non perdiamo altro tempo!

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Transcript non perdiamo altro tempo!

TUTELA
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
www.anmil.it
[email protected]
Con il Patrocinio di
Camera dei deputati
66a GIORNATA
NAZIONALE
PER LE VITTIME DEGLI
INCIDENTI SUL LAVORO
9 ottobre 2016
Sicurezza
sul lavoro:
Fabrizio Cristiani per ANMIL
N. 2/2016
Periodico dell’ANMIL - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/28/2008
obiettivo
non perdiamo
altro tempo!
Rivendicazioni
della categoria
e legge di stabilità
Novità per il
reinserimento
al lavoro
Nessuno senza
giustizia: l’ANMIL
nei processi penali
Concluso
alla grande il Tour
per la sicurezza
ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LAVORATORI MUTILATI E INVALIDI DEL LAVORO
SOMMARIO
OBIETTIVO TUTELA
N. 2/2016
Obiettivo TUTELA ANMIL
Fondato dall’ANMIL
nel 1947
Tiratura 370.000 copie
La quota associativa
comprende l’invio del
periodico in abbonamento
EDITORIALE
Rafforzare e qualificare la presenza sul territorio:
un’antenna ANMIL sotto ogni campanile
LE NOSTRE
BATTAGLIE
Continua l’impegno dell’ANMIL in vista della prossima legge di stabilità
di Franco Bettoni
Inflazione a -0,1: ferme rendite INAIL e pensioni
Il mondo del lavoro è cambiato: urgente aggiornare le norme
sull’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali
Cresce l’attività dell’Associazione per il reinserimento lavorativo
L’INAIL ai nastri di partenza
per il mantenimento al lavoro degli infortunati
Questionario - Funzionamento centro protesi Vigorso di Budrio
Aggiornato il Piano Biennale per la Disabilità
Nessuno senza giustizia:
l’ANMIL interviene a tutto campo nei processi penali
SPORT
E DISABILITÀ
SICUREZZA
SUL LAVORO
ASSISTENZA
FISCALE
Direttore Responsabile
Franco Bettoni
Comitato di Redazione
Luciano Astolfi
Elio Balistreri
Gino Rebuzzi
Debora Spagnuolo
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Lavoro femminile: il vecchio e il nuovo
ANMIL Sport: la finale del Campionato di Società Handbike
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Luci ed ombre dal rapporto INAIL 2015
di Franco D’Amico
Un pellegrinaggio di oltre 4.000 chilometri attraverso i santuari del dolore
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Da vittima del lavoro a formatore per la sicurezza
PILLOLE
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Una giornata all’insegna della sicurezza
con l’entusiasmo di bambini e ragazzi
TUTELA
SOCIALE
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Una nuova opportunità per i nostri ragazzi: il servizio civile
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Notizie in pillole
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ANMIL anche fuori dai confini a sostegno dei nostri connazionali all’estero
Si rafforza la presenza del Patronato ANMIL sul territorio
Niente più rendita INAIL nell’ISEE, istruzioni per l’uso
Si avvicina il momento delle dichiarazioni RED e INVCIV
Responsabile Redazionale
Sandro Giovannelli
Coordinamento Redazionale
Marinella de Maffutiis
Redazione
Ufficio Comunicazione ANMIL
Impaginazione
Fabrizio Cristiani
29
30
Direzione, Redazione
ed Amministrazione
Via A. Ravà, 124 - 00142 Roma
Tel 06.54196334 - Fax 06.5402248
[email protected]
Obiettivo Tutela è sul sito:
www.anmil.it
Numero Verde 800 180 943
Stampa: Maggioli Spa - Santarcangelo di Romagna
Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/28/2008
RAFFORZARE E QUALIFICARE
LA PRESENZA SUL TERRITORIO:
UN’ANTENNA ANMIL SOTTO OGNI CAMPANILE
Carissime amiche, carissimi amici,
con impegno condiviso e passione profonda stiamo lavorando per portare l’ANMIL a
raggiungere obiettivi che solo pochi anni fa non avremmo ritenuto possibili. I risultati che
l’Associazione ha faticosamente conseguito in questi ultimi anni sono per noi tutti fonte di
soddisfazione, perché sono stati l’effetto di sacrifici di cui stiamo iniziando a raccogliere i
primi frutti.
La strada su cui ci siamo incamminati è molto tortuosa, ma se
sapremo continuare a percorrerla con immutata convinzione e
determinazione ci porterà a diventare sempre più forti: nella difesa
dei diritti della categoria, nei servizi - ormai parte fondamentale
dell’attività dell’Associazione -, nella realizzazione di iniziative, nella
presenza sul territorio con nuove sedi e punti di riferimento per gli
Associati ma anche per tutti i cittadini. In questi tempi difficili per il
Paese, le continue battaglie condotte per la difesa dei diritti della
categoria hanno dimostrato che abbiamo svolto bene il nostro ruolo
impedendo un arretramento dei livelli di tutela, ma anzi portando di
anno in anno piccoli ma significativi miglioramenti (il riconoscimento
di un migliore trattamento per i superstiti, l’adeguamento annuale
delle prestazioni per danno biologico, il riconoscimento del ruolo
dell’INAIL nel reinserimento delle vittime del lavoro e via dicendo).
Ora dobbiamo crescere maggiormente nella capacità di rappresentare
da vicino un numero sempre maggiore di persone, potenziando, così,
la nostra attività di rivendicazione, coinvolgendo ancora di più le
istituzioni a livello locale ed ampliando sempre più la nostra rete di
sinergie sul territorio.
In tutto questo periodo abbiamo aperto diverse nuove Sedi proprio per accelerare il
nostro processo di crescita, e punteremo ad avere, per voi, collaboratori con le giuste
competenze e motivazioni per realizzare gli obiettivi associativi.
Dobbiamo dare un ulteriore slancio alle nostre attività puntando in particolare al territorio:
il nostro obiettivo deve essere quello di avere un’antenna ANMIL sotto ogni campanile! E per
farlo, naturalmente, abbiamo bisogno di dare vita ad un’organizzazione ancora più
strutturata e, soprattutto, dovremo poter contare sulla partecipazione attiva di tutti voi che
di questa organizzazione siete la parte più importante.
Sono già migliaia i volontari che affiancano l’Associazione nella gestione delle attività
associative e in quelle di servizio, ma se vogliamo crescere è indispensabile farlo con il
supporto di tutti voi. Potete collaborare allo sviluppo dell’Associazione e, attraverso una
specifica formazione e il sostegno delle nostre sedi territoriali, potrete contribuire a
realizzare una parte di questo percorso. La vostra collaborazione ci permetterà di arrivare
fin dove ancora non siamo riusciti, a dedicare lo stesso impegno a tutti i soci, senza eccezioni
o carenze.
Se condividete questo obiettivo e ritenete di avere le caratteristiche adatte a dare il
vostro apporto, rivolgetevi alle Sezioni territoriali, contattate la Presidenza o la Direzione
Generale, che saranno liete di indirizzarvi nel modo migliore verso il vostro nuovo impegno
insieme, con l’ANMIL.
Grazie!
obiettivo TUTELA
EDITORIALE
di Franco Bettoni - Presidente Nazionale ANMIL
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LE NOSTRE BATTAGLIE
CONTINUA L’IMPEGNO DELL’ANMIL
IN VISTA DELLA PROSSIMA LEGGE DI STABILITÀ
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Il secondo semestre dell’anno rappresenta il
momento per l’elaborazione di proposte che
potranno confluire nel disegno di legge di
Stabilità presentato, solitamente, nel mese di
novembre, per la sua approvazione entro la fine
dell’anno.
L’ANMIL sta quindi lavorando alla definizione
degli argomenti da proporre in vista della Legge
di Stabilità 2017, in coerenza e in continuità con
quanto avanzato negli anni passati e con la piattaforma rivendicativa dell’Associazione.
Numerose le proposte di miglioramento in tema
di tutela (della categoria), a partire dall’abbassamento del grado di menomazione indennizzabile in rendita, dall’attuale 16% all’11%, per
garantire a soggetti con gradi di invalidità
comunque significativi un sostegno economico
per tutta la vita e la presa in carico continuativa
da parte dell’INAIL. Resta tra gli obiettivi
dell’ANMIL anche l’ottenimento della definitiva
abolizione del divieto di cumulo tra le prestazioni
liquidate dall’INPS a seguito di infortunio o
malattia professionale e la rendita INAIL che ha
per oggetto lo stesso evento invalidante, fino a
concorrenza della rendita stessa.
Come più volte evidenziato, è ormai auspicabile
anche un adeguamento della normativa in tema
di assistenza personale continuativa, che consenta di modulare l’intervento rispetto alla gra-
obiettivo TUTELA
vità della disabilità e alle diversificate esigenze
del beneficiario, nonché una riconsiderazione
delle prestazioni riconosciute ai superstiti di
infortuni e malattie professionali, alla luce
dell’evoluzione della società e dei rapporti familiari, con il riconoscimento delle quote integrative della rendita INAIL fino al ventiseiesimo
anno di età del figlio o fino al trentesimo in caso
di iscrizione ad elenchi o liste per il collocamento obbligatorio. Inoltre, al posto dell’assegno funerario, è giusto che venga riconosciuto
un indennizzo in capitale ai genitori dei lavoratori deceduti a causa di un infortunio o malattia
professionale quando non risultino familiari a
loro carico.
Ancora in tema di tutela della categoria, si ipotizza anche l’equiparazione del regime della
rendita ai superstiti INAIL (oggi calcolata sul
50% della retribuzione del lavoratore) alla
reversibilità della pensione INPS che è invece
calcolata sul 60%, mentre si sta valutando l’introduzione di una percentuale differenziata per
gli invalidi del lavoro che intendano usufruire
del prepensionamento (ai sensi della legge 23
dicembre 2000 n. 388), attualmente pari al 75%
indifferentemente per tutte le categorie di
disabili. Con un’operazione analoga a quanto già
previsto per la gestione Grandi Invalidi e coerentemente con quest’ultima, la percentuale mini-
coloro che, raggiunta l’età massima, rimarrebbero privi di qualunque sostegno economico in
attesa di ottenere la pensione.
Tra i temi ipotizzati, inoltre, il rifinanziamento
dell’IRFA (l’Istituto di Riabilitazione e Formazione ANMIL) che, negli ultimi anni, grazie al
contributo statale ha potuto incrementare notevolmente le sue attività e portare a termine
importanti progetti per la formazione dei lavoratori e dei disabili. Sarebbe quindi importante, per
la continuità delle iniziative di IRFA, poter contare su nuove risorse economiche.
Altrettanto importante, sempre nell’ottica del
potenziamento delle attività associative, è la
ridefinizione dello stanziamento previsto dalla
legge 15 dicembre 1998 n. 438 per l’erogazione
del Contributo statale in favore delle Associazioni di promozione sociale. La misura attuale, infatti, non appare più congrua alle esigenze
degli enti beneficiari e se ne vorrebbe ottenere
l’aumento per il futuro.
Si tratta al momento solo di proposte che auspichiamo possano trovare spazio nel disegno di
legge di Stabilità, ma per questo occorrerà attendere la fine dell’anno.
LE NOSTRE BATTAGLIE
ma potrebbe essere fissata per gli invalidi del
lavoro nel 60%.
Allo stesso modo, sarebbe auspicabile l’estensione della soglia del 60%, fissata dalla legge di
Stabilità 2007 per l’accesso alla gestione grandi
invalidi INAIL, anche per l’ottenimento di benefici non direttamente collegati all’assicurazione
infortuni, come l’esenzione totale dal ticket per
le cure termali, per usufruire dei quali oggi sono
previste percentuali più elevate. La situazione
attuale, infatti, risulta penalizzante per gli invalidi del lavoro, considerato che la riforma del 2000
ha modificato il calcolo delle invalidità da lavoro
con parametri più restrittivi, impedendo così a
molti lavoratori infortunati di accedere a benefici
collegati al grado di disabilità.
A seguito del notevole innalzamento dell’età
pensionabile dovuto alle riforme previdenziali di
questi anni, è stata poi avviata una riflessione in
tema di assegno di incollocabilità, (attualmente
riconosciuto agli invalidi del lavoro che non possano usufruire del collocamento mirato), fino al
65° anno di età. L’ANMIL vorrebbe quindi proporre un innalzamento del limite anagrafico per
l’erogazione dell’assegno, al fine di tutelare
LA RIVALUTAZIONE SCATTERÀ IL PROSSIMO ANNO
Da alcuni anni, a causa della bassa inflazione e dell’attuale situazione economica, il costo della vita
non subisce variazioni rilevanti ed i prezzi al consumo per le famiglie calcolati dall’ISTAT sono sostanzialmente inalterati, pertanto ne è risultato, come lo scorso anno, un aumento irrisorio delle prestazioni economiche INAIL.
Si tratta di un andamento fisiologico del momento socio-economico attuale e, di conseguenza, anche
per quest’anno le prestazioni economiche riconosciute a infortunati e tecnopatici resteranno invariate.
Anche se l’INAIL non ha ancora diffuso provvedimenti ufficiali, sappiamo che l’ISTAT ha registrato una
rivalutazione negativa dell’indice dei prezzi, pari a meno dello 0% (-0,1%), e quindi non richiederà
l’adeguamento delle prestazioni al costo della vita. Lo stesso vale per l’adeguamento degli indennizzi
del danno biologico - dal 2016 diventato automatico grazie alla nostra attivazione - ma, basandosi
anch’esso sull’indice ISTAT, per quest’anno non produrrà aumenti.
Tuttavia questa situazione non deve comunque preoccupare, perché è fatto salvo l’aumento sulla base
della variazione dei salari scattato l’ultima volta nel 2012, che permetterà di recuperare in maniera più
consistente il valore delle prestazioni.
Certamente sarà utile ricordare che il principale meccanismo di rivalutazione delle prestazioni INAIL
non è quello ISTAT, ma quello che interviene quando si verifica una variazione a partire dal 10% rispetto alla retribuzione media giornaliera precedentemente considerata.
Dal momento che tale variazione non si verifica tutti gli anni ma mediamente ogni 4-5 anni, a seconda
dell’andamento dei salari, proprio su richiesta dell’ANMIL nel 2000 è stata introdotta come tutela
aggiuntiva la rivalutazione ISTAT la quale garantisce ogni anno un anticipo che viene poi riassorbito
quando scatta la rivalutazione salariale.
Finché l’inflazione è stata alta, questo meccanismo ha permesso di ottenere buoni anticipi sulla rivalutazione, ma ora che l’inflazione è ferma, anche gli aumenti annuali sono diventati molto bassi.
Dunque verrà tutto recuperato con la prossima rivalutazione utile, senza alcuna perdita economica per
i titolari di rendita INAIL.
obiettivo TUTELA
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LE NOSTRE BATTAGLIE
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IL MONDO DEL LAVORO È CAMBIATO:
URGENTE AGGIORNARE LE NORME
SULL’ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI
E LE MALATTIE PROFESSIONALI
Il tema degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nel nostro Paese è ancora
centrale sul piano economico e
sociale, non solo per l’ampiezza del fenomeno dal punto di
vista numerico, ma soprattutto
per il valore che la società e
l’ordinamento attribuiscono al
lavoro, quale fattore di crescita
della società stessa e del singolo.
L’attenzione verso il tema si è
sviluppata, nel tempo, sia con
l’obiettivo di prevenire gli
infortuni sia per garantire un
ristoro adeguato ai lavoratori e
alle loro famiglie nell’eventuaFoto Archivio Storico ANMIL – S. Benedetto Val di Sambro (BO), 1957
lità di un incidente. Ma se da
un lato l’obiettivo di azzerache ha notevolmente cambiato le condizioni dei
mento degli infortuni e delle malattie di origine
lavoratori che si muovono sul mercato, sia dal
lavorativa resta doveroso e prioritario ed ha dato
punto di vista delle tutele legislative e contrattuali
negli anni risultati apprezzabili, ancora oggi contigeneralmente connesse allo status di lavoratore sia
nua ad essere indispensabile una costante riflessioper quanto riguarda le concrete condizioni lavoratine sulla funzione dell’assicurazione sociale per i
ve, sempre più ispirate all’instabilità ed alla variabirischi professionali.
lità (dei ruoli, delle mansioni, degli orari e delle sedi
Con le più recenti riforme del settore si è riconodi svolgimento del lavoro).
sciuta l’esigenza di una protezione integrata e conPreso atto di questa ormai consolidata fisionomia
tinua rispetto ai rischi professionali, intendendo con
del mondo del lavoro, è stato naturale chiedersi se
ciò affermare che il percorso di tutela, va dal
non sia necessario rivedere, di conseguenza, la
momento della prima esposizione al rischio fino
tutela assicurativa. E la risposta per l’ANMIL è sicuall’eventuale percorso di cura, riabilitazione, reinramente affermativa.
serimento sociale e lavorativo del soggetto. Ma se
Non a caso un connotato caratteristico dell’assicucomplessivamente questo sistema è positivo, tuttarazione infortuni è sempre stato l’esigenza di evolvia affonda le radici in un quadro normativo riferito
versi e questo ruolo imponente è stato ricoperto
ad un contesto socio-economico ormai superato.
dalla giurisprudenza, che ha via via sempre più
Partendo da questa riflessione l’ANMIL ha promosallargato e perfezionato l’ambito della tutela ed ha
so, in collaborazione con la Fondazione EYU, una
aperto la strada a modifiche normative parziali, ma
specifica ricerca dal titolo “Dal lavoro flexible&sespesso di grande impatto. Per questo da parte di
cure (flessibile e sicuro) al lavoro safe&suitable
molti - e dell’ANMIL in particolare - da tempo è
(sicuro e adatto/adeguato)”, che ripercorre l’evolustata sollecitata l’emanazione di un nuovo testo
zione della normativa in materia di assicurazione
unico che, in continuità con quello sulla prevenziocontro gli infortuni sul lavoro e le malattie profesne, restituisca coerenza complessiva al sistema e
sionali nell’ottica di una sua auspicabile revisione
permetta, quindi, di inserire in un nuovo ed organico
che tenga conto delle trasformazioni sociali, econocontesto proposte di adeguamento e riforma ormai
miche e normative intercorse da quando, nel 1965,
urgenti.
il legislatore emanò quello che è ancora oggi il testo
La sfida sarà inoltre quella di saper guardare al
di riferimento in materia, ( D.p.r. 1124) pur con le
futuro per cogliere i bisogni di una società in continumerose modifiche apportate negli anni.
nua evoluzione, nella quale lavoro e welfare giocano
Punto di partenza è stata l’analisi del complicato
un ruolo cruciale per il raggiungimento dell’autoprocesso di flessibilizzazione del mercato del lavoro
obiettivo TUTELA
Dovrebbero poi essere prese in considerazione le
specifiche esigenze di soggetti con invalidità gravi
per quanto riguarda le cure sanitarie, rieducative e
palliative, la fornitura di protesi e gli interventi per il
superamento delle barriere architettoniche, l’assistenza domiciliare, il sostegno psicologico, sociale e
professionale. In questo senso una modifica auspicabile riguarda l’assistenza personale continuativa,
oggi troppo rigida in quanto non consente di modulare l’intervento rispetto a situazioni diversificate.
Non meno importante è infine la possibilità di rivedere il sistema degli indennizzi che il decreto 38 del
2000 ha profondamente modificato con l’introduzione del danno biologico. Non è una questione solo
monetaria bensì riguarda una tutela più completa,
perché mantenere un rapporto di presa in carico
con l’INAIL significa poter contare su un’assistenza
duratura, che riguarda tutte le prestazioni (sanitarie, assistenziali, protesiche) necessarie per la tutela globale dell’infortunato.
LE NOSTRE BATTAGLIE
nomia e della realizzazione dell’individuo. È il caso,
ad esempio, della platea di lavoratori attualmente
assicurati, allargatasi nel corso degli anni ma non
ancora universale. In un mondo del lavoro che non
conosce più solo semplici rapporti di interdipendenza e nel quale il concetto di prestazione lavorativa
appare molto più sfumato rispetto al passato, una
logica evoluzione del sistema potrebbe essere rappresentata da un’assicurazione che tuteli il lavoro in
tutte le forme in cui può concretamente realizzarsi.
Anche il lavoro femminile, poco considerato in un
periodo storico in cui a lavorare erano prevalentemente gli uomini è ormai, da decenni, una realtà
consolidata e, parlando di assicurazione infortuni,
non possiamo ignorare le specificità della condizione femminile che spesso vede le donne divise tra
due occupazioni egualmente gravose (la cura della
famiglia e l’impegno professionale), con rischi
peculiari che la nostra legislazione attualmente non
riconosce.
Foto Archivio Storico ANMIL – S. Benedetto Val di Sambro (BO), 1957
obiettivo TUTELA
Foto di Pietro Basoccu - Spettacolo "SMS" della Compagnia Rossolevante
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LE NOSTRE BATTAGLIE
CRESCE L’ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE
PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO
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Diritto al lavoro e collocamento mirato sono
alcuni dei temi più sentiti dal mondo della disabilità, soprattutto in un momento socio-economico in cui le opportunità di inserimento sono
state ridotte al minimo a causa della crisi occupazionale che ha investito il nostro Paese.
Questa situazione ha spinto il legislatore a rivedere il sistema delle politiche attive per il lavoro
dando un’attenzione specifica alle esigenze dei
lavoratori disabili.
Con il Decreto Legislativo n. 151 Legge del 14
settembre 2015 attuativo del Jobs Act, sono
state apportate alcune importanti modifiche alla
68/1999. In primo luogo, nell'ottica di rafforzare
il collocamento mirato, è stata prevista
l'emanazione di linee guida volte a
promuovere la rete integrata
con: i servizi per il lavoro, gli
accordi territoriali, la valutazione bio-psico-sociale
della disabilità, gli accomodamenti ragionevoli,
il responsabile dell'inserimento lavorativo e le
buone pratiche di inclusione lavorativa.
Un lavoro imponente e
impegnativo per il quale ad
elaborare le linee guida è
stato istituito un apposito
gruppo di lavoro in seno all’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità
di cui anche l’ANMIL fa parte e, dopo quasi
un anno di confronto, sta finalmente giungendo
a termine.
Si fanno quindi strada importanti novità in tema
di collocamento che, insieme alla riforma dei
centri per l’impiego e all’Istituzione dell’ANPAL
(Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del
Lavoro) dovrebbero dare nuove opportunità ai
disabili in cerca di occupazione.
Nel frattempo anche l’ANMIL sta continuando a
mettere in campo l’esperienza delle proprie
Agenzie per il Lavoro, enti accreditati che in
diverse città promuovono l’incontro tra domanda
e offerta di lavoro con particolare attenzione alle
categorie svantaggiate.
A Milano, il 24 giugno scorso, è stata inaugurata
l’Agenzia Pilota di Promozione Sociale, uno spazio polifunzionale gestito dall’Agenzia per il
Lavoro ANMIL di Milano e da IRFA (Istituto per la
Riabilitazione e Formazione ANMIL), dedicato
alla formazione dei disabili deboli.
Nella convinzione che acquisire competenze
obiettivo TUTELA
specifiche sia un fattore determinante per la riuscita dell’inserimento, l’Agenzia offre sette percorsi professionalizzanti (dalla manutenzione
del verde alla ristorazione, dai corsi per barman
a quelli di informatica) caratterizzati da un
aspetto fortemente innovativo: alle lezioni frontali e di laboratorio si affianca, infatti, la disponibilità di una piattaforma web dedicata, dove è
possibile rivedere le lezioni, svolgere esercizi e
test in autonomia.
Le attività dell'Agenzia Pilota di Mediazione
Sociale non si rivolgono solo alle persone con
disabilità, ma anche alle aziende. Viene infatti
offerta consulenza amministrativa per la gestione degli obblighi sanciti dalla Legge
68/99 e, attraverso tutor specializzati, è possibile dare supporto
all’integrazione socio-lavorativa dei neo-assunti con
disabilità per facilitare i
processi di inclusione in
azienda.
L’Agenzia per il lavoro
ANMIL di Roma ha di
recente riorganizzato la
propria attività predisponendo uno sportello di
apertura al pubblico e
incrementando
quindi
il
numero di utenti iscritti. In
un’ottica di costante miglioramento della qualità dei servizi offerti ai
soci e a coloro che si rivolgono all’Agenzia,
ma anche al fine di agevolare l’incontro tra
domanda e offerta di lavoro e creare così occasioni concrete di impiego, di tirocinio o di formazione, si è lavorato per un reale ampliamento
della rete e di partnership e collaborazioni sia
con le altre agenzie per il lavoro private esistenti
sia con le aziende presenti sul territorio.
Sulla medesima linea si muove anche l’Agenzia
di Bologna, direttamente impegnata nella fornitura di servizi di orientamento e supporto nella
ricerca attiva di lavoro che hanno permesso di
accrescere il numero degli iscritti raggiungendo
così quota 639 unità.
L’Agenzia per il Lavoro di Bergamo sta proseguendo le sue attività sul fronte delle Reti
Territoriali mediante la partecipazione ai Tavoli
di coordinamento relativi alle Doti del Piano
Provinciale Disabili, con particolare attenzione
agli invalidi del lavoro.
Ha inoltre sviluppato altri importanti iniziative,
come il Progetto Occupabilità & Orientamento,
LE NOSTRE BATTAGLIE
che ha sostenuto economicamente l’Agenzia
zione dinamici e duraturi che possano apportare
nello svolgimento di alcune attività di scouting
miglioramenti significativi alle condizioni lavorapresso Enti Pubblici, per la rilevazione di mantive e economico-sociali dei soggetti appartesioni cui adibire categorie protette della
nenti alle categorie di cui alla legge n. 68/1999.
Provincia, e di attività di orientamento a docenti
In ultimo, il 2015 ha visto la nascita dell’Agenzia
circa i servizi disponibili per l’inserimento lavoANMIL Sicilia, accreditata come Agenzia del
rativo degli allievi disabili in uscita dai percorsi
Lavoro riconosciuta dall’Assessorato Regionale
scolastici. La Dote Unica Lavoro ha invece supdella Famiglia, delle Politiche sociali e del
portato l’Agenzia nell’erogazione di alcuni servizi
Lavoro con D.D.G. n. 6545 del 15/09/2015 sia per
di consulenza verso l’utente, legati a tirocini ed
la sede regionale che per le nove sedi territoriali,
ad eventuali integrazioni lavorative, concordati
compresa la sottosezione di Lipari.
con l’azienda che manifesta la
volontà o la necessità di inserire nuove risorse in organico.
L’Agenzia per il Lavoro ANMIL
di Napoli, nel 2015, nell’ottica
di incrementare la promozione
di ANMIL e di affermare la sua
presenza sul territorio, ampliare i servizi all’utenza e dare un
opportunità ai giovani di ottenere una formazione professionale promuovendo la solidarietà e la cooperazione, ha ottenuto, presso il dipartimento della
Gioventù e del Servizio Civile
Nazionale, l’accreditamento
all’Albo del SCN (Servizio Civile
Nazionale). Proseguono inoltre
la ricerca di partner per la stipula di nuove convenzioni e
protocolli, sia con istituzioni
Foto di Pietro Basoccu scattata in occasione dello spettacolo teatrale
pubbliche sia private, in modo
della Compagnia Rossolevante “Giorni rubati” allestito nei cantieri
da intraprendere le concertaIntermare Fabrication Yard di Arbatax (OG).
L’attore protagonista è un invalido del lavoro, Giammarco Mereu.
zioni necessarie all’instaurazione di rapporti di collabora-
obiettivo TUTELA
9
LE NOSTRE BATTAGLIE
L’INAIL AI NASTRI DI PARTENZA PER IL
MANTENIMENTO AL LAVORO DEGLI INFORTUNATI
10
Con la determinazione del Presidente dell’INAIL n.
258 dell’11 luglio scorso, è stato approvato il
“Regolamento per il reinserimento e l’integrazione
lavorativa delle persone con disabilità da lavoro”,
con il quale l’Istituto avvia la prima fase attuativa
della riforma che ha attribuito all’INAIL competenze in materia di reinserimento e di integrazione
lavorativa delle persone con disabilità da lavoro.
Un processo avviato con la Legge di Stabilità 2015
che, recependo una forte sollecitazione dell’ANMIL,
ha riconosciuto l’Istituto come soggetto incaricato
del reinserimento e della integrazione lavorativa
degli invalidi del lavoro, da realizzare con “progetti
personalizzati mirati alla conservazione del posto di
lavoro o alla ricerca di nuova occupazione”.
Il Regolamento recentemente approvato, frutto anche
di un attento lavoro all’interno del Consiglio di
Indirizzo e Vigilanza dell’INAIL (di cui fa parte l’ANMIL
rappresentata dal Presidente Nazionale Franco
Bettoni) disciplina in fase di prima attuazione gli
interventi volti alla conservazione del posto di lavoro
prioritariamente con la medesima mansione oppure
con una mansione diversa rispetto a quella cui l’assi-
obiettivo TUTELA
curato era adibito prima dell’evento lesivo. Tre le tipologie di intervento previste: il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di
lavoro, l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro, la formazione professionale.
Gli oneri degli interventi sono a carico dell’INAIL
che ha fissato per ciascuna tipologia diversi limiti
massimi di spesa rimborsabili al datore di lavoro,
ovvero: 95.000,00 euro per il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi
di lavoro; 40.000,00 euro per l’adeguamento e
l’adattamento delle postazioni di lavoro; 15.000,00
euro per la formazione professionale.
Saranno oggetto di successiva regolamentazione gli
interventi finalizzati alla ricerca di una nuova occupazione nei casi in cui la permanenza in azienda
dopo l’infortunio non sia possibile e sia quindi
necessario ricollocare i lavoratori infortunati in un
contesto lavorativo diverso da quello originario.
Un punto su cui l’ANMIL ha voluto mettere da subito
l’accento, consapevole del fatto che solo in pochi
casi, purtroppo, la conservazione del posto nella
stessa azienda è concretamente possibile.
Oggi circa il 93% degli incidenti sul
lavoro avviene in aziende di piccole
dimensioni che, per la loro stessa natura e per il tipo di attività - prevalentemente manuale - che in esse si svolge,
hanno grandi difficoltà a mantenere in
attività il lavoratore infortunato o ad
adibirlo a mansioni differenti. Per questo nella Relazione Programmatica
INAIL 2017-2019 è stato specificato che
gli interventi in materia di reinserimento debbano riguardare sì la continuità
lavorativa, ma anche, qualora essa non
sia attuabile, la ricollocazione in altre
attività e/o aziende.
Sempre nella Relazione Programmatica è inoltre precisato che, gradualmente, tale possibilità dovrà coinvolgere anche gli invalidi del lavoro che
hanno perso la loro occupazione. Si
tratta delle moltissime persone attualmente iscritte nelle liste del collocamento mirato e beneficiarie degli interventi previsti dalla legge 68/1999. Un
numero che dall’entrata in vigore della
legge 678 è addirittura aumentato, da
10.000 a circa 15.000 iscritti a fronte,
per contro, di una costante diminuzione
degli infortuni sul lavoro. Segno evidente che i meccanismi del colloca-
LE NOSTRE BATTAGLIE
mento non hanno avuto per questa
categoria i benefici sperati e che sono
necessari interventi di altro tipo.
Un modello di presa i n carico che
potrebbe risultare efficace, accanto a
quelli finora ipotizzati, è quello delle
“Doti lavoro”, sistema proprio della
Regione Lombardia: in pratica, qualora il rientro in azienda non fosse possibile, l’Istituto potrebbe finanziare
percorsi di reinserimento da realizzare in convenzione con enti accreditati,
affidando ad essi in tutto o in parte il
processo di ricollocazione.
QUESTIONARIO • FUNZIONAMENTO CENTRO PROTESI VIGORSO DI BUDRIO
Al fine di avviare un studio campionario fra gli utenti del Centro protesi di Vigorso di Budrio, ANMIL ha predisposto un questionario per valutare lo stato dei servizi offerti dal centro.
Questa indagine sarà utile a migliorare la qualità delle prestazioni e la comprensione delle reali criticità della
struttura comprese le eventuali inefficienze riscontrate. I dati da essa ricavati saranno gestiti ed elaborati per
uso statistico e ci restituiranno un quadro aggiornato della situazione attuale.
Preghiamo quindi tutti i soci che hanno usufruito dei servizi del Centro protesi di Budrio, di compilare il questionario sottostante che dovrà essere inviato a mezzo posta in busta chiusa a: Direzione Generale ANMIL –
Servizi Istituzionali – Questionario Servizi Budrio - Via Adolfo Ravà, 124 - 00142 ROMA
DATI PERSONALI
Nome:
Cognome:
Anno e luogo di nascita:
Residenza:
DATI INFORTUNIO
Data dell’infortunio:
Grado di invalidità:
Tipo di infortunio:
Tipo di protesi/ausilio:
TEMPI PER AUTORIZZAZIONE INAIL
❏ entro 1 mese
❏ da 1 a 3 mesi
❏ oltre 6 mesi
LIVELLO DI SODDISFAZIONE
TEMPI PER CONVOCAZIONE VISITA
❏ entro 1 mese
❏ da 1 a 3 mesi
❏ oltre 6 mesi
TEMPI PER CONSEGNA PROTESI/AUSILIO
❏ entro 1 mese
❏ da 1 a 3 mesi
❏ oltre 6 mesi
Servizio
❏ scarso
❏ medio
❏ buono
Assistenza ricevuta
❏ scarso
❏ medio
❏ buono
Disponibilità del personale
❏ scarso
❏ medio
❏ buono
NOTE PERSONALI
obiettivo TUTELA
11
LE NOSTRE BATTAGLIE
AGGIORNATO IL PIANO BIENNALE
PER LA DISABILITÀ
12
Lo scorso 13 luglio, alla presenza del Ministro del
Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e del
Sottosegretario Franca Biondelli si è svolta la sessione plenaria dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità che ha approvato la
bozza del II Programma di Azione Biennale.
Il Programma (la cui prima versione è stata approvata a dicembre 2013) individua le aree prioritarie verso
cui indirizzare azioni e interventi per la promozione e
la tutela dei diritti delle persone con disabilità, in una
prospettiva coerente ed unitaria alla politica nazionale e locale, al fine di contribuire al raggiungimento
degli obiettivi generali della Strategia europea sulla
disabilità 2010-2020 e della Convenzione dell'ONU
sui diritti delle persone con disabilità.
In concreto il Programma redatto in continuità con il
precedente individua sette linee di azione sulle quali
intervenire con iniziative specifiche, profilando interventi di tipo legislativo e amministrativo generale che
impegnano principalmente le Amministrazioni centrali in fase di proposta normativa, in stretto raccordo
con le Regioni e le Province Autonome. Per ognuna di
queste linee di azione viene previsto il coinvolgimento di diversi attori istituzionali e non a vario livello
(centrale e periferico) oltre al coinvolgimento delle
associazioni, delle organizzazioni sindacali e
dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle
Persone con Disabilità. Il nuovo Programma d’Azione
- che sarà oggetto di ulteriore dibattito nel corso
della prossima Conferenza Nazionale sulle Politiche
obiettivo TUTELA
Sociali per la Disabilità che si terrà a Firenze il 16 e
17 settembre prossimi - affronta le principali tematiche in materia offrendo un ampio ventaglio di proposte ed azioni per la piena inclusione delle persone
con disabilità.
La prima linea di azione riguarda il sistema di riconoscimento della condizione di disabilità e, nel suo
ambito, è stata rilanciata la necessità di un’azione
incisiva e ampia del sistema di accertamento e valutazione della disabilità, in linea con i principi dell’inclusione sociale. La seconda linea di azione individua
interventi mirati al contrasto dell’isolamento e per la
deistituzionalizzione, per l’abitare in autonomia e per
l’assistenza personale autogestita, con rinnovata
volontà di applicare concretamente la Convenzione
ONU e garantire vita indipendente e inclusione nella
società. Salute e diritto alla vita sono i temi centrali
della linea di intervento 3: rispetto agli obiettivi del
precedente Programma di Azione, si rileva che le
politiche sanitarie risultano ancora fortemente
influenzate da modelli di cura che mettono al centro
la malattia e non la persona con disabilità nel suo
contesto di vita, con una forte difficoltà a costruire
LE NOSTRE BATTAGLIE
Foto di Pietro Basoccu - Spettacolo "SMS" della Compagnia Rossolevante
progetti personalizzati. Situazione da superare con
interventi mirati che partano dalla revisione dei
Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), fino ad una più
efficace programmazione degli interventi di rilievo
socio-sanitario.
La linea di intervento 4 riguarda l’inclusione scolastica e i processi formativi, anche mirati agli adulti con
disabilità e alla formazione professionale, in correlazione con gli obiettivi della linea di intervento 5 dedicata a “Lavoro e Occupazione”, alla cui stesura ha
partecipato attivamente l’ANMIL, rappresentata dal
Presidente Franco Bettoni, che ha coordinato insieme a Sergio Ricci della UIL il relativo gruppo di lavoro. Il Presidente Bettoni ha espresso soddisfazione
per i risultati raggiunti commentando: “Nell’elaborazione della bozza abbiamo cercato di concentrare i
nostri sforzi sul tema del collocamento mirato, per
rendere la normativa più efficace nell’offrire occasioni di lavoro e garantire livelli essenziali di funzionamento dei servizi su tutto il territorio”.
In tema di collocamento, in particolare, il documento
si propone di migliorare la qualità dei dati disponibili,
con iniziative volte all’integrazione delle fonti amministrative con quelle statistiche ed alla informatizzazione di tutti i dati disponibili sul collocamento mirato, allo scopo di elaborare in tempo reale le informazioni a livello nazionale, regionale e locale.
Per dare maggiore efficacia alla normativa, il
Programma prevede modifiche legislative come:
innanzitutto, il rifinanziamento del Fondo Nazionale
per la legge 68, sostanzialmente azzerato; la verifica
delle disposizioni in tema di compensazioni da parte
delle aziende che abbiano più sedi, per valutare se vi
siano penalizzazioni nell’occupazione di persone con
disabilità nel Mezzogiorno e rischio di ricostruire
ghetti lavorativi; la creazione di una legislazione ad
hoc per i lavoratori colpiti da malattie ingravescenti e
croniche.
Infine, allo scopo di favorire un miglior funzionamento
della legge 68/99 sul collocamento mirato, si ritiene
auspicabile procedere alla ridefinizione dei criteri di
distribuzione dei fondi previsti dalla medesima legge
per rendere maggiormente efficaci detti incentivi;
definire le linee guida di funzionamento dei servizi del
collocamento mirato; istituire un centro nazionale di
informazione, consulenza e sostegno in cui raccogliere le buone pratiche di inclusione; realizzare una
banca dati degli ausili; inserire l’INAIL nella rete del
collocamento mirato territoriale. Il Piano di Azione si
occupa inoltre, nella linea di intervento 6, della promozione e dell’attuazione dei principi di accessibilità
e mobilità, affrontando quindi le problematiche connesse alle barriere architettoniche e senso-percettive, al trasporto, al turismo accessibile.
Infine, al punto 7 si inseriscono le iniziative in tema di
politiche internazionali sulla disabilità per chiudere
con le proposte relative allo sviluppo del sistema statistico e al monitoraggio dell’attuazione delle politiche di livello nazionale e regionale rilevanti per l’applicazione della Convenzione ONU.
Dopo la Conferenza di Firenze del prossimo settembre il testo dovrà essere recepito e approvato tramite
DPR, al fine di poter dare attuazione concreta alle
tante proposte in esso contenute.
obiettivo TUTELA
13
LE NOSTRE BATTAGLIE
NESSUNO SENZA GIUSTIZIA: L’ANMIL
INTERVIENE A TUTTO CAMPO NEI PROCESSI PENALI
14
Negli ultimi anni, l’ANMIL ha cominciato a presenziare come parte attiva ai processi penali più
importanti che si sono svolti e si stanno svolgendo in Italia aventi ad oggetto le violazioni più rilevanti delle normative di prevenzione dagli infortuni e di tutela della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
Grazie al supporto di professionisti ed esperti
legali che operano in tutte le sedi territoriali,
l’Associazione si è costituita parte civile in processi del calibro di quello di Ivrea per i morti da
esposizione all'amianto negli stabilimenti
Olivetti e in quello in corso a Grosseto per le violazioni alle normative antinfortunistiche compiute durante la fase dell'emergenza conseguente
al naufragio della nave Concordia. Ha inoltre
depositato il proprio atto di nomina quale parte
danneggiata nel procedimento, ancora in fase di
indagini, per il crollo della Torre dei Piloti nel
porto di Genova dove sono morti 9 lavoratori per
cause riconducibili alla mancata valutazione dei
rischi e all’omessa osservanza delle normative
di sicurezza nella costruzione della torre.
E ancora l’ANMIL si è costituita parte civile nei
processi pendenti di fronte a due diversi Giudici
dell'Udienza Preliminare di Milano, in cui sono
imputati i direttori dell'Azienda Trasporti Milanesi e i dirigenti del Teatro alla Scala di Milano con
l’accusa, ancora una volta, di aver esposto
all'amianto i dipendenti, causando il decesso di
una ventina di dipendenti dei vari enti.
obiettivo TUTELA
In questo lavoro ci siamo affidati ad un team di
professionisti altamente specializzati nei cosiddetti mass tort, ossia nei reati che vedono offese
persone, gli Avvocati Alessandra Guarini di Biella,
Massimiliano Gabrielli di Roma e Cesare Bulgheroni di Milano, che hanno seguito e stanno seguendo processi di grande importanza come quello per il naufragio della Concordia, in cui assistono
svariati passeggeri tra cui una che, purtroppo, è
deceduta quando la Concordia si ribaltò addosso
agli scogli dell'Isola del Giglio, quello in corso a
Bari per il naufragio della Norman Atlantic, il traghetto che si incendiò al largo di Brindisi durante
le feste di fine anno 2014 e, attualmente, si stanno
cominciando ad occupare del processo per lo
scontro tra i treni della tratta Corato-Andria avvenuto lo scorso luglio.
Attraverso di loro l’ANMIL è assistita nelle varie
sedi giudiziarie italiane ottenendo, per noi, già i
primi successi: il 18 luglio scorso, con la sentenza del Tribunale di Ivrea che ha condannato i vertici aziendali della Olivetti, tra cui Carlo e Franco
De Benedetti e Corrado Passera, per la morte dei
lavoratori esposti all'amianto, ANMIL verrà
risarcita per i danni subiti quale Associazione per
la morte degli stessi lavoratori della Olivetti di
Ivrea, vedendosi così riconoscere il danno alla
propria attività svolta a favore dei lavoratori e dei
mutilati e invalidi sul lavoro nell'ambito di promozione della politica della sicurezza e della
prevenzione degli infortuni. Ci aspettiamo, dunque, altri successi in cui
la nostra determinazione
a sostegno dei lavoratori
venga apprezzata.
Creare un avamposto giudiziario è il nostro modo
di avanzare il fronte della
battaglia per la salvaguardia della salute dei
lavoratori e per la cultura
della sicurezza vigilando,
direttamente dal processo, sul rispetto delle regole antinfortunistiche a
fianco delle vittime.
Al riguardo, sempre con
gli Avvocati Guarini, Gabrielli e Bulgheroni stiamo anche chiedendo il
riconoscimento dei cosiddetti “danni punitivi”, un
istituto giuridico di derivazione anglosassone che
LE NOSTRE BATTAGLIE
consente alle vittime di ottenere risarcimenti
ulteriori rispetto a quelli semplicemente necessari a compensare il danno subito e finalizzati a
sanzionare il comportamento del danneggiante
che abbia tenuto una condotta particolarmente
grave. In questo modo, più precisamente, ANMIL
chiede così che vengano sanzionati anche economicamente quelle aziende che risparmiano sulla
sicurezza dei lavoratori, speculando cinicamente
sulla loro pelle, affinché diventi antieconomico e
quindi meno conveniente risarcire le vittime
anziché adeguarsi agli standard di sicurezza.
Vogliamo colpire i “furbi” penalmente e con la
condanna a un maxi risarcimento per aver esposto a rischio la salute dei lavoratori dipendenti
per bieche logiche di bilancio e di risparmio.
La battaglia è ancora durissima perché ci sono
resistenze da parte della giurisprudenza più
ancorata ai vecchi criteri risarcitori tradizionali,
non incline ad accogliere questa nuova tipologia
di danno; tuttavia, procediamo confortati da una
recente ordinanza con cui è stata rimessa alle
Sezioni Unite della Cassazione la questione formale del riconoscimento dei danni punitivi anche
in Italia, unico vero rimedio contro quegli
imprenditori che daranno finalmente attuazione
alle normative vigenti in tema di sicurezza solo
se saranno certi di rischiare di pagare molto di
più in corso di accertamento danni.
In questo quadro di iniziative giudiziarie ANMIL
ha deciso di “dissotterrare l'ascia di guerra”
anche direttamente a favore dei lavoratori che
abbiano subito infortuni sul lavoro o abbiano sviluppato malattie professionali, nonché dei diretti
congiunti di lavoratori deceduti a causa del lavoro. Ed è per questo motivo che chiediamo a tutti
voi e ai vostri familiari di aiutarci in questa battaglia sia segnalandoci quei casi in cui ritenete che
ci sia stata una qualche violazione alle normative
antinfortunistiche e di prevenzione delle malattie
professionali da parte delle aziende sia sostenendo la nostra attivazione con un piccolo contributo attraverso un versamento con il bollettino
postale allegato al giornale.
Vi chiediamo, dunque, di monitorare per noi il
territorio e di segnalarci tutte le possibili problematiche perché così le potremo sottoporre ai
nostri legali al fine di decidere tempestivamente
gli interventi da adottare, tra i quali in primo
luogo le denunce alle Autorità Giudiziarie competenti affinché intervengano e pongano urgente
rimedio alle situazioni di pericolo e poi si occupino di individuare i responsabili dei fatti delittuosi
che si siano verificati.
Insomma ANMIL ha deciso di non lasciare soli i
propri Associati e di intervenire al loro fianco
costituendosi come parte civile nei processi e
fornendo, a chi lo vorrà, anche la più appropriata
assistenza legale.
In questo modo potremo, tutti insieme, contribuire alla crescita della cultura della sicurezza sui
luoghi di lavoro denunciando le zone grigie in cui
si annidano le logiche di risparmio sulla sicurezza ed i comportamenti che finiscono per ledere
solamente i lavoratori.
Uniti dunque per ottenere Giustizia per il rispetto
delle regole sui luoghi di lavoro!
Grazie a tutti già da ora.
obiettivo TUTELA
15
LE NOSTRE BATTAGLIE
16
UNO STUDIO DELL’ANMIL SUL CAMBIAMENTO
DEL LAVORO E DELLA TUTELA DELLE DONNE
IN 50 ANNI: “IL VECCHIO E IL NUOVO”
Anche quest’anno l’Associazione ha voluto dare il
proprio contributo per richiamare l’attenzione
sul mondo del lavoro al femminile e sulla tutela
prevista per le donne che si infortunano a causa
dell’attività lavorativa o rimangono permanentemente invalide anche per aver contratto una
malattia professionale.
Grazie al Gruppo Donne ANMIL per le Politiche
Femminili, in occasione della Giornata della
Donna è stata promossa la realizzazione di uno
studio, presentato nei primi giorni di marzo, dal
titolo esplicativo: “Il vecchio e il nuovo - Vite di
donne a confronto: come sono cambiati il lavoro
e la tutela femminile negli ultimi 50 anni”, curato
da esperti dell’ANMIL in materia statistica e normativa.
Per divulgare l’iniziativa quasi 40 Sedi ANMIL territoriali hanno organizzato una conferenza stampa, analogamente alla Direzione generale che ha
visto svolgere i lavori dell’incontro a Roma, nella
sede del Civ INAIL, ospitati dal Presidente
Francesco Rampi che ha tenuto un intervento
insieme a quello del Segretario
di Presidenza del Senato e
Componente Commissione straordinaria per la tutela e la promozione diritti umani, Sen.
Silvana Amati e dei curatori
dello studio, ovvero il Coordinatore dei Servizi Statistico-informativi ANMIL, Franco D’Amico,
e la giurista Maria Giovannone,
Responsabile Ufficio ANMIL &
Sicurezza.
Per l’ANMIL erano presenti inve ce il Presidente nazionale,
Franco Bettoni, la Componente
del Comitato esecutivo Martina
Muzi e le Rappresentanti del
Gruppo Donne per le Politiche
femminili, mentre i lavori sono
stati coordinati dalla giornalista
Luce Tommasi.
L’interessante excursus sul l’evoluzione del fenomeno infortunistico al femminile negli
ultimi 50 anni insieme a quello
della tutela assicurativa emerso
dallo studio, consente di comprendere quale direzione sia più
opportuno imprimere al Testo
Unico infortuni - che risale al
obiettivo TUTELA
1965 e andrebbe interamente rivisto - alla luce
delle mutate condizioni lavorative e delle esigenze di una società in cui il ruolo delle donne nell’economia diventa sempre più pregnante.
Valore aggiunto della ricerca - che vuole anche
essere uno strumento per migliorare la qualità
della vita delle famiglie italiane, all’interno delle
quali diventa sempre più complessa per le donne
la conciliazione tra le varie esigenze e il lavoro –
sono alcune storie di donne appartenenti alle
diverse generazioni dell’ultimo cinquantennio,
infortunatesi sul lavoro in lavorazioni e zone
diverse del paese inserite nel volume proprio.
Attraverso le emozioni suscitate dal racconto di
vite reali, diventano così più semplici da capire le
differenti condizioni lavorative e di tutela di ieri e
di oggi, per un’indagine conoscitiva inedita e
scientifica allo stesso tempo sui cambiamenti
del ruolo della donna in ambito lavorativo in
mezzo secolo dal punto di vista normativo, statistico, psicologico e delle dinamiche sociali interagenti.
L’ANMIL PER LE DONNE
“IL VECCHIO E IL NUOVO”
Vite di donne a confronto: come sono cambiati
il lavoro e la tutela al femminile negli ultimi 50 anni
Foto di Pietro Barbi “Il vecchio e il nuovo” ˆ ×'SRGSVWSfSXSKVEJMGS ANMIL-INAIL “Donne al lavoro
”
ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LAVORATORI MUTILATI E INVALIDI DEL LAVORO
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SPORT E DISABILITÀ
ANMILSPORT ITALIA: LA FINALE DEL CAMPIONATO
DI SOCIETÀ DI HANDBIKE
Continua anche quest’anno ad essere il paraciclismo l’attività principale portata avanti da ANMILSPORT Italia, che con i
suoi 20 atleti della squadra nazionale, dopo 5 delle 11 gare
del Campionato italiano di Società è prima in classifica, con
un vantaggio di 232 punti sulla seconda.
E per chi volesse seguire i nostri atleti e fare il tifo per loro, i
prossimi appuntamenti che li vedranno impegnati sono: il 4
Settembre a Somma Lombardo (VA), l’11 Settembre
all’Autodromo di Monza, il 25 Settembre a Varese, il 16
Ottobre a Sanremo (IM).
Ma l’ultimo appuntamento dell’anno da non mancare è per il
6 novembre, a Montalto di Castro Marina in provincia di
Viterbo, dove ANMIL Sport Italia, in collaborazione con il
Comune di Montalto di Castro, ASD Vitersport, FCI e CIP
Lazio, organizza la gara conclusiva del Campionato Italiano
di Società di handbike che sarà anche il 1° Campionato
regionale Lazio.
All’iniziativa gareggeranno circa 70 atleti con varie disabilità
provenienti da tutte le Regioni
d’Italia e in questa occasione si
festeggeranno anche i 40 anni
della ASD VITERSPORT.
Per l’organizzazione della manifestazione, sono stati preziosi i supporti del Presidente di
ANMIL Sport Pierino Dainese,
della Presidente dell’ANMIL di
Viterbo Rolanda Femminella e
del referente di ANMIL Sport di
Viterbo Paolo Baroncini.
Tutte le informazioni sulla gara
e il regolamento sono sul sito
www.anmil.it
NOTIZIE dal mondo dello sport
• Grande successo alla gara organizzata a Campodoro lo scorso 29 maggio con 75 partecipanti, tra cui il
record di ben 10 donne, da ANMILSport Italia in collaborazione con Asso 500, con i Presidenti ANMIL di
Padova Giovanni Negrin e di Pordenone Amedeo Bozzer. L’iniziativa benefica ha portato un sostanziale
contributo a Bimbingamba, la Onlus sostenuta da Alex Zanardi, presente alla manifestazione e alla
nostra ASD.
• Merita un elogio speciale il risultato stagionale di Fabrizio Bove, socio ANMIL di Frosinone, che oltre ad
aver vinto tutte le gare del Campionato italiano di Società, è secondo nella sua categoria (MH5) nel Giro
d’Italia handbike ed è stato secondo assoluto, dietro solo al campione del mondo polacco Ralf Wilk, alla
finale del campionato europeo, svoltosi il 30/31 Luglio a Bardonecchia TO.
• A partire dall’8 settembre si svolgeranno 8 incontri settimanali, consistenti in pomeriggi dimostrativi e
divulgativi delle nostre attività sportive presso il Centro Protesi di Budrio con la partecipazione del
Presidente di ANMIL Sport Italia e degli atleti della squadra.
• Invitiamo tutti i Soci ad avvicinarsi al mondo dello sport cominciando dalle bocce, una disciplina alla portata di tutti e che ha numerosi impianti dedicati in tutta Italia, avvalendosi dell’opportunità di usufruire di
un corso gratuito di 45 ore grazie al Regolamento protesico INAIL. Per ogni informazione contattare
ANMIL Sport Italia ai numeri 049.8171194 – 06.54196334 – 334.6691727
obiettivo TUTELA
17
LUCI E OMBRE DAL RAPPORTO INAIL 2015
SICUREZZA SUL LAVORO
di Franco D’Amico - Responsabile Servizi statistico-informativi ANMIL
Dalla Relazione annuale 2015 presentata lo scorso
mese di giugno dall’INAIL, si rileva un calo delle
denunce di infortunio sul lavoro di quasi 27.000 unità
(da 663.500 circa del 2014 a 636.800 del 2015) pari a 4,0%; ma se si considerano gli infortuni effettivamente “riconosciuti”, che nel 2015 sono stati poco più di
416.000, il calo rispetto al 2014 risulta ancora più consistente (pari a -6,6%) e si pone in linea con le flessioni
registrate negli anni precedenti.
Un risultato da valutare in maniera sostanzialmente
positiva soprattutto se si considera che, nel 2015, l'occupazione rilevata dall’ISTAT ha segnato una crescita
dello 0,8%, pari a +186.000 unità. Anche se non si può
considerare la moderata crescita degli occupati come
un indicatore esaustivo del monte ore lavorate dagli
assicurati INAIL (i cui dati non sono ancora disponibili),
si può tuttavia presumere che nel 2015 “l’effetto crisi”
non abbia avuto influenza sul calo degli infortuni, come
invece era avvenuto negli scorsi anni in cui la profonda
crisi economica e occupazionale aveva ridotto in misura
significativa il monte ore lavorate e quindi l’esposizione
al rischio d’infortunio.
Nell’ultimo quinquennio l’andamento degli infortuni
sul lavoro, sia per quelli denunciati che per quelli
accertati, ha mostrato una tendenza al ribasso molto
sostenuta e compresa complessivamente tra il 22% e
il 25%.
Ma se gli infortuni in generale sono in costante calo, è
sul fronte delle morti sul lavoro che continuano ad arrivare le preoccupazioni maggiori. Dalla stessa
Relazione, infatti, si rileva un incremento dell’8,2%
delle denunce di infortunio mortale, passate da 1.152
nel 2014 a 1.246 nel 2015, con una crescita di quasi 100
unità: un risultato che conferma sostanzialmente le
rilevazioni che erano state elaborate mensilmente
dall’Open Data INAIL nel corso dello stesso 2015. Se si
considerano i casi mortali effettivamente “accertati”
anziché quelli “denunciati”, il numero delle vittime 2015
scenderebbe a 694 unità, segnando una riduzione del
2% rispetto alle 708 del 2014. Va sottolineato, però, che
il numero dei morti “accertati” indicato dall’INAIL per
il 2015, è da considerare del tutto provvisorio in quanto non ancora consolidato, sia perché sono ci sono casi
di infortunio mortale ancora in corso di istruttoria, sia
perché nel consuntivo finale, che avverrà in tempi
successivi, il conteggio dovrà tenere conto anche di
quegli infortuni verificatisi nel corso del 2015 ma per i
quali il decesso è avvenuto dopo il 30 aprile 2016 (data
di rilevazione delle statistiche riportate nella
Relazione). Il bilancio definitivo dei morti “accertati” a
consuntivo finale, è quindi destinato, secondo le
nostre esperienze statistiche, a segnare anch’esso
una crescita di rilievo.
Di lavoro dunque si continua a morire: nelle fabbriche,
nei cantieri, nelle campagne, ovunque nella nostra
società sussistono ancora situazioni di precarietà e di
mancanza delle più elementari misure di sicurezza
che determinano spesso le condizioni per il verificarsi
di infortuni anche di elevata gravità se non addirittura
letali. Eppure è noto (o dovrebbe esserlo soprattutto
per gli “addetti ai lavori”) che questi tragici eventi si
ripetono quasi sempre con le stesse identiche modalità.
Le “cadute dall’alto” (da tetti, ponteggi, impalcature,
ecc.) rappresentano da sempre la prima causa di morte
per i lavoratori dell’edilizia; così come il “ribaltamento
del trattore” continua a mietere vittime tra i lavoratori
giovani e anziani delle piccole aziende agricole, spesso
a conduzione familiare, i cui magri bilanci non consentono di provvedere alla periodica e necessaria riqualificazione o al rinnovo del parco macchine agricole.
Per quest’ultimo caso, va sicuramente apprezzata la
recente iniziativa dell’INAIL che, di concerto col
Ministero del Lavoro, ha previsto 45 milioni di euro a
fondo perduto messi a disposizione delle micro e piccole aziende del settore agricolo per sostenere il
miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza.
Nel dettaglio, saranno finanziati gli investimenti per
l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di nuovi
trattori agricoli o forestali o di macchine agricole o forestali caratterizzati da soluzioni innovative per l’abbatti-
Andamento infortunistico nel quinquennio 2011-2015 - (Fonte: elaborazione ANMIL su dati INAIL – Banca dati statistica)
18
obiettivo TUTELA
SICUREZZA SUL LAVORO
Andamento degli infortuni mortali nel 2015
INFORTUNI MORTALI ACCERTATI
(Fonte: elaborazione ANMIL su dati INAIL – Relazione annuale)
mento delle emissioni inquinanti, la riduzione dei rischi
e il miglioramento del rendimento e della sostenibilità
globali delle aziende nel rispetto del regolamento
702/2014 della Commissione europea. L’operazione è
stata realizzata in collaborazione anche col Ministero
delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
Ma oltre a questi aspetti, che possiamo definire puramente “tecnici”, esiste un altro versante di natura
socio-culturale sul quale occorre agire con decisione
per migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza dei
lavoratori. In questo senso è necessario moltiplicare gli
sforzi per diffondere ovunque quella cultura della sicurezza che si può raggiungere solo con un’opera concreta e continua di informazione, formazione e sensibilizzazione, affiancata da una rigorosa attività di controllo
per contrastare quelle forme diffuse di inciviltà che
sono illegali, come il caporalato, lo sfruttamento, il
“lavoro nero” ecc., ancora presenti in vaste aree del
Paese. Non dimentichiamo a tale proposito che, come
ha ricordato il Presidente dell’INAIL nella Relazione
annuale 2015, ben l’87,4% delle aziende ispezionate
sono risultate irregolari”.
Fortunatamente anche su tale questione è intervenuta, ancora più recentemente, l'Aula del Senato che ha
approvato all’unanimità il disegno di legge contro il
"caporalato". Il provvedimento, che ora dovrà passare
alla Camera, segna una tappa importante per combat-
tere i turpi interessi di chi specula sul lavoro calpestando diritti e dignità, affinché vengano restituiti giustizia e rispetto ai lavoratori agricoli, sia italiani che
stranieri, per troppo tempo considerati al pari di
“schiavi moderni”.
Si tratta, naturalmente, di provvedimenti importanti e
del tutto condivisibili che, si spera, contribuiscano ad
abbattere in misura significativa un bilancio infortunistico che ancora oggi presenta costi molto elevati per la
società, sia sul piano umano che sociale ed anche economico. Basti pensare che oltre ai circa 700 morti
accertati e ai 40.000 invalidi permanenti, gli infortuni
sul lavoro hanno causato nel 2015 circa 11 milioni di
giornate di assenza dal lavoro per inabilità con un
costo economico stimato per la collettività che supera
i 50 miliardi di euro l’anno.
A questa triste contabilità, bisogna poi aggiungere i
1.462 lavoratori deceduti nel 2015 per malattia professionale: si tratta per circa un terzo (470 casi) di
silicosi/asbestosi, patologie “storiche” contratte in
decenni precedenti che portano alla morte in età
avanzata (l’85% ha età al decesso maggiore di 74
anni); i restanti due terzi sono prevalentemente
Tumori professionali o Neoplasie da asbesto che possono avere decorsi di durata molto diversificata e portare alla morte, dopo atroci sofferenze, anche in età
non più giovanili.
obiettivo TUTELA
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SICUREZZA SUL LAVORO
UN PELLEGRINAGGIO DI OLTRE 4.000 CHILOMETRI
ATTRAVERSO I SANTUARI DEL DOLORE
20
Si è concluso, lo scorso 17 giugno a Roma, con un
successo che ha superato le più rosee aspettative il
“Tour per la sicurezza sul lavoro”, la straordinaria
campagna di sensibilizzazione promossa dall’ANMIL
per diffondere il tema della prevenzione degli infortuni sul lavoro Patrocinata dal Senato della Repubblica,
dall’ANCI, dalla RAI mentre la testata giornalistica
regionale TGR RAI, di cui è stato recentemente riconfermato alla direzione il Dott. Vincenzo Morgante, è
stata Media Partner dell’iniziativa dedicando ampi
servizi televisivi che hanno promosso ogni tappa
attraverso le testate giornalistiche regionali.
Partito da Monfalcone (GO) lo scorso 28 aprile, il
Presidente della Fondazione ANMIL “Sosteniamoli
subito”, Bruno Galvani, ha percorso l’Italia, seguito
da un camper ed un pulmino, facendo tappa in oltre
40 città in 51 giorni continuativi, lungo un tragitto di
oltre 6.000 km, di cui quasi 3.000 sono stati affrontati
su una speciale sedia a rotelle motorizzata messa a
disposizione dalla Sunrise Medical, partner tecnico
del Tour che ha rappresentato la volontà di sostenere
future iniziative con l’ANMIL e predisporre convenzioni in favore degli iscritti.
Sin dall’inizio del viaggio è stata sempre crescente la
partecipazione di cittadini e l’attenzione anche delle
istituzioni verso le varie tappe del Tour e, con il supporto e il coordinamento dell’Ufficio Comunicazione
della Direzione Generale, le sedi Associative coinvolte hanno organizzato iniziative, manifestazioni ed
eventi di accoglienza che hanno riscontrato la massima collaborazione delle amministrazioni comunali.
Un’attenzione speciale è venuta dal mondo della
scuola e in oltre 50% delle città ci sono stati incontri
con gli studenti che hanno registrato videomessaggi
di sostegno per il Tour.
Particolarmente preziosa e strategica, è stata la col-
obiettivo TUTELA
laborazione delle Prefetture e delle Questure locali
che, insieme alla Polizia Municipale hanno garantito
la presenza di agenti in auto e in moto per scortare
ed accompagnare il Team del Tour.
Il Tour in cifre:
• 51 giorni di viaggio;
• 40 città sono state tappa del Tour che in totale ha
attraversato quasi 1.000 comuni;
• Circa 3.000 Km percorsi dal Presidente Galvani
sulla sedia a rotelle motorizzata;
• oltre 35.000 cittadini hanno partecipato alle manifestazioni organizzate per il Tour;
• circa 7.000 studenti tra dai 5 anni in su di 18 Istituti
scolastici hanno incontrato il Tour e realizzato
videomessaggi;
• più di 300 volontari ANMIL delle sedi territoriali si
sono attivati per organizzare le manifestazioni
legate al Tour;
• 4 concerti dedicati al tema:
Piacenza, con esibizioni di Skuba Libre e Mario
Venuti.
Genova, con il concerto dal vivo di musica jazz del
gruppo “Six Friends in Jazz”.
Taranto, al Teatro Orfeo con Fausto Mesolella (Avion
Travel), Mimmo Cavallo, Skuba Libre, Marco
Martinelli, Stefano Simmaco e la partecipazione
straordinaria di Mariella Nava.
Cagliari, nell’anfiteatro sulla spiaggia di Marina
Piccola si sono esibiti gli studenti del Conservatorio
di Musica di Cagliari e il rapper Skuba Libre.
37 strutture alberghiere hanno ospitato il Tour;
quasi 300 ore di riprese e più di 150 ore di montaggio
per circa 100 videoclip pubblicati sui social.
SICUREZZA SUL LAVORO
Con un ultimo tragitto assistito dalla Polizia Stradale
e dalla Polizia Municipale il Tour è stato accolto dal
Presidente nazionale Franco Bettoni e dal personale
della Direzione Generale ANMIL sceso in strada per
un’accoglienza calorosa che si è conclusa con un
brindisi nell’Aula del Comitato Esecutivo.
A documentare il viaggio del Tour che ha avuto un
forte seguito sui social c’è stata la produzione della
Tetramax Movie, rappresentata da Fabrizio Borni,
che attraverso i videoclip del regista Luigi Pastore ha
consentito di raccontare un viaggio straordinario e
unico al quale sarà un docufilm a tributare il meritato
ricordo.
In questo viaggio la possibilità di diffondere l’immagine dell’ANMIL attraverso l’incontro con migliaia di
cittadini e rappresentanti delle istituzioni è stata fondamentale per far sentire a tutti che l’Associazione è
IL RAPPER SKUBA LIBRE
DEDICA ALL’ANMIL
“QUALCOSA CAMBIERÀ”
presente e vicina, ma ancor più è emersa la capacità
del nostro paese di reagire a grandi tragedie legate al
lavoro, e tutti i Comuni coinvolti nel Tour sono diventati i primi sostenitori della cultura della prevenzione
sui luoghi di lavoro, nonostante la crisi che ancora
riguarda la nostra economia ripercuotendosi su
quelle garanzie e su quei valori fondamentali a cui il
nostro paese dovrebbe mirare senza compromessi e
indugi di sorta.
Tra i partner del Tour merita di essere ricordata la
Silicondev S.p.a. che ha curato la progettazione e la
realizzazione del sito e di tutti i social (Twitter,
Facebook e Instagram) ed ha realizzato appositamente per il Presidente Galvani “AbiLeo”, un apparecchio dotato di hardware e software che gli ha consentito, durante tutta la durata dell’iniziativa, di interagire con persone, web e social.
Skuba Libre, rapper finalista nel 2015 della
trasmissione Italia’s Got Talent, ha dedicato al
Tour dell’ANMIL il brano “Qualcosa Cambierà”
che può essere ascoltato collegandosi al sito
del Tour.
Dalle note melodiche della canzone di
Mariella Nava è oggi il rap a parlare di infortuni sul lavoro, di storie sconosciute e di bisogni
inascoltati con un brano che è una sorta di
diario in cui Skuba dà voce alle richieste di
aiuto di esistenze compromesse per sempre a
causa di un tumore causato dall’esposizione
all’amianto o di un’amputazione dopo un incidente sul posto di lavoro, di uomini che hanno
perso tutto ma non la dignità.
Skuba Libre lascia un segno in chi crede che la
musica, in tutte le sue forme ed espressioni,
abbia ancora molto da dire e possa offrire
straordinarie riflessioni e “se c’è un tema scomodo di cui parlare” lui non si tira indietro.
obiettivo TUTELA
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SICUREZZA SUL LAVORO
UNA GIORNATA ALL’INSEGNA DELLA SICUREZZA
CON L’ENTUSIASMO DI BAMBINI E RAGAZZI
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Continua a crescere di anno in anno il numero
delle scuole che partecipano al Concorso nazionale “Primi in sicurezza” promosso dall’ANMIL e
dal mensile “OKAY!”, ma anche la qualità dei
lavori che hanno visto premiare 16 Scuole di ogni
ordine e grado provenienti da tutta Italia, lo scorso 6 giugno a Roma, nella prestigiosa sede della
Camera, la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari,
concessaci grazie al supporto del Presidente
della Commissione lavoro alla Camera, On.
Cesare Damiano.
L’iniziativa, che ha coinvolto ad oggi oltre 4.000 istituti e 1.300.000 studenti su tutto il territorio nazionale, ha visto intitolare l’edizione di quest’anno
“Sicurezza: qui ci casco”, giocando sulla parola
verbo ispirata al più noto dispositivo di protezione
individuale. La grande novità di questa edizione è
stata la scelta di premiare le scuole per categoria di
classe assegnando un premio per ciascuno dei 4
percorsi espressivi: Grafica e Disegni; Testi e
Ricerche; Video e Web; Rap.
Alla premiazione di questa XIV edizione, oltre al
Presidente Nazionale ANMIL Franco Bettoni e al
Direttore della rivista per la scuola "OKAY!",
Roberto Alborghetti, erano presenti: la componente della Commissione lavoro nonché della
Commissione Infortuni e morti sul lavoro, On.
Annamaria Parente; il Presidente del CIV INAIL
Francesco Rampi; il Prof. Marco Stancati esperto
in comunicazione sociale; il Dr. Antonio Buccellato
CMB Consulting Srl esperto in formazione di
AiFOS; la Consigliera nazionale dell’ANMIL
Debora Spagnuolo. Ma a rendere davvero speciale
la manifestazione sono stati alcuni ospiti d’eccezione quali: la cantautrice Mariella Nava che - come
sapete - ha donato all’ANMIL
una canzone dedicata a tutte le
vittime del lavoro, “Stasera
torno prima”; l’artista rapper
Skuba Libre (finalista di Italia's
Got Talent 2015) che ha scritto
per il Tour il brano “Qualcosa
cambierà” e il noto presentatore
televisivo
Giovanni
Muciaccia, conduttore dell’amata
trasmissione
Art
Attack, che ha riscosso enorme
successo tra i ragazzi. A coordinare la Cerimonia anche
quest’anno c’è stata la giornalista Luce Tommasi.
I premi assegnati alle scuole che hanno partecipato con
obiettivo TUTELA
circa 300 studenti
alla cerimonia sono stati proiettori
portatili e webcam.
Le scuole premiate
sono state le seguenti: l’Istituto Statale “Mattié” (TO) •
le scuole primarie
“Suore Domenicane” di Moncalieri
(TO) e “R. Girondi” di Barletta (BAT) • le scuole
secondarie di I grado “V. F. Cassano - A. De Renzio”
di Bitonto (BA), “Veronella E.”, “Zimella” e “S.
Stefano di Zimella Sauro” di Zimella (Verona) • la
scuola secondaria di II grado “G. Vallauri” di Carpi
(MO) • la scuola d’infanzia “S. Carlo” di Spinone al
Lago (BG) • le scuole primarie “Jean Piaget” di
Bologna e “Vallelata” di Aprilia (LT) • la scuola
secondaria di I grado “Buonarroti-Vinci” di
Mondragone (CE) • la scuola primaria “G.
Messina” di Roma • la scuola secondaria di I grado
“Alighieri-Tanzi” di Mola di Bari (BA) • la scuola
secondaria di II grado “D. Alighieri” di Ravenna •
l’Istituto formativo per Corsi “Acconciatura” “Estetista” - “Autoriparazione” di Santa Rufina
(RI) • il Liceo linguistico “G.C. Vanini” di Casarano
(LE) • la Scuola secondaria di II grado “G. Carducci-D. Alighieri” di Trieste e l’Istituto tecnico
per il settore tecnologico “G. Marconi” di Campobasso.
ANMIL e OKAY! sono già a lavoro per lanciare la
nuova edizione. A fine settembre, sui siti
www.anmil.it e www.scuolaokay.org verrà pubblicato i prossimo bando.
Si è concluso lo scorso 14 luglio 2016 con un
evento nella sede di Confcommercio di Roma, il
progetto FO.QU.S. “Formazione, Qualificazione
professionale e Sicurezza: sicurezza sul lavoro e
banca dati per il potenziamento della missione
associativa ANMIL e l’inserimento professionale
dei soci disabili”.
Con l’intervento del Presidente Nazionale ANMIL
Franco Bettoni si sono aperti i lavori ed ha dichiarato soddisfatto: “FOQUS nasce per coniugare la
«partecipazione effettiva» alla promozione della
tutela della sicurezza sul lavoro e la riqualificazione degli infortunati affinché la formazione
acquisti un valore aggiunto, capace di veicolare
non solo contenuti nozionistici, ma anche emozionali ed esperienziali legati all’infortunio o alla
malattia perché vissuti in prima persona”.
L’iniziativa, finanziata dal Ministero del lavoro e
delle Politiche Sociali e fortemente voluta da
ANMIL, si è specificatamente proposta di diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione
e l’inserimento professionale dei soci disabili e
degli infortunati sul lavoro mediante un innovativo
percorso formativo finalizzato all’acquisizione di una professionalità
direttamente spendibile nel mercato
del lavoro.
Circa 50 partecipanti hanno difatti
ottenuto la qualifica professionale di
Formatore riconosciuto in materia di
salute e sicurezza sul lavoro, gettando le basi per una rete di formatori
ANMIL, condivisa sull’intero territorio nazionale.
L’incontro è stato dedicato all’analisi
delle buone prassi prodotte al termine del progetto, con particolare riferimento alle modalità di formazione
utilizzate per gli infortunati sul lavoro e alla trasferibilità dell’iniziativa
per i portatori di altre forme di disabilità.
L’evento si è rivelato un prezioso
momento di interlocuzione tra gli esperti e i rappresentanti di settore intervenuti. Di notevole
interesse, difatti, sono state le relazioni della
Dott.ssa Grazia Nuzzi per Confcommercio, del
Dott. Dario Manna Chief Operating Officer del
centro Porta Futuro di Roma, del Dott. Francesco
Naviglio Segretario Generale AiFOS e del Dott.
Vincenzo Di Nucci Presidente AITeP - Associazione Italiana Tecnici della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.
Un proficuo e significativo dibattito tra le parti
dove i temi della prevenzione in materia di salute
e sicurezza e quello dell’integrazione socio-lavorativa dei disabili sono stati analizzati da differenti
punti di vista evidenziando aspetti tecnici, giuridici, criticità del sistema e nuove proposte finalizzate all’implementazione degli interventi sull’intero
territorio nazionale, mediante la pianificazione di
iniziative orientate all’incremento della qualità
delle proposte. Queste iniziative hanno avuto il
merito di rivelarsi particolarmente attente all’aspetto etico legato ad ANMIL “perché il sostegno
dell’associazione non può e non deve limitarsi a
ridurre un danno, ma a riconoscere, come valore
primario, la centralità della persona e il suo diritto a essere parte attiva della comunità”, come
affermato dallo stesso Presidente Bettoni.
All’evento hanno preso parte anche una selezione
dei partecipanti al Progetto FOQUS che hanno
potuto esprimere la loro personale esperienza e
condividere con i presenti le loro impressioni,
considerazioni e aspettative future.
I progetto dell’Associazione sono pubblicati sul
portale www.anmil.it
obiettivo TUTELA
SICUREZZA SUL LAVORO
DA VITTIMA DEL LAVORO
A FORMATORE PER LA SICUREZZA
23
TUTELA SOCIALE
ANMIL ANCHE FUORI DAI CONFINI A SOSTEGNO
DEI NOSTRI CONNAZIONALI ALL’ESTERO
24
È passato ormai un anno dall’inizio dell’esperienza di ANMIL all’estero, prima con la promozione e
la costituzione delle Associazioni di diritto locale e
poi con l’apertura formale delle Sedi di Patronato,
così come imposto dalla Legge di Stabilità 2014, il
cui adeguamento era indispensabile anche continuare ad operare come un Patronato ANMIL in
Italia.
A distanza di un anno dall’apertura formale delle
Sedi Estere già si intravedono risultati e valide
prospettive di attività nelle singole realtà: le sedi
in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Croazia
sono ormai in una fase di normalità operativa;
negli USA, la sede appena costituita è già pienamente operativa; invece nelle sedi europee in
Belgio, Olanda e Spagna si incontrano alcune difficoltà derivanti dalla massiccia presenza delle
sigle storiche di patronati italiani.
Si tratta, a questo punto, di cogliere le opportunità
che la nostra presenza all’estero può offrirci, trasformando quello che è stato un obbligo legislativo in un progetto complessivo di crescita per la
nostra organizzazione. All’estero gli italiani rappresentano una comunità importante che comprendendo anche le generazioni dei discendenti
supera i cento milioni di persone. È nota la nostra
storia che vede Argentina, Brasile, Canada e USA
paesi formati e costruiti con l’emigrazione in gran
parte italiana, ed oggi l’influenza dell’Italia in quei
paesi è visibile in tutti i settori della vita economica e sociale anche a chi vi si reca per turismo per
la prima volta.
Nella società di oggi, in un mondo destinato a
diventare sempre più “global” la nostra esperienza come Patronato e come ANMIL può trovare
nuovi ed inaspettati stimoli per le nostre attività,
sia all’estero che in Italia.
La presenza in otto paesi esteri di Associazioni
ANMIL impone un coordinamento politico ed un
costante controllo delle attività che devono essere
ricondotte alla nostra “mission” di ANMIL Onlus,
obiettivo TUTELA
con “contaminazioni” positive che, mentre si erogano i servizi socio-assistenziali di patronato,
rendano visibili le attività dell’Associazione nei
contesti più affini ad ANMIL, sia nelle relazioni
con istituzioni ed organizzazioni che con i singoli
lavoratori colpiti da eventi dannosi a causa del
lavoro. Infatti, mentre come attività di patronato ci
rivolgiamo a persone con cittadinanza italiana ed
ai loro familiari analogamente a quanto fanno
tutte le altre sigle di patronati italiani, come associazione si aprono scenari sconosciuti ma anche
affascinanti dal punto di vista di ANMIL, potendo
dialogare e stringere relazioni oltre che con le
varie associazioni ANMIL locali anche con organizzazioni affini esistenti nelle varie realtà, stringendo alleanze, costruendo percorsi per assicu-
Monumento ai caduti del lavoro italiani a Toronto (Canada)
TUTELA SOCIALE
rare più diritti e più tutele. Già negli anni ‘90
l’ANMIL avviò un primo tentativo di creare un
coordinamento europeo con altre organizzazioni
simili di altri paesi (ma i tempi non erano maturi
e l’esperienza non abile in seguito); oggi invece,
con la costituzione delle sedi all’estero, il tentativo potrebbe essere più facile, potendo contare su
almeno otto associazioni che già si occupano di
tutela e che dal punto di vista associativo si rivolgono a cittadini di origini italiane ma anche a stranieri.
nfatti, dalle stesse Associazioni estere giungono
richieste che vanno oltre le pratiche previdenziali
o assistenziali e sia che si tratti di organizzare
corsi di formazione (come il caso dell’Argentina),
oppure di convegni sulla sicurezza del lavoro
(come nel caso del Brasile dove solo a Rio de
Janeiro nei cantieri delle Olimpiadi si sono verificati centinaia di incidenti ed infortuni di cui 20
mortali), o richieste di partecipazione a manifestazioni in ricordo dei caduti sul lavoro (come nel
caso di Toronto in Canada), sono comunque
richieste che rendono evidente quanto sia importante un coordinamento diretto e costante. Un
coordinamento che, ovviamente, può essere svolto solo con la creazione di un organismo internazionale diretto da ANMIL Italia ed avente come
obiettivi sia la diffusione dei valori associativi che
ne caratterizzano l’esistenza da circa settant’anni, che il coinvolgimento diretto nelle politiche di
settore, partecipando negli Organismi Internazionali di riferimento. Una nuova sfida per
l’ANMIL e i propri dirigenti, ma con la consapevolezza di portare valori originali ed una testimonianza di solidarietà che, anche dopo settant’anni
di vita, si propone con la stessa forza e le stesse
motivazioni.
Sicuri di essere
tutelati
Hai un familiare, un parente o un amico
residente all’estero che potrebbe
aver bisogno di aiuto
dal nostro patronato?
Inviaci i suoi dati (nome – cognome
indirizzo completo
recapiti telefonici – email)
a [email protected]
e proveremo a contattarlo
per offrirgli supporto.
Per ulteriori informazioni contatta
il numero verde gratuito 800.180943.
obiettivo TUTELA
25
TUTELA SOCIALE
SI RAFFORZA LA PRESENZA
DEL PATRONATO ANMIL SUL TERRITORIO
Il suo nome è Antonio. Fa il volontario a Lecce e anche
durante il corso, pur scusandosi, rispondeva agli
utenti, amici, conoscenti, o funzionari e dirigenti pubblici, tutti con qualche chiarimento da chiedere o
domanda da presentare: “Lo faccio perché credo in
questo servizio, ed essere disponibili e presenti fa
parte della nostra storia. Con l’unica soddisfazione di
ricevere un grazie”. Ma anche Augusto, da Messina,
che ha fatto del volontariato e della sua gratuità un
impegno giornaliero ed una vera missione, da lavoratore infortunato si dedica ai lavoratori, li incontra ed è
prodigo di consigli: “Perché penso che altri non debbano soffrire danni alla salute mentre lavorano.”
Antonio e Augusto sono dei collaboratori volontari
delle numerose Sedi del Patronato ANMIL presenti in
Italia e da alcuni mesi, anche in molti paesi esteri. Ma
per potersi arricchire di altre persone come loro proseguiranno i programmi formativi per i collaboratori
volontari del Patronato ANMIL come accaduto in questi ultimi mesi con le sedi territoriali di Milano, Reggio
Calabria, Messina, Chieti e Lecce.
I collaboratori volontari che affiancano i responsabili
territoriali nel lavoro quotidiano delle sedi sono parte
importante ed insostituibile, la cui presenza sul territorio è un punto di riferimento per gli utenti, sempre
più alle prese con le difficoltà e la complessità delle
norme previdenziali. Con questi percorsi formativi
l’Associazione ed il Patronato sono impegnate ad
ampliare la rete territoriale e la presenza quotidiana,
per essere, insieme con i soci e volontari, più vicini ai
bisogni dei cittadini, delle famiglie, e dei lavoratori. Il
volontario ANMIL, impegnato nei servizi promossi è
una figura amica, competente e disponibile ad attivarsi per proporre la soluzione migliore per l’utente.
Le sedi coinvolte hanno messo in formazione più di 60
volontari, tra pensionati, soci e consiglieri territoriali,
ma anche giovani laureati e consulenti.
I corsi, tenuti dai responsabili dei servizi centrali,
hanno incentrato la loro azione sulla gestione del servizio di patronato e gli obblighi ministeriali, con particolare attenzione alla corretta gestione della delega,
le principali prestazioni pensionistiche erogate
dall’Inps, con riferimento anche alle pensioni di
Invalidità civile, e alle prestazioni assicurative
dell’Inail, che sono da sempre le attività di riferimento
dell’ANMIL e del Patronato. In tutti i corsi è stata
dedicata una sessione alle attività fiscali, grazie
all’impegno del Caf ANMIL e dei suoi dirigenti.
Grazie alla banca dati Tutti i partecipanti vengono
aggiornati via mail dalla sede centrale sulle novità di
carattere previdenziale ed assistenziale.
Dopo le ferie estive l’attività riprenderà con la formazione dei volontari della sede di Perugia, cui seguirà
la programmazione con le altre sedi territoriali.
Se sei Socio ANMIL
e sei interessato ad una esperienza
di volontariato
iscriviti e partecipa ai corsi di formazione
del Patronato.
Per informazioni contatta
la sede ANMIL della tua provincia
oppure scrivici a
[email protected]
o chiamaci al numero 06/54196244
26
obiettivo TUTELA
Quella del Servizio Civile è un’esperienza di enorme
valore per tutti coloro che hanno la fortuna di viverla in prima persona e di mettere in atto una concreta esperienza di cittadinanza e di formazione.
Attraverso il coinvolgimento dei volontari nei futuri
progetti dell’ANMIL e del Patronato ANMIL nei territori oggetto dell’intervento si punterà sul lavoro,
sulla sicurezza nelle scuole e si contrasterà
l’emarginazione sociale delle famiglie e dei singoli
in difficoltà, sviluppando sinergie con la rete dei
soggetti istituzionali e privati, per promuovere percorsi di cittadinanza e partecipazione sulle tematiche dell'infortuni sul lavoro che creano condizioni di
particolare disagio e vulnerabilità. Con il contributo
dei volontari saremo in prima linea e al fianco delle
famiglie che combattono quotidianamente per
risolvere problemi di ogni genere e che, avendo vissuto sulla propria pelle le drammatiche conseguenze della mancanza di sicurezza sul lavoro, sono le
prime a volere che questi incidenti, sempre evitabili,
non accadano più.
Nell’ultimo periodo si è provveduto a restituire al
Servizio Civile Nazionale un posto di primo piano
nella discussione politica, dopo una fase caratterizzata da tagli e abbattimento delle risorse, soprattutto in conseguenza della crisi che ha travolto l’intero sistema economico. Adesso però qualcosa
sembra guidare la discussione sul Servizio Civile
verso prospettive di maggior interesse e all’orizzonte c’è una legge delega da varare per dar corso
ad un ambizioso obiettivo: coinvolgere 100mila giovani in tre anni e dare nuovo vigore all’istituto,
mediante progetti legati a solidarietà, legalità,
inclusione e tutela dei diritti e del welfare.
Strategico anche il Servizio civile all'estero e per il
Patronato vuole dire varcare i confini dell'Italia supportando i nuovi migranti. L’individuazione del profilo di questi nuovi migranti e dei relativi problemi
permetterà di costruire delle strategie di integra-
zione (supporto, formazione, informazione ecc.)
più efficaci.
Le attività saranno rivolte a tre obiettivi:
1. offrire ai giovani italiani che si recheranno all'estero un servizio in cui trovare le
informazioni e l’assistenza necessarie ad aumentare le opportunità
di inserimento nel contesto formativo, lavorativo
e sociale;
2. promuovere, tramite la realizzazione di risorse
internet, spazi di comunicazione e presentazione
della struttura delle ANMIL, integrati con le altri
risorse telematiche;
3. promuovere e sostenere la diffusione e sviluppo
dell’informazione presso la stessa collettività
italiana.
Il Patronato ANMIL e ANMIL Onlus hanno ottenuto
il prestigioso riconoscimento di essere accreditati
all'albo del Servizio Civile Nazionale in seconda
classe.
Questo vuol dire il poter ottenere fino a 400 volontari per Ente.
Il Patronato ANMIL è accreditato con tutte le sue
sedi nelle Regioni Lazio, Puglia, Calabria e Toscana,
mentre l'ANMIL è accreditato con tutte le sue sedi
nelle Regioni Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e
Sicilia; infine le sedi estere del Patronato (Canada,
Australia, Argentina, Brasile, Stati Uniti d’America,
Spagna, Olanda, Belgio) sono state tutte accreditate. Nei prossimi mesi si provvederà ad accreditare
le restanti Regioni di Italia.
Per maggiori informazioni consultate il sito
dell’ANMIL (www.anmil.it) o quello del Patronato
ANMIL (patronato.anmil.it) o contattate il Numero
Verde 800.180943
obiettivo TUTELA
TUTELA SOCIALE
UNA NUOVA OPPORTUNITÀ
PER I NOSTRI RAGAZZI: IL SERVIZIO CIVILE
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PILLOLE
NOTIZIE IN PILLOLE
BARRIERE ARCHITETTONICHE:
ARRIVA L’APP PER SEGNALARLE
Da oggi c’è un nuovo semplice strumento a disposizione per la lotta
alle barriere architettoniche nelle nostre città. L’Associazione Luca
Coscioni ha infatti presentato “No-barriere”, un'applicazione gratuita per Android e iOS che consente di segnalare le
barriere architettoniche all'associazione e ai comuni, oltre che localizzarle su una mappa. Lo scopo di lungo termine,
spiega Marco Cappato della 'Luca Coscioni', è che il numero di segnalazioni convinca il governo e l'Associazione
Nazionale Comuni Italiani a un piano di investimenti straordinario per la rimozione delle barriere. Quello più immediato, invece, è di segnalare i problemi alle amministrazioni e, nel caso queste non provvedano, passare a diffide e
azioni successive. Scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet, la App è dedicata non solo alle tante persone
disabili che ogni giorno fanno i conti in prima persona con gli ostacoli disseminati in città, ma anche a chiunque voglia
attivarsi per contribuire a rendere ogni luogo accessibile a tutti.
BASKET IN CARROZZINA: SANTA LUCIA CONTINUERÀ A GAREGGIARE
La squadra di basket in carrozzina del Santa Lucia, una delle più titolate in Italia e rinomate in Europa, ha rischiato
di chiudere per mancanza di fondi. Lo aveva annunciato il Presidente Luigi Amadio, che a giugno scorso con grande
dispiacere aveva dovuto dare atto della grave carenza di risorse a disposizione della Fondazione Santa Lucia e dell’inevitabile scioglimento della formazione in vista del prossimo campionato. Una fine non meritata da una squadra
che ha dato tanto allo sport paralimpico italiano, scongiurata dall’intervento dei suoi stessi giocatori che hanno rilevato le quote della società. Mohamed Sanna Ali, alias “Giulio”, il cestista più anziano del Santa Lucia, è stato nominato nuovo Presidente. “Auguro alla squadra che ho visto nascere e crescere - ha commentato il passaggio di consegne il presidente uscente Luigi Amadio - di proseguire ora con le proprie forze e il proprio prestigio verso nuovi
successi". La nuova sfida per il Santa Lucia sarà ora la ricerca di sponsor e del campo di basket, necessari per
affrontare la prossima stagione sportiva.
MUTUI, NIENTE BOLLO PER GIOVANI COPPIE, FAMIGLIE NUMEROSE O CON DISABILI
Niente registro, bollo e altre imposte indirette per i mutui ipotecari concessi dalle banche, per l’acquisto dell’abitazione principale e per i lavori di ristrutturazione, alle giovani coppie e alle famiglie numerose o con disabili. Una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate precisa che il regime fiscale di favore previsto da un decreto del 2003 relativo ai
contratti di finanziamento stipulati tra la Cassa depositi e prestiti e le banche intermediarie è applicabile anche ai
mutui conclusi tra queste ultime e i beneficiari finali del prestito.
L'agevolazione prevede una particolare procedura di erogazione di finanziamenti alle banche da parte della Cassa
depositi e prestiti, volta a favorire l’accesso al credito, per l’acquisto dell’abitazione principale o per interventi di
ristrutturazione, da parte di categorie di soggetti meritevoli di tutela, quali le giovani coppie, le famiglie numerose o
i nuclei familiari con disabili. La risoluzione ha precisato che il regime di esenzione deve trovare applicazione in relazione al complessivo rapporto di finanziamento e, dunque, sia con riferimento al finanziamento principale intercorrente tra la Cassa depositi e prestiti e la banca intermediaria, che con riferimento alla successiva erogazione delle
somme ai mutuatari. La banca svolge, infatti, una funzione strumentale volta a consentire che la provvista messa a
disposizione dalla Cassa depositi e prestiti per l’accesso al credito da parte dei soggetti meritevoli individuati dalla
norma venga effettivamente destinata a tale finalità.
AL VIA LA VIGILANZA “INTERFORZE” CONTRO IL CAPORALATO
Prosegue l'impegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali contro il fenomeno del caporalato. È stato infatti
siglato il 13 luglio un secondo protocollo - sulla scia di quello concluso lo scorso 27 maggio - per il lancio dell'attività
di vigilanza "interforze" nel settore agricolo.
Il protocollo, firmato da: Ministero del Lavoro, Ministero della Difesa, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e
Forestali, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Regioni, Organizzazioni sindacali e datoriali del settore agricolo e
Organizzazioni di volontariato, avrà carattere strettamente operativo, in quanto mira ad assicurare - attraverso l'impiego dei militari dell'Arma dei Carabinieri e del personale del Corpo Forestale dello Stato - un contrasto ancora più
efficace alle gravi violazioni della disciplina in materia di lavoro e legislazione sociale, grazie a una forte e costante
presenza sul territorio da parte di tutti i soggetti competenti a svolgere azioni di vigilanza nel settore agricolo.
Nella prima fase di attuazione del protocollo, le attività di vigilanza saranno svolte in via preliminare, ma non esclusiva, in alcune tra le province più a rischio: tra esse, Latina, Grosseto, Foggia, Taranto, Bari e Salerno. In seguito, le
operazioni potranno essere estese a tutto il territorio nazionale.
28
obiettivo TUTELA
Come noto, il Consiglio di Stato, Sez. IV, con le tre
sentenze (n. 00838/2016, n. 00841/2016 e n.
00842/2016) del 29 febbraio 2016, ha definitivamente chiarito che non vanno indicati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) gli importi relativi
alle rendite né quelli inerenti alle indennità di
accompagnamento ovvero ad altre misure risarcitorie per inabilità, essendo i relativi titoli estranei
alla nozione di “reddito”.
Il 28 maggio è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale
la Legge 26 maggio 2016 n. 89 di “Conversione in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 29
marzo 2016 n. 42, recante disposizioni urgenti in
materia di funzionalità del sistema scolastico e
della ricerca”, nell’ambito della quale (art. 2 sexies)
è inserito il nuovo calcolo dell’ISEE dei nuclei familiari con componenti con disabilità che recepisce le
sentenze del Consiglio di Stato.
A seguito dell’entrata in vigore della legge di conversione, a decorrere dalla data del 29 maggio 2016
le attestazioni ISEE rilasciate dall’INPS sono calcolate secondo le nuove disposizioni. Nello specifico,
le modifiche del calcolo riguardano:
– l’esclusione dal reddito ISEE dei trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari percepiti dalla
amministrazioni pubbliche in ragione di una condizione di disabilità;
– l’introduzione di una maggiorazione dello 0,5 del
parametro della scala di equivalenza in sostituzione
delle spese per i servizi di collaboratori domestici e
addetti all’assistenza personale, sia sostenute
direttamente sia acquisite presso enti fornitori,
della retta per l’ospitalità alberghiera, nonché delle
franchigie previste per la disabilità.
Infine, con Decreto Direttoriale 1 giugno 2016 n.
146, è stata pubblicata la nuova modulistica DSU
che ha recepito le sopra citate modifiche normative.
Pertanto, non va inserita nella Dichiarazione
Sostitutiva Unica (DSU) la rendita INAIL o altro
trattamento di indennità di inabilità.
È opportuno evidenziare che per le modifiche
intervenute, l’INPS sta procedendo d’ufficio a
ricalcolare gli ISEE in corso di validità presentati
dall’inizio del corrente anno per i nuclei familiari
con persone con disabilità o non autosufficienti e
non rientreranno nelle operazioni di ricalcolo alcuni casi particolari. Se nel corso delle operazioni di
ricalcolo da parte dell’INPS insorgesse per il cittadino la necessità di accedere ad una prestazione
sociale agevolata, quest’ultimo potrà presentare
una nuova DSU al fine di ottenere l’Attestazione
ISEE con il nuovo calcolo.
Resta inteso che nel caso in cui intervenisse una
variazione rilevante, quale la modifica della composizione del nucleo familiare (come ad esempio la
nascita di un figlio, il venir meno di un componente
del nucleo, etc.) o la modifica della prestazione agevolata richiesta, sarà necessario presentare una
nuova DSU anche se quella originaria è ancora in
corso di validità.
Per ogni ragguaglio in merito e per la presentazione della DSU è possibile rivolgersi alla sede CAF
ANMIL più vicina o contattare il Numero Verde
ANMIL 800.180943.
obiettivo TUTELA
ASSISTENZA FISCALE
NIENTE PIÙ RENDITA INAIL NELL’ISEE,
ISTRUZIONI PER L’USO
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ASSISTENZA FISCALE
SI AVVICINA IL MOMENTO
DELLE DICHIARAZIONI RED E INVCIV
Cosa sono, a cosa servono, a chi rivolgersi
e termini per la presentazione.
Il modello RED è la dichiarazione annuale con la
quale i pensionati (che beneficiano di alcune prestazioni previdenziali e assistenziali integrative
collegate al reddito) sono tenuti a comunicare
all’INPS la propria situazione reddituale.
La verifica annuale della situazione reddituale nei
confronti del pensionato da parte dell’INPS si
rende necessaria al fine di accertare il requisito
della sussistenza del diritto del pensionato ad usufruire di tale prestazione. Purtroppo, l’INPS non
invia alcuna lettera con la quale ricordare tale
adempimento, pertanto è onere del pensionato
ricordarsi di presentare la dichiarazione ed, entro
l’anno successivo alla verifica, l’INPS provvede al
recupero di quanto eventualmente corrisposto in
eccedenza.
In caso di mancata presentazione della dichiarazione da parte del pensionato, nei tempi e nelle modalità stabilite, l’INPS sospende le prestazioni collegate al reddito nell’anno successivo a quello in cui
la dichiarazione RED avrebbe dovuto essere resa.
Per la presentazione della dichiarazione RED i
pensionati possono rivolgersi al CAF ANMIL entro
il mese di febbraio 2017 (salvo diverse disposizioni
da parte dell’INPS).
L’INVCIV è la dichiarazione di responsabilità che
annualmente i titolari di provvidenze economiche
di assistenza sociale (ad esempio: indennità di
accompagnamento, indennità di frequenza e assegno mensile, pensione sociale e assegno sociale)
sono tenuti a presentare all’INPS ai fini della verifica della sussistenza dei requisiti necessari per
l’erogazione delle predette prestazioni collegate
allo stato di invalidità civile.
Nel mese di settembre l’INPS provvede ad inviare,
per le posizioni non rientrate, la lettera con la
quale invita i soggetti interessati a presentare la
dichiarazione.
Nel caso in cui non venisse presentata la dichiarazione nei tempi e nelle modalità stabiliti, l’INPS
procede all’immediata revisione delle condizioni
richieste per il mantenimento della prestazione.
Anche per la presentazione della Dichiarazione di
Responsabilità INVCIV (ICRIC, ICLAV, ACC AS/PS)
è possibile rivolgersi al CAF ANMIL (salvo diverse
disposizioni da parte dell’INPS).
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Abruzzo
Molise
66100 Chieti - Via Spezioli, 16 - tel. 0871.63328
67100 L'Aquila - Via Giovanni Di Vincenzo, 25/B - tel. 0862.701572
65126 Pescara - Via Benedetto Croce, 200 - tel. 085.67224
64100 Teramo - Via Mario Capuani, 95 - tel. 0861.242779
86100 Campobasso - Via F. Crispi, 1/E - tel. 0874.65600
86170 Isernia - Via Molise, 48 - tel. 0865.412601
Basilicata
75100 Matera - Via Nazionale, 85 - tel. 0835.334012
85100 Potenza – Via del Gallitello, 91 - tel. 0971.1941211
Calabria
88100 Catanzaro - Via A. Turco, 25 - tel. 0961.745141
87100 Cosenza - Via Aldo Moro, 27 - tel. 0984.31130
88900 Crotone – Via I Maggio, 39 - tel. 0962.24606
89123 Reggio Calabria - Via Francesco Cananzi, 5/B - tel. 0965.26468
89900 Vibo Valentia - Via Pasquale E. Murmura, 68 - tel. 0963.43742
Campania
83100 Avellino - Corso Vittorio Emanuele, 101/S - tel. 0825.32030
82100 Benevento - Via dei Mulini, 36 - tel. 0824.24105
81100 Caserta - Via Barducci P.co Primavera - Fabb. C
tel. 0823.355573
80142 Napoli - P.tta Duca degli Abruzzi, 96 - tel. 081.5545124
84125 Salerno - Via Bonaventura Poerio, 9 - tel. 089.233740
Emilia Romagna
40122 Bologna - Largo Caduti del Lavoro, 6 - tel. 051.521104
44121 Ferrara - Contrada della Rosa, 48 - tel. 0532.207290
47121 Forlì - Cesena - Via Porta Merlonia, 36/A - tel. 0543.32089
41126 Modena - Via Emilio Po, 74 - tel. 059.330691
43125 Parma - Piazza Matteotti, 1/B - tel. 0521.282960
29121 Piacenza - Via Molineria S. Andrea, 5 - tel. 0523.499494
48121 Ravenna – Via Magazzini Anteriori, 63 - tel. 0544.38164
42121 Reggio Emilia - Via Giorgione, 3/1 - tel. 0522.433782
47923 Rimini - Via Macanno, 38/K - tel. 0541.57287
Friuli Venezia Giulia
34170 Gorizia - Via Gen.le Cantore, 2 - tel. 0481.531953
33170 Pordenone - Via Montereale, 67/69 - tel. 0434.360878
34133 Trieste - Via F. Rismondo, 3 - tel. 040.365225
33100 Udine - Via D'Aronco, 5 - tel. 0432.505506
Lazio
03100 Frosinone - Viale Napoli, 164/166 - tel. 0775.250040
04100 Latina - Via S. Carlo da Sezze, 142 - tel. 0773.690277
02100 Rieti - Via T. Varrone, 63 - tel. 0746.200021
00142 Roma - Via Adolfo Ravà, 124 - tel. 06.54196220
01100 Viterbo - Largo Igino Garbini, 7 - tel. 0761.353710
Liguria
16122 Genova - Via E. De Amicis, 4/9 - tel. 010.540373
18100 Imperia – Via Magenta, 5 - tel. 0183.299367
19124 La Spezia - Via V. Veneto, 72 - tel. 0187.736362
17100 Savona - Via Guidobono, 6/2 - tel. 019.829782
Lombardia
24121 Bergamo - Via Pradello, 8 - tel. 035.247592
25128 Brescia – Via R. Psaro, 41/a - tel. 030.393439
22100 Como - Via Valleggio, 22 - tel. 031.305488
26100 Cremona - Via Bissolati, 61 - tel. 0372.27475
23900 Lecco - C.so Martiri Liberazione, 86 - tel. 0341.1842580
26900 Lodi - Via Solferino, 32/A - tel. 0371.423422
46100 Mantova - Via Imre Nagy, 12 (Borgochiesanuova)
tel. 0376.323605
20159 Milano - Via Lario, 9/A - tel. 02.66809508/9
20900 Monza - Corso Milano, 26 - tel. 039.380349
27100 Pavia - Galleria Manzoni, 21/23/25 - tel. 0382.530897
23100 Sondrio - Via E. Vanoni, 20 - tel. 0342.212983
21013 Gallarate (VA) - Via Mons. Sommariva, 3 - tel. 0331.793455
Marche
60122 Ancona - Via XXIX Settembre, 2/o - tel. 071.204228
63100 Ascoli Piceno - Via Sacconi, 38 - tel. 0736.261621
63900 Fermo - Via Italia, 17 - tel. 0734.623145
62100 Macerata - Via Prezzolini, 19 - tel. 0733.30414
61122 Pesaro-Urbino - Via Scialoia, 80 - tel. 0721.416556
Piemonte
15121 Alessandria - Via Legnano, 49 - tel. 0131.253563
14100 Asti - Via Lina Borgo, 10 - tel. 0141.531006
13900 Biella - Via Delleani, 35/E (ang. C.so Risorgimento) - tel. 015.401501
12100 Cuneo - Via Luigi Einaudi, 4 - tel. 0171.67673
28100 Novara - Corso Cavallotti, 22 - tel. 0321.628239
10121 Torino - Via Ottavio Revel, 17 - tel. 011.542472
28883 Gravellona Toce (VB) - Corso Sempione, 103/105
tel. 0323.846488
13100 Vercelli - Via Jacopo Durandi, 25 - tel. 0161.257223
Puglia
70122 Bari - Via Quintino Sella, 218 - tel. 080.9727210/12
72100 Brindisi - Via Amena, 12 - tel. 0831.597565
71121 Foggia - Via Saseo, 19 - tel. 0881.313020/1/2
73100 Lecce - Via Don Bosco, 45 - tel. 0832.306933
74121 Taranto - Via Ovidio, 22 - tel. 099.7367018
Sardegna
09126 Cagliari - Via della Pineta, 84 - tel. 070.4513390/1/2
08100 Nuoro - Via Monsignor Melas, 44 – tel. 0784.30458
09170 Oristano - Via Canalis, 21 - tel. 0783.211141
07100 Sassari - Via Torino, 35 - tel. 079.278750
Sicilia
92100 Agrigento - Via Picone, 43 - tel. 0922.26838
93100 Caltanissetta - Piazza Pirandello, 19 - tel. 0934.21005
95125 Catania - Via Milo, 19 - tel. 095.444262
94100 Enna - Piazza Garibaldi, 6-7 - tel. 0935.24068
98122 Messina - Via S. G. Bosco, 30 - tel. 090.771129
90127 Palermo - P.zza Giulio Cesare, 44 - tel. 091.6172682
97100 Ragusa - Via Monreale, 1/3 - tel. 0932.623077
96100 Siracusa - Via Brenta, 65 - tel. 0931.66771
91100 Trapani - Via Scudaniglio, 32 - tel. 0923.24280
Toscana
52100 Arezzo - Via Madonna del Prato, 38 - tel. 0575.22712
50144 Firenze - Via Frati Bigi, 4 – tel. 055.677912
58100 Grosseto - Viale Sonnino, 22/24 - tel. 0564.23408
57123 Livorno - Scali D'Azeglio, 52 - tel. 0586.897091
55100 Lucca - Corso Garibaldi, 3 - tel. 0583.492119
54033 Carrara (MS) - Via Buonarroti, 4/B (ang. Via Pelliccia)
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56125 Pisa - Corso Italia, 70 - tel. 050.29129
51100 Pistoia - Via Petrini, 10 - tel. 0573.1940620
59100 Prato - Piazza Martini, 1 - tel. 0574.24625
53100 Siena - Viale Cavour, 156/166 - tel. 0577.285500
Trentino Alto Adige
39100 Bolzano – Via Galileo Galilei, 4/A - tel. 0471.978504
38122 Trento - Via S. Pio X, 38 - tel. 0461.911321
Umbria
06121 Perugia – Via Campo di Marte, 2/U - tel. 075.5726941
05100 Terni - Via Sesto Pompeo, 8 - tel. 0744.221090
Val d’Aosta
11100 Aosta - Via Monte Vodice, 52 - tel. 0165.40792
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32100 Belluno - Via Simon da Cusighe, 35/B - tel. 0437.944794
35142 Padova - Via Romana Aponense, 125 - tel. 049.8750797
45100 Rovigo - Galleria Rhodigium, 7 - tel. 0425.25197
31100 Treviso - Via Risorgimento, 11 - tel. 0422.1781440/1
30172 Mestre (VE) - Via Cappuccina, 185 - tel. 041.5322448
37138 Verona - Corso Milano, 99 - tel. 045.576499
36100 Vicenza - Via Valmerlara, 14 - tel. 0444.546620
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