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tempo.carpi
a soli € 0,50 in edicola
Settimanale di
@Tempo_di_Carpi
venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero
Modena tassa riscossa, Tax percue.
Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
Angela Cugini
Monica
Miselli
In Provincia di Modena ci sono 6mila
bimbi obesi e Tra gli adulti va peggio
Laura
Benatti
a Londra ho trovato il mio posto
nel mondo”.
Convivere
con l’Alzheimer
La carpigiana Angela Cugini, si è presa cura per tredici anni di stellina, la madre affetta dal morbo di alzheimer . “La mia
vita era un gioco a incastro, tutto ruotava intorno a lei, ma se tornassi indietro rifarei tutto allo stesso modo”.
stranieri
protocollo migranti
ennesima chiusura in centro storico:
la cremeria abbassa la serranda
teo teocoli per alice
cultura
in arrivo 36 nei Comuni di Carpi,
Soliera e Campogalliano
società
carpigiani in fuga
oltre 400 all’estero
negli ultimi cinque anni
ospedale
al via la rassegna di canto corale “L’Armonia del canto”
malati psichiatrici
la filiera dell’assistenza è incompleta
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Ciclabili: troppo o troppo poco?
Sono iniziati e dureranno
novanta giorni i lavori di manutenzione straordinaria per la
sistemazione della ciclabile e del
marciapiede di via Guido Fassi nel
tratto compreso tra l’incrocio con
via Berengario e quello con corso
Fanti, un tratto di strada particolarmente degradato come
residenti e frequentatori lamentano da tempo. “Attualmente
– si legge nella Relazione tecnico
illustrativa del Comune - i marciapiedi, in entrambi i lati della
strada, versano in condizioni
assai precarie e presentano
numerosi avvallamenti e discontinuità che ne ostacolano la
normale percorribilità. In particolare, la ciclabile mostra varie sconnessioni, crepe diffuse dovute alla difficoltà delle
acque piovane di defluire e alla presenza di radici invasive di grosse dimensioni. I
cordoli di delimitazione degli alberi sono in rilievo e rappresentano un pericolo per
chi percorre a piedi o in bici questi spazi che dovrebbero garantire sicurezza e non
costituire pericolo per i passanti”. Prima di cominciare a scavare è prevista la
rimozione di nove esemplari di Sopphora Japonica (Sofora del Giappone) “che –
spiega una nota del Comune – presentano criticità vegetative elevate: una parte di
essi saranno ripiantumati sul lato ovest della via”. Pur generando numerose perplessità, non è l’aspetto della ripiantumazione di alberi mastodontici che si vuole
affrontare perché, forse, si intendeva dire che saranno piantumati nuovi esemplari, bensì il costo di questo intervento per le casse comunali: 80mila euro. Basteranno per garantire una sistemazione duratura? Considerando che per la pista ciclopedonale in via Dallai, tra il centro e la stazione ferroviaria, sono stati spesi 590.500
euro, o si è speso troppo per l’una o troppo poco per l’altra, ben più sconnessa e
pericolosa.
Sara Gelli
La Iena
Spyros, vincitore della prima edizione di Masterchef, aveva
messo gli occhi sul Caffè Teatro: dopo aver visto le condizioni in
cui versa il locale ha però fatto un elegante dietrofront. Prima
di indire il bando il Comune, proprietario dei muri, avrebbe
quantomeno dovuto provvedere al rifacimento degli impianti,
del bagno e a ripristinare porte e finestre...
“Diventate dei sani sospettosi e, in caso di dubbio, contattate
le Forze dell’Ordine. Non siate refrattari a comporre il 112: tra
Carabinieri e cittadini non devono esserci barriere”.
Dichiarazione del comandante della Compagnia di Carpi Alessandro Iacovelli.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
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Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico
Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli,
Chiara Sorrentino.
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Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999
Chiuso in redazione il 19 ottobre 2016
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venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
La carpigiana 61enne Angela Cugini si è presa cura per tredici anni della madre malata di Alzheimer. “La mia vita era un
gioco a incastro, tutto ruotava intorno a lei ma se tornassi indietro rifarei tutto allo stesso modo”. Una testimonianza
coraggiosa dal mondo dell’Alzheimer
“La malattia è un fardello ma farei tutto daccapo”
“Il primo ricordo
delle avvisaglie della
malattia di mia madre è
stampato nella mia mente.
Un giorno tornai a casa, ho
lavorato per una vita come
cuoca nelle scuole, e mia
madre, davanti alla Tv, mi
disse: Antonella Clerici mi
ha chiesto di scaldare le
lasagne che sono nel
frigorifero… Può sembrare
ridicolo ma fu spiazzante.
Sconvolta chiesi aiuto al
nostro medico di famiglia:
gli domandai cosa stesse
succedendo. Quello fu solo
l’iniziò: era il 2001 e mia
madre, Stellina, aveva 77
anni”. La diagnosi arrivò,
infausta, Alzheimer. A
parlare è la carpigiana
61enne Angela Cugini:
“per tredici anni mi sono
presa cura di mia madre. Le
sono stata vicina. Ricordo
ogni istante: i primi segni
della malattia, quando
avviava la lavatrice a vuoto
ad esempio, sino alla fine,
quando non mi riconosceva
più… Anche la morte di mio
padre, malato di Parkinson
la sfiorò soltanto. Ricordare
è difficile ma oggi sono
serena: ho fatto tutto ciò che
Angela Cugini
potevo”. Convivere con un
malato di Alzheimer mette a
dura prova ma, ammette
Angela, “conoscere la
malattia mi ha permesso di
accettarla e viverla in modo
meno invasivo. Dopo la
diagnosi sono entrata in
contatto col Gafa e il
gruppo è stato fondamentale, mi ha davvero salvata:
scambiarsi i propri vissuti,
le emozioni, le paure…
aiuta a non sentirsi soli.
Ovviamente il carico è
pesante e fonte di stress:
avevo le palpitazioni,
soffrivo di insonnia… ma
non mi sentivo abbandona-
Entro 30 minuti
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ta”. Angela, che ha una
sorella invalida, pur essendosi fatta carico della
malattia di Stellina ha avuto
il coraggio e la forza di
chiedere aiuto: “mia madre
era una persona buona.
Gestibile. Ma da sola non
potevo farcela. Arrivi a un
punto in cui non puoi più
nemmeno uscire di casa e il
rischio di perdere amici e
relazioni significative è
dietro l’angolo”. L’unico
modo per non ripiegarsi su
se stessi è “aprire la porta
della propria casa. Se tu non
puoi uscire, allora sono gli
altri che devono entrare”.
Tredici anni di cura e di
assistenza costanti sono
stati “un fardello pesante
- ammette Angela - ma oggi
mia madre mi manca. E
molto. Pensa che quando
stava bene, non andavamo
nemmeno d’accordo poi,
però, la malattia ha cambiato tutto: quando aveva
bisogno si faceva coccolare
e l’amore che le ho dato è
stato davvero infinito”.
Stellina è morta due anni fa,
nel 2014: “per due anni non
sono riuscita a comunicare
verbalmente con lei perché
la malattia le aveva intaccato la capacità di parlare. E
questo fu sicuramente lo
stadio della malattia che mi
fece soffrire maggiormente:
non sapere come si sentisse,
cosa desiderasse… Ogni
tanto, tra le parole incomprensibili che biascicava, mi
chiamava mamma, non mi
riconosceva più ma, nonostante ciò, al suono della
mia voce o a una mia
carezza, sorrideva. Si
tranquillizzava”. Angela,
dopo la morte del padre, ha
traslocato, cercando una
casa a misura di malato.
Tutto ruotava intorno alla
madre ma Angela non si è
mai lasciata andare alla
disperazione. “Appena
traslocammo, io e mia
madre - che stava ancora
piuttosto bene - ascoltavamo la musica e ballavamo
persino, qui, in salotto…
Lei adorava il liscio. Non
appena arrivati nel nuovo
appartamento, presi con noi
una gatta, Stella. Un vero e
proprio antidepressivo.
Stella ha reso quei giorni
più leggeri e quando mia
madre, ormai ammutolita
dall’Alzheimer, fu costretta
a restare a letto, divenne una
compagna preziosa”.
Il logorio e la frustrazione
derivanti da un’assistenza
serrata possono condurre ad
atti estremi, come la cronaca ha purtroppo mostrato
anche nella nostra città ma
Angela non si piange mai
addosso, al contrario: “io
sono stata fortunata, non
avendo una famiglia, sono
riuscita a tenere mia madre
con me… non sarei mai
riuscita a metterla in una
struttura! Avevo due signore
italiane che mi aiutavano
al mattino lasciandomi il
tempo di sbrigare le mie
faccende, fare la spesa,
andare dal medico, passare in farmacia… tutto era
un gioco a incastro ma se
tornassi indietro rifarei tutto
allo stesso modo”. Angela
non rinuncia poi a una lieve
stoccata: “in Emilia Romagna, sul fronte della cura,
non possiamo certo lamentarci, ma credo sarebbe giusto rendere obbligatorio per
le badanti dei veri e propri
corsi di formazione su come
gestire i pazienti. I malati
di Alzheimer sono diversi
dagli altri, hanno visioni,
fissazioni, spesso faticano a
comunicare… Chi sta loro
accanto per assisterli deve
imparare quanto siano vitali
i gesti, il tono di voce, un
sorriso… Non ci si può improvvisare”. Stellina è morta a novant’anni e sua figlia
era al suo capezzale: “alla
fine, ad accompagnarmi nei
momenti più difficili c’era
una persona straordinaria,
il dottor Fabio Beltrami,
capace di darmi la forza e
la serenità necessarie per
affrontare il fine vita. Per lui
ci sarà sempre un posto nel
mio cuore”.
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venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
3
Nel 2015 sono stati
eseguiti 82 Trattamenti
sanitari obbligatori e nei
primi mesi del 2016, il trend
resta costante. Un dato di per
sé positivo, se consideriamo
gli scossoni che ciascuno di
noi subisce ogni giorno.
Numeri che la dicono lunga
anche sul buon lavoro messo
in campo sinora dalle
strutture deputate alla cura e
all’assistenza dei più fragili:
dal Diagnosi e cura al
domicilio.
Una filiera che però, come
ripetiamo da anni, è incompleta: a far pesare la
sua mancanza, infatti, è
una struttura cuscinetto tra
l’ospedalizzazione in fase
acuta e il reinserimento
in famiglia. Da tempo in
città tiene banco un acceso
dibattito relativo alla fondamentale importanza di
realizzare una Residenza a
Trattamento Intensivo (Rti),
istanza raccolta, dopo una
saga pressoché infinita di
ritrattazioni e promesse
vane, dall’Azienda Sanitaria
di Modena, inizialmente decisa a sacrificare il Servizio
di Diagnosi e Cura (SPdc).
Dopo la battaglia messa in
campo dai famigliari dei
malati di Al di là del Muro,
con l’appoggio - un po’
appannato - dell’Amministrazione Comunale, l’Ausl
ha optato per salvare capre
e cavoli. Le parti hanno
sottoscritto un Protocollo
d’intesa (firmato il 9 marzo
scorso) per la realizzazione
di 12 posti letto ripartiti
tra Residenza e Diagnosi e
Cura, attraverso l’allargamento del piano terra della
Palazzina che oggi ospita
lo stesso Spdc. Il progetto
edilizio di ristrutturazione
della palazzina è però top
secret, impossibile averne
una copia: “ci hanno fatto
vedere delle slide - spiega
Giorgio Cova, presidente
di Al di là del Muro - ma
nonostante le nostre ripetute richieste, l’azienda non
ha voluto consegnarcelo.
Durante l’incontro con la
direzione generale numerosi
interrogativi sono rimasti
senza risposta, a partire da
quanti letti saranno desti-
L’Ausl rilancia l’appuntamento con la tradizionale Settimana della salute
mentale: una rassegna meritoria che si svuota però di significato di fronte al
silenzio e alla latitanza dell’azienda nel fornire risposte adeguate su
Diagnosi e Cura e Residenza Psichiatrica
A Carpi la filiera
dell’assistenza è incompleta
Sono stati 103 i ricoveri effettuati negli ultimi sei mesi nel Diagnosi e Cura di Carpi di
cui 51 effettuati tramite TSO. Le consulenze
prestate invece al Pronto soccorso ammontano, negli ultimi 18 mesi, a 875.
Giorgio Cova
Carpi merita di essere trattata alla pari di
Modena, perché il compito di un
dipartimento è quello di spartire
equamente le risorse per tutti i
cittadini. Di una volontà dirigistica che
centralizza a Modena ogni risorsa a
discapito della periferia non sappiamo
davvero che farcene. Che abbiano almeno
il coraggio di ammetterlo.
nati alla residenza e quanti
all’Spdc”. Sarà la sperimentazione dell’integrazione tra
i due servizi (ndr dovrebbe
iniziare nei primi mesi del
2017 all’interno dell’Ospedale Ramazzini nei locali
ex Avis) a dare tali risposte,
continua a ripetere come un
mantra l’Ausl.
Di questo progetto da 1 milione di euro non si sa nulla.
Si parla di 12 posti letto (i
quali verranno probabilmente ricavati cambiando
destinazione d’uso ad alcuni
locali già esistenti all’interno della palazzina, come la
sala fumatori) ma nessuno si
sbottona su come verranno
suddivisi. I rigidi criteri di
accreditamento regionali,
impongono che ogni spazio sia destinato a un uso
Betlemme la missione della
delegazione modenese al
Baby Hospital, l’unica struttura ospedaliera pediatrica in
Cisgiordania a disposizione
dei bambini palestinesi. L’ospedale è gestito dalla suora
padovana Donatella Lessio
che ha uno stretto legame
con Modena dove ogni anno
si organizza la Partita della
stella per raccogliere fondi.
PARTITA DELLA STELLA
Si sta per concludere a
MICHELA MURGIA
La scrittrice di origini sarde
venerdì 21 ottobre 2016
fondamentale ma non può
prescindere dai muri, dalle
competenze e dalla profes-
La settimana della salute mentale
Il programma
24 ottobre - ore 9/13
Punto di ascolto e di informazione sul disagio mentale
L’Associazione Al di là del Muro sarà presente con una postazione per dare informazioni e sostegno a tutti gli interessati
Ospedale Ramazzini
25 ottobre - ore 15/19
Crisi, urgenza ed emergenza in psichiatria. Quali risposte in
un’ottica di integrazione tra territorio, associazioni e SPDC
Convegno promosso da Al di là del Muro in collaborazione con
CSM Carpi
Intervengono rappresentanti dei DSM di Imola, Piacenza,
Bologna e Modena
Casa del Volontariato
26 ottobre - ore 15
Proiezione del film Due giorni e una notte
Regia: Jean-Pierre Dardenne
Introduzione e commento: Federico Baracchi
e Nico Guidetti, registi
Promosso da Al di là del Muro nell’ambito della rassegna
Pomeriggio al Cinema
Cinema Multisala Space City
27 ottobre - ore 20
Cena dell’Associazione Al di là del Muro
Un momento conviviale per festeggiare l’ottavo anno dell’Associazione: durante la serata, siparietti musicali e teatrali presentati
dai partecipanti al laboratorio di musica ed esposizione dei manufatti prodotti all’interno del laboratorio di cucito e manualità
Circolo Loris Guerzoni
28 ottobre - ore 21
Concerto della Banda Musicale Giovanile John Lennon
Direttore Mirco Besutti
Tromba Solista Roberto Rossi
Promosso da Servizio NPIA del Distretto Sanitario di Carpi
La Banda è nata nel 1998 dalla volontà della Fondazione Scuola
di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli di Mirandola. E’ composta
da oltre cento giovani tra i 12 e i 20 anni, di cui alcuni diversamente abili.
Auditorium San Rocco
29 ottobre - ore 9-12.30
Quasi amici un progetto di inclusione sociale
Presentazione del progetto di inclusione sociale Quasi amici che
si propone di creare occasioni di incontro, relazione e amicizia tra
ragazzi in età scolare e universitaria, con particolare attenzione
alla fascia di giovani con disabilità, promosso da una rete di associazioni e soggetti istituzionali del territorio
Sala Congressi
Uno sguardo oltre l ’argine
ECONOMIA
Segnali positivi ma che non
autorizzano toni trionfalistici.
L’Emilia Romagna va meglio
del resto dell’Italia, ma non
abbastanza. E’ il quadro che
emerge dall’analisi congiunturale del secondo trimestre
2016 dell’economia regionale
tracciato da Unioncamere,
Confindustria e Intesa Sanpaolo. Luci e ombre emergono con chiarezza anche
nei dati sull’occupazione: se
è vero che ci sono 46mila occupati in più rispetto al 2015,
calano quelli nell’industria e
il ricorso ai contratti a tempo
determinato è in brusco calo
(-17.700) con un aumento dei
voucher.
4
specifico e vincolante e, di
conseguenza, che vi sia una
netta distinzione delle due
strutture: là dove coesistono
(ne sono un esempio Imola,
Piacenza e Bologna) sono
separate dal punto di vista
edilizio, della dirigenza e del
personale. Tale diktat rende
quindi la sperimentazione
tra le mura del Ramazzini
particolarmente opinabile
dal momento che i 4 posti
letto dedicati all’Spdc e i 4 a
Rti saranno un unicum. Cosa
cambia rispetto alla situazione in cui già operano medici
e operatori del Centro di salute mentale? Dal territorio
nessun utente potrà essere
ricoverato in trattamento
di residenza psichiatrica:
un’assurdità. A occupare
quei quattro posti letto sa-
ranno i Tso che dal regime di
urgenza dell’Spdc passeranno alla residenza. L’attuale
Diagnosi e Cura cittadino ha
già 9 posti letto occupati da
persone ricoverate in seguito
a trattamenti sanitari obbligatori o volontariamente.
Durante la sperimentazione
i posti saranno otto: 4 per i
Tso e 4 per i volontari.
A carte pressoché invariate,
come può essere giustificata
una spesa di 1 milione di
euro? Siamo al paradosso.
Nel frattempo, la scorsa settimana, nei locali un tempo
occupati dall’Avis qualcosa
si sta muovendo, “il 10
ottobre abbiamo iniziato a
vedere dei muratori. Il cantiere - spiega Cova - secondo
la tabella di marcia dell’Ausl
dovrebbe concludersi
all’inizio del 2017 per dare
poi avvio, a febbraio, dopo
il trasferimento dei pazienti, alla ristrutturazione del
piano terra della palazzina”.
In questo scenario tutt’altro
che trasparente, l’azienda
rilancia l’appuntamento con
la tradizionale Settimana
della salute mentale: una
serie di iniziative volte a
sconfiggere lo stigma della
malattia mentale, a sensibilizzare la cittadinanza e a dar
voce ai più fragili. Una rassegna certamente meritoria
che si svuota però di significato di fronte al silenzio e
alla latitanza dell’azienda
nel fornire risposte adeguate. Che senso ha parlare di
promozione della salute
quando a Carpi la filiera
dell’assistenza necessaria
per garantirla è incompleta?
L’apertura verso l’esterno è
sionalità di medici e operatori. Carpi merita mostre,
momenti di approfondimento, convegni, proiezioni
cinematografiche… ma, più
di ogni altra cosa, di essere
trattata alla pari di Modena, perché il compito di un
dipartimento è quello di
spartire equamente le risorse
per tutti i cittadini.
Di una volontà dirigistica
che centralizza a Modena
ogni risorsa a discapito
della periferia non sappiamo
davvero che farcene. Che
abbiano almeno il coraggio
di ammetterlo. A chiare
lettere.
Jessica Bianchi
di Pierluigi Senatore
anno XVII - n. 38
sarà presente domenica 23
ottobre, alle 11, al Palazzo
Ducale di Sassuolo per presentare il suo ultimo romanzo dal
titolo Chirù edito da Einaudi.
VASCO ROSSI
Il nuovo singolo di Vasco
Rossi è un vero e proprio
corto di 5 minuti, con la
straordinaria partecipazione
di Vinicio Marchioni. Pepsy
Romanoff, il regista che ne
ha ideato la sceneggiatura, ha
costruito una storia onirica,
una libera interpretazione del
testo della canzone. L’ambientazione è in Puglia: tra le
maestose pale eoliche della
campagna foggiana e in una
cava di marmo, nei pressi di
Apricena, magica per i suggestivi canyon in grado di filtrare
una luce spettacolare. Un
Mondo Migliore è il primo
dei quattro inediti che saranno inclusi in una monumentale antologia storica, Vasco
Non Stop: circa 70 canzoni,
dall’ultima alla prima, in pub-
blicazione l’11 novembre.
LA VIA FRANCIGENA
Anche dallo schermo del
cinema la via Francigena ti
incanta. Perché il camminare
invita alla riflessione, al ritorno
alla lentezza, alla luce e alla
calma interiore e mai si torna
come si è partiti. Arrivato nelle
sale I volti della via Francigena, docufilm del 27enne
filmmaker torinese Fabio
Dipinto. Un film corale di 55
minuti nato da oltre 40 ore di
riprese realizzate in sei settimane di cammino effettuate
dallo stesso regista.
RUGBY SOLIDALE
Il rugby in campo per solidarietà nei confronti delle zone
colpite dal terremoto: sabato
5 novembre, alle 14,30, allo
stadio di Modena, si giocherà
una triangolare fra la squadra
dei Veterani locali, il Reggio
Emilia Old Backs, e la squadra Over 35 formata da Vigili
del Fuoco.
Nella provincia di
Modena il 46% delle
persone tra i 18 e i 69 anni è
in eccesso ponderale, in
particolare il 33% è sovrappeso e il 13% obeso. La
prevalenza è maggiore nei
maschi e l’eccesso di peso
cresce al diminuire della
scolarità. E’ quanto si
evince dalla fotografia
tracciata da Passi, il sistema
di sorveglianza coordinato
da Cnesps dell’Istituto
superiore di sanità che
monitora lo stato di salute
della popolazione adulta
italiana, attraverso la
rilevazione di abitudini e
stili di vita. Dall’indagine
Okkio alla Salute 2014,
sempre coordinata da
Cnesps, che ogni due anni
indaga anche alcuni comportamenti nei bambini
della classe terza della
scuola primaria, emergono
dati a dir poco allarmanti: il
24% degli alunni di 8-9 anni
della provincia di Modena è
sovrappeso e l’8,7% è
obeso; l’eccesso di peso
interessa quindi quasi un
bambino su tre. Si stima che
nel nostro territorio, su circa
100mila bambini e ragazzi
nella fascia d’età 1-14 anni,
oltre 15mila siano in sovrappeso e quasi 6mila
obesi. Ma perché bambini e
adulti diventano sempre più
grassi? A rispondere è la
nutrizionista carpigiana
Monica Miselli: “i fattori
sono molteplici ma le
principali cause a cui
imputare questo fenomeno
così preoccupante possono
essere riassunte nella sedentarietà e nella cattiva qualità
del cibo che mangiamo.
Il poco tempo libero, per il
troppo lavoro o i tanti
impegni famigliari, e la
scarsa voglia di muoversi
oggi la fanno da padroni,
per contro aumenta in modo
esponenziale la quantità di
cibo industriale, confezionato, che contiene molti
grassi, zuccheri, additivi,
conservanti e coloranti.
Sempre più persone anche
le cosiddette “casalinghe”
Quello tra cibo e
salute è un binomio
importantissimo, tutti
ormai sanno che un’alimentazione sana
promuove il benessere,
migliora la qualità della
vita e può persino
allungarla. Quello
svolto dal cibo è un
ruolo essenziale nella
prevenzione e nella
cura di diverse malattie.
La Nutraceutica (che si
riferisce allo studio
degli alimenti che si
suppone abbiano una
funzione benefica sulla
salute umana) è in
continua crescita e
molte delle sostanze di
origine naturale testate
in recenti studi hanno
ottenuto ottimi risultati
in Italia e all’estero.
Ipertensione
e cioccolato
L’attenzione dei ricer-
In Provincia di Modena si stima ci siano oltre 16mila bambini e ragazzi nella fascia d’età 1-14 anni in
sovrappeso e quasi 6mila obesi. Tra gli adulti va anche peggio: oltre un terzo dei modenesi tra i 18 e i 69
anni è sovrappeso e uno su dieci è obeso. Da dove bisogna partire per contrastare l’obesità infantile?
Quali sono le regole più importanti da rispettare a tavola? risponde la nutrizionista Monica Miselli
Siamo sempre più grassi
Monica Miselli
non cucinano più, non
dedicano il tempo necessario alla scelta e alla preparazione corretta dei cibi,
fidandosi e affidandosi al
cibo già pronto spesso
spacciato per “salutare” ma
che di sano ha ben poco”.
Dottoressa qual è il
segreto di una buona
alimentazione?
“Basterebbe una semplicissima regola: mangiare
per l’80-90% della nostra
alimentazione il cibo
creato dalla natura (cereali integrali, carne, pesce,
legumi, frutta, verdure,
frutta secca e semi oleosi
e bere acqua naturale) e
lasciare solo al 10-20% il
cibo creato dall’industria
alimentare (pane e pasta
raffinati, cracker, pane in
cassetta, salumi, affettati,
carni lavorate e trasformate, formaggi, dolci, zuccheri
e dolcificanti, alcolici e
succhi di frutta), e limitare
a occasioni eccezionali il
“cibo spazzatura” bevande
gassate e dolcificate, dolcificanti artificiali, fritti, hot
dog, hamburger…”.
Vi sono vizi - come ad
esempio un bicchiere di
vino a pasto - che possiamo concederci? Quali
invece i peccati di gola a
cui sarebbe meglio rinunciare?
“Niente fa male o bene in
senso assoluto, tutto dipende dalla quantità che introduciamo e dalla periodicità
(cioè quante volte al giorno
o alla settimana introduciamo quel determinato cibo)
e dal nostro stile di vita in
generale. Perché mangiare
una costata di manzo con
patate arrosto e un bicchiere
di buon vino o una bella
fetta di torta alla fine del
pasto o un mega gelato una
volta ogni tanto avendo una
vita attiva dove l’attività fisica è intensa e continuativa, non è un problema; il
problema c’è se una persona
mangia tutto il cibo citato
(ad esempio nel corso di
una bella cena al sabato
oppure magari 2-3 volte a
settimana) quando l’attività
fisica più intensa è usare il
telecomando stando seduti
in poltrona”.
Quali sono le regole più
importanti da rispettare
a tavola?
“Non saltare mai i pasti e
mangiare 5 volte al giorno.
Ricordarsi che la colazione
è il pasto più importante
della giornata nel quale possiamo concederci qualche
dolcetto in più.
Non cenare mai troppo tardi
e non coricarsi subito dopo,
e comunque fare una cena
leggera: facciamo nostro
l’antico detto orientale secondo cui La cena regalala
al tuo nemico o, per rimanere vicino a casa, adottiamo
le parole dei nostri nonni,
Colazione da Re, pranzo da
Principe e cena da Povero. Occorre poi masticare
benissimo il cibo e gustarlo
anche con gli occhi e l’olfatto. E’ saggio alzarsi da
tavola con un po’ di fame (il
senso di sazietà non arriva
mai prima dei 20 minuti e
se mangiamo in 5 minuti il
nostro cervello non registra
nemmeno di aver mangiato)
e, infine, nutriamoci di cose
“sane” e cucinate con pochi
grassi”.
Quella mediterranea è
una dieta sana, equilibrata: come la globalizzazione del cibo ci sta allontanando dai suoi dettami?
“Prima di tutto dobbiamo
chiarire cosa intendiamo per
dieta mediterranea perché
su questo tema regna un po’
di confusione! La vera dieta mediterranea non è quella
che si fa in Italia oggi bensì
quella dei nostri nonni ricca
di cereali integrali, legumi,
frutta, verdura e un buon
olio extravergine di oliva
La natura che cura
spremuto a freddo. Carne
e pesce erano occasionali
e ancor di più i dolci (rigorosamente fatti in casa). La
vera dieta mediterranea è
un’alimentazione dove la
fanno da padrone cibi semplici e di stagione, conditi in
modo sano”.
Quali sono gli errori
alimentari ricorrenti a
cui i genitori dovrebbero
prestare attenzione per
tutelare la salute dei propri figli? Da dove bisogna
partire per contrastare
l’obesità infantile?
“Il punto di partenza (e
anche il più difficile) è
far capire ai genitori che i
bambini devono mangiare meglio e muoversi di
più. Non dico che debbano
mangiare meno (alcuni
sì, ma non tutti) per molti,
infatti, basterebbe che i
genitori si impegnassero a
preparare piatti sani e a non
cercare scorciatoie sbrigative e pasti pronti. Prima
di tutto i bambini dovrebbero muoversi, muoversi
e ancora muoversi, perché
così si possono permettere
di mangiare in modo soddisfacente e perdere peso,
nessuno dimagrisce stando
davanti alla televisione e ai
videogiochi.
Gli errori alimentari più
comuni tra i genitori e i nonni di bambini in sovrappeso
e obesi sono: non rendersi
conto che il proprio bambino è in sovrappeso o obeso;
fare porzioni esagerate
(piatti di pasta degni di una
persona adulta); eccedere
nei condimenti (pasta con
panna, burro, salsiccia, maionese...) e nel cibo spazzatura (merendine, caramelle,
barrette a base di cioccolato,
bevande gassate, hot dog,
piatti pronti industriali molto elaborati…); utilizzare il
cibo come gratificazione e
premio (e non è mai un frutto); saltare la colazione e
non inserire frutta e verdura
nella dieta quotidiana”.
E’ vero che i bambini sanno regolarsi da soli con le
quantità di cibo?
“No! Non più, non da quando abbiamo cibo “finto” con
un’alta palatabilità (cioè
buonissimo perchè pieno di
zuccheri e grassi), ricco di
calorie “vuote” (prevalentemente derivate da grassi e
zuccheri), privo di vitamine,
oligoelementi, enzimi (cioè
i micronutrienti, ovvero le
principali sostanze vitali indispensabili per il benessere
e la vita stessa). Quindi l’alta concentrazione calorica unita allo scarso
o nullo valore nutritivo,
rendono questi alimenti
delle bombe di piacere per
il gusto e dispiacere per il
benessere. Inoltre molti
bambini, che da soli avrebbero la capacità di regolarsi,
si sentono spesso ripetere la
famosa frase: “finisci tutto
altrimenti...” e magari il
loro piatto è più grande del
nostro! Il primo trucco quindi è sempre quello di fare
ai nostri figli delle porzioni
adeguate alla loro età”. Un’altra cattiva abitudine è quella della monotonia alimentare: per
evitare capricci e perdite
di tempo, si danno ai figli
sempre gli stessi piatti….
“Come ho già detto, il
problema non è dei bambini quanto dei genitori che
devono dedicare tempo e
fantasia nel proporre cibi
appetibili e sani, cercando
di scoprire insieme ai propri
figli nuovi sapori e nuovi
modi di gustare cibi che,
di primo acchito, non sono
molto graditi”.
Jessica Bianchi
a cura di
Vitor Chiessi, farmacista
Il cibo è la miglior medicina
catori si focalizza su
alcuni prodotti, tra cui il
cioccolato amaro. Da oltre 10 anni il cioccolato
amaro è noto come un
potente antidoto per la
pressione alta. Il motivo
è la presenza di molecole note come “flavanoli”
che dilatano le arterie e
riducono la pressione,
come dimostrato dal
professor Howard Sesso
di Harvard in un grande
studio americano che
ha coinvolto 18.000
persone.
Alzheimer e curcumina
La molecola nutraceutica più gettonata è la
curcumina, derivata
dalla curcuma, componente base del curry.
E’ emerso che dove si
consuma curry, l’Alzheimer è raro. Ma il meccanismo è tutt’altro che
chiaro anche se la curcumina è stata al centro
di numerosi articoli
pubblicati su prestigiose
riviste.
Obesità e betulina
Molecole come la
betulina, estratta dalle
betulle e proveniente
dalla Russia, hanno dimostrato di migliorare
la dinamica del tessuto adiposo, facendo
perdere peso, ma senza
gli effetti stimolanti
cerebrali dei classici
dimagranti
Malattie oculari e
venerdì 21 ottobre 2016
prodotti pigmentati
Sostanze come l’astaxantina, la luteina e
altri prodotti pigmentati si sono dimostrati
efficaci nel prevenire le
complicanze della degenerazione maculare.
Sport e succo
di barbabietola
Il succo di barbabietola,
utilizzato ampiamente in Inghilterra per
abbassare la pressione,
migliora il flusso arterioso delle gambe e può
essere un significativo
fattore di miglioramento negli sforzi prolungati.
Ancora nuove conferme
su quanto il piacere della tavola possa essere
un ottimo alleato non
solo per i nostri sensi
ma anche e soprattutto
per il nostro benessere
fisico e mentale.
anno XVII - n. 38
5
Rendere più conveniente accogliere i migranti, premiando i Comuni che
lo fanno. E’ con questo
obiettivo che il Piano di
ripartizione dei richiedenti
asilo messo a punto da
Viminale e Anci introduce
incentivi premiali per far
partecipare tutti i Comuni
all’accoglienza: chi più fa,
più riceve in termini di
risorse e personale.
I numeri degli arrivi sono
sempre più allarmanti
Nel 2016 si sta avvicinando
quota 145mila, la stessa
raggiunta nell’anno finora
record, il 2014, quando alla
fine sbarcarono in 170mila.
Dopo lo sbarco, se destinati all’Emilia Romagna,
vengono accolti per i controlli all’hub di via Mattei
a Bologna dove però non
c’è più un posto libero (al
momento ospita più di 650
migranti, quasi il doppio
della capienza per cui è stato concepito a luglio 2014),
nonostante siano state
montate quindici tende circa per ulteriori 120 posti:
gli ultimi profughi arrivati
sono stati direttamente inviati ai centri di accoglienza di tutta la regione. La
maggior parte è sistemata
nelle strutture temporanee,
spesso individuate dai prefetti sul territorio bypassando i sindaci. E così focolai
di protesta per gli ospiti
‘non graditi’ si susseguono
in tutto il Paese.
Il nuovo Piano
del Viminale
Il nuovo Piano, nelle intenzioni del Viminale, dovrebbe appianare le divergenze
fra i Comuni (a livello
regionale è stata raggiunta
una situazione di equità,
ma calarla a livello comunale è più faticoso), premiando quelli che ospitano
con diversi incentivi: una
quota straordinaria per ogni
migrante accolto, il superamento del blocco delle
assunzioni e l’immunità da
distribuzioni coatte da parte dei prefetti. Lo schema
messo a punto dal Ministero prevede di distribuire 2,5
richiedenti asilo ogni mille
abitanti, differenziando i
Comuni in tre classi: fino
a 2.000 abitanti, con più di
2.000 e le città metropolitane. Nel primo caso il massimo dei migranti assegnati
è 5; nell’ultimo si scende
a 1,5 ogni mille abitanti. Il
pilastro del Piano è l’adesione volontaria allo Sprar
(Sistema di protezione per
richiedenti asilo), da parte
dei Comuni: chi non lo fa
non potrà lamentarsi se gli
verranno assegnate quote
di migranti senza concertazione.
L’Unione Terre d’Argine
parteciperà al bando
Per questo motivo l’Unione delle Terre d’Argine
(escluso il Comune di Novi
6
venerdì 21 ottobre 2016
Chi non concorre al bando non potrà lamentarsi se gli verranno assegnate quote di migranti senza
concertazione. Per garantirsi l’immunità’ da distribuzioni coatte da parte dei prefetti, l’Unione delle
Terre d’Argine (escluso il comune di Novi di Modena) ha stipulato un accordo con altri enti modenesi,
finalizzato alla partecipazione al bando ministeriale: è prevista l’accoglienza di 100-130 persone, di
cui 36 nei comuni di Carpi, Soliera e Campogalliano
2,5 profughi ogni mille abitanti:
cosa cambia col piano di Alfano
di Modena) ha stipulato
un accordo con i comuni dell’Unione Terre di
Castelli, Unione Comuni
Distretto Ceramico, Unione Comuni del Sorbara e
Comune di Castelfranco
Emilia, finalizzato alla
partecipazione al bando
ministeriale e che traccia
gli accordi di massima poi
da definire: nell’ambito del
Sistema di protezione per
richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), nel progetto è
prevista l’accoglienza di
100-130 persone, di cui 36
nei Comuni di Carpi, Soliera e Campogalliano. Sul
territorio dell’Unione Terre
d’Argine sono attualmente
presenti 10 richiedenti asilo
a Carpi, 10 nella frazione di
San Marino, 10 a Soliera e
9 a Campogalliano mentre
nell’ambito del progetto
Sprar sono ospitati altri 18
utenti: in tutto 57 persone.
La partecipazione al bando
non comporta alcun costo
aggiuntivo per l’Unione
delle Terre d’Argine e sarà
la Provincia di Modena
a svolgere la selezione
per l’individuazione del
partner di progetto, cioè il
soggetto gestore a cui spetterà anche di individuare i
luoghi ove verrà realizzata
l’accoglienza.
Accogliere profughi in
casa: a Reggio Emilia si
può
Il Consiglio Comunale di
Reggio Emilia si è spinto
oltre approvando (Movimento 5 Stelle, Pd e Sel
favorevoli, Lega nord
anno XVII - n. 38
contraria, astenuti Forza
Italia e Liste civiche) una
mozione sulla creazione di
un bando per l’accoglienza
diffusa per dare la possibilità ai cittadini reggiani di
ospitare richiedenti asilo
politico nelle proprie abitazioni. La proposta prevede
un contributo di 350 euro
alle famiglie che, su base
volontaria, accetteranno
di ospitare sotto il proprio
tetto uno dei 1.059 migranti
attualmente presenti sul
territorio provinciale con
l’obiettivo di rafforzare
Si intitola Fuori dal
mondo! Fuggiaschi,
profughi e rifugiati
nell’Europa Contemporanea il convegno di studi
organizzato dalla Fondazione Fossoli.
Venerdì 21 ottobre, a partire
dalle ore 9, presso la Baracca
ricostruita del Campo di
Fossoli in via Remesina 32
a Carpi, prenderà il via il
convegno che ha sì una
prospettiva storica, ma mira
ad analizzare, attraverso un
confronto diretto fra passato
e presente, numerose problematiche contemporanee
che coinvolgono oggi tutta
l’Unione europea e non solo.
Numerosi i ricercatori e gli
studiosi che interverranno al
convegno, tra i quali spicca
anche la presenza di Alessandra Morelli dell’Alto
Commissariato delle Nazioni
Unite per i Rifugiati che
analizzerà, nel suo intervento, le paure e le difficoltà
che devono affrontare al
tempo stesso i rifugiati e chi
li accoglie.
“Il convegno – spiega Marzia Luppi, direttrice della
Fondazione Fossoli - è un ap-
Il nuovo Piano, nelle intenzioni del Viminale, dovrebbe appianare le divergenze
fra i Comuni (a livello regionale è stata
raggiunta una situazione di equità, ma
calarla a livello comunale è più faticoso),
premiando quelli che ospitano con diversi incentivi: una quota straordinaria
per ogni migrante accolto, il superamento del blocco delle assunzioni
e l’immunità da distribuzioni coatte
da parte dei prefetti.
così la rete dell’accoglienza tradizionale gestita da
cooperative e realtà del
terzo settore.
Non devono restare
inoperosi: il progetto di
Bologna
Il tema dell’alloggio è
comunque solo una parte dell’accoglienza: si
sta pensando anche a un
progetto per fare accedere
i richiedenti asilo al Servizio civile, evitando così
che restino inoperosi sul
territorio in attesa della definizione della domanda di
protezione internazionale.
Pochi giorni fa il Comune
di Bologna ha comunicato
di aver vinto (18 soggetti
ammessi su 378) il bando
Azioni Urbane Innovative (Uia) promosso dalla
Commissione europea con
un’azione di innovazione
sociale, destinata all’accoglienza di rifugiati ma non
solo, che sarà finanziata
con 5 milioni di euro.
Il progetto triennale
S.A.L.U.S. “W SPACE”,
mira al recupero della
struttura di Villa Salus per
realizzare alloggi, spazi e
attività ricreative, formative e imprenditoriali.
Per questo, accanto alle
soluzioni abitative, sono
previste attività ristorative,
alberghiere e interculturali.
L’80% dei fondi europei
sarà destinato alla ristrutturazione dell’immobile.
L’intero progetto sarà seguito da Arcidiocesi di Bologna, Comunità Islamica
di Bologna, Comunità
Ebraica, Unindustria, Regione Emilia-Romagna,
Cgil, Cisl e Uil.
Sara Gelli
Venerdì 21 ottobre convegno di studi alla presenza
di Alessandra Morelli dell’UNHCR. Presente anche la
parlamentare europea Cécile Kyenge
Fuori dal mondo!
puntamento molto
importante
per riuscire
a inquadrare numerosi
aspetti dei
fenomeni
che hanno
coinvolto
l’Europa nel
dopoguerra, di cui il
Campo di
Fossoli è
stato testimone, ma,
al tempo
stesso,
vuol essere
un’occasione per cercare
di comprendere i fenomeni migratori che si stanno
svolgendo oggi sotto i nostri
occhi.
Una prospettiva non nuova
alle attività della Fondazione
che è stata anche al centro
del programma del Campo
di volontariato
residenziale che
si è tenuto
nel luglio
2015 a
Fossoli e
nel giugno
2016 al
Campo di
Rivesaltes
in Francia e che
vogliamo
continuare
a divulgare. La
giornata
di studi è
aperta a tutti gli interessati
e si inserisce all’interno di
un percorso didattico che da
anni la Fondazione propone
per una specifica formazione
dei docenti e che darà vita a
incontri per gli studenti disseminati sul territorio della
provincia modenese”.
Al termine del convegno,
alle 17.30, presso lo Spazio
Giovani Nuovo Mac’è! di
Carpi, sarà presentato il volume Dal libro dell’esodo.
Di tale volume, curato da
Roberta Biagiarelli, sono
autori la parlamentare europea Cécile Kyenge (che
sarà presente all’iniziativa) e
Paolo Rumiz.
Contestualmente sarà inaugurata la mostra fotografica
Scappare la guerra di Luigi
Ottani. Il volume e la mostra
nascono dal reportage di
Biagiarelli e Ottani che,
nell’agosto 2015, decisero di
recarsi sulla rotta balcanica
dei migranti, camminando
per una settimana sul confine greco-macedone, nel
tratto di binari che collegano
Gevgelija (Macedonia) a
Idomeni (Grecia). Lì hanno
incontrato un vero e proprio
esercito di persone che abbandonavano le proprie case
per mettersi in cammino.
Per il Capo di Stato
Sergio Mattarella, intervenuto recentemente alla
presentazione del rapporto
della Fondazione Migrantes a Roma, “la mobilità dei
giovani italiani verso altri
Paesi dell’Europa e del
mondo è una grande opportunità, che dobbiamo
favorire, e anzi rendere
sempre più proficua” ma il
suo lungo intervento si
conclude con la constatazione che “talvolta, i flussi
migratori rappresentano un
segno di impoverimento
piuttosto che una libera
scelta ispirata alla circolazione dei saperi e delle
esperienze. I nostri giovani
devono poter andare liberamente all’estero, così come
devono poter tornare a
lavorare in Italia, se lo
desiderano, e riportare nella
nostra società le conoscenze
e le professionalità maturate”. Tante sono state le
testimonianze riportate in
questi anni sulle pagine di
Tempo a cura di Chiara
Sorrentino che ha raggiunto
i carpigiani in ogni parte del
mondo. Tantissimi i giovani,
quelli che affrontano l’avventura di un periodo di
Più di 400 carpigiani in fuga negli ultimi cinque anni: la valigia pronta per trasferirsi
all’estero. Il Regno Unito resta la meta preferita per chi decide di partire
Sempre più all’estero
alcuni mesi all’estero grazie
al Progetto Erasmus e quelli
che decidono di non tornare
per costruire il proprio futuro
altrove, lontano dall’Italia.
In base ai dati, forniti
dall’Ufficio Statistica del
Comune di Carpi, delle
persone che erano residenti a Carpi, di cittadinanza
italiana, emigrate all’estero, sono 152 i concittadini
espatriati nel 2015; hanno
fatto le valigie soprattutto le
giovani famiglie considerando che nella fascia 0-10
Aumentano i carpigiani residenti all’estero:
sono state 152 le persone che hanno deciso di
fare le valigie lo scorso anno ma considerando
gli ultimi cinque (2010-2015) in terra straniera
si sono trasferiti 423 concittadini. Il 72,3% ha
scelto di restare in Europa, mentre l’8,5% ha
scelto il continente americano e il 9,2% l’Asia.
anni sono 37 gli emigrati
all’estero; meta preferita il
Regno Unito (61). Aumentano dunque i carpigiani residenti al di fuori dei confini
nazionali: sono state 152 le
persone che hanno deciso
di fare le valigie lo scorso
anno ma considerando gli
ultimi cinque (2010-2015)
in terra straniera si sono
trasferiti 423 concittadini. Il
72,3% ha scelto di restare in
Europa, l’area continentale
maggiormente presa in considerazione dai trasferimenti
degli italiani che vanno oltre
confine, mentre l’8,5% ha
scelto il continente americano e il 9,2% l’Asia: Cina
(2), Emirati Arabi Uniti (6)
e Pakistan (6, tutti minorenni nati a Carpi da genitori
stranieri).
Il Regno Unito resta in testa
alle preferenze (61), seguito
da Germania e Francia.
L’analisi per classi di età
mostra che la fascia 18-34
anni è la più rappresentativa
(37,6%) seguita dai 35-49
anni (24,3%): i carpigiani
“migrati” all’estero sono
decisamente più giovani rispetto ai concittadini rimasti
all’ombra di Palazzo Pio.
Sara Gelli
La carpigiana 27enne Laura Benatti vive nella capitale inglese da un anno: “dal primo istante in cui ho messo piede nella
stazione di Liverpool Street, arrivando dall’aeroporto, ho stranamente avuto la sensazione di essere a casa”.
“A Londra ho trovato il mio posto nel mondo”
E’ partita a caccia di
un sogno. Ad accompagnarla numerose incognite e un
sorriso pieno di speranza
dipinto sul volto. Il desiderio di Laura, una mente
brillante e in perenne
movimento, come quello di
tanti altri giovani come lei,
era uno solo: trovare un
posto nel mondo nel quale
poter esprimere, liberamente, le proprie potenzialità.
La carpigiana 27enne
Laura Benatti, con una
laurea triennale in Studi
Internazionali all’Università
di Bologna e una magistrale
in Giornalismo all’Università di Parma in tasca, è
volata a Londra per imparare a camminare sulle proprie
gambe e dimostrare, prima
di tutto a se stessa, che il
segreto per farcela, fa rima
con impegno ed entusiasmo.
E Laura, che da pochi giorni
ha festeggiato il suo primo
anno nella capitale inglese,
quel sogno è riuscito ad
acchiapparlo.
Laura cosa ti ha spinta a
lasciare Carpi per vivere e
cercare lavoro all’estero?
“Da anni sentivo l’esigenza di uscire dal “cortile
di casa”, di scoprire posti
nuovi, respirare aria fresca.
La vita carpigiana mi era
sempre andata un po’ stretta,
non mi sentivo mai totalmente realizzata, ma per
lungo tempo, per una ragione o per l’altra, trovavo alibi
per rimanere, probabilmente
Laura Benatti
per la paura di rischiare”.
Perché la tua scelta è
ricaduta su Londra?
“Un incontro inaspettato
che mi ha portata a fare una
prima vacanza a Londra nel
maggio 2015, seguita da
una seconda a distanza solo
di un mese: e già dal primo
momento, avevo capito di
aver trovato il mio posto nel
mondo”.
Qual è stato l’impatto
iniziale?
“Dal primo istante in cui ho
messo piede nella stazione
di Liverpool Street, arrivando dall’aeroporto, ho stranamente avuto la sensazione di
essere a casa. Ero un atomo
in una metropoli immensa,
sola in mezzo a milioni di
persone, lontanissima da
tutto ciò che mi aveva accompagnata per 26 anni, ma
non ero per nulla spaventata
e mi sentivo finalmente in
pace con me stessa”. Cosa ami maggiormente
della tua nuova vita nella
capitale inglese?
“Tutto: il cibo da ogni parte
del mondo, le volpi che ti
attraversano la strada di
notte, i profumi, i colori,
le case dal tetto a punta, le
infinite possibilità che hai
davanti, in tutti i campi, ma
soprattutto i sentimenti che
mi legano alle persone che
ho conosciuto qui. Sentimenti molto più forti di
quelli provati nella mia vita
precedente, proprio perché
caratterizzati dalla condivisione di un’esperienza
straordinaria”.
E’ stato difficile trovare un lavoro? Di cosa ti
occupi?
“Il lavoro è facile trovarlo,
meno semplice è trovarne uno che piaccia o che
corrisponda alle proprie
aspettative: chi pensa di
venire a Londra e avere la
strada spianata, si sbaglia
di grosso. La competizione
è spietata, i colloqui difficili e approfonditi, occorre
avere le idee molto chiare e
una grande intraprendenza.
Io sono stata fortunata, e
ostinata, e ho un lavoro che
amo nel centro europeo
delle relazioni con i clienti
di un’importante multinazionale. E’ un grande ufficio
open space, dove lavorano
fianco a fianco persone
provenienti da tutta Europa: l’ideale per me perchè
ho l’occasione di parlare e
scrivere in tutte le lingue che
ho studiato al Liceo Linguistico”.
Il multiculturalismo è una
realtà?
“Assolutamente sì, mi sono
ormai abituata a vedere
gente di ogni colore, etnia,
abbigliamento... e posso
dire che ormai non mi stupisce più nulla. La cosa che
mi colpisce maggiormente è
vedere che l’estrema mescolanza di ogni tipo di cultura
si traduce in una grande
civiltà e rispetto delle regole
condivise: dove ognuno è
straniero rispetto a qualcun
altro, la differenza è davvero
una ricchezza”.
Cosa ti manca di Carpi?
“Nulla, perché so che Carpi
ci sarà sempre, ogni volta in
cui vorrò tornare, con la sua
piazza, il suo cibo e gli affetti che mi hanno resa quello
che sono e che orgogliosamente ho nel cuore”.
Consiglieresti a un tuo
coetaneo di vivere la medesima esperienza?
“Sì, assolutamente, ma
penso anche che vivere
all’estero non sia una tappa
obbligata: ognuno la felicità
la raggiunge a suo modo.
Io l’ho trovata qui, ma non
significa che tutti la possano
trovare lontano da casa”.
Dove immagini il tuo
futuro?
“Per il momento qui, ma
chissà. Non sono un tipo da
progetti a lungo termine,
non per il momento, almeno”.
Com’è la vita post Brexit?
“La Brexit ha portato scompiglio, la sterlina ha perso
molto valore, ma i cambiamenti saranno lenti e le vere
conseguenze si inizieranno
a vedere solo fra qualche
anno. Non credo ci saranno
stravolgimenti radicali;
l’uscita dall’Unione sarà
progressiva e comunque la
Gran Bretagna è sempre stata una dimensione a parte”.
Jessica Bianchi
venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
7
il Comitato Noi votiamo
sì – Carpi si presenta
Cittadini per il Sì
Sabato 15 ottobre
in Piazza Garibaldi si è
presentato alla città il
Comitato civico Noi
votiamo sì – Carpi e
all’evento ha partecipato l’avvocato Alberto Della Fontana (in
foto) coordinatore del
Comitato civico Basta InformarSì
(Modena) a cui è stata affidato
l’intervento di apertura per spiegare
nel merito i punti fondamentali della
riforma. Dopo il taglio del nastro della
scatola che conteneva i volantini,
sono stati presentati i componenti del
comitato, “persone che lavorano e si
impegnano in diverse realtà della
società civile, dell’associazionismo e
del volontariato carpigiano. Ne fanno
parte: Alberto Allegretti, Alberto
Artioli, Fabrizio Artioli, Paolo
Bellentani, Luisa Bignardi, Marco
Bulgarelli, Franco Bussadori,
Guido Capiluppi, Brenno Carnevali, Marco Cesare Casarini, Marco
Catellani, Claudio Cavazzuti,
Maurizio Centofanti, Aronne
Contini, Carlo Alberto Fontanesi,
Giuseppe Gaglianò, Maurizio
Gasparini, Paolo Gasparini,
Alberto Giglioli, Alessandro
Guandalini, Raffaella Lugli,
Maurizio Maio, Felice Marinelli,
Nicola Marino, Karina Nadezna
Martinez, Lorenzo Masetti, Carlo
Alberto Medici, Maddalena
Medici, Massimo Melegari,
Lamberto Menozzi, Linda Oliviero, Alberto Pini, Paola Poletti,
Stefano Prandi, Giuliano Raimondi, Matteo Roversi, Marco
Sacchetti, Federico Silipo, Francesco Spigato, Sergio Vascotto,
Marco Vignoli, Stefano Zanoli.
La riunione si è conclusa con
un nulla di fatto. Martedì 18 ottobre
durante l’incontro con i genitori, la
dirigente scolastica del Meucci ha
ribadito che gli studenti saranno
costretti a trascorrere un altro anno
nei container ma perdipiù lontano
dalla loro scuola, potranno usufruire dei bagni del Fanti e delle
macchinette. Se per la scuola la
sicurezza viene prima di tutto, le
famiglie insistono nel sottolineare i
pesanti disagi a cui saranno costretti ragazzi e insegnanti.
“Dalla prossima settimana due
classi del Meucci (4F e 4M) saranno spostate nel sito del Liceo Fanti
per quattro giorni alla settimana
– ha scritto Arianna sulla pagina
Facebook di Tempo – perché sono
in atto lavori di ristrutturazione. La
classe di mia figlia già l’anno scorso ha dovuto spostarsi all’interno
del Meucci cambiando classe ogni
due ore tutti i giorni con conseguenti perdite di tempo: solo per i
compiti in classe i minuti a disposizione si riducevano a volte da 55
a 45. Poi la scuola è iniziata da un
mese e manca ancora un professore di matematica”. Alla cronica
mancanza di spazi all’Istituto
Meucci si sta ponendo rimedio con
i lavori di ampliamento, iniziati lo
scorso giugno, per la realizzazione,
in un’area attigua all’attuale sede,
di un nuovo edificio (14 aule e tre
laboratori, bagni e locali accessori
per un costo complessivo di 2 milioni e 150mila euro) per sostituire
i moduli prefabbricati utilizzati
sinora a scuola. Complessivamente sono iscritti al Meucci quasi
La Provincia di Modena ha previsto il termine entro settembre 2017 e
quindi alcuni studenti sono costretti ancora a stare nei container
spostati nel cortile del liceo per far posto al cantiere
Due classi nei container,
scoppia la protesta
mille studenti con 44 classi. La
Provincia di Modena ha previsto
il termine entro settembre 2017 e
quindi alcuni studenti sono costretti ancora a stare nei container
spostati nel cortile del liceo per
far posto al cantiere. Le famiglie
delle due classi costrette a migrare
hanno promosso una raccolta di
firme da consegnare al preside
per evitare agli studenti il disagio
dell’isolamento e agli insegnanti
quello degli spostamenti dalla sede
ai container e viceversa.
S.G.
La Società di mutuo soccorso fra gli operai di Carpi ha consegnato
55 premi di incoraggiamento allo studio
“Da 156 anni ci spendiamo per il bene della società”
La Società di mutuo soccorso fra gli operai di Carpi
ha consegnato ai figli dei soci e ai soci studenti meritevoli,
55 premi di incoraggiamento allo studio. Un’iniziativa
meritevole che, come ha sottolineato il presidente
Claudio Guaitoli, “fu voluta nel 1860, 156 anni or sono,
per aiutare nello studio i figli di soci più meritevoli”.
Quest’anno a ricevere il riconoscimento sono stati 55
studenti: “oggi sono vari gli enti che a Carpi aiutano i
giovani studenti, anche con premi superiori ai nostri ma
noi siamo comunque fieri di quanto facciamo. D’altronde
siamo gli antesignani in fatto di mutuo soccorso, ovvero
nel mettere in campo aiuti per le persone e la famiglia,
quando welfare, assistenza e previdenza erano concetti
sconosciuti agli amministratori”. Tre anni fa il Parlamento
italiano ha emanato una nuova legge avente per oggetto
Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese nella
quale viene sancito il principio che le Società di Mutuo
Soccorso fra gli operai, devono inserirsi nel vasto mare
della cooperazione e dedicarsi in modo prevalente
all’assistenza sanitaria integrativa. La nostra Società - spiega il presidente Guaitoli - si è subito adeguata, modificando lo Statuto e ha allo studio proprio l’appello voluto dalla
legge. Il Consiglio della Società ha mantenuto il premio
agli studenti, convinto che sia una forma di soccorso di
perenne validità. Infine offriamo a titolo di ricordo, a due
studenti che hanno concluso il percorso scolastico con la
migliore valutazione, una copia della nostra medaglia
ufficiale realizzata qualche anno fa. A Cecilia Bulgarelli e
Sara Fazion vanno i nostri complimenti e gli auguri della
Società”.
CROCE ROSSA ITALIANA
COMITATO DI CARPI
In Collaborazione con:
Presenta
Incontri informativi sul Soccorso e sulla Sicurezza
in ambito PEDIATRICO:
“Cosa fare in caso di…?”
Ciclo di incontri GRATUITI a Carpi
presso la Sala Congressi in P.le Allende,
(Via Peruzzi, adiacente alla stazione delle autocorriere):
• GIOVEDI 10 NOVEMBRE 2016
• GIOVEDI 17 NOVEMBRE 2016
• GIOVEDI 24 NOVEMBRE 2016
Gli incontri inizieranno alle 20.45.
RELATORI:
✓
Dott. Cristiano Rosafio (Specialista in Pediatria)
✓
Matteo Blandini (Infermiere del 118 e PS Carpi)
✓
Alan Ferretti
✓
Luca Gherardi
✓
Margherita Galli (Monitore di Croce Rossa)
(Operatore Tecnico Autista 118)
(Monitore di Croce Rossa e O.T.A. 118)
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: e-mail [email protected] oppure cell. 377.1782062
Al termine dei 3 incontri verrà rilasciato un attestato di partecipazione
8
venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
Venerdì 28 ottobre
nella Sala dei Mori di
Palazzo Pio, nell’ambito
della rassegna carpigiana
Ne vale la pena, verrà
presentato in prima nazionale il nuovo libro di
Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro,
nonché magistrato in prima
linea nella lotta alla ‘ndrangheta e Antonio Nicaso,
probabilmente lo studioso
più accreditato sul fronte
della conoscenza della
criminalità organizzata e, in
particolar modo, di quella
calabrese. Il loro ultimo
libro si chiama Padrini e
Padroni (Mondadori) e
racconta il fenomeno delle
mafie in Italia e nel mondo.
Un testo di denuncia forte,
coraggioso, che racconta
una verità amara. Senza
fare sconti a nessuno.
Il libro inizia col terremoto
del 1908 che divora Messina e Reggio Calabria,
quando vennero stanziati
quasi centonovanta milioni
di lire per la ricostruzione,
ma la presenza nella gestione dei fondi anche di
boss e picciotti – molti dei
quali tornati dall’America
per l’occasione – causerà
danni gravissimi, sottraendo risorse preziose,
trasformando le due città in
enormi baraccopoli e dando
vita a un malcostume ormai
diventato abituale. Lo
Venerdì 28 ottobre nella Sala dei Mori di Palazzo Pio verrà presentato in prima
nazionale il nuovo libro di Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro
nonché magistrato in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta e Antonio Nicaso
Padrini e padroni
Nicola Gratteri
stesso scenario si ripeterà
cent’anni dopo, nel 2009,
con il terremoto dell’Aquila. Mentre la gente moriva,
in Abruzzo c’era chi già
pensava ai guadagni. E ancora, nel 2012, nell’Emilia
che crolla, la mafia arriva
prima dei soccorsi. Ma
non sono solo i terremoti a
riempire le casse illegali. In
Piemonte, la ‘ndrangheta
era riuscita a infiltrarsi nei
lavori per la realizzazione
Emanuela
Zuccalà
Venerdì 21 ottobre, alle 18,45, alla Fenice,
incontro con la giornalista Zuccalà
Ritorno a Chernobyl
Per ricordare i 30 anni dall’incidente nucleare di Chernobyl, il
Progetto Chernobyl Carpi, Novi e Soliera organizza, venerdì
21 ottobre, alle 18,45, presso la Libreria La Fenice, un incontro
con la giornalista e videomaker Emanuela Zuccalà. Le sue
inchieste sui diritti delle donne sono state premiate dalla Commissione Europea e da Reports sans Frontieres. Tra i suoi libri
Donne che vorresti conoscere e Sopravvissuta ad Auschwitz.
Co-autrice del documentario Solo per farti sapere che sono
viva, la giornalista presenterà il suo e.book Giardino Atomico
- Ritorno a Chernobyl. Conduce l’incontro Roberto Rebecchi,
coordinatore nazionale del Progetto Rugiada di Legambiente.
del villaggio olimpico di
Torino nel 2006 e in quelli
per la costruzione della Tav
nella tratta Torino-Chivasso. La corruzione, l’infiltrazione criminale, i legami
con i poteri forti – occulti,
come le logge segrete, e
non, come la politica sul
territorio e a tutti i livelli,
fino ai più alti – sono oggi
parte di una strategia di
reciproca legittimazione
messa in opera da decenni
da tutte le mafie e in particolare dalla ‘ndrangheta.
Lo scambio di favori fra
criminalità e certa parte
della politica è continuo e
costante, il ricatto reciproco
un peso enorme sulla cosa
pubblica, con ripercussioni
su tutti i settori, dalle opere
pubbliche alla sanità, dal
gioco di Stato allo sport.
Sì, anche lo sport. Il calcio
è popolare e ha bisogno di
investimenti. E le mafie,
da tempo, si sono accorte
delle sue potenzialità, non
mancando di sfruttarle,
come dimostrano le recenti
inchieste giudiziarie. In
questo formicaio c’è di
tutto: oltre al riciclaggio di
denaro, ci sono partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome e
ultrà che gestiscono attività
illecite. Di questo e molto
altro si parlerà a Carpi, il 28
ottobre, in Sala Mori.
Pierluigi Senatore
di Fernandez & figlio
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venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
9
“L’ictus è una piaga
sanitaria che non accenna a
ridursi. Proiezioni attendibili
dicono che nel 2050, l’incidenza di tale patologia,
raddoppierà. Ai medici,
l’onere di tenere alta la
guardia e dare il meglio di sé
per quanto riguarda assistenza e terapia, a noi di Alice
- spiega il neurologo Gabriele Greco, presidente onorario dell’associazione carpigiana contro la lotta all’ictus
- il compito di diffondere in
modo capillare le norme
riguardanti i corretti stili di
vita da adottare, affinché
l’incidenza possa diminuire.
Il nostro obiettivo, insomma,
è quello di intentare una vera
e propria guerra ai fattori di
rischio della malattia che
sono tanti: riduzione dello
stress, attività fisica, una sana
alimentazione (studi scientifici hanno dimostrato come
la dieta mediterranea,
caratterizzata da un alto
consumo di vegetali, olio
extra vergine di oliva come
principale fonte di grassi
monoinsaturi e da un ridotto
apporto di grassi saturi di
origine animale, induca non
soltanto una riduzione della
mortalità ma anche di
incidenza di ictus cerebrali) e
abolizione del fumo”.
Alice, associazione per la lotta all’ictus cerebrale, porta sul palcoscenico del Teatro Comunale,
giovedì 3 novembre, alle 21, lo spettacolo di Teo Teocoli. Prevendita biglietti a Radio Bruno
Circa 300 i casi di ictus
ricoverati a Carpi ogni anno
Con l’entrata in vigore
della Legge Cirinnà, anche a
Carpi, le unioni civili per le
coppie di fatto, eterosessuali e
omosessuali, che vogliono regolamentare la loro relazione affettiva
diventeranno realtà. La Giunta
comunale, dopo aver superato
alcune spaccature interne, ha
infatti approvato una delibera che
estende alle unioni civili le stesse
modalità di celebrazione dei
matrimoni civili, con la possibilità
di servirsi, per il rito, delle sale
storiche, dal palazzo municipale
al Teatro, al Museo, a eccezione
della Sala delle Vedute, cassata
per tutti poiché rimasta pressoché
inutilizzata. “Un traguardo storico
– ha sottolineato l’assessore ai
Servizi Demografici del Comune
di Carpi, Cesare Galantini – nonché un segnale bellissimo. In città
non ci sarà alcuna discriminazione tra matrimoni e unioni civili. I
due strumenti sono infatti idealmente parificati e questo credo sia
un messaggio davvero positivo”.
Un vero e proprio passo avanti di
civiltà. Le coppie hanno due
possibilità per essere iscritte nel
registro delle unioni civili: “una
soft e una maggiormente sceno-
10
venerdì 21 ottobre 2016
Teo Teocoli
Questa patologia, terza causa
di morte nei Paesi industrializzati e prima di invalidità,
ha sottolineato il primario
dell’Unità operativa di
Neurologia dell’Ospedale
Ramazzini di Carpi, Mario
Santangelo: “nella nostra
città l’incidenza resta costante. Ogni anno vengono ricoverati tra i 250 e i 300 casi di
ictus. Il nostro impegno in
tal senso rimane altissimo
ma, la prevenzione riveste
un ruolo fondamentale”. Ed
è proprio la prevenzione la
principale missione di Alice:
l’associazione per la lotta
all’ictus cerebrale, nata in
città nel 2009 e presieduta da
Maurizio Calestrini, porta
sul palcoscenico del Teatro
Comunale, giovedì 3 novembre, alle 21, lo spettacolo di
Teo Teocoli. L’incasso sarà
devoluto all’associazione
(prevendita biglietti a Radio
Bruno). “Negli anni - spiega
il presidente Calestrini abbiamo effettuato donazioni
“L’ictus è una piaga che non accenna a
ridursi. Proiezioni attendibili dicono che
nel 2050, l’incidenza di tale patologia,
raddoppierà. Ai medici, l’onere di tenere
alta la guardia su assistenza e terapia, a noi
di Alice il compito di diffondere le norme
riguardanti i corretti stili di vita da adottare,
affinché l’incidenza possa diminuire”.
di attrezzature all’azienda
sanitaria, aperto uno sportello presso la Casa del Volontariato e un punto di ascolto
presso i Poliambulatori del
Ramazzini. Promuoviamo
attività motoria in palestra,
musicoterapia, biodanza, Tai
Chi con gli amici del Gruppo Parkinson, forniamo
un logopedista e assistenza psicologica per malati
e familiari. Non ultimo,
sosteniamo economicamente
i trasporti dei malati da casa
ai centri di attività e fisioterapia tramite l’associazione
Anziani in Rete. Infine, sabato 5 novembre, dalle 9 alle
18, presso il Borgogioioso
organizzeremo un presidio di
prevenzione ictus: volontari,
infermieri, medici e neurologi del Reparto di Neurologia
dell’Ospedale rileveranno
il livello di colesterolo e
glicemia, la pressione arteriosa e la ricerca di eventuali
aritmie”. “Alice - conclude
il dottor Greco - si muove su
tantissimi fronti, offrendo un
sostegno prezioso ai malati,
spesso anziani e frastornati
da questo evento traumatico
e improvviso. L’ictus, malattia tipica dell’anziano che già
vive equilibri molto fragili,
è una patologia pesante da
gestire: non lasciare sole
le famiglie è uno dei nostri
obiettivi prioritari”.
Jessica Bianchi
La Giunta comunale ha approvato una delibera che estende alle unioni civili le stesse modalità di
celebrazione dei matrimoni civili, con la possibilità di servirsi, per il rito, delle sale storiche, dal
palazzo municipale al Teatro, al Museo
Un passo avanti di civiltà
grafica. I due potranno recarsi
presso i Servizi demografici e
limitarsi a firmare davanti a un
ufficiale di stato civile, qualora
desiderino tutelare la propria
privacy, oppure optare per una
anno XVII - n. 38
vera e propria cerimonia officiata
dal sindaco o da un altro celebrante alla presenza di testimoni,
parenti e amici”. Soddisfatto del
disciplinare approvato in città
anche l’Arcigay di Modena che
lo ha definito “rispettoso delle
coppie LGBT” e in grado di
“azzerare le polemiche e dimostrandosi una città accogliente
verso tutti”. Giovedì 13 ottobre, la
prima coppia omosessuale è stata
“Un traguardo storico nonché un segnale bellissimo. In città
non ci sarà alcuna
discriminazione tra
matrimoni e unioni
civili. I due strumenti
sono infatti idealmente parificati”.
unita, in Sala Giunta, dal sindaco
Alberto Bellelli. Uno stile, quello
scelto dalla squadra Bellelli,
all’insegna della sobrietà onde
evitare gli scivoloni in cui sono
incorse altre amministrazioni. Su
tutte passerà alla storia la gaffe del
Comune di Bologna. Il sindaco
Virginio Merola aveva acclamato la prima celebrazione dell’unione tra due donne a voce
talmente alta da far desistere le
due a causa della troppa pubblicità.
Jessica Bianchi
A DISTANZA DI cinque ANNI DALLA SUA
APERTURA LA CREMERIA DI CORSO ALBERTO
PIO, 77 CHIUDE I BATTENTI
Un’altra
serranda
abbassata!
Sono passati appena cinque anni dalla sua
inaugurazione nel maggio del 2011, e la Cremeria,
gelateria e caffetteria di Corso A.Pio 77/A ha già
chiuso i battenti. Un cartello con la scritta “Vendesi”
è affisso da alcuni giorni sulla vetrina vuota e desolata
della gelateria che con la sua formula aveva conquistato anche il mercato estero con l’apertura delle filiali
negli Stati Uniti e in Bulgaria.
Il centro storico di Carpi non sembra trovare pace
negli ultimi anni. Ormai si susseguono in maniera
sempre più frequente chiusure e nuove aperture di
attività ed esercizi commerciali che spesso hanno a
loro volta vita assai breve.
C.S.
Anche Carpi protagonista del weekend
dedicato alle Buone pratiche di
Protezione civile
Chimar ha affittato il capannone
dismesso della Lugli Carrelli Elevatori
per realizzarvi un centro logistico
Io non rischio
Chimar continua a crescere
Anche Carpi è stata protagonista del weekend dedicato a Io
non rischio - Buone pratiche di Protezione civile, campagna
di comunicazione nazionale sui rischi naturali che interessano il
nostro paese. Sabato 15 e domenica 16 ottobre circa 7mila
volontari hanno allestito punti informativi in oltre 700 piazze per
sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico e idro-geologico. A Carpi, in Piazza Martiri, l’Unitalsi, in collaborazione col
Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile del
Comune di Carpi, ha consegnato materiale informativo e i
volontari hanno risposto alle domande su cosa ciascuno di noi
possa fare per ridurre il rischio alluvione e terremoto.
Non conosce battute d’arresto Chimar. L’azienda - che
produce soluzioni per imballaggi (anche speciali) trasformando
legno, compensato, cartone, plastica, accoppiato barriera, per
produrre sacchi in grado di proteggere i prodotti per trasporti di
lunga durata - ha ora preso in locazione il capannone dismesso
della Lugli Carrelli Elevatori, come spiega l’amministratore
delegati Marco Arletti: “al momento stiamo attrezzando gli
spazi che diventeranno un centro logistico, all’interno del quale
gestiremo materiali di diversi Clienti e attività di confezionamento. Quest’anno, oltre a quello di Carpi, stiamo aprendo anche un
altro magazzino logistico a Trento”.
i lettori
@ ci scrivono
A scuola in autobus: i
viaggi della speranza
Come tutte le
mattine, prendiamo il bus
per andare a Correggio
ma ci sono poche corriere
e molte volte stiamo
stretti. I mezzi sono
affollati e quest’anno gli
studenti sono aumentati del 10%; come se non bastasse le
corriere che passano, oltre a essere in numero insufficiente, spesso
non arrivano nemmeno in orario. Le tabelle di marcia dei primi 3
autobus singoli prevedono 5 minuti d’attesa prima di partire
mentre i biscioni (i mezzi doppi) arrivano alle 7:30, 10 minuti dopo
che gli altri se ne sono andati. Alcuni autobus doppi sono stati
fabbricati in Germania nei periodi 1988-1992-1994 e non
dispongono di un sistema d’aria condizionata, così in autunno e in
primavera si suda moltissimo e la gente rischia malori come è gia
successo a causa della mancanza di botole che non si aprono o di
finestrini troppo piccoli per far girare l’aria. In un biscione da 55
posti a sedere e 80 in piedi, spesso entra il doppio degli studenti e
questo comporta oltre alla scomodità anche un altro problema:
non potendo convalidare il titolo di viaggio siamo infatti costretti a
farlo passare dai nostri amici, sperando che ci sia il timbro e che il
titolo di viaggio torni indietro. E’ successo parecchie volte che gli
studenti provassero a convalidare il proprio abbonamento senza
però riuscirvi a causa di problemi tecnici della macchinetta
obliteratrice. Insomma ci vorrebbero più autobus per stare più
comodi ed evitare incidenti: essere tutti ammassati, in caso di
frenate brusche, è a dir poco pericoloso! Dovrebbero anche
cambiare la tratta per gli autobus di Reggio per facilitare coloro
che vanno a lavorare: molti lamentano la tappa intermedia a
Correggio che rallenta la corsa. A lamentarsi dei numerosi
disservizi sono anche degli adulti compresa una professoressa
dell’alberghiero di Correggio la quale chiede, come gli studenti, di
introdurre almeno un altro autobus per il ritorno a Carpi all’una.
Sarebbe poi opportuno che gli autisti avessero del contante per
poter dare i resti a coloro che desiderano fare il biglietto direttamente sull’autobus. Insomma i margini di miglioramento sono
davvero parecchi...
Filippo e Matteo, studenti dell’alberghiero di Correggio
Teatro Comunale sold out in occasione dello spettacolo Dedicato a… vent’anni di
cammino insieme, per la regia di Grazia Gamberini, in occasione del 20° anno di attività
dell’Associazione malati oncologici di Carpi
Amo: vent’anni di cammino insieme
Ha restituito lo spirito
originario di Amo, Associazione Malati Oncologici,
lo spettacolo Dedicato a…
vent’anni di cammino
insieme andato in scena
nella cornice del Teatro
Comunale lo scorso 13
ottobre e il cui ricavato sarà
devoluto alla Croce Rossa
di Carpi operante ad
Amatrice. Lo spettacolo, che
porta la firma della carpigiana Grazia Gamberini, ha
colto appieno - e non era
scontato - l’essenza della
onlus. Sono infatti numerose
le sfaccettature di un’associazione che, in un ventennio, ha raccolto sei milioni di
euro e ha contribuito in
modo fondamentale al
miglioramento della cura e
dell’assistenza ai pazienti
oncologici, prestando al
contempo grande attenzione ai famigliari dei malati.
Musica, cori, gag dialettali,
danza, recitazione… questi
gli ingredienti principali
Da sinistra Annicchiarico, Tosi e Bellelli
andati in scena al Comunale
dove, a calcare il palcoscenico, sono stati perlopiù
malati, ex malati, volontari e
personale del Day Hospital
Oncologico. Accanto a loro
attori professionisti come
Cecilia Di Donato e un
illustratore, Christian Del
Grosso che ha contribuito in
maniera fondamentale a
donare eleganza a uno
spettacolo volutamente pop.
Risate e commozione si sono
alternate nel corso di una
serata all’insegna di una
straordinaria umanità: fatta
di uomini e donne diversi ma
che, insieme, hanno saputo
realizzare un’impresa difficilmente ripetibile. Di fronte
a un teatro sold out, Paolo
Tosi, presidente di Amo, ha
ammesso come “la serata alla quale hanno partecipato
il sindaco Alberto Bellelli,
l’assessore alle Politiche
sociali Daniela Depietri, il
direttore generale dell’Ausl
di Modena Massimo
Annicchiarico e la dirigente
dell’Azienda Rosa Costantivenerdì 21 ottobre 2016
no - mi sia servita per entrare
ancor di più nello spirito di
un’associazione tanto stimata e amata in città”. Defilato,
ma grande protagonista,
Fabrizio Artioli, direttore
della Medicina oncologica
degli ospedali di Carpi e
Mirandola, nonché presidente onorario di Amo, dopo
18 anni di presidenza: fu lui,
unitamente all’indimenticato primario di Medicina
Carlo Carapezzi e alla sua
caposala Isa Bertolini a dar
vita all’associazione. Nel
lungo cammino
percorso da allora,
sono stati tanti gli
obiettivi raggiunti,
altrettanti quelli da
realizzare. “Noi
guardiamo avanti
– ha sottolineato il
dottor Artioli - consapevoli che la ricerca fa progressi. La tecnologia
ha costi elevati ma noi faremo di tutto, come sempre,
per offrire il meglio ai nostri
pazienti e questo vale anche
per l’assistenza. Le difficoltà
non ci hanno mai spaventato anche perché abbiamo
assistito, in vent’anni di
attività, a gare di solidarietà
che ci hanno visto compiere
donazioni impensabili. Noi
continuiamo a guardare
avanti e buttiamo il cuore
oltre l’ostacolo”. Fiducia nel
prossimo e nella scienza,
come conclude Paolo Tosi, in
fondo l’Amo è tutta qui.
anno XVII - n. 38
11
Se in passato poteva
capitare di sentir parlare
del ‘suono del motore’, da
oggi in poi questa espressione potrà acquisire un
nuovo significato, grazie
all’impresa del vulcanico
Stefano Muscaritolo,
compositore e chitarrista
carpigiano, e della moglie,
la pianista azera Kamalia
Ali-Zadeh. Ma cosa
c’entrano i motori con due
musicisti? A scatenare la
creatività dei due compagni
di vita e di spartito è stato il
debutto, nel giugno del
2016, del circuito di Formula Uno a Baku, capitale
dell’Azerbaigian.
Per celebrare degnamente
l’evento, Stefano ha pensato di ispirarsi al futurismo,
il movimento artistico
italiano conosciuto in tutto
il mondo e che, all’inizio
del ‘900, celebrò come
mai era avvenuto prima la
modernità, il progresso,
la velocità e, con essa,
il rombo dei motori. Da
questa intuizione, unita a
impegno, creatività e un
pizzico di follia tutta italiana, è nato Futurismo ora!,
un appuntamento del tutto
particolare, che ha avuto
luogo presso lo showroom Lamborghini di Baku.
“Inizialmente ci eravamo
rivolti alla Ferrari – racconta il giovane compositore
– ma sono stati loro stessi a
farci presente che quest’anno ricorre il centenario
della nascita di Ferruccio
Lamborghini, e a metterci
dunque in contatto con la
Il compositore e chitarrista carpigiano Stefano Muscaritolo, insieme alla moglie,
la pianista azera Kamalia Ali-Zadeh, ha offerto uno spettacolo straordinario
presso lo showroom della Lamborghini di Baku
La performance di Stefano Muscaritol
A ritmo di… Futurismo!
Stefano Muscaritolo
casa automobilistica. Questa, sin dal primo momento,
ci ha concesso, con grande
entusiasmo, collaborazione
e carta bianca”.
L’idea di Stefano e Kamalia è stata quella di
fondere insieme più arti,
come succedeva anche nel
Futurismo. Hanno coinvolto gli studenti delle facoltà
universitarie di architettura, design e belle arti e il 7
giugno hanno arredato lo
showroom con 132 quadri
da loro dipinti.
“In quella data, nel salone
era presente una Lamborghini Gallardo dipinta a
mano, esemplare unico al
mondo, ed è stata proprio
l’auto lo strumento per la
nostra partitura per motore
e orchestra”. Così, alla presenza degli ambasciatori
italiano, francese, tedesco,
argentino, greco, brasilia-
di fuga per i gas di scarico”. Questo evento, molto
apprezzato, ha fatto sì che
un pezzo di cultura italiana
fosse meglio conosciuta in
Azerbaigian: “sono stati
eseguiti tre brani. Il primo spiega Muscaritolo - scritto
da me per controtenore,
dal titolo Luna, lussuria e
velocità mescola l’episodio
del viaggio di Astolfo sulla
Luna, presente nell’Or-
no, portoghese, spagnolo,
israeliano, e di altre importanti autorità azere e internazionali, è stato eseguito
un vero e proprio concerto,
nel quale anche il rombo
del motore ha contribuito
all’armonia dell’insieme.
“Realizzare tutto questo
non è stato semplice. Prima
di tutto si è dovuto compiere un accurato studio ingegneristico, per comprendere come sfruttare al meglio
l’acustica di uno spazio
non concepito per esibizioni musicali. Nelle prove ci
siamo accorti che il rombo del motore era troppo
potente e sovrastava quello
dell’orchestra: per ovviare al problema abbiamo
creato un sistema di pannelli di plexiglas in grado
di smorzare i suoni troppo
alti. Infine, è stato necessario creare un sistema di vie
lando Furioso, il poema di
Ariosto (che quest’anno
compie nel 500 anni) e i
versi di una poesia di Marinetti, teorico e padre del
futurismo.
Poi è iniziata la performance della Lamborghini
e i brani eseguiti sono stati
Toro infuocato, composto
da Kamalia, e 735, ispirato
alla formula di Newton,
del cavallo a vapore, e
Stefano e
con l’amba
italiano Gia
Cutillo e la
Elisabett
Dal 25 ottobre al 29 novembre, presso
la sala d’aspetto del Poliambulatorio
Villa Richeldi, appuntamento con la personale di Katiuscia Dallaglio.
Vernissage alla presenza della
fotografa il 25 ottobre
Duplicating Beauty
Nata nel 1981, la novellarese Katiuscia Dallaglio è una
ricercatrice in ambito oncologico a Reggio Emilia. Katiuscia si
appassiona alla fotografia durante i numerosi viaggi in Europa,
negli States, in Australia e in Giappone. Nel 2014 viene selezionata dal concorso fotografico Sguardi sul Santa Maria Nuova
che le consente di esporre un suo scatto nel circuito-OFF di
Fotografia Europea nel 2015. Nel 2016, viene selezionata dal
circuito-OFF di via Roma per Fotografia Europea 2016 dove
espone la mostra Duplicating Beauty: un percorso fotografico
che raccoglie una serie di scorci di vita quotidiana riflessi in
specchi d’acqua e vetrine. La luce rimbalza, regala nuove
sfumature, raddoppia la bellezza della nostra terra. E osservando le corrispondenze tra le due realtà catturate nello scatto, si
nota un dettaglio mai visto, si traccia una storia. “Se vedo uno
specchio d’acqua - rivela Katiuscia - non posso non guardarci
dentro. So che ci troverò una realtà diversa. Chi mi conosce sa
che sono una persona molto curiosa. Una curiosità che mi trascina ogni giorno verso mondi diversi, permettendomi di vedere le
cose da un altro punto di vista. A essere sincera - prosegue
l’autrice - credo che
questo progetto abbia
radici proprio nella mia
curiosità. Fontane,
pozzanghere, bolle di
sapone. Le linee diventano ondulate, i colori
distorti, i contorni
sfuocati. La sensazione è
quella di essere catapultati in una nuova realtà”.
La mostra Duplicating
Beauty sarà allestita, dal
25 ottobre al 29 novembre, presso la sala
d’aspetto del Poliambulatorio medico Villa
Richeldi di Carpi.
12
venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
Saranno quattro i
concerti gratuiti che, tra
ottobre e novembre, animeranno le serate carpigiane
con il programma di Armonia del canto. La rassegna,
per la prima volta, raccoglie
nell’ambito di un unico
cartellone ben dodici corali
del territorio - Coro Cai
Carpi, Corale G. P. da
Palestrina, Coro Istituto
Vecchi Tonelli, Gospel
Soul, Coro Madonna delle
Grazie, Coro delle Mondine di Novi di Modena,
Corale Le Nuvole Gruppo
Parkinson, Associazione
Schola Cantorum Regina
Nivis, Corale Giuseppe
Savani, Schola cantorum
Cattedrale di Carpi,
Corale Simona Andreoli,
Coro Ushac Arcobaleno
- grazie al contributo della
Fondazione CR Carpi.
“Nel territorio delle Terre
d’Argine – commenta il
presidente di Ushac Carlo
Alberto Fontanesi - il canto corale ha conosciuto, negli ultimi anni, uno sviluppo
straordinario, tanto che oggi
si contano almeno quattordici cori. Sono più d’una
le motivazioni che hanno
determinato questo sviluppo. Vi sono corali che hanno
il puro scopo di coltivare
la passione per la musica
e il canto, e altre che, oltre
alle finalità culturali, hanno
Tra ottobre e novembre all’Auditorium San Rocco
Croce quattro concerti gratuiti delle dodici co
L’Armonia del ca
IL CARPIGIANO PAOLO AMATI PER IL terzo ANNO CONSECUTIVO TORNA SUL PODIO DEL
MIGLIOR NOCINO TRADIZIONALE DI NOCETO DI PARMA, SCENDENDO APPENA DI UN
GRADINO, DAL PRIMO AL SECONDO POSTO
lo
Kamalia
asciatore
ampaolo
consorte
ta Cutillo
Un carpigiano sul podio
del nocino
L’idea di Stefano e Kamalia è stata
quella di fondere insieme più arti,
come succedeva anche nel Futurismo.
Per far questo, hanno coinvolto gli
studenti delle facoltà universitarie di
architettura, design e belle arti.
opera mia. Entrambi i pezzi
sono stati eseguiti dai 18
elementi dell’orchestra
d’archi del Conservatorio,
mentre a ‘suonare’ la macchina ero io”. I due musicisti stanno pensando di portare l’appuntamento anche
in Italia, e nel frattempo
non stanno certo con le
mani in mano. “Quest’anno
a Baku organizzeremo l’edizione autunnale dell’Etno Concert. Un evento che
cerca di restituire la complessa e articolata cultura
musicale azera, a metà tra
Oriente e Occidente, tra
musica classica europea e
Mugam, la musica popolare azera. Siamo poi reduci
da un concerto a Udine,
un festival internazionale
molto importante, nel corso
del quale vengono invitati
sempre musicisti da luoghi
lontani e, in questa
occasione, Kamalia ha
suonato da sola e insieme a
un suonatore di Tar, strumento popolare del suo
paese natale, antenato della
chitarra.
Quest’anno uscirà poi un
mio libro, edito da Sandro
Teti, sulla storia della musica dell’Azerbaigian”.
Marcello Marchesini
o e presso la Chiesa di Santa
orali del territorio
anche motivazioni fideistiche, come quelle nate nelle
parrocchie, o intenti sociali
e terapeutici, come le Corali
del Gruppo Parkinson e
dell’Ushac. Anche i generi
musicali sono molteplici, dalla musica leggera
alla classica e operistica,
passando per canto popolare, gospel e musica sacra.
Questa realtà rappresenta
un aspetto della grande vitalità culturale della nostra
gente e discende dall’innata
attitudine per la vita sociale,
per la musica e il canto.
Questo ricco movimento corale si è sviluppato
spontaneamente proprio
perché c’è dentro di noi una
anto
Il carpigiano Paolo
Amati è stato premiato per il
secondo anno consecutivo
nell’ambito della 33^
edizione del concorso del
nocino tradizionale durante
la cerimonia avvenuta
domenica 25 settembre in
Piazza Garibaldi a Noceto.
Dopo la vittoria nel 2015,
quest’anno il nocino di
Amati si è aggiudicato il
secondo posto in classifica
tra i 160 campioni presentati, confermandosi come uno
dei migliori produttori del
nobile liquore ottenuto dal
mallo di noce, specialità
tradizionale della nostra
regione. Ex tipografo
originario di Spilamberto,
terra d’origine del vero
nocino, e sede dal 1978
dell’Ordine del nocino di
Modena, Amati da quando è
andato in pensione nel 2010
si è dedicato completamente
alla sua passione per il
nocino, ottenendo a inizio
anno anche la nomina di
Alfiere di raccolta, con il
compito di propagandare fra
amici e conoscenti le tradizioni gastronomiche di casa
nostra, oltre che di raccogliere fra i tanti appassionati
nascosti del nocino tradizionale di Modena i campioni
della rispettiva produzione
casalinga in modo da poterla
sottoporre all’attenzione
degli esperti assaggiatori.
“La ricetta del mio nocino
- ha spiegato Paolo Amati - è
all’incirca sempre la stessa
con delle piccole varianti:
mallo di noce, alcool,
zucchero e qualche ingrediente segreto. Il nocino può
assumere connotazioni
lievemente diverse anche in
base alle noci e al clima
particolare di quel periodo.
In ogni caso, norma fondamentale e imprescindibile è
che il nocino sappia di noci.
Ci si può aggiungere un gra-
nello di cannella o un chiodino di garofano, ma queste
piccole aggiunte aromatiche
non devono alterare la sua
essenza originaria.
I campioni che raccolgo,
tutti rigorosamente fatti in
casa, passano al vaglio di
tre assaggiatori e poi di altri
tre. Pochi superano la prova.
La preparazione inizia
ovviamente con la raccolta
delle noci ancora acerbe nei
primi giorni di giugno. Poi
si torchiano o si schiacciano i malli, si aggiunge lo
zucchero, l’alcol e inizia il
periodo di maturazione nel
contenitore. Dopo sei mesi
il nocino è pronto. Ciascuno
dice naturalmente che il suo
è il migliore ma alla fine
solo pochissimi arrivano al
podio”. Vania Franceschelli, presidente dell’Ordine
del Nocino modenese a cui
Amati è iscritto da diversi
anni ha così commentato il
risultato: “Paolo Amati è un
nostro socio nonché Maestro Assaggiatore. Come
presidente dell’Ordine sono
molto orgogliosa di avere
Maestri Assaggiatori così
bravi che si distinguono a
livello regionale e anche
nazionale”.
Chiara Sorrentino
tensione, che si potrebbe
definire la ‘forza del canto Corale’, che attende di
essere canalizzata verso
manifestazioni culturali e
artistiche in grado di fornire
gratificazione a chi canta e a
chi ascolta”.
Si inizia sabato 22 ottobre,
alle 16, presso l’Auditorium
San Rocco, dove si esibiranno le corali Le Nuvole
Gruppo Parkinson, Arcobaleno
e Mondine.
Protagonisti del
secondo appuntamento, sabato
5 novembre, alle
21, sempre in Auditorium, saranno
invece la Corale
Giovanni Pierluigi da Palestrina
e i cori Madonna
delle Grazie di
Soliera e quello dell’Istituto
Vecchi - Tonelli
(sezione di Carpi).
Terza tappa sarà poi quella di sabato 12 novembre
presso la Chiesa di Santa
Croce, dove, alle 21, il pubblico potrà assistere all’esibizione del Coro Gospel
Soul, della Corale Giuseppe Savani e della Schola
Cantorum della Cattedrale
di Carpi. Per concludere
la rassegna si tornerà nella
maestosa cornice dell’Auditorium San Rocco, sabato
19 novembre, alle 21, con
il concerto della Corale Regina Nivis della Parrocchia
di Quartirolo, della Corale
Simona Andreoli di Rovereto sulla Secchia e del Coro
Cai di Carpi.
Al centro Paolo Amati
venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
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venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
Gli anni di vita del
Villaggio San Marco,
costruito in muratura nel
1954 dagli esuli e dai
profughi giuliano-dalmati in
fuga dalla Jugoslavia titina
al posto delle baracche in
legno dell’ex campo di
concentramento di Fossoli,
sono stati raccontati in un
pregevole e articolato
volume dal titolo I 60 anni
del Villaggio San Marco.
Edito dall’Associazione
Nazionale Venezia Giulia e
Dalmazia, stampato in
bianco e nero e a colori dalla
Casa Editrice Tem di
Modena e scritto a quattro
mani dal generale Giampaolo Pani e dal professor
Luigi Vallini, il libro di 400
pagine è corredato da
fotografie, molte delle quali
inedite, e messo in vendita a
20 euro. Il volume riporta la
storia e le drammatiche
vicende della prigionia, ma
anche i successivi episodi di
riscatto morale e politico
avvenuti con la trasformazione nel 1947 dell’ex
campo da parte di don Zeno
Saltini e dei suoi ragazzi
della Comunità Nomadelfia
dove ‘la fraternità era legge’
e, successivamente, dai
profughi. Il libro è arricchito
dagli atti e dalle testimonianze raccolte nel corso del
Convegno nazionale sull’ex
campo svoltosi a Carpi nel
2013 sotto l’alto patronato
L ’angolo
di Cesare
Pradella
Ingresso principale al Villaggio San Marco
del Presidente della Repubblica, del Senato, del
Ministero dei Beni culturali,
della Regione e dei Comuni
di Carpi, Modena, Gorizia e
Trieste. Il testo spiega anche
come il nome di Villaggio
San Marco con cui venne
definito, voleva rappresentare la continuità ideale col
passato e con l’identità
istriana. L’evangelista
Marco era infatti istriano,
una regione l’Istria, facente
parte per secoli della Repubblica di Venezia e il
simbolo del villaggio è un
drappo di colore amaranto
con il leone alato simbolo
dell’Evangelista e di Venezia. “Sessant’anni di tempo.
Di attese: un periodo
lunghissimo che, insieme
alla nostra passione e al
nostro entusiasmo, ci ha
permesso di superare
ostacoli e difficoltà e a
trasformare tutto quel tempo
in emozioni, memorie e
commemorazioni. Per
questo – scrivono i due
La storia del villaggio San Marco di Fossoli
autori Pani e Vallini - abbiamo organizzato il convegno
nazionale e raccolto nel
libro ricordi, storie personali e testimonianze di chi nel
Villaggio di Fossoli è
vissuto e ha lavorato per
sedici anni, da quando
vennero eliminate le sovrastrutture dell’ex campo di
prigionia, riadattandolo a
residenza abitativa per gli
esuli giuliano-dalmati”. Tra
i ricordi contenuti nel libro,
ve ne sono alcuni di esuli
dall’Istria che hanno vissuto
nel nuovo Villaggio sino al
1970 e sono poi rimasti a
Carpi, quasi tutti residenti
nei palazzi di via Nuova
Ponente. Tra questi, quelli
di Luciano Bussani, Lucia
Orsetti, Marina Piuca,
Giacomo Vascotto, Antonio Zappador, Giorgio
Ledovini, Annalisa Vukusa, Lucia Castelli e Bruno
Moscolin.
Il libro contiene anche
un capitolo riservato alle
tristemente note foibe
carsiche, le fosse nelle quali
vennero gettate migliaia di
cittadini italiani dai soldati
della Jugoslavia di Tito,
spariti senza lasciare alcuna
traccia.
Per ricordare quella tragedia italiana ai confini
orientali, il Presidente della
Repubblica Ciampi istituì il
Giorno del Ricordo ogni 10
febbraio, mentre i Comuni
di Modena, Carpi e Sassuolo hanno voluto celebrare
quelle vittime dell’odio
politico-razziale collocando
tre grandi blocchi di pietra
carsica (fatti venire appositamente dalla cava romana
di Aurisina di Trieste) davanti al Tempio di Modena,
nel Parco delle Vittime delle
foibe di Carpi e nel Giardino delle Rimembranze di
Sassuolo.
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venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
Al mè dialètt...
a cura di
Massimo Loschi
Che il tempo se ne vada veloce lo
apprendiamo quando ne rimane
poco e risveglia ricordi,
ma tornare indietro…
Mè e al têimp
Tanti vôlti… a pêins al têimp,
a tùtt cal têimp ch’è pàsè,
cal têimp ch’girêva al pagini
e un pô m’vèrgògn…
a dir ch’a l’iva pinsêe ghignóš
per cal sò andêr spèdìi,
ch’a l’iva pinsêe prèpòtêint
per cal pighi su la facia
per al néghèr rubèe ai cavìi.
Adês, a srèv tintèe
d’ciamêrèm furtunêe,
s’a scólt, s’a m’guêrd intórèn…
a vèd, a m’vèd
ragasól, cùrèr… dè schêlsa
cun in facia al sól,
pò, a m’vèdd... muróš,
e al dêstin
psivèl esrèm mjór;
a m’vèd cun la mè spóša
e subìt côi fióo per man.
Tè têimp, t’curiv,
mò mè hò vist i anvóo
e fióo di anvóo
e quest a m’basta.
A gh’n’avrèv tant da dir,
mô a mètt tùtt in fila
e sira dôp sira quand…
a gh’srà un vél d’malincônia
a guardarò che quèl ch’è stêe
che nisun psrà scanšlêr,
nisun mai, psrà purtêri via.
Io e il tempo
Molte volte… penso al tempo,
tutto quel tempo che è trascorso,
quel tempo che sfogliava pagine
ed un poco mi vergogno
dire che l’avevo pensato frettoloso
per quel suo andare spedito,
che l’avevo pensato prepotente
per le pieghe sul viso
per il nero rubato ai capelli.
Ora, sarei tentato
di chiamarmi fortunato,
se ascolto, se mi guardo attorno…
vedo, mi vedo
ragazzino, correre… scalzo
con in viso il sole,
poi, mi vedo… fidanzato
e il destino
poteva essermi migliore;
mi vedo con la mia sposa…
e subito con i figli per mano.
Tu tempo, correvi,
ma io ho visto i nipoti
e figli dei nipoti
ciò mi basta.
Quanto potrei ancora dire,
ma metto tutto in ordine
e sera dopo sera quando…
verrà un velo di malinconia
guarderò tutto ciò che è stato
che nessuno potrà cancellare
nessuno mai, potrà portarlo via.
A Palazzo Pio sono esposti i 18 progetti
partecipanti al concorso di idee Alle porte
di Carpi per ridisegnare i tre spazi urbani di
accesso al centro storico
In mostra i progetti per
le Porte di Carpi
L’assessorato al Restauro
del patrimonio storico-artistico
e al Centro storico, nell’ambito di un più ampio progetto di
riqualificazione della città, ha
bandito nei mesi scorsi un
concorso di idee (Alle porte
di Carpi) per ridisegnare i tre
spazi urbani di accesso al
centro storico. L’Amministrazione Comunale propone
nella sala Khaled Al Asaad dei
Musei di Palazzo Pio i 18
progetti provenienti da tutta
Italia e tra i quali la Commissione di valutazione ha scelto i
più interessanti. La partecipazione al concorso era aperta
ad architetti e ingegneri di
nazionalità italiana di età
inferiore ai 45 anni.
Alle porte di Carpi aveva
l’obiettivo di connotare e
valorizzare questi spazi, in
primis quelli nei quali erano collocate fino a inizio Novecento le porte urbane
d’ingresso alla città murata: a sud Porta Modena - ora Piazzale Ramazzini -, a
ovest Porta Mantova - ora Piazzale Marconi - e a est Barriera Fanti - ora Piazzale
Dante. E non sono state scartate anche le proposte di natura non solo architettonica, ma anche di arredo urbano contemporaneo, attraverso progetti di lighting design (sistemi di illuminazione) o di videomapping (proiezioni di immagini
su edifici) permanenti o, ancora, di installazioni artistiche urbane. Tutti i progetti
si sono connotati per una visione forte e contemporanea di luoghi frequentati
quotidianamente da cittadini e turisti.
Per Porta Mantova la Commissione di valutazione ha assegnato il primo premio
(dal valore di 5.500 euro) al progetto Carpi dei siciliani Cinzia Parrino e
Angelo Marletta, con la segnalazione (dal valore di 500 euro) alla proposta
di Tommaso Fornasiero e Giulia Gobbo. Per la Barriera Fanti invece il primo
premio lo ha vinto il team dei veneti Simone Visentin, Ludovico Stermini e
il reggiano Filippo Bergianti con il progetto Una Porta per il centro, un’apertura sulla città: sono stati segnalati i progetti di Matteo Verzellini e Sara
Biondi e di Simone Moggia e Tiziana D’Angeloantonio. La Commissione
ha deciso infine di non premiare né segnalare alcuna delle proposte arrivate per
Porta Modena. I cittadini che visiteranno la mostra, aperta fino al 4 dicembre,
potranno dare un loro giudizio sui progetti presentati anche attraverso la pagina Facebook alleportedicarpi.
Clarissa risponde
a cura di
Clarissa Martinelli
[email protected]
Gli ultras ora smetteranno
di imbrattare i muri?
Cara Clarissa, il Carpi ha giocato a Carpi (e i biglietti per
il Cabassi di certo non erano
esauriti): pensi che gli ultras
ora smetteranno di imbrattare
i muri?
Franca
Gentile Franca, credo che
alcuni individui trovino sempre
nuovi pretesti per palesare la
propria pochezza, non mi farei
troppe illusioni. Personalmente, poiché si sa chi siano e che
facce abbiano (purtroppo sono
anche persone adulte da tempo,
in alcuni casi, con Daspo
pregressi e un livore dentro che
andrebbe curato da specialisti
qualificati), credo andrebbero
presi, accompagnati sui luoghi
dei misfatti e indotti a ricoprire
a loro spese le scritte e a ripulire per bene le pareti imbrattate
con tanto di pubbliche scuse.
Per la rassegna Prima all’Ariston, a San Marino, sabato 22 ottobre, alle 20,30,
proiezione del film Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Zainetti
Un antieroe di periferia
Enzo Ceccotti, un ladruncolo
coatto di Torbellamonaca, entra in
contatto con una sostanza radioattiva e scopre di avere un forza
sovraumana. Ombroso, introverso e
chiuso in se stesso, accoglie il dono
dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando
incontra Alessia, convinta che lui sia
l’eroe del famoso cartone animato
giapponese Jeeg Robot d’acciaio.
Ritmo, comicità, mélange di generi
e tanto gusto ‘di borgata’ in questa
commedia-fantasy metropolitana
fresca e innovativa. Il romanissimo
Gabriele Mainetti, classe 1976,
gioca la carta del film d’azione in
un ambiente sottoproletario, con
un gusto per la parodia che non
esclude l’adesione sentimentale ai
suoi antieroi di periferia e alla loro
visione del mondo.
Azzeccatissimi gli interpreti, da un
magnifico Santamaria, all’inedita
e bravissima Ilenia Pastorelli e lo
strepitoso Luca Marinelli, acconciato alla Rocky Horror Picture
Show. Sette David di Donatello,
tutti meritatissimi.
I libri da non perdere
L’uomo che non fu giovedì
Di Juan Esteban Constaín
Poco prima delle dimissioni
di Benedetto XVI, torna alla
luce un vecchio processo per la
canonizzazione di G.K. Chesterton, celebre scrittore e
teologo inglese convertitosi al
cattolicesimo dopo un travagliato percorso interiore. Il
dossier riguardante il caso,
conservato gelosamente per
anni, ricompare nel polverone
sollevato dalle lotte intestine,
dai furti di documenti e dagli
scandali che hanno assediato
la Chiesa nel corso dell’ultimo
decennio. Essere un cristiano
devoto va bene, ma diventare
santo è tutt’altra cosa: quale
segreto si cela dietro questa
storia? Ebbene, i miracoli che
dimostrerebbero la santità di
Chesterton sono legati a uno
strano episodio avvenuto nel
1929, anno in cui, per volere di
Pio XI, lo scrittore prestò un
importante servizio alla
Chiesa, sul quale inspiegabil-
mente calò poi un velo di
silenzio.
Il nostro narratore, un
professore di Storia incaricato di indagare sulla
vicenda, si mette subito
al lavoro. Si accorgerà
presto che molti sono i
misteri sepolti dentro
quelle carte, e ancor più i
nemici. Nel frattempo, si
perderà nei meandri del
passato, e noi ci perderemo con lui, affacciandoci sulle vite private dei
più svariati personaggi:
non solo Ratzinger e
Bergoglio, ma anche
John Lennon, Casanova,
George Bernard Shaw
e Mussolini, a dimostrazione
che la Storia, con i suoi intrighi politici, religiosi e perfino
letterari, è fatta per essere
letta come una qualsiasi opera
di finzione.
Un intrigante giallo a sfondo
religioso, omaggio all’eterno
creatore di padre Brown, ma
anche un esilarante romanzo
satirico, poliedrico e coltissimo. Una delle voci più acute e
brillanti della Colombia e della
nuova onda sudamericana.
venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
17
“Nelle urla dello sport risuona qualcosa di assassino”.
Günther Anders, L’uomo è antiquato
Si aprono le sale di Palazzo
della Gran Guardia di Verona al
mistero e al fascino di una delle
civiltà più interessanti dell’America precolombiana: con oltre 250
opere provenienti dai principali
musei del Messico arriva la
mostra Maya. Il linguaggio della
bellezza, fino al 5 marzo.
A 18 anni di distanza dalla mostra
del 1998 sui Maya di Venezia,
torna in Italia il racconto della storia di un popolo che non cessa di
affascinarci per le sue conoscenze
matematiche, per i suoi raffinatissimi sistemi calendariali e per le
sue realizzazioni artistiche.
L’esposizione - risultato della
particolare attenzione per le tematiche specificamente artistiche di
questa civiltà - presenta sculture,
stele monumentali, elementi
architettonici, figure in terracotta,
maschere in giada, strumenti musicali e incensieri, che daranno ai
visitatori la possibilità di esplorare
gli aspetti artistici di una delle
civiltà più affascinanti della storia,
attraverso il tema universalmente
riconosciuto della bellezza.
La mostra di Verona affronta per
la prima volta il tema della cultura
di questo antico popolo attraverso
le parole e i testi degli stessi Maya,
utilizzando - come mai è avvenuto
in passato - la più grande rivoluzione antropologica dell’ultimo
secolo: la decifrazione della loro
scrittura.
Parallelamente, l’esposizione
offre uno sguardo nuovo, innovativo e sorprendentemente attuale
sull’arte maya a partire dall’individuazione dei maestri, delle
scuole e degli stili: finalmente
si ha la possibilità di rapportarsi
alle opere attraverso una lettura
storico-artistica e non solo archeologica.
I tre grandi periodi - preclassico,
Si aprono le sale di Palazzo della Gran Guardia di Verona al mistero e al fascino di una delle civiltà
più interessanti dell’America precolombiana
Maya. Il linguaggio della bellezza
importante re di
Palenque (oggi
tra i più importanti siti archeologici maya
situato nello
stato messicano
del Chiapas);
la Maschera a
mosaico di giada
raffigurante un
re divinizzato
tipico esempio
di maschera
funeraria, fondamentale per
il defunto per
raggiungere il
mondo sotterraneo; e infine come
l’Adolescente di
Cumpich, imponente scultura risalente
classico e postclassico - che dal
2000 a.C. al 1542 d.C. hanno
visto fiorire questo popolo, sono
spiegati attraverso straordinari
capolavori dell’arte maya come il
Portastendardi, pregiata scultura
risalente all’XI secolo realizzata da un maestro di Chichen
Itza (complesso archeologico a
nord della penisola dello Yucatan, inserito nel 2007 fra le sette
meraviglie del mondo moderno)
che senza dubbio rappresenta la
migliore opera di una tipologia
tipica di molte città del Periodo
Postclassico; la Testa raffigurante
Pakal il Grande che visse dal
603 al 683 dopo Cristo e fu il più
appuntamenti
Teatro
Mostre
CARPI
CARPI
22 ottobre - ore 21
Matthieu Mantanus,
pianoforte e narrazione
Sara Caliumi, visual artist
Teatro Comunale
25 ottobre - ore 21
Stagione Danza
Les Ballets Trockadero
De Monte Carlo
Lago Dei Cigni (Atto II)
Teatro Comunale
27 ottobre - ore 21
Sabina Guzzanti
Come ne venimmo fuori
Teatro Comunale
18
venerdì 21 ottobre 2016
al periodo tardo classico ritrovata
nel sito archeologico di Cumpich.
La civiltà maya è spiegata anche
attraverso la ricostruzione di
antiche architetture, utensili della
vita di tutti i giorni che hanno
cavalcato millenni come collane,
orecchini, strumenti musicali,
vasi e incensieri tutti provenienti
dai più importanti musei messicani quali il Museo Nacional de
Antropología (Città del Messico)
che coi suoi due milioni di visitatori è il primo museo di antropologia del mondo, il Museo Regional
de Antropología Palacio Cantón
(Mérida, Yucatán), il Museo
Arqueológico del Camino Real
de Hecelchakán (Hecelchakán,
Campeche) e dai tanti siti archeologici delle più importanti città
maya come Calakmul, Chichen
Itza, Palenque e Uxmal. L’espo-
22 ottobre - 5 novembre
20 Anni di tempo scambiato
Mostra sul ventennale della
Banca del Tempo
Sala Cabassi Palazzo Pio
22 - 6 novembre
Le Mostre del Gruppo
Fotografico Grandangolo
Sala Cervi
25 ottobre - 29 novembre
Duplicating Beauty
Personale di Katiuscia
Dallaglio
Villa Richeldi
Fino al 31 ottobre
anno XVII - n. 38
sizione veronese
svela i risultati
delle ultime ricerche scientifiche
sui Maya, senza
sfuggire a temi
avvincenti come le
profezie, la fine del
tredicesimo baktun
(caduta il 21
dicembre 2012) e
i segreti del Conto
Lungo, un ciclo di
5125,3661 anni che
aveva cominciato a
“girare”, il giorno
della creazione,
che per questo popolo era avvenuta
il 6 settembre del
3114 a.C.
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Frago
O&A Centro Affari
Fino al 2 novembre
Mostra di Opere d’Arte
Pro Terremotati
Il ricavato dalla vendita delle
opere sarà devoluto alla Croce
Rossa Italiana per la
ricostruzione del centro Italia
Saletta fondazione
Fino al 13 novembre
Paesaggio con nemico
Personale di Andrea Bruno
A cura di Francesca Pergreffi
e Filippo Bergonzini
Spazio Meme
Fino al 30 novembre
Novecento - Il fallimento di
un secolo tra conflitti
e antagonismi
Di Antonello Fresu
Sala Cervi di Palazzo dei Pio,
Museo al Deportato
ex Sinagoga e Campo Fossoli
Fine all’11 dicembre
Helmut Newton
A gun for hire, selection
Musei di Palazzo Pio
Fino al 15 dicembre
Alle porte di Carpi
Sala Khaled al Asaad
Eventi
CARPI
21 ottobre - ore 16.45
Buh! hai paura tu?
Laboratorio di costruzione e
realizzazione di “figure
paurose”
Per bimbi dai 4 ai 6 anni
Centro Scubidù
21 ottobre - ore 18.45
Incontro con Emanuela
Zuccalà per ricordare i 30
anni dall’incidente
di Chernobyl
Liberia La Fenice
21 ottobre
Fuori dal Mondo!
Fuggiaschi, Profughi
e Rifugiati nell’Europa
contemporanea
Programma
Ore 9
Presiede Marzia Luppi,
direttrice Fondazione Fossoli
Il 22 aprile 1516, in un’officina tipografica ferrarese, terminava la stampa dell’Orlando
furioso, opera simbolo del Rinascimento italiano. Nel quinto
centenario la Fondazione Ferrara Arte e il Ministero dei beni e
delle attività culturali e del
turismo celebrano il poema con
una mostra che fa dialogare fra
loro dipinti, sculture, arazzi, libri,
manoscritti miniati, strumenti
musicali, ceramiche invetriate,
armi e oggetti rari. A orchestrare
questo incanto visivo è un’idea
semplice: restituire l’universo di
immagini che popolavano la
mente di Ludovico Ariosto
mentre componeva il Furioso.
Cosa vedeva dunque il poeta,
chiudendo gli occhi, quando si
accingeva a raccontare una
battaglia, un duello di cavalieri o il
compimento di un prodigioso
incantesimo? Quali opere d’arte
furono le muse del suo immaginario visivo? Un lungo lavoro,
condotto dai curatori della mostra
Guido Beltramini e Adolfo
Tura, affiancati da Maria Luisa
Pacelli e Barbara Guidi, e da un
comitato scientifico composto da
studiosi di letteratura e da storici
dell’arte, è stato orientato a
individuare i temi salienti del
poema e a rintracciare, puntualmente, le fonti iconografiche che
ne hanno ispirato la narrazione. I
visitatori sono così condotti in un
appassionante viaggio nell’universo ariostesco, tra immagini di
battaglie e tornei, cavalieri e
amori, desideri e magie. A guidarli
sono i capolavori dei più grandi
artisti del periodo, da Paolo
Uccello ad Andrea Mantegna, da
Leonardo a Raffaello, da Tiziano a Dosso Dossi: creazioni
straordinarie che fanno rivivere il
fantastico mondo cavalleresco del
Furioso e dei suoi paladini,
offrendo al contempo un suggestivo spaccato dell’Italia delle corti
in cui il libro fu concepito.
Grazie al sostegno dei maggiori
musei del mondo, le opere conosciute o ammirate dal poeta, sono
riunite a Ferrara per dar vita a un
appuntamento espositivo irripetibile: dall’olifante dell’XI secolo,
che la leggenda vuole sia il corno
che Orlando fece risuonare a Roncisvalle, alla straordinaria scena
di battaglia di Leonardo da Vinci
concessa in prestito dalla regina
Saluto delle autorità
Le migrazioni forzate
nel Novecento
Antonio Ferrara, ricercatore
Évian 1938. Il naufragio
dell’idea umanitaria
Carlo Saletti, Università di
Mantova
I profughi nell’Europa post
bellica
Francesca Cavarocchi,
Università degli Studi di Udine
Fossoli e i centri di raccolta per
gli stranieri indesiderabili
Costantino Di Sante, ISMLI
Ore 15
Presiede: Lorenzo Bertuccelli,
Università di Modena e Reggio
Centri per rifugiati e
richiedenti asilo in Italia
Barbara Pinelli, Università di
Milano Bicocca
Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi? Lo scoprirete visitando la mostra allestita
a Ferrara, a Palazzo dei Diamanti, fino all’8 gennaio
L’Orlando Furioso compie 500 anni
Elisabetta
II; dalla
preziosa
terracotta
invetriata
dei Della
Robbia
raffigurante
l’eroico
condottiero
Scipione dal
Kunsthistorisches Museum di
Vienna, al romantico, trasognato
Gattamelata di Giorgione dagli
Uffizi, celebre comandante di
ventura ritratto nella sua luccicante armatura moderna; dal raffinato
dipinto La liberazione di Andromeda di Piero di Cosimo sempre
degli Uffizi, fonte dell’episodio
di Ruggiero che salva Angelica
dalle spire del drago, all’immaginifica e monumentale visione
di Minerva che scaccia i Vizi dal
giardino delle Virtù di Mantegna
del Louvre, che Ariosto vide nel
camerino d’Isabella d’Este, le
cui figure fantastiche ricompaiono
nel corteo di mostruose creature
incontrato da Ruggiero nel regno
di Alcina.
Ariosto non smise mai di rielaborare il suo poema, che fece
stampare a Ferrara con lievi
ritocchi nel 1521 e una terza volta,
sensibilmente rimaneggiato, nel
1532, pochi mesi prima di morire.
Negli anni tra la prima e la terza
redazione del Furioso il mondo
attorno al suo autore cambia
radicalmente, a cominciare dagli
sconvolgimenti culminati nella
Rifugiati e accoglienza, le
paure degli uni e degli altri
Alessandra Morelli, Alto
Commissariato delle Nazioni
Unite per i Rifugiati
Ore 17.30
Spazio Giovani Mac’è
Presentazione del volume
Dal libro dell’esodo
a cura di Roberta Biagiarelli
Inaugurazione della mostra
Scappare la guerra
Di Luigi Ottani
Campo Fossoli
21 ottobre - ore 20.30
Cena in Rosa
A cura di Amo Carpi
Parrocchia di Santa Croce
21, 22 e 23 ottobre
1...2...3 Peppe!
In memoria di Peppe Tizian
PROGRAMMA
21 ottobre - ore 21.15
Nati per lasciare il segno
Storie di Angelo Vassallo e
Roberto Mancini
in collaborazione con
La Compagnia delle Lucciole e
Presidio Libera
Mancini-Vassallo
Auditorium Loria
22 ottobre - ore 17.30
Gli invisibili
Racconti e fotografie di e con
Annalisa Vandelli, scrittrice,
giornalista, fotoreporter
Circolo Arci Mattatoyo
23 ottobre - ore 18
Parole in Libertà
in compagnia della famiglia
di Peppe Tizian
Spazio Giovani Mac’è
22 ottobre - ore 9
Il tumore al seno dalla
prevenzione alla terapia
Parteciperanno le onorevoli
Marina Sereni e Manuela
Ghizzoni
Sarà presente la testimonial
e madrina di Ottobre Rosa la
stilista Anna Molinari
Sala delle Vedute
22 ottobre - ore 10
E’ nato un papà! alla scoperta
del nuovo ruolo di padre e
compagno
Incontro riservato ai neo e
futuri papà
A cura del dottor Massimo
Maini, pedagogista
Casa del Volontariato
22 ottobre - ore 14.30/19
battaglia di Pavia del 1525 che
segna la sconfitta di Francesco I
e l’inizio dell’egemonia politica
e culturale di Carlo V sulle corti
padane. Parallelamente nelle arti
figurative maturano espressioni
nuove, trionfa quella che Vasari
chiamerà “maniera moderna”,
un linguaggio artistico di respiro
non più regionale ma italiano, che
ha come campioni Raffaello e
Michelangelo. La stessa olimpica
sintesi fra tradizioni precedenti
e assimilazione della lezione del
mondo antico, che in pittura genera le vette del Rinascimento, in
letteratura ha un parallelo singolare nella trasformazione linguistica
dell’Orlando, che Ariosto porta
a compimento nell’edizione del
1532. Grazie ad essa il poema,
purificato dalle inflessioni locali,
diviene classico di una classicità
nuova, un capolavoro “italiano”,
simbolo della letteratura del primo
Rinascimento. Ariosto assiste alla
rivoluzione linguistica della pittura, vedendo di persona le opere di
Michelangelo e Raffaello che lo
stesso Alfonso I d’Este, signore
di Ferrara, brama di possedere.
Del resto Ariosto è coinvolto
nella nascita dei dipinti che artisti
come Dosso o Tiziano dipingono
per Alfonso: in mostra saranno
rappresentati dal Baccanale degli
Andrii di Tiziano, uno dei capolavori del Camerino delle pitture di
Alfonso che – grazie a un prestito
eccezionale concesso dal Museo
del Prado – torna in Italia dopo
quasi cinquecento anni dalla sua
creazione.
Costellazioni Familiari e
Sistemiche
Conduce Roberta Pagliani
La Patria
22 ottobre - ore 10.30/15.30
Alimenti, Salute intestinale
e prevenzione delle malattie
Cardiache e Neurologiche
A cura de Gli Amici del Cuore
di Carpi
Sala Congressi
22 ottobre - ore 21.30
Calaluna
Tributo a Fabrizio De Andrè
Centro Loris Guerzoni
23 ottobre - ore 10.30
Festa del donatore di Avis
Premiazioni dei Donatori
Centro Sociale Guerzoni
venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
19
L’impianto cittadino sarà l’imprescindibile uomo in più nella cavalcata del Carpi a caccia del
pronto ritorno in Serie A
CARPI FC 1909
Entrare in un contesto che conosci, hai imparato ad amare e senti
tremendamente tuo e
trovarlo così profondamente migliorato è un’emozione indescrivibile. Il
Cabassi per tanti di noi è
come un amico conosciuto
in circostanze più o meno
casuali con il quale, col
tempo, siamo entrati in
simbiosi; insieme al quale
abbiamo vissuto momenti
indimenticabili e, dopo
averlo perso di vista per un
anno e mezzo, ti sorprende
togliendoti il fiato. Più
attraente che mai.
Questo avranno pensato i
calciatori del Carpi percorrendo il lungo serpentone che dagli spogliatoi
porta al campo passando
proprio sotto la nuovissima curva locale. Uno
spettacolo affascinante
quello offerto dal Cabassi contro il Latina, fra
colorate coreografie e
quel boato, struggente e
incontrollabile scatenatosi
dopo la rete di Antonio Di
Gaudio dopo una manciata di minuti dal fischio
d’inizio. Appena quattro
minuti ha impiagato la rete
dell’impianto carpigiano a
gonfiarsi e, tutt’altro che a
caso, proprio sotto quella
bolgia di supporter carpigiani che non avrebbero
potuto sognare inauguraHa un tocco retrò la
sfida fra Spal e Carpi, tra le
portate più succulente della
decima giornata del campionato cadetto. Le due
compagini non si incrociano
in campionato da diciotto
anni, ma la rivalità tra i due
club (che hanno recitato una
parte importante del calcio
emiliano di Serie C nel
corso degli ultimi cent’anni)
non si è mai sopita.
Il Carpi arriva alla trasferta
in terra estense con la carica
derivante da sei punti nelle
ultime due partite che ne
hanno certificato un ritorno
prepotente nelle zone nobili
della classifica a sole due
lunghezze da un Cittadella
in caduta libera, mettendosi
alle spalle lo Spezia e il Benevento capitolate nell’ultimo turno rispettivamente
a Avellino e a Chiavari. La
Spal, dal canto suo, con tre
risultati utili consecutivi
contraddistinti dalle vittorie
con Salernitana e Pisa e dal
pareggio esterno nel derby
col Cesena, punta senza a
incamerare il prima possibile i cinquanta punti necessari a blindare la salvezza
per poi tentare di laurearsi
vera e propria rivelazione
del campionato e magari av20
venerdì 21 ottobre 2016
Che emozione tornare al Cabassi!
zione migliore per la loro
nuova casa.
Ha qualcosa di magico
il nuovo Cabassi e il suo
primo contributo pare
averlo già dato: non è solo
stato il decisivo teatro
della vittoria contro il
Latina, apparso come una
piccola comparsa dinnanzi
alla feroce fame di vittoria
di capitan Letizia e compagni, bensì è riuscito a
riportare pace e unione in
una tifoseria che lo storico
traguardo della Serie A - e
non solo - avevano diviso.
L’impianto cittadino sarà
l’imprescindibile uomo
in più nella cavalcata del
Carpi a caccia del pronto
ritorno in Serie A.
Enrico Bonzanini
Le due compagini non si incrociano in campionato da diciotto
anni, ma la rivalità tra i due club non si è mai sopita
Carpi vs Spal
vicinandosi il più possibile
alla zona play off. Nel Carpi
nessuna defezione nè squalifica: Mister Castori potrà
far affidamento sulla rosa al
gran completo a eccezione
del centravanti Gianmario
Comi, verosimilmente in
attesa della finestra invernale del calciomercato per
cambiar aria e casacca.
Facile aspettarsi un leggero
turn over tentando di ottianno XVII - n. 38
mizzare al meglio le risorse
in vista di una settimana che
vedrà la compagine biancorossa scendere in campo per ben due volte con
all’orizzonte la trasferta di
Perugia. Davanti a Simone
Colombi dovrebbero essere
confermati Aljaz Struna
e Simone Romagnoli,
con Leonardo Blanchard
e Riccardo Gagliolo a
contendere una maglia da
titolare a Gaetano Letizia
e Fabrizio Poli. In linea
mediana facile aspettarsi il
rientro di Raffaele Bianco,
con Lorenzo Lollo (candidato a un turno di riposo)
e Marco Crimi, Antonio
Di Gaudio e Lorenzo
Pasciuti a completare il
reparto. In avanti ancora
spazio ad Andrea Catellani e Kevin Lasagna il cui
affiatamento cresce partita
dopo partita aumentando
così il tasso di pericolosità del Carpi. Nella Spal
emergenza a centrocampo
dove oltre ai lungodegenti
Eros Schiavon e Alberto
Picchi, mancherà anche il
capocannoniere stagionale
Luca Mora, il quale dovrà
osservare un turno di stop
dopo il rosso sventolatogli
al Manuzzi. Davanti al confermato Paolo Branduani
dunque, che ha definitivamente scavalcato nelle
gerarchie il giovane talento
dell’Udinese Alex Meret, il
tecnico estense Leonardo
Semplici, nel suo 3-5-2,
dovrebbe confermare il
pacchetto difensivo formato
da Francesco Vicari, Michele Cremonesi e Daniele
Gasparetto. Il folto centrocampo dovrebbe vedere
sugli esterni l’impiego
dell’esperto Cristiano Del
Grosso e Manuel Lazzari,
coadiuvato centralmente
dagli esperti Mariano Arini, Pasquale Schiattarella
e Mirco Spighi. In avanti,
al fianco di Gianmarco
Zigoni, il giovane Alberto
Cerri (a lungo seguito anche dal Carpi) sarà preferito
a Mattia Finotto.
E.B.
classifica
generale
SQUADRA
PUNTI
verona
20
cittadella
18
carpi
16
perugia
15
entella
15
benevento
14
frosinone
14
spezia
13
BRESCIA
12
SPAL
12
pisa
12
pro vercelli
12
SALERNITANA
10
bari
10
CESENA
9
avellino
9
vicenza
9
latina
8
novara
8
ternana
8
ascoli
7
trapani
6
trovare quel guizzo che
serve per ricucire la
gara, poiché ogni volta
che si avvicina viene
rispedita indietro da un
ottimo Melegari, il
migliore del match.
Magreta porta a casa
due punti meritati e
Carpi rimpiange le
troppe palle perse e le
occasioni mancate per
non aver saputo azzannare il match nel
momento giusto.
Settimana prossima
derby carpigiano presso
il Palazzetto di Carpi
contro il Nazareno.
Basket Promozione - Carpi cede al Baker Magreta 55 a 64
Centro Lattonieri stoppata dal Magreta
Parte subito
forte Carpi che
produce un
parziale di 8-2 che
costringe Magreta
a un timeout. Poi
Carpi continua a
macinare canestri
nel primo quarto
con un buon
Arletti, ma non
chiude bene le
linee difensive e
concede a Magreta di riavvicinarsi.
L’asd Virtus Cibeno,
che lo scorso anno ha
registrato oltre 400 tesserati, si conferma la più
importante realtà calcistica
del territorio per la fascia
d’età dai 5 anni agli over
30. “Vogliamo crescere
costantemente – spiega il
direttore tecnico Davide
Nora – attraverso un
percorso flessibile, capace
di modificarsi nel tempo a
seconda di circostanze ed
esigenze. Nel farlo, però,
vogliamo conservare
quanto di buono è stato
creato precedentemente,
senza azzerare gli encomiabili risultati raggiunti sino a
oggi. Con un occhio alla
competizione e uno all’importanza sociale ed educativa che lo sport inevitabilmente possiede, la Virtus
Cibeno spera di conseguire
anche in questa stagione
risultati importanti e,
soprattutto, soddisfacenti
per i propri atleti, come
quello che, lo scorso anno,
ha portato i Giovanissimi a
Roma, per disputare la
finale di Coppa Italia per il
terzo/quarto posto. Abbiamo molte ambizioni e tanta
voglia di fare e nuovi
progetti arriveranno a
breve. Ma quel che resta più
importante sono i ragazzi e,
Nuovo assetto societario, un gemellaggio importante e molte offerte per l’Asd Virtus Cibeno
La Virtus cambia volto
Da sinistra Giovanni Morselli,
Sandro Guaita, Marco Gasparini
e Davide Nora
per quanto lontano andremo, non abbiamo intenzione di lasciarne indietro
neppure uno”.
Rispetto al nuovo assetto
dirigenziale e organizzativo affermatosi al termine
della scorsa stagione – con
la presidenza di Marco
Gasparini, la vicepresidenza di Maurizio Tondelli, la
direzione tecnica di Davide
Nora e il coordinamento del
settore giovanile agonistico
di Giovanni Morselli, i
quali compongono, insieme
a Federico Poletti, Giancarlo Baraldi, Andrea
Motta, Graziano Angeli
e Giuliano De Boni, il
comitato esecutivo – la
direzione generale è assegnata quest’anno a Sandro
Guaita, mentre Andrea
Bonfatti e Stefania Bagni
sono i due nuovi responsabili dell’attività di scuola
calcio tenuta presso il cam-
po di via Remesina. E’ stata
poi potenziata ulteriormente l’offerta che la società
mette a disposizione degli
atleti, potendo vantare ben
sette allenatori con qualifica
federale Uefa, due preparatori per i portieri con
qualifica, due professori
Isef e un laureato in Scienze
Motorie. Si aggiungono
poi i nuovi servizi offerti,
come la Scuola Portieri, il
trasporto – due autisti e due
Lo scorso 12 ottobre i biancorossi hanno fatto visita
al Reparto di pediatria dell’ospedale Ramazzini di carpi
nell’ambito dell’iniziativa
della Lega B, Un giorno
per la nostra città. “Un
grazie alla dottoressa
Adriana Borghi per
l’ospitalità e al sindaco
Alberto Bellelli, presente per un saluto”, spiega
la società biancorossa in
una nota stampa.
pulmini a disposizione - per
i tesserati e due segreterie in
via Salvaterra e Remesina.
Da sempre attenta al lato
non soltanto competitivo
ma anche a quello sociale
e della pratica sportiva, e
desiderosa di dare un’occasione reale a tutti i propri
giovani, la Virtus Cibeno
ha scelto, con il Progetto
Giovani, di ringiovanire la
Prima Squadra – confermando l’allenatore Paolo
Albertini - aprendo le porte
ai tesserati provenienti
dal settore giovanile della
società stessa, pur mantenendo l’ossatura che tante
soddisfazioni ha fornito
nel girone di ritorno dello
scorso campionato.
Quest’anno, poi, per la prima volta il Settore Juniores
(Under 21) parteciperà
all’impegnativo campionato regionale.
Tuttavia il calcio, in casa
Virtus Cibeno, non è soltanto competizione, ma anche
storia, passione e solidarietà: per questo continua e si
rafforza il gemellaggio con
il Nabuquense FC, realtà
calcistica di Joaquim Nabuco, cittadina situata nel
nord est del Brasile, il cui
presidente, Adriano Alves
da Silva, è stato ospite di
Carpi nei mesi scorsi. Tre
gli ambasciatori dell’Asd
in questa nuova avventura
sudamericana: Bruninho
(Bruno de Rezende), il palleggiatore che negli ultimi
due anni ha vinto la Coppa
Italia con il Modena Volley
e, alle ultime Olimpiadi, un
oro con la nazionale brasiliana, l’ex centrocampista
del Carpi, ora al Bari, Rafael Martinho, e il giornalista
e scrittore Darwin Pastorin. Restano poi confermati
il progetto di attività motoria di base, concepito per i
bambini della scuola calcio
al fine di attivare i meccanismi coordinativi funzionali
alla crescita agonistica dei
ragazzi, così come continuano i corsi d’aggiornamento degli allenatori, per
rimanere al passo non solo
con le innovazioni tecniche
ma anche per affinare la
propria capacità di gestire i
rapporti con i giovani atleti.
Campionati provinciali tennis Over 45/55
Tennis protagonista allo
Sporting Club di Carpi
Il Carpi al Ramazzini
Lo scorso 12 ottobre i
biancorossi hanno fatto
visita al Reparto di
Pediatria dell’Ospedale
Ramazzini di Carpi
Nella seconda frazione
blackout completo dei
carpigiani che perdono
le fila del gioco visto
nel primo quarto,
mentre Magreta rimane costante: prima
sorpassa e poi allunga.
Dopo la pausa la gara
rimane in netto equilibrio, ma il divario
accumulato nel secondo quarto non viene
ricucito dalla Carpine
che non riesce mai a
Si sono conclusi i Campionati provinciali di
tennis Over 45 e Over 55
allo Sporting Club Carpi.
Nell’Over 45 si sono sfidati 32
giocatori mentre nell’Over 55
erano in 9. Vincitore della
categoria Over 55 Gianni
Davoli (Tennis Modena):
batte Giorgio Guidetti
(Sporting Carpi) 4-6, 6-1,
6-3. Daniele Leonardi
(Sporting Sassuolo) ha invece
avuto la meglio su Carlo
Alberto Bonaretti (Sporting
Carpi) 6-3, 7-5. Le finali si
sono svolte davanti ai
rappresentanti della Federtennis provinciale e regionale
Roberto Vitale e Gianni
Pinotti.
venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
21
Bocce - I carpigiani tra le mura amiche superano l’Alto
Verbano campione italiano in carica. 1-0 di misura maturato
nel secondo turno di gioco grazie al doppio set conquistato
dalla coppia Savoretti-Bartoli
La Rinascita vince e convince
Dopo la seconda giornata
del campionato di Serie A
solo due squadre a punteggio pieno, Fashion Cattel
Treviso e Boville Marino
Roma con alle spalle la
modenese GS Rinascita a
pari punti con la meneghina
MP Filtri Caccialanza.
Sabato 15 ottobre i carpigiani
tra le mura amiche hanno
superato l’Alto Verbano
campione italiano in carica.
1-0 di misura maturato nel
secondo turno di gioco grazie
Buona la prima!
Inizia col botto in trasferta il
campionato di B2 della
GSM Mondial Carpi, in
un campo ostico come
quello di Volano (TN). Le
ragazze di Mister Davide
Furgeri hanno espugnato il
campo di un’altra neo
promossa, alla prima uscita.
Il sestetto iniziale ha visto
Galli in regia, Pini opposto,
Bulgarelli e Natali attaccanti ricevitori, Faietti e
Campana al centro, libero
Dallari. L’incontro inizialmente è in salita, la squadra
di casa parte forte mettendo
in difficoltà i ricevitori
biancorossi e non permettendo un gioco fluido da
parte delle carpigiane. Al
primo time-out tecnico le
trentine sono avanti 8-6 e
continuano a spingere
trovandosi avanti 16-13
anche in quello successivo.
Sulle ali dell’entusiasmo
Volano chiude il parziale
25-17, nonostante il tentatiLa Terraquilia
Handball Carpi vince la
terza partita consecutiva
espugnando il palazzetto di
Cologne col punteggio di
20-23. Una gara complicata
in un campo ostico dove i
padroni di casa sbattono sul
muro eretto da Jan Jurina
per tutti i sessanta minuti.
Terraquilia è avanti già a
metà primo tempo sul +3
(4-7) con Bosnjak e Pivetta
autori di tre reti ciascuno.
Reti che permettono ai
biancorossi di piazzare il
primo break. Alla sirena
della prima frazione il
punteggio recita un 8-11 per
Carpi con un grande Nocelli
al doppio set conquistato
dalla coppia Savoretti-Bartoli. Bellissimo l’incontro tra
due squadre che hanno dato
il meglio di sé. La Rinascita
schiera Savoretti che nell’individuale contro Chiappella
rimedia un 6-8, 8-3. Finisce
pari anche tra le terne con
Paleari-Bartoli-Provenzano che terminano l’incontro
col punteggio di 5-8, 8-5. Poi
sono entrate in campo le
coppie: Paleari - Provenzano
portano a casa un altro pari
8-3, 5-8 mentre a fare la
differenza è stata la coppia
Savoretti – Bartoli vittoriosi
8-5, 8-4 guadagnando il punto che permette alla Rinascita
di vincere l’incontro.
Classifica: Boville Marino e
Fashion Cattel 6, GS Rinascita
e MP Filtri Caccialanza 4, Alto
Verbano 3, CVM Utensiltecnica 2, Enrico Millo, Montegranaro, L’Aquila, Ancona
2000, APER Capocavallo e
Montecatini AVIS 1.
Pallavolo femminile Serie B2 - Inizia col botto in trasferta il campionato di B2
della GSM Mondial, in un campo ostico come quello di Volano
Grande debutto per la Gsm
gli attacchi di Natali creano
un break che le ragazze
sfruttano appieno, stoppando la rimonta avversaria e
chiudendo 25-23, portandosi così sull’1-1. Si ricomincia da capo, si aspetta la
reazione Trentina, ma
scrollata di dosso la tensione iniziale, ora Bulgarelli e
compagne crescono nei
fondamentali mentre al
contrario la squadra di casa
comincia a calare, perdendo
Falsa partenza Texcart
vo finale di Furgeri di
effettuare un doppio cambio, inserendo Viani e
Bellentani. Il set successi-
vo parte come il precedente,
con la squadra di casa
avanti, ma la Gsm, dopo
una piccola rimonta, mette
Terraquilia corsara a Cologne
in evidenza nella seconda
parte di prima frazione.
Nella ripresa Carpi tenta
la fuga con un parziale di
Un compleanno insieme a Paolo Belli
22
venerdì 21 ottobre 2016
finalmente la testa avanti,
portandosi sul 16-15. Da
qui una seconda parte di set
giocata punto a punto, poi
Partenza in salita per la giovane formazione carpigiana,
battuta 3 a 0 dalla formazione del Cosma. Qualche ingranaggio
ancora da lubrificare e qualche automatismo da riprendere, ma la
strada è ancora lunga. Partita caratterizzata da inizi set con molti
errori e poca concentrazione, seguita da bei recuperi ma insufficienti per il risultato. Ora occorre rimboccarsi le maniche e
prepararsi per il prossimo match.
Pallamano Serie A - Metelli battuta a domicilio e aggancio al secondo posto
In occasione dei festeggiamenti per il suo trentesimo
compleanno, Ushac ha organizzato lo spettacolo Stand By Me
In occasione dei festeggiamenti per il suo trentesimo
compleanno, Ushac Carpi ha
organizzato lo scorso 16 lo
spettacolo Stand By Me che
ha visto coinvolti alcuni
ragazzi dell’associazione
insieme al Coro Arcobaleno,
in un musical diretto da Elisa
Lolli e Francesca Canova. “I
ringraziamenti da fare
sarebbero davvero tanti – ha
commentato il presidente di
Ushac, Carlo Alberto
sicurezza e incisività. I set
successivi sono quasi un
monologo carpigiano, la
squadra comanda sempre il
gioco e il punteggio, le
giocate sono più incisive,
Pini, Faietti, Bulgarelli e
Campana fanno male alle
avversarie e così i set
successivi si chiudono
25-19, 25-15 in favore della
GSM. Fra le singole Natali
18 punti, Pini 15, Faietti e
Bulgarelli 13. Campana 6,
Bellentani 2. La prossima
gara vedrà l’esordio casalingo della squadra nella nuova
palestra Margherita Hack di
Cibeno contro la VTV
Tecnocap Verona.
Fontanesi – perché se la
nostra associazione può
spegnere ben 30 candeline, è
ovvio che il merito è di tutti
coloro che, negli anni, non
hanno mai fatto mancare il
loro sostegno. Mi limiterò
dunque a ringraziare l’assessore Daniela Depietri, che
ha portato i saluti dell’amministrazione, e Paolo Belli che
nel corso del tempo è stato
molto presente e vicino ai
nostri ragazzi. Non posso non
anno XVII - n. 38
citare anche la regia di Elisa
Lolli e la direzione del coro di
Francesca Canova, grazie alle
quali è stato possibile
realizzare Stand by me.Un
musical che ha avuto grande
successo e il cui titolo
riassume splendidamente
quello che, per l’associazione,
è il primo e più importante
obiettivo da raggiungere,
ovvero quello di stare vicino ai
ragazzi. Le competizioni
sportive, il canto corale, a cui
1-3 dopo
soltanto
tre minuti con
Bosnjak
sempre
sugli
scudi a
livello realizzativo
coadiuvato da un
Angelo
Giannetta apparso in
ottima forma. La gara si
complica consentendo a
Cologne di rientrare al 17’
sul -2 15-17 con il terzino
Soldi sempre molto attivo.
A sette minuti dal termine
i padroni di casa riescono
nell’impresa di agganciare
la Terraquilia sul 17 pari.
Il finale si fa “thrilling”:
sono Bosnjak, Giannetta e
Pivetta a piazzare i break
decisivi con il punteggio
che permane 17-20 anche
grazie a uno straordinario
Jurina che para il rigore del
possibile -1. Sul 19-21 è capitan Beltrami a chiudere la
gara con due reti che fissano
il punteggio sul definitivo
20-23.
Prossimo impegno per gli
uomini di Sasa Ilic sabato
22 ottobre, alle 19, contro
la sorprendente Luciana
Mosconi Dorica vincitrice
contro Bologna. Una vittoria, quella dei marchigiani,
che consente alla Terraquilia di agganciare i felsinei al
secondo posto.
si è da poco aggiunta anche
l’attività teatrale, le gite fuori
porta, le cene e le altre
occasioni conviviali non sono
che strumenti per raggiungere questo scopo primario”.
Alle famiglie, il presidente ha
poi chiesto di non far mancare
la propria vicinanza: “state
sempre vicine a Ushac, perché
l’associazione è anche un
vostro strumento, e siete
proprio voi a poterci suggerire
come sviluppare al meglio le
attività, per andare incontro ai
bisogni e alle esigenze dei
ragazzi. In quanto al cuore,
quello ce la mette ognuno di
noi, ogni giorno”.
Prima edizione di G.P. Centrum
Buona la prima!
Nella cornice della pista di
atletica di Carpi si è svolta sabato
15 ottobre la prima edizione di
G.P. Centrum. Tre le corse in
programma: la non competitiva
che ha visto un’ottima partecipazione, la corsa in pista per i più
giovani con gare per ogni categoria e la competitiva a staffetta a 2
che ha visto la partecipazione di
31 staffette, su un percorso di 1,6
Domenica 23 ottobre il minirugby avrà di nuovo una delle sue tappe
regionali al campo da rugby di via
Nuova Ponente, 30: sono attesi circa
150 bambini da tutta la regione e la
macchina organizzativa del Rugby
Carpi è al lavoro per accogliere al
meglio i numerosi ospiti in arrivo,
pur nei limiti della struttura (ultimo
dei quali è la temporanea chiusura
della tribuna, in attesa da parte del
Comune dell’ok alla riapertura per
motivi legati alla sicurezza e al
rinnovo dei certificati).
Sarà invece ferma la Serie C2 per un
turno di riposo dopo la sconfitta subita a Noceto per 40-3, domenica
16, i Falchi torneranno in campo il
30 ottobre contro il Bologna 1928. Riccardo Romagnoli e Andrea
Carnevali della SG La Patria.
Nella Staffetta Maschile primo
posto per Rocco Rizzello (1970
La Fratellanza) e Paolo Calamai
(1969 Mds). Nella Staffetta
Femminile primo posto per
Fiorenza Pierli e Laura Ricci
(1980 Corradini Rubiera) mentre
in quella Mista a giungere per
primi sono stati Isabella Morlini
e Alexandro Fiorini (Atletica
Reggio).
km da ripetere due volte per
ciascun staffettista. Nella Staffetta Allievi ha conquistato il primo
gradino del podio la coppia
formata da Mattia Marci e
Andrea Cilea (2000 Modena
Atletica). Nella Staffetta Juniores
primo posto per Riccardo
Fraccascia e Simone Migliaccio
(1997 Modena Atletica) mentre
al secondo posto si sono piazzati
Domenica 23 ottobre
Il minirugby torna a Carpi
Le ragazze dell’Under 16 femminile,
al comando della classifica dopo la
prima giornata, andranno in cerca
di conferme nel raggruppamento di
Bologna, mentre l’Under
14 giocherà a Carpi contro la Lanfranco Modena sabato 22 ottobre alle
16. C’è grande fermento
ed entusiasmo per
questo inizio stagione
che ha portato i numeri
di praticanti e tesserati
a un livello record mai
toccato in precedenza
dalla giovane società
biancorossa. CENTRALINO
059 9783065 – 059 3090028 – 0522 430341
NUMERO VERDE
800 029138
SERVIZIO BADANTI
SERVIZIO DOMICILIARE E OSPEDALIERO
CON BADANTI ALTAMENTE QUALIFICATI
NESSUN VINCOLO E DIRITTO ALLA DETRAZIONE FISCALE DEL 19%
Sede di Modena V. Sigonio, 229/231 - 41124 Modena | Sede di Carpi V. Pascoli, 14 - 41012 Carpi | Sede di Reggio Emilia V. Gattaglio, 3 - 42123 Reggio Emilia
Sede di Verona V. San Valentino, 35 - 37012 Bussolengo
www.serviziobadanti.com - [email protected]
venerdì 21 ottobre 2016
anno XVII - n. 38
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