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Le opere della misericordia ieri e oggi

In questa veglia stasera vorremmo pregare per la Siria e le popolazioni martoriate dalla guerra, che hanno visto distruggere sotto le bombe tutta la loro vita, le stesse che fuggono per aggrapparsi ad una qualsiasi speranza, uno spiraglio di vita che possa far credere che è possibile un futuro. Nell’anno della misericordia vogliamo riflettere sulle sue opere sia corporali sia spirituali per renderle concrete oggi in relazione ai fatti di cronaca quotidiana.

Disegni di Andrea Mastrovito

1.

“Dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, insegnare agli ignoranti”

“Voi stessi date loro da mangiare” (Mc 6, 37)

Notizia del 25 settembre 2016: “Aleppo presa per sete” Due milioni di persone senza più acqua nel feroce assedio della città martire. Preghiera: Signore Gesù che sete di Te ha l’uomo, perso nei suoi egoismi di morte non si accorge della sete che ha di Te, della Tua misericordia. Sete del cuore vuoto, di pietra, accecato dall’odio e sete del corpo che tormenta ogni attimo della vita. Insegnaci a non sprecare la Tua acqua di vita, acqua che rigenera, che riporta al nostro Battesimo, acqua sgorgata dal Tuo costato per la redenzione dell’uomo.

2.

“Alloggiare i pellegrini, consolare gli afflitti”

Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo.

Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così, mentr'egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono. Poi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda».

Il Signore riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio ».”(Gen 18, 7-8)

Notizia del 5 ottobre 2016: “Sbarchi senza fine” 11mila migranti salvati in 48 ore. Preghiera: Signore Gesù perché non riusciamo a vederti nei tanti che sbarcano e cercano rifugio nel nostro Paese? Perché costruiamo muri, alziamo le mani e la voce con rabbia, costruiamo recinti per dividerci da Te perso nei nostri fratelli più bisognosi? Insegnaci l’accoglienza di Abramo e il coraggio di lasciare aperta la porta del nostro quotidiano, condividere con i fratelli è incontrare Te.

3.

“Curare gli infermi, consigliare i dubbiosi, ammonire i peccatori”

“……invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.” (Lc 10, 33-34)

Notizia del 29 luglio 2016: “Bombardato l’ospedale centrale di ALEPPO” Preghiera: Croce. Chi è il nostro prossimo? Signore Gesù tra questi feriti ti ho visto trascinare nuovamente e con fatica la Tu sei lì a condividere anche le ferite della guerra, nella tua stessa carne. E noi dove siamo? Dove vogliamo schierarci? Possiamo ancora voltare il viso da un’altra parte? Insegnaci la misericordia del cuore, quella che guarisce l’indifferenza e dona sollievo con la condivisione nell’amore.

4.

“Visitare i carcerati, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste”

«Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi... "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me"». (Mt 25, 34-40)

Notizia del 17 febbraio 2016: “In Siria sono stati trovati e uccisi migliaia di detenuti” Preghiera: Signore Gesù, anche Tu sei stato imprigionato… ma quanto desiderio di giustizia in questo mondo! E’ un’arsura che consuma il cuore di tanti uomini, donne e bambini. Che pregiudizi nelle nostre ristrette e ipocrite mentalità! Non c’è posto per il perdono o la redenzione. Insegnaci che ogni uomo è uguale all’altro, che è

nostro fratello anche se ha sbagliato e che merita consolazione, non solo i nostri giudizi affrettati.

5.

“Seppellire i morti, pregare Dio per i vivi e per i morti”

“Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all'entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c'erano Maria di Màgdala e l'altra Maria.” (Mt 27, 57-61)

Notizia del 24 settembre 2016: “Pioggia di fuoco su Aleppo” Molti bimbi tra i 90 morti nel raid. Preghiera: Signore Gesù hai provato anche la paura della morte, come può l’uomo uccidere il proprio futuro? Chi uccide un piccolo pone fine alla speranza, alla possibilità della realizzazione di sogni e progetti. Il cuore si ferma davanti a tutte queste piccole vittime, possiamo ancora aspettare o dobbiamo invocare, pretendere, urlare a gran voce: Pace, Pace!? Insegnaci a riconoscere che tu solo sei vita, che tu solo sei futuro di pace che tu solo sei la porta della misericordia.

POLVERE SU ALEPPO

Ma ancora resiste un filo di speranza sotto la polvere che copre le macerie di Aleppo? A mani nude frugo nel caos dei detriti... solo polvere di odio polvere di distruzione polvere che offusca il volto della storia avvolge in un velo pietoso la memoria del passato. Granelli di polvere negli occhi che non sanno più piangere sbiadiscono amati profili confondono forme note. Svaniti giorni un tempo felici dentro nubi di polvere grigia che obici e razzi sollevano in questa città arsa senza più mura nè vita.