Bollettino_05_2016_2017 - RC Parchi Alto Milanese

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Transcript Bollettino_05_2016_2017 - RC Parchi Alto Milanese

ANNO ROTARIANO 2016 - 2017
Riunioni
Martedì, ore 20.15
Ristorante Corte Lombarda
Piazza Matteotti, 9
20023 Cantalupo di Cerro Maggiore
Tel.: +39 (0331) 535604
ROTARY CLUB PARCHI ALTO MILANESE
Bollettino N. 5
Presidente 2016-2017
Andrea Paternostro
Vice Presidente - Incoming
Ernestina Ricotta
Past President
Vito Garofalo

Calendario club
Segretario
Luigi Beviglia

Resoconto riunioni
Tesoriere
Monica Prandi
Prefetto
Paola Taborelli

Notizie dal nostro club
Presidente Progetti
Nicola Giuliano

Calendario gruppo Olona
Presidente Comm. Internazionale e rf
Oreste Crespi
Presidente Amministrazione
Ernestina Ricotta
Presidente Comunicazione
Andrea Pigni
Presidente Effettivo
Pippo La Rocca
Presidente Azione Giovanile
Raoul Nucci
www.rotary.org
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Calendario Riunioni ottobre/novembre 2016
Martedì 18 ottobre
Ore 20.15
Ristorante La Corte Lombarda
VISITA DEL GOVERNATORE Pietro Giannini
Martedì 25 ottobre
Ore 20.15
Ristorante Corte Lombarda
Relatore: Mario Moreschi
“La storia del calzaturificio Moreschi di Vigevano”
Martedì 1°novembre
Riunione soppressa (Festa di Ognissanti)
Martedì 9 novembre
Golf Club Le Robinie
Relatore: Claudio Angè (direttore Italia-JaegerLeCoultre
“L’eccellenza dell’orologeria”
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Riunione del 4 ottobre 2016
SERATA CON ANDREA BOLLETTA
Serata interessantissima, quella del 4 ottobre scorso, con Andrea Bolletta,
professionista dello Studio Russo - De Rosa & Associati di Milano.
“Il passaggio generazionale”, ovvero la trasmissione del patrimonio aziendale tra
generazioni, è stato il tema che Bolletta ha scelto di sviluppare e lo ha fatto con
competenza e chiarezza, illustrando le difficoltà legate a tale passaggio che, di
frequente, vede coinvolte aziende e anche famiglie, con tutto il relativo bagaglio di
affetti e sentimenti .
Si tratta di un momento cruciale nella vita di un’azienda, poiché implica il
trasferimento da una generazione all’altra di un vero e proprio patrimonio di knowhow e competenze di gestione, frutto di anni e anni di esperienza e di sacrificio.
Con il passaggio, è a rischio anche l’insieme di relazioni con il territorio, nonché
numerosi posti di lavoro. Anche per questo motivo, il processo di ricambio
generazionale deve essere gestito al meglio e con oculatezza.
3
Gli imprenditori italiani con più di sessant’anni sono il 60% del totale: ciò significa
che le loro aziende affronteranno nei prossimi anni un passaggio generazionale.
Circa il 70% desidera lasciare l’azienda a un familiare, mentre una percentuale
significativa è restia ad abbandonare il proprio ruolo. Solo il 25% delle imprese
sopravvive alla seconda generazione di imprenditori e solo il 15% alla terza.
Spesso la volontà del titolare di lasciare l’azienda a figli o nipoti è molto forte, quasi
un’imposizione (implicita o esplicita) nei loro confronti: se le capacità o le
motivazioni dei successori non sono sufficienti, questo può tradursi in un insuccesso
dell’impresa nel medio o, addirittura, nel breve periodo. L’azienda è spesso vista
dalla prima generazione di imprenditori come fonte occupazionale per i membri
della famiglia, cui vengono assegnati – in fase di passaggio – ruoli di responsabilità,
anche a fronte di competenze e capacità inadeguate, causando la demotivazione
delle forze valide presenti in organico, oltre a performance aziendali deteriori.
Può anche accadere che l’imprenditore di prima generazione, pur in presenza di
validi successori, rimandi continuamente il momento del passaggio generazionale
ritenendo i successori inadeguati, oppure rifiutando l’idea che l’azienda non sia più
sotto il proprio controllo. In fase di passaggio, allora, la convivenza tra vecchia e
nuova generazione può creare conflitti e dannose sovrapposizioni di dinamiche
aziendali e psicologiche.
Queste e tante altre ancora, le questioni analizzate durante la serata del 4 ottobre
scorso che, proprio per la complessità dell’argomento trattato, si è protratta oltre
l’ora consueta.
Grazie al dottor Bolletta del tempo che ci ha dedicato e della competenza profusa.
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Paola Taborelli
Socio
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COTTINI Paolo
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Presenze serata 4 Ottobre 2016
Recuperi
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Ospiti del club: Andrea Bolletta Recuperi: Nicola Giuliano, Raoul Nucci, Andrea Pigni, Paolo
Rabolini Ospiti dei soci
Ospiti dei soci: Barbara (Berra), Claudia (Minesi), Emilia (Paternostro) e Maria Teresa (Ricci)
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Riunione dell’11 ottobre 2016
SERATA CON FRANCESCO ANELLI
Oltre 22 mila controlli su strada e una percentuale
di reati che, dal 2014, si dimostra in progressiva diminuzione. Sono i dati forniti dal
dottor Francesco Anelli, vice questore aggiunto del Commissariato legnanese di
Pubblica Sicurezza e nostro ospite, nella conviviale di martedì 11 ottobre.
Il suo discorso si è concentrato, in particolare, sull’importanza della prevenzione,
concetto e valore fondante della cultura della sicurezza: <<Reprimere un reato ci fa
guadagnare prestigio agli occhi della gente, ma il reato presuppone la presenza di
una vittima e di una situazione che, spesso, risulta irreversibile. Ecco perché
l’aspetto che prediligo del mio lavoro è quello preventivo>>, ha dichiarato Anelli,
sottolineando come questo presupponga la costante interazione tra istituzioni e
cittadini.
E’ sempre più gravoso, il compito delle forze dell’ordine, all’interno di un panorama
che contempla, da un lato, il considerevole ampliamento del loro raggio d’azione (il
Commissariato di Legnano si è visto, ad esempio, aumentare da 15 a 31 Comuni il
proprio bacino di competenza) e, dall’altro, il mantenimento dello “status quo”, a
livello di risorse economiche e umane.
<<Si lavora, dunque, cercando di utilizzare al meglio le risorse disponibili>>, ha
spiegato il dirigente della Polizia di Stato legnanese, sottolineando come la
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collaborazione che vige a Legnano tra le forze di polizia, sia uno dei punti qualificanti
di questo territorio.
Tornando al discorso della prevenzione, Anelli ha evidenziato una positiva
contrazione dei casi di truffa (soprattutto di quelli ai danni degli anziani): l’attività
informativa (esplicatasi attraverso conferenze, tavole rotonde, campagne nelle
scuole, distribuzione di opuscoli), ha sortito gli effetti sperati, complice anche la
costante collaborazione degli organi di stampa locali.
Certo, se chiedessimo alla gente di questo territorio se si sente sicura, le risposte
che otterremmo non sarebbero, forse, tutte positive: questo perché la percezione
della sicurezza, complice la paura che certi episodi contribuiscono a diffondere,
risulta sempre inferiore rispetto alla situazione reale.
I dati in possesso del Commissariato legnanese non evidenziano reati gravi (almeno
degli ultimi tre anni), ma solo di episodi di microcriminalità.
La collaborazione tra cittadinanza e forze dell’ordine resta, tuttavia, fondamentale
per una città sempre più sicura.
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Presenze
Paola Taborelli
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AZARIO Gianluca
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CASTIGLIONI Patrizia
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COLOMBO Elena
COLOMBO Giorgio
CONTI Fabrizio
COTTINI Paolo
CRESPI Oreste
DELLA BELLA Paola
EUCHERIO Francesco
EVALLI Giovanni
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GAVOSTO Franco
GIULIANO Nicola
GORLERO Roberto
GRANDI Roberto
JUSTINE Reema
LA ROCCA Giuseppe
LAZZARINI Anna
MANTOVANI Elena
MINESI Marco
MORLACCHI Bruno
MORONI Alberto
NUCCI Raul
PATERNOSTRO Andrea
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PRANDI Monica
RABOLINI Paolo
RANCILIO Giorgio
REBOLINI Marco
RECECCONI Fabio
RICCI Claudio
RICOTTA Ernesta
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TRUCCO Francesca
TUNESI Gianfranco
SERATA 11 OTTOBRE 2016
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Ospiti del club: Dott. Francesco Anelli e Signora
Recuperi: Paola Taborelli
Ospiti dei soci: Claudia (Minesi), Emilia (Paternostro) e Roberto Trucco (Francesca)
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Comunicazioni e Notizie dal Club
Il socio e amico, Vito Garofalo, ci ha inviato un report per aggiornarci, in merito
allo stato di avanzamento del progetto Etiopia “Acqua e igiene in Demba Gofa”.
PROGETTO ETIOPIA “ACQUA E IGIENE IN DEMBA GOFA”
È arrivato al giro di boa il progetto “Acqua e igiene in Demba Gofa”, sponsorizzato e
finanziato dai sei Rotary Club del Gruppo Olona nell’ambito del Progetto
“Moschettieri del Rotary International”, che ha come capofila il R.C. Parchi Alto
Milanese in collaborazione con il Rotary Club Addis Abeba Entoto di Addis Abeba.
Il progetto, i cui lavori sono iniziati a
febbraio, prevede la messa in sicurezza e
la realizzazione di punti di distribuzione
di acqua presso cinque sorgenti (spring
on
spot),
la
riqualificazione
e
l’ampliamento dell’impianto a gravità di
Homate e la costruzione di servizi igienici
presso la scuola di Tsamba Talla.
I lavori presso tre delle cinque sorgenti,
ovvero le sorgenti di Balo, Yogo e Bana
sono stati completati, mentre sono
all’inizio i lavori alla sorgente di Falka e dovranno iniziare i lavori alla sorgente di
Galma.
Il sistema a gravità della sorgente di Homate è stato completamente riabilitato, con
la ristrutturazione della sorgente, la riparazione delle tubazioni e l’ampliamento a
due altri villaggi. L’acquedotto a gravità serve 4 villaggi con 25 punti di distribuzione,
di cui 4 dedicati alle quattro scuole locali.
Complessivamente l’impianto di Homate permette di avere acqua potabile a oltre
6300 persone e a circa 3000 studenti ed insegnati delle scuole locali.
Infine sono quasi completati i lavori di costruzione delle sei servizi igienici della
scuola di Tsamba Talla.
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Per quanto riguarda la componente formativa del progetto, sono già stati portati a
compimento i corsi di formazione in igiene e sanità destinati a 147 donne delle sei
Kebele (villaggi) oggetto del progetto. Inoltre sono terminati i corsi di formazione dei
102 membri dei comitati di gestione dei sei villaggi e nella scuola di Tsamba Talla 65
studenti sono stati coinvolti nella costituzione di un club WATSAN (acqua e igiene).
Sul piano economico, a fine luglio le spese sostenute per la realizzazione del
progetto ammontavano a circa 32.000 €, a fronte di un budget totale di 50.000 €.
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LE CONGRATULAZIONI DEL GOVERNATORE AL NOSTRO CLUB
Pietro Giannini
Governatore 2016-2017
Gentilissimo Signor
Andrea Paternostro
Presidente
R.C. Parchi Alto Milanese
Caro Andrea,
mi complimento con te e con tutti i Soci per la bella manifestazione organizzata per
festeggiare il compimento del diciottesimo anno di età del R.C. Parchi Alto Milanese e, al
contempo, ti ringrazio per la cordiale accoglienza riservata a me e a mia moglie Sissi e per
i generosi omaggi.
Cordiali saluti.
Pietro Giannini
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Milano, 10 ottobre 2016
Comunicazioni dal Distretto
QUARTA LETTERA DEL GOVERNATORE
-SVILUPPO ECONOMICO E COMUNITARIOLo sviluppo economico e sociale delle comunità è uno degli obiettivi più importanti
del Rotary. Di quelle vicine, della propria area di insediamento o prossime ad esse,
come di quelle lontane. La crisi economica del mondo occidentale sembra aver
messo in ombra i problemi ben più complessi e drammatici, di tante altre aree del
mondo dove non sono garantiti neanche i bisogni primari, la scolarizzazione, i servizi
medici essenziali, perfino l’alimentazione e l’acqua potabile. Sono tematiche così
complesse che una singola persona si scoraggia di fronte all’impossibilità di offrire
un contributo efficace che, se non risolutivo, sia almeno utile. Certo, gli apporti di
denaro, anche se singolarmente modesti, sono indispensabili, ma lo spirito rotariano
ci spingerebbe a qualche cosa di più. E per fortuna, ma non per caso,
l’organizzazione del Rotary ci consente di supportare, in vari modi, una struttura atta
a incidere in tante situazioni difficili, lontane e meno lontane, sulla base di alcuni
principi fondamentali che merita richiamare perché riflettono i valori della nostra
Associazione.
Il primo principio che informa l’azione del Rotary verso le comunità, è il rispetto dei
valori e della comunità stessa. Nessuna imposizione di modelli precostituiti, nessun
trasferimento di peso di modelli ed esperienze altrove maturate, nessuna ripetizione
di cliché e format a stampone. Se aiuto allo sviluppo deve essere, allora non può che
partire dall’individuazione delle aspirazioni di una comunità, dagli obiettivi che
questa si prefigge e può sentire propri oppure no. Un aiuto che sembra tanto un
accompagnamento mano nella mano nella direzione che quella comunità desidera,
non verso la meta che noi, arbitrariamente e autoritariamente, sceglieremmo per
essa. Per questo parlo di rispetto: perché si deve partire proprio dalla libera
determinazione di una comunità a tracciare il proprio percorso di sviluppo e di
crescita, anche se è diverso da quello che a noi sembrerebbe desiderabile o
preferibile.
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Per questo ogni attività di intervento e di supporto deve partire dall’ascolto, dalla
comprensione, dallo sforzo di interpretazione delle attese della comunità con cui si
lavora. E naturalmente questo non è facile perché il sistema di valori è diverso, oltre
che i registri di comunicazione e le metriche di valutazione dei diversi aspetti. Nel
suo documento sul sostegno alle comunità locali(*), il Rotary sottolinea la centralità
di questa fase iniziale ai fini del successo dell’iniziativa: se non si inquadra
correttamente sin dall’inizio l’obiettivo, non si potrà conseguirlo anche perché non si
otterrà la necessaria collaborazione della comunità e delle sue strutture che, per
quanto essenziali o addirittura embrionali, sono decisive per il compimento di
qualsivoglia progetto che le coinvolga.
Il secondo principio è quello della valorizzazione delle risorse della comunità e del
donatore. Che a sua volta si declina in due aspetti: l’utilizzo il più possibile degli
strumenti, delle persone e delle conoscenze locali e l’investimento delle risorse per
generare nuovi processi virtuosi e non solo per soddisfare un bisogno di breve
periodo. Dal primo punto di vista è evidente il collegamento con il primo principio,
quello del rispetto e dell’aderenza del progetto alle caratteristiche e alle aspettative
della comunità. Trasferire risorse, tecniche e logiche operative e produttive che non
appartengono alla cultura e alla tradizione locale sarebbe quindi una forzatura, un
imposizione che non si adatta al richiamato principio di aiutare la comunità a
individuare e a intraprendere il proprio percorso di sviluppo. In questo senso,
l’espressione valorizzare le risorse locali assume davvero significato letterale:
utilizzare proprio quanto l’ambiente e la cultura offrono comporta l’attribuzione di
valore a cose o comportamenti che altrimenti rimarrebbero inutilizzati, dispersi.
Dall’altro punto di vista, la valorizzazione delle risorse è da intendere come
attivazione di qualche cosa che non cessi alla conclusione del progetto. Altrimenti è
un mero sussidio non tanto distante dall’elemosina, che non ha nulla di male,
ovviamente, ma non genera il risultato auspicato di innescare un processo capace di
autoalimentarsi e di produrre benefici in via continuativa, possibilmente anche
crescente. Quasi per paradosso, si potrebbe dire che ogni progetto tende a
diventare inutile nel corso del tempo: quando ha attivato un meccanismo atto a
procedere da sé, oppure, se ha fallito, diventa inutile perché non riesce a esplicare i
suoi effetti propulsivi della capacità endogene della comunità. Non tutte le
ciambelle escono col buco, dicevano le nonne.
Sussidiarietà: questo è il terzo principio. Nessuna ingerenza o sovrapposizione con
altre iniziative e con le azioni che altri, soprattutto le competenti autorità locali,
stanno predisponendo. L’intervento di supporto che un ente come il Rotary può
allestire deve porsi in posizione non certo subordinata ma complementare con
eventuali altre strutture o forme di supporto che siano in corso. Per comprendere
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come questo sia un valore, bisogna pensare al suo contrario, a quanto cioè
risulterebbe arrogante un atteggiamento che volesse spazzare via, o anche solo
imporsi rispetto ad altro. Solo inserendosi in modo rispettoso e coordinato
nell’insieme delle condizioni, si può attuare un’azione efficace e durevole, efficace
perché non duplica l’impiego di risorse, durevole perché può essere accettata dagli
stessi destinatari.
Anche la componente finanziaria ha la sua importanza. Benché gli interventi di
supporto del Rotary si indirizzino soprattutto in realtà poco sviluppate, con un
utilizzo ancora marginale della moneta, le azioni che forniscono anche un sostegno
finanziario alle attività imprenditoriali sono di importanza notevole. In questo senso
i progetti di microcredito sono uno dei modi più diffusi e replicabili per attivare
processi di sviluppo. Aiutano a fondare embrionali attività imprenditoriali come un
piccolo laboratorio di sartoria e confezione di abiti e indumenti, modeste strutture
artigianali o di coltivazione, fornendo gli elementi essenziali per partire a chi abbia
sufficiente spirito d’iniziativa per far evolvere la propria condizione. Certo, non
bisogna aspettarsi che le regole del credito funzionino come nel mondo più
avanzato: la puntualità delle rate è a dir poco approssimativa e il rimborso del
capitale ad alto rischio. Però che investe in questi impieghi ne è consapevole ed è
quindi disposto a sopportarne il costo. Così si avvia la comunità verso un’economia
monetaria che non vuol certo dire contaminarla con il vizio della speculazione, ma
consente l’efficientamento degli scambi che è il primo e fondamentale contributo
della moneta all’economia, affrancandola dai limiti stringenti del baratto.
Mi sembra importante sottolineare il documento citato sopra in cui il Rotary
fornisce indicazioni e supporti metodologici per l’impostazione di interventi a favore
delle comunità di cui i rotariani di tutto il mondo vogliano farsi promotori. È
importante perché fornisce linee guida allineate con gli standard scientifici al
riguardo e coerenti con i valori della nostra Associazione e quindi può davvero
rappresentare una guida per definire almeno i primi passi di un percorso di aiuto
vero chi ne ha bisogno, in linea del motto dell'anno rotariano. in corso Il Rotary al
Servizio dell'Umanità. E come dicono i cinesi, ogni grande viaggio inizia con un
piccolo passo.
Pietro Giannini
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Calendario Gruppo Olona
R.C. Malpensa (Tennis Club, Gallarate – mercoledì ore 12.30)
Venerdì 21 ottobre 2016
Festa del 65° del club a Villa S.Uberto
Ore 19.30
(Viale Toscana, 200- Busto Arsizio)
R.C. Ticino (Golf Club Le Robinie, Solbiate Olona- mercoledì ore 20)
Mercoledì 19 ottobre
“Busto Arsizio-Gallarate-Legnano: città del Liberty?”
Ore 20.00
R.C. Saronno (Hotel La Rotonda, Saronno- martedì ore 12.45)
Martedì 18 ottobre 2016
Parliamo di nuovi soci
Ore 12.45
R.C. Castellanza (Ristorante Golf Club Le Robinie- giovedì ore 20)
14/16 ottobre 2016
Giovedì 20 ottobre 2016
Ore 20.00
Giovedì 27 ottobre
Ore 19.30
Visita al Club gemellato RC Potsdam
Ristorante El Patio- Legnano
Aperitivo e argomenti rotariani
Golf Club Le Robinie
S.Messa in memoria dei soci defunti officiata
da Mons. Cairati- Seguirà conviviale con consorti.
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