Guardati allo specchio: il nemico è davanti a te

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CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 11 OTTOBRE 2016
•
3
CANADA
IL COMMENTO
Guardati allo specchio: il nemico è davanti a te
LO SCONTRO
Bersani: solo
l’esercito mi può
cacciare dal Pd
L’ONOREVOLE
JOE VOLPE,
EDITORE
TORONTO - Negli afari, se non
c’è una mission, una visione, raramente c’è un piano, e senza un
piano si incita il fallimento. Le cose non succedono da sole.
Nella vita è lo stesso. Bisogna
“vedere lontano” per focalizzare
l’attenzione e concentrare le proprie risorse. Altrimenti lamentarsi e bisticciare senza scopo diventano il ine ultimo.
Non c’è migrante italiano che
abbia deciso di lasciare la sua terra, la sua cultura, gli amici e la famiglia senza avere in mente un obiettivo. Sono decisioni che cambiano la vita, e sono felice che i
miei genitori siano stati tra i milioni che hanno avuto il coraggio
di prenderle. Loro insieme ai milioni di italiani residenti all’estero
– 4,3 milioni tra quelli che hanno
ancora il passaporto italiano e con
esso il diritto di voto – avrebbero
scosso la testa allo spettacolo offerto nel ine settimana dai pezzi
grossi del partito al potere, il Pd.
Mio padre mi avrebbe ricordato
l’immagine nel mio libro di terza
elementare di studi sociali italiani
con Garibaldi e il suo luogotenente Nino Bixio. La didascalia sotto
era una citazione di Garibaldi che
lo ammoniva così: “Bixio, qui si fa
Matteo Renzi
l’Italia, non la politica!”
Dal nostro osservatorio a 5.000
km di distanza, sembra che quelli
che dovrebbero parlare per l’Italia
ancora non hanno trovato un’idea
deinitiva sul suo futuro, o almeno
non sono essi stessi convinti che
il loro piano per il Belpaese valga
la pena di essere perseguito. Eppure il dado è tratto – il referendum sulle modiiche alla Costituzione è già issato.
L’Italia non è più quella dell’agitazione e della ricostruzione
post-bellica. E’ un Paese che gioca un ruolo chiave, nell’entità economico-politica di una Europea
sempre più globalizzata. Tale ruolo avrà il suo impatto su qualunque problema regionale e provinciale che si viva attualmente.
Un modello di governance diverso potrebbe servire a convincere partner presenti e futuri che
il sistema politico italiano può ancora produrre visioni orientate al
futuro insieme alle risorse politiche per convertire tali visioni in
realtà. 107.000 italiani hanno lasciato la loro patria lo scorso anno perché stanchi di aspettare che
succedesse una cose del genere.
Questa è la vera crisi. Negli ultimi otto anni dall’inizio della “cri-
si”, circa 700.000 giovani donne e
uomini hanno lasciato il Paese per
deinire il loro piano strategico.
Peccato! I “big” presto litigheranno riguardo al vuoto in cui operano – a prescindere da quale
partito sarà al governo.
C’è un’altra versione della citazione attribuita allo scambio Garibaldi-Bixio che rende bene il momento, un consiglio per la Direzione del Pd del ine settimana:
“Qui o si fa l’Italia, o si muore”.
Più di uno dei senior del Pd inirà spennato come risultato e l’Italia dovrà ricominciare da capo…
indebolita.
ENGLISH VERSION
Look in the mirror, the enemy is before you
The Honourable Joe Volpe, Publisher
TORONTO – In business, if there
is no mission, no vison, there is
rarely a plan. Without a plan, one
invites failure. Things just do not
happen on their own.
It is the same in life. Someone
has to see the “bigger picture”
in order to focus the mind and
to concentrate resources. Otherwise, whining and squabbling
for its own sake becomes the end
game.
There is not an Italian émigré who made the decision to
leave his/her native land, culture,
friends and family behind without having a goal in mind. Those
were life-changing decisions. I am
glad my parents were among the
millions who had the courage to
make them.
They and the millions of Italians living abroad – 4.3 million
among them still hold an Italian
passport, and with it the right to
vote – would have shaken their
heads at the spectacle ofered up
during the weekend by the Party
Brass of the ruling PD.
My dad would have reminded
me of the picture in my grade 3
Italian social studies book depicting Giuseppe Garibaldi and
his Lieutenant, Nino Bixio. The
caption below the image quoted Garibaldi admonishing him:
“Bixio, qui si fa l’Italia, non la politica!” (Bixio, we’re here for Italy
not for politics)
From our vantage point 5,000
km away, it seems that those who
would speak for Italy have yet to
fashion a deinitive concept of its
future. At least they do not appear
Second floor view of the Villa grounds
and the surrounding olive trees
to have convinced themselves
that their plan for the Belpaese is
worth pursuing. And yet the die is
cast. The referendum on the Constitutional Changes is already set.
Italy is no longer the Italy of
post-war turbulence and reconstruction, but one whose role in
globalized European economic-political entity is key to whatever regional and provincial problems currently alict the country.
A diferent governance model may go a long way to convincing current and future partners
that the Italian political system
can still generate future-oriented
visions and the political resources to convert those visions into
reality.
107,000 Italians left their homeland last year because they are
tired of waiting for that to hap-
pen. That is the very real crisis.
Over the last eight years since the
onset of “la crisi”, close to 700,000
young men and women have gone
out of country to deine their own
strategic plan.
Too bad! The “Bigs” will soon
be squabbling about the vacuum
in which they operate – no matter which Party will be in charge
of the government.
There is another version of the
quote attributed to the Garibaldi-Bixio exchange that captures
the moment - and advice for the
PD Executive Committee meeting
of the weekend: “Qui, o si fa l’Iitalia, o si muore”. (Either we create Italy, or we die trying)
More than one senior PD will
lose his/her tail feathers as a result. Italy will have to start over…
from a weakened position.
The olive grove and view of Villa Cappelli
ROMA - «Inviterei tutti i commentatori a levarsi dalla testa il tema
scissione. Per quel che mi riguarda ho detto che a portarmi fuori
da casa mia, dal mio partito, ci può
riuscire solo la Pinotti se schiera l’Esercito». Il giorno dopo la direzione, la minoranza Pd allontana dall’orizzonte ipotesi di fratture ulteriori ma marca la propria identità. Sono di Pier Luigi Bersani le ironiche parole sulle maniere
forti ed è ancora l’ex segretario Pd
a rivendicare che «non esiste, non
può esistere e non è mai esistita una disciplina di partito sui temi costituzionali».
«Capisco da ieri (lunedì, ndr)
che si vuol tirare dritto, perché una
commissione non si nega a nessuno. Ma se si tira dritto, non si tirerà
dritto con il mio sì, si tirerà dritto
con il mio no», aggiunge. «L’incrocio fra le due riforme crea un cambio profondo della forma di governo in Italia, un cambio negativo e,
visto quel che succede nel mondo,
anche pericoloso», è la tesi dell’ex
segretario Pd.
Toni non dissimili quelli di Roberto Speranza. «Il Pd è il mio
partito. Oggi leggo di scissioni.
Per me le scissioni non esistono.
Se leggo i giornali italiani sembra
che domani mattina noi presentiamo un nuovo simbolo e stiamo
per fare una scissione. Questo non
è vero. Si può stare dentro il Pd e
pensarla diversamente», spiega.
«Io posso votare no al referendum
ma se il giorno dopo c’è la iducia
al governo io la rivoto. Insisto, sono due ambiti diversi», sintetizza.
A tutti risponde Luigi Zanda.
Un’eventuale scissione nel Pd dopo il referendum «la considero una follia politica assoluta, sarebbe un danno per l’Italia e per l’Europa», ammonisce il capogruppo
Dem al Senato, che invita a considerare che c’è stata«"un’apertura
da parte di Renzi molto consistente: ha colto il punto, che non è la
riforma bensì la legge elettorale e,
sulla possibilità di modiicarla, ha
fatto un’apertura piena».
Ma non cambia la linea M5S.
«Questa riforma della Costituzione taglia semplicemente la democrazia. Il Senato continuerà ad esserci, con i senatori che saranno
politici scelti da politici».
An ancient Trullo from Neolithic times next to the olive grove
Extra Virgin Olive Oil deserves its own history book…
Our name literally means “Healthy Home” in Italian.
And, we don’t pretend to contribute to anything less.
Working exclusively with our producer Villa Cappelli
in Terlizzi, Puglia since 2007, we are proud to provide our
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oil that reflects the purest form of harvesting and milling olives
– all done with agrarian pride and crat.
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