grazie - Parrocchia Sanpiox

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Transcript grazie - Parrocchia Sanpiox

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(17,11-19)
Uno solo torna indietro per ringraziare Gesù. È colui che ha saputo vedersi guarito. Occorre il rispetto per giungere al riconoscimento di ciò che è avvenuto e quindi alla riconoscenza, al ringraziamento. Il guardare indietro è anche lavoro di memoria. Spesso ci rendiamo conto solo dopo molto tempo di ciò che dobbiamo a persone che abbiamo incontrato
nel nostro passato e che hanno lasciato tracce importanti in noi. Il samaritano ha saputo
vedersi guarito, dunque ha saputo prendere una distanza fra sé e sé e considerare ciò che
è venuto a lui dal Signore. Allora è entrato nella salvezza ritornando indietro, cambiando
strada, ovvero, immettendosi in un movimento di conversione. Ritornare da Gesù senza andare al tempio a farsi vedere dai sacerdoti perché venga verificata la guarigione, significa
confessare che ormai la presenza di Dio ha trovato in Gesù il suo tempio, la sua manifestazione: è ringraziando Gesù che il samaritano rende gloria a Dio. E Gesù fisserà l’ora della
salvezza nei suoi confronti pronunciando: «Alzati e va', la tua fede ti ha salvato».
“Dove ci è chiesto di annunciare la gioia del Vangelo?
Gli ambienti dell’annuncio sono tanti, da quelli più vicini (famiglia,
amici) a quelli più distanti (colleghi di lavoro sconosciuti).
Tra le tante persone che hanno bisogno di questo annuncio ci sono
soprattutto coloro che Papa Francesco definisce gli avanzi urbaLa gioia del Vangelo
“La fede al centro della vita” ni ”. (PP3. 3.3.1.)
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aiutiamoci a comprenderla
per viverla con dignità
IL GLORIA
Inno antichissimo (IV secolo), che
esprime la gioia di essere salvati.
La Chiesa radunata dallo Spirito
glorifica e supplica Dio Padre e l'Agnello
Il Gloria viene cantato o recitato
tutte le domeniche, eccetto in Avvento e in Quaresima, nelle Solennità, nelle
Feste e in altre celebrazioni di carattere più solenne. Nella liturgia, l'assemblea comunica con la Gloria del Padre per il Figlio e nello Spirito; come
il Figlio e grazie allo Spirito dei figli, essa"rende gloria", ripete "Gloria"
non solo nell'inno ma anche alla conclusione della recita di ogni salmo nella liturgia delle Ore: il "Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo" con
cui termina ogni salmo; in tal modo i salmi, che sono "parole di gloria" (cf.
Sir 47.8), si aprono alla vita delle Tre Persone Divine, principio e fine della
vita cristiana.
ORAZIONE (LA COLLETTA)
Il celebrante invita a pregare, poi lascia qualche istante di silenzio, per
prendere coscienza di essere alla presenza di Dio e per poter formulare nel
cuore la preghiera personale.
Un'unica preghiera che viene presentata a Dio dal sacerdote, in nome della comunità riunita, come condensato della preghiera di tutti, e per questo
viene introdotta dall'invito "Preghiamo !".
Al termine della colletta tutti ratificano con l'Amen le parole del sacerdote.
Dire "Amen" significa acconsentire a ciò che è stato detto o fatto: è atto
di consenso, di adesione del popolo all'opera di Dio, così come i ministri la
esercitano.
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Ss. Messe:
<ore 11.15 ad Allschwil
<ore 18.30 St. Clara
Giovedì 13 ottobre
<Ore 15.00 Incontro 3a età
“FESTA DEI NONNI”
Vi presento un amico di cui non conosco il
nome e che non è nemmeno famoso, ma a
me è caro, perché lo incontro spesso e lo riconosco immediatamente ogni volta.
Il mio amico è quel signore che quando ero
bambino e giocavo a pallone, me lo riportò
indietro il giorno in cui, sbagliando la mira, lo avevo lanciato al di là del muro del
cortile della scuola.
E fu proprio lui che mi sorresse, finché non
fui capace di nuotare da solo. Una volta lo
incontrai all’edicola della piazza. Stavo
comprando le mie figurine preferite e non
avevo i soldi sufficienti per pagare. Il negoziante gentilmente mi disse di non farmi
problemi, le avrei pagate un’altra volta con
comodo. Ultimamente guidava l’auto, si
fermò quando mi vide sulle strisce e mi fece
cenno di attraversare, sorridendomi. Ieri
l’ho incontrato nuovamente mentre ero
sull’autobus. Venivo dalla palestra, ero
stanco morto. Avevo una grossa borsa. Lui
gentilmente mi ha ceduto il posto a sedere,
perché si era accorto che ero in difficoltà.
Ognuno di noi ha un amico come il mio: è
l’altro, lo sconosciuto che ti offre il suo aiuto
quando ne hai bisogno.
A volte è un bambino e a volte è un vecchio
signore.
A volte è un uomo e a volte è una donna.
A volte è un italiano, a volte non lo è.
Ma è sempre lui: sorridente, comprensivo,
l’amico dai mille volti.
“Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino
alla fine dei tempi” . (Gesù)
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Domenica 16 ottobre
25...30...35...40...45...50mi e oltre…
Ore 10.00 S. Messa nella chiesa
S. Pio X.
Annunciarsi presso l’ufficio parrocchiale entro il 14 ottobre.
In questo anno pastorale
sono state introdotte delle
novità nei modi e tempi di
catechismo in parrocchia.
Anzitutto viene proposta
una animazione che introduca i bambini e i ragazzi
alla conoscenza di Gesù tramite il gioco e l'attività manuale e liturgica.
Ciò richiede tempi prolungati. Gli incontri,
infatti, iniziano alle ore 16.30 del sabato, a
ritmo quindicennale, e si concludono con la
S. Messa delle ore 18.30.
La Messa, evidentemente è parte integrante e
culminante del catechismo e prevede il coinvolgimento dei bambini, dei ragazzi e delle
famiglie.
Lo stesso stile, con l'evidente adattabilità
all'età, vale per gli adolescenti e giovani cresimandi. Anche per loro un ritmo quindicinale in alternanza al gruppo che si prepara ai
sacramenti della Confessione e Comunione.
Va sottolineato l'impegno delle catechiste,
che vanno ringraziate per il servizio.
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