Daphne Blagayana, fiore raro, gioiellino della Val

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Transcript Daphne Blagayana, fiore raro, gioiellino della Val

Daphne Blagayana, fiore raro,
gioiellino
della
Val
Tramontina
Sabato 15 ottobre alle 13 a
Tramonti
di
Sopra,
premio
e
cittadinanza onoraria ai suoi
scopritori: il naturalista Adriano
Bruna e il botanico prof. Livio
Poldini
La Val Tramontina è particolare sotto molto aspetti, storici,
con le sue borgate abbandonate, paesaggistici, con le sue
pozze smeraldine e la bellezza aspra e selvaggia delle sue
montagne, gastronomici con la pitina e il formata dal cit. E
c’è anche un fiore a renderla a unica: la Daphne Blagayana,
conosciuta in valle col nome popolare di
scoperta Daphne 1989 con
Bruna e Poldini che la
indica col bastoneblag
rododendri blanc. Fiore raro, inserito nella lista rossa dei
fiori protetti è un’ orchidea che, in Italia, cresce solo
nella zona di Chievolis, a Tramonti di Sopra. Al di fuori dei
nostri confini nazionali la Daphne Blagayana si trova
solamente in alcune zone della Slovenia e in Bosnia. In Val
Tramontina è stata scoperta dal naturalista Adriano Bruna nel
1989, e la sua certificazione scientifica si deve al Professor
Livio Poldini. Per questo motivo l’amministrazione comunale di
Tramonti di Sopra conferirà a Bruna – grande conoscitore del
territorio, che da anni collabora con le amministrazioni e la
pro loco locale – il primo “Premio Daphne Blagayana” e a
Poldini
–
professore
emerito
all’Università di Trieste, botanico di
fama internazionale, fondatore del Wwf
regionale e paladino della biodiversità
– la cittadinanza onoraria. La cerimonia
sabato 15 ottobre alle 13 in sala
consiliare concluderà una mattinata di
eventi
dedicata
alla
ricchezza
naturalistica della valle. Alle 9.30 dal
bar Prealpi di via Monte Rest partirà la
camminata naturalistica con Poldini e
Bruna
“Alla
ricerca
dell’ultima
fioritura”, adatta a tutti. Alle 11.30 il professor Poldini
terrà la conferenza “Piante interessanti: dall’emozione della
scoperta alla conoscenza”, cui seguirà la cerimonia. La Daphne
Blagayana rappresenta un valore aggiunto per la Val Tramontina
e per il Parco Naturale Dolomiti Friulane, sia per l’interesse
scientifico e naturalistico, ampiamente avvalorato dal prof
Poldini, sia per gli sviluppi del turismo.