Quella misteriosa tessera del servizio sanitario - Online-News

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Il Nuovo Corriere
IlNuovoCorriere
di
numero 63 anno II - 1 euro
Giunta in ritiro?
È il momento
della verità
per la leadership
di Virginia Raggi
Roma e del Lazio
SABATO 15 OTTOBRE 2016
IN PRIMO PIANO/Quando il Campidoglio si crea i problemi da sé
di Carlo Rebecchi
S
Sindaco, assessori, portavoce, assistenti, staff. Tutti
in ritiro per due giorni in un
agriturismo del Viterbese (a spese
proprie naturalmente). Così volle
Virginia Raggi. Lasciamo da parte
l'ironia, il sarcasmo e il riferimento
a precedenti esperienze. Non è una
idea nuova né particolarmente originale. Ma forse per una volta può
rivelarsi una mozza azzeccata. Il
gruppone ha bisogno di conoscersi,
di integrarsi, di buttare fuori veleni e di solidarizzare. Fin qui è
stata poco più di una armata
Brancaleone, con confusione di
ruoli, entrate, uscite. C'è bisogno
di un assestamento umano prima
ancora che politico per andare
avanti. Quel che serve è una leadership consolidata, non maturata
solo dalla attribuzione dei ruoli,
ma dal riconoscimento di una personalità guida. Ci riuscirà la
Raggi? Il momento è delicato, ma
decisivo. C'è il problema finanziario, quello delle partecipate, c'è
una lunga lista di emergenze e poi
c'è la manutenzione ordinaria e
straordinaria di una città letteralmente a pezzi. L'armonia ritrovata
potrà essere spezzata dalla evoluzione del caso Paola Muraro? L'assessore all'Ambiente potrebbe
entrare nell'occhio del ciclone la
prossima settimana. Potrebbe doversi dimettere, riaprendo vecchie
ferite e costringendo la Raggi ad
una nuova sostituzione. Magari il
ritiro nella Tuscia potrebbe servire
anche a questo, a prepararsi a gestire una possibile nuova emergenza. Ma altre questioni
spingono, viabilità, commercio,
rom, sicurezza, tanto per spuntare
qualche argomento dalla lista. La
Giunta Raggi troverà la giusta
coesione per affrontarli correttamente?
INCOMUNICABILITÀ
Con i giornalisti è muro di sospetti e pregiudizi: il sindaco, la Giunta tengono a distanza i media.
Informazioni istituzionali, appuntamenti, programmi, comunicati? È tutto sul profilo Facebook
di Virginia Raggi. Per il resto arrangiarsi con mezze notizie e ricamarci su, spulciare blog e tweet. Eppure
esiste un ufficio stampa, guidato da una dirigente e con poco meno di venti persone a disposizione. Ma fa altro
di Giulio Terzi
G
iornalisti frustrati e indignati, comunicare con il
Movimento Cinque Stelle è sempre stato complicato, oggi con i grillini a governare il Campidoglio
la cosa è praticamente impossibile. Il governo capitolino non comunica, c’è un problema di incomunicabilità. Paradossale, ce l’hanno nel dna questo problema,
sono diffidenti e ostili in un mondo in cui la comunicazione è tutto
e i telegiornali e i quotidiani digitali sono in partita 24 ore al
giorno. Si è visto anche con le scintille di Palermo, qualche giorno
fa. Ma l’imperativo categorico è fuori le agenzie della comunicazione politica e i giornalisti, ritenuti tutti ostili e venduti. Gli scontri con il sindaco Raggi, le parole pesanti del consigliere regionale
Barillari che hanno gonfiato le cronache nei giorni scorsi sono
delle sciocchezze, fanno sorridere, inutile fare gli offesi e prendersela. I problemi sono altri. Il sindaco non comunica, la Giunta non
comunica, il Comune non comunica. Fatto assolutamente scon-
volgente nel Terzo Millennio. Niente comunicati affidati alle agenzie, niente note nelle redazioni. Il Movimento ha portato pari pari
in Campidoglio le regole che lo hanno caratterizzato (lo hanno garantito ma anche penalizzato) nella sua rapidissima crescita. C’è
la rete, solo la rete. E quindi i canali sono il profilo Facebook della
Raggi, i tweet, i blog. E’ tutto lì, basta andare a prenderselo. Ma
non esistono amministrazioni pubbliche che si comportino in questo modo, come un club esclusivo e bizzoso: qui si tratta di soldi
pubblici, pagati dai contribuenti. Solo a Roma funziona così. E
funziona male, con i cronisti avvelenati in cerca di notizie dai consiglieri che si sbottonano (purché non si sappia), a cerca di scoop
male interpretati e peggio digeriti. Alla fine i grillini non volendo
essere complici e conniventi diventano avversari da ferire e da abbattere. Una spirale pericolosissima quella che si è generata attorno
all’Aula Giulio Cesare e agli uffici del sindaco.
segue a pagina 3
AULA GIULIO CESARE IL CASO
Quella misteriosa tessera
del servizio sanitario
Grillini attenti, la gente
si disamora in fretta
Cornelius a pagina 2
T
di Stefania Pascucci
utti noi abbiamo nel portafogli la tessera sanitaria. Quelle con il microprocessore sono arrivate agli utenti a partire dal 2013. Chissà quanti
dati avranno inserito, nel rispetto della privacy, si è subito pensato. Magari l’elenco personale delle medicine
che ognuno prende quotidianamente per malattie rare
o croniche, il gruppo sanguigno. Invece dentro non è
inserito nulla. La tessera sanitaria viene esibita in farmacia per eventuali “scarichi” fiscali nella denuncia dei
redditi e poi non serve a niente altro.
segue a pagina 9
All’interno
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NUMERO 63
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Il Corvo
sabato 15 ottobre 2016 pagina 2
PRIMO PIANO
AULA GIULIO CESARE
Grillini attenti, la gente
si disamora in fretta
Cento giorni di Raggi, il coro che si leva dalla periferia e dai quartieri ricchi, dagli imprenditori ai pensionati è omogeneo: tutto fermo, immobile,
la città che doveva essere il luogo del riscatto è rimasta il simbolo della continuità col passato, di una rivoluzione tradita. Il fattore tempo è
fondamentale in politica. Così dalla base del Movimento, dai lavoratori delle partecipate che aspettavano il riscatto, arrivano segnali allarmanti
di Cornelius
C
ento giorni di
Raggi, il coro che
si leva dalla periferia e dai quartieri
ricchi, dagli imprenditori ai pensionati è omogeneo: tutto fermo, immobile, la
città che doveva essere il luogo
del riscatto è rimasta il simbolo
della continuità col passato, di
una rivoluzione tradita. Contro i
disfattisti si è accreditata la vulgata secondo cui serve più
tempo, occorre aspettare che gli
ingranaggi siano oliati, che si
comprendano i meccanismi dell'amministrazione, ma al netto
dei rematori "contro", ormai è
chiaro a tutti che di tempo ne è
trascorso a sufficienza almeno
per partorire alcuni provvedimenti concreti che avrebbero
dato l’impronta del Movimento
e del sindaco Raggi.
Di solito quando si insedia una
nuova amministrazione si procede, là dove se ne ravvisi la necessità, alla sostituzione di quei
vertici aziendali che non sono in
grado di realizzare progetto politico e visione strategica di chi ha
ottenuto il consenso dei cittadini.
Ebbene fino ad oggi non è accaduto quasi in nessun settore dell'amministrazione capitolina, a
cominciare dalle tanto discusse
società partecipate. Ai vertici
delle quali ci sono ancora praticamente gli uomini che avrebbero dovuto realizzare nei
rispettivi campi le scelte politiche
della giunta Marino.
Eppure il fattore tempo in politica è fondamentale. Ne serve di
più, ne è passato troppo poco, è
ancora presto. E la gente si disamora in fretta. Par di capire che
molti lavoratori di aziende importanti come Acea, Atac e Risorse per Roma - aziende
simbolo della spartizione del potere della vecchia politica - si
aspettassero dei cambiamenti
importanti che ancora non ci
sono stati. E la voglia di riscatto
finisce in frustrazione, e cambiano il lessico ed il registro dell’approccio di questi lavoratori
nei confronti degli eletti in Campidoglio. Dopo l'assemblea del 4
ottobre organizzata dal sindacato
di base in Acea ed alla quale sindaca e consiglieri a 5 Stelle non
hanno partecipato, il risentimento e la delusione dei lavoratori trova pieno sfogo in parole
amare. C’è chi dalla base dell’Acea
prende carta e penna e scrive ai
portavoce in Campidoglio: «Mi
perdonerete se vi scrivo in modo
diretto... Vi scrivo con una punta
di rammarico queste righe (condivise con molti del gruppo) per
confermarvi quanto di buono (in
verità purtroppo poco) arriva a
noi lavoratori e cittadini dall'attuale amministrazione capitolina... Mi sono preventivamente
confrontato con gli altri, ho chiesto anche se la mia fosse una visione sbagliata; invece è senso
comune sia il disagio di non capire le scelte (e anche le non
scelte), sia la delusione per
quanto effettivamente fattibile e
ancora neanche minimamente affrontato.... Molti elettori con voi
hanno deciso di andare oltre, di
donare finalmente a Roma e ai romani quello che città e cittadini
meritano. E lo avete ribadito a
chiare note in ogni pubblica occasione, anche nella mia azienda
dove vi siete presentati in forza ai
lavoratori ribadendo con estrema
fermezza il vostro programma
elettorale. Già.... il programma
elettorale: io l'ho letto tutto, e
condiviso in larghissima parte. Mi
chiedo: che fine ha fatto? E la voglia di cambiamento, la voglia di
distacco dal vecchio e marcio?...
Ci siamo cercati e trovati e conoscete le nostre facce e le nostre
sedi. Vi abbiamo dato conforto e
consiglio per preparare i confronti
pubblici. Poi è iniziata la fase di
governo e il conseguente e inspiegabile buio. Interlocutori spariti.
SPARITI.... Associazioni e cittadini, vostri elettori, riuniti in assemblea pubblica vi hanno
chiamato ad un confronto sui
temi di amministrazione della
città: non solo avete negato lo
svolgimento alla Protomoteca
(cosa inaudita mai avvenuta in
passato) ma fatto ancor più grave
nessuno di voi si è degnato di rispondere all'appello, mostrando
prosopopea (forse paura?) e
snobbando quelle stesse persone
che credendo in voi vi hanno
eletto». Duro da incassare.
Stesso registro in un messaggio rivolto al movimento proveniente
da un autista di Atac. «Buonasera. Mi limito ad un consiglio e
un'osservazione. Premetto che
l'errore più grande è stato credere
che a breve si vedessero i primi risultati, ma questa è un'anomalia
del popolo italiano. Certo è che
siete stati bloccati da vicissitudini
interne che hanno rallentato non
poco il lavoro... Vi abbiamo mandato un sunto di idee riguardanti
i diversi settori e richieste fatte direttamente ad Atac... Ora sta a voi
capire se in quelle pagine ci sono
soluzioni e migliorie. Di concerto
con Fantasia e la Meleo, si intende. Nota stonata è aver confermato ai vertici aziendali persone
che sono entrate in conflitto coi
sindacati e che agli occhi dell'opinione pubblica hanno collaborato
in questi anni con chi ha portato
Atac a questo stato». Ancora da
Atac: «Piano piano qui si fa buio.
I lavoratori sono avvelenati. Nemmeno su una cosa scontata come
le notturne siete ancora riusciti ad
intervenire. Ma io sto dalla parte
dei lavoratori. Stiamo pensando
ad uno sciopero. Ed io urlerò con
ancora più fiato perche pur provando per voi simpatia e devozione personali ad oggi siete stati
carenti in tutto. Gli autoferrotranvieri non sono più disposti ad
aspettare». Infine l’appello dei lavoratori di Risorse per Roma:
«Cari portavoce in Campidoglio
un funzionario di Risorse per
Roma ci ha informato del fatto
che il vice sindaco di Roma ha
espresso ai vertici dell'azienda la
volontà di aprire un nuovo presidio presso il Palazzetto dello
Sport, immagino con lo stesso
contratto di servizio: il Ccnl Multiservzi. Mi domando. Stiamo
giocando o cosa?... Abbiamo
chiesto più volte la sfiducia dei
Vertici di RpR per incompatibilità con le direttive del piano
triennale anticorruzione. Noi dipendenti e semplici cittadini abbiamo creduto ciecamente in voi,
nella speranza che potevate tirarci
fuori dalle fogne dove ci avevano
gettato Alemanno prima e Marino poi. Pensavamo che Mafia
Capitale fosse terminata con la
vostra vittoria. Ma a tutt'oggi non
sembra cosi.... Se veramente ci tenete ai lavoratori, come avete
detto più volte, cambiateci subito
il contratto: vogliamo il ccnl terziario come gli altri colleghi. Non
siamo dipendenti di serie b. Ci
avete ucciso definitivamente.
Credevamo in voi. Ma ci avete
tradito. Ci avete tradito. Avete tradito le aspettative di 78 padri di
famiglia».
sabato 15 ottobre 2016 pagina 3
PRIMO PIANO
IN PRIMO PIANO
L’ESITO SCONTATO DELLA CONSULTAZIONE
FANTASMA DI DOMENICA 9 OTTOBRE
Stallo metropolitano
Il nuovo consiglio di Palazzo Valentini è bloccato, 9 seggi ai grillini, 8 al Pd e 7 al centro destra, la lista dei sindaci “civici” è
naufragata. Risultato scontato, era impensabile che sindaci e consiglieri di sinistra e di destra votassero Cinque Stelle (cioè
contro se stessi). L’opposizione compatta può impedire alla Giunta M5S di governare, il vice sindaco (sarà Pucci di Pomezia)
dovrà trattare ogni provvedimento. Salvo ricorrere alla conferenza dei sindaci, dove la Raggi ha la maggioranza assoluta
di Carlo Rebecchi
T
utto, o quasi – ma è un
quasi importante come previsto. Con ulteriori problemi e difficoltà di gestione per
Roma e la sua ex provincia. Ciò che
infatti tutti sapevano, e che si è poi regolarmente verificato, è che le elezioni
di secondo livello dei 24 consiglieri
della Città metropolitana Roma Capitale si sarebbero svolte in un clima
di massima indifferenza. E così è stato.
Alzi la mano chi ne ha sentito parlare
alla radio o alla televisione. Così come
non c’erano stati dibattiti prima del
voto, il silenzio è stato tombale anche
sulla giornata elettorale, il 9 ottobre.
Anzi no, un’eccezione c’è stata. Ma per
un fattore esterno. E’ accaduto infatti
che la sindaca della Capitale, Virginia
Raggi – che è poi anche la presidente
del consiglio metropolitano – si sia
recata a votare indossando una maglietta del M5S. Il fatto ha scatenato
quelle che sono state definite le “violente polemiche” dei partiti delle opposizioni, cioè tutti – ma come si fa a
pensare che ci siano partiti e partitini
che ancora vivano di queste cose? – riprese immediatamente dai giornali di
parte. Polemiche presto dimenticate.
Ma, almeno, qualcuno che l’aveva fino
ad allora ignorato avrà scoperto che
esistono anche le Città metropolitane.
Al “tutto previsto” avevamo però affiancato un “quasi”. Questo “quasi” è
che il M5S non ha fatto il pieno di
tutti i voti che, almeno sulla carta,
avrebbe potuto avere, anche perché
una lista civica “di appoggio” non ha
raggiunto il quorum. E’ però vero che
il partito democratico, che nel consiglio uscente aveva sedici seggi, ne ha
ottenuto appena otto, la metà, mentre
i grillini, che ne avevano appena due,
sono arrivati a nove, soglia che garantisce loro la maggioranza relativa ma
non quella assoluta. Sicuramente c’è
stato qualche voto grillino in libera
uscita. Ma è anche vero che nella
maggioranza dei comuni, si è formata
una santa alleanza proprio per fermare i Cinquestelle, sono nate coalizioni paragonabili ai “temporarily
shop” unite non da programmi ma dal
solo obiettivo di non permettere la
vittoria dei grillini. Del resto il risultato era praticamente scontato: sul
territorio provinciale Pd e centro destra vivono della rendita di posizione
che viene dalle elezioni precedenti, i
grillini avrebbero potuto sfondare
solo se sindaci e consiglieri Pd, Fi e
Fdi avessero dimenticato la casacca
che indossano per votare Cinque
Stelle. Contro se stessi, dunque. Improbabile. Visto il sistema elettorale
senza premio di maggioranza, il voto
ha diviso i consiglieri in tre tronconi di
forza quasi identica (ai nove consiglieri grillini e agli otto piddini vanno
aggiunti i sette del centrodestra), e la
conseguenza principale è che la sindaca Raggi, non avendo una propria
maggioranza, dovrà negoziare ogni
provvedimento con le opposizioni.
Una realtà nella quale aumenta il peso
politico, in quanto chiamato anche ad
essere un mediatore tra i diversi partiti,
del consigliere che sarà chiamato a fare
il vicesindaco metropolitano. Tra i
nomi che circolano, uno dei più accreditati sarebbe quello di Fabio Pucci, da
tre anni sindaco grillino, con un ottimo indice di gradimento, di Pomezia. Se vorrà forzare il blocco il
maxisindaco metropolitano dovrà
chiamare in campo la conferenza dei
sindaci, una sorta di golden share: in
quella sede le stesse regole che mettono in stallo il Consiglio le daranno
la maggioranza assoluta
L’esito del voto dei 1372 (su 1643
aventi diritto) amministratori dei comuni dell’ex provincia di Roma ha già
spinto la Raggi a mettere le mani
avanti: “governeremo – le sue parole –
sui temi sui quali tutti i sindaci potranno trovare un accordo perché i bisogni dei cittadini sono gli stessi in
qualunque città” (i poteri della Città
metropolitana sono strade, scuole superiori, coordinamento dello sviluppo
del territorio, ndr). Senza risparmiare,
en passant, una frecciata politica agli
autori della riforma delle città metropolitane, cioè il premier Matteo Renzi
e il ministro del Rio ai quali, ha detto,
“occorrerebbe chiedere come mai
hanno pensato di farla così incompleta, visto che in parlamento parlano
tanto di premi di maggioranza indispensabili per garantire la governabilità”. Governabilità che a Roma e ex
provincia non sarà facile da raggiungere perché i partiti tradizionali, cioè
l’intera opposizione, godono ancora
sul territorio di “rendite di posizione”
non da poco che intendono difendere
a caro prezzo, come dimostrano le dichiarazioni rilasciate a risultati acquisiti, con il PD che si è autodefinito il
vero vincitore della consultazione e la
destra che ha parlato di proprio “successo”.
Il muro contro muro, però non paga, e
rischia di far naufragare enti - le Città
metropolitane per l’appunto - che in
Europa (dove ce ne sono 34) hanno
permesso uno sviluppo intelligente dei
grandi agglomerati urbani, dalla
Grande Londra all’Ile de France alla
Grande Berlino. In Italia, nei tre anni
da quando esistono, soltanto a Milano
e in misura minore a Torino si sono
visti risultati positivi dell’indispensabile coordinamento metropolitano tra
Comune e Regione, particolarmente
nel settore dei trasporti pubblici. A
Roma c’è da sperare che un disgelo tra
le squadre di Zingaretti e della Raggi
avvenga almeno su problemi sui quali
nessuno può farcela da solo, come appunto i trasporti, o i rifiuti. Molto, dicono gli esperti, dipenderà dal
risultato del referendum del 4 dicembre sulle riforme costituzionali, non
perché sia in gioco il destino delle città
metropolitane (la riforme costituzionale ne conferma il ruolo) ma per il
clima politico generale che potrebbe
determinare. C’è infatti chi teme che
in caso di vittoria del “no” il governo
possa “vendicarsi” sulle amministrazioni “nemiche”. A Roma circola la
voce di un’intesa tra le opposizioni,
proprio nel consiglio metropolitano,
per rilanciare la candidatura della Città
per le Olimpiadi del 2024. Ma ancor
più si teme che l’irritazione di Palazzo
Chigi possa portare ad un taglio del
trasferimento alla Capitale di fondi, almeno di quelli non strettamente indispensabili, per mettere in difficoltà i
Cinquestelle in vista delle successive
elezioni politiche (nel 2017 o 2018).
Come il Campidoglio anche la Città
metropolitana di Roma Capitale ha
grossi problemi finanziari. E’ parecchio indebitata e per i suoi compiti
istituzionali, tolte le spese di personale
e di funzionamento, dispone di appena un’ottantina di milioni. Senza
nuove entrate entro il 31 dicembre il
suo destino è chiaro: rischia di entrare
nella lista degli “enti inutili”.
segue dalla prima pagina
INCOMUNICABILITÀ
L’
’ufficio stampa della Raggi è guidato
da Teo Fulgione, ex Ansa. Impenetrabile. Passa tutto quel che il vertice
vuole sul profilo Facebook del sindaco, attività
istituzionali e politiche. Prima di lui c’era Augusto Rubei, paracadutato direttamente da
Montecitorio, aveva seguito tutta la campagna
elettorale pasticciando parecchio. Ora il blocco
è totale. C’è una intercapedine vuota, uno spazio cuscinetto che nessuno occupa tra l’ufficio
del sindaco, quelli della Giunta, e il resto del
mondo. La bibbia è quel profilo Fb. Possibile?
Non c’è un ufficio stampa al quale rivolgersi,
semplicemente ma correttamente? La risposta
è “ni”. Perché se si accede alla pagina istituzionale dell’amministrazione capitolina si scopre
facilmente che esiste un ufficio stampa, diretto
da una dirigente (Pacelli) con uno stipendio
di poco inferiore ai centomila euro annui. Si
occupa di comunicare le attività all’esterno, di
colmare questo buco informativo? Certo che
no. Nell’ufficio lavorano non meno di nove
giornalisti a tempo indeterminato (avanzi di
amministrazioni precedenti, prestiti rientrati
dagli assessorati regionali, etc) : si occupano
della newsletter di Roma Capitale, degli aggiornamenti della home page del sito istituzionale, dei servizi fotografici e dell’archivio. In
appoggio altre sei-otto unità del settore amministrativo, alle quali è demandata anche la rassegna stampa interna. Un bel carrozzone che
dovrebbe essere di supporto alla struttura politica del Campidoglio. Dovrebbe, perché
Raggi e assessori si portano dietro portavoce
e addetti stampa. Spreco di risorse, di energie,
dunque, per non avere quello che obiettivamente serve a tutti, amministrazione, media,
e in fin dei conti anche ai cittadini, che pagando le tasse hanno diritto ad una informazione il più possibile serena, corretta e
completa.
Giulio Terzi
sabato 15 ottobre 2016 pagina 4
CRONACHE
L’INTERVISTA PARLA PAOLO PACE, PRESIDENTE DEL MUNICIPIO VIII
Un grillino prova a mettere ordine
nel tempio della sinistra romana
Garbatella, Montagnola, Tormarancia, Ardeatina, Appia, un territorio complesso, 140mila abitanti. I problemi sono quelli di sempre,
emergenza abitativa, abusivismo di ogni genere, degrado. La Giunta a cinque stelle sembra aver imposto un cambio di marcia. La linea di
confine è chiara: non verranno tollerati atti contro la legge. Presenza costante dello Stato e prevenzione, con la partecipazione attiva dei cittadini
di Giovanni Tagliapietra
F
unzionario di livello
dell’Eni ( è responsabile – all’interno della
Direzione Commerciale, dell’area di innovazione tecnologica), leader di
Retake Roma, un movimento di
cittadini, no-profit e apartitico, impegnato nella lotta contro il degrado, nella valorizzazione dei beni
pubblici e nella diffusione del senso
civico sul territorio, Paolo Pace appare come persona pratica e operativa. Non è un giovane entusiasta,
è un professionista di 53 anni entrato a gamba tesa del tempio della
solida, tradizionale sinistra romana, e ha vinto clamorosamente
le elezioni. E’diventato presidente
a Cinque Stelle del Municipio VIII,
si è rimboccato le maniche e sta
provando a portare in quella fetta
di Roma la rivoluzione grillina. Ci
riuscirà?
Guastatori nel tempio
della sinistra romana,
avete fatto volare gli
stracci. Montagnola, Garbatella, anni e anni di incrostazioni politiche e
amministrative si trovano
a fare i conti con una realtà
politica diversa. Come reagiscono il management
dell'amministrazione, la
burocrazia municipale,
come reagisce la gente, dichiaratamente di sinistra?
Abbiamo raccolto da subito il bisogno dei cittadini di riavere un’amministrazione aperta rispondente
alle loro necessità. Comprensibilmente i cittadini sono rimasti piacevolmente sorpresi che dagli
slogan tipici di una campagna elettorale si sia passati ai fatti sin da subito: nel primo mese questa
amministrazione ha incontrato
tutte le associazioni culturali, sportive e sociali del territorio, ed è
stato avviato un percorso istituzionale che porterà il Municipio e le
realtà economiche del territorio ad
un più stretto partenariato, che
possa sfruttare a pieno le politiche
di sviluppo, in sinergia con le istituzioni nazionali e regionali. Puntiamo ad una governance
trasparente rivolta alla realizzazione di obiettivi condivisi ad
esclusivo beneficio dei cittadini .Il
nostro ingresso nelle stanze dell’amministrazione del Municipio
ha portato un cambiamento visi-
Paolo Pace, presidente del Municipio VIII
bile anche nei rapporti con gli Uffici; il punto di partenza rimane
sempre quello della valorizzazione
del personale ed il recupero delle
professionalità. Insieme alla parte
gestionale stiamo lavorando per
poter ottimizzare l’efficacia e l’efficienza della macchina amministrativa.
Avete un problema di
emergenza abitativa, venite
da una situazione calda. In
passato sfrattati hanno dormito in Municipio. Oggi
cosa cambia?
Stiamo scontando anni di immobilismo nella gestione di quella che
viene definita “emergenza abitativa”, ma che in realtà è ormai una
situazione cristallizzata da decenni.
Sappiamo che non ci sono ricette
magiche che diano risposte immediate, il percorso sarà lungo e complesso, ma portato avanti nell’alveo
della legalità, non più un rimedio
temporaneo, non più un intervento
emergenziale, ma una soluzione
strutturale che guardi con favore al
rilancio e alla riqualificazione dell’edilizia residenziale popolare.
Abusivi di ogni genere,
rom, sbandati, mercatini
selvaggi e igienicamente
pericolosi,
rovistatori.
Sono il cancro di quasi tutti
i quartieri. La gente subisce. Adesso?
Abbiamo più volte provveduto a ripulire strade e parchi bellissimi del
nostro territorio ridotti ormai a discariche a cielo aperto, e segnalato
la presenza di senza tetto agli uffici
competenti, affinché si risolva in accordo con gli uffici del Comune
l’annosa questione delle persone
senza fissa dimora. La Polizia Locale e le autorità preposte svolgono
quotidianamente azioni di prevenzione e contrasto del commercio
abusivo. Sul fronte dell’ordinaria
amministrazione l’attenzione è focalizzata alla manutenzione delle
scuole, delle strade, al ripristino del
verde pubblico e del decoro urbano,
attività che comunque portiamo
avanti nonostante l’esiguo bilancio
municipale. dove l’Istituzione arretra, si crea l’humus per illegalità e
azioni illecite; è per questo che è necessario garantire una presenza costante per prevenire atti contra
legem. L’apertura di un tavolo permanente di confronto tra amministrazione, Ama Spa e Servizio
Giardini, la collaborazione con le
forze dell’ordine, è funzionale a
questo scopo. Imprescindibile al
conseguimento di risultati concreti,
è l’impegno e la partecipazione attiva dei cittadini.
Sanità. Sul territorio del
municipio c'è del pubblico
e del privato di eccellenza.
Avete dei nobili decaduti,
come il Cto, e delle eccellenze massacrate, come il
La Fondazione S.Lucia.
Alla gente non interessano
le beghe politiche, vuole
servizi e assistenza. Non è
il vostro ruolo. Ma cosa potere fare?
Per quello che è di pertinenza regionale, come la sanità, abbiamo poca
libertà decisionale. Come Municipio possiamo solo sensibilizzare
l’opinione pubblica e interloquire
con la regione Lazio affinché provveda a salvaguardare una struttura
d’eccellenza internazionale come la
Santa Lucia, senza dimenticare che
i tagli alla sanità degli ultimi 5-6
anni hanno pesato enormemente
sulla qualità dell'assistenza per la riduzione drastica del personale.
Altro discorso per la nobiltà decaduta del CTO, altro centro di eccellenza e polo medico e d’emergenza
fondamentale per il nostro territorio, voluta per giustificare un 'taglio
agli sprechi' che ha creato solo disagio ai cittadini che hanno perso il
loro DEA di riferimento. Ora che si
sta creando una integrazione dei
servizi socio sanitari che aspettavamo da almeno 16 anni (dalla
legge 328 / 2000) che demandava
alle regioni l'organizzazione e il collegamento coi servizi territoriali, il
municipio nonostante le scarse risorse economiche, vedrà di mettere
in atto quanto di sua competenza
per garantire ai cittadini ai pazienti
e ai familiari il sostegno per il diritto
all'assistenza e alle cure.
Il cambio di marcia lei lo ha
reso significativo rinunciando a parte dello stipendio, all'auto di servizio, etc.
Ma la gente lo sa? Vi rendete conto che i media romani
vi
ignorano
volutamente?
Ho annunciato pubblicamente attraverso la mia pagina Facebook di
rinunciare alla metà degli emolumenti previsti per il Presidente del
Municipio, all’ auto di servizio dedicata ed al cellulare. Riguardo all’essere ignorati dalla stampa,
riscontro una certa disattenzione
verso le azioni di governo intraprese. Abbiamo preso atto che in
più di una circostanza, paradossalmente, la stampa si è limitata ad assumere
informazioni
sugli
avvenimenti del territorio esclusivamente dall’opposizione. L’unico
rammarico è constatare che spesso
le mie dichiarazioni, non sono riportate fedelmente dalle agenzie,
che, attraverso titoli fuorvianti o addirittura faziosi, tentano di travisare
l’azione di governo.
Il suo programma per l'immediato.
Conosciamo bene l’eredità lasciata
dalla precedente amministrazione
in merito ai LLPP e Urbanistica: I60, ex Fiera di Roma, ex Mercati
Generali, Bidet, Ex-Dazio, Piazza
dei Navigatori, PUP Leonardo da
Vinci, ex deposito Atac di San
Paolo, ex deposito Cotral a Capannelle, Ex Deposito AMA a Via Spedalieri, edifici militari dismessi in
via del Porto Fluviale, Polo Natatorio a Valco San Paolo, Parco di Tormarancia, ecc.. Per i trasporti:
proposta di riqualificazione zona
piazzale dei navigatori ed installazione ZTL, rapporto programmatico con l’agenzia della mobilità,
progetto rete piste ciclabili. Per la
cultura: riattivazione della consulta
culturale, creazione di biblioteche a
cielo aperto, elaborazione di una
carta di servizi, creazione di una
rete scolastica, corsi di formazione
per le scuole in materia di primo
soccorso. Per le politiche sociali:
riattivazione della residenza per il
training abitativo, collaborazione
con la ASL per la continuità della
residenzialità protetta, potenziamento del PUA, realizzazione di
sportelli polifunzionali, collaborazione con le associazioni del territorio che si occupano delle
discriminazioni LGBT, supporto
alle fragilità in genere. Per il commercio: attività ricognitive sia in ordine agli insediamenti produttive
che ai siti utilizzati al fine di poter
approntare un piano atto a tutelare
sia operatori che fruitori ma anche
il bene pubblico, riorganizzazione
dei mercati rionali.Per ognuna di
queste attività stiamo lavorando in
collaborazione con gli assessori
della giunta comunale per giungere
nel più breve tempo possibile ad
una risposta esaustiva da dare ai cittadini per valorizzare il territorio e
portare a compimento opere incompiute ormai da troppo tempo.
sabato 15 ottobre 2016 pagina 5
CRONACHE
DEL 37% LE ATTIVITÀ ARTIGIANALI
SCENARI RIDOTTE
DEI SETTORI PIÙ TRADIZIONALI
Commercio romano addio,
resteranno solo i bengalesi?
I
romani se ne sono accorti, ai turisti non interessa poi tanto. Il
commercio al dettaglio
sta cambiando faccia (e
lingua) e il fenomeno sta assumendo contorni inquietanti: i
vecchi esercenti lasciano, le botteghe storiche (secondo la Cna
negli ultimi dieci anni le attività
artigiane dei settori più tradizionali si sono ridotte del 37%)
chiudono, intervengono soggetti
nuovi, spesso borderline, non
perfettamente in regola. Stranieri, per dirla tutta, entrando in
un’area grigia che sembra la politica e l’amministrazione vogliano mantenere tale. Paninoteche,
alimentari aperti h24, negozi per i turisti,
tutti in mano a non italiani. Almeno per
quanto riguarda il front office. C’è un
mercato delle licenze? Ci sono giri al limite del lecito (o oltre)? Tutto è possibile,
le licenze agli stranieri sono cresciute del
36%, le imprese gestite da italiani sono diminuite del 3,5%. Un motivo ci sarà. Se
c’è la crisi vale per tutti, se c’è chi cerca la-
nità più numerosa proviene dal
Bangladesh (12.235 imprenditori), seguita da quella cinese
(3.333), egiziana (3.051) e marocchina (3.036). Minimarket e
delle piccole rivendite al dettaglio? Quattromila attività commerciali gestite da cittadini
bengalesi e circa 2.200 da cinesi.
Certo, il pubblico ha un servizio
più flessibile, aperto giorno e
notte, sette giorni su sette, e in
molti casi più economico. Tutto
a posto? Neanche per idea. In
una regione dove i richiedenti
asilo hanno raggiunto quota
19mila unità (una cifra raddoppiata in soli cinque anni), cresce
una nuova classe di giovani stranieri che
vanno ad ingrossare le fila del lavoro nero
o sottopagato, e forniscono manodopera
a molti di questi esercizi commerciali. Il
pericolo che dietro l'esplosione di una miriade di piccole realtà difficilmente controllabili, si nascondano fenomeni
criminali, che vanno dall'evasione fiscale
al riciclaggio, è reale. Contromisure?
Poche e inefficaci.
Il fenomeno sta esplodendo e sembra fuori controllo: paninoteche, alimentari h24 e negozi per
turisti: le licenze agli stranieri sono cresciute del 36%. Allarme rosso: lavoro nero e sottopagato,
ma dietro una miriade di piccole realtà difficilmente controllabili si possono nascondere anche
fenomeni criminali, che vanno dall'evasione fiscale al riciclaggio. Contromisure? Poche e inefficaci
voro il boom di questi esercizi dimostra
che lavorare è possibile. A meno che non
ci sia dell’altro. La trattoria classica è sempre più rimpiazzata dalla cucina mordi e
fuggi (negli ultimi dieci anni nel centro
storico la ristorazione veloce è aumentata
del 219%), il commercio al dettaglio è
ormai una prerogativa quasi esclusiva dell'imprenditoria straniera. Tor Pignattara
e Casilino, Pigneto e Tuscolana, piazza
LE MANIE ASTROLOGICHE
di Patrizia Tamiozzo Villa
con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po' maniacali,
dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente
(19-26 ottobre 2016)
♈ Ariete (21 Marzo - 20 Aprile)
Mercurio dal giorno 25 non è più in opposizione al vostro segno e questo vi fa risparmiare; però Marte vi fa
innervosire, cercate di essere più diplomatici. Una dolce
Venere vi fa sentire amati e con Urano nel segno ci
sono possibilità matrimoniali in vista, portate da Saturno
che vi spinge a fare sul serio e a cementare un’unione.
♉ Toro (21 Aprile - 21 Maggio)
Marte, positivo nel segno del Capricorno, vi dona molta
forza e buoni risultati nella professione. Mercurio, in opposizione, e anche il Sole nello Scorpione vi fanno sentire insoddisfatti e vi fanno mangiare più del dovuto,
mentre sarebbe bene curare la propria forma fisica: così
sareste anche più sexy e più corteggiati, cosa che a voi
del Toro è sempre piaciuta moltissimo.
♊ Gemelli (22 Maggio - 21 Giugno)
Periodo brillante, anche sul piano sentimentale, perché
un Giove amico e Mercurio e il Sole favorevoli vi fanno
divenire più ingegnosi e brillanti. Evitate comunque
spese eccessive e siate prudenti nell’affrontare questioni finanziarie. Comunque, con un bel Giove favore-
Bologna ed Esquilino, ma anche Trastevere, Borgo Pio, il centro storico e Prati:
secondo la Confesercenti almeno il 20%
delle attività commerciali gestite da romani sono passate di mano negli ultimi
anni, finendo nella disponibilità di imprenditori principalmente africani e asiatici. Secondo la Camera di Commercio di
Roma a fronte delle ormai 60mila società
individuali a titolarità straniera, la comu-
salute a parenti anziani; siate più premurosi e amorevoli
con loro. Farete nuove conoscenze che Marte favorirà
e che si riveleranno utili per la vostra attività lavorativa.
♎ Bilancia (23 Settembre - 22 Ottobre)
Avete Giove favorevole sul Sole; ma Marte è contrario
e può creare difficoltà nel lavoro: siate sempre vigili ed
vole, potrete conquistare nuove, simpatiche amicizie e evitate di entrare in conflitto con colleghi e superiori. In
fare incontri brillanti e positivi per il vostro lavoro.
questo momento pensate di più a curare la salute con
buoni esercizi fisici e dedicatevi con maggiore attenzione
♋ Cancro (22 Giugno - 22 Luglio)
alla famiglia e, in particolare, ai vostri figli.
Con un Marte ostile, in opposizione insieme a Plutone,
vi si richiede prudenza nei rapporti, ma Venere, favore- ♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)
vole, vi aiuta nelle questioni sentimentali, vi spinge a ri- Mercurio è favorevole nel vostro segno e vi rende più
cambiare chi vi ama. Buone prospettive per chi pensa espansivi che mai e, anche se Marte contrario vi può
a un’unione stabile. Anche le nascite sono favorite.
mettere in contrasto con qualche familiare o collega,
sarà sempre Venere a darvi la soluzione per superare
♌ Leone (23 Luglio - 22 Agosto)
le difficoltà. Con Venere inamore vi sentite molto amati
Venere positiva unitamente al Sole e a Giove, in Bilan- e ricambiati; previste novità per i single. Non trascurate
cia,vi offre ottime possibilità economiche e siete anche il fisico e dedicatevi a qualche attività sportiva.
spalleggiati da un severo Saturno che vi porta più attenzioni e fatiche del solito, ma anche soddisfazioni. ♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)
Anche Venere, dal Sagittario, vi fa sentire più amati e Potete migliorare nel campo del vostro lavoro, contando
considerati da amici e parenti.
sull’aiuto di Giove favorevole, in aspetto positivo nel
segno della Bilancia; sono favoriti trasferimenti, cambi
♍ Vergine (23 Agosto - 22 Settembre)
di lavoro e viaggi. Anche Venere, che entra nel segno
Marte è positivo in Capricorno, ma può rendere difficol- del Sagittario, vi è favorevole e vi garantisce di essere
toso, in qualche momento, il rapporto con i vostri figli; amati e ricambiati; possibile qualche nuova, piacevole
siate molto prudenti e comprensivi. Saturno è in qua- avventura amorosa. La salute è buona, malgrado l’insidratura in Sagittario e può creare qualche problema di dioso e mutevole tempo autunnale.
♑ Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio)
Marte in Capricorno vi rende aggressivi e quindi si consiglia prudenza in particolare nei rapporti con superiori;
sfuggite l’impulso di adottare scelte irrazionali e non sufficientemente meditate; evitate anche ogni eccesso
nella guida. Mercurio, favorevole in aspetto di sestile
dallo Scorpione, vi gratifica sul piano economico; previste gratifiche e, per molti di voi, non sono esclusi guadagni in borsa, piuttosto rari in questo periodo.
♒ Acquario (21 Gennaio - 18 Febbraio)
Mercurio il giorno 23 passa nello Scorpione e quindi si
colloca in quadratura rispetto al vostro segno; la Luna,
che è in opposizione dal segno del Leone, vi è contraria:
si impone molta cautela; non usurate troppo il vostro fisico. Giove, positivo dalla Bilancia, vi rende molto attivi
nel lavoro; fate ricorso alle vostre capacità di scelte innovative.
♓ Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo)
Mercurio, dal giorno 25 nel segno dello Scorpione, vi
rende intuitivi e brillanti; Saturno e Venere vi sono ostili:
si consiglia di non strafare nelle spese; cercate di essere
sempre oculati, metodici e precisi e aiutate chi ne ha bisogno, per voi che amate sacrificarvi per il vostro prossimo (molti appartenenti al segno infatti si dedicano con
passione ad iniziative benefiche e al volontariato) e questo è il momento favorevole per potenziare tali iniziative,
con Marte a voi pienamente favorevole, che vi garantisce sostegno nelle difficoltà e successo nei risultati.
sabato 15 ottobre 2016 pagina 6
CRONACHE
IL CASO
LA NUOVA SERIE DI SUCCESSO DI RAI UNO AMBIENTATA
TRA LA CITTÀ E LA PROVINCIA
Roma capitale della fiction
Ora arrivano anche i medici legali
Dopo i dottori in famiglia, i giovani papi e le famiglie allargate della Garbatella, ecco Alessandra Mastronardi passare con disinvoltura da un set
all’altro nell’Urbe per vestire i panni di Alice Allevi, giovane anatomopatologa nata dalla penna di Alessia Gazzola, alle prese tra l’impegno
in ospedale, la soluzione di intricati casi polizieschi e una movimentata vita sentimentale. Accanto a lei, il protagonista maschile è Lino Guanciale
di Gabriella Rocco
“U
n medico in famiglia”, “I Cesaroni”, “Il
giovane papa”: rete
che vai fiction che
trovi. Comune denominatore, tutte sono ambientate a Roma, in
centro o in periferie, al di qua e al di là del Tevere. Insomma, la città eterna si conferma set
d’elezione non solo di tante megaproduzioni
cinematografiche internazionali, ma anche dei
classici sceneggiati made in Italy, che mietono
successi di pubblico e di critica. Il 27 settembre su Rai Uno è partita la fiction tratta dal romanzo “L'Allieva”, che ha come protagonista
Alice Allevi, medico legale nato dalla penna
della scrittrice messinese Alessia Gazzola, che
nella vita vera è un medico chirurgo specializzando in Medicina legale. Imbranata e pasticciona, ma allo stesso tempo intuitiva e
talentuosa, Alice - interpretata da Alessandra
Mastronardi, tra i personaggi principali de “I
Cesaroni” - è una ragazza davvero speciale,
pronta a barcamenarsi tra studio, casi d’omicidio e una complicata vita sentimentale.
Nonostante la grande passione che mette nel
lavoro, il suo essere spesso goffa e distratta non
si concilia con una professione tanto rigorosa,
ma Alice riesce a dimostrare di essere portata
per la medicina legale: può contare infatti su
una marcia in più, un’empatia che la porta ad
avere intuizioni decisive nei casi in cui è coinvolta. Anche sul fronte sentimentale la sua vita
è un disastro: Alice si prende una cotta per il
suo mentore, il dottor Claudio Conforti (personaggio affidato all’attore Lino Guanciale),
che incontra per la prima volta sulla scena di
un crimine nel suo paese, vicino Roma.
Quanto alla storia, la protagonista si è trasferita da poco nella Capitale e condivide un appartamento con la giapponese Yukino ( Jun
Ichikawa), ragazza decisamente originale e
buffa, ma solare e gentile. Poche settimane
dopo, Alice finisce per invaghirsi di Arthur
Malcomess (Dario Aita), un affascinante e irrequieto giornalista e reporter, con una vera
vocazione per il suo lavoro: lei ancora non sa
che Arthur è il figlio del “supremo” professor
Malcomess (Ray Lovelock), il direttore dell'Istituto di Medicina Legale in cui lei lavora.
La situazione si complica quasi subito e il
triangolo sentimentale riserverà parecchie sorprese. La curiosità di Alice la spinge ad indagare sugli omicidi più complicati, districando
i “casi polizieschi” grazie al suo intuito e all’intelligenza, cercando non solo le cause della
morte, ma soprattutto il perché.
È questo lo snodo principale de “L'Allieva”,
fiction corale dal cast variegato: tra i personaggi più curiosi ci sono la bionda e appariscente Ambra (Martina Stella), la collega che
nessuno vorrebbe avere - ambiziosa e preparata, ma soprattutto la preferita del capo - e poi
ancora la professoressa Boschi (Giselda Volodi), detta “la Wally”, professionista eccel-
Sopra Alessandra
Mastronardi,
protagonista
de "L'allieva",
con Lino Guanciale;
s sinistra
La Mastronardi
con Alessia Gazzola,
la scrittrice
messinese
che ha ideato
il personaggio
di Alice Allevi
lente che darà del filo da torcere ad Alice. Da
citare anche Marco (Pierpaolo Spollon), fratello della protagonista, aspirante fotografo
poco più giovane di lei, e l’adorata nonna
Amalia (Marzia Ubaldi), sua confidente.
La serie tv ci presenta Alice prossima alla laura
- le manca solo l’esame di Medicina legale - alle
prese con le sue insicurezze. Una notte, mentre si trova in famiglia a Sacrofano, alle porte
di Roma per capirci, la nonna sveglia tutti perché ha trovato la badante russa senza vita.
Quando arriva la polizia, Alice resta folgorata
da Claudio Conforti, il medico legale, e decide
di fare domanda di internato con lui. La quo-
tidianità dell'ospedale si alterna alle indagini
sui casi che si presentano e che sconvolgono
Alice, ancora incapace di evitare coinvolgimenti diretti. Naturalmente, parallela scorre
la storia d’amore tra la protagonista e Conforti, che si intreccia alla storia con il giovane
reporter.
Pasticciona, sensuale, ingorda di vita: ecco
Alice. Impossibile per lo spettatore non
amarla quando si butta a capofitto in un’indagine o quando restituisce la fotografia di un’età
cruciale, quella dei giovani adulti costretti a
fare scelte difficili, eliminare potenzialità intriganti, prendersi responsabilità indesiderate.
Insieme ad Alice, è tutta una generazione di
giovani donne a sentirsi sospesa in amore e nel
lavoro. Ragazze per cui la sospensione e l’incertezza sono un habitat naturale, come l’appartamento condiviso, il take away cinese e le
serate passate a guardare “Game of Throne”.
Precarie, si dice oggi, trascurando il fatto che
non è solo una condizione generazionale ma
universale. D’altronde chi lo sa meglio di un
medico legale come la scrittrice Alessia Gazzola, 34enne, una che vede ogni giorno la
morte da molto vicino? E che sa trovare per il
suo personaggio la via d’uscita nella forza
delle radici, dei legami familiari e di quelli di
elezione.
Un po' giallo, un po' commedia sentimentale,
“L’Allieva”. In tutto sono sei puntate: la prima
ha fatto registrare un boom d’ascolti, con
5.162.000 spettatori e il 20,73% di share, il risultato di debutto più alto per una fiction dall’inizio della stagione. A chi non ha letto i libri,
e vuole farsi stregare dalle indagini di Alice Allevi, spesso definita la “Kay Scarpetta italiana”
- il personaggio creato dall’americana Patricia
Cornwell - ma anche ai tantissimi lettori della
Gazzola e a chi è affascinato e incuriosito dalla
professione e dalla figura “ibrida” del medico
legale, se ne consiglia la piacevole visione.
BASKET IN CARROZZINA
Il “nuovo” Santa Lucia chiede aiuto alle stelle della Roma
A
lla fine le provano tutte per sopravvivere. Difficile essere proprietari di
una squadra di basket in carrozzina, essere competitivi sul campo ed
essere autonomi finanziariamente. Lo storico club di via Ardeatina ce
la mette tutta, i fondi raccolti servono per stare in partita, non bastano per arrivare alla fine del campionato. Ventun 21 scudetti, 12 Coppa Italia e 3 Coppa
Campioni in bacheca, avventura finita a maggio per mancanza di fondi. E’ andata diversamente perché l’ex presidente Amadio ha ceduto le quote della società ai giocatori, alla bandiera Giulio Sanna (il nuovo presidente) e al capitano
Matteo Cavagnini. Che sono riusciti a iscrivere la squadra al massimo campionato grazie a un piccolo circuito solidale messo in piedi tramite le loro conoscenze. «Il primo a chiamarci è stato il presidente Malagò: ci ha fatto sentire
tutta la sua vicinanza», ha detto Cavagnini durante la presentazione della nuova
stagione ieri sul campo di Via Ardeatina (concesso per gli allenamenti e le gare
ufficiali a tempo determinato). E ora il capitano lancia un appello: «Il 29 ottobre, in occasione della prima gara di campionato in casa, invitiamo Totti, Florenzi e De Rossi perché loro rappresentano la romanità. Sarebbe bello averli
un giorno con noi, anche per un allenamento, tenendo ovviamente conto dei
loro impegni». Per arrivare in fondo al campionato servono almeno 200.000
euro (l’anno scorso il budget era di mezzo milione). Ci sono delle piccole trattative chiuse e altre in corso con degli sponsor ma si è lontanissimi dall’obiettivo. I costi di gestione sono la parte più consistente perché le trasferte vanno
da Varese a Padova, da Bergamo e Giulianova (la più vicina). Il Santa Lucia ha
anche lanciato una raccolta fondi attraverso l’hastag #bellicarichi e il sito
www.retedeldono.it. La missione, al di là delle problematiche finanziarie (tra
l’altro mancano venti palloni), è la salvezza. Del roster dell’anno scorso sono
rimasti solo cinque elementi: oltre a Sanna e Cavagnini, Giulia Saba, Christian
Fares e Marco Stupenengo. Nel ruolo di coach Fabio Castellucci, ex Lazio, che
ha rifiutato diverse offerte perché «è come ricevere la chiamata del Real Madrid, non potevo dire di no a Santa Lucia». In squadra tantissimi giovani, arrivati
dalle serie minori per affermarsi. «Il nostro imperativo è trasmettere ai nuovi
ragazzi i valori che ci hanno permesso di vincere tutto – chiude Cavagnini – Del
resto, vince solo chi non smette di sognare».
anità
S
la
Lazio
del
NUMERO 63 ANNO II SABATO 15 OTTOBRE 2016
SERVIZI
SANITÀ&RICERCA
Bambino Gesù, nasce
un ambulatorio per le malattie
rare senza diagnosi
Quando mentiamo il naso
si scalda, la scienza
conferma l’effetto Pinocchio
a pagina 8
a pagina 9
Perché il Lazio non riesce a fare il salto di qualità
A
bbiamo appena affrontato la brutta storia del
San Camillo, per evidenziare quanto accaduto in
uno dei pronto soccorso
DEA di 2° livello della città, capitale
d'Italia, una capitale sempre più da 3°
mondo, e non solo per quello che accade nelle strutture ospedaliere. Ora
stiamo per finire nel tunnel dell’influenza, non possiamo non essere
d'accordo con quanti denunciano la
mancanza di una intelligente campagna di sensibilizzazione per richiamare all'attenzione di quanti,
intercettati da cattive informazioni,
non sentono il diritto e dovere di vaccinarsi. Il rischio di un assalto agli
ospedali è grosso, arriveranno a migliaia. Ma l’influenza può essere tenuta lontana con il vaccino. La
Regione sta spingendo abbastanza? E
i medici di famiglia?
Si cominciano a delineare intanto i
modi e i termini del riordino della Asl
Roma 2 (B+C), operazione che vede
una pesante sforbiciata delle unità relative con il taglio di posti letto e
strutture. Al Sant'Eugenio, che era
l'ospedale dell'EUR, arrivano i detenuti malati che potranno godere di libertà insospettate. Ma le criticità sono
altre. Pare che ai Castelli si stia creando una situazione di conflittualità
tra le strutture ospedaliere della Asl
RmH e il famoso Policlinico dei Castelli - tanto caro all'ex assessore alla
Sanità del Pd Nicola Cosentino - in
fase di avanzata realizzazione. Alla
struttura mancano ancora le sistemazioni esterne, il collegamento al collettore e le utenze elettriche, di gas e
di metano, manca infine anche la
messa in norma. Zingaretti aveva promesso miracoli e mirabilie, chissà
come andrà a finire.
Sul piano generale, i quotidiani romani ormai da giorni parlano di una
sanità pubblica sempre più nel caos,
non tutti sanno che le 86 ambulanze
acquistate per l’Ares118 arrivate con
quasi 8 mesi di ritardo sono state rinviate alla società costruttrice perché
troppo pesanti mentre il Giubileo si
sta concludendo e l’Ares118 ha dovuto
fare ricorso a convenzioni spot con
tante “Croci” private. Il duo Zingaretti-Corradi aveva promesso di colmare il buco delle ambulanze,
promesse da marinaio. Se riuscissero
a far funzionare il servizio sanitario
d’emergenza così come funziona perfettamente l’EliSoccorso del 118.
Il Corvo
la
Sanità Lazio
CRONACHE
del
sabato 15 ottobre 2016 pagina 8
IN PRIMO PIANO
Il bluff di Zingaretti
Continua a raccontare in giro di un settore uscito dal tunnel e a vantarsi, ma i dati ci condannano:
Roma penultima in Europa per qualità di servizi sanitari. Un aumento del 61% dei ticket,
un decremento del 30% dei posti letto e un taglio di circa il 17% del personale sanitario. Basta così?
di Giulio Terzi
I
l governatore del Lazio continua a
raccontare in giro di un settore
uscito dal tunnel e a vantarsi dei
risultati della sua Giunta, continua
legittimamente a inaugurare servizi, pezzo dopo pezzo lavora a ricomporre il puzzzle di un sistema distastrato.
E magari è convinto anche di lasciare il
segno. Ma i dati ci condannano senza
scampo: Roma penultima in Europa per
qualità di servizi sanitari. Un aumento del
61% dei ticket, un decremento del 30%
dei posti letto e un taglio di circa il 17%
del personale sanitario. Basta così? Il dossier “I numeri della sanità del Lazio”, realizzato dalla Uil di Roma e del Lazio, in
collaborazione con l’Eures, mette sul tavolo una realtà scomoda. E allora o Zingaretti non ha un quadro della situazione o
il suo è un bluff. Che qualcuno dovrà pur
vedere. Anche perché oggi sono soprattutto i cittadini a risanare i conti attraverso
la tassazione locale, vedi l’Irpef, ma ancor
di più perché all’aumento dei costi anche
delle singole prestazioni non corrisponde
un miglioramento dei servizi che sono
sempre più parcellizzati e ridotti all’osso.
Basti pensare anche agli ultimi episodi di
cronaca all’interno di alcuni grandi nosocomi romani, alla chiusura di strutture storiche, alla carenza di risorse e personale
nei nostri ospedali. Inadeguatezze che, nonostante le eccellenze(che pure ci sono in
quantità industriale), portano la nostra
Capitale a collocarsi al penultimo posto
nella classifica europea (seguita solo da
Madrid) nel rapporto posti letto-residenti”. Inutile mettere impietosamente in
fila i numeri che dossier dell’Eures offre
Nicola Zingaretti
in quantità. Lo squilibrio è sotto gli occhi
di chiunque abbia a che fare un la realtà
sanitaria della capitale e del Lazio. Tira
quasi ovunque brutta aria, si tira a campare, a sopravvivere, non c’è la spinta a fare
meglio. Questione di risorse, ma soprattutto questione di motivazioni, di obiettivi, di strategie. Chi comanda è orientato
al risparmio, alla minore spesa, a discapito
della qualità dei servizi, al benessere dei
malati e del personale. Non si tagliano gli
sprechi, non si razionalizza, si tagliano i
servizi, pochi i casi nei quali si può documentare la linea inversa. Da un lato le linee
guida vengono dall’alto, dal Ministero, dall’altro lato la applicazione è miope, sciatta,
priva di fantasia e di intelligenza. Il cittadino è sconcertato ma non ha voce in capitolo. Pochi i manager con l’autonomia
necessaria per lavorare bene. Parecchi gli
yes-man pronti ad applicare pedestremente le direttive. Prima la bestia nera, il
capro espiatorio di tutto era la zarina Flori
Degrassi, dura, autoritaria, il più delle
volte sgradevole nell’approccio, ma con indubbia personalità ed esperienza sul
campo. Ora a governare sul sociale e sul
sanitario è Vincenzo Panella, medico sessantenne con trascorsi bocconiani. Dicono che sia allineato e coperto. E che
l’appiattimento sia uno dei motivi per cui
il sub commissario governativo Giovanni
Bissoni sarebbe sul punto di prendere cappello e abbandonare l’incarico. Inutile ritornare sul caso San Camillo, basterebbe
da solo a far crollare una giunta e a licenziare un management, ma Panella sta governando lo smantellamento dei PPI
sguarnendo interi territori dei presidi sanitari d’emergenza e mette così a rischio la
vita dei cittadini. La disattivazione di ben
13 PPI, Montefiascone, Ronciglione, Cisterna, Cori, Priverno, Sezze, Sabaudia,
Gaeta, Minturno, Pontecorvo, Ladispoli e
alcuni PPI romani, tra cui quello del CTO
della Garbatella, spoglia interi chilometri
di territorio laziale di un presidio sanitario
fisso, affidando la gestione delle emergenze al solo 118. E’ intollerabile che questo smantellamento stia passando sotto
silenzio e che i cittadini si troveranno costretti a percorrere decine di chilometri
per raggiungere il primo centro in grado
di fornire loro le cure in caso di urgenze.
E’ il caso, emblematico, della chiusura prevista del centro di Ladispoli, che lascerà
sguarnita un’area che si estende da Civitavecchia all’Aurelia Hospital e che in estate
arriva a servire 250mila persone. Qualcuno ha qualcosa da dire? Qualche risparmio magari da questa operazione verrà.
Ma a quale prezzo? Zingaretti se ne potrà
vantare?
SERVIZI
Bambino Gesù, nasce un ambulatorio per le malattie rare senza diagnosi
S
i calcola che oltre 1 milione di bambini
italiani di età inferiore ai 16 anni sia affetto da una malattia rara. Il 60% attende in media 2 anni per ricevere una diagnosi
dopo la comparsa dei primi sintomi di malattia
e il 40% resta senza diagnosi. Per rispondere il
più possibile alle loro esigenze l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha attivato un
ambulatorio dedicato ai bambini e alle famiglie
con malattia senza diagnosi. La struttura,
primo ambulatorio di questo tipo in Italia,
opera sia a distanza, attraverso l’esame della
documentazione trasmessa, sia direttamente,
attraverso prestazioni cliniche. “Nonostante la
disponibilità di cartelle cliniche spesso corpose – spiega Andrea Bartuli, responsabile
dell’ambulatorio – la presa in carico di questi
pazienti è penalizzata e ritardata dalla mancanza di conoscenze sulle basi biologiche della
malattia, sulla sua storia naturale, sugli spe-
cialisti da coinvolgere nell’assistenza”. Alle famiglie viene assegnato un case manager che
svolge un ruolo di raccordo con i diversi specialisti. Le attività di ricerca rivolte alle persone
senza diagnosi beneficiano oggi della rivoluzione tecnologica che ha investito la genetica
negli ultimi 15 anni che ha abbattuto di circa
100mila volte i costi e i tempi delle analisi genomiche, aprendo di fatto la possibilità di impiegare queste tecniche su larga scala.
Tenendo conto dell’origine prevalentemente
genetica delle malattie rare, il 30% circa dei
malati orfani di diagnosi può essere infatti inquadrato grazie a questa tipologia di analisi.Il
contatto e l’accesso all’ambulatorio è possibile
attraverso l’indirizzo email malattieraresenzadiagnosi@ opbg.net, o l’apposita sezione del
portale dell’Ospedale. L’ambulatorio , che si affianca a quello già esistente per le malattie
rare, è attivo il primo venerdì del mese,
CRONACHE
sabato 15 ottobre 2016 pagina 9
la
Sanità Lazio
del
IL CASO
Quella misteriosa tessera
del servizio sanitario
Q
SEGUE DALLA PRIMA
uesto succede quasi
solo nel Lazio. Eppure l’obbligo di introdurre, con apposita
legge, la tessera sanitaria ad uso del cittadino risale al lontano
2003. Un periodo giurassico (sono
trascorsi ben 13 anni) che non è servito alla Regione Lazio. Neppure
l’Ente guidato da oltre tre anni dal Pd
di Zingaretti non è riuscito a mettere
in pratica la promessa fatta al cittadino dell’”accesso a nuovi servizi
tecnologici”. E’ passato oltre un decennio e la tessera sanitaria vale ancora ad oggi esclusivamente come
certificazione del codice fiscale.
L’esperimento è stato fatto in una farmacia romana.
QUELLO CHE SI SCOPRE
CHIEDENDO
AL FARMACISTA
L’utente al farmacista: «Scusi, ho dimenticato il nome del farmaco che
devo prendere, ma credo che lei lo
possa rintracciare dal chip della mia
tessera sanitaria».
Il farmacista risponde: «Si, certo, così
dovrebbe essere …».
L’utente: «Come, dovrebbe? Perché
usa il condizionale?».
Il farmacista:«Perché sulla “carta” (la
legge, ndr) è previsto, ma noi nel
Lazio non possiamo far altro che
usare la tessera sanitaria come sostituto del codice fiscale. Per fare quello
che lei chiede, ovvero conoscere la
lista dei farmaci del paziente, ci vorrebbe un lettore di smart cart».
Nel Lazio non si può attivare la Carta regionale dei servizi (tessera sanitaria), come invece
si può fare in ben 17 regioni d’Italia. La nostra è una delle ultime ad applicare una legge
di 13 anni fa. Un anno fa fu stanziato un milione di euro per la campagna informativa.
Che fine hanno fatto quei soldi? La lettera del governatore Zingaretti che accompagna
la nuova Carta si rivolge agli utenti della regione e afferma in politichese per “agevolare
la vita dei cittadini” in futuro la carta potrà funzionare. Nei fatti, a livello regionale,
la gestione politica della sanità regionale ha peggiorato la qualità di “vita dei cittadini”
tra disservizi, malasanità e aumento delle prestazioni sanitarie a pagamento
FARMACISTI E
UTENTI NON
HANNO IL LETTORE
Il “lettore” è il pezzo
mancante da oltre un decennio nel Lazio. Ma è
anche utopia la possibilità
di attivare la tessera sanitaria in Carta regionale
dei Servizi in una delle
Asl. Le regioni italiane in
cui la smart card – carta
regionale dei servizi sanitari si può attivare invece
sono moltissime: se ne
contano attualmente 17, tra le quali le
Regioni Toscana, Veneto, Piemonte,
Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria,
Trentino Alto Adige, Friuli Venezia
Giulia, Umbria, Emilia Romagna,
Marche, Molise, Campania, Puglia,
Basilicata,Calabria, Sardegna. Sono
quelle virtuose le quali hanno istituito
i cosiddetti “punti di attivazione” (in
genere le Asl) presso i quali il cittadino
può seguire la procedura “"Attiva la
nuova tessera sanitaria” per avere (finalmente) accesso ai dati sanitari personali e a diversi servizi online.
stribuzione a domicilio delle tessera sanitaria agli
utenti del Lazio,
infatti, nei primi
mesi del 2016 del
Mef per conto
della Sogei, società appaltante
della card, era
stata accompagnata da una lettera firmata dal
presidente della
La carta dei servizi regionali della Lombardia
Regione Lazio.
Caro cittadino,
cara cittadina, bla, bla,bla, «In futuro
ZINGARETTI PROMETTE
– promette Zingaretti nella missiva al
UN FUTURO CHE ALTRE
cittadino - la funzione di Carta NaREGIONI HANNO
La Regione Lazio, dunque, non ha zionale dei Servizi Le permetterà,
adempiuto alle prescrizioni di legge. inoltre, di accedere personalmente ai
Nel territorio del Lazio la tessera non servizi on-line della Pubblica Ammisi può utilizzare come Carta Regio- nistrazione, anche in settori diversi
nale dei Servizi perché l’evoluzione da quello sanitario». Nel futuro, apdella tessera sanitaria si è bloccata, punto. Siamo da un pezzo dentro il
pur in presenza di un atto formale, “futuro”, ma a quale “futuro” si rifeuna delibera della giunta Zingaretti risce Zingaretti? Uno: quello che sta
del 2015 su questa materia ma rima- perdendo il Lazio per qualità dei sersta chiusa in un cassetto mai più vizi erogati dal servizio sanitario ai
aperto dal governatore del Pd. La di- cittadini.
FASCICOLO SANITARIO
ELETTRONICO DIMENTICATO DALLA REGIONE
Per i cittadini laziali basterebbe solo
accedere ai dati sanitari raccolti nel
proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, già questo sarebbe un successo.
Per il momento nella regione si assiste, giorno dopo giorno, allo smantellamento dei servizi sanitari regionali
e aumentano quelli a pagamento. Il
tutto per ridurre artificiosamente il
deficit che il commissario ad acta,
sempre lui, Zingaretti, sta attuando silenziosamente sulla pelle del cittadino, già provato da disservizi e
malfunzionamenti della sanità pubblica.
SOLDI STANZIATI
UN ANNO FA
Tuttavia, il governatore, in una lettera inviata alla popolazione del
Lazio sostiene che «il potenziamento
dei servizi elettronici rappresenta un
punto fondamentale per portare innovazione nella pubblica amministrazione e facilitare la vita dei cittadini».
Parole, parole, parole, ma non fatti,
anzi per quanto riguarda la sanità regionale la “vita dei cittadini” è peggiorata. In concreto il Lazio è ancora
molto arretrato per non aver saputo
concretizzare la Carta dei Servizi regionali e la sua politica è fallimentare
rispetto a gran parte del resto d’Italia.
Anche se effettivamente un anno fa è
stato deliberato un impegno di spesa
per 1 milione di euro per la costituzione dei punti di attivazione della
card. E, allora, domandiamoci: che
fine hanno fatto quei soldi?
Stefania Pascucci
SANITÀ&RICERCA/I RISULTATI DI UNO STUDIO DELLA FONDAZIONE SANTA LUCIA CON L'UNIVERSITÀ LA SAPIENZA
Quando mentiamo il naso si scalda, la scienza conferma l’effetto Pinocchio
di Marco De Leo
C
arlo Collodi non era poi tanto lontano dalla realtà, quando immaginò Pinocchio con il naso
lungo per effetto delle sue bugie. Con la fantasia dello scrittore aveva mancato solo di poco una
verità dimostrata ora scientificamente: quando mentiamo il nostro naso non si allunga, ma pur sempre si
scalda. La rivista “Scientic Reports” ha pubblicato uno
studio dei Laboratori di Neuroscienze Cognitive e Sociali della Fondazione Santa Lucia Irccs e dell'Università La Sapienza di Roma che dimostra proprio come
la persona che non sta dicendo la verità faccia registrare un innalzamento della temperatura del naso e,
in misura minore, anche un riscaldamento delle aree
periorbitali. Non solo. Di quanto la temperatura salga,
dipende da caratteristiche individuali, come il senso
morale e la propensione più o meno elevata a manipolare gli altri con intelligenza machiavellica.
I dati raccolti nello studio “Thermal signatures of voluntary deception in ecological conditions” sono stati
acquisiti dal team di ricercatori del professor Salvatore Maria Aglioti con l'ausilio di una termocamera.
Questo dispositivo è in grado di misurare con altissima sensibilità l’emissione di calore del corpo, attraverso sistemi avanzati di registrazione del segnale
infrarosso (functional Infrared Imaging, fIRI). La temperatura della pelle è influenzata dal cambiamento
dei muscoli e della microcircolazione in un processo
controllato dal sistema nervoso vegetativo (detto
anche autonomico). I cambiamenti microcircolatori
messi in evidenza dall’analisi termografica sono l'effetto dei cambiamenti che un determinato compito
cognitivo o emotivo comporta per il sistema nervoso
vegetativo. Quest'ultimo regola in modo automatico
processi fisiologici di fondamentale importanza, quali
ad esempio la vasodilatazione, la orripilazione e la
frequenza respiratoria. E proprio il fatto che queste
reazioni del sistema nervoso vegetativo non possano
essere controllate dalla volontà del soggetto portò
già all'inizio del secolo scorso allo sviluppo delle
prime "macchine della verità" capaci di registrare alterazioni fisiologiche correlate alla menzogna. Ma a
differenza del "poligrafo" la termocamera consente
di registrare i cambiamenti del sistema nervoso vegetativo senza l’utilizzo di elettrodi e quindi, volendo,
senza che la persona in esame sappia di essere osservata.
Nello studio appena pubblicato, la termocamera è
stata utilizzata per registrare la temperatura del volto
di soggetti impegnati a giocare a carte. Nel gioco i
partecipanti erano tentati di mentire per ottenere un
guadagno (Temptation to Lie Card Game). Il loro compito era di comunicare l’esito della partita - ovvero chi
aveva pescato la carta vincente - a un compagno che
non poteva verificarlo di persona. Nel fare questo, potevano dare quattro tipi di risposte: mentire per vincere dei punti (bugia egoistica), mentire per far
vincere punti all’altro (bugia altruistica), dire la verità
per vincere dei punti (verità egoistica) e dire la verità
per far vincere dei punti all’altro (verità altruistica). Nel
50 per cento dei casi, i partecipanti sapevano che il
compagno di gioco non avrebbe mai potuto sapere
se gli stavano dicendo la verità (reputazione non a rischio). Nell’altra metà dei casi, invece, sapevano che
il compagno di gioco alla fine avrebbe appreso di
eventuali menzogne (reputazione a rischio).
Lo studio non solo ha mostrato che le persone tendono a diminuire il numero di bugie egoistiche
quando la propria reputazione è a rischio, ma anche
che la produzione di bugie egoistiche durante la condizione di reputazione a rischio è collegata a un aumento della temperatura del naso e delle aree
periorbitali. In questo caso le persone sembrerebbero
avere quindi un maggiore bisogno di regolare la propria attivazione emozionale. Non però tutti in forma
uguale: persone manipolative - con alti punteggi in
test d'intelligenza machiavellica, ovvero che dichiaravano di non provare senso di colpa legato alla menzogna - hanno infatti registrato questa attivazione in
misura minore rispetto agli altri partecipanti.
la
Sanità Lazio
MAPPA DEL POTERE
del
sabato 15 ottobre 2016 pagina 10
IL BORSINO DEI DIRETTORI GENERALI
Si è inceppato il risiko delle poltrone
I
l tempo passa, la legislatura regionale Zingaretti è in discesa, fra un po’ sarà già tempo
di nomine “elettorali” sulle poltrone giuste. Intanto stallo conclamato, non si muove foglia, avanti a forza di ff, facenti funzioni. Che nella mappa sono parecchi, e suonano
come provvisori, figure tampone. Zingaretti è nei guai e non sa come risolvere la questione
Ifo, che a questo punto diventa delicatissima. Il “tappo” ora è il direttore amministrativo Di
Balsamo, che copre la carica di direttore generale ed è anche direttore amministrativo dello
Spallanzani (i due Irccs, ri-separati, mantengono un coordinamento amministrativo comune). E’ una situazione che non può durare a lungo. Ma il governatore non deve rendere
conto a nessuno se non ai cittadini (ma a fine mandato). Resta la precarietà a Latina, a Frosinone, ma non interessa a nessuno. La ex Zarina Degrassi sta portando a misura a tempo
di record la fusione tra le due asl (B e C). Che cosa accadrà dopo?
Asl Viterbo
Direttore generale
DANIELA DONETTI
Direttore sanitario
Antonio Bray
Direttore Amministrativo Maria Luisa Verardi
Quintavalle - Asl Roma 4 - voto 6
Non brilla, assicura alla sua Asl un tran tran tranquillo, è di fiducia di Zingaretti, soffre sul territorio la
presenza di una amministrazione forte grillina a Civitavecchia e l’eterna rivolta di Bracciano (ospedale
e Comune). Non ha contestatori alla porta
Casati - Asl Latina - voto 4
Non si muove foglia. Eppure sul territorio i problemi ci sono e si incancreniscono. Casati è uomo del
Governatore, non si tocca. Il nuovo sindaco di Latina dialoga con lui. Grosso risultato
Caroli - Sant’Andrea - voto 5
Grigio che più grigio non si può. Chi governa - dicono sempre nei corridoi - è il solito Mennella. Quando
governava a Tivoli stupiva per la sua energia iconoclasta
Figurilli - Asl Rieti - voto 6
La Asl funziona, la crisi da terremoto è stata metabolizzata, il Reatino ha tanti problemi e i sindacati
sono distratti. Poco da segnalare
Donetti - Asl Viterbo - voto 6
Al Belcolle si rifanno perfino i pavimenti, l’ospedale regge bene. Il territorio non è sereno e qualche
sofferenza nel Privato crea problemi. La Donetti si dà molto da fare
Talese - Asl Roma 1 - voto 6
Ha perso brillantezza, con la regia delle due Asl ha qualche problema. Ma nella quotidianità il suo
lavoro fila disinvolto
Macchitella - Asl Frosinone - voto 4
Qualcuno ricorda i nomi del direttore sanitario e di quello amministrativo? Nel sito della Asl (unico
caso nella Regione) non compaiono. Comanda solo lui ma comanda male. Ma non interessa a nessuno, deve solo presidiare il territorio in attesa di tempi migliori
Grassi - Asl Roma 2 - Voto 6
Ha fatto un gran lavoro, ha messo in campo mille iniziative. Insomma ha dimostrato di saperci fare
sul campo. La fusione è fatta (riuscita non si sa). Ombre sul suo futuro
De Salazar - Asl Roma 5 - voto 7
Comunica il minimo indispensabile. Sembra che lo faccia apposta, a stare defilato. Abile, manager
consumato, smorza i contrasti e amministra il territorio
Legato - Asl Roma 3 - voto 4
Il territorio soffre, lui allarga le braccia. Non smetteremo di ricordare lo scandalo del Cem di via Ramazzini, dove ospiti e familiari aspettano da mesi una risposta. Colpevolmente evanescente
D'Alba - San Camillo - nc
Ancora non classificato. Ha cambiato direttore sanitario, come primo atto. Vale il discorso della settimana scorsa: prende possesso della poltrona al San Camillo nel momento peggiore. Se rimetterà
le cose a posto sarà un eroe, se fallirà avrà la comprensione di tutti
Corradi - Ares 118 - voto 5
La baracca scricchiola, lo stallo non può andare avanti all’infinito. Ci sono tante rimostranze e tanti
problemi. Lei resta chiusa nel bunker
Branca - Spallanzani - nc
Troppo presto per valutare, ha in mano una macchina fuoriserie, può farla correre o lasciarla ai box.
Un po’ di esperienza l’ha fatta, ora ha l’occasione di metterla in pratica
Coiro - San Giovanni Addolorata - voto 7
La macchina della sua azienda ospedaliera procede con pochi strappi. Nel medio termine la sua capacità di amministrare paga. I nemici non mancano. Ma li tiene a distanza
Asl Rieti
Direttore Generale
Laura Figorilli
Direttore sanitario
Marilina Colombo
Direttore Amministrativo Manuel Festuccia
Asl Frosinone
u
Commissario straordinario Luigi Macchitella
Direttore sanitario
Claudia Lucidi ff
Direttore Amministrativo Vincenzo Brusca ff
LEGENDA
Commissario
Facente funzione
A rischio?
Vacante
In uscita a
Asl Latina
Commissario straordinario Giorgio Casati
Direttore sanitario
Luciano Cifaldi
Direttore Amministrativo Bruno Riccardi
Asl Roma 1
Commissario straordinario Angelo Tanese
Direttore sanitario
Mauro Goletti
Direttore Amministrativo Cristina Matranga
Asl Roma 2
Asl Roma 3
u
Commissario straordinario FLORI DEGRASSI
Direttore sanitario
Marina Cerimele
Direttore Amministrativo Silvia Cavalli
Commissario straordinario Giuseppe Legato
Maria Grazia Budroni
Direttore sanitario
Direttore Amministrativo Paolo Farfusola
Asl Roma 4
CIVITAVECCHIA
Direttore Generale
Giuseppe Quintavalle
Direttore sanitario
Francesco Quagliariello
Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea
Asl Roma 5
TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACO
Direttore Generale
Vitaliano De Salazar
Direttore sanitario
Domenico Bracco
Direttore Amministrativo Francesco Malatesta
CASTELLI, ANZIO, NETTUNO
Direttore Generale
NARCISO MOSTARDA
Direttore sanitario
?????????
Direttore Amministrativo Francesca Merli
San Giovanni Addolorata
San Camillo Forlanini
Direttore Generale
ILDE COIRO
Direttore sanitario
Stefano Pompili
Direttore Amministrativo Cristiano Camponi
Direttore Generale
Fabrizio D’Alba
Direttore sanitario
Daniela Orazi ff
Direttore Amministrativo Francesca Milito
Sant’Andrea
Policlinico Universitario Umberto I
Commissario straordinario GIUSEPPE CAROLI
Direttore sanitario
Lorenzo Sommella
Direttore Amministrativo Paola Longo
Direttore Generale
Domenico Alessio
Direttore sanitario
Pasquale Marini ff
Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli
Spallanzani
Ifo
Direttore Generale
Marta Branca
Direttore sanitario
Andrea Antinori ff
Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo
Direttore Generale
Guglielmo di Balsamo ff
Direttore sanitario
Ester Forastiere ff
Direttore Amministrativo Guglielmo di Balsamo
Ares 118
u
Asl Roma 6
AZIENDE OSPEDALIERE
Direttore Generale
MARIA PAOLA CORRADI
Domenico Antonio Ientile
Direttore sanitario
Direttore Amministrativo Gianfranco Ventura ff
sabato 15 ottobre 2016 pagina 11
REGIONE
SCENARI
Sorpresa, a Magliano Sabina
c’è un eco-ostello a cinque stelle
Un paradiso “sostenibile” a sessanta chilometri dalla capitale. Il comune reatino è il primo, in Italia,
per il numero di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Un maglianese su tre utilizza energia rinnovabile
di Carlo Rebecchi
Il progetto premiato
dal Kyoto Club
I
l Lazio, lo vediamo ogni giorno, è paese di
contrasti. Mare o montagne, ricchezza o
povertà, frittura di pesce o abbacchio. E
ancora: amministrazioni comunali fallimentari - il “modello Roma” - ed altre virtuose. Talvolta anche innovative. Chi sapeva per
esempio che il comune reatino di Magliano Sabina è il primo, in Italia, per il numero di colonnine di ricarica per veicoli elettrici? E che
nell’eco-ostello comunale - ma si potrebbe definirlo albergo, visto che ha sede in un edificio
dell’Ottocento perfettamente restaurato e ciascuna delle sedici camere ha un proprio
bagno/doccia - il viandante
che arriva al volante di
un’auto elettrica alloggia gratis? A proposito: ma perché
un comune dovrebbe gestire
un ostello?
«Per attirare turisti nel nostro territorio. Magliano è “la
porta della Sabina”, qui comincia la strada dell’olio extravergine d’oliva. Qui i
turisti trovano spazi ancora
incontaminati e specialità gastronomiche locali di tutto rispetto. Roma è a 60
chilometri appena, le più famose città d’arte dell’Umbria e della Toscana
sono a un’ora o poco più di macchina. Abbiamo
voluto trasformare la sosta a Magliano in un momento di pausa in un paradiso sostenibile. L’energia usata nell’ostello è prodotta dal sole, l’arredo
è tutto di riciclo, a disposizione degli ospiti ci
sono bici elettriche, chi arriva con un mezzo elettrico è ospitato gratis» spiega il sindaco Alfredo
Graziani, che nei prossimi giorni presenterà il suo
gioiello alla Fiera del Turismo di Rimini. Biglietto
da visita: un filmato di cinque minuti, con inquadrature da favola da una mongolfiera della valle
del Tevere, di Magliano e di una sua frazione medievale, Foglia, che figura tra i borghi più belli
d’Italia.
Il progetto di Magliano ha vinto il premio
Italian Resilient Award del Kyoto Club, di
cui fanno parte aziende, enti locali, università e associazioni impegnati nella riduzione delle emissioni di gas serra in
sintonia con gli obiettivi assunti dal Protocollo di Kyoto e con il pacchetto europeo clima-energia 2020. Consegna il 25
ottobre al ministero dell’Ambiente, a
Roma.
Filo conduttore: la sostenibilità. «L’idea dell’ostello “green” nasce da un progetto di sviluppo
della sostenibilità ambientale e della mobilità elettrica che la nostra amministrazione ha avviato da
qualche anno - spiega Graziani - Abbiamo già realizzato una centrale fotovoltaica e un maglianese
su 3 (gli abitanti del comune sono 3800) utilizza
già energia rinnovabile. Stiamo sostituendo le
lampade dell’illuminazione pubblica con altre a
led. Distributori automatici ci permettono di consumare meno acqua di prima. Il nostro prossimo
scuolabus sarà euro6 e stiamo per fare un bando
per cinque mezzi elettrici destinati al trasporto
pubblico». In linea con questa preoccupazione di
tutela ambientale l’eco-ostello dispone di un ge-
neratore di energia solare, tutti i mobili vengono
dal riciclo e le vernici sono tutte naturali.
La struttura, un ex convento di suore costruito su
una terrazza naturale che si affaccia su tutta la
valle del Tevere tra la Sabina e l’Agro Falisco, è
parte di un complesso che comprende anche la
chiesa di Santa Maria delle Grazie e la biblioteca
comunale. E come l’arredamento può essere definita “di riciclo”: l’ostello recupera infatti una
proprietà comunale in abbandono, acquistata nel
1998 per un miliardo e 100 milioni di lire in vista
del Giubileo del 2000 e che, prima dell’iniziativa
del sindaco Graziani, era già costata due milioni
di euro. Nell’aprile del 2000 - in piena campagna
elettorale per le regionali, alla presenza del ve-
scovo, del sindaco e dei candidati del centrosinistra l’inaugurazione era poi sembrata cosa fatta. Metà dell’edificio e undici camere erano
pronte. Il consorzio-pubblico
privato che avrebbe dovuto
gestirlo non è però mai decollato.
Nel 2002, dopo un nuovo
bando andato deserto, l’idea
di farne un albergo a 4 stelle.
Anche stavolta, di nuovo nel
pieno di una campagna elettorale (le comunali del 2004),
l’inaugurazione sembrava scontata. Invece nuovo
stop, a causa della rottura tra il Comune e la società alberghiera. Nuovo stato di abbandono
dell’ex convento, fino all’arrivo - nel 2009 - della
nuova amministrazione comunale (una lista civica, dice Graziani, «che si occupa di cose e non
di etichette») e la nascita del progetto di recupero (costato circa 600mila euro) che il sindaco
è riuscito a inserire nel piano d’azione europeo
del Patto dei sindaci, il SEAP. I primi risultati: da
marzo a oggi, senza alcuna campagna pubblicitaria, gli ospiti sono stati 540. Con la partecipazione
alla Fiera del Turismo comincia la “fase due”:
quella che dirà se Magliano ha imboccato finalmente la strada giusta.
LA RUSTICHELLA PER I TERREMOTATI
UNA AMATRICIANA PER AMATRICE
SAVE THE DATE: 24 OTTOBRE 2016
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sabato 15 ottobre 2016 pagina 13
REGIONE
INFRASTRUTTURE
A
utostrada RomaLatina, una storia
infinita. Ogni volta
che si pensa di essere alla svolta finale, operativa, la questione fa
dei passi indietro. Ora il Campidoglio potrebbe accogliere le
istanze dei comitati e del Municipio IX che chiedono sia fatta
una nuova Conferenza dei Servizi per ridiscutere il futuro dell’infrastruttura e delle bretelle
A12-Tor de’ Cenci e CisternaValmontone. La richiesta, da
tempo perseguita dal Comitato
No Corridoio, è stata fatta propria anche dal Consiglio del Municipio IX. E tramite l’Ente di
prossimità, nella mattinata di
mercoledì 12 ottobre è arrivata
nelle mani del presidente dell’As-
LA STORIA INFINITA DI UN’OPERA INVOCATA E CONTESTATA
Roma-Latina: ci risiamo,
rispunta il fronte del No
Il Municipio IX e i comitati bussano alla porta del Campidoglio e
potrebbero trovare ascolto. Chiesta una nuova conferenza dei servizi
semblea Capitolina Marcello De
Vito. Che dovrà decidere che
farne.
«Nonostante l’ostruzionismo
delle opposizioni, martedì il
Consiglio municipale ha espresso
una posizione chiara e definitiva
sulla mega opera da 468 milioni
di euro - ha dichiarato il presidente della Commissione Ambiente Vincenzo Maisano (M5S)
- L’opera avrebbe tra l’altro paralizzato i quartieri di Spinaceto e
Tor de’ Cenci. Ora - ha aggiunto
Maisano - auspichiamo che la
Regione prenda atto della vo-
ECONOMIA
SISTORANTE
Allarme castagne nella Tuscia
è previsto un calo del 30%
Nel Viterbese si raccoglie il 10% della produzione nazionale, ma il cinipide dei castagni
sta provocando danni rilevanti. Va meglio per l’olio, in controtendenza rispetto al dato
regionale, anche se gli sbalzi di temperatura e il maltempo hanno messo a dura prova le piante
di Wanda Cherubini
C
astagne ed olio. Sono
questi due dei principali prodotti tipici
che si coltivano nel
Viterbese. In particolare, nella Tuscia si raccoglie circa l'810% della produzione nazionale di
castagne, con il riconoscimento Dop
da parte della Comunità europea del
marrone dei Monti Cimini e del
marrone di Latera. In questi giorni
ben 150 eventi celebrano in tutta la
provincia viterbese la castagna con
sagre ad hoc. Uno dei centri produttivi più significativi del marrone dei
monti Cimini è Canepina, che ha
una produzione annua dai 30.000 ai
40.000 quintali di castagne. Ma negli
ultimi tempi la produzione delle castagne ha subito un duro colpo per
via del cinipide dei castagni. «Parliamo di prodotti che sono tipici
delle nostre zone, insieme all’olio ed
al vino - ha affermato il presidente
della Camera di Commercio di Viterbo, Domenico Merlani - e che, soprattutto in questi ultimi tempi,
meritano il sostegno maggiore, proprio per le evenienze che negli ultimi
tempi hanno colpito il settore».
Il segretario dell’ente camerale, Francesco Monzillo, evidenzia come, pur
essendo i dati ancora provvisori, si
ipotizza una produzione nel 2016 tra
il 10 e il 30% in meno rispetto a
quella dello scorso anno. Un dato
preoccupante, quindi, nonostante le
sollecitazioni ad intervenire sugli
agenti patogeni che colpiscono le
piante. Secondo Monzillo, le aziende
che hanno operato con maggiore innovazione sono riuscite ad ottenere
dei risultati sicuramente migliori,
mentre la coltivazione più tradizionale incorre in maggiori difficoltà.
Va meglio per la produzione di olio,
con le Dop Canino e Tuscia. Le previsioni indicano per Viterbo e pro-
lontà unanimemente espressa
dall’Ente di prossimità e fermi lo
scempio economico ed ambientale che l’opera determinerebbe». «Il motivo per cui
chiediamo si avvii una nuova
conferenza dei Servizi è che i Comuni interessati dall’infrastrut-
tura viaria ne hanno preso tutti le
distanze. Sono ormai tutti contrari, da Latina a Roma, e quindi
vogliamo che il Campidoglio ne
prenda atto», ha chiarito Gualtiero Alunni, portavoce del Comitato No Corridoio. Si tratta di
posizioni unilaterali, ovviamente,
che cozzano contro altre considerazioni di carattere economico,
politico, di sicurezza, di viabilità.
Lo scatto rispetto alla situazione
precedente tuttavia c’è. Sia in
Campidoglio che al Comune di
Latina il cambio di amministrazione ha portato al governo forze
politiche più disponibili a prendere in considerazione le ragioni
dei comitati del No. Un campanello d’allarme, un granello di
sabbia in un ingranaggio che
sembrava avviato.
vincia una certa stabilità, in controtendenza rispetto al dato regionale
del Lazio dove quest’anno la produzione di olio extravergine (dati
Ismea – Unaprol) si attesterà a
13.570 tonnellate, con una diminuzione di 7.307 tonnellate (-35%) rispetto alla campagna 2015. Il merito
va anche ai produttori viterbesi, secondo il presidente della Coldiretti
di Viterbo, Mauro Pacifici, che
hanno iniziato per tempo i trattamenti necessari a prevenire e contenere gli attacchi della mosca olearia.
A mettere a rischio la produzione di
quest’anno sono stati in particolar
modo gli sbalzi di temperatura e gli
agenti climatici, che hanno in alcuni
casi impedito la fioritura delle
piante. Per il direttore della Coldiretti provinciale, Alberto Frau, l’olio
di quest’anno sarà comunque all’altezza degli standard qualitativi, che
da sempre contraddistinguono l’olio
della Tuscia.
Sapori e profumi d’autunno andranno in scena
al Sistorante. Appuntamento dunque per giovedì
20 ottobre, in via Tolemaide 17, per una specialissima cena a base dei
migliori prodotti di stagione. Ecco cosa prevede
il menù:
Prosciutto tagliato a mano con bufalina
Carciofini sott'olio fatti da Sisto
Bruschetta toscana
I nostri Maltagliati con i funghi porcini
Il maialino da latte al forno con le patate
La pannacotta di Sara
con crema di marroni freschi
Per accompagnare
una simile sinfonia di sapori:
Merlot/Cabernet/Sangiovese
L'Elcione della tenuta agricola
Vitalonga di Ficulle
Acqua minerale e caffè
Festa d’autunno al Sistorante
Via Tolemaide 17, Roma
Giovedì 20 ottobre 2016 a cena
Costo € 29 a persona
Si consiglia di prenotare
al numero 0664521715
sabato 15 ottobre 2016 pagina 14
RUBRICHE
IN PRIMA FILA
SCELTI PER
NEI NUOVI INDIRIZZI
VOI VIAGGIO
DI CULTO DELLA MUSICA A ROMA
Al Monk Club voci e band nostrane
con tante star internazionali
di Tonino Merolli
È
già ripartita alla grande la stagione indoor del Monk Club
con il Rome Psych Fest, due serate che hanno fatto registrare
un ottimo successo di pubblico
ed un alto livello qualitativo delle band partecipanti, con punte d’eccellenza negli Orange8,
i californiani Levitation Room e i sempre validi britannici Clinic. Ed è proprio il duo romano Orange8 (composto da Sergio Ferrari e
Valentina Criscimanni) che abbiamo incontrato in quell’occasione. E’ uscito, infatti, da
poco (per SceneMusic/Goodfellas) il loro ottimo e nuovo lavoro “Let The Forest Sing”.
«Prima di conoscere Sergio - esordisce Valentina - ascoltavo molta musica dell’etichetta canadese
Costellation
Records,
casa
discografica indipendente fra psichedelia e
musica elettronica. Una formula musicale che
contempla anche voci molto calde e strutture
musicali armoniche. Fra le altre passioni,
anche Cat Power, cantautrice trasversale e
molto passionale». «Sono uno Zappiano doc
- dice invece Sergio - Amo, comunque, anche
la psichedelia che, quindi, ci unisce. Anche
per questo il nostro lavoro d’esordio, “Let The
Forest Sing”, è così vario e particolare, pur
mantenendo una base psych e sognante. Vista
la particolarità della sua voce, le parti cantate
sono tutte affidate a Valentina e il mio contributo è solo chitarristico e strumentale nonostante possa cantare anch’io, cosa già successa
nei miei album precedenti». Quanto alla situazione della scena musicale indie capitolina,
ecco cosa dicono: «Noi abitiamo a Roma Est,
ma siamo un po’ fuori da questa scena visto
Il chitarrista Marc Ribot
che il nostro sound è poco definibile e,
quindi, di difficile collocazione. Forse, proprio per questo, difficilmente veniamo invitati
ai vari eventi musicali che spesso si organizzano e vedono protagonisti, per buona parte,
artisti di matrice hip-hop. Nonostante questo
e, limitandoci nelle nostre esigenze, riusciamo
a vivere con la musica suonando spesso in situazioni molto diverse fra loro».
Per quanto riguarda, poi, il Monk Club, è in
partenza un nuovo anno di attività indoor. Un
grande contenitore che prevede varie iniziative per tutti, in più fasce orarie durante il
giorno e, per la stagione 2016-2017 ha in
serbo molte sorprese. Di spessore, fra le altre,
l’offerta musicale, sempre ricca e articolata su
più generi, capace di intercettare le più interessanti proposte a livello internazionale. Fra
i primi nomi in programma già confermati
troviamo il grande chitarrista statunitense
Marc Ribot (23 ottobre), il musicista dub-rap,
elettronico australiano Dub FX (2 novembre), recentemente protagonista di una splendida ed affollata serata a Villa Ada per la
rassegna Roma Incontra il Mondo, la sanguigna statunitense Joan As Police Woman &
Benjamin Lazar Davis (25 novembre) e tutta
una serie d’interpreti di rilievo dell’indie nazionale come i Giuda (20 ottobre), Marta Sui
Tubi (11 novembre), Dente (18 novembre),
Mokadelic (26 novembre), Motta (7 dicembre) e Ministri (15 e 16 dicembre).
Monk Club
Via Giuseppe Mirri 35, Roma
Biglietti a seconda della programmazione
Info e orari: 06 64850987
TEATRO TORDINONA
Non c’è più religione
Sessualità, ironia, ambiguità,
due personaggi strepitosi (lui
goffo, lei dark lady), un testo intelligente da rimandi e atmosfere pinteriane, la regia
esilarante di Pietro De Silva e la
scrittura della regista cinematografica Laura Girolami al suo
debutto teatrale: sono gli ingredienti di “Non c’è più religione”,
in scena in prima nazionale al
Teatro Tordinona dal 18 al 30
ottobre in apertura della nuova
stagione. Interpreti Fabio Galadini, Cristina Pedetta e Francesco Guglielmi.
Info e biglietti 06 7004932
TEATRO ELISEO
Un concerto per tutti
La stagione concertistica del
Teatro Eliseo si apre domenica
23 ottobre (alle 11,30) con un
family concert adatto a grandi e
piccoli, “La carica dei 101”. Ad
eseguire la colonna sonora del
travolgente classico Disney sarà
l’orchestra NuovaKlassica, diretta dal maestro Carlo Stoppoloni.
Biglietti da € 16;
info 06 83510216
AUDITORIUM CONCILIAZIONE
Coro dell’Armata Rossa
Approda a Roma, il prossimo 8
novembre alle 21, all’Auditorium della Conciliazione, il coro
militare più importante del
mondo. Si tratta del Coro dell’Armata Rosa, che al suo attivo
ha 7 mila spettacoli in più di 50
nazioni, davanti a oltre 20 milioni di persone. Composto da
un coro maschile, un’orchestra
e un corpo di ballo, ha un repertorio di oltre duemila composizioni.
Biglietti da € 29 a € 63
in vendita su TicketOne
LA NUOVA STAGIONE TRA COMMEDIA E INCURSIONI MUSICALI
All’Ambra Jovinelli Elio canta Rossini e Mozart
S
crivi Ambra Jovinelli e leggi voglia
di divertirsi con una bella risata liberatoria. Eccolo il sottile filo che
unisce la nuova stagione del teatro di via
Guglielmo Pepe, nato come tempio romano del varietà e che conferma la sua
vocazione di teatro “leggero” ma non
lieve, puntando a far divertire senza trascurare la qualità. Ed è per questo che
l’apertura è affidata a Elio, che forte della
sua solida preparazione musicale classica, porta in scena dal 19 al 30 ottobre
“Largo al factotum”, un viaggio originale,
divertente e raffinato nella storia della
musica classica. Affiancato dal pianista
Roberto Prosseda spazierà da Rossini a
Mozart e Weill, fino alle canzoni moderne del compositore contemporaneo
Luca Lombardi, interpretando Don
Giovanni e il Barbiere di Siviglia, ma
anche odi musicali alla zanzara, al criceto e al moscerino.
Accanto a questa e ad altre incursioni eccellenti nella musica c’è tanta commedia, prosa divertente e contemporanea.
Ed ecco dunque Biagio Izzo diretto da
Vincenzo Salemme in “Bello di papà”.
Valerio Mastandrea sarà il protagonista
del testo di Mattia Torre, “Migliore”, sto-
ria comica e terribile di Alfredo Beaumont, uomo normale che dopo un incidente entra in crisi e diventa un uomo
cattivo. Sabrina Impacciatore e Valter
Malosti saranno i protagonisti di “Venere in pelliccia”. Laura Morante sarà
una Mirandolina innovativa e contemporanea in “Locandiera B&B” di Edoardo Erba. Raul Bova e Chiara Francini
in “Due” di Miniero _ Smeriglia (regia
di Luca Miniero) saranno alle prese con
un delicatissimo momento: l’inizio della
convivenza! Alessandro Haber, Rocco
Papaleo, Sergio Rubini, Giovanni Veronesi saranno un quartetto d’eccellenza
con ospiti a sorpresa per “A ruota libera”.
Paola Minaccioni propone i suoi personaggi comici, nati in teatro e resi noti
dalla televisione e con il drammaturgo
Michele Santeramo li inserisce in una
struttura teatrale con “Voi siete qui”,
regia di Paola Rota. Insomma, non resta
che ridere.
M.P.M.
Largo al factotum
Dal 18 al 30 ottobre 2016-10-15 Teatro Ambra Jovinelli
Via Guglielmo Pepe 45, Roma
Biglietti da € 11 a € 33
Info e orari: 06 83082620
IL GRUPPO FONDATO NEL 2012 E IL SUO NUOVO LAVORO
Da Roma all’universo rock internazionale: ecco i Flim
S
embra proprio che la scena musicale indie abbia trovato una nuova
strada, anche attraverso il lavoro
del Bodacious Collective, nuova iniziativa
nel campo delle produzioni musicali. Un
collettivo formato da Filippo Cimatti, Valerio Motta, Giovanni Pallotti, Davide Sollazzi e Massimo Colagiovanni. Gli ultimi
tre sono anche componenti del gruppo romano Flim, formazione nata nel 2012,
molto tecnica, con un singolo in uscita il
14 ottobre che anticipa l’EP di debutto
“Decelerate”: un lavoro strumentale post-
rock elettronico, ipnotico ed evocativo
edito da No Comment.
Dopo le collaborazioni con Jeff Beck,
Marco Mengoni, Francesca Michielin, Le
Larve e Bamboo(in uscita nel 2017), Bodacious Collective lancia così i Flim con
“Mewl”, singolo che anticipa l’ep. A
creare un progetto artistico decisamente
originale, sono i talentuosi Giovanni Pallotti e Davide Sollazzi - sezioni ritmiche di
Jeff Beck e Marco Mengoni - insieme a
Massimo Colagiovanni, chitarrista, produttore e compositore, già membro dei
Bamboo. Ritmi incalzanti e sognanti intuizioni sonore caratterizzano “Mewl”,
singolo che è solo l’apripista di un lavoro
discografico nato da quegli stessi giovani
musicisti romani che hanno conquistato
e creato un rapporto di collaborazione
con uno dei migliori chitarristi rock, Jeff
Beck (basso e batteria per l’ultimo album
“Loud Hailer”), un re del pop italiano
come Marco Mengoni e un’artista raffinata come Francesca Michielin (in tour e
nell’ep “Nice To Meet You”).
T.M.
direttore responsabile
Giovanni Tagliapietra
redazione
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n° 266 del 27 novembre 2014
sabato 15 ottobre 2016 pagina 15
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FRAZZITTA MARCELLA
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PIAZZA DEI CINQUECENTO
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NUOVA TERMINI 46 SRL
INTERNO STAZIONE TERMINI
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PETRONI FABIO
LARGO VILLA PERETTI
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CHEF EXPRESS EMPORIO
ARRIVI INTERNO STAZIONE TERMINI
CHEF EXPRESS EMPORIO
PARTENZE INTERNO
STAZIONE TERMINI
CHEF EXPRESS EMPORIO
PARTENZE INTERNAZIONALI
INTERNO STAZIONE TERMINI
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CANCELLIERI FRANCESCO
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TRIONFALE – PRATI – BALDUINA
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BOCCHINI FABIO
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BAR DUCA
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LUNGOMARE DUILIO N 22
BAR GELATERIA NABIL
PORTO TURISTICO DI ROMA
BAR MILELLIS
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TODIS SUPERMERCATO
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CACCHIONE CARMELA
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CANALI MARCO
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COLASANTI BENEDETTO
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MALETS OLHA
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MARINELLI ANTONIO
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I DUE LEONI 1963 SNC
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ADRIANI FABIO
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MARIANI TAMARA
VIALE PALMIRO TOGLIATTI 162
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CIRCOSTA VINCENZO
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FARNESINA – FLAMINIA
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SANNA ROSARIO
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VINCI RENATA
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