Vivendi lancia Canal+ low cost

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Mercati
Venerdì 14 Ottobre 2016
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RIVOLUZIONE NELLA PAY TV FRANCESE: DIMEZZATO A 19,90 EURO L’ABBONAMENTO MENSILE
Vivendi lancia Canal+ low cost
E dopo gli accordi di distribuzione con Orange e Iliad è pronta la firma con Sfr e Bouygues
La mossa è legata alla ristrutturazione della piattaforma, che ora punta al raddoppio dei clienti
di Andrea Montanari
Gli Europei tirano più della Champions: Sky Italia aumenta ricavi e abbonati
V
ivendi prova a rilanciare
Canal+ dopo i conti del
primo semestre, che hanno registrato una perdita
di 100 milioni e un calo di 300
mila abbonati in Francia su base
annua, che fa salire a mezzo milione il saldo negativo dell’ultimo quinquennio. Per cercare di
arginare tale emorragia nei conti
della pay tv il gruppo che fa riferimento a Vincent Bolloré ha
deciso di rivoluzionare l’offerta
televisiva annunciando il lancio,
a partire dal 15 novembre, di un
pacchetto unico base a 19,90 euro al mese, al quale si potranno
aggiungere altre offerte tematiche (sport, cinema, serie tv,
programmi per bambini). Un
drastico cambio di rotta che di
fatto trasforma Canal+ in una televisione a pagamento low cost,
visto che finora il prezzo era di
40 euro al mese. Si tratta di un
tentativo di fare concorrenza alle
tv generaliste gratuite e di conquistare nuovi clientela dopo
l’addio al progetto di creazione
di una piattaforma paneuropea
anti-Netflix e dopo lo stop delle
autorità transalpine all’accordo con BeIn Sports, la società
di gestione di diritti tv che fa
capo alla all news Al Jazeera
del Qatar.
L’altra strada che Vivendi sta
battendo per risanare e rilanciare Canal+ è quella dell’ampliamento del bacino d’offerta. E
così, dopo gli accordi di distribuzione dei suoi pacchetti a pagamento siglati con gli operatori
telefonici Orange e Free (gruppo
Iliad), ora sembra che l’azienda
guidata dall’amministratore delegato Arnaud de Puyfontaine
stia per firmare ulteriori intese
con gli altri big della telefonia
mobile e fissa in Francia, ossia
Bouygues Telecom e Sfr.
La doppia mossa, ossia prezzi
ribassati e accordi con i gruppi
tlc, potrebbe creare difficoltà ai
di Andrea Montanari
li Europei di calcio tirano più della
G
Champions League. La conferma arriva
dai numeri del primo trimestre dell’eser-
Champions League, la maggiore competizione calcistica in ambito continentale (in
diretta e in esclusiva su Mediaset Premium),
non sembra aver avuto un grosso impatto
sull’offerta e sul numero di abbonati. Nel
corso della conference call con gli analisti
cizio fiscale di Sky Plc e della controllata
Sky Italia. Quest’ultima, guidata da Andrea
Zappia, ha chiuso il periodo di riferimento
con un giro d’affari di
SKY
719 milioni di euro, in
crescita del 4% rispetto
quotazioni in pence
950
a un anno prima, facenIERI
do registrare il maggior
848 p
900
balzo dei ricavi da ini-1,91%
zio 2009. La crescita
850
dei conti è stata garantita da due elementi: la
raccolta pubblicitaria,
800
aumentata nel trime13 lug ’16
13 ott ’16
stre del 17% (miglior
Andrea Zappia
performance di sempre nella storia della pay tv italiana) grazie
anche all’apporto del canale gratuito gene- ieri il ceo di Sky Plc Jeremy Darroch ha
ralista Tv8, e l’incremento del numero di sottolineato che «l’Italia va bene; siamo
abbonati, saliti a quota 4,76 milioni (+22 contenti e stiamo crescendo». Nessun rifemila), proseguendo una tendenza che si rimento a un eventuale interesse per Mediamanifesta da quattro trimestri consecutivi. set Premium, al centro del contenzioso tra il
Sul dato relativo al parco-abbonati ha inci- gruppo di Cologno Monzese e Vivendi dopo
so in particolare l’evento degli Europei di che quest’ultima ha comunicato l’intenzione
calcio, mentre l’assenza in palinsesto della di recedere dal contratto di acquisizione del
Al punto che il
Biscione mercoquotazioni in euro
ledì ha chiesto al
18,5
Tribunale di Milano il sequestro
18,0
conservativo del
17,5
3,5% di azioni
proprie in pos17,0
IERI
sesso della so18,1 €
cietà transalpina
16,5
e oggetto del con-0,96%
13 lug ’16
13 ott ’16
cambio azionario
tra le due società
nell’ambito del più ampio acmilioni con l’offerta CanalSat). cordo siglato lo scorso aprile per
Quanto alla trattativa su Media- l’acquisizione del 100% della
set Premium e quindi all’even- stessa pay tv Premium (intesa da
tuale espansione territoriale in cui in seguito Vivendi ha comuItalia, nonostante i continui ten- nicato di voler recedere). Detto
tativi di trovare un’intesa con il questo, la ricerca di un nuovo
gruppo della famiglia Berlusco- accordo appare imprescindibile
ni, ancora nulla è stato definito. per il futuro di Premium, che nel
VIVENDI
Vincent
Bolloré
broadcaster tradizionali e dimostra l’interesse di Vivendi per il
business televisivo, almeno in
Francia. L’obiettivo dichiarato
dai vertici del gruppo è arrivare
al raddoppio del numero di abbonati, che attualmente è sceso
a 3,9 milioni (il dato sale a 5,2
100% della pay tv italiana.
In ogni caso, il fatto che Rupert Murdoch,
il tycoon a capo di Sky, voglia rilanciare
ancora sul business in Italia è dimostrato
da alcune recentissime mosse, a partire
dal rinnovo della piattaforma SkyGo Plus,
dal prossimo lancio dell’Hd (alta definizione) per l’on-demand (oltre il 50% degli
abbonati è connesso), dalla nuova interfaccia per My Sky e dal lancio della app
Sky Kids per i bambini.
Intanto a livello di gruppo Sky ha chiuso il
primo trimestre fiscale 2016-2017 con un
fatturato di 3,15 miliardi di sterline, in rialzo
del 5% e in linea con le stime degli analisti. Il business nel Regno Unito resta quello
trainante: 2,1 miliardi di sterline (+5%). E
per spingere l’attività in Inghilterra e Irlanda e contrastare la concorrenza di British
Telecom nell’offerta calcistica Sky è pronta a lanciare un’offerta alternativa nelle tlc.
«L’offerta di una scheda sim per il telefono
mobile è vicina al lancio», ha confermato
Darroch. Il progetto andrebbe a completare
i pacchetti della pay nel Regno Unito, visto
che già oggi l’offerta del gruppo annovera
la telefonia fissa (casa) e la connessione alla
piattaforma pay. Insomma, Sky vuole diventare a tutti gli effetti un quadruple player.
(riproduzione riservata)
frattempo ha abbassato i prezzi
di listino portando l’offerta base a 15 euro al mese. Secondo
il mercato, Vivendi alla fine
non abbandonerà la possibilità di entrare nel business della
pay tv in Italia, dove il gruppo
transalpino è giù impegnato
nel rilancio di Telecom, di cui
è l’azionista di riferimento con
il 24,6% del capitale.
Da segnalare infine che ieri alla
borsa di Parigi il titolo Vivendi,
su cui da tempo pesano le incertezze proprio sul fronte italiano,
ha terminato le contrattazioni in
calo dell’1,07% a 18,05 euro per
azione. (riproduzione riservata)
Quotazioni, altre news e analisi su
www.milanofinanza.it/vivendi
In novembre la 25esima edizione della prestigiosa kermesse. Il patron sta valutando una manifestazione specifica per le bollicine
Il Merano Winefestival studia un’edizione champagne
di Luciano Mondellini
I
l Merano Winefestival pensa in
grande. La prestigiosa kermesse
vinicola altotesina raggiungerà la
sua 25esima edizione quest’anno (dal
4 all’8 novembre) ed Helmut Koecher,
lo storico ideatore nonché patron, ha
in mente un programma speciale per
le nozze d’argento della manifestazione, che per la qualità dei prodotti
enogastronomici in mostra è ormai un
sinonimo di qualità a livello internazionale. Tanto che anche quest’anno
l’Union des grands crus des Borde-
aux, la più prestigiosa
associazione di terroir
francese, presenterà a
Merano le anteprime
di 25 storici chateaux
della regione transalpina. La manifestazione
come sempre metterà
in degustazione nel
Kurhaus di Merano
i vini di 300 aziende
Helmut
italiane e oltre 100 inKoecher
ternazionali che hanno
raggiunto un punteggio
pari o superiore agli 85 punti dalle
commissioni The WineHunter ideate
dallo stesso Koecher.
Nello stesso tempo
nel salone a fianco alla
Kursaal (la sala grande)
troveranno spazio produzioni gastronomiche
d’eccellenza e show cooking con chef stellati
(che quest’anno saranno sfidati dalle cuoche
contadine altoatesine in
un singolare contrasto
culinario). Le novità
invece riguarderanno
il lancio di un Film Festival legato al
vino nel cinema principale della citta-
dina (tra i film in mostra anche Duel
of Wine presentato a Venezia) e la promozione della giornata dedicata allo
champagne dal Pavillon des Fleurs alla
sala principale. «Sarà il maggior evento sullo champagne mai organizzato in
Italia e se le cose andranno bene non è
detto non si possa pensare a un evento specifico magari a primavera per
le bollicine», ha spiegato Koecher a
MF-Milano Finanza ieri. D’eccezione
anche la cena di gala, che quest’anno
avrà come protagonista il Wagyu Kobe, la celebre carne giapponese che ha
ormai conquistato il mondo per la sua
qualità. (riproduzione riservata)