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MERCOLEDI 12 OTTOBRE 2016 • CORRIERE CANADESE
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STORIA ARTE CULTURA
L’INTERVISTA
�
Justin Steinberg, un “dantista” a Toronto
Francesca Facchi
TORONTO – “Perché studiare ancora Dante?” è una domanda che
ricorre spesso nel dibattito ormai
datato sul presunto declino degli
studi umanistici. Justin Steinberg e
le sue ricerche rappresentano una
valida risposta. Il professore di letteratura medievale italiana dell’Università di Chicago ha infatti proposto nuove letture interpretative
di Dante, “Accounting for Dante:
Urban Readers and Writers in Late Medieval Italy” (2007) e “Dante
and the Limits of the Law” (2014),
premiate rispettivamente con
MLA’s Scaglione Publication Prize
e MLA’s Howard. R. Marraro Prize.
Ospite del Dipartimento di Italian
Studies in queste settimane, Steinberg ci ha spiegato i suoi studi e la
sua passione per il Medioevo.
Perché oggi è importante studiare il Medioevo?
«Ritengo che sia importante non
tanto per capire le nostre origini, quanto per l’alterità che veicola. Studiando il mondo premoderno, scopriamo modi di pensare e di
fare che non ci appartengono. Credo che questo sia l’antidoto migliore per un mondo tardocapitalista in
cui sembra sempre di più che tutto
sia stato e sarà sempre com’è ora».
Come mai ha deciso di studiare la letteratura medievale?
«Ho scoperto il Medioevo attraverso il modernismo inglese, Joyce,
Pound e Eliot, scrittori che avevano
Il dipinto ’’La Divina Commedia di Dante’’, di Domenico di Michelino, 1465. Nel riquadro, Justin Steinberg
un grande interesse per la letteratura e la ilosoia medievale».
Nel suo libro “Dante and the
Limits of the Law”, analizzando la “Commedia” alla luce della legislazione medievale, pone
Dante stesso sotto processo. Ci
può spiegare come?
«Questo non è lo scopo del libro,
ma un “efetto collaterale”. Sebbene si abbia un’immagine illustre di
Dante in esilio, secondo me il suo
non fu semplicemente un processo
politico. Le accuse contro di lui erano legittime, lo avevano proces-
sato per una pratica comune nella politica del tempo [baratteria e
concussione, ndr]. Tuttavia, mi interessa meno indagare la sua colpevolezza quanto capire come l’infamia di quest’accusa abbia inluenzato il suo modo di pensare e spesso la sua autorappresentazione, ossia se e come Dante abbia riscritto
la storia della propria condanna attraverso i suoi testi letterari».
Solitamente i letterati italiani circondano Dante di un’aura
quasi sacra. Cosa ha significato
per lei scoprire un possibile “la-
MOSTRA IN BIBLIOTECA
to oscuro” del poeta fiorentino?
«Ho provato un gusto dissacratorio, iconoclasta. Forse per far ciò
dovevo essere non italiano, non
europeo e non cattolico. Il punto,
però, non è ridurre Dante a un delinquente che ha scritto dei bei versi per giustiicarsi, ma rendere il testo più complesso e più attuale. Inoltre, ho aggiunto un punto di vista ora nuovo ma certamente già
presente nel Trecento».
Cosa ama della “Divina Commedia”?
«Le parti in cui traspare la Firen-
ze del tempo, dall’Inferno al Paradiso. Al contrario di quanto spesso
si dice, secondo me, l’aldilà di Dante è sempre politicizzato».
A Toronto ha insegnato il corso “Boccaccio and the Law”, in
cui ha presentato i primi risultati della sua nuova interpretazione del “Decameron”.
«A diferenza di Dante, Boccaccio ha studiato diritto canonico;
non sarebbe quindi sorprendente un’inluenza di questi studi nelle novelle. Ciò appare in particolare nel rapporto regola-eccezione
nella struttura del testo (ad esempio, solo il narratore Dioneo è libero dalla regola severa di seguire ogni giornata un tema dato). Un altro punto in comune tra giuristi e
letterati è che, all’epoca, entrambi
stavano rilettendo sulla verosimiglianza. I problemi degli avvocati erano retorici e semiotici: le loro
arringhe dovevano presentare fatti convincenti, non necessariamente veri ma verisimili. Inine, un elemento del nuovo progetto è anche lo studio della rappresentazione del delitto e dell’investigazione,
con un occhio quasi poliziesco».
Com’è stata la sua esperienza
all’Università di Toronto?
«Studenti preparati, discussioni stimolanti, un ambiente interdisciplinare all’avanguardia: l’Università di Toronto è forse il luogo
migliore al mondo dove studiare il
Medioevo».
L’EVENTO
I 500 anni dell’Orlando furioso
ICAP, Sesta conferenza nazionale
Johnny L. Bertolio
TORONTO – Questo ine settimana, dal 14 al 15 ottobre, l’Italian-Canadian
Archive Project (Icap) terrà la sua sesta conferenza nazionale a London
(Ontario), il cui tema è “21st Century Approaches to Preserving Italian-Canadian Narratives: Engagement, Identiication, Sharing”. Come ricorda la
presidentessa dell’Icap, Caroline Di Cocco, gli italiani hanno fornito contributi importanti in tutto il Canada, non solo a Toronto o nelle grandi città.
Da diversi anni l’Icap si occupa di fare rete tra le varie comunità italiane
sparse nel Paese e di metterle in contatto con esperti e professionisti di storia dell’immigrazione al ine di creare archivi e database aidabili che resistano al tempo. La conferenza di London radunerà tutti coloro che sono
interessati a perseguire questo modello di conservazione: ospiterà inoltre
la scrittrice Gianna Patriarca e Paul Tana, il cui documentario “Ricordati di
noi” ha inteso riscattare dall’oblio il programma televisivo “Teledomenica”,
che dagli anni Sessanta ai Novanta intratteneva gli italocanadesi di Montreal. Inine, Bruno Ramirez e Gabriele Scardellato presenteranno la nuova edizione della raccolta “Italians in Canada: Yesterday and Today”. Grazie alla partecipazione di personalità del mondo accademico, della cultura e della biblioteconomia, la conferenza Icap favorirà una presa di consapevolezza
maggiore delle storie che, come dice Di Cocco, si nascondono “nelle scatole di scarpe e negli scantinati” e che invece vanno portate alla luce e archiviate nella maniera più accurata possibile. Per maggiori informazioni sull’Icap e sulla conferenza: www.icap.ca.
(Johnny L. Bertolio)
TORONTO – In occasione del
cinquecentenario della pubblicazione della prima edizione
dell’“Orlando furioso”, il celebre
poema di Ludovico Ariosto (14741533), l’Istituto italiano di cultura
e la Biblioteca universitaria Robarts organizzano una mostra dedicata. I curatori David Fernández e Miguel Torrens guideranno i
visitatori attraverso alcuni dei tesori cinquecenteschi della biblioteca, ovvero i poemi epico-cavallereschi.
Nel 2015 la Thomas Fisher Rare Book Library ha acquisito l’edizione dell’“Orlando furioso” del
1542, pubblicata a Venezia da Gabriele Giolito de’ Ferrari con la
collaborazione di Ludovico Dolce: si tratta di un’opera pregevo-
Astolfo condotto sulla luna (dall’edizione Giolito 1542)
le soprattutto per l’apparato igurativo e interpretativo, che contribuì al successo del poema e alla
sua deinitiva canonizzazione tra
i classici della letteratura europea.
L’iniziativa, a ingresso libero, si
inserisce nel programma della sedicesima edizione della settimana della lingua italiana nel mon-
do, quest’anno dedicata alla creatività, alla moda e al design. Le
visite guidate inizieranno alle 5.30
pm del 20 ottobre dal padiglione
centrale della Thomas Fisher Rare Book Library.
Per informazioni si prega
di contattare:
[email protected].
MEET AUSTIN - he was recently diagnosed
with a rare immunodeiciency disease called
Chronic Granulomatous Disease (CGD) and is
in desperate need of a bone marrow transplant.
From the moment he was born Austin has been
ighting to stay healthy. This rare disease has
limited Austin from really experiencing the early
stages of his childhood life.
Austin has used antibiotics, anti-fungal
medication, and steroids in place of his own
immune system, but the only available cure is
through a bone marrow transplant.
His parents and brother were a negative match,
and the subsequent extensive global search
was also unable to ind a rnatch for Austin.
Austin needs you
to join the registry
to help save his life.
Registering is pain-free and done with a
cotton swap. Please help save Austin’s life and
potentially the life of others.
Joining the OneMatch Stem Cell and Marrow
Network is simple.
If you’re between the ages
of 17 and 35 and in good general health,
you’re eligible to sign up.
Please visit
www.blood.ca/en/onematchhowto
or call
l-888-2-DONATE (1-888-236-6283).
TEAMAUSTIN.CA
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