Sony gioca tutto su Playstation Vr

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Mercati
12
Giovedì 13 Ottobre 2016
IL GIGANTE NIPPONICO DELL’HI-TECH AFFIDA ALLA NUOVA CONSOLLE LE SPERANZE DI RILANCIO
Sony gioca tutto su Playstation Vr
Il top management cerca di ripetere con la realtà virtuale il successo epocale riscosso con
il Walkman e la prima Playstation. Ma gli analisti temono che si riveli una replica della Tv 3D
di Takashi Mochizuki
P
er Sony il lancio del nuovo
visore per realtà virtuale
rappresenta il tentativo di
recuperare la magia di un
tempo. È da tanto tempo che
uno dei prodotti del colosso
giapponese non conquista
l’immaginario collettivo a livello mondiale, forse dalla nascita di PlayStation nel 1994.
Il conto economico è tornato
in attivo dopo il taglio delle
attività poco efficienti, ma le
prospettive di ritorno alla leggenda della casa fondata da
Masaru Ubuka e Akio Morita
sono sempre più incerte. Per
questo negli ultimi quattro anni l’azienda ha dislocato migliaia di addetti sul progetto realtà virtuale, coordinati da una
coppia di veterani del gruppo.
E oggi PlayStation VR sarà nei
negozi di tutto il mondo, a 399
dollari. Il dispositivo è compatibile con PlayStation 4, ma i videogiochi non saranno l’unico
utilizzo. Con la realtà virtuale, gli
appassionati di viaggi potrebbero
avere in anteprima un assaggio
delle mete che visiteranno e gli
studenti potrebbero viaggiare nel
tempo, fino all’età dei dinosauri,
almeno questa è l’idea. «La realtà
virtuale è una porta verso mondi
che da sempre sogniamo», sin-
Apple raddoppia in Cina con centro ricerche a Shenzhen
di Andrea Pira
pple è pronta a raddoppiare la presenza
A
in Cina. Nel 2017 il colosso di Cupertino
aprirà un nuovo centro di ricerca e sviluppo a
Shenzhen, hub tecnologico e manifatturiero
della Repubblica Popolare. L’annuncio è stato
dato dal ceo della Mela Tim Cook nel corso di
un incontro con il segretario locale del Partito
Comunista, Ma Xingrui, e con il sindaco della
metropoli, Mayor Xu. La struttura darà agli
ingegneri di Apple la possibilità di lavorare a
più stretto contatto con i fornitori e di rafforzare i contatti con partner locali e università. La
La Playstation Vr
tetizza Shuhei Yoshida, uno dei
due capiprogetto, designato appunto VR Ambassador.
Ma Sony dovrà anzitutto convincere i clienti dell’utilità di un
headset per realtà virtuale. Molti
trovano i dispositivi faticosi o ingombranti, e secondo Nintendo la
tecnologia non è abbastanza
matura per il grande pubblico. Alcuni hanno fatto il
parallelo con i televisori 3D,
altra tecnologia pompata da
Sony e altri concorrenti senza
grandi risultati. Uno dei tanti colpi subiti dall’immagine di Sony
negli ultimi 20 anni. Il più duro
è stato il successo di iPod e iPho-
Ericsson, profit warning
e crollo del 20% in borsa
di Manuel Follis
D
ERICSSON
70
quotazioni in corone svedesi
opo l’annuncio di ristrutturazioni che aveva già allarmato
65
il mercato qualche giorno fa, ie60
ri Ericsson ha lanciato un profit
warning diventando uno dei casi
55
IERI
di borsa (negativi) della giorna49,3
50
ta. Il titolo della società svedese
-20,2%
dopo un’apertura in ribasso del
45
15% è arrivato a perdere più del
12 lug ’16
12 ott ’16
20% a Stoccolma dopo le indicazioni negative sull’andamento
del terzo trimestre, per poi chiudere la seduta a 49,35 corone
(-20,2%). Nel dettaglio, il produttore di apparati e reti di trasmissione per telefonia ha lanciato un allarme sui conti del periodo
luglio-settembre con profitti visti «in significativo calo rispetto
alle previsioni», a causa di un crollo delle vendite della divisione
reti. «I risultati del terzo trimestre saranno significativamente più
deboli del previsto. La tendenza negativa del mercato osservata
nel primo semestre a causa della domanda fiacca ha accelerato»,
ha scritto il gruppo in una nota. La società svedese ha riscontrato un deterioramento dei mercati in Brasile, Russia e Medio
Oriente e un rallentamento in Europa e quindi ha subito una
contrazione dei ricavi del core business delle apparecchiature
per telefonia mobile del 19%. Del resto Ericsson sta pagando
il progressivo completamento dei progetti di investimento delle compagnie telefoniche nell’ammodernamento delle reti di
trasmissione e nell’implementazione della tecnologia di ultima
generazione 4G, oltre alle aggressive campagne di espansione
di aziende cinesi (in primis Huawei) su un mercato europeo
tradizionalmente dominato dall’azienda svedese e dalla rivale finlandese Nokia. Ericsson prevede di chiudere il trimestre
con ricavi per 51,1 miliardi di corone svedesi (5,79 miliardi di
dollari), in calo del 14% rispetto a un anno fa, e con un utile
operativo in contrazione del 93% a 300 milioni. Pochi giorni
fa il gruppo aveva annunciato tagli al personale compresi tra 3
mila e 4 mila lavoratori, all’interno di un piano considerato dal
gruppo come la più grande operazione di ristrutturazione della
sua storia. La società, peraltro, è ancora alla ricerca di una alla
ricerca di una guida operativa da quando lo scorso luglio ha deciso di fare a meno dell’amministratore delegato Hans Vestberg.
(riproduzione riservata)
struttura andrà ad aggiungersi al centro ricerca
che sorgerà a Pechino, annunciato in estate.
Quest’ultimo progetto è partito con un’investimento iniziale di 100 milioni di yuan (circa 14
milioni di dollari), ma Apple metterà almeno
300 milioni di yuan, impiegando 500 persone.
Dal 2011 Apple ha più che raddoppiato il numero di uffici aziendali in Cina, oggi arrivato
a quota 45. Nello stesso arco di tempo ha quadruplicato le spese in ricerca e sviluppo. Apple
sembra inoltre intenzionata a sposare la logica
dell’Internet Plus, la strategia di Pechino per
conciliare digitale e manifattura tradizionale.
(riproduzione riservata)
ne. Un tempo i lettori di musica
e i dispositivi portatili erano una
specialità Sony, dai tempi delle
radio a transistor e del Walkman,
ma Apple si è impadronita del
mercato. La realtà virtuale offre
una chance di riscatto all’azienda nipponica, anche grazie alla
forza nell’intrattenimento, cioè
videogiochi, film e musica. Per
Minatake Kashio, direttore della società di ricerca Fomalhaut
Techno Solutions, «Sony è nella
Samsung abbassa le stime
del 33% causa Galaxy 7
di Manuel Follis
I
SAMSUNG
Quotazioni in won coreani
problemi del Galaxy Note 7 1700000
non danno pace a Samsung
che, dopo la seduta disastrosa 1600000
di martedì 11, ieri ha dovuto
annunciare un taglio delle stime sui ricavi e sugli utili ope- 1500000
IERI
rativi relativi al terzo trimestre,
1.535.000
di fatto dando il via a una delle 1400000
-0,65%
peggiori crisi nella storia del
12 lug ’16
12 ott ’16
colosso sudcoreano. Le stime
sugli utili operativi sono state
abbassate del 33% e sono passate da 4,63 miliardi di dollari
(7,8 mila miliardi di won) a circa 3 miliardi di dollari (5,2 trilioni di won), a fronte invece di una flessione dei ricavi da 49
a 47 mila di miliardi di won. Martedì Samsung ha perso oltre
l’8% in borsa bruciando circa 20 miliardi di dollari di capitalizzazione e registrando il peggior crollo giornaliero dai tempi
della crisi finanziaria globale del 2008, mentre ieri ha chiuso
con un calo contenuto allo 0,6%. Samsung ha rivisto le stime
per soddisfare i requisiti contabili stabiliti dalle normative,
ma è fin troppo evidente il fatto che l’annuncio sia avvenuto
il giorno dopo la decisione di bloccare produzione e vendite
del Galaxy Note 7 a causa dei problemi di surriscaldamento
riscontrati anche nei dispositivi messi a disposizione per il programma di sostituzione dei primi esemplari commercializzati
in tutto il mondo. Nei giorni scorsi il colosso coreano aveva
fatto sapere che «anteponendo a tutto la sicurezza dei nostri
consumatori, abbiamo assunto la decisione finale di cessare la
vendita del Galaxy Note 7, e quindi di fermare la produzione»,
mettendo di fatto la parola fine su uno smartphone lanciato
ad agosto e destinato, prima delle problematiche alla batteria
che ne hanno causato il ritiro, ad affiancarsi sinergicamente
al Galaxy S7 per tentare l’assalto ai nuovi iPhone 7, oltre ad
accentuare la distanza con i modelli degli aggressivi competitor
cinesi come Huawei. Dopo la decisione, che rende comunque
onore al colosso coreano per aver gestito questa crisi in modo
esemplare verso i propri clienti, a cui in Italia è stato offerto
sin dal primo ritiro l’immediato rimborso o la possibilità di
attendere la versione modificata del dispositivo, Samsung sta
ora affrontando i danni economici diretti oltre a quelli di immagine legati al ritiro. (riproduzione riservata)
posizione migliore per essere leader nella realtà virtuale perché
resta un potente colosso dell’elettronica». Secondo analisti PlayStation VR è il primo visore da
realtà virtuale per consumatori.
Oculus Rift, offerto a 599 dollari
da Facebook, e Vive, in catalogo
per Htc a 799 dollari, sono più
adatti ai professionisti perché richiedono computer potenti. Dalle
origini del progetto Sony ha fatto
molta attenzione all’ergonomia.
Il cuore del prodotto è PlayStation Move, controller sensibile
al movimento per PlayStation
3. Nel 2010 un gruppo di ingegneri in California ha provato ad
applicarlo al monitoraggio dei
movimenti della testa. Nel 2012
la ricerca si è evoluta in un progetto ufficiale seguito a Tokyo e
Londra. Uno dei riferimenti principali era Yoshida, software specialist di 52 anni entrato nel team
PlayStation un anno prima che la
console fosse immessa sul mercato. Le richieste degli ingegneri
hanno complicato decisamente
la vita al direttore hardware Masayasu Ito, che ha dovuto tenere a
bada il desiderio degli ingegneri
di arricchire l’hardware con dispositivi costosi come schermi
all’avanguardia, che avrebbero
reso impossibile un prezzo di
400 dollari. Inoltre, Ito ha dovuto
spesso rispedire al mittente i prototipi per migliorarne il comfort.
«L’esperienza dell’utente viene
prima delle specifiche tecniche»,
ha dichiarato. Il risultato è un dispositivo elogiato per la sua comodità, pur continuando a non
convincere sulla possibilità di
non essere solo un prodotto per
maniaci dei giochi.
Per fine anno dovrebbero essere
pronti oltre 50 titoli, tra cui uno
Star Wars. E a gennaio Capcom
rilascerà il blockbuster Resident
Evil. Ma per gli analisti, senza
nuovi contenuti PlayStation VR
corre gli stessi rischi della Tv
3D. «Gli editori dovrebbero creare contenuti esclusivi per VR»,
sottolinea Hideki Yasuda, di Ace
Research Institute. «La lezione
dei Tv 3D è che dovrebbero
presentarli appena dopo il lancio
della piattaforma».
traduzione di Giorgia Crespi