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PRIMO PIANO
Giovedì 13 Ottobre 2016
Per qualcuno è una risorsa, per altri, invece, l’unico leader del partito resta Berlusconi
Sicilia, Fi si spacca su Parisi
Alla vigilia della sua visita nell’isola con Megawatt
DI
F
FILIPPO MERLI
orza Italia cerca energia in Sicilia. Nel 2017,
con le elezioni regionali e le amministrative di Palermo, l’isola sarà
al centro della scena politica nazionale. Il Pd, scettico
sull’appoggio alla ricandidatura dell’attuale governatore, Rosario Crocetta, vuole
regolare i conti con M5s dopo
le sconfitte di Roma e Torino.
I grillini, dal canto loro, puntano a governare la prima
regione per gettare le basi
della corsa a Palazzo Chigi.
Per il centrodestra, invece, le
elezioni siciliane potrebbero
rappresentare la rinascita. Il
leader di Fi, Silvio Berlusconi, ha affidato il rilancio
del partito a Stefano Parisi. Il quale, sabato, inizierà il
tour nazionale di Megawatt a
Enna. Energia siciliana.
«Uniti si vince». I forzisti lo ripetono come un
mantra. Anche in Sicilia. A
dividere gli azzurri, però, è
proprio la figura di Parisi. La
scorsa settimana, a Catania,
i parlamentari di Fi si sono
dati appuntamento a MuovitItalia, una tre giorni di
formazione e cultura politica
volta a riunificare «il popolo
alternativo non solo alla sinistra, ma anche al circo a 5
stelle», hanno spiegato l’europarlamentare Salvo Pogliese e il deputato Basilio
Catanoso al quotidiano La
Sicilia.
Tutti, dal governatore
della Liguria, Giovanni
Toti, al vicepresidente del
senato, Maurizio Gasparri, hanno rafforzato il concetto di alleanza e unità per
sconfiggere il Pd e M5s nel
2017. Quando è arrivato il
momento di parlare di Parisi, però, sono emerse le
differenze di vedute.
Per il vicepresidente del
parlamento europeo, Antonio Tajani, l’ex candidato
sindaco di Milano «è una
risorsa» che può aiutare ad
«aggregare consensi e a recuperare i delusi». Secondo
l’ex ministro Altero Matteoli, invece, «il nostro unico
leader è Berlusconi. Non
abbiamo bisogno d’altro.
Lui stesso, però, deve consentirci di rilanciare questo
partito».
Il centrodestra siciliano è spaccato anche sul
referendum costituzionale.
Forza Italia è contraria alla
riforma, mentre alcuni esponenti che fanno riferimento
all’ex governatore dell’isola,
Totò Cuffaro (Dc), hanno
annunciato che il 4 dicembre voteranno sì. Chi ha il
compito di ricompattare il
centrodestra è il commissario di Fi, Gianfranco Miccichè. L’ex sottosegretario è
stato scelto da Berlusconi in
persona per ridare vigore al
partito in Sicilia. Un compito simile a quello ricevuto da
Parisi su scala nazionale.
I due s’incontreranno
domani a Palermo in occasione di Forza Italia, Energia
per la Sicilia. Una kermesse
che, già dal titolo, richiama a
Parisi e alla sua Megawatt.
La manifestazione si terrà
INDISCREZIONARIO
PUCCIO D’ANIELLO
della cooperazione internazionale, l’iniziativa
si concentrerà sul tema Italiano, lingua viva.
Si svolgerà dal 6 all’8 novembre il viaggio La ‘Dante’ ha contribuito alla fase di preparadella memoria organizzato dal Campidoglio zione partecipando, per diversi mesi, ai tavoli
ad Auschwitz-Birkenau per gli studenti capi- di lavoro sull’italofonia e sulle certificazioni
tolini. Al viaggio parteciperanno 132 ragazzi linguistiche. I lavori saranno aperti da una
delle superiori, ai quali si aggiungeranno altre prima sessione, moderata dal vice ministro
agli Affari esteri Mario Giro e,
68 persone tra docenti e membri delalla quale parteciperanno il titola delegazione, tra cui testimoni della
lare della Farnesina Paolo GentiShoah. Ad accompagnare i ragazzi
loni, il presidente del Consiglio dei
ci saranno anche il sindaco di Roma
ministri Matteo Renzi, il ministro
Virginia Raggi, con gli assessori
dell’Istruzione, dell’università e
Luca Bergamo, che ha le delega per
della ricerca Stefania Giannini,
la Memoria, e Laura Baldassarre.
il sindaco di Firenze Dario NarIl programma del viaggio ricalca un
della, il presidente della Società
format ormai collaudato negli anni:
Dante Alighieri Andrea Riccarnel primo giorno sono previste le vidi e il presidente della Rai Mosite al ghetto nazista di Cracovia e al
nica Maggioni. Martedì gli Staquartiere di Kazimierz fino alla Sinati generali si concluderanno con
goga. Il secondo giorno la delegaziol’intervento del presidente della
ne di studenti e docenti si recherà ad
Virginia Ragg
Repubblica Sergio Mattarella.
Oswiecim per la visita antimeridiana
al Campo di Birkenau. Il pomeriggio
***
sarà dedicato al Campo di Auschwitz ed al
Museo e Memoriale di Auschwitz-Birkenau. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando e
L’ultimo giorno è in programma la visita al il presidente della commissione parlamentare
Antimafia Rosy Bindi presenteranno, in un
centro storico di Cracovia.
dibattito moderato dal giornalista dell’Espres***
so Giovanni Tizian, il 18 ottobre, a Roma,
Lunedì prossimo a Firenze, a Palazzo Vec- presso la sede dell’Associazione Stampa Estera
chio, si aprirà la seconda edizione degli Sta- il nuovo libro di Francesco Forgione, appeti generali della lingua italiana nel mondo. na edito da Rubbettino, «I tragediatori. La fine
Promosso dal ministero degli Affari esteri e dell’antimafia e il crollo dei suoi miti».
DI
alle ex fabbriche Sandron,
lo stesso complesso in cui s’è
svolta la Leopolda siciliana
organizzata dal sottosegretario all’Istruzione e renziano
doc, Davide Faraone. Miccichè ha scelto un luogo simbolico. E ha voluto Parisi come
ospite d’onore. «Se Parisi è in
grado di dare una mano nella
crescita dei nostri consensi,
allora è il benvenuto», ha
detto il commissario di Fi.
Per prima cosa, Micciché dovrà riunire Forza
Italia attorno alla figura di
Parisi. Poi dovrà concentrarsi sulla scelta del candidato
alle elezioni del 2017. Se
per le amministrative di
Palermo Fi ha già un nome
certo, il senatore Francesco
Scoma, per le regionali, dopo
che Renato Schifani (ex Ncd)
ha rinunciato a farsi avanti,
è ancora tutto da decidere.
Micciché, nel week end, ne
parlerà direttamente con
Parisi.
© Riproduzione riservata
IL MOVIMENTO FASCISMO E LIBERTÀ HA GIÀ TRE SEDI E VUOLE CANDIDARSI ALLE ELEZIONI DI CHIARI
A Brescia ritornano i fascisti
Il Pd si rivolge ad Alfano per bloccarli sul nascere
DI
T
GAETANO COSTA
ornano i fascisti. Nel 2016.
«La differenza fra il fascismo e l’odierno regime
messo in piedi dalle baionette straniere nel 1945 consiste
nell’onestà: il fascismo era totalitario apertamente e vietava la
propaganda contraria al regime,
ma puniva gli oppositori mandandoli al confino in territori che, oggi,
ospitano a caro prezzo i turisti danarosi. Non c’era il divieto di pensare, ma solo quello di manifestare pubblicamente certi pensieri».
A più di 70 anni dalla caduta di
Benito Mussolini, in provincia
di Brescia è nato il Movimento fascismo e libertà-Partito socialista
nazionale (Mfl).
Il movimento conta già tre
presidi, l’ultimo inaugurato pochi
giorni fa a Chiari, dove i nuovi camerati hanno annunciato di volersi
candidare alle amministrative del
2019. Lo sbarco dei neofascisti nel
comune bresciano ha scatenato
la reazione del Pd, il partito del
sindaco, Massimo Vizzardi, e del
primo cittadino di Brescia, Emilio
Del Bono. I dem, tramite il deputato Luigi Lacquaniti, hanno
presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno,
Angelino Alfano, per fermare il
«partito della nostalgia. Non permetteremo che Mfl attecchisca nella nostra provincia».
I neofascisti, sul sito www.fascismoeliberta.info, illustrano le
loro iniziative e chiamano a raccolta i potenziali iscritti. Il segretario nazionale, Carlo Gariglio, ha
spiegato al Corriere di Brescia che
il movimento s’ispira «a ciò che ha
fatto di buono il fascismo in ambito
sociale. Non siamo razzisti, omofobi
o violenti: vogliamo solo cambiare
Chiari in meglio candidandoci alle
prossime elezioni comunali».
«Fascismo è libertà di vivere
una vita dignitosa», ha proseguito
Gariglio, «di possedere una casa
non tassata e senza essere usurato dai mutui bancari, di lavorare
senza essere trattati come bestie
dai ricchi imprenditori borghesi, di
avere un’assistenza sociosanitaria
che, oggi, ci possiamo sognare, di
uscire di casa senza essere aggrediti e derubati dalla feccia di ogni
colore e nazionalità che impera
nelle nostre città, di lasciare le nostre case incustodite senza trovarle
occupate o svuotate di tutto».
Per i parlamentari del Pd, si
tratta di apologia al fascismo. «Mfl
è un partito chiaramente anticostituzionale, che fa esplicito riferimento a ideali della Repubblica
sociale italiana, come il corporativismo, la socializzazione dell’economia, la fiscalità monetaria e il
nazionalismo», hanno sottolineato
Franco Bordo, Gregorio Gitti e
Mario Sberna, che hanno firmato l’interrogazione presentata da
Lacquaniti. «La Costituzione reci-
ta: è vietata la riorganizzazione,
sotto qualsiasi forma, del disciolto
partito fascista. La legge sanziona
chiunque faccia propaganda per la
ricostituzione di un movimento o di
un gruppo avente le caratteristiche
e perseguente finalità del partito
fascista, e chiunque, pubblicamente, esalti esponenti, princìpi, fatti
o metodi del fascismo».
«Non si può far passare per
libertà d’opinione l’intenzione di
ricostituire un partito che cancellò
tutte le altre libertà, portando il
Paese alla dittatura e al disastro
della guerra», hanno aggiunto i
deputati dem. I quali hanno confermato di essersi rivolti ad Alfano
«per sapere se non ritenga d’imporre la chiusura delle sedi di Mfl già
aperte, il divieto di aprirne altre e
la cessazione di ogni attività politica presente e futura» del movimento che, nel 2016, ha riportato
i fascisti a Brescia.
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