atto indirizzo aggiornamento ptof 2016/2016

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Istituto Comprensivo RUFINA
Via Calamandrei 5-50068 Rufina (FI)
Tel 0558398803-fax 0558399197
e-mail:[email protected]
sito web: www.istitutocomprensivorufina.gov.it
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Prot. N° 5571/D1
Rufina 11/10/2016
Al Personale Scolastico
Loro sedi
Alle Studentesse ed agli Studenti
Ai Genitori
Al SITO WEB/NEWS dell’ISTITUTO
Atto di indirizzo
Aggiornamento PTOF 2016 - 2019
POF A.S. 2016/2017
Il Dirigente Scolastico
VISTI
- il D.P.R. n.297/94 ;
- il D.P.R. n. 275/99;
- il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89, recante Revisione dell’ assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64, comma 4,
del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008 , N. 112 , convertito, con modificazioni, dalla Legge 4
AGOSTO 2009, N. 133 ;
- gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola ;
- l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;
- la Legge n. 107/2015;
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EMANA
L’ ATTO di NDIRIZZO
Aggiornamento PTOF 2016 - 2019 e POF 2016/2017
Settori prioritari di intervento
1. Il successo scolastico
Mantenere e migliorare la qualità dei processi di apprendimento, rafforzare la motivazione,
incrementare il successo formativo e gli esiti a distanza.
Programmazione di istituto articolata per classi parallele per anno di corso e per
materia di insegnamento, o campi di esperienza nella scuola dell’infanzia per
rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante
l’identità dell’istituto;
Approfondimento della riflessione sulle modalità di attuazione e sui criteri di verifica
e di valutazione.
Elaborazione di prove comuni per la scuola primaria e secondaria e di griglie di
osservazione per la scuola dell’infanzia.
Arricchimento e personalizzazione della didattica, attraverso attività a piccolo
gruppo che possano dare risposta ai diversi stili di apprendimento presenti nella
classe privilegiando se del caso la pratica dei tempi distesi per promuovere
l’acquisizione di un metodo di studio funzionale al raggiungimento dei traguardi
disciplinari così come indicati dalle Indicazioni Nazionali.
Progettazione a classi parallele di prove concrete ovvero compiti di realtà diretti a
sviluppare l’acquisizione delle competenze
2. Legalità e cittadinanza
Incrementare le competenze di cittadinanza, la qualità delle dinamiche relazionali e favorire
la costruzione di un quadro di valori ispirati all’accoglienza, l’inclusione e la solidarietà.
Progetti di educazione alla legalità, in collaborazione con varie associazioni.
Percorsi di educazione ambientale.
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Ambienti di apprendimento che favoriscano la relazione nel gruppo, l’inclusione, la
cooperazione e che offrano ulteriori opportunità di espressione delle potenzialità
individuali (musica, teatro, ceramica, arte, sport).
3. Continuità educativa
Le discontinuità, nell’organizzazione e negli stili educativi tra gradi scolastici diversi,
costituiscono un fattore importante di stimolo alla crescita individuale, gli alunni però
devono essere accompagnati in queste fasi di transizione, in modo da ridurre le insicurezze
che spesso sono presenti, sostenere la fiducia nelle proprie capacità e la proiezione di sé
verso nuovi scenari.
Elaborare percorsi di collegamento negli anni ponte per familiarizzare gli alunni con
il nuovo ambiente e con i docenti di riferimento.
Concordare attività e strumenti di valutazione comuni (terminali ed iniziali).
Predisporre incontri tra docenti per la presentazione degli alunni.
4. Inclusione e cura del disagio
Situazioni di disagio, dovute ad un’ampia varietà di cause, sono presenti fin dalla scuola
dell’infanzia e si accentuano nel tempo con la maggiore complessità delle relazioni nel
gruppo e l’accrescere della difficoltà dei percorsi cognitivi. E’ quindi indispensabile
l’attivazione di una strategia articolata di interventi per favorire la piena inclusione di questi
alunni nel percorso scolastico, rafforzare l’autostima e sostenere il loro percorso di crescita.
Progetti PEZ in collaborazione con l’Unione dei Comuni
Aggiornamento periodico del Piano di inclusione dell’Istituto
Allestimento di ambienti di apprendimento inclusivi quali quelli indicati al punto 2
Predisposizione di percorsi individualizzati
Valorizzazione dell’attività a piccolo gruppo e dell’approccio laboratoriale.
5. Linguaggi ed ambienti digitali
Prosecuzione dell’azione diretta ad implementare il sistema informatico a supporto della
comunicazione tra scuola e famiglie e come modalità ordinaria di gestione di procedure
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amministrative (Albo on-line, Amministrazione Trasparente, Protocollo Informatico peraltro già
a regime).
Implementazione della didattica con l’utilizzo delle nuove opportunità offerte sia dai
linguaggi informatici (videoscrittura, multimedialità, coding), sia dall’accesso alle informazioni
offerte dalla rete.
Cablaggio graduale dei plessi scolastici.
Dotazione di LIM a tutte le classi a partire dalla scuola secondaria.
Graduale attivazione del registro digitale e delle comunicazioni con le famiglie
Rispetto delle scadenze previste dalle disposizioni in termini di dematerializzazione
dei procedimenti amministrativi
6. Organico dell’Autonomia
L’organico dell’autonomia rappresenta, a tutti gli effetti, l’organico complessivo della scuola ed ha
lo scopo di soddisfare le necessità e le esigenze didattiche e formative della comunità scolastica e
territoriale, di ampliare, in particolare, le possibilità progettuali della scuola stessa.
Il comma 5 dell’Art. 1 della L.107/2015 affida a tutti i docenti dell’organico dell’autonomia la
responsabilità di realizzare l’offerta formativa attraverso le attività didattiche di:
1) Insegnamento
2) Potenziamento
3) Sostegno
4) Organizzazione
5) Progettazione
6) Coordinamento
Si ricorda che non esiste distinzione contrattuale tra docenti curricolari e docenti di potenziamento,
ma che, in coerenza con quanto previsto dal comma 63 dell’Art. 1 L.107/2015, nell’organico
dell’autonomia confluiscono posti comuni, posti per il sostegno e posti per il potenziamento
dell’offerta formativa.
Ne consegue che tutti i docenti fanno parte di un’unica comunità di pratiche che progetta e realizza
le attività, ottimizzando le risorse professionali disponibili.
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Pertanto, nuovi spazi di flessibilità, nel pieno rispetto delle attribuzioni degli Organi Collegiali,
possono essere colte per consentire anche ai docenti individuati su posti di potenziamento, di
svolgere attività di insegnamento integrate ad altre attività progettuali.
Parimenti docenti finora utilizzati solo per l’insegnamento curricolare possono occuparsi, in tutto o
in parte, di attività di arricchimento dell’offerta formativa, in coerenza con le competenze
professionali possedute.
L’organico dell’autonomia può avere anche altre due funzioni:
1) di promozione ed ampliamento progettuale
2) di utilità e supporto all’organizzazione scolastica
In quest’ottica per far fronte alla complessità dei bisogni formativi degli studenti, alle esigenze e
alle necessità didattiche e organizzative della scuola, tenuto conto anche delle priorità, dei traguardi
e degli obiettivi di processo individuati nel RAV e delle azioni inserite nel Piano di Miglioramento
del nostro Istituto; una articolazione modulare dei tempi e della struttura della didattica si propone
come funzionale e vincente per perseguire gli obiettivi della realizzazione di una didattica
“laboratoriale” e nel contempo capace di sostenere le sostituzioni per assenze brevi.
In proposito si individuano le seguenti attività da prendere in considerazione alla luce degli obiettivi
prioritari di cui all’Art. 1 comma 7 ella L.107/2015:
1) integrazione verticale per agevolare il passaggio degli studenti dalla scuola secondaria di
primo grado a quella di secondo grado;
2) implementazione e sviluppo della didattica “laboratoriale”;
3) potenziamento e recupero di conoscenze e competenze
4) valorizzazione delle eccellenze;
5) supporto agli studenti impegnati negli Esami di Stato
6) innovazioni didattiche e disseminazione di buone pratiche
7. Attività di formazione destinate al personale scolastico (Docenti ed ATA)
La legge 107/2015 al comma 124 qualifica la formazione come:”obbligatoria, permanente, e
strutturale”.
Il nuovo quadro di riferimento per la formazione in servizio del personale docente individua i
seguenti parametri di riferimento:
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1) il principio della obbligatorietà della formazione in servizio, intesa come impegno e
responsabilità professionale di ogni docente;
2) la formazione come "ambiente di apprendimento continuo", insita in una logica strategica e
funzionale al miglioramento:
3) la definizione e il finanziamento di un piano nazionale triennale per la formazione;
4) l'inserimento nel piano triennale dell'offerta formativa di ogni scuola, della ricognizione dei
bisogni formativi del personale in servizio e delle conseguenti azioni da realizzare:
5) l'assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi
culturali;
6) il riconoscimento della partecipazione alla formazione, alla ricerca didattica ed alla
documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare e incentivare la professionalità
docente.
Quindi, il Piano Triennale per l’Offerta Formativa deve contenere anche la previsione delle
azioni formative che l’Istituto si impegna a progettare ed a realizzare per i propri docenti (e per
tutto il personale), anche con modalità differenziate, in relazione alla necessità di realizzare
quanto previsto dal Piano stesso.
L'obiettivo è la creazione di un sistema di sviluppo professionale continuo, un ambiente di
apprendimento "diffuso" qualificato da un insieme di differenti opportunità culturali per la
formazione: corsi, comunità di pratiche, proposte di ricerca didattica, esperienze associative,
attività accademiche, riviste e pubblicazioni, ecc.
Specifiche azioni a livello nazionale saranno di sostegno nelle seguenti aree:
1) Autonomia organizzativa e didattica
2) Didattica per competenze e innovazione metodologica
3) Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento
4) Competenze di lingua straniera
5) Inclusione e disabilità
6) Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile
7) Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
8) Scuola e Lavoro
9) Valutazione e miglioramento
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Questi spazi formativi dedicati prioritariamente ai docenti coinvolgeranno anche i dirigenti
scolastici, le figure di sistema ed il personale ATA Tecnico Amministrativo.
8. Reti di scuole e partecipazione a progetti
Costituzione della rete di Ambito Territoriale orientate alla promozione di sinergie collaborative tra
scuole per implementare la formazione professionale nei settori:
1) Della didattica
2) Della amministrazione e contabilità.
3) Della costituzione di reti di scopo
9. Laboratori Territoriali MIUR soggetto capofila Istituto Superiore Gobetti Volta Bagno
a Ripoli (FI)
Sviluppo della progettualità finalizzata alla realizzazione di un’aula informatica multimediale per
facilitare l’apprendimento delle lingue comunitarie e di quelle maggiormente diffuse in campo
economico intese come strumenti indispensabili alla mobilità dei lavoratori all’interno dell’UE.
Prof. Luca Stefani
Dirigente Scolastico
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
dell’Art. 3 comma 2 del D.Lgvo. N. 39/1993
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