Serata del 29 - Torre Luciana

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Serata del 29/10/2016”Riaccendiamo le stelle. Contro l’inquinamento luminoso” Si sente dire spesso che dalle città ormai non si vedono più gli oggetti del cielo, se non quelli più luminosi, Luna, pianeti e stelle di 1° grandezza. L’aumento degli inquinanti nell’atmosfera ha raggiunto un livello di allarme, sia per la salute di ognuno, sia per l’ostacolo sempre maggiore all’osservazione, e al godimento, degli oggetti della volta celeste. E’ una forma di bellezza che trascende l’aspetto puramente estetico( migliaia di oggetti definiti “belli” o “bellissimi”), e che va verso una bellezza e un piacere superiori, per chi li potrà raggiungere, cioè quelli dovuti alla comprensione dei fenomeni osservati. Le polveri inquinanti in sospensione diffondono e riflettono le luci artificiali provenienti dal basso, cosicché il cielo, anche lontano dalle città, appare sfumato di rosa o di arancione, e molto di rado appare nero. Sopra di noi le costellazioni estive hanno passato il meridiano, e quelle più australi,” contenenti” i pianeti Marte e Saturno, sono tramontate. Culmina la costellazione di Pegaso, il cavallo alato capovolto. Questo può servire da “mappa”. Proseguendo il lato Ovest del “grande quadrato ” verso il basso incontriamo la luminosa stella bianca Fomalhaut(=Alfa Piscis Austrini), estendendo invece il lato sinistro del “Quadrato”, sempre in basso, troviamo un’altra stella brillante(Beta Ceti= Deneb Kaitos/ la coda della Balena), se si prosegue invece verso l’alto (a Nord), fino a incontrare la stella Beta Cassiopeiae, avremo tracciato, grosso modo, il “meridiano celeste” di Ascensione Retta 0. Origine delle A.R. Questo meridiano incontra l’equatore celeste nella costellazione dei Pesci, determinando il “punto

Gamma”, o “primo punto d’Ariete”, origine delle coordinate equatoriali della sfera celeste. Al vertice superiore sinistro del “Quadrato” si innesta la costellazione di Andromeda con la sua galassia M31, che insieme con la Via Lattea, è la galassia dominante del “Gruppo Locale”. La stella di riferimento per trovare M31 è la Beta And(=Mirach, una gigante rossa). Salendo da questa verso N, in direzione di Cassiopea, si incontra Mu And, e sopra a questa Nu e 32 And, subito sopra c’è la galassia. Sempre partendo da Beta And e simmetrica a M31 troviamo un’altra galassia a spirale (M33 nel Triangolo). Questa è più lontana e debole di M31 ed è più difficilmente individuabile al binocolo. Seguendo la fila di tre stelle luminose che descrivono il corpo di Andromeda, arriviamo all’ultima, Gamma, opposta al quadrato di Pegaso. Questa è una stella tripla, risolvibile a forti ingrandimenti. Proseguendo a NE(verso sinistra) incontriamo Perseo, col famoso “Ammasso Doppio” e la Beta Persei(=Algol/la stella del diavolo), che rappresenta l’occhio della testa mozzata di Medusa, tenuta in mano dall’eroe. E’ la stella del diavolo perché varia di luminosità essendo una stella doppia, di cui noi vediamo le orbite di taglio, in modo che ogni stella copre l’altra durante la rivoluzione. A Est di Perseo troviamo l’Auriga, con la brillante Capella , mentre sotto è apparso il Toro con l’ammasso aperto per antonomasia, cioè le Pleiadi(=M45). Si può confrontare l’aspetto di questo ammasso con quello del“doppio di Perseo” e le distanze relative: circa 400 anni luce per le Pleiadi,8.000 a.l. per i due ammassi di Perseo, formati da stelle supergiganti. M31 dista 2,2 milioni di anni luce. Lo spettacolo continua col sorgere delle brillanti costellazioni invernali.