Leggi tutto - Società Italiana Flebologia

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S. I. F.
Scuola Italiana di Flebologia
La Scuola Italiana di Flebologia è parte di un progetto più ampio che la Società Italiana di Flebologia
ha intrapreso da diversi anni, con la istituzione del Registro Italiano dei Flebologi, di cui la “Scuola”
è elemento integrante.
Tale progetto è nato nell’intento di
qualificare la figura del “Flebologo” attraverso
l’individuazione di percorsi formativi che siano omogenei, coerenti con le più recenti nozioni di
fisiopatologia e di attualità diagnostiche e terapeutiche, per far sì che la formazione in flebologia,
ancora per molti versi praticata da autodidatti, eviti il rischio dell’empirismo ed assuma la veste di
una programmazione didattica degna di una disciplina scientifica complessa.
L’intento della “Scuola” non è quello di divenire un luogo fisico, a mò di istituzione scolastica
dove si tengono lezioni ed esercitazioni, ma di essere un luogo ideale dove si possano individuare
iter formativi e di aggiornamento attraverso le iniziative che la stessa Società Italiana di Flebologia,
le Università aderenti al CIRFF, le altre Università , Società scientifiche, Enti pubblici e privati
coinvolti nel progetto, vorranno di volta in volta attuare.
La Scuola avrà l’onere di attuare il coordinamento delle varie attività in maniera che divengano dei
“moduli didattici” inseriti in un progetto più generale.
Saranno previsti alcuni percorsi differenziati in funzione della qualificazione da raggiungere come
obiettivo:
A) Corsi di formazione
B) Corsi di formazione avanzata
C) Corsi di aggiornamento nell’ ambito ECM
A) Obiettivi formativi dei corsi di formazione
I corsi intendono formare medici con specifiche competenze nelle flebopatie. Per acquisirne gli
elementi indispensabili non si può non apprendere quelle che potremmo definire nozioni di base,
indipendentemente da quale sia la specializzazione di partenza o l’esperienza clinica.
Il “Flebologo”, sia esso Chirurgo vascolare o generale, Cardiologo, Radiologo, Internista, non può
non sapere quello che è specificato nel programma didattico
Il programma didattico, sarà svolto attraverso i seguenti punti:
1. Studio dei meccanismi biologici che inervengono nelle malattie acute e croniche a carico del
distretto vascolare periferico.
2. Esatto inquadramento diagnostico e fisiopatologico delle flebopatie
3. Capaità di indicare i percorsi di trattamento più opportuni
4. Valutazione e confronto di terapie mediche, chirurgiche e riabilitative anche in considerazione
del reinserimento sociale ed il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
5. Esecuzione di indagini epidemiologiche per l’identificazione dei fattori di rischio.
6. Attività di prevenzione e di educazione sanitaria.
B) Obiettivi formativi dei corsi avanzati
I corsi hanno lo scopo di fornire un approfondimento teorico- pratico degli aspetti fisiopatologici,
diagnostici e terapeutici delle malattie flebologiche
Se il Flebologo con il corso di base deve acquisire una corposa base teorica, e quindi “non può non
sapere”
il “Flebologo esperto” “deve sapere” e deve acquisire, attraverso degli Skills professionalizzanti,
l’esperienza sufficiente non solo per capire e dare il giusto indirizzo terapeutico, ma l’esperienza
sufficiente a “saper fare”.
Infatti,oltre alla gestione in regime ambulatoriale, in regime di Day Hospital e di degenza ordinaria
del paziente con patologie inquadrabili nell’ambito della flebologia, parte integrante della formazione
riguarderà le acquisizioni professionali specifiche.
A tal fine particolare rilievo sarà dato, nell’ambito formativo, alla diagnostica strumentale, alla terapia
elastocompressiva, alla terapia sclerosante ed alle varie metodiche di trattamento chirurgico, da
quelle tradizionali a quelle innovative, alla terapia delle ulcere flebostatiche.
I partecipanti dovranno raggiungere un sufficiente grado di esperienza ed autonomia.
Attraverso la partecipazione diretta alle attività suindicate, si mirerà soprattutto alla formazione
pratica di chi dovrà essere in grado di porre corrette indicazioni e di eseguire le procedure più comuni,
anche con l’impiego di tecniche moderne e mini-invasive.
La costruzione del percorso formativo potrà essere attuato attraverso la costituzione di una
commissione didattica formata dai soci SIF che siano o siano stati coordinatori di corsi di
aggiornamento, corsi di perfezionamento, master, che dovranno stilare un programma di
apprendimento e di aggiornamento, anche con il contributo di colleghi che abbiano attivato corsi
similari.
La commissione didattica dovrà coordinare le attività già in essere evitando nei limiti del possibile,
duplicazioni inutili e sovrapposizioni temporali.
Sarà suo compito anche il programmare nuovi corsi che siano finalizzati a completare il percorso
didattico, riempendo eventuali carenze.
Le attività formative che vorranno essere inserite nel programma didattico, dovranno essere
comunicate per tempo alla commissione, allo scopo di essere esaminate e rese funzionali agli obiettivi
della Scuola.
C) Corsi di aggiornamento nell’ambito ECM
Al fine di attestare che un “flebologo” abbia ottemperato all’acquisizione dei crediti utili al suo
aggiornamento, la commissione esaminerà il programma didattico dei corsi accreditati ECM, da egli
frequentati o che intende frequentare, individuando gli elementi funzionali all’aggiornamento
specifico nelle flebopatie, e prescrivendo i crediti da acquisire per completarne il percorso.