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PRIMO PIANO
A destra hanno grande dimestichezza con il cambiamento.
Come cambiano opinione loro......
Claudio Cadei
Di Maio dalle stelle agli scontrini
Scontrino: da sempre l’arma del M5S contro la casta pappona. Per il trionfo della onestà e trasparenza aggredivano e
minacciavano gli avversari: fuori lo scontrino. Già, scontrino
da «scontro», non solo nel senso di riscontro, anche in quello
di combattimento. Ma chi la fa deve anche aspettarsela.
Ora anche a di Di Maio, vicino alla laurea in premierato,
chiedono gli scontrini. Non da poco: 108 mila euro in tre
anni per «attività sul territorio»! Robetta, dice lui, meno di
tremila euro al mese. E l’attacco al golden boy non viene
tanto dai partiti avversari, quanto soprattutto dall’interno
del MoVimento. Una guerra stellare, a colpi di scontrini.
Fra arrampicatori nemici e correnti antagoniste. Grillo lo
chiama non-partito. Ma più partito di così.
Gianfranco Morra
Padoan non sa difendersi
Martedì sera ho capito che cos’è il «combinato disposto».
No, non parlo dell’effetto congiunto prodotto da due norme
(esempio, la riforma costituzionale e la legge elettorale), ma
dell’effetto prodotto, su di me, da due interventi televisivi. Parlo del combinato disposto del monologo di Maurizio
Crozza di ieri sera a diMartedì, su La7, e l’intervento, subito
a seguire, del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan.
Crozza, scherzando, ma neppure troppo, ha detto che gli
italiani sono un popolo di evasori, e che per due che pagano
le tasse ce ne sono tre che non le pagano, e che i commercialisti, a suo dire, sono corresponsabili di questo andamento di cose, visto che fanno consulenza su come pagare
meno, o addirittura, niente tasse. Subito dopo è intervenuto
Padoan, che avrebbe dovuto spiegare a Giovanni Floris e
agli italiani, come è strutturata la manovra finanziaria di
quest’anno e, soprattutto, come si fa a stimare una crescita
dell’1% del pil, visto che, nonostante da tre anni il governo stia distribuendo bonus a destra e manca, l’Italia resta
salda al terz’ultimo posto nella classifica della crescita dei
paesi europei. Il ministro dell’economia ha corretto Floris:
non si tratta di bonus, ma di riduzione delle tasse. Secondo
Padoan, un effetto l’economia lo sta registrando, ma se non
si vede è dovuto alla recessione. Insomma, il combinato
disposto di Crozza e Padoan è che lo Stato sta riducendo le
tasse agli evasori, e che buona parte dell’economia è sommersa e il pil resta fermo. Insomma, un combinato disposto
di italica follia!
Carlo Olivi
Il popolo metta la croce. Poi ci pensiamo noi
Uno degli argomenti forti che gli evangelizzatori del no, (tutti
autorevoli maîtres à penser, ça va sans dire) sciorinano davanti alle masse (posto che le masse si arrovellino sul problema) è che, con la riforma della Costituzione il presidente del
consiglio ha molto più potere e, che in definitiva, la volontà
degli elettori, tramite questo, viene tradita. Rappresentare
questa terribile minaccia ad un popolo che assiste da anni
(forse sentendosi un po’ tradito) a trasmigrazioni, di poco
inferiori a quelle provenienti dal mare, di suoi rappresentanti
convintamente eletti nel tal partito, per la tal appartenenza
politica con annessa missione, ma che cambiano banco nel sacro nome della «libertà di mandato» (ma il mandato dovrebbe
costituire un impegno coerente con la candidatura), appare
frutto della superiore certezza che gli elettori italiani, intesi
come massa, siano sostanzialmente alieni da ogni capacità
di valutazione e di critica. In pratica, conta solo che vadano
a far un segno su un pezzo di carta e poi quel che succede
dopo non li riguarda. Comunque, proprio l’eccelso livello delle
menti un po’ promiscue che animano il fronte del «no» mi fa
pensare che, alla fine, gli italiani voteranno «si». In genere
capire Renzi è più facile che compenetrarsi nel sarcasmo
di D’alema, appoggiato dal ringhiante fervore di Brunetta,
condito con le discettazioni di Zagrebelski o Travaglio. Forse
mi sbaglio, ma penso che mediamente gli italiani abbiano
capacità autonoma di pensiero.
Serena Gana Cavallo
Reciprocità
Le mura esterne delle chiese di Trento sono ridotte a orinatoi per i profughi. Poverini, è anche vero che da qualche
parte devono pur orinare. Ma chissà cosa succederebbe ai
cristiani che orinassero, sia pure, anche loro, per necessità,
sulle moschee in terra d’Islam.
Piera Graffer
17
PERISCOPIO
COMMENTI
Obama sul referendum: «La fortuna aiuta gli audaci».
Che assist per D’Alema!
Filippo Merli
Giovedì 20 Ottobre 2016
DI
PAOLO SIEPI
Berlusconi sul referendum: no alla riforma
perché consegna l’Italia a un solo uomo. E purtroppo non sono io. Antonio Satta. MF.
La nube sprigionata dalle fabbriche Basf non
è tossica. Lo ha stabilito il laboratorio della Volkswagen.
MF.
g
in provincia è consapevole che è in corso una
vera guerra culturale condotta frontalmente
(dalle élite, ndr). I francesi la subiscono da
anni restando muti, nonostante stia distruggendo il loro modo di vivere e li stia rendendo
infelici. Eric Zemmour di Mario Zanon. Il
Foglio.
Vittorio Sbardella, con il sigaro, la faccia da boss, il sorriso
da squalo, è diventato, suo malgrado, una metafora. Rimossa e
sempre risorgente. Lui, nel dolore di un cancro che lo ha devastato, aveva deciso di sparire. «Dio perdonerà
i miei peccati, in fondo è il suo mestiere» si
Una rovina è, qualche volta, più bella di un era congedato. E invece, i nodi che ha lasciato,
monumento nella sua completezza. C’è nell’in- sono sul terreno. È stato lui il primo, in largo
compiuto una grazia misteriosa che alimenta i anticipo sul sindaco Alemanno, a sdoganare
gli ex fascisti, coniugandoli con la politica vera
sogni. Alessandro Bersani.
e con gli affari. Lui per primo si è alleato con
Amo vivere in albergo. Una camera di hotel coop rosse ed ex comunisti, ha infiltrato dopè il posto dove mi sento più libero, quindi il piogiochisti alla Odevaine nei posti di potere,
più felice. I muri nudi, anonimi. Beatitudine ha teorizzato il «governissimo» come formula
dello spogliamento, del non possesso. Gabriel per gestire affari e istituzioni. E ancora, ha perMatzneff, Elie et phaeton. La table ronde, fezionato l’idea di quei consorzi pluripartitici
che hanno tuttora il monopolio di ogni opera,
1991.
dalla progettazione alla consegna. Non sembra
Guardo due mosche amarsi sulla mia palma l’inchiesta Terra di Mezzo del procuratore Pisinistra. Alzo l’altra piano piano, poi la calo, la gnatone? Pietro Melati. ilvenerdì.
vibro a tradimento. Mi dispiace fallire il colpo.
In generale, l’italiano, quanto meno è istruGesualdo Bufalino, Diceria dell’untore.
ito, tanto più è inclinato a portare il prossimo
Sellerio, 1981.
dinnanzi al magistrato. Le cose più sempliDario Fo è sempre stato un divino valoriz- ci, che potrebbero essere accomodate in una
zatore della propria mercanzia. Con il teatro conversazione amichevole, sono portate dal
esasperatamente politico, è diventato l’icona notaio, o dall’avvocato, il quale, troppo spesdell’ultrasinistra anni Settanta, quella che an- so, riesce a trovare qualche cavillo per fare
dava in sollucchero per le Br. La conquistò con una causa, lunga e complicata. Il corso della
Morte accidentale di un anarchico che evoca- giustizia in Italia è anche estremamente lento.
va la vicenda di Giuseppe Pinelli, precipitato Un processo penale, che in Inghilterra si porda una finestra della Questura di Milano ai terebbe dinanzi al giudice in poche settimane
tempi di Piazza Fontana. Del delitto era espli- e che avrebbe deciso tutt’al più in pochi giorcitamente accusato il commissario Calabresi, ni, impiega spesso un anno e più per essere
reso sulla scena come Dottor Cavalcioni per- condotto al pubblico dibattimento, durante il
ché metteva gli interrogati a cavalcioni sulla qual tempo l’accusato, innocente o colpevole,
finestra. Piacque ancora di più ai fan che né è tenuto in carcere. E quando finalmente il
lui né la moglie, Franca Rame, i due hanno dibattimento principia, non è improbabile che
sempre recitato insieme, abbiano fatto un pie- esso sia rinviato da un mese all’altro ed anche
ga quando Calabresi fu assassinato e, tempo da un anno all’altro, per effetto di qualche indopo, del tutto scagionato. Giancarlo Perna. significante eccezione di procedura. Richard
Bagot, Gl’italiani d’oggi (traduzione di
Il Foglio.
G. M. Palliccia). Laterza, 1912.
L’Irlanda è stata aiutata (voAlle volte mio fratello Thomas
gliamo
dire salvata?) con i fondi
g
l’ho
europei:
anche nostri, quindi.
e
l sognato, era a petto nudo al
bar
Non
N avrebbe dovuto fare conb della stazione degli autobus
d’Insaponata,
in un mattino viocorrenza
sleale ai suoi soccorc
d
la
ritori,
offrendo ad Apple quelle
r
l come il piombo del cielo, che
scandalose condizioni fiscali. Certo, ogni mul- solo qui da noi,
no in gennaio, può incombere;
tinazionale pensa ai suoi interessi; ma anche l’unico avventore del bar, baruffante di bancone
noi contribuenti europei dobbiamo pensare ai che tutto è, tranne un baruffante, in mezzo a
nostri. E possiamo aggiungere, nel caso speci- molti perdigiorno, in inverno, con l’aria bulla,
fico: la reazione di Apple, dopo l’intervento del- la panza molla, la birra in mano. Francesco
la Commissione Ue, è stata arrogante. Così si Maino, Cartongesso. Einaudi.
comporta una potenza coloniale; non la società
Tutte le sue colpe riaffioravano come galche ha inventato alcuni degli oggetti più belli e
leggiano i rottami di aero dopo un naufragio
utili del mondo. Beppe Severgnini. Sette.
in mare. Guido Conti, Il tramonto sulla
Reggio Calabria non ha concesso che le pianura. Guanda, 2005.
statue dei Bronzi di Riace venissero esposte
Hai provato a chiamarlo? E
a Expo 2015. Il risultato è che i visitatori nel
museo di Reggio sono diminuiti. E questo per- non lo hai trovato? Perché non
ché la gente viene all’Expo e non ha il tempo provi a chiamarlo alle tre di note la voglia di andare anche a Reggio Calabria, te? Almeno sei sicura di trovarcome, del resto, non va a Sondrio e non va ad lo in casa... Io faccio sempre così
Urbino. Vittorio Sgarbi (critico d’arte). la con i miei amici e li trovo sempre. È anche vero
che non ho più amici. Walter Chiari.
Repubblica.
Al referendum costituzionale
v
voterò
sì, non dobbiamo bloccare
l
l’Italia.
Reinhold Messner, alpinista.
Un Giorno da pecora.
p
Radio
Rai 1.
R
Sempre per l’esercizio di chiamare le cose
con il loro nome, gli ovetti sono i nostri figli.
Figli che prima iberniamo e poi lanciamo nel
mondo come fossimo piante che si affidano alla
fecondazione anemofila. Spargiamo semi senza
sapere dove andranno a finire. Noi, le madri,
non verremo mai a conoscere il loro destino.
Può esistere qualcosa di più atroce di questo?
La maternità (che è la condizione fondante del
vivente) viene ridotta a livello delle piante,
senza identità individuale. Susanna Tamaro. Corsera.
Il pubblico che viene alle mie presentazioni
Quando morì sua moglie, Rubén piangeva
a dirotto. Il rabbino preoccupato per lui, cerca
di consolarlo: «Non piangere così. Non credi
nella resurrezione dei morti?». «Si, è per questo
che piango». Marc-Alain Ouaknin e Dory
Rotnemer, La Bible de l’humour juif.
Ramasti, 1995.
Ciò che rende ridicolo il nudo
maschile è proprio quello che
m
piace alla donna. Roberto
p
Gervaso. Messaggero.
G
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