Incipit Medie 21

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Il bambino Leonardo
Incipit di Giorgio Scaramuzzino
Siamo sicuri di non esagerare dicendo che ciò che è avvenuto lo scorso mese, è la scoperta del
secolo: il ritrovamento del Diario autografo di Caterina da Vinci, la madre di Leonardo, il genio fra
i geni. È ancora molto presto per dare un resoconto dettagliato del contenuto e di tutte le scoperte
presenti nel diario che ora è sotto attento esame degli studiosi di tutto il mondo, ma noi, per primi,
siamo riusciti a sfogliarlo e ad avere l’autorizzazione ad anticiparne alcune parti, che siamo sicuri vi
sorprenderanno non poco.
Il volume si presenta come un vecchio libro, naturalmente rilegato a mano e con la copertina di
cuoio color marocchino. Lo stato di conservazione è incredibilmente buono. Appena aperto si
notano alcuni disegni, scarabocchi è meglio chiamarli, forse eseguiti dallo stesso Leonardo, o forse
attribuibili a tempi recenti considerato che raffigurano un computer portatile.
I dubbi però sono molti, anche perché i disegni sono fatti con un inchiostro ambra, tipico
dell’epoca. Scorrendo le pagine si capisce che siamo di fronte ad un classico diario, ad ogni giorno
è riservata una pagina. Si parte esattamente dal 12 Marzo del 1452, qui si legge…
“…se è una femmina voglio chiamarla Serena, perché il mio desio è che la sua vita non sia come la
mia, una vita di obblighi e schiavitù. Se è maschio si chiamerà, Celeste, come il cielo che un giorno
lo vedrà suo abitante…”
Come si vede qui, Caterina aveva in qualche modo prevenuto ciò che in futuro avrebbe tentato di
fare suo figlio, far volare l’uomo. Ma continuiamo a curiosare tra le pagine del diario. Siamo al
giorno della nascita il 15 Aprile del 1452…
“...è nato Leonardo, naturalmente il nome lo ha deciso suo padre Piero, come al solito, come tutti i
nomi di tutti i suoi figli. Sono triste per questo, ma anche felice, perché il bimbo mi sembra
straordinariamente vispo e intelligente…”
Caterina cresce Leonardo con amore e dolcezza, anche se tra le righe del suo diario notiamo una
forte preoccupazione per il comportamento del figlio, che decisamente non è come quello degli altri
bambini…
“…21 luglio 1460… oggi Leonardo mi ha di nuovo meravigliato. Stava giocando con i suoi amici,
quando improvvisamente si allontanò dal gruppo dicendo: aspettate mi è venuta un’idea! Tornò
quasi subito con in mano un grosso rospo, lo fece arrabbiare e così gonfio come un pallone lo
passò ai suoi amici. Felici di avere un nuovo gioco… ogni giorno mi stupisce con le sue
invenzioni”.
Rimarrete sicuramente senza parole dopo aver letto questa nota datata 18 settembre 1461…
“…oggi è venuta a faci visita la zia Giannina. Appena ha visto il piccolo Leonardo si è affrettata a
porgli le solite domande da zie: ce l’hai la fidanzatina? cosa vuoi fare da grande? Leonardo
ancora una volta mi ha sorpreso rispondendo così: …alla prima domanda zia non vi rispondo,
mentre per quanto riguarda la seconda non ho dubbi, da grande voglio fare l’informatico! Siamo
rimasti di sasso, nessuno sapeva il significato di quella parola. E quando abbiamo chiesto
spiegazioni Leonardo ha semplicemente risposto: forse per voi è ancora troppo presto per capire!
...sono così preoccupata!”