Scarica il regolamento

Download Report

Transcript Scarica il regolamento

TE O R I E C R I T I C H E A L L ’IDEOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
MERCOLEDÌ 23 NOVEMBRE 2016
SALA DA FELTRE / VIA MUSOLINO 7 ROMA
WEB2SOCIETY.IT
Nel pensiero sociologico, l'ideologia è il complesso
di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che
orientano un determinato gruppo sociale.
Con il progressivo declino delle ideologie
politiche, abbiamo assistito all’affermazione della
comunicazione di massa e di internet passando da una
comunicazione della vita reale alla comunicazione
della manifestazione della vita reale.
La comunicazione ha ormai invaso ogni spazio,
dettando le sue regole, imponendo la sua grammatica.
Mai come ora sono esistiti strumenti e tecnologie
per comunicare, mai come ora si sono celebrate le
virtù della comunicazione in tempo reale, senza gli
schermi o i filtri del passato.
Comunicare è il nuovo imperativo categorico, il
diktat al quale nessuno può sottrarsi, pena
l’esclusione dal teatro dei rapporti sociali.
Da verbo transitivo, «comunicare» è diventato
intransitivo.
Ciò che conta non è più la notizia, il messaggio, il
contenuto della comunicazione, ma il fatto stesso di
comunicare: è il trionfo di ciò che i linguisti
chiamano funzione «fàtica» o di contatto, una
comunicazione che non si trasforma mai o quasi mai
in relazione, ma resta un esercizio sterile, che si
esaurisce nell’immediatezza o nella durata di un
talk show o di un post.
La comunicazione è diventata un «processo senza
soggetto»: un processo in cui contano sempre di meno
gli attori della comunicazione e sempre di più la
tecnica, le tecniche, le piccole astuzie e il look
di chi occupa il teleschermo e le tecnologie di comunicazione digitale.
Ma se comunicare è il nuovo verbo, la nuova parola
d’ordine, non basta interrogarsi sul “come”, come
comunicare per essere persuasivi, efficaci,
seducenti.
Non basta inventare nuovi strumenti, se poi la
nostra vita si svolge tutta davanti allo schermo di
un computer. Grazie alle nuove tecnologie satellitari e digitali, sono cadute ormai le vecchie barriere
spazio-temporali: tutto va più in fretta e tutto
deve essere riferito il più rapidamente possibile.
Ogni giorno, e non soltanto nei salotti televisivi,
nei post di Facebook, nelle immagini di Istagram,
nei tweet di Twitter, si tessono le lodi della diretta, come se la diretta (il live) fosse più vera
della differita e non ugualmente artificiale, costruita, soggetta alle regole del montaggio e di una
messa in scena codificata.
Il tempo dei media è una simultaneità livellante, un
eterno presente che lascia poco spazio alla
riflessione critica, alla mediazione, alla distanza.
E il paradosso è che in questo modo i media negano
sé stessi, la loro funzione vitale, ciò per cui sono
fatti.
L’ideologia del live nasconde il sogno di una società senza spessore, trasparente, di un nuovo panopticon da cui abbracciare con uno sguardo tutta la
realtà, senza zone d’ombra.
L’emozione regna sovrana, impone le sue regole, la
sua drammaturgia, all’universo dei media ed è un
utile espediente per evitare di affrontare gli
argomenti politicamente più scomodi.
A differenza delle società tradizionali in cui
l’informazione era una merce rara, la nostra è
segnata dalla sovrabbondanza di informazioni, da ciò
che alcuni chiamano «conoscenza inutile», cioè
l’accumulo di dati e di dettagli secondari
sull’ultimo fatto di cronaca o di costume,
sull’ultima moda.
Conseguenza di questa sovrabbondanza di informazioni
è la censura additiva: non c’è nulla di meglio per
“neutralizzare” una notizia scomoda che annegarla in
un mare di notizie insignificanti.
La prevalenza delle opposizioni binarie, di una
logica binaria anche nella costruzione del racconto
(noi, gli altri; la civiltà, la barbarie; l’asse del
bene, l’asse del male...) è la condizione di
successo non solo dell’informatica ma anche delle
logiche di polarizzazione dei social network.
L’imperialismo delle immagini o, come, dicono i
francesi, lo choc des photos: come se le immagini
non mentissero, come se non potessero essere manipolate, falsificate.
Choc des photos che i terroristi sfruttano
diabolicamente, imponendo una nuova pornografia
della morte, con le immagini oscene, diffuse via
Internet, di ostaggi decapitati o sgozzati.
Non c’è polis libera, non c’è agora senza
un’informazione sottratta alle tentazioni
monopolistiche e al rischio dell’autocensura per
compiacere il potente di turno.
C ALL4PAPERS
La presente call si rivolge a ricercatori e progettisti che
intendono contribuire a creare un’area di ricerca critica
sull’ideologia della comunicazione.
Sono accolti contributi sotto forma di articoli scientifici
che propongano saggi di riflessione critica, analisi di
approcci metodologici e progettuali, trattazioni di
sperimentazioni e casi studio, con la descrizione di
prototipi e progetti pilota, a diverse scale del progetto.
Gli autori sono invitati a presentare una proposta di
intervento originale (paper o poster) così strutturato:
• Titolo
• Autori, inclusi l’affiliazione e l’indirizzo mail
• 3 - 5 parole chiave
• Descrizione generale della ricerca, obiettivi e sfondo
teorico (max 600 parole)
• Metodologia (max 400 parole)
• Risultati (max 300 parole)
• Bibliografia (max 400 parole)
La sessione ha come temi specifici:
• SESSIONE 1 - Oltre il limite gnoseologico della Rete, per
un ecosistema della conoscenza e dei processi
di relazione
• SESSIONE 2 – Design, comunicazione e informazione
• SESSIONE 3 – Agire politico nella società delle reti
Gli abstract devono essere inviati entro le ore 23.59 del 3
novembre 2016 via mail ([email protected]).
Ogni partecipante può proporre un solo contributo.
I contributi proposti possono rientrare nei seguenti ambiti:
1) teorico; 2) ricerca. L’autore dovrà specificare in quale
tipologia rientra il proprio contributo.
Le proposte di presentazione saranno esaminate dal Comitato
scientifico che le valuterà secondo la procedura di peer
review a singolo cieco.
L’esito della valutazione verrà comunicato agli autori
tramite mail.
Nel corso della giornata dell'evento verranno presentati i 10
migliori papers, delle tre sessioni prese in esame, e saranno
illustrati dagli autori nella "Sessione di studio”.
NORME PER GLI AUTORI
Nella prima pagina dell’abstract devono essere indicati :
• Nome/i e Cognome/i degli autori per esteso;
• Eventuale affiliazione;
• E-mail dell’autore per la corrispondenza;
Nella seconda pagina dell’abstract deve essere inserito:
• Titolo del contributo scientifico in italiano e inglese;
• Il testo, in italiano e inglese, completo di bibliografia;
• Parole chiave, in italiano e inglese (da 3 a 5).
LUNGHEZZA, CRITERI DI IMPAGINAZIONE E CARATTERI TIPOGRAFICI
Lunghezza massima:
- Max 5000 caratteri (spazi inclusi, esclusa la bibliografia)
- Corpo testo: Times New Roman, 12, interlinea “esatta” 16,
allineamento a sinistra e non Giustificato;
- Non inserire immagini e/o grafici.
- Non usare formattazioni del testo, sillabazione, rientri,
stili, ecc.
Esempio di titolazione.
Titolo: MAIUSCOLO
Es. CARATTERE, TEMPERAMENTO E PERSONALITA'
Autori: Nome e Cognome per esteso
Es: Rossi Gianni (1), Bianchi Luigi (2) , Verdi Mario (1)
Affiliazione: per esteso
Es: (1) Dipartimento di Sociologia, Università di Città, (2)
Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Università di
Altra città, (3) Associazione o altro ente.
TEORIE CRITICHE ALL’IDEOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
[email protected]
WEB2SOCIETY.IT