Vademecum competenze e attribuzioni dei Consigli di intersezione

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Transcript Vademecum competenze e attribuzioni dei Consigli di intersezione

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONIO SEBASTIANI MINTURNO - SPIGNO SATURNIA LTIC854005
Via Luigi Cadorna, s.n.c. – 04026 Minturno (LT) –Tel. 07711907363/Fax 07711907238
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Posta certificata: [email protected]
Prot. n. 4976 - A/19
Minturno, lì 10 Ottobre 2016
C.a.:
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Sigg. Genitori Istituto comprensivo
Docenti Scuola Infanzia
Docenti Scuola Primaria
Docenti scuola Secondaria I Grado
Docenti fiduciari respp. plessi/sedi di Scuola Infanzia Scuola Primaria - Scuola Secondaria di Primo Grado
Docente vicario
DSGA
LL.SS. - ATTI - ALBO - SITO WEB
Oggetto: vademecum competenze e attribuzioni dei Consigli di intersezione, interclasse, classe.
Si avverte l’esigenza di trasmettere il presente “vademecum” per informare i sigg. Genitori sulle articolazioni,
competenze e attribuzioni dei Consigli di intersezione, di interclasse e di classe per sollecitare la partecipazione
democratica agli Organi Collegiali.
1. Competenze e attribuzioni dei Consigli di intersezione, di interclasse, di classe
1.a Consigli di intersezione, di interclasse, di classe
I Consigli di intersezione, di interclasse e di classe sono organismi a composizione eterogenea: sono a doppia
composizione e prevedono una componente di diritto, formata dai docenti che insegnano nelle classi interessate, e una
componente eletta, formata dai genitori eletti.
Possono essere convocati, a seconda degli argomenti da discutere, con la sola presenza dei genitori oppure nella forma
intera, con la presenza di entrambe le componenti.
Il Consiglio di intersezione nella Scuola dell’Infanzia, i Consigli di interclasse nella Scuola Primaria e i Consigli di
classe nella Scuola Secondaria di Primo Grado sono rispettivamente composti dai docenti delle sezioni dello stesso
plesso nella Scuola dell’Infanzia, dai docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso nella
Scuola Primaria e dai docenti di ogni singola classe nella Scuola Secondaria.
Fanno parte dei Consigli di intersezione, interclasse e classe anche i docenti di sostegno che, ai sensi dell’art. 315,
comma 5, del D. L.gsl 297/’94 sono contitolari delle classi interessate. Stessa funzione rivestono gli insegnanti di
Religione Cattolica, come stabilito dall’art. 309 del D. L.gsl 297/’94 e come confermato dal regolamento sulla
valutazione degli alunni, disciplinato dal DPR n. 122/2009.
1.b Elezione, composizione, ruolo, durata, funzioni e competenze
All'inizio dell'anno scolastico i genitori eleggono o riconfermano i rappresentanti di intersezione, di interclasse e/o di
classe che sono tenuti a partecipare ai rispettivi Consigli così come da convocazione.
Il rappresentante eletto si pone quale intermediario tra i genitori e il Consiglio ed è portavoce di problemi, iniziative,
proposte, necessità della sua sezione e/o classe che rappresenta, informa i genitori circa gli sviluppi delle iniziative
avviate o proposte dalla presidenza, dal corpo docente o dal Consiglio stesso.
In caso di decadenza di un rappresentante di sezione e/o classe per perdita dei requisiti o dimissioni, il dirigente
scolastico nomina per surroga il primo dei non eletti.
I Consigli di intersezione, di interclasse e di classe, si riuniscono di norma una volta al mese, cui partecipano i
rappresentanti di sezione e/o di classe, gli insegnanti e sono presieduti dal dirigente scolastico o da un suo delegato.
Rivestono un importante ruolo nell’ambito della funzione della scuola, ovvero quello di approfondire i problemi
dell'apprendimento, dello sviluppo della personalità degli alunni, oltre a quello di individuare i modi migliori per
stimolarlo e favorirlo.
Altra prerogativa è quella di stabilire un rapporto di collaborazione tra docenti, genitori e alunni con il compito di
formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica, alle iniziative di sperimentazione,
al consolidamento della comunità scolastica.
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2. Specificità dei Consigli nei vari ordini di scuola dell’Istituto comprensivo
2.a Consiglio di intersezione nella Scuola dell’Infanzia e di interclasse nella Scuola Primaria
Composizione:
 docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso nella Scuola Primaria, tutti i
docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni nella Scuola dell’Infanzia;
 un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi o sezioni interessate eletto dai genitori degli alunni
iscritti.
Presidente: dirigente scolastico, o un docente membro del Consiglio suo delegato, che attribuisce ad uno dei docente la
funzione di segretario. Di ogni seduta il segretario redige il verbale il quale deve contenere: il giorno, l’ora e il luogo in
cui l’adunanza si è svolta, il nome e la qualifica di chi l’ha presieduta, l’avviso che il Consiglio è stato convocato per
iniziativa del dirigente scolastico o di un terzo dei membri, la sussistenza del numero legale, gli argomenti trattati, il
numero dei voti, a favore o contro, ottenuti da ogni proposta.
Durata: 1 anno.
Funzioni e competenze:
- sola presenza dei docenti: coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari;
- intero consiglio:
 formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di
sperimentazione;
 agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni.
2.b Consiglio di classe nella Scuola Secondaria di Primo Grado
Composizione:
 docenti di ogni singola classe;
 4 rappresentanti dei genitori nella scuola secondaria di 1° grado.
Presidente: dirigente scolastico, o docente da lui delegato, che attribuisce ad uno dei docenti la funzione di segretario.
Di ogni seduta il segretario redige il verbale il quale deve contenere: il giorno, l’ora e il luogo in cui l’adunanza si è
svolta, il nome e la qualifica di chi l’ha presieduta, l’avviso che il Consiglio è stato convocato per iniziativa del
dirigente scolastico o di un terzo dei membri, la sussistenza del numero legale, gli argomenti trattati, il numero dei voti,
a favore o contro, ottenuti da ogni proposta.
Durata: 1 anno.
Funzioni e competenze:
- sola presenza dei docenti:
 valutazione periodica e finale degli studenti;
 coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari.
- intero consiglio:
 formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di
sperimentazione;
 agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni.
3. Argomenti che possono essere trattati nelle riunioni dei consigli
Particolarmente di tutto ciò che direttamente o indirettamente riguarda gli studenti e l'attività della classe:
a) il comportamento degli alunni;
b) l'impegno nello studio e nell'attività didattica;
c) gli interessi, i problemi, le difficoltà dei ragazzi nell'età in cui si trovano;
d) l'ambiente socio-culturale da cui provengono;
e) le eventuali carenze educative e nella formazione di base;
f) l'educazione morale e religiosa;
g) le reazioni degli studenti a determinati comportamenti e iniziative dei docenti, cosa fare per migliorare la situazione;
h) lo sviluppo della collaborazione tra compagni di classe e tra famiglie per l'inserimento di alunni svantaggiati;
i) l'organizzazione di attività integrative e di iniziative di sostegno;
j) le condizioni ambientali in cui si svolge la vita scolastica (aule, banchi servizi igienici, illuminazione, riscaldamento,
attrezzature didattiche);
k) l'organizzazione della vigilanza sugli alunni;
l) l'organizzazione delle gite, visite d'istruzione e l'eventuale collaborazione delle famiglie per la loro attuazione dopo la
preparazione didattica;
m) l'organizzazione della biblioteca;
n) esprimere parere sull'adozione dei libri di testo, sullo svolgimento di attività integrative e di sostegno.
Non possono essere trattati casi singoli.
Cordialità.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Dott. Vincenzo D’Elia)
(Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3, co 2, D.Lgsl n.39/1993)
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