P.V.
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