8 ottobre 2016 - Bel Paese Web

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1 Primo piano
13 febbraio 2010
8 ottobre 2016
ACCUSATO DI SPACCIO,
COLTIVAVA MARIJUANA
PER USO TERAPEUTICO
Alessio Quarta
pag. 9
1
Lecce
IL 12 OTTOBRE ARRIVA
IL BIKE TOUR PER LA RICERCA
SULLA FIBROSI CISTICA
Fabio Antonio Grasso
pag. 10
Periodico
d’informazione del Salento
Anno XV
08.10.2016
ro
nume
600
POGGIARDO
Malori tra gli allievi scuola
elementare dopo la disinfestazione
SPETTACOLO
Alessandro Chizzini
A Copertino e Campi Salentina
il Circonauta Festival d’autunno
Gian Piero Personè
La rinascita del grano
Nonostante il crollo dei prezzi di mercato, le eccessive importazioni dall’estero e le frodi causate
all’assenza di un efficace sistema di etichettatura, una boccata d’ossigeno per il settore cerealicolo
pugliese arriva oggi dal fondo di 10 milioni di euro previsto dal Decreto legge degli enti locali. Intanto dal
2012 Ercole Maggio di Poggiardo, con i suoi “campi sperimentali”, ha riportato in vita cinque specie di
grano di elevata qualità che nell’antichità erano coltivate in Salento
pag. 23
pag. 28
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8 ottobre 2016
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8 ottobre 2016
Editoriale
Seicento volte
grazie!
OPINIONI
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di Andrea Colella
Questa settimana celebriamo una ricorrenza
importante per il nostro periodico, che ha raggiunto le seicento pubblicazioni consecutive.
Sembra che sia passata un’eternità da quel lontano 15 gennaio del 2002 quando gli abitanti di
Maglie e di pochi altri comuni limitrofi fecero per
la prima volta conoscenza con Belpaese. In effetti in oltre 14 anni tante cose sono cambiate:
il nostro stesso territorio, innanzitutto, ma è cambiato anche il modo di fare informazione, in seguito alla diffusione dei social network.
Quello che non è cambiato è il nostro desiderio
di continuare a fare informazione come piace a
noi, analizzando aspetti dell’attualità del Salento che riteniamo significativi, e farlo utilizzando
il mezzo cartaceo che, nonostante la predominanza del web per l’immediatezza della diffusione
delle notizie, conserva ancora la sua autorevolezza per l’approfondimento delle stesse. Tutto
questo sempre nel rispetto della filosofia free
press, a costo zero per il lettore.
Ma il nostro sogno sarebbe rimasto nel cassetto e non sarebbe diventato realtà se lo stesso Belpaese non avesse potuto contare su una squadra affiatata, i cui componenti credono nei valori
che esso rappresenta. E a me, attuale capitano
di una nave che da 14 anni continua a navigare
seguendo la propria rotta, non resta che ringraziare ogni singolo componente di questa efficiente
squadra: dai giornalisti che compongono la redazione ai responsabili dei settori grafica, amministrazione, commerciale e distribuzione. Un
ringraziamento anche ai nostri inserzionisti e, naturalmente, a tutti i lettori per la fiducia che continuano ad accordarci. A tutti voi, da parte nostra,
seicento volte grazie!
Belpaese
tornerà in distribuzione
il 22 ottobre 2016
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UNA PRECISAZIONE
Assessore comunale diventa giornalista
(a sua insaputa)
Vincenzo Tarantino, assessore con deleghe ai Tributi,
Spettacolo, Rapporti con le
Associazioni, Arredo e Decoro Urbano, Verde Pubblico e Viabilità del Comune di
Spongano, ha scoperto di essere diventato un giornalista
corrispondente del periodico
Belpaese, nella doppia veste
di intervistato e intervistatore (!). Il fatto, avvenuto a cau-
sa di un refuso nell’impaginazione di un articolo pubblicato a pag. 24 del n. 599
(datato 24 settembre 2016)
dal titolo “EstateInsieme2016, consegnati i riconoscimenti ad associazioni e
attività commerciali”, ha visto coinvolto anche il giornalista -questa volta un professionista iscritto all’Ordine
e collaboratore occasionale
del suddetto periodico- Maurizio Tarantino, vero autore
dell’articolo sopra citato, il
cui nome è stato per errore
scambiato con quello dell’assessore sponganese a causa dell’omonimia dei cognomi.
La redazione di Belpaese si
scusa con entrambi i Tarantino per quanto accaduto
La lucerna
a cura di
fra Roberto Francavilla
“Quando avete fatto tutto
quello che vi è stato ordinato, dite: siamo servi
inutili. Abbiamo fatto tutto quanto dovevamo
fare”.
Amici di Belpaese, siamo nel bel mese di ottobre,
consacrato alla Madonna del Rosario e a San
Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Il Vangelo parla di “servizio” e definisce quanti lo compiono con
la categoria del “servo”. La Vergine Maria, all’annuncio dell’angelo Gabriele, rispose: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.
Lo stesso Gesù, nel giorno del Venerdì Santo, viene chiamato con il profeta Isaia il servo di Jahvè: “Ecco il mio servo, l’eletto, nel quale mi sono
compiaciuto. È sfigurato nel volto, tanto da distogliere lo sguardo da lui, ma io lo sostengo perché dalle sue piaghe sarete guariti”.
Nei suoi scritti, Francesco d’Assisi ha una serie
di esortazioni alla fraternità, chiamate “ammonizioni”. Tutte iniziano con “Beato quel servo”, motivo per cui sono da tutti riconosciute come “beatitudini francescane del servo”, sono di un’attualità sorprendente perché aiutano a rivedere
i propri comportamenti in riferimento a Dio e agli
altri.
Don Tonino Bello, proprio in riferimento al Vangelo sopra citato, tra i tanti libri ne ha uno per sacerdoti dal titolo Servi inutili a tempo pieno, volendo intendere che non c’è pensione anticipata per coloro che il Signore chiama a servire gli
altri. Lo stesso poverello d’Assisi, prima di morire, ai frati che chiedevano quali fossero le sue ultime volontà, rispose: “Incominciamo, fratelli, perché sinora non abbiam fatto niente per servire
Cristo nei poveri!”. E aggiunse: “Io ho fatto la mia
parte, la vostra ve la insegni Cristo servo”.
Grazie a quanti servono gli altri con umiltà e letizia, e non si servono degli altri come parassiti.
Una gratitudine speciale infine a quanti hanno attenzione per chi è in estrema necessità.
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8 ottobre 2016
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A cura di Diletta Pascali
8 ottobre 2016
Gatto
virtuale
SUCCEDEVA
L’8 OTTOBRE
Nel 1958 viene impiantato il
primo pacemaker. Si utilizzavano batterie al nichel-cadmio, ricaricabili mensilmente, ed erano esterni.
Nel 2001 un bimotore Cessna
Citation e un aereo della
SAS si scontrano nella nebbia
in fase di decollo all'Aeroporto
di Milano Linate causando
118 vittime.
Nel 2009 si è concluso il
campionato mondiale di
scherma in Turchia. L’Italia ha
dominato questi Mondiali,
vincendo nove medaglie, di
cui ben quattro d’oro.
L’omaggio che l’artista surrealista britannico Richard
Saunders ha voluto tributare al suo felino è davvero
commovente: ha riprodotto
il suo Tolly, finito nel paradiso dei mici, riproducendolo in perfette elaborazioni grafiche dove il felino diventa un gigantesco e verdissimo gattone-siepe.
Post-it
curiosità dal mondo
Sdraiarsi al cinema
Una scimmietta
bizzarra
David Attenborough fece notare che queste magnifiche
scimmie sembravano elfi; trovate in Asia ad un’ altezza di
4000 metri, questi primati
con un minuscolo naso, sono
difficili da incontrare. A causa
della deforestazione sono in
grave pericolo di estinzione.
Dylan Dog compie 30 anni
Il Tuli-Kino si trova all’interno del centro polifunzionale nella città di
Samorìn in Slovacchia. Realizzato con un design originale, il cinema
dispone di 112 poltrone e di variopinti pannelli acustici e di piccoli
separé con porta bibite e pop corn ed è stato ideato per chi desidera
vedere un film in totale relax, tanto da potersi anche sdraiare!
Esplosione
artistica
Per Annalù Boeretto, la natura in tutte le sue forme, è
una continua fonte di ispirazione. L’ artista veneziana
trae spunto soprattutto dall’acqua, elemento che riproduce e reinterpreta nelle sue
singolari opere. Le sculture
acquisiscono dinamismo, attraverso l’uso sapiente della
vetroresina.
Insieme a Corto Maltese, Tex e Topolino, è uno dei grandi fumetti
che ha avuto un immenso riscontro di pubblico in Italia. Dotato di
un sostrato narrativo horror, il fumetto edito dalla Sergio Bonelli
Editore è stato ideato da Tiziano Sclavi, appassionato di letteratura
inglese dedita al racconto del macabro.
Lamborghini da 2 milioni
Bibliochaise
Realizzata da Nobody&co, la poltrona libreria è l’elemento di arredo
ideale per chi ama trascorrere parte del
suo tempo libero, seduto comodamente a leggere un buon libro. Dalla forma lineare e dalla struttura compatta, ha
ampi spazi e può contenere fino a 300 libri.
Il modello base costa due milioni di euro tasse escluse. Eppure tutte le 20 "Centenario
Roadster" in versione scoperta
prodotte in tutto il mondo sono
state vendute.
La Roadster è stata presentata
alla Monterey Car Week in California ad agosto.
Cubo antistress
Giocherellare con piccoli oggetti è
un modo di scaricare la tensione.
Adesso si può fare in modo più
innovativo, grazie al “Fidget
Cube” (letteralmente “cubo agitato”) sulle cui facce vi sono interruttori, pulsanti, cursori e
rotelle.
Ovviamente nessuno di
questi fa niente, ma
soddisfa tutti i bisogni di movimento che possono
avere le vostre dita.
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8 ottobre 2016
in copertina
La rinascita del grano
Nonostante il crollo dei prezzi di mercato, le eccessive importazioni
dall’estero e le frodi causate all’assenza di un efficace sistema di
etichettatura, una boccata d’ossigeno per il settore cerealicolo pugliese
arriva oggi dal fondo di 10 milioni di euro previsto dal Decreto legge
degli enti locali. Intanto dal 2012 Ercole Maggio di Poggiardo, con i suoi
“campi sperimentali”, ha riportato in vita cinque specie di grano di
elevata qualità che nell’antichità erano coltivate in Salento
A cura di Alessio Quarta - foto di Mulino Maggio
Torna a respirare un vento di speranza sul
comparto cerealicolo italiano grazie al
fondo di 10 milioni di euro, previsto all’interno del Decreto legge degli enti locali dello scorso mese di luglio, che stabilisce
criteri e modalità di ripartizione delle risorse. Sostanzialmente l’aiuto, per cui molto si è battuto in Conferenza Stato-Regioni l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia nonché coordinatore
nazionale, Leo Di Gioia, prevede una somma in regime de minimis di 100 euro per
ogni ettaro coltivato a frumento.
Una cifra apparentemente irrisoria per
quello che è il settore agricolo più rappresentativo del nostro Paese, ma che comunque rappresenta un sostegno per le
aziende italiane vessate da speculazioni di
ogni sorta, concorrenza sleale dai mercati
esteri, prodotti che arrivano in Italia senza alcuna etichettatura. Problemi non nuovi per chi prova a fare del made in Italy tout
court l’essenza del proprio lavoro e che, invece, si trova a combattere con compromessi di ogni genere e sorta.
“L’intesa è stata raggiunta in 24 ore -ha precisato nei giorni scorsi l’assessore Di Gioia-. Il Decreto ci consente l’avvio della nuo-
va campagna produttiva con uno strumento
di sostegno importante. Per le imprese e i
produttori tutti è una risposta concreta alle
criticità più volte manifestate, che avrebbero
ridotto al collasso l’intero settore. L’aiuto
concesso rappresenta una boccata d’ossigeno per le imprese che operano nel settore le quali hanno, ad oggi, anche l’opportunità di incrementare la qualità e la produttività delle coltivazioni -conclude di Gioia-, contribuendo al rafforzamento di tutta la filiera cerealicola, nel medio-lungo periodo”.
Un primo passo importante a cui dovrebbe seguire, a detta dei vari rappresentanti
di categoria, una battaglia per l’etichettatura che espliciti chiaramente il grano utilizzato per la produzione di pasta e pane in
Italia, in modo da rendere più informati e
consapevoli i consumatori.
Si tratta comunque di un segnale significativo per un settore che negli ultimi anni
è tornato indietro ai livelli degli anni Ottanta per quel che concerne il compenso,
con le quotazioni del grano duro pugliese
destinato alla pasta diminuite del 43% e
quelle del grano rivolto alla panificazione
scese del 19%.
I “campi sperimentali” per la riscoperta
delle antiche specie di cereali autoctoni
Maiorca, Saragolla, Russarda,
Capinera e Carosella: questi i
nomi delle varietà di grano
coltivate nell’antichità in Salento
e riportate in vita negli ultimi
quattro anni da Ercole Maggio
In un contesto molto florido quale quello salentino, che pure si scontra come tutti gli altri con le problematiche legate al mercato
globalizzato, eccelle una realtà tutta nostrana. Il “Mulino Maggio” di Poggiardo
rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello della produzione di grano. E non stiamo parlando di frumento “commerciale”.
Sin dall’ottobre 2012, infatti, Ercole Maggio (nella foto) ha avviato i cosiddetti
“campi sperimentali” per riportare in vita
cinque antiche varietà di grano leccese. Una
ricerca, fatta di studi, consultazioni con anziani agricoltori e agronomi esperti, esplorazioni nelle vecchie masserie abbandonate con la speranza di ritrovare delle spighe
cresciute per pura fortuna.
Maggio, come mai un giovane decide di de-
dicarsi sia alla coltivazione del grano che al
Mulino, attività sempre meno presenti nei
nostri territori?
La mia passione affonda le radici nella terra rossa del Salento, a cui sono molto legato,
grazie anche a mio padre, Alessandro, che
fa il mugnaio, e a mio nonno Ercole, agricoltore. Io e i miei fratelli li abbiamo seguiti
entrambi in tutto quello che facevano, sin
già da bambini. Riflettendoci su, avvicinarsi
a questo mondo, per me, era la cosa più naturale che potessi fare (lavorativamente
parlando), ma anche quella che mi appaga
di più.
Quando è nata la ricerca sui cereali antichi?
Quattro anni fa, per pura passione. Iniziai
a selezionare a tavolino un cereale che mi
incuriosiva per la forma e per il colore. Negli anni abbiamo riprodotto questo cereale, passando dai pochi metri, alle are, fino
all’ettaro intero. Solo a cavallo del secondo
e terzo anno siamo riusciti a dare un nome
a questo cereale. Grazie anche all’aiuto degli agronomi del CNR di Bari e dell’orto botanico dell’Università del Salento abbiamo
classificato questa varietà come Grano Tenero Maiorca, introdotto qui in Salento da
parte dei Borboni durante la dominazione
in Italia tra il 1700 e il 1850. Quest’anno,
anche grazie al parere di anziani agricoltori, siamo riusciti a ritrovare altre varietà di
cereali autoctoni (Saragolla, Russarda, Capinera e Carosella). Uno di essi, la Carosella,
è stato persino ritrovato in un suolo edifi-
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8 ottobre 2016
in copertina
La Puglia e il grano: un connubio
che dura da ben 32mila anni
Un team di studiosi hanno scoperto a Rigano Garganico la farina più antica del mondo. E nel nostro
Salento dal 1882 sono censite diverse varietà importanti di cereale tra cui primeggia il Senatore Cappelli
Puglia, terra di grano e di farina. E la storia d’amore è tutt’altro che recente, come testimonia la straordinaria scoperta fatta da
un team di studiosi, coordinato da Marta
Mariotti Lippi dell’Università di Firenze e
composto da Biancamaria Aranguren della Soprintendenza Archeologica della Toscana, Anna Revedin dell’Istituto Italiano di
Preistoria e Protostoria, Bruno Foggi dell’Università di Firenze, e Annamaria Ronchitelli dell’Università di Siena, che ha rinvenuto nella Grotta Paglicci di Rignano Garganico la farina più antica del mondo, risalente addirittura a 32mila anni fa. Secondo
lo studio pubblicato sulla rivista americana “Proceedings of the National Academy
of Sciences”, in una cavità della grotta sono
stati individuati residui vegetali presenti nei
solchi di un pestello in pietra da macinazione. Una scoperta che ha del sensazionale e che dimostra come l’elaborata tecnica
di lavorazione del cereale sia stata sviluppata
ancora prima dell’avvento dell’agricoltura,
cioè di quella fase evolutiva in cui l’Homo
sapiens da cacciatore nomade diventa stanziale. Ed è fondamentalmente in questo periodo dell’umanità che si scopre l’importanza del frumento.
Il grano ha dunque segnato una tappa rivoluzionaria nella fase evolutiva dell’uomo,
diventando quella che lo storico francese Fernand Braudel ha definito “pianta di civiltà”.
Nel libro della storia rientra a pieno titolo
anche il Salento. In un documento risalente al 1882 risultano diverse varietà leccesi:
per i grani duri le varietà di S. Pasquale, Necatorio abbandonato.
Quali sono le peculiarità delle tipologie di
grano che avete riscoperto?
Le caratteristiche dei cereali che abbiamo ritrovato sono molteplici e abbracciano più
ambiti di cui poter parlare. Innanzitutto, raccontano qualcosa in più della nostra storia
e dei popoli che hanno attraversato il Salento: la Carosella venne probabilmente introdotta in epoca romana; la Capinera e la
Russarda, invece, furono conosciuti durante
i secoli caratterizzati dalle invasioni da
parte dei saraceni; il Maiorca lo portano i
Borboni. In particolare la Capinera era uno
dei cereali più produttivi d’Italia, la Maiorca
ha effetti “diserbanti” nei confronti delle
erbe avversarie, risparmiando così sui prodotti chimici ma soprattutto sulla salute. La
Carosella ha proprietà “marzuole”, ossia
può essere seminato a marzo nei terreni dove
c’è maggiore ristagno dell’acqua piovana.
Quali benefici comportano per la salute
umana?
Dal punto di vista alimentare, molte persone
notano una migliore digeribilità usando farine ricavate dai cereali antichi. Il Maiorca
ha, ad esempio, solo il 6% di glutine ed è
ottimo per la preparazione di pasta fatta in
casa. Il Saragolla sembra avere effetti benefici a livello intestinale. Bisognerebbe
incentivare la ricerca scientifica in questa direzione per scoprire ulteriori vantaggi. In
campagna spesso i pro, rispetto ai contro,
sono notevoli.
Come è organizzata la vostra filiera produttiva?
Il fiore all’occhiello della nostra azienda è
la molitura a pietra. Abbiamo un mulino a
pietra secolare, l’ultimo presente nell’intero Salento, con cui produciamo farine
esclusivamente integrali e altamente digeribili. Inoltre, usiamo esclusivamente i cereali seminati qui in Salento, precisamente
nei comuni delle terre d’Otranto. Abbiamo
anche un mulino a cilindri, ma non è di tipo
industriale.
Qual è lo stato attuale del mercato del grano? Quali sono i limiti, gli ostacoli e quali
potrebbero essere le possibili soluzioni?
Il mercato odierno del grano a mio parere
è in espansione, almeno per quanto riguarda
il Sud Italia. Anche i clienti ora sono molto più attenti su quello che arriva in tavola. Le istituzioni stanno lavorando nella direzione giusta. Soprattutto in Puglia, nel corso degli ultimi anni, sempre più aziende fioriscono nel settore agro-alimentare e spesso sono start-up giovanili. A mio avviso bisognerebbe però regolamentare meglio il
mercato dei cereali, limitando ad esempio
l’ingresso dei cereali provenienti dall’estero prima ancora che il nostro prodotto venga trebbiato, come è successo quest’anno,
facendo incontrare la domanda e l’offerta
nazionale in maniera più equa ed armoniosa.
In questo modo si potrebbero fare maggiori
controlli in dogana su ciò che arriva dall’estero.
rime o Capinera (tra i più produttivi), di Lecce (utilizzato a Napoli nella fabbricazione
della pasta), Marzuolo. Per i grani semiduri,
le varietà Cicerella e Biancatella; il tenero di
Maiorca per i grani teneri.
Ma a farla da padrone per molti anni, con
un importante ritorno ai giorni nostri, è il
cosiddetto Senatore Cappelli, celebre per le
migliori caratteristiche nutritive e la migliore
adattabilità alle tecniche di agricoltura sostenibile. Fino all’avvento del Creso (1974),
sostanzialmente un ogm che potrebbe essere
alla base delle numerose intolleranze al glutine, il Cappelli era stato il grano più coltivato in Italia. Così denominata in onore del
senatore Raffaele Cappelli che a fine ‘800
avviò una grande riforma agraria, questa varietà di frumento si adatta meglio all’agricoltura biologica, in quanto la sua altezza
(160/180 cm.) e il suo apparato radicale
molto sviluppato, fanno si che soffochi e tolga luce alle erbe parassite, riducendo enormemente in questo modo il bisogno di antiparassitari.
Un mercato ancora in bilico tra crollo
dei prezzi e importazioni dall’estero
Non mancano neanche i casi di ritrovamento, a Bari e Foggia,
di tonnellate di cereali contaminati da tossine. Intanto manca un
sistema di etichettatura che specifichi provenienza e stoccaggio
Il mercato del grano negli ultimi tempi ha dovuto
affrontare una serie di problematiche di un certo rilievo: partendo da una bolla speculativa che
ha inabissato il prezzo dei prodotti rispetto al
2015, passando per il ritrovamento di grandi
quantità di cereale contaminato a Bari e Foggia,
per concludere con il contrasto a frumenti provenienti da ogni parte del mondo e con etichettatura incerta, se non proprio assente.
Fattore preponderante della crisi è quello economico: un crollo verticale delle quotazioni del
grano, a 18 centesimi al chilo per quanto riguarda il grano duro e a 16 centesimi per il frumento tenero. E così in diverse Regioni del Centro-Sud Italia gli agricoltori sono scesi in campo
con i loro trattori, con manifestazioni, scioperi
e proteste. Una situazione che riguarda tutti, produttori e consumatori finali, con aumenti vertiginosi dei prezzi nella filiera che va dal grano alla
pasta (+500%) e dal grano al pane (+1.400%).
Alla base ci sarebbe la mancanza di un’etichettatura precisa che specifichi i dati di provenienza del frumento, a cui si aggiunge un’importazione a dazi zero per il grano proveniente
dall’estero. E il paradosso principale lo fa registrare proprio la Puglia: se da un lato la nostra
regione è la prima per produzione di grano duro,
dall’altro detiene il primato di importazioni dall’estero. Se Coldiretti è convinta che sia possibile fare pasta con grano 100% made in Italy,
altrettanto non si può dire per gli industriali italiani secondo cui l’importazione di grano dall’estero è vitale per l’intero settore. A farla da padroni Canada, Ucraina e Turchia che hanno visto incrementare a dismisura la quantità di grano esportato.
Ma a tutto questo va aggiunto anche la necessità di migliorare la qualità dei siti di stoccaggio
nostrani e le tecnologie a disposizione delle
aziende. Il rischio di uno stoccaggio a lunghissima scadenza -oltre i 18 mesi dalla raccoltaè di vedere contaminato il prodotto da micotossine, sostanze tossiche per l’organismo
umano, su cui, tuttavia, alcuni produttori hanno letteralmente speculato, finendo per incappare in reati. È successo dapprima a Bari dove
a febbraio è finito in prigione Francesco Casillo, uno dei più noti imprenditori del settore, per
aver comprato dal Canada e venduto 58mila tonnellate di grano inquinato da ocratossina, una
sostanza fortemente nociva e cancerogena. L’accusa è di avvelenamento, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. E un caso altrettanto eclatante si è ripetuto nel mese di luglio a Foggia dove gli agenti del Corpo Forestale dello Stato (nella foto) hanno sequestrato oltre 6mila quintali di grano duro contaminato da
ocratossina di tipo A in quantità superiore al
50%, il limite massimo consentito dalla normativa vigente.
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8 ottobre 2016
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8 ottobre 2016
primo piano
Coltivava marijuana per uso
terapeutico: accusato di spaccio
La vittima (di una legge regionale ancora poco efficace) è un cittadino di Cutrofiano,
affetto da tumore, che utilizza la cannabis per alleviare gli effetti della chemioterapia
Una piccola coltivazione di cannabis per uso terapeutico, nel caso specifico per alleviare gli effetti della
chemioterapia, si trasforma in denuncia per spaccio di sostanze stupefacenti. Questo il fatto. Un uomo
di Cutrofiano, che si sottopone
alla chemio per la cura di una malattia tumorale, fa piantare in località “Mandrò” nove piantine di
marijuana, appendendo ad una di
esse un biglietto con tanto di diagnosi clinica e di motivazioni al fine
di superare i problemi legati a inappetenza, crampi, spasmi e momenti depressivi. In Italia, tuttavia, la coltivazione di questa pianta è al momento illegale, se non per fini terapeutici e in un posto specifico quale lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, ragione
per cui ai militari della Guardia di
Finanza della Tenenza di Maglie
non è rimasto che fare il proprio dovere: sequestrare le piante e i 53
grammi di cannabis già essiccata, ri-
Serravezza (Lilt): “Mancano gli studi
scientifici, ma può portare giovamento”
“La marijuana è un ottimo analgesico, ma non ci sono studi scientifici che dimostrano come l’utilizzo della cannabis incida sulla riduzione degli effetti della chemioterapia”: a dirlo è il dottor Giuseppe Serravezza, responsabile medico e scientifico
per la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. “Detto questo, poi ogni esperienza è
soggettiva, ci sono persone che la usano e ne traggono giovamento. Sono tanti i farmaci usati in medicina che sono derivati dalla marijuana e non va altresì negato che
c’è un utilizzo, anche istituzionale, per quel che riguarda, ad esempio, le malattie
neurodegenerative. Diciamo che la capacità di attenuare i problemi legati al trattamento è verosimile, provoca uno stato di pseudo benessere che è però tipico di
chiunque provi la cannabis in qualsiasi condizione, anche in chi sta bene”.
trovati in casa dell’uomo su cui ora
pende una denuncia per spaccio.
Al di là del caso specifico, tuttavia,
è il nodo gordiano della questione
a dover essere sciolto. L’uomo, già
alcune settimane fa, si era rivolto in
forma anonima all’associazione
“LapianTiamo” di Racale, l’unico
Cannabis Social Club d’Italia, per
avere supporto legale e medico.
“Stiamo seguendo questo caso da
vicino da una decina di giorni, da
quando il signore ci ha contattati spiega William Verardi, che con la
moglie Lucia Spiri, affetta da sclerosi multipla, è una delle anime di
“LapianTiamo”-. È necessario sempre avere una cartella di diagnosi per
capire se siamo davanti alla necessità di cannabis per uso terapeutico o meno. Dopo di che è obbligatoria la prescrizione di un medico
privato e, con la ricetta, il paziente
si reca in ospedale dove avviene il
trattamento”.
La Regione Puglia ha fatto, nel corso degli anni, diversi passi in avanti sino ad approvare la legge n. 2 del
2014, divenuta operativa a tutti gli
effetti grazie alla deliberazione di
Giunta n. 512 dello scorso aprile:
“La legge pugliese permette di accedere al farmaco gratuitamente dalle farmacie dell’ospedale e ha esteso l’uso terapeutico anche ad altre
malattie non comprese a livello
nazionale come l’epilessia, gli autismi, il Parkinson o l’Alzheimer. Il
problema è la burocrazia, la disinformazione dei medici che non
sanno di poter prescrivere il Bedrocan -farmaco a base di cannabiso si rifiutano, il terrorismo psico-
logico. Qui ci sono centinaia di pazienti che vengono curati con questi metodi, ognuno con genetica, dosaggio e metodo di assunzione diverso l’uno dall’altro, per cui la
quantità di farmaci che provengono dall’Olanda è insufficiente, oltre
che costosa per il servizio sanitario.
E poi la cosa peggiore è che ci sono
medici o farmacisti che vedono
questa forma terapeutica come una
storiella o una moda del momento”.
(A.Q.)
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8 ottobre 2016
lecce
In bici contro la fibrosi cistica
Il 12 ottobre è previsto l’arrivo in piazza Sant’Oronzo del Bike Tour FFC, evento conclusivo di una serie
di iniziative per la raccolta fondi a favore della ricerca sulla malattia genetica
A Lecce, così come in tutta Italia,
la solidarietà avrà un fiore, un
evento ed un obiettivo in particolare: il fiore sarà il ciclamino,
l’evento il “Bike Tour FFC”,
l’obiettivo la raccolta fondi per la
ricerca sulla fibrosi cistica. Lo
studio è promosso da FFC Onlus,
che lo sostiene con l’ingente contributo di un milione e 250mila
euro, ed è realizzato con l’Istituto Gaslini e l’Istituto per la Tecnologia di Genova.
Ad inaugurare la campagna quest’anno sarà la corsa benefica del
vicepresidente FFC Matteo Marzotto (al centro nella foto) di
nuovo in sella per la V edizione del
Bike Tour FFC, iniziativa realizzata in media partnership con la
Gazzetta dello Sport, che porterà
i campioni Max Lelli, Iader Fabbri e Fabrizio Macchi lungo un
nuovo emozionante tragitto, da
Verona a Lecce, dall’8 al 12 ottobre. Ad attenderli nelle varie tappe, le delegazioni e i gruppi di volontari FFC con iniziative benefiche che culmineranno mercoledì
12 ottobre proprio nella città barocca. Intorno alle 12, ad accogliere i bikers fra cui proprio
Matteo Marzotto, ci sarà la delegazione di Lecce con il proprio
banchetto in piazza Sant’Oronzo
e le autorità cittadine. La carovana poi da Lecce procederà sino ad
Aradeo.
L’evento è patrocinato dalla Regione Puglia, Provincia di Lecce,
Città di Lecce, Comune di Aradeo,
Comune di Cutrofiano. La Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi
cistica (FFC), riconosciuta dal
Miur come ente promotore dell’attività di ricerca scientifica, è
nata a Verona nel 1997 ad opera
del professor Gianni Mastella e degli imprenditori Vittoriano Faganelli e Matteo Marzotto. Tutte
le informazioni sugli eventi e sul-
le iniziative della campagna sono
disponibili sul sito www.fibrosicistica.it.
Nei weekend di ottobre, gli oltre
10mila volontari della Fondazione offriranno un fiore simbolo della ricerca in tutta Italia contribuendo al sostegno dei ricercatori impegnati nei progetti scientifici
per migliorare le cure e accrescere la qualità e la durata di vita dei
malati di fibrosi cistica, che solo
nel nostro Paese, conta oltre 2 milioni e mezzo di portatori sani in
grado di trasmettere la malattia ai
propri figli.
Fabio Antonio Grasso
50 candeline per il “Via del Mare”
Foto: Us Lecce
Non c’è città italiana che non si riconosca nel suo stadio e questo
indipendentemente dall’essere tifosi della squadra di calcio locale. Lecce in questo senso non è da
meno e quindi con uno spirito tutto particolare festeggia i cinquanta anni del suo stadio, il “Via del
Mare”. L’opera fu inaugurata nell’estate del 1966 con un’amichevole contro lo Spartak Mosca anche se quello che possiamo con-
siderare l’inizio calcistico più ufficiale fu il 2 ottobre 1966, giorno
in cui la squadra del Lecce giocò
una partita di campionato contro
quella del Taranto vincendo per 1
a 0. L’opera costò mezzo miliardo
di lire ed ospitava inizialmente
25mila spettatori passati poi successivamente a 55mila. Di fatto il
numero fu poi ridotto a circa
37mila di cui 22mila al coperto allorché i posti furono numerati.
Ciò che colora di più questo luogo sono naturalmente i nomi di chi
l’erba di quel campo ha calpestato,
nomi evocativi di momenti molto
belli ed altri meno: Ettore Giardiniero, primo cittadino nel periodo
della costruzione dell’impianto, il
presidente Franco Jurlano e poi naturalmente i calciatori Chevanton, Piangerelli, Giacomazzi e tanti altri ancora.
Fabio Antonio Grasso
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maglie
Al Liceo “Da Vinci” arriva un
defibrillatore donato dagli ex allievi
Una bella idea partita da un gruppo di ex compagni dei scuola (dal 1980 al
1985), che hanno coinvolto nell’iniziativa anche familiari e parenti
Il Liceo Scientifico “Da Vinci” non è nuovo ad
iniziative di forte impatto sociale e culturale.
Questa volta gli attori principali sono stati gli
ex studenti che hanno frequentato l’istituto magliese nel quinquennio 1980/’85 e che nei giorni scorsi hanno donato alla dirigente Anna Rita
Corrado un defibrillatore semiautomatico.
Questi i nomi dei generosi ex diplomati: Antonio Ciriolo, Anna De Vitis, Floriano Fedele, Vincenzo Lanciano, Mario Leante, Antonio Modoni, Luciano Montagna, Michela Negro, Pietro Patera, Carmine Scrimitore e Carlo Uglia.
Il gruppo si è ricostituito quasi al completo nell’estate dello scorso anno, grazie a Facebook.
Grazio De Luca, il ricordo dell’eleganza
È venuto a mancare il 1° ottobre scorso a Tricase Grazio De Luca, sarto molto noto a Maglie dove aveva aperto il negozio di alta moda “Kent Uomo”.
Proprio a Maglie, dove era conosciuto
come “Elio”, “Ziello” o “Azelio”, era nato
l’8 settembre 1939 e da qui ha mosso
i primi passi nel mondo della sartoria di
alto livello.
Uomo elegante e raffinato e al tempo
stesso riservato nei modi, nel corso della sua lunga carriera ha viaggiato molto
in Italia e all’estero per far conoscere lo
stile e l’eleganza che caratterizzavano le
sue creazioni, espressioni autentiche di
quell’artigianato colto tutto made in Italy: oltre a Milano, in molti ricordano ancora le sue “avventure” in Polonia e in Tunisia, sulle cui passerelle ha fatto sfilare i suoi vestiti tra gli applausi.
“È stato tutto molto bello, come se non tutto questo tempo non fosse mai passato -hanno dichiarato dichiarano i portavoce del
gruppo-. Da allora ci siamo rivisti con una frequenza sempre più ampia e abbiamo coinvolto
mogli, fidanzate e figli.
Durante i nostri incontri è emersa l’idea di fare
un’iniziativa a favore della nostra ex scuola,
finalizzata in particolare a migliorare la sicurezza degli studenti che frequentano oggi il Liceo.
La scelta di fare qualcosa di utile per la scuola rappresenta e suggella la ritrovata e rinnovata amicizia tra compagni di classe di una volta, a conferma che i valori e i legami nati tra
i banchi di scuola rimangono saldi e autentici, a dispetto del tempo e delle vicende che la vita in
tanti anni ci presenta”.
Entusiasta anche la dirigente Anna
Rita Corrado: “Si sono incontrati ed hanno deciso autonomamente di donare questo importante strumento salvavita. Si va
quindi oltre il rapporto costruito
tra i banchi di scuola. È una grande cosa perché consente di poter
usufruire di questa attrezzatura
medica a chi ne ha bisogno”.
Clara Scarciglia
Al via i corsi
di teatro della
Corte De’ Miracoli
Sono aperte le iscrizioni ai nuovi corsi
di teatro della compagnia magliese, rivolti a chiunque ami la recitazione e il
teatro, o voglia semplicemente provare a mettersi in gioco, senza limiti di età:
bambini (scuole elementari), ragazzi
(scuole medie), giovani (scuole superiori), adulti (da 19 anni in su). I corsi
inizieranno nel mese di ottobre presso
la sede della Corte De’ Miracoli in via
Sante Cezza n. 5/7 a Maglie (è prevista una lezione a settimana) e si concluderanno nel mese di maggio 2017.
Per informazioni contattare il
340.4696090 (elementari/medie) e il
348.6717334 (giovani/adulti).
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TRICASE Piazza Cappuccini
GAGLIANO DEL CAPO via Crispi, 3
S. MARIA DI LEUCA via Tommaso Fuortes, 1
www.grsstore.it
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tricase
Agricoltura sociale, al via un viaggio
studio in Germania e Olanda
Grazie al GAL Capo S. Maria di Leuca una delegazione di operatori
salentini avrà la possibilità di conoscere da vicino realtà più evolute
insieme a esperti internazionali
Negli ultimi anni nel Salento si è registrato l’avvio di varie iniziative e progetti nati
con l’obiettivo di sperimentare attività innovative finalizzate all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, sperimentando un nuovo modello di economia solidale. Uno strumento privilegiato in questo senso è l’agricoltura sociale e proprio da Palazzo
Gallone, grazie al Gruppo di Azione Locale Capo Santa Maria di Leuca, partirà dal
1° all’8 ottobre una delegazione di venti operatori dell’agricoltura sociale che parteciperanno ad un viaggio studio organizzato
dalla Rete Fattorie Sociali e finanziato dal
For.Agri, al fine di visitare alcune realtà evolute in tale settore, in Olanda e Germania.
Gli operatori salentini partecipanti all’iniziativa avevano seguito, il 15 e il 16 febbraio
scorsi, un corso di formazione gratuito in
agricoltura sociale di I livello, tenuto a Tricase, sulle prospettive della tematica alla luce
della nuova programmazione comunitaria.
Una volta in loco gli operatori avranno
modo di confrontarsi con realtà già avviate, mutuare buone prassi e seguire lezioni
con esperti internazionali del settore.
“L’agricoltura sociale sarà senz’altro una delle protagoniste della prossima attuazione del
nostro GAL nell’ambito della Misura 19 del
PSR Puglia 2014-’20 -dichiara Renato Rizzo, presidente del GAL Capo S. Maria di
Leuca-. Saranno sostenute finanziariamente le fattorie sociali, le quali generano benessere nei confronti di persone svantaggiate
e costituiscono un’opportunità per riqualificare il welfare locale attraverso la sinergia
tra servizi sociali, socio-sanitari e le aziende agricole. In questo modo, l’agricoltura diventerà un luogo in cui spazi e coltivazioni sono pensati e realizzati appositamente
per l’accoglienza di soggetti appartenenti alle
fasce più deboli a fini terapeutici, riabilitativi e di inserimento socio-lavorativo, ma soprattutto -conclude Rizzo- migliorare la qualità della vita di queste persone”.
A Tricase presso la sede del GAL Capo S.
Maria di Leuca (in Piazza Pisanelli, piano
terra di Palazzo Gallone) è attivo lo “Sportello Agrisociale”, un infopoint gratuito. Per
contatti: 0833.545312, [email protected].
M. Maddalena Bitonti
miggiano
Dal 13 al 16 ottobre torna Expo 2000
Aumentano gli espositori e gli spazi per l’ arredamento e le energie rinnovabili in questa nuova edizione di Expo 2000 - Industria, artigianato ed
agricoltura del Salento, in programma dal 13 al
16 ottobre. I migliori operatori commerciali dei tre
settori cardine della rassegna si daranno appuntamento nel quartiere fieristico appositamente allestito per proporre le ultime novità alle migliaia di
visitatori che da ogni parte della Puglia arrivano a
Miggiano per visitarla.
Sono circa 240 (rispetto ai 220 della precedente
edizione) gli espositori che hanno già confermato
la propria presenza, continuando nel lodevole
sforzo a non mancare ad un appuntamento importante dal punto di vista commerciale ed istituzionale come Expo 2000. Uno sforzo che si
affianca a quello dell’Amministrazione comunale,
promotrice da sola di questo grande evento e da
sempre fortemente impegnata affinché costituisca pungolo e stimolo ad una ripresa economica
del territorio.
L’inaugurazione, alla presenza della massime autorità amministrative locali e provinciali, si terrà
giovedì 13 ottobre alle 19. Ricco di appuntamenti
aperti a visitatori e stakeholder, il programma che
verrà ufficializzato nei prossimi giorni. Si può già
anticipare la conferma di appuntamenti molto
apprezzati già nelle precedenti edizioni, a cominciare dal Premio Miggiano, attestato di riconoscenza a persone meritevoli distintesi per
l’esemplarità delle loro opere, nella serata inaugurale del 13. E ancora per domenica 16 ottobre
quello enogastronomico con la tradizionale “Sagra
de la carne de porcu” e quello con la prevenzione
con “Ottobre rosa”, in collaborazione con la sede
Lilt di Montesano: presso il Theatrum e Piazza Municipio, un medico senologo effettuerà visite gratuite e risponderà alle domande delle donne
interessate, spiegando l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.
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poggiardo
Irritazioni dopo la disinfestazione:
scuola elementare nel mirino
L’Amministrazione comunale dovrà rispondere ad una interrogazione
dell’opposizione e ad un esposto in merito ai malesseri di cui sono
stati vittime gli alunni della scuola “De Gasperi”
tiggiano
Un Bosco accessibile a tutti
Il “Bosco di tutti” è un progetto nato grazie alla ferma volontà di un gruppo di famiglie con figli disabili dell’associazione D.A.I. Reagiamo con il sostegno dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese e coordinato da Alberto Piccinni, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, e prevede l’installazione di tre nuove giostre accessibili anche a bambini
con disabilità: l’altalena culla, l’altalena
per carrozzina e il “Nidondolo” (nella
foto), unico in Puglia. Grazie alla combinazione dei movimenti rotatorio, oscil-
latorio e basculante, questa
particolare giostra permette ai
bambini sia di ondeggiare delicatamente che di sperimentare il brivido della velocità garantendo comunque la sensazione di sicurezza data dalla forma di nido. Il “Nidondolo” è una giostra di gruppo, su cui possono salire oltre 25 bambini ed è adatto anche ad accogliere gli adulti.
A partire dal 2 ottobre scorso i bambini disabili della zona potranno dunque
Pruriti, bruciori e irritazioni al volto. La
scorsa settimana molti degli alunni e alcuni insegnanti della scuola elementare e materna “De Gasperi” di Poggiardo (nella
foto) sono tornati casa soffrendo di numerosi disturbi che hanno fatto preoccupare
non poco i genitori, in particolare bruciori agli occhi, alla bocca e alla lingua e macchie rosse sul viso e altre parti del corpo. I
sintomi si sono palesati pochi giorni gli interventi di disinfestazione che per tre giorni hanno interessato i locali
della struttura scolastica
e avviate dopo la segnalazione della presenza di
blatte e gechi fatta pervenire al sindaco da Ubado Cursano, dirigente
scolastico dell’Istituto
Comprensivo di Poggiardo. Le aule del plesso di via De Gasperi
sono poi state oggetto di
godere di momenti di socializzazione allavori di pulizia e tutto
l’aperto insieme ai propri amici e parenti.
lascia supporre che siano
L’iniziativa è realizzata in partenariato con
le associazioni Tregiriditè onlus, Zig_listen
stati i prodotti utilizzati
to diversity e Poiesis.
in queste due occasioni
l’origine dei disagi di
bambini e insegnanti.
Tanti i genitori che hanno chiesto un immediato consulto al locale punto di Pronto Soccorso e ai pediatri di riferimento, che
in tutti i casi hanno comunque rassicurato
sullo stato di salute degli stessi bambini, tanto è vero che i sintomi hanno smesso di manifestarsi nel giro di pochi giorni. A questo
ha anche aiutato la chiusura per un giorno
della scuola a titolo precauzionale, decisione
presa di concerto dal sindaco di Poggiardo
Giuseppe Colafati, dall’assessore alla Sanità Massimo Gravante, dall’assessore alla
Pubblica Istruzione Marta Greco, dal responsabile della ditta di disinfestazione e dagli insegnati.
Ad oggi la situazione è rientrata, almeno dal
punto di vista sanitario, e i ragazzi hanno
ripreso a frequentare le aule della scuola.
La questione però è ancora aperta sotto altri due aspetti: dal punto di vista amministrativo, il sindaco dovrà rispondere ad una
interrogazione in Consiglio comunale che
verrà presentata dal gruppo di opposizione “La Città di Tutti”, mentre sotto l’aspetto giudiziario, l’Amministrazione dovrà fare
i conti con un esposto presentato proprio
per fare chiarezza su quanto accaduto.
Alessandro Chizzini
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speciale volley Maglie
Betitaly ai nastri di partenza
In vista dell’inizio della nuova stagione di B1 scende in campo un tifoso d’eccezione: il primo cittadino di Maglie Ernesto Toma
Nella cittadina magliese il cuore della Betitaly batte sempre più forte. E
sono tanti i tifosi che aspettano con
ansia l’inizio della nuova stagione. Si aspettano le emozioni, la sana
competizione e il calore di uno sport che insegna valori e principi.
Grande tifoso del sestetto rossoblù anche il
sindaco di Maglie, Ernesto Toma (nella foto).
Quasi sempre in prima
linea al Palazzetto a tifare le gesta delle farfalle e sempre
disponibile a dedicare le sue impressioni sullo spettacolare successo del volley nella cittadina.
“La Betitaly quest’anno ha messo in
atto importanti innesti e talenti di assoluto livello e so che sta lavorando
di buona lena in palestra. Spero che
anche stavolta saprà regalarci grandi soddisfazioni”. Così il primo cittadino racconta l’attesa per l’inizio
del campionato e aggiunge: “Sono
felice nel vedere come il movimento volley in città stia crescendo tantissimo, soprattutto in questi ultimi
anni. Questo significa che il presidente Andrea Bavia e i dirigenti
sono lungimiranti e determinati.
Puntare sui giovani per mettere in
pratica l’aspetto educativo e promuovere eccellenze accompagnandole verso il settore professionistico:
queste parole d’ordine stanno facendo eco in tutta la provincia”.
Naturalmente è essenziale anche il
ruolo dell’Amministrazione comu-
nale in questo processo di crescita e
per Toma le idee sono chiare: “La
collaborazione con il Volley Maglie
esiste già da tempo, mediante la messa a disposizione delle infrastrutture disponibili. Questo è il nostro ruolo. Abbiamo presentato un progetto che ammonta a 600mila euro, di
cui 200mila di risorse comunali e
400mila richieste al Coni. Su quest’ultime c’è già il parere favorevole dal punto di vista tecnico a livello regionale. Il progetto ci permetterà
di avere un Palazzetto all’avanguardia, in grado di diffondere maggiormente il valore di questo nostro
team”.
Idee chiare e voglia di crescere:
con questi punti di forza il sindaco
magliese spinge il volley nella cittadina. E prima di concludere un augurio in previsione della trasferta di
Montella: “Il Volley Maglie è una realtà costituita non solo da sportivi,
ma da persone serie e preparate. È
verissima la celebre frase di un altrettanto celebre allenatore di pallavolo: sono fondamentali due formazioni per vincere, cioè la squadra
che scende in campo e gioca la partita, e la squadra che sta dietro le
quinte e fa in modo che tutto funzioni nel migliore dei modi. Il mio
augurio è che tutti ci uniamo per far
parte della cosiddetta squadra invisibile, per procedere oltre e rag-
giungere traguardi sempre più ambiziosi”.
La bellezza dello sport è la capacità di unire, chiunque e in qualunque
posizione. Le parole di Andrea
Anastasi, però, ex allenatore, rendono giustizia più di ogni altro
concetto alla bellezza del volley:
“C’è uno sport dove la palla bisogna
passarla. Non per altruismo, ma per
regolamento. C’è uno sport dove il
campione, anche quello più forte al
mondo, da solo non serve a niente.
C’è uno sport dove la squadra è il valore assoluto, dove solo la squadra
ti permette di realizzare o meno i
tuoi sogni. C’è uno sport dove si è
costretti a muoversi in uno spazio ri-
stretto: 81 metri quadrati, all’interno dei quali essere nel posto giusto
o in quello sbagliato è una questione di centimetri che fanno vincere o
perdere una partita, un campionato del mondo, una medaglia olimpica. C’è uno sport dove si segna o
si subisce un punto ogni decina di secondi e la partita è una scarica di
adrenalina senza soluzione di continuità, dal primo all’ultimo secondo. C’è uno sport che è una partita
a scacchi giocata a 120 km/h. È il
mio sport, la pallavolo, che dà emozioni, gioie e a volte delusioni. In
una parola: passioni”. Ubi maior…
Francesco Paglialonga
foto di Pino Cavalera
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A cura di
Diletta Pascali
PORCU MEU
MURO LECCESE, 15-16 ottobre
Giunta ormai alla sua 31esima edizione, la
“Sagra de lu Porcu meu” si presenta come un
appuntamento imperdibile per tutti gli
amanti delle tradizioni e degli eventi tipici salentini. Fin dalla prima edizione, in modo
sempre crescente, gli appassionati di paesi
vicini e lontani si riversano per le strade del
paese per prendere parte a questo evento
che ha saputo guadagnarsi il favore del pubblico e degli appassionati di musica salentina, vista anche la qualità degli ospiti che
ogni anno contribuiscono a decretare il suc-
cesso della festa. Il protagonista della sagra
è come sempre il maiale, che potrete degustare in tutte le salse: lesso, arrostito e in tante
altre specialità, naturalmente accompagnato
da buon vino e altre ghiottonerie tipiche.
Come sempre la sagra si articolerà in due
giornate, sabato 15 e domenica 16 ottobre,
con un’anticipazione venerdì 14: presso
l’Agriturismo “Panzanari” a Muro Leccese alle
18 avrà luogo l’incontro dal titolo “Il maiale e
il Salento”, al quale parteciperanno i rappresentanti dei comitati Porcu Meu Muro Leccese, Fiera di San Vito a Ortelle, Lu Panire te e
site a Palmariggi, Pro Loco di Giurdignano,
con il coordinamento di Pino De Luca; alle 20
la cena “Porcu Meu 2016” (info e prenotazioni: Eupremio 360.250531, Antonio
371.1262459.
Sabato 15 spazio al divertimento con il “Popular fest” presso l’Area Mercatale: il programma prevede alle 21 l’esibizione del
gruppo di musica popolare salentina Mute
Terre; a seguire, alle 23, il reggae internazionale di Unity and Love. Domenica 16 al via
alle 8 la tradizionale Fiera mercato, mentre
alle 17 appuntamento imperdibile con l’appassionante cuccagna “Porcu Meu”. Il programma musicale della giornata prevede alle
20.30 il Carlo Canaglia Trio e alle 22 Enzo Petrachi e la Folk Orchestra, special guest Adriatic Sound e Terron Fabio from Sud Sound
System.
Nel corso delle serate a partire dalle 19 saranno attivi stand enogastronomici per la degustazione di piatti a base di maiale e altre
specialità salentine. Non mancherà davvero
nulla anche quest’anno, dunque.
La “Sagra de lu “Porcu meu” vi aspetta per le
strade in festa del paese e nel piazzale dell’aria mercatale.
LU PANIRI TE E SITE
PALMARIGGI, 7-9 ottobre
L’Associazione “Lu Paniri te e Site” di Palmariggi con il patrocinio di Regione
Puglia, Provincia e Camera di Commercio di Lecce, Comune di Palmariggi e
Pro Loco “Montevergine” presentano la 42esima edizione della sagra “Lu Paniri te e Site”, tre giorni di festa per le strade di Palmariggi dedicati alla melagrana tipica di questo piccolo centro idruntino, della varietà del “dente di
cavallo a coccio duro”.
Nelle tre serate funzioneranno stand gastronomici coperti per la degustazione di prodotti tipici locali. Tante le pietanze, molte a base proprio di melagrana, che saranno a disposizione di tutti i palati, anche quelli più esigenti:
dagli antipasti ai primi piatti, dagli arrosti di carne alla porchetta Dop di Ariccia, ai piatti della tradizione contadina salentina come “cicore creste”, “pittule”, pezzetti di cavallo, dolci tipici e caldarroste, il tutto accompagnato dal
celebre “Vinum Granatus”, a base di melagrane.
Il programma musicale prevede venerdì 7 il concerto degli Alla Bua, sabato 8 la pizzica Di Antonio Amato Ensamble,
mentre domenica 9 saranno I Scianari a chiudere i festeggiamenti.
SAGRA DE LA VOLÌA CAZZATA
MARTANO, 13-16 ottobre
Nel mese di Ottobre le olive non ancora mature vengono schiacciate (“cazzate”) con un martello di legno o con una pietra piatta, messe in acqua fredda,
cambiata tutti i giorni per una settimana, e infine condite con olio, aglio, peperoncino e sale.
Questa specialità tutta salentina viene esaltata e promossa dell’associazione
“Cosimo Moschettini” per il 27esimo anno consecutivo a Martano nell’ampio
spazio coperto offerto dal Largo 1° Maggio dal 13 al 16 ottobre.
Non mancherà la musica ad animare le serate di festa, a cominciare giovedì
13 ottobre alle 20.30 con la musica tradizionale salentina dei Me-Mà; venerdì
14 appuntamento alle 20.30 con la pizzica di Ombre Salentine e alle 22 con
il beat italiano anni ‘60 de I Paipers. Sabato 15 alle 20.30 è prevista l’esibizione
dei Free Strings (acoustic rock, pop, folk, blues) mentre alle 22.30 spazio alla
pizzica con Stella Grande e Anime Bianche. Il programma di domenica 16 prevede alle 11 l’esibizione di salsa, bachata, kizomba, rueda de casino e zumba a cura della Scuola Ahi Namà, alle 13 il pranzo collettivo (per info e prenotazione posti: 388.8598193) e alle 20.30 il concerto del Gruppo Folk 2000.
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Per segnalazioni:
[email protected]
spettacolo
a cura di
Claudia Mangione
Il Circonauta Festival
torna nel Salento
Sabato 8 ottobre a Copertino e domenica 9 a Campi Salentina
numerosi artisti da strada coinvolgeranno il pubblico in spettacolari
performance teatrali, musicali e acrobatiche
Dopo il grande successo ottenuto quest’estate a Nardò con oltre 9mila presenze,
il Circonauta Festival propone una versione autunnale con tre tappe: dopo quella di
Manduria del 2 ottobre scorso ora tocca al
Salento ospitare nuovamente il festival degli artisti di strada. Appuntamento infatti
sabato 8 ottobre a Copertino e domenica
9 a Campi Salentina con l’evento che animerà i centri storici con le sorprese legate
al mondo dell’arte circense.
“Il progetto nasce dalla voglia di valorizzare la figura dell’artista di strada -affermano gli organizzatori- offrendo un contenitore di alto livello qualitativo per la performance circense contemporanea”. È previsto il coinvolgimento del pubblico nelle
varie attività con i circa dieci spettacoli di
artisti nazionali e internazionali (illustrati
nel percorso da seguire utilizzando una
mappa che sarà consegnata all’ingresso), il
“mercatino di Jack Circonauta” e “Secret
Show”, la mini rassegna di spettacoli nelle case e che ha riscosso un grandissimo gradimento di pubblico.
Il programma prevede la partecipazione della compagnia franco-inglese The Sprokets, con il loro circo teatro unico; torna lo
straordinario istrione inglese Mr. Bang; i
giochi di fuoco di Lillipiccoli; i tessuti di
Il.Aria e i Girovaghi con le loro sinuose e
ipnotiche danze aeree ed i giochi di fuoco
e con le sfere; il clown acrobata Giorgio Bertollotti; Borboleta incantevole statua; Monè
Monè con le sue atmosfere da circo classico; la donna marionetta Chiara Saurio; l’angolo musicale degli Alfonsina Swing.
Il “Secret Show” prevede brevi e suggestivi spettacoli a sorpresa realizzati in case private aperte per l’occasione ad ospitare
piccoli teatri con scenari rappresentati da
cortili, salotti e terrazze. Saranno ospitati
un numero limitato di spettatori che entrerà
in un mondo segreto e privato lontano dalla folla della piazza festosa.
Circonauta Festival è un progetto degli artisti Enzo Isernia (Girovaghi), Gianluca
Marra (il grande Lebussky) e Marco De
Paola (Km35), che da quest’anno si avvale del contributo di Marinella Mazzotta (AltraMarea Produzioni) per la produzione organizzativa e ufficio stampa.
L’edizione 2016 è stata resa possibile grazie al finanziamento del SAC Arneo e Costa dei Ginepri, e si avvale della partnership
delle associazioni culturali Garage (Secret
Show).
La manifestazione mette in luce le straordinarie potenzialità delle performance di
strada nel poter essere vettore dei processi di valorizzazione culturale ed architettonica dei nostri centri storici.
Info: www.circonauta.it.
Gian Piero Personè
Le buone storie in musica di Elisabetta Guido
Elisabetta Guido, nota jazzista salentina, propone un
nuovo progetto discografico
dal titolo The good storyteller edito dall’etichetta
discografica Dodicilune.
Dopo il successo del precedente progetto Let your
voice dance la Guido continua ad indagare sul ritmo
e sulle sonorità sorprendenti.
Grande spazio è lasciato
anche all’improvvisazione.
Il disco ospita, infatti, due
“total impro”, brani composti in studio durante
la registrazione del cd con il pianista Danilo Tarso, presenza costante in tutto questo lavoro,
e che mostrano fra l’altro una fortissima e continuata intesa musicale, oramai consolidata da
più di due anni di attività concertistica del duo
in Italia e all’estero. Completano la formazione il
sassofonista barese Roberto Ottaviano, il contrabbassista e bassista elettrico Stefano Rielli e il batterista Francesco Pennetta.
Di grande interesse risulta
Salento Rhapsody, un
omaggio di Elisabetta al
suo Salento, da sempre
terra d’incontro, comunione
e integrazione fra culture
musicali appartenenti a diversi Paesi e a diverse etnie. Nei tre movimenti (La mia fortuna, Mare
Mare e 19 aprile 2015) la cantante collabora
con due formazioni di musica popolare, Zimbaria e I Tamburellisti di Otranto e con il violinista Francesco Del Prete.
Gian Piero Personè
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MUSICA
GIOVEDÌ 13
Il giovedì della Bottiglieria
LECCE, Bottiglieria Il Banco - ore 21
Musica live questa sera con i Karabà, trio jazz formato
da Alessandro Casciaro (pianoforte), Alberto Stefanizzi (batteria) e Stefano Rielli (contrabbasso), da poco
classificatosi secondo al contest del Tuscia in Jazz
e finalisti del contest di Fara Music Festival.
a cura di Claudia Mangione
MUSICA
SABATO 8
Groove Opening
Party
CARPIGNANO SALENTINO,
Groove - ore 21
Il primo di una serie di appuntamenti destinati a diventare
punto di riferimento della nuova stagione invernale salentina,
è il party che oggi segna l’apertura del Groove. Un nuovo format creato da Mighty Bass
Event e SelektionFire con SelektionFire e i resident del Parco Gondar, Tetrixx e Kalibandulu, e DjSpike, da sempre al
fianco dei BoomDaBash e resident di Samsara e Rio Bo.
Info: 345.9818892.
ARTE
SABATO 8
Naturarte
GALLIPOLI, Castello - ore 10/13 e 15/18
Le sale dell’antico maniero ospitano fino al 3 novembre “NaturArte”, una mostra fotografica del medico-fotografo Fabio
De Marini, organizzata in collaborazione con Lions Club Gallipoli. Un cantico di ringraziamento alla natura e alla Terra che,
nonostante sia deturpata dall’uomo, continua a sostenerci con
i suoi colori, i suoi sapori, i suoi profumi.
ARTE
DOMENICA 9
Poetography
LECCE, Caffè Letterario - ore 21
Scatti rubati alla quotidianità: tra fotografia, poesia e musica, “Poetography” è uno squarcio sulla vita che abbraccia tutti i sensi. Questo evento, pensato e ideato da Giulio Federico e Fabio Filograna, nasce per condividere la bellezza che
passa attraverso gli occhi della gente, solcando il mare urbano
delle emozioni. Musiche di Roberto Mangialardo.
TEATRO
DOMENICA 9
DANZA
DOMENICA 16
Hansel e Gretel
Prometeo
PRESICCE, Palazzo Ducale
ore 17.30
La Compagnia TerramMare
Teatro, all’interno del progetto
“Parole che giocano in scena”
presenta, con il patrocinio del
Comune di Presicce, “Piccoli
Sguardi”, una rassegna teatrale di spettacoli domenicali
per famiglie e incontri utili a formare il pubblico. L’appuntamento di oggi vede protagonista la Compagnia Granteatrino
con Hansel e Gretel, la classica storia dei fratelli Grimm
raccontata con i burattini tra atmosfere magiche e divertenti.
LECCE, Cantieri Koreja
ore 20.45
“Open Dance”, la rassegna
dedicata al teatro-danza e alla
danza contemporanea organizzata dai Cantieri Teatrali
Koreja, ospita il dittico coreografico della Compagnia Simona Bertozzi/Nexus dedicato al mito di Prometeo e alla
sua trasposizione nella contemporaneità: Contemplazione
e il celebrato Prometeo: il
Dono. In scena la stessa Simona Bertozzi, che firma il
progetto con Marcello Briguglio, insieme a Stefania Tansini e Aristide Rontini.
TEATRO
MARTEDÌ 11
Teatro Lab
SPONGANO, ex Mercato coperto - ore 16/18 e 19/21
Ripartono per il terzo anno consecutivo le attività di Teatro Lab,
un progetto a cura degli attori Alessandra Crocco (nella foto)
e Alessandro Miele, in collaborazione con l’Ass. culturale Jump
In, gestore del Laboratorio Urbano Made a Spongano. Sono
previsti due corsi di teatro: "Why not?" per adulti (ore 19-21)
e "Facciamo finta che" per bambini (ore 16-18).
30
8 ottobre 2016
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Ennio
Ciotta
Foto di Enrico Martello
Il tratto principale del tuo carattere.
Il sarcasmo.
Il tuo principale difetto.
I difetti li ho tutti.
La qualità che preferisci in una
donna?
La generosità.
E in un uomo?
Onestà intellettuale.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Coraggio e pazienza.
Cos’è la felicità?
Un percorso infinito di salite e discese.
L’ultima volta che hai pianto?
Non molto tempo fa. Ero a un
bivio e la sorte mi ha aperto un
pezzo di strada.
Di cosa hai paura?
Ignoranza diffusa, analfabeti funzionali e provincialismo.
Canzone che canti sotto la doccia?
Dance anni ‘90.
Musicisti o cantanti preferiti?
Adoro i Sonic Youth. Inoltre Nirvana, The Cure, The Clash, Neurosis, Black Flag, Fugazi.
Poeti preferiti?
Blake e Shakespeare. Inoltre adoro
la poetica di Pier Paolo Pasolini,
Andrea Pazienza e del miglior Giovanni Lindo Ferretti.
Autori preferiti in prosa?
Jack Kerouac e tutta la Beat Generation, Jack London, Burroughs,
Evangelisti, Hornby, Wallace, Carver, ecc...
Libri preferiti.
Sulla strada di Jack Kerouac, Odissea di Omero, No logo di Naomi
Klein, Dimentica il mio nome di
Zerocalcare, Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche, Rumble
bee di Duka e Marco Philophat,
Moby Dick di Herman Melville.
Attori e attrici preferiti.
Madeleine Martin di Californication.
Chi potrebbe interpretarti sul
grande schermo?
Nessuno, sarebbe un film troppo
noioso.
Film preferiti.
Il grande Lebowski, Trainspotting,
Pulp fiction, Paz, Berlin calling, Exit
through the gift shop.
I tuoi pittori preferiti.
Francis Bacon, Michelangelo Buonarroti, Lucio Fontana. Per la street
art: Banksy, Blu, 108, Jr e Phase 2
su tutti.
Il colore che preferisci.
Scelgo spesso il nero.
Se fossi un animale, saresti?
Un cane randagio docile, diffidente
e alle volte aggressivo.
Direttore Responsabile
Andrea Colella
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Giornalista, scrittore, dj e agitatore controculturale, nasce a Brindisi nel 1977.
Da sempre vive ed analizza dall’interno i movimenti controculturali occupandosi di do it yourself, tutela dei beni comuni, difesa dei diritti, street art e movimenti underground. Un passato da musicista hardcore su e giù dai palchi di
tutta l’Europa, Ennio ha lavorato inoltre come conduttore radiofonico e autore
di colonne sonore per il teatro. Con la casa editrice indipendente Bepress ha
pubblicato nel 2012 il libro Street Art. La rivoluzione nelle strade, un saggio
in cui analizza e fotografa il fenomeno artistico, sociale, culturale e antropologica della street art in maniera lucida e disincantata, collezionando oltre
cento presentazioni e interventi in giro per l’Italia. Nel 2016 presenta al Salone
Internazionale del Libro di Torino il suo primo romanzo Di contrabbando, un
libro dedicato alla vita vera, come evoca già la stessa copertina dal grande impatto visivo. Attualmente lavora alla realizzazione del suo terzo libro ed è sempre in giro come dj con il suo progetto Trash Against the Machine.
Cosa sognavi di fare da grande?
Scrivere.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
Thurstone Moore dei Sonic Youth
mi ha dimostrato che nella vita l’età
non conta.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
La mia famiglia: mia madre, mio
padre e mio fratello. Gli devo tutto.
Quel che detesti più di tutto.
La maleducazione.
Quanto tempo dedichi alla cura del
tuo corpo?
Meno di niente.
Piatto preferito.
Cavatelli con fagioli e cozze cucinati
da mia madre.
Il profumo preferito.
L’odore della benzina.
Il fiore che ami.
I fiori selvatici che infestano le città
sbucando dall’asfalto, dai marciapiedi, ecc...
La tua stagione preferita?
Per me è sempre primavera.
Il paese dove vorresti vivere?
Vorrei provare a vivere in un paese
freddo.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto
vivere?
Durante la Resistenza, avrei voluto
Anno XV - n. 600
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
avere vent’anni il 25 aprile 1945.
Personaggi storici che ammiri di
più.
Donne e uomini della Resistenza
antifascista italiana.
Personaggi storici detestati.
I fascisti di ogni epoca.
Cosa faresti per sostenere ciò in cui
credi?
Continuare a metterci tutto me
stesso nelle cose che faccio.
Chi è il tuo eroe vivente?
Ogni singolo precario che conta i
giorni e i soldi che lo separano dalle
sue scadenze, ogni singolo malato
che non potrà pensare al proprio
futuro. Tempo e denaro non accettano preghiere.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Vivere viaggiando.
Il tuo rimpianto più grande?
Non avere figli.
Cos’è l’amore?
Il sentimento che dovrebbe guidare
il maggior numero di pensieri e
azioni possibili.
Stato attuale del tuo animo.
Agitato come sempre.
Il tuo motto.
“Una cosa, fra il farla e il non farla,
è sempre meglio farla”.
Come vorresti morire?
Amato.
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Stampa Periodica Italiana
Tessera n. 14594
8 ottobre 2016
Drink&Food
31
A cura di
Diletta Pascali
DAIQUIRI FROZEN AI LAMPONI
ingredienti
* 140 gr di lamponi
* 1,6 dl di Rum bianco
* Il succo di un lime
* 0,4 dl di Contreau
* 1 cucchiaio di zucchero di canna
preparazione
donnamoderna.com
Frulla i lamponi e versa il succo ottenuto in un colino a maglie non troppo grandi, in modo da eliminare i semini. Mescolalo in una brocca con il rum, il Cointreau, lo zucchero e il succo del lime filtrato. Trasferisci la brocca in frigo, coperta, fino al momento di servire. Trita a neve 30
cubetti di ghiaccio, unisci il cocktail e frulla ancora per 20
secondi. Versa il Daiquiri ottenuto in 4 bicchieri ghiacciati oppure, sistema il ghiaccio tritato nei bicchieri, mescola il succo di lamponi con gli altri ingredienti nello shaker per 10 secondi e versa il cocktail nei bicchieri. Disponi
i lamponi rimasti su 4 stecchini e taglia un lime a spicchi.
Completa con gli spiedini di lamponi e le fettine di lime preparate e servi.
32
8 ottobre 2016