Programma della settimana - Parrocchia Sant`Agostino

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Transcript Programma della settimana - Parrocchia Sant`Agostino

Parrocchia
S. AGOSTINO
Via Melchiorre Gioia, 50
20124 MILANO
Tel.02 67072135
TEMPO DI PENTECOSTE
dal 9 al 16 ottobre 2016
Domenica 9 ottobre
:
6° Domenica dopo il martirio di
San Giovanni il precursore
Festa inizio anno
oratoriano
Ore 16.30: Battesimo di Scognavilla Martina
e Sorrentino Ettore Leone Carlo
Lunedì
10: Feria
Martedì
11: Feria
Catechesi 1° Media. Ore 17.00-18.15
Catechesi 5° Elementare - Ore 17.00-18,15
Mercoledì 12: Feria
Giovedì
Venerdì
Sabato
Catechesi 3° e 4° Elementare. Ore 17.00-18.15
13: Feria
14: Feria Gruppo terza esperienza: pomeriggio musicale
15: Sabato prima della Dedicazione del Duomo
Domenica 16 ottobre
: Dedicazione del Duomo di Milano
Chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani
News
• Catechesi 3° e 4° Elementare.
Ore 11.00-12.00
• Incontro genitori di 2° Elementare
Nuovo sito della parrocchia: www.santagostino.mi.it
Per fermarsi a riflettere
La sorpresa
del Papa pastore
C’è un qualcosa di straordinario nell’ordinarietà con cui Papa Francesco ha impostato la sua visita nelle zone terremotate. È arrivato a bordo della sua Golf scura,
sedendo a fianco del guidatore, senza scorta e senza che nessun media fosse stato
avvertito. È arrivato come aveva promesso per incontrare «da sacerdote, da vescovo
di Roma, da Papa» chi ha visto la propria vita travolta dal sisma. È arrivato da pastore
in mezzo al suo gregge per far sentire la propria vicinanza. Aveva avvertito tutti che
sarebbe stata una visita a riflettori spenti, ma nessuno s’aspettava che potesse avvenire all’indomani del viaggio in Georgia e Azerbaijan: per un uomo di 78 anni era prevedibile un momento di pausa per riprendere energia. Invece Francesco ha capito che
per impostare il viaggio come lui desiderava quello di ieri era il giorno giusto, perché
il giorno più inaspettato.
«Ho sentito di dover venire qui fin dal primo momento, sono qui per starvi vicino.
Coraggio andiamo avanti», ha detto. «Ho pensato bene nei primi giorni di questi tanti
dolori che la mia visita, forse, era più un ingombro che un aiuto, che un saluto, e non
volevo dare fastidio, per questo ho lasciato passare un pochettino di tempo affinché
si sistemassero alcune cose, come la scuola. Ma dal primo momento ho sentito che
dovevo venire da voi! Semplicemente per dire che vi sono vicino, che vi sono vicino,
niente di più, e che prego, prego per voi! Vicinanza e preghiera, questa è la mia offerta
a voi». «Non volevo creare disturbo»: una battuta che certamente verrà ricordata a
lungo. A Francesco invece l’unica cosa che premeva era di poter far sentire la propria
vicinanza. Ad Amatrice ha parlato con maestre e bambini, ma dietro di loro le porte si
erano chiuse e nessuna telecamera ha fatto in tempo ad entrare. A Rieti si è fermato
a lungo con i 60 anziani sfollati e accolti in una Rsa e ha pranzato con loro: un piatto
di riso in bianco. Ma c’è di più: il Papa in questa sua breve presenza ha voluto soprattutto far capire che bisogna investire su una grande valore, quello dell’essere «comunità». La miglior sintesi è quel che una donna salutandolo gli ha detto: «Grazie della
forza che ci dai».
Don Virginio Ferrari, Parroco