Traffico merci, Italia avanti nella media Ue

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Transcript Traffico merci, Italia avanti nella media Ue

l Avvisatore
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15 Ottobre 2016
mar ittimo
Euro 2,50
Quindicinale indipendente di informazioni marittime e turistiche, economia mercantile, politiche dei trasporti e dell’ambiente, attività marinare e pesca
NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA
I numeri maggiori transitano per i mari del Nord: Rotterdam è sempre al primo posto, seguito da Anversa e Amburgo
Traffico merci, Italia avanti nella media Ue
Il Paese è sesto in Europa ma i porti non spiccano il volo: nessuno di loro è rientrato nella top ten europea
Grimaldi Lines
A
Pierpaolo Maddalena
nche nel 2015, la stragrande
quantità di merci scambiate
tra l’Unione Europea e i
Paesi terzi è transitata via mare: in
media, circa il 53% di quelle in
import e il 48% di quelle esportate,
per un valore complessivo di 1,777
miliardi di euro. Una modalità da
sempre sfruttata, quella del trasporto
marittimo. Al top della classifica per
Paese si stagliano Portogallo, Cipro
e Grecia. Seguono la Spagna (74%)
e Malta (67%), ma anche l’Italia, in
sesta posizione, supera di molto la
media europea, grazie a una quota
del 61%. Nessun porto italiano figura però nei primi dieci di questa speciale classifica a livello europeo. Un
risultato non soddisfacente.
Autostrade del mare:
arrivano due nuove tratte
D
ue nuovi collegamenti per
Grimaldi Lines, che estende
così le sue autostrade del mare. Al
“No frills 2016” a Bergamo, la
compagnia napoletana ha infatti
presentato il collegamento SavonaBarcellona-Tangeri pensato per l’utenza del Nord Italia. Avviata anche
la nuova tratta che collega direttamente il porto di Taranto con la
Sicilia, il Lazio e la Liguria.
a pagina 3
Marco Di Giovanni a pag. 5
Logistica
Una migliore qualità dei servizi porterebbe un incremento economico sul territorio
Comparto frammentato
ma il fatturato è in crescita
I
n Italia continua a crescere il fatturato della logistica conto terzi e non
sembra ci siano all'orizzonte evidenti
segnali di un consolidamento fra operatori di mercato. C Il fatturato complessivo del comparto è di 28,52
miliardi di euro, in crescita del 3,1%
rispetto all'esercizio precedente e
generato per l'80% dalle prime 195
imprese del settore. Nel 2008 i ricavi
della logistica erano a 24,3 miliardi
Salvo Vaglica a pag. 2
Il turismo crocieristico un’opportunità di sviluppo
Ma in Sicilia serve più sinergia tra pubblico e privato
A
nche quest’anno l’Autorità Portuale di Palermo ha partecipato all’Italian Cruise Day e i numeri restano soddisfacenti in fatto di crociere: il 2016 “tiene” con una previsione del + 2,78% rispetto all’anno precedente con un
totale di 11.396.000 crocieristi sbarcati nei porti italiani.
Numeri che confermano lo scalo siciliano all’ottavo posto
in Italia e il primo in Sicilia. Ma per avere ulteriore sviluppo, le istituzioni pubbliche ed associazioni del settore devono rendersiconto dell’importanza del fenomeno crocieristico e dei ritorni economici sul territorio, creando una rete sinergica per rispondere meglio alle esigenze dei crocieristi.
Renato Coroneo a pagina 2
Sconti fiscali per spingere gli investimenti delle imprese
Unione europea
Risoluzione del Parlamento
contro il dumping sociale
I
Palermo
Più presenze e servizi:
ecco la nuova sfida
dell’Autorità portuale
Bianca Longo a pag. 7
l Parlamento europeo in seduta
plenaria ha adottato, con 66%
voti a favore, la risoluzione sul
tema:
"Dumping
sociale
nell'Unione europea". La risoluzione chiede tra l'altro, una migliore
applicazione della legge nei settori
trasporti, un migliore monitoraggio
dei tempi di lavoro e di riposo, un
impegno per la lotta contro il falso
lavoro autonomo.
Sebastiano D’Agostino a pag. 2
„Dai decreti sui pelagici alle norme sulle barche: troppe tegole sulle teste dei pescatori‰
Altri incentivi per l’autotrasporto Alleanza coop: “Cresce il disagio nelle marinerie”
Michelangelo Milazzo
Giacomo D’Orsa
I
l Ministro dello Sviluppo
Economico ha presentato il piano
del governo Industria 4.0 che, tramite incentivi fiscali, mira a mobilitare
gli investimenti con 10 miliardi
aggiuntivi. Tra le altre misure messe
in campo emerge quella degli investimenti in innovazione da parte
delle imprese.
a pagina 5
Pesca
D
ai decreti sui piccoli pelagici in
Adriatico al pesce spada. E poi
misure tecniche, adeguamento della
potenza motrice delle imbarcazioni,
per finire con gli apparati di controllo. Sono diverse le tegole cadute sulla
testa dei pescatori negli ultimi mesi;
lo testimonia il crescente disagio che
si registra nelle marinerie.
Pesce spada a rischio:
l’Ue vuole le “quote”
anche nel Mediterraneo
Danilo Giacalone a pag. 3
a pagina 6
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l Avvisatore
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2
15 ottobre2016
marittimo
Soddisfatta la Federazione europea dei trasporti: “Un importante segnale politico, salari più equi sono un bene per tutti”
L’Europa ha scelto: “Stop al dumping sociale”
Risoluzione del Parlamento contro il fenomeno che crea concorrenza sleale e impoverisce le imprese regolari
Sebastiano D’Agostino
Il fatturato sale del 3% e sfiora i 29 miliardi di euro
I
l 14 settembre scorso il
Parlamento europeo in seduta
plenaria ha adottato, con 66%
voti a favore, la risoluzione sul
tema: "Dumping sociale nell'Unione
europea". La Etf (European
Transport Federation) accoglie con
favore il riconoscimento sostenuto
con coraggio dagli eurodeputati di
tutta Europa - Ovest, Est, Nord e
Sud (e molto al di là dei confini
politici) - di un fenomeno profondamente radicato nel territorio che ha
impoverito i lavoratori europei,
tagliando loro le speranze per
un'Europa sociale e messo le basi
per la concorrenza sleale in tutti i
settori.
Si tratta di un importante segnale
politico, che la risoluzione del
Parlamento europeo dedica particolare attenzione al trasporto ed al personale mobile (mobile personnel =
personale viaggiante), indicando
questa categoria di lavoratori tra i
gruppi più colpiti. La risoluzione
chiede tra l'altro, una migliore applicazione della legge nei settori trasporti, un migliore monitoraggio dei
tempi di lavoro e di riposo, un impegno per la lotta contro il falso lavoro autonomo e per porre fine alla
discriminazione basata sulla nazionalità in termini di salari, condizioni
Crescono i numeri della logistica
ma in Italia resta frammentata
Salvo Vaglica
I
di lavoro e sicurezza sociale.
"Il rapporto Balas è il riconoscimento politico,purtroppo fortemente in
ritardo di una pratica che è sempre
stata la dura realtà per molti lavoratori dei settori interessati; questo
problema è stato troppo spesso etichettato come immaginario, semplicemente perché non poteva essere
raggiunto un consenso su una definizione chiara di dumping sociale.
Prendiamo questo voto come un
riflesso delle nostre preoccupazioni
espresse, e come risultato del nostro
lavoro assiduo. ETF continuerà ad
essere impegnato in una campagna a
lungo termine per il lavoro giusto
nei Trasporti in Europa, effettuata in
parallelo in tutti i nostri settori ", ha
detto Eduardo Chagas,segretario
generale ETF.
La campagna ETF per il lavoro giusto nei trasporti ed il sostegno
schiacciante del Parlamento europeo
alla relazione Guillaume Balas sul
dumping sociale, impongono una
risposta rapida e una reale azione
politica da parte della Commissione
europea, al fine di fermare immediatamente l'abuso e la schiavitù
moderna nel mercato dei trasporti
dell'UE.
n Italia continua a crescere il fatturato della logistica conto terzi e
non sembra ci siano all'orizzonte
evidenti segnali di un consolidamento fra operatori di mercato. Come si
legge sul sito trasportoeuropa.it,
questo almeno è la fotografia del
mercato italiano della logistica guardando alla classifica dei Top 1000
stilata come ogni anno da “Il
Giornale della Logistica” e dove
vengono messi a confronto i dati di
bilancio dell'esercizio 2014 dei maggiori operatori di mercato. Il fatturato complessivo del comparto è di
28,52 miliardi di euro, in crescita del
3,1% rispetto all'esercizio precedente e generato per l'80% dalle prime
195 imprese del settore. Nel 2008 i
ricavi della logistica erano a 24,3
miliardi, l'anno successivo erano
scesi a 21,5 ma dal 2010 in poi è
stata una crescita costante che probabilmente è proseguita nel 2015 e sta
continuando anche quest'anno, complice soprattutto l'impulso dato dall'e-commerce. Le imprese di logistica con un fatturato superiore ai 50
milioni sono 111, mentre sono ben
523 hanno un fatturato inferiore a 10
milioni e 358 inferiore a 5 milioni.
La logistica è un'attività che rende, a
giudicare dal fatto che 'solo' 202
aziende avevano chiuso il 2014 con
un risultato netto di bilancio negativo. In generale margini di guadagno
non sono molto alti, a conferma della
frammentazione dell'offerta di servizi logistici e dell'elevata competizione che contraddistingue il mercato
della distribuzione e del trasporto
merci nel nostro Paese. La classifica
è guidata da DHL che in Italia aveva
chiuso il 2014 con un fatturato (in
crescita) a 1,3 miliardi di euro e un
utile di 20,1 milioni, seguita da
Bartolini con 1,1 miliardi di ricavi e
un risultato netto di 8,6 milioni mentre sul terzo gradino del podio si
piazza Savino Del Bene.
Lo scalo palermitano si conferma tra le mete preferite nel Mediterraneo; la riforma portuale può dare maggiore impulso alla crescita del comparto
Crociere, opportunità di sviluppo: occorre creare sinergie
Per incrementare le presenze bisogna rispondere meglio alle esigenze dei turisti e le Istituzioni devono fare la loro parte
Renato Coroneo *
A
nche quest’anno l’Autorità
Portuale di Palermo ha partecipato all’Italian Cruise Day, appuntamento della “Casa dei Porti Crocieristici
Italiani”, creato come spazio informativo, di scambio e di discussione del
fenomeno turistico che continua ad
avere
risultati
positivi
nel
Mediterraneo e, soprattutto in Italia. Il
forum, svolto quest’anno a La Spezia,
ha fatto registrare la presenza dei principali professionisti dell’industria crocieristica internazionale e degli
stakeholders del settore; sono state
svolte tre sessioni sui temi delle
“Prospettive future della crocieristica
in Italia”, delle “Iniziative territoriali
di accoglienza e assistenza ai crocieristi” e degli “Indirizzi di politica europea”.
Risposte Turismo, che annualmente
organizza questa manifestazione itinerante, ha presentato l’“Italian Cruise
Watch”, una interessantissima pubblicazione in cui vengono studiati i dati
del crocierismo internazionale e
nazionale. In tale pubblicazione vengono riportati anche i dati statistici del
2015 e quelli previsionali del 2016;
anche il corrente anno “tiene” con una
previsione del + 2,78% rispetto all’an-
no precedente con un totale di
11.396.000 crocieristi sbarcati nei
porti italiani.
In questo contesto il porto di Palermo,
toccato da un circuito crocieristico che
include alcune tra le più importanti e
prestigiose compagnie di navigazione,
chiuderà il corrente anno con circa
510.000 passeggeri e 175 toccate navi.
Lo scalo palermitano mantiene così
l’ottavo posto della classifica italiana
ed il primo tra i siciliani in termini di
passeggeri movimentati. La Sicilia, nel
suo complesso di 11 porti su cui approdano navi crociera, rimane saldamente
al quinto posto per traffico passeggeri
(1,1 milioni e + 1,7%) dopo Liguria,
Lazio, Campania e Veneto ed al terzo
posto per toccate navi (789).
Tale conferma positiva, in condizioni
oggettive “non proprio semplici”, considerato il perdurante sequestro del
molo Vittorio Veneto e l’impossibilità
di utilizzare la Stazione Marittima,
oggetto di un importante intervento di
restyling, e la tensostruttura realizzata
per sopperire alle esigenze “temporanee”. Altra situazione “non semplice”,
è stata quella di operare in conformità
delle nuove esigenze di security, dovute all’innalzamento del livello (2), fino
al 30 settembre scorso. Eppure il porto
ha continuato ad operare e ha confermato la sua capacità attrattiva rispondendo egualmente alle esigenze delle
navi e dei crocieristi approdati; questo
grazie anche alle capacità di trovare
soluzioni operative immediate adeguate ed alternative. I traffici sono il risul-
TRASPORTI NAZIONALI
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E PROVINCIA E VICEVERSA
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Sede legale: Molo Piave, Porto di Palermo
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Sede operativa Napoli: via Gianturco, 98/A
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tato di una politica che crede nella
destagionalizzazione, favorita dalle
favorevoli condizioni climatiche, e
dalle numerose attrazioni culturali,
monumentali ed enogastronomiche;
ciò è dimostrato dalla presenza di navi
crociera in tutti i mesi dell’anno con
punte ad ottobre e novembre. E’ anche
il momento che le istituzioni ed associazioni del settore, prime tra tutte l’assessorato regionale al Turismo ed il
Comune di Palermo, si rendano conto
dell’importanza del fenomeno crocieristico e dei ritorni economici sul territorio, creando una rete sinergica per
rispondere meglio alle esigenze dei
crocieristi.
Siamo convinti che la nuova riforma
della portualità e la creazione di una
Autorità di sistema portuale del mare
della Sicilia occidentale possano essere da impulso per una promozione del
comparto crocieristico con una nuova
visione che ricomprenda anche i porti
di Trapani e di Porto Empedocle. Tale
nuova circoscrizione territoriale nel
2015 ha rappresentato un traffico complessivo di oltre 630.000 passeggeri e
di più di 300 navi approdate.
* Segretario generale
dell’Autorità portuale
di Palermo e Termin Imerese
Unità Logistica trasporto merci
Coordinamento territoriale merci
SICILIA
NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA
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marittimo
Al primo posto c’è Rotterdam, seguito da Anversa e Amburgo. Ma nel complesso il Paese è sesto per movimentazioni
Nessun porto italiano entra nella top ten dell’Ue
Benché la posizione strategica nel Mediterraneo, il traffico merci dei nostri scali stenta a tenere il passo
Pierpaolo Maddalena
A
nche nel 2015, la stragrande
quantità di merci scambiate
tra l’Unione Europea e i Paesi
terzi è transitata via mare: in media,
circa il 53% di quelle in import e il
48% di quelle esportate, per un valore
complessivo di 1,777 miliardi di euro.
Una modalità, quella del trasporto
marittimo, - come si legge sul sito
www.ship2shore.it - che è anche cresciuta nel corso degli ultimi 10 anni,
dato che nel 2006 rappresentava solo
il 47% del totale. I dati sono stati
comunicati da Eurostat, l’istituto di
statistica eruopeo, che li ha divulgati
ieri in occasione del World Maritime
Day.
Al top della classifica per Paese si stagliano Portogallo, Cipro e Grecia: il
primo ha trasportato via mare ben
l’81% (in valore) delle merci scambiate con Paesi terzi, mentre per gli
altri due le quote sono state rispettivamente dell’80% e del 77%. Seguono
la Spagna (74%) e Malta (67%), ma
anche l’Italia, in sesta posizione, supera di molto la media europea, grazie a
una quota del 61%. Precisamente, il
66,7% dell’import e il 55,9 in arrivo
nella Penisola ha utilizzato la modalità
del trasporto marittimo. Eurostat ha
inoltre diffuso anche la classifica degli
scali europei per traffico merci. Nella
lista (relativa in questo caso al 2014)
vede ai primi tre porti Rotterdam
(421,6 tonnellate movimentate),
seguita da Anversa (180,4 tonnellate)
e Amburgo (126). Nessun porto italia-
no figura nei primi dieci, che nel complesso movimentano circa un terzo del
traffico complessivo di tutti gli scali
UE (nel 2014, circa 4 miliardi di tonnellate). Dal quarto posto in poi si susseguono infatti Amsterdam (97,1),
Algeciras (75,7), Marsiglia (74,4), Le
Havre (61,4), Immingham (59,4),
Valencia (55), Chiude la classifica
Bremerhaven, con 53,6 tonnellate.
Per l’Italia, comunque,si tratta di un
momento di transizione. I porti italiani stanno traghettando verso il futuro
con la riforma entrata in vigore a settembre. “Abbiamo molta attesa sulla
scelta dei presidenti delle nuove
Autorità di sistema portuale per le
quali serve rapidità e competenze”, ha
riferito la Filt Cgil spiegando che “si
avvia una nuova fase nella quale la
portualità e la logistica collegata
devono assumere un ruolo primario
per la politica economica italiana così
come in altri paesi europei”. Secondo
quanto esposto in un comunicato
stampa la Federazione dei Trasporti
della Cgil “gli strumenti legislativi
messi a breve a disposizione devono
dare le giuste risposte, correggendo, in
alcuni segmenti operativi della logistica, le gravi inefficienze dovute alla
deregolamentazione del mercato. Nel
merito bisogna risolvere la questione
dei lavoratori delle ex Autorità
Portuali senza pregiudicare i diritti ed
il funzionamento delle nuove Autorità
di Sistema. Inoltre non ci convince il
tempo massimo di 36 mesi, concesso
dal Governo, che può essere richiesto
dalla Regione, per l’eventuale proroga
agli accorpamenti con il rischio di
creare porti di serie A e di serie B e di
generare riflessi negativi sugli investimenti e sull’occupazione. In quei casi
l’esclusione dai tavoli di coordinamento nazionale, il non accesso ai
finanziamenti di sistema e la limitazione nella produzione degli atti del
singolo porto, può seriamente creare
un gap competitivo”.
Secondo alcuni studi, in 35 anni la popolazione nel Mediterraneo si è ridotta di un terzo. LÊUe: „Intervenire subito prima che sia troppo tardi‰
Danilo Giacalone
N
el Consiglio dei ministri dell'agricoltura e pesca Ue in
Lussemburgo il commissario europeo
per l'ambiente e gli affari marittimi
Karmenu Vella ha chiesto l'appoggio
dei governi Ue a "una proposta per
l'introduzione e la progressiva riduzione di un totale ammissibile di catture (TAC) del pescespada nel
Mediterraneo, in linea con le conoscenze scientifiche". E' quanto si
legge in una lettera, di cui ANSA è in
possesso, inviata dal commissario a
tutte le capitali europee la settimana
scorsa. "Il pesce spada del
Mediterraneo è un caso urgente - si
legge nella missiva firmata da Vella -
L’Europa propone divieti per la cattura del pesce spada
Torna l’ipotesi delle quote pesca come per il tonno rosso
in cui la drammatica situazione dello
stock richiede un'azione correttiva
immediata". Il commissario Ue
auspica quindi che l'Ue sia in grado
di proporre misure concrete già nella
prossima
riunione
della
Commissione internazionale per i
tunnidi (ICCAT), in programma in
Portogallo a metà novembre.
Nel bacino del mare nostrum la popolazione di pesce spada si è ridotta di
un terzo rispetto agli anni ottanta a
causa della pesca intensiva. L'allarme
sulla sostenibilità degli stock è stato
confermato
dagli
scienziati
dell'ICCAT, riuniti a Madrid la settimana scorsa. Per assicurare un futuro
del pesce spada nel Mediterraneo "è
urgente un piano di emergenza per il
recupero" altrimenti "l'unica alternativa per l'Unione Europea di raggiungere l'obbiettivo prefissatosi di gestire la pesca sostenibilmente entro il
2020 è la chiusura totale della pesca
al pesce spada" afferma Oceana organizzazione dedicata alla conser-
vazione degli oceani - secondo cui "la
popolazione del pesce spada è diminuita di oltre un 70% in oltre 30 anni
di sovrasfruttamento e irrisolutezza
politica".
La sovrapesca di questo stock, spiega
Oceana, "è ormai così eccessiva che
quest'anno i paesi del Mediterraneo
dovranno adottare un piano di recupero del pesce spada così da assicurarne la ripresa verso livelli sostenibili e poter riparare il danno nel lungo
termine". L'Ue "pesca oltre il 75% di
La Ecol Sea srl è un’azienda con
certificazione Qualità (ISO 9001) e
Ambiente (ISO 14001) che da
trent’anni nel porto di Palermo si
occupa dell'attività di prelievo delle
acque di sentina, degli slops, delle
acque nere e dei rifiuti pericolosi e
non pericolosi prodotti dalle navi.
La Ecol Sea srl, con mezzi autorizzati e personale specializzato, offre
soluzioni per il trasporto e invio a
questa risorsa e ha la responsabilità di
assicurarne il pieno recupero. Non c'è
spazio per ulteriori giustificazioni per
questo ritardo", afferma Lasse
Gustavsson, direttore esecutivo di
Oceana in Europa. Dei 30 stock ittici
gestiti
dalla
Commissione
Internazionale per i tunnidi (Iccat) l'organo responsabile per la conservazione dei tunnidi e specie affini
nell'Oceano Atlantico e Mar
Mediterraneo - il pesce spada del
Mediterraneo "è quello che più sta
soffrendo la sovrapesca" aggiunge.
Per il pesce spada dell'Atlantico e il
tonno rosso piani di recupero sono
stati già adottati e hanno dato notevoli segnali di miglioramento, in
linea con una gestione sostenibile.
smaltimento di qualsiasi tipologia di
rifiuti. La Ecol Sea srl è associata
ad Ansep-Unitam, associazione
nazionale che raggruppa le aziende di Servizi Ecologici Portuali e di
tutela dell’ambiente marino.
Ecol Sea S.r.l.
via Quinta Casa n° 8, Palermo
Tel. 0916883130 / Fax 091543468
e-mail: [email protected]
l Av
v i s ato r e
marittimo
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Quindicinale indipendente di informazioni
marittime e turistiche, economia mercantile,
politica dei trasporti e attività marinare
Direttore: Enzo Di Giovanni
Direttore responsabile: Giancarlo Drago
Calata Marinai d’Italia - Edificio Stella Maris - Porto di Palermo
Telefax: +39 091 6121138 / Cell. 3357083540
sito web: www.avvisatore.com
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Stampa Pittigrafica: via Salvatore Pelligra 6 - 90128 Palermo - tel. 091 481521
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Iscritto al Roc Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni al numero: 26067
Registrazione al Tribunale di Palermo n. 16/11 - Registro Periodici
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marittimo
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03 OTTOBRE MSC LENA F. YE639R (MSC SICILIA SRL
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03 OTTOBRE MSC LENA F. YE639R (MSC SICILIA SRL
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10 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE640R (MSC SICILIA SRL
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10 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE640R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
17 OTTOBRE MSC LENA F. YE641R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
17 OTTOBRE MSC LENA F. YE641R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
24 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE642R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
24 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE642R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
31 OTTOBRE MSC LENA F. YE643R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
31 OTTOBRE MSC LENA F. YE643R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
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10 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE640R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
10 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE640R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
17 OTTOBRE MSC LENA F. YE641R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
17 OTTOBRE MSC LENA F. YE641R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
24 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE642R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
24 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE642R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
31 OTTOBRE MSC LENA F. YE643R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
31 OTTOBRE MSC LENA F. YE643R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
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MSC LENA F. YE639R (MSC SICILIA SRL
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SCALO
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martedì
mercoledì
venerdì
Milazzo
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Salina
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GIORNO
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lunedì
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mercoledì
venerdì
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Lipari
Vulcano
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GIORNO
SCALO
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Panarea
Ginostra
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giovedì
GIORNO
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091/7812811)
08 OTTOBRE
24 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE642R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
11 OTTOBRE
31 OTTOBRE MSC LENA F. YE643R (MSC SICILIA SRL
15 OTTOBRE
091/7812811)
GIORNO
Vulcano
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Salina
Panarea
Ginostra
Stromboli
Lipari
Vulcano
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ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP)
ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP)
ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP)
GIORNO
ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP)
Milazzo
Vulcano
Lipari
Salina
Rinella
Filicudi
Alicudi
18 OTTOBRE ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP)
SUD AFRICA
03 OTTOBRE MSC LENA F. YE639R (MSC SICILIA SRL
22 OTTOBRE ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP)
091/7812811)
17 OTTOBRE MSC LENA F. YE641R (MSC SICILIA SRL 29 OTTOBRE ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP)
091/7812811)
TURCHIA
24 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE642R (MSC SICILIA SRL
DA PALERMO VIA S ALERNO PER G EMLIK
091/7812811)
02-OTTOBRE GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP)
31 OTTOBRE MSC LENA F. YE643R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
07 OTTOBRE GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP)
NORD AMERICA
09 OTTOBRE GRANDE BENELUX (GRIMALDI GROUP)
03 OTTOBRE MSC LENA F. YE639R (MSC SICILIA SRL
14 OTTOBRE GRANDE BENELUX (GRIMALDI GROUP)
091/7812811)
10 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE640R (MSC SICILIA SRL 16 OTTOBRE GRANDE ROMA (GRIMALDI GROUP)
091/7812811)
21 OTTOBRE GRANDE ROMA (GRIMALDI GROUP)
17 OTTOBRE MSC LENA F. YE641R (MSC SICILIA SRL
091/7812811)
23 OTTOBRE GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP)
24 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE642R (MSC SICILIA SRL
28 OTTOBRE GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP)
091/7812811)
31 OTTOBRE MSC LENA F. YE643R (MSC SICILIA SRL 30 OTTOBRE GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP)
091/7812811)
GIORNO
SCALO
sabato
Vulcano
Lipari
Salina
Rinella
Filicudi
Alicudi
Milazzo
LUNEDI’
DA
ARR.
PER
PART.
SOCIETA’
Napoli
06.45
Genova
-----Ustica
8.10 - 14.25
Ustica
19.00
Ustica
10.30 - 16.30
Napoli
06.30
Salerno
23.30
Napoli
20.15
Genova
23.00
Ustica
9.00 - 17.15
Ustica
09.30
Ustica
07.00 - 13.00
Napoli
20.00
Tunisi 01.30 (mart.)
Tirrenia-Cin
Grandi Navi Veloci
A.fo S.N.S. SpA
S.N.S. SpA
Ustica Lines
Grandi Navi Veloci
Grimaldi Group
Napoli
06.45
Genova
19.00
Livorno.
17.30
C.Vecchia 09.30
Napoli
06.30
Ustica
8.10 - 14.25
Ustica
19.00
Napoli
20.15
Genova
23.00
Livorno
23.30
C.Vecchia
22.00
Napoli
20.00
Ustica
9.00 - 17.15
Ustica
09.30
Tirrenia-Cin
Grandi Navi Veloci
Grimaldi Group
Grandi N.Veloci
Grandi Navi Veloci
A.fo S.N.S. SpA
S.N.S. SpA
MERCOLEDI’
Napoli
06.45
Genova
19.00
Napoli
06.30
Ustica
8.10 - 14.25
Ustica
19.00
Ustica
10.30 - 16.30
Napoli
20.15
Genova
23.00
Napoli
20.00
Ustica
9.00 - 17.15
Ustica
09.30
Ustica
07.00 - 13.00
Tirrenia-Cin
Grandi N. Veloci
Grandi N. Veloci
A.fo S.N.S. SpA
S.N.S. SpA
Ustica Lines
GIOVEDI’
Napoli
06.45
Genova
19.00
Livorno
17.30
C.Vecchia 09.30
Napoli
06.30
Ustica
8.10 - 14.25
Ustica
19.00
Ustica
10.30 - 16.30
Napoli
20.15
Genova
23.00
Livorno
23.30
C.Vecchia
22.00
Napoli
20.00
Ustica
9.00 - 17.15
Ustica
09.30
Ustica
07.00 - 13.00
Tirrenia-Cin
Grandi N. Veloci
Grimaldi Group
Grandi N.Veloci
Grandi N. Veloci
A.fo S.N.S. SpA
S.N.S. SpA
Ustica Lines
MARTEDI’
GIORNO
DA
ARR.
PER
08.20
08.55
10.00
12.25
12.50
14.50
22.50
23.25
00.30
01.45
02.20
04.20
PARTENZA
06.30
08.30
09.05
10.10
11.30
12.40
14.30
17.35
18.10
21.00
23.00
23.35
00.50
16.20
15.10
01.55
02.30
ARRIVO
08.20
08.55
10.00
11.20
12.30
13.10
17.25
18.00
20.00
22.50
23.25
00.30
16.10
15.00
01.45
02.20
04.20
PARTENZA
06.30
08.30
09.05
10.10
10.45
11.55
14.00
18.40
18.05
17.00
16.25
15.10
ARRIVO
08.20
08.55
10.00
10.35
11.50
12.55
20.30
18.30
17.55
16.50
16.15
15.00
IL PORTO DI PALERMO
GIORNO PER
PART.
SOCIETA’
SAB.
TUNISI
11.00
GNV
DOM.
CIVITAVECCHIA
18.00
GNV
IL PORTO DI TERMINI IMERESE
GIORNO PER
MERC
CIVITAVECCHIA
GIOV.
CIVITAVECCHIA
ITINERARI NAVI DI LINEA
GIORNO
21.00
23.00
23.35
00.50
01.55
02.30
ARRIVO
SCALO
sabato
10 OTTOBRE MSC AMANDA F. YE640R (MSC SICILIA SRL 25 OTTOBRE ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP)
091/7812811)
06.30
08.30
09.05
11.30
12.35
13.00
SCALO
giovedì
ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP)
PARTENZA
PART.
SOCIETA’
PART.
02.00
SOCIETA’
GNV
22.00
GNV
Cambi doganali
Validi dall’1 al 31 ottobre 2016
Napoli
06.45
Tunisi
7.00
Genova
19.00
Napoli
06.30
Ustica 8.10 - 14.25 - 18.40
Ustica
19.00
Ustica
10.30 - 16.30
Napoli
20.15
Salerno
10.00
Genova
23.00
Napoli
20.00
Ustica 9.00 - 15.30 - 19
Ustica
09.30
Ustica
07.00 - 13.00
Tirrenia-Cin
Grimaldi Group
Grandi N. Veloci
Grandi N. Veloci
A.fo S.N.S. SpA
S.N.S. SpA
Ustica Lines
SABATO
Napoli
06.45
Genova
19.00
Napoli
06.30
C.Vecchia 08.00
Livorno.
17.30
Cagliari
07.30
Ustica
8.10 - 14.25
Ustica
19.00
Ustica
10.30 - 16.30
Salerno
10.00
Napoli
20.15
Genova
23.00
Napoli
20.00
Tunisi
11.00
Livorno
23.30
Cagiari
19.30
Ustica
9.00 - 17.15
Ustica
09.30
Ustica
07.00 - 13.00
Tunisi
12.00
Tirrenia-Cin
Grandi N. Veloci
Grandi N. Veloci
Grandi N.Veloci
Grimaldi Group
Tirrenia-Cin
A.fo S.N.S. SpA
S.N.S. SpA
Ustica Lines
Grimaldi Group
DOMENICA
Napoli
06.45
Genova
19.00
Tunisi
12.00
Ustica 8.10 - 14.25 - 18.40
Ustica
20.00
Ustica
10.30 - 16.30
Cagliari
08.00
Tunisi
15.30
Napoli
06.30
Napoli
20.15
Genova
------C.Vecchia
19.00
Ustica 9.00 - 15.30 - 19
Ustica
08.00
Ustica
07.00 - 13.00
Cagliari
19.30
Salerno
19.00
Napoli
20.00
Tirrenia-Cin
Grandi NaviVeloci
Grandi Navi Veloci
A.fo S.N.S. SpA
S.N.S. SpA
Ustica Lines
Tirrenia - Cin
Grimaldi Group
Grandi Navi Veloci
VENERDI’
DIVISA
EURO
$ Usa
Yen giapponese
Corona danese
Corona svedese
Lira sterlina
Corona norvegese
Corona ceca
Fiorino ungherese
Zloty polacco
Franco svizzero
$ canadese
$ australiano
$ neozelandese
Corona estone
Litas lituano
Lats lettone
Corona slovacca
Leu rumeno
Lev bulgaro
1,1150
112,49
7,4546
9,5698
0,85693
9,2318
27,022
308,55
4,2915
1,0883
1,4653
1,4665
1,5170
15,64660
3,45280
0,70320
30,31100
4,4495
1,95580
l Avvisatore
’
15 ottobre 2016
5
marittimo
Soddisfatte le associazioini di categoria, Baumgartner (Anita): “Veicoli moderni in strada vuol dire anche più sicurezza”
Autotrasporto, nuovi incentivi per gli investimenti
Il governo ha presentato il piano “Indutria 4.0”, l’obiettivo è mobilitare fondi per innovazione e ambiente
Giacomo D’Orsa
Avviato anche il collegamento con il porto di Tangeri
I
l Ministro dello Sviluppo
Economico ha presentato il piano
del governo Industria 4.0 che, tramite incentivi fiscali, mira a mobilitare gli investimenti con 10 miliardi
aggiuntivi. Tra le altre misure messe
in campo emerge quella degli investimenti in innovazione da parte delle
imprese e, nello specifico, la proroga
del superammortamento con aliquota
al 140% per le aziende che investono
in beni strumentali diversi da veicoli e
altri mezzi di trasporto per i quali,
invece, è prevista un’aliquota ridotta
al 120%.
“Ringraziamo il governo per aver
deciso di prorogare la misura del
superammortamento anche per il
prossimo anno – dichiara Thomas
Baumgartner, presidente di Anita –
devono essere evidenziate, però,
anche le ripercussioni negative che
una eventuale riduzione dell’incentivo
fiscale per le imprese che investono
nell’acquisto di veicoli nuovi può provocare sia in termini di perdita di
livelli produttivi per l’industria automotive sia in termini di rallentamento
consistente del già avviato processo di
rinnovo del parco circolante per le
imprese di trasporto”.“Una riduzione
del superammortamento per i soli veicoli adibiti al trasporto, non solo appare ingiustificata e discriminatoria, ma
provocherebbe anche uno squilibrio
nella competitività delle imprese e
causerebbe una battuta d’arresto nella
ripresa economica che il Paese sta
Grimaldi inserisce anche Taranto
fra le sue “autostrade del mare”
Marco Di Giovanni
D
registrando negli ultimi tempi”
aggiunge Baumgartner. “Chiediamo
al governo di riportare la maggiorazione del superammortamento al
140% anche per l’acquisto di veicoli,
poiché rappresenta un incentivo a rinnovare le flotte con lo svecchiamento
del parco circolante ma anche un
investimento in termini di sicurezza
della circolazione stradale e di minore
impatto ambientale, contribuendo al
raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’incidentalità e di abbassamento delle emissioni inquinanti fissati dall’Unione Europea” conclude il
presidente Anita.
Intanto è stato pubblicato da qualche
settimana sulla Gazzetta Ufficiale il
decreto relativo alle modalità di erogazione delle risorse per investimenti
a favore delle imprese di autotrasporto per l’anno 2016, e il decreto del 7
settembre, con le disposizioni attuative. “Esprimiamo soddisfazione – ha
dichiarato sempre il presidente di
Anita Baumgartner – le imprese di
autotrasporto, ora, potranno concludere i contratti di acquisto di nuovi veicoli pesanti meno inquinanti, di casse
mobili e di semirimorchi adibiti al trasporto intermodale, beneficiando
degli incentivi”.
ue nuovi collegamenti per
Grimaldi Lines, che estende così
le sue autostrade del mare. Al “No
frills 2016” a Bergamo, la compagnia
napoletana ha infatti presentato il collegamento
Savona-BarcellonaTangeri, appositamente pensato per il
bacino d’utenza del Nord Italia.
“Arriviamo all’appuntamento con il
No Frills dopo una stagione estiva per
noi ricca di soddisfazioni. L’intero
Gruppo Grimaldi, attraverso le tre
Compagnie Grimaldi Lines, Minoan
Lines e Finnlines, ha infatti trasportato ben 3 milioni di passeggeri”, ha
dichiarato Francesca Marino. La linea
Savona-Barcellona-Tangeri è stata
inaugurata venerdì 7 ottobre, andando
ad aggiungersi alle 11 linee già operate da Grimaldi Lines nel Mar
Mediterraneo verso Sardegna, Sicilia,
Spagna, Grecia e Tunisia. Sarà operata dalla m/n Cruise Smeralda, che collegherà Savona a Barcellona due
volte alla settimana, mentre una sola
volta alla settimana proseguirà per
Tangeri. Il lancio della nuova linea
sarà accompagnato dalla promozione
Speciale Marocco 30%, valida per
tutti coloro che prenoteranno e partiranno entro il 31 dicembre 2016,
applicabile su passaggio nave, supplementi sistemazioni e veicoli al
seguito e cumulabile con lo sconto
del 20% applicato sul biglietto di
ritorno dal Marocco, se acquistato
contestualmente all’andata.
Precedentemente era stata avviata
anche la nuova Autostrada del Mare
dedicata al trasporto di carico rotabile
che collegherà direttamente il porto di
Taranto con la Sicilia, il Lazio e la
Liguria. Il nuovo scalo di Taranto si
inserisce nell’attuale servizio ro/ro
operato, su base settimanale, dal
gruppo partenopeo tra i porti di
Genova, Civitavecchia e Catania,
principalmente riservato al trasporto
di mezzi pesanti (incluso mezzi refrigerati), oltre ad altra merce rotabile
che viaggia tra la Sicilia ed il
Nord/Centro Italia. La nave impiegata è la moderna nave Eurocargo
Livorno, capace di trasportare 4.000
metri lineari di carico rotabile.
La Anmi lo sta realizzando al Foro Italico con il Comune
Nel corso della giornata, celebrata una messa e presentazione del libro „Gente di mare‰
A Palermo trova finalmente “casa”
il monumento per i caduti del mare
Un “diploma d’oro” per quelli del ‘66
A 50 anni dalla maturità, cerimonia al nautico „Gioeni di Trabia‰ di Palermo
F
esteggiamenti per la consegna dei
diplomi d'oro ai "ragazzi" del '66
nei giorni scorsi all’istituto nautico
“Gioeni di Trabia” di Palermo. Un
modo per omaggiare chi si è diplomato nel ’66 e che del mare ne ha fatto
una passione e una professione. Tanti
gli appuntamenti rpevisti dall’iniziativa, iniziata con una messa nella vicina
chiesa Santa Maria della Catena. Nei
locali della scuola si è invece tenuta la
presentazione del libro "Gente di
Mare" di Mario Genco, a cura del
preside Giovanni Litrico e un incontro
sul Circolo ricreativo istituto nautico.
Nella foto la consegna del diploma
d'oro all'ammiraglio Vincenzo Pace:
da sinistra Filippo Spanò, Giovanni
Litrico, Vincenzo Pace, Iginio Fasola,
Vito Busalacchi e Salvatore Corrao.
Salvo Vaglica
I
l 6 ottobre, con la posa della recinzione dell’area di cantiere, è stato
dato formale inizio ai lavori per la
realizzazione del nuovo Monumento
ai Caduti del Mare di Palermo, a
cura e spese del Comune, su richiesta del Gruppo di Palermo
dell’Associazione
Nazionale
Marinai d’ Italia (Anmi). Sono intervenuti sul luogo dell’intervento
(l’intersezione tra il prolungamento
ideale di via Lincoln ed il lungomare del Foro Italico) l’architetto
Fucarino della Società Coime che
realizzerà l’opera, l’architetto
Zichichi dell’Ufficio Città Storica,
componente del Gruppo di Progetto
del Monumento, e il dottor
Catalano,
presidente
1^
Commissione Consiliare, in rappresentanza dell’assessore al ramo
Arcuri. Per l’Associazione Marinai,
promotrice dell’intervento, erano
presenti il presidente l’ingegnere
Longo, il vice presidente Monica, il
sindaco revisore Luisi ed il tesoriere
Caruso.
Viene così finalmente avviata la fase
esecutiva del progetto promosso da
una prima richiesta del Gruppo
ANMI fin dal 2002, dopo che nel
1996 lo stesso era stato sfrattato
dalla propria storica sede in via
Maqueda presso l’ex Convento dei
Crociferi, già sede dagli anni ’30 a
fine anni ‘50 del Comando Marina
di Palermo, e nel cui Chiostro nel
1958 era stato eretto il vecchio
Monumento ai Caduti del Mare, tuttora esistente, seppure in stato di
semi abbandono. Il sito aveva così
perduto nel tempo ogni carattere
marinaro, ad eccezione del monumento stesso, che però, dopo il
1996, veniva precluso alla visibilità
e fruibilità non solo dei Marinai e
dei loro familiari ma anche di tutta
la Cittadinanza, che annovera tra i
suoi nativi oltre 800 Caduti del
Mare, tra i quali ben tre Medaglie
d’Oro.
Nella foto in alto, ripresa dentro l’area che ospiterà il monumento, sono
ritratti Luisi, Catalano, Longo,
Monica e Caruso
Dopo il crollo degli ultimi anni il mercato nautico registra un incremento di fatturato e servizi
Turismo costiero, i numeri fanno ben sperare
Rosaria Falanga
D
al palco la richiesta di un'accelerazione sulle riforme per la nautica e maggiore attenzione al turismo
costiero. Federturismo, Ucina,
Assomarinas hanno scelto il Salone
Nautico di Genova per presentare la
terza Conferenza Nazionale sul
Turismo Costiero e Marittimo. È stata
un'occasione per discutere insieme le
strategie di sviluppo delle economie
del mare sulle quali investire, per analizzare l'andamento del mercato dei
servizi portuali turistici e per affrontare i temi ancora aperti del contenzioso
con la Corte Costituzionale sui canoni
demaniali, della riforma del demanio
e della legge delega sulle concessioni
demaniali. La presidente di Ucina,
Carla De Maria, ha annunciato con
soddisfazione la ripresa, dopo un
periodo di crisi, del mercato interno
della nautica. “La nautica – ha aggiunto Demaria – è turismo. I porti sono
nei fatti la porta d’accesso per entrare
nel nostro Paese alimentando, pertanto, il turismo tutto, non solo quello
nautico. Siamo lieti di apprendere
oggi che Federturismo ha scelto ancora il Salone Nautico di Genova quale
luogo strategico per organizzare la
4°Conferenza del Turismo il prossimo
anno”.
“Il mercato dei servizi portuali turistici, ha dichiarato il Presidente Roberto
Perocchio, dopo un crollo del giro
d'affari di 35 punti percentuali, nel
2016 ha riportato una crescita del 5,2
per cento della domanda di ormeggi
stanziali sostenuta in gran parte dal
ritorno delle imbarcazioni usate e un
incremento del 4,9 per cento per gli
ormeggi in transito”. Il merito del
miglioramento e' da attribuire anche
ad alcuni provvedimenti fiscali che
hanno messo riparo al trattamento
discriminatorio per anni riservato al
settore, tra i quali ad esempio la recente approvazione da parte della
Conferenza Stato Regioni del decreto
attuativo dei marina resort – fortemente richiesto da UCINA - che rende
nuovamente operativa l'applicazione
dell'iva turistica al 10 per cento per gli
ormeggi a breve termine.Sul tema
delle concessioni demaniali è intervenuto il Stefano Zunarelli che ha ribadito l’importanza di un’azione coordinata tra i Paesi del Mediterraneo per
ottenere dei risultati concreti in ordine
alla modifica della Direttiva
Bolkestein.
l Avvisatore
’
6
15 ottobre 2016
marittimo
Per l’associazione i pescatori vivono con il terrore delle infrazioni: “Recuperare con il confronto il clima di serenità”
Pesca, Allenza cooperative lancia l’allarme sociale
“Regole e costrizioni si susseguono, il disagio delle marinerie può trasformarsi in tensione e protesta”
Pesca e Ambiente
Michelangelo Milazzo
D
alla Legge 154/2016 (collegato agricolo), ai vari ultimi
decreti sui piccoli pelagici in
Adriatico, pesce spada, misure tecniche, adeguamento della potenza
motrice delle imbarcazioni, per finire
con gli apparati di controllo, diverse
sono le tegole cadute sulla testa dei
pescatori negli ultimi mesi; lo testimonia il crescente disagio che si registra
nelle marinerie che può trasformarsi
in tensione e protesta.
Lo sottolinea in una nota l’Alleanza
delle cooperative. “Sono tegole che
presentano pesi e spigoli che sarebbe
stato possibile alleggerire e smussare
con un maggiore confronto; questo è
ciò che torniamo oggi a sollecitare con
forza, certi di trovare nel Governo un
interlocutore attento e sensibile.
Occorre esplorare ogni possibilità di
revisione e correzione dei vari provvedimenti che nell’insieme stanno deteriorando il clima della pesca italiana,
intorpidendolo e complicando il cambiamento”. E’ quanto affermano
Giampaolo Buonfiglio, Paolo Tiozzo,
Angelo Petruzzella, per l’Alleanza
delle cooperative italiane settore
pesca.
Ricerca scientifica:
“I cambiamenti climatici
ridurranno le catture”
S
Per l’Alleanza va rapidamente recuperato un metodo di lavoro improntato
al confronto ed alla consultazione;
metodo che ha nel tempo consentito di
costruire soluzioni ed opportunità per
la categoria, evitando penalizzazioni o
“errori di tiro” che la iper-regolazione
del settore sta portando alla esasperazione. Per non parlare poi dei nuovi
problemi sorti sulla cassa integrazione
2015 e 2016: non solo la cronica mancanza di risorse ed un orizzonte oltre il
2016 privo di ammortizzatori, ma
anche l’esclusione per chi detiene
anche soltanto “un remo od uno scanno” della barca, per via di una frettolosa quanto errata interpretazione da
parte del Welfare e dell’INPS della
figura del cosiddetto “armatore imbarcato”.
Ma soprattutto occorre oggi evitare di
favorire inutili quanto inopportune
strumentalizzazioni delle difficoltà
delle nostre imprese. Gli operatori non
possono vivere nel terrore quotidiano
di commettere infrazioni, talvolta
anche banali ed involontarie, ma che
possono generare sanzioni salatissime, punti sulla licenza di pesca,
sequestri di prodotto e di strumenti.
L’Alleanza delle cooperative italiane
rilancia ancora una volta e fa propria
la sfida della lotta alla pesca illegale e
intende impegnarsi fino in fondo per
modernizzare la pesca italiana; per
farlo però occorre recuperare spazi di
maggior confronto “istituzionale”,
favorendo la partecipazione delle cooperative e delle imprese al dialogo.
In Sicilia chiude con numeri da record il Blue Sea Land. Realizzati tanti affari con i compratori internazionali
Vetrina dell’agroalimentare e business:
a Mazara del Vallo l’expo dei distretti
Jacopo Di Giovanni
numeri forniscono la prova del
Il’Expo
successo di Blue Sea Land 2016,
internazionale dei Distretti
Agroalimentari del Mediterraneo,
Africa e Medioriente promosso dal
Distretto della Pesca e Crescita
Blu in collaborazione con la
Regione Siciliana, col patrocinio
di Ministero degli Esteri,
Ministero delle Politiche Agro-alimentari e Forestali, Ministero
dello Sviluppo Economico. “Si è
registrata – sottolinea il presidente
del Distretto Produttivo della
Pesca e Crescita Blu, Giovanni
Tumbiolo - la presenza nel corso
delle giornate dell’Expo Blue Sea
Land di: 7 Ministri; 2 Vice
Presidenti di Parlamenti; 31
Ambasciatori di Paesi del
Mediterraneo,
Africa
e
Medioriente; 3 Assessori regiona-
li; 24 Sindaci; 3 Presidenti di
Camere di Commercio; 27
Direttori Generali; oltre 350
Imprese; 85 Buyers e circa 1500
incontri B2b. Nella quattro giorni
si sono registrati oltre 100 mila
visitatori; difficile trovare un posto
letto negli alberghi e b&b del territorio”.
Anche la quinta edizione di Blue
Sea Land, a Mazara del Vallo dal 6
al 9 ottobre, si è chiusa con un
momento di altissimo valore simbolico qual è quello della recita
dell’invocazione Rotariana per la
Pace e che ha visto la presenza di
rappresentanti di diversi religioni,
autorità civili e militari e molti cittadini, ieri pomeriggio, nonostante
la pioggia, nella ormai ribattezzata
“piazza blu”, il piazzale compreso
fra la chiesa di San Francesco e la
moschea Ettakwa, nel centro storico mazarese. La cerimonia è stata
condotta anche quest’anno dalla
giovane e bravissima giornalista
Rai, Metis Di Meo. Ad aprire la
cerimonia una danza di piccoli studenti mazaresi, ognuno in mano la
bandiera di un Paese diverso.
“L’obiettivo di Blue Sea Land -ha
dichiarato Giovanni Tumbiolo,
Presidente del Distretto della
Pesca e della Crescita Blu- è di
aggregare i popoli e di farli dialogare. La Casbah di Mazara del
Vallo, ove convivono pacificamente maghrebini, slavi e italiani, è il
luogo ideale dal quale lanciare un
messaggio di pace e di fratellanza”. Il Vescovo della Diocesi di
Mazara
del
Vallo,
Mons.
Domenico Mogavero, ha sottolineato: “le religioni aderiscono a
Dio che è uno solo. Le religioni,
spesso strumentalizzate per attaccare le persone e la pace, non sono
contro nessuno. La religione è
contro le guerre, contro la povertà.
Contro tutto ciò che è negazione
dell’uomo diventa negazione di
Dio”.
econdo lo studio “Projected
change in global fisheries revenues under climate change”, pubblicato su Scientific Reports da un
team di scienziati di Nippon foundation-Nereus
program,
Partnership OceanCanada e università della British Columbia (Ubc),
«La pesca globale rischia di perdere circa 10 miliardi di loro fatturato annuo entro il 2050 se il cambiamento climatico continuerà ad
essere incontrollato e i paesi che
sono maggiormente dipendenti
dalla pesca per i prodotti alimentari saranno i più colpiti».Gli impatti
dei cambiamenti climatici, come
l’aumento delle temperature e le
variazioni dei livelli i salinità acidità e ossigeno degli oceani potrebbero causare una riduzione delle
catture, come avevano già precedenti ricerche dell’ Institute for the
oceans and fisheries dell’Ubc.
Questo studio esamina l’impatto
finanziario di queste perdite previste – pesca nel 2050, rispetto al
2000 – per tutti i Paesi che hanno
flotte da pesca.
Uno degli autori dello studio, Vicky
Lam, spiega che «I Paesi in via di
sviluppo più dipendenti dalla pesca
per i prodotti alimentari e il reddito
saranno i più colpiti. E’ necessario
attuare migliori piani di gestione
delle risorse marine per aumentare
la resilienza degli stock ai cambiamenti climatici». Mentre molte
comunità stanno praticando o
prendendo in considerazione l’acquacoltura come alternativa alla
pesca e per alleviare le perdite di
pesca e di migliorare la sicurezza
alimentare di fronte ai colpi inferti
dal cambiamento climatico, i ricercatori hanno scoperto che questa
industria in crescita potrebbe esacerbare l’impatto negativo sui ricavi. Un altro autore dello studio,
William Cheung, sottolinea che «I
programmi di adattamento ai cambiamenti climatici, come lo sviluppo dell’acquacoltura possono essere visti come una soluzione.
Tuttavia, invece di alleviare l’onere
finanziario delle perdite della pesca
e di migliorare la sicurezza alimentare, potrebbero far scendere il
prezzo dei prodotti del mare, portando a ulteriori diminuzioni dei
ricavi nel settore della pesca».
Il centro di formazione palermitano fa parte dal 2008 delÊassociazione internazionale che rilascia brevetti. A Larnaca ha esposto il modello siciliano
Manos Kouvakis
S
i è svolto, il 12 e 13 Ottobre
2016 a Larnaca (CiproI il
34esimo
meeting
annuale
dell'IDSA (International Diving
Schools Association), fondata nel
1982, alla quale aderiscono le più
importanti Scuole Diving, a livello
mondiale, dedite alla formazione di
subacquei industriali.
Al meeting, ha partecipato un rappresentante
del
Ministero
dell'Energia della repubblica di
Cipro, segno dell'attenzione dedicata all'iniziativa. Si è parlato delle
attività dell'associazione e dei possibili miglioramenti nel settore, del
collegamento con le atre organizzazioni internazionali come EDTC European Diving Technology
I nuovi standard internazionali per gli operatori Ots
Il Cedifop vola a Cipro per il meeting annuale dell’Idsa
Committee, il COFRAC - Comitato
francese di accreditamento, dei rapporti con l'altra associazione internazionale IMCA - International
Marine Contractors Association e
dell' IDRCF – The International
Diving Regulators and Certifiers
Forum.
Una parte rilevante ha avuto la
discussione sull'introduzione degli
standards dell'IDSA nella legge
Siciliana 21 aprile 2016, n. 7.
"Disciplina dei contenuti formativi
per l’esercizio delle attività della
subacquea industriale", con l'inter-
vento del Chief Instructor del
CEDIFOP Francesco Costantino. Si
è parlato anche della possibilità di
ospitare a Palermo il meeting IDSA
35 del 2017, candidatura già avanzata durante il meeting n. 33 del
2015 a Cork (Irlanda).
Quello che si è tenuto sull’isola di
Cipro nei giorni scorsi è un appuntamento annuale fisso per il centro
di formazione siciliano CEDIFOP,
sempre presente fin dall’edizione
del 2008 a quelle attuali, innescando un prezioso interscambio di idee
ed esperienze fra le scuole full
member che aderiscono all’associazione internazionale , ma anche con
tutti gli altri membri associati e
affiliati che partecipano ai meeting
per promuovere lo sviluppo di
norme internazionali comuni di formazione nella subacquea industriale. Queste riunioni annuali hanno
anche la finalità di cooperare e confrontarsi su questioni che possano
migliorare le opportunità di inserimento lavorativo per i commercial
diver formatisi nelle scuole aderenti all’associazione, ma anche fornire una guida alle aziende, fissando
gli standard di immersione nelle
varie profondità, migliorando la
sicurezza e l’abilitazione dei
Contractors a partecipare a bandi di
gara oltre i confini nazionali in una
situazione di parità.
l Avvisatore
’
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7
marittimo
~ “Porti e Navi”: le immagini ~
- Riepilogativo del traffico gen/settembre 2016 (in tonn.)
Area Operativa
Totali Imb./Sbar.
di Palermo
e Termini Imerese
TONNELLAGGIO
MERCI
TOTALE
/
TOTAL TONNAGE
ALLA RINFUSA LIQUIDE DI CUI:
5.039.545
622.265
Petrolio grezzo
----------
Prodotti raffinati
622.265
Gas
----------
Altre rinfuse liquide
----------
MERCI
ALLA RINFUSA SOLIDE DI CUI:
299.327
Cereali
161.889
Mangimi
----------
Carbone
----------
Cannatella: „Una straordinaria opportunità per la città, lavoriamo per migliorare i servizi‰
Minerali
----------
Fertilizzanti
----------
Altre rinfuse solide
137.438
Crociere, confermare il trend positivo
Altre rinfuse
----------
Totale rinfuse
MERCI
Molo Marullo, Milazzo, 1977 (foto archivio prof. Giovanni Lo Coco)
E’ l’obiettivo della Port authority di Palermo dopo i dati incoraggianti del 2016
436.765
VARIE IN COLLI DI CUI:
4.117.953
Contenitori
123.753
Ro/ro
3.994.200
Altri
----------
NAVI
5.124
ARRIVI + PARTENZE: ----------
PASSEGGERI
1.513.702
LOCALI - PASSAGGIO
(< 50
STRETTO
MIGLIA):
94.431
987.938
TRAGHETTI:
CROCIERISTI
431.333
HOME PORT:
51.067
TRANSITI:
380.266
N°
CONTENITORI IN
T.E.U. (TOTALE)
N°
CONTENITORI VUOTI IN
N°
CONTENITORI PIENI IN
N°
CONTENITORI
N°
CONTENITORI VUOTI
---------
N°
CONTENITORI PIENI
---------
T.E.U.
T.E.U.
(TOTALE)
9.664
1.115
8.549
---------
Bianca Longo
L’
Autorità
portuale
di
Palermo ha lasciato la sesta
edizione dell’Italian Cruise
Day, che si è svolto a La Spezia a fine
settembre, con l’obiettivo dichiarato
di confermare nel 2017 il trend positivo dei traffici crocieristici.
L’Autorità portuale continuerà a puntare molto sulle crociere come elemento di sviluppo dei traffici portuali e come opportunità di crescita economica dei territori di riferimento.
Anche per questo la prossima edizione dell’ “Italian Cruise Day” avrà
luogo a Palermo nell’ottobre del
2017. Il turismo del mare fa da trai-
no all’economia cittadina: “E’ necessario prendere maggiore coscienza
della straordinaria opportunità che il
settore crocieristico riveste, opportunità legata ai movimenti che genera”,
sostiene il presidente dell’Autorità
portuale, Vincenzo Cannatella.
“Lavoriamo per l’ampliamento e il
miglioramento dei servizi offerti alle
compagnie e ai passeggeri, per fornire ancora maggiori certezze agli
armatori che scelgono Palermo e per
potenziare le strutture dedicate alle
crociere: il molo Santa Lucia è stato
di recente risagomato e prolungato
per adeguare la lunghezza a quella,
crescente, delle moderne navi; abbiamo adottato misure di sicurezza
ancora più efficienti, e puntiamo alla
tutela dell’ambiente. Ci sono problematiche da affrontare ma è necessario che cresca la collaborazione tra
istituzioni: Palermo deve cogliere la
ricchezza portata dai passeggeri delle
crociere e fare di tutto per ottenere il
massimo dal loro passaggio. E questo
si realizza offrendo un porto e una
città accoglienti, ma anche servizi di
alto livello, con musei e negozi aperti, e strade pulite”. Il porto palermitano, insomma, si è ormai consolidato
come una realtà economica sempre
più competitiva con benefici per l’intero tessuto economico del territorio,
e ha rinsaldato il suo ruolo strategico
e la sua capacità attrattiva.
L’edizione a colori on line
dell’Avvisatore Marittimo
all’indirizzo internet:
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l Avvisatore
’
8
15 ottobre 2016
marittimo
Avvisatore Giuridico
1
Nel 2002 il testo del 1974 è stato modificato, proponendo una disciplina di “compromesso” articolata su tre livelli
Incidenti in mare, i limiti della responsabilità
La Convenzione di Atene ha cercato senza successo di dare regole internazionali certe sul trasporto passeggeri
N
Ambra Drago
el suo impianto originario, la
Convenzione di Atene del 13
dicembre 1974 faceva ricadere sul vettore la responsabilità per i
danni derivanti da danno da morte e
da lesioni personali subite dal passeggero e da perdita o danni subiti dal
bagaglio, che fossero derivati da un
“incident” verificatosi “in the course
of the carriage”, in conseguenza di
“fault or neglect of the carrier or of
his servants or
agents
acting
within the scope of
their
employment”. All’art. 3,
veniva posta una
presunzione
di
colpa a carico del
vettore solo in caso
di difetto di navigabilità e in cinque
ipotesi tratte dalla
prassi assicurativa
(naufragio, collisione, incendio,
esplosione, arenamento), che la letteratura in lingua
francese suole indicare cumulativamente con la formula di “sinistre
majeur”, in contrapposizione a quelli
che, viceversa, sono “accident individuel”.
Tale presunzione costituiva un’eccezione rispetto al principio generale
affermato dall’art. 3, secondo in quale
“The burden of proving that the incident which caused the loss or damage
occurred in the course of the carriage,
and the extent of the loss or damage,
shall lie with the claimant”. Sarebbe
prevalso così, secondo quanto è stato
sostenuto in dottrina, l’inquadramento extracontrattuale della responsabi-
lità del vettore di persone, secondo
l’impostazione accolta nei sistemi di
common law. È stato osservato come
la tardività delle prospettive di entrata in vigore, con le relative conseguenze sulla idoneità dei limiti fissati
in ciascuno di essi a soddisfare le esigenze di risarcimento in ciascuno
degli Stati interessati, abbia giocato
un ruolo importante tra i fattori che
hanno ostacolato il successo della
Convenzione di Atene e dei suoi pro-
tocolli di emendamento antecedenti a
quello del 2002. Per quanto attiene la
responsabilità del vettore, è stato uno
dei profili su cui ha maggiormente
inciso la novella introdotta con il
Protocollo di emendamento di
Londra del 1° novembre 2002 che ha
introdotto una responsabilità vettoriale costruita su tre livelli, analogamente al sistema del doppio binario adottato, per il trasporto aereo di persone,
sulla responsabilità del vettore aereo
in caso di incidenti.
Si tratta di un compromesso: il primo
livello di responsabilità per i danni da
morte e lesioni personali subite dai
passeggeri opera per una serie di ipo-
tesi che coincidono sostanzialmente
(con l’aggiuntadel capovolgimento
della nave) con gli eventi cui il testo
originario della Convenzione, all’art.
3, come si è visto, collegava una semplice presunzione di colpa. Da un
punto di vista formale, nel Protocollo
del 2002 tali ipotesi sono sintetizzate
con la formula “shipping incident”
della Convenzione di Atene nel testo
emendato, esplicitata poi nell’art. 3,
§ 5, lett. a, con riferimento a “shipwreck, capsizing,
collision or stranding of the ship,
explosion or fire
in the ship, or
defect in the
ship”.
La nozione di
“defect in the
ship” trova la sua
definizione (con
previsione che
non ha corrispondenza nel testo
originario della
Convenzione)
nella lett. c del già richiamato art. 3, §
5, come “any malfunction, failure or
non-compliance with applicable
safety regulations in respect of any
part of the ship or its equipment when
used for the escape, evacuation,
embarkation and disembarkation of
passengers, or when used for the propulsion, steering, safe navigation,
mooring, anchoring, arriving at or
leaving berth or anchorage, or damage control after flooding; or when
used for the launching of life saving
appliances”.
5 - segue
Tratto ed elaborato
da www.dirittoestoria.it
Giurisprudenza
Ancora su approdi turistici e punti di ormeggio
La massima del Tribunale amministrativo regionale della Puglia (24
marzo 2011 n. 546, in Dir. Trasp.
2012, III, 845) ritorna sulla vecchia distinzione esistente tra la
nozione di approdi turistici e quella di punti di ormeggio, evidenziando, però, il criterio di concessione
da applicare per gli approdi turistici.
Su tale punto, rilevano i giudici
amministrativi, non è applicabile la
normativa contenuta nell’articolo
37 del codice della navigazione
così come esplicitamente previsto
dall’articolo 9 (inapplicabilità di
norme) del dpr n. 509/97.
Infine, nella massima sotto riportata, a mio modo di vedere, c’è
un “lapsus calami”, in quanto i
criteri distintivi tra “porto turistico”, “approdo turistico” e
“punti di ormeggio” si trovano
nell’articolo 2 del dpr n. 509 del
1997 e non nell’articolo 1 dello
stesso decreto.
Il criterio di distinzione tra
approdi turistici e punti di
ormeggio, che trova fondamento
nell’art. 1, comma 1, del d. P.R. 2
dicembre 1997 n. 509, non è dato
dalla non amovibilità o meno
degli impianti, bensì dalla presenza di servizi complementari
alla nautica da diporto, quali
assistenza tecnica, riparazione,
esercizi commerciali a servizio di
qualunque categoria di unità da
diporto.
Nel caso di concessione per
approdo turistico non è applicabile l’art. 37 cod. nav., che
riguarda strutture con finalità
turistico-ricreative, ossia di
minori dimensioni, bensì la normativa speciale di cui al d.P.R. 2
dicembre 1997 n. 509.
La disposizione contenuta nell’art. 1, comma 18, d. l. 30 dicembre 2009 n. 194, come modificata
dlla legge di conversione 26 febbraio 2010 n. 25, secondo cui il
termine di durata delle concessioni in scadenza entro il 15 dicembre 2015 è prorogato fino a tale
data, non è applicabile alle concessioni per approdo turistico di
cui all’art. 2, comma 1, lett. b, del
d.P.R. 2 dicembre 1997 n. 509, ma
solamente alle concessioni con
finalità turistico-ricreative.
Avvisatore Marittimo
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