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PRIMO PIANO
Venerdì 14 Ottobre 2016
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Troppi politici e giuristi, per mantenere le loro rendite, fingono di non essersene accorti
Da 16 anni nel terzo millennio
I problemi sono diventati planetari e non più di cortile
DI
DOMENICO CACOPARDO
L
o chiamano «ciàpanò»
ed è il tressette a perdere molto diffuso nel
Nord-Est dell’Italia. È
la sublimazione dell’autolesionismo, visto che si vince perdendo. Mi è venuto in mente
ascoltando il Farinacci personale di Silvio Berlusconi,
Renato Brunetta imperversare in radio e in televisione
(in un inatteso culmine di celebrità, cui mai avrebbe potuto
aspirare, a meno di una vittoria, benevolmente pronosticatagli,
di un Nobel)
manifestando una furia
iconoclasta
che va al di
là dei termini razionali
di una legittima diversità
di opinioni.
Riflettendo,
una significativa dose di
autolesionismo percorre
tutto lo schieramento del
«No» in modo
così acuto da
spingere un giurista come Valerio Onida (ex presidente
della Corte costituzionale) a
ricorrere al Tar per ottenere
un’impossibile questione di
costituzionalità che obblighi
la Corte stessa a esprimersi
sulla legittimità del quesito
referendario. Con conseguente caos istituzionale e nazionale, visto ciò che potrebbe
accadere: sospensione del
referendum, riformulazione
dei quesiti, nuova indizione.
La farraginosità della spiegazione dimostra la barocca
architettura dell’impianto
legale del ricorso.
Insomma almeno altri
sei mesi di Italia sull’altalena, mentre, nel mondo, i
problemi si aggravano e qui
da noi marciscono. L’unico
reale argomento di Onida è
il proprio personale prestigio
di ex presidente e di stimato
docente universitario. Un po’
poco per pretendere che un
tribunale sancisca un’operazione che destabilizzerebbe
la Repubblica. Ed è questa la
constatazione più sorprendente che riguarda la concezione etico-istituzionale del
professor Onida e spinge al
terrore per ciò che possono
combinare i giuristi malati di
giuridicismo. Aveva ragione
chi scrisse che la riforma costituzionale è una cosa troppo
seria per lasciarla in mano ai
costituzionalisti. Talché elenchi sterminati di professori di
diritto per il «Sì» o per il «No»
riempiono di quando in quando pagine di agenzie (per fortuna i giornali glissano).
Parliamoci chiaro: non ci
si rende conto, in giro, che
da sedici anni siamo entrati in
un nuovo millennio e che, negli
ultimi vent’anni, la Storia ha
avuto un’imponente accelerazione consegnandoci un mondo sconosciuto, indecifrabile e,
di sicuro, più difficile. Ricorrerò alla biologia per cercare di
spiegare il fenomeno in modo
meno complesso di come può
all’inizio apparire. L’omeostasi è l’attitudine propria degli
organismi viventi a conservare le proprie caratteristiche
FILO DI NOTA
O è mitomane o non è messo bene
Infastidito dal prolungarsi di un dibattito sul referendum costituzionale - a cui
peraltro stava assistendo tra il pubblico -,
per interromperlo ha chiamato il 113 per
lanciare un falso allarme bomba. I carabinieri lo hanno denunciato.
L’episodio è accaduto ieri sera al circolo
Arci Bonelle di Pistoia. Autore del gesto,
ieri sera, un 37enne con precedenti di
polizia il quale, mentre era in corso un
confronto a cui partecipava un esponente
locale del Pd, il capogruppo in
consiglio comunale Giovanni
Sarteschi, a sostegno del Sì e
l’ex procuratore della Repubblica di Firenze Ubaldo Nannucci, adesso coordinatore
regionale Anpi, per il No.
del cambiamento (cioè un
metasistema di
regolazione che
mantiene la
stabilità dei sistemi essenziali per la vita).
Questo punto
di vista, nonsociologico, può
essere applicato all’Italia dei
Vignetta di Claudio Cadei
al variare delle condizioni
esterne dell’ambiente tramite meccanismi di autoregolazione. L’allostasi è la capacità
di mantenere la stabilità dei
sistemi fisiologici per mezzo
nostri giorni.
Ci sono italiani che affrontano il cambiamento
epocale dei nostri giorni con
l’omeostasi personale e sociale, mantenendo le proprie
A un certo punto, il 37enne ha chiamato dal proprio cellulare il 113 annunciando la presenza di un ordigno e chiudendo subito la comunicazione.
Al circolo Arci sono immediatamente
intervenuti i carabinieri. Il 37enne, ancora presente nel locale, si è fatto avanti
riferendo di essere l’autore della telefonata. Ai militari avrebbe spiegato di aver
agito in quel modo proprio perché «seccato» dal prolungarsi della riunione.
Compiuti i necessari accertamenti sulla provenienza della chiamata - anche
per escludere un caso di mitomania - i
militari lo hanno condotto al comando
provinciale dell’Arma e denunciato per
procurato allarme.
Ansa
abitudini, le proprie idee, la
propria visione. Altri, quelli
che vivono l’allostasi, ritengono di poter mantenere uno
stabile e gestibile contratto
sociale, cambiandone i termini, aggiornandone le regole.
Ridotta alla biologia, la fase
storica che stiamo attraversando presenta il contrasto
tra chi non vuole e chi vuole
affrontare il cambiamento,
adottando misure che ritiene
idonee a massimizzarne gli
effetti positivi. Sono queste le
ragioni di fondo che immiseriscono le crociate in corso, si
tratti di giuristi come Onida,
di politici di lungo e vecchio
INDISCREZIONARIO
DI
PUCCIO D’ANIELLO
Sembra un passaggio del testimone: nel giorno della morte di Dario Fo, il premio Nobel
per la letteratura è stato assegnato a Bob Dylan. Questo il commento del ministro dei beni
e delle attività culturali Dario Franceschini
in un tweet dedicato al conferimento del premio al cantautore americano: “Il padre della
canzone d’autore di tutto il mondo. Il portatore
di valori per intere generazioni”. Per Fo, invece, si è fatto notare l’ex presidente
della Camera dei deputati, Gianfranco Fini: «Non ho mai avuto
occasione di conoscerlo. Devo dire
che personalmente non l’ho mai
amato più di tanto”.
Ettore Fortuna, organizza in collaborazione
con la Società Italiana di Endocrinologia
un convegno presso la sede della Pontificia
Accademia delle Scienze, nello Stato della
Città del Vaticano, sul tema della sicurezza e delle nuove frontiere della ricerca
nell’acqua destinata al consumo umano.
Fortuna collega questi studi, “proprio per
la spiritualità della sede, all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, perché è dalla
sostenibilità dell’ambiente che bisogna partire per evitare la contaminazione
delle acque e, quindi, il rischio per
la salute”.
***
In occasione dell’Investor’s Month,
iniziativa lanciata dal governo
* * *
francese per promuovere all’estero l’attrattività della Francia,
Dialogo, accoglienza, pace: questi
l’ambasciata di Francia in Italia
i valori che sin dalla sua istituzioorganizza martedì pomeriggio, in
ne, nel 2006, animano lo spirito
collaborazione con Business Frandel Premio per la Cultura Medice, un incontro a Palazzo Farnese.
terranea – Fondazione Carical,
Introdotto dall’ambasciatore di
che celebra il suo decennale oggi
Dario
Francia
in Italia Catherine Colonal teatro Rendano di Cosenza. In
Franceschini
na, l’appuntamento presenterà le
occasione della cerimonia di premisure del governo transalpino per
miazione dei vincitori dell’edizione 2016, il presidente della Fondazione Cari- migliorare la competitività e l’attrattività:
cal Mario Bozzo ricorderà la figura di Dario alcune imprese italiane testimonieranno
Fo, compianto maestro del teatro italiano, la loro esperienza in Francia. Seguirà
premio Nobel per la letteratura e promotore una tavola rotonda sull’attrattività della
Francia e dell’Italia nel settore delle tecdei valori che ispirano la kermesse.
nologie dell’informazione e della comuni* * *
cazione intitolata “Italian tech e French
Domani la Fondazione Acqua, presieduta da tech: obiettivo attrattività”.
corso, di politicanti attuali.
Pensiamo alla compagnia di nonpensanti, di
nonvedenti, di noncapenti
che si chiama 5Stelle. Seguono un comico imbonitore su
un terreno che non conduce in
nessun luogo, con strumenti
che non appartengono alla
democrazia, con proposte che
evidenziano l’autolesionismo
e il disfattismo. La constatazione cioè delle proprie personali incapacità si dovrebbe
trasformare –per la loro testa- nella rinuncia generale
a qualsiasi ipotesi di sviluppo
e di crescita.
E qui torniamo all’omeostasi: quando gli italiani nati
nel contesto della prima Repubblica, della divisione (fittizia) democristiani-comunisti,
nel bipolarismo mondiale
(Usa-Urss) dismetteranno il
vecchio pensiero, i vecchi riflessi condizionati e si renderanno conto che siamo entrati
nell’epoca della globalizzazione (che può essere contenuta
solo con politiche globali, ben
lontane dalle disponibilità di
qualsiasi presidente del consiglio o parlamento o sindaca
di Roma), e rinunceranno a
camminare con il capo rivolto all’indietro, inizieranno a
entrare nel nuovo millennio,
già vecchio di sedici anni.
Solo allora avranno superato il vincolo omeostatico e
saranno capaci di ragionare
in termini attuali.
Nell’attesa, il tono della
polemica referendaria (al
di là della banale, ma dovuta
dichiarazione del presidente della Repubblica Sergio
Mattarella) continuerà ad
aggravarsi, visto che, soprattutto per la banda del «No» si
tratta di una battaglia per la
vita (politica) e la «perpetuatio» personale. Una vera
e propria sindrome di Telemaco non curata e, quindi,
portata, inesorabilmente,
ad aggravarsi.
www.cacopardo.it
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