Cineforum, effetto festival a Pergine

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Cineforum, effetto festival a Pergine
Al via “Effetto festival”, il cineforum di Pergine organizzato dal Circolo
del cinema Effetto notte con il meglio di Cannes, Sundance e dei
maggiori festival, insieme ai documentari di Internazionale. Il primo
appuntamento martedì 11 ottobre al Teatro di Pergine.
Redazione
Pergine Valsugana- “Effetto festival”
nasce dall’esigenza di portare in
Trentino quei film che, pur avendo
riportato grande successo nei maggiori
festival internazionali di cinema, sono
rimasti ai margini della grande
distribuzione. Tra di essi alcuni sono
documentari, altri film di finzione. Le
proiezioni in lingua originale e il
frequente intervento dei registi in
videoconferenza contribuisce a ricreare in una certa misura il clima dei grandi festival di
cinema, con il vantaggio di svolgersi a pochi minuti di casa.
Vincitore del premio come miglior film di giornalismo investigativo al prestigioso festival
di cinema documentario di Copenhagen CPH:DOX, Among the Belivers aprirà la rassegna
“Effetto festival”, il cineforum di Pergine organizzato dal Circolo del cinema Effetto notte
con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto.
Il primo appuntamento sarà martedì 11 ottobre alle 20.45. Al termine della proiezione il
regista Hemal Trivedi s’intratterrà col pubblico in videoconferenza.
Il suo film, Among the Believers, selezionato da CineAgenzia per il Festival della rivista
Internazionale a Ferrara, segue il carismatico leader religioso Abdul Aziz Ghazi,
sostenitore dell’ISIS e dei talebani. Il religioso pakistano incita alla jihad e sogna di
imporre in Pakistan una rigida versione della Sharia. Il culmine della sua guerra sacra ha
luogo nel 2007, quando il governo rade al suolo la sua moschea, uccidendo sua madre,
suo fratello e il suo unico figlio, insieme a 150 studenti. Among the Believers segue Ghazi
nella sua personale lotta per la creazione di un’utopia islamica, insieme ai destini opposti
di due adolescenti che frequentano le sue scuole coraniche, ed è rivelatore delle
allarmanti battaglie ideologiche che stanno modellando il Pakistan moderno e l’interno
mondo musulmano.
La rassegna proseguirà martedì 18 ottobre alle 20.45 con un altro documentario di
Internazionale ambientato in Israele, Town on a Wire, di Uri Rosenwaks.
Nella fatiscente città israeliana di Lod, a 10 minuti di auto dalla florida Tel Aviv, vivono
gomito a gomito signori della droga palestinesi e coloni ortodossi ebrei. La povertà ha
acuito razzismo e violenza, e gran parte dei 75mila abitanti vive nella paura. Il film si
inoltra nelle viscere di questa città divisa alternando faide e violenze locali a confronti su
scala nazionale e religiosa, usando Lod come specchio delle relazioni tra ebrei e
palestinesi: un tormentato e illuminante microcosmo in cui le tensioni interne a Israele si
materializzano nel quotidiano, ma in cui si celebra anche il coraggio di uomini e donne
che non rinunciano a sperare nel futuro della loro città. Anche in questo caso, al termine
della proiezione, il regista Uri Rosenwaks s’intratterrà col pubblico in videoconferenza.
Il terzo film in programma martedì 25 ottobre alle 20.45 è il vincitore del premio per la
miglior regia a Cannes, The Assassin, di Hou Hsiao-Hsien, un film che fa delle arti
marziali un linguaggio per restituire la quint’essenza dell’estetica dell’estremo oriente.
Cina, IX secolo. Sotto la dinastia Tang il Paese vive e prospera. A minacciare la sua età
d’oro si adoperano gli ambiziosi e corrotti governatori della provincia. L’ordine degli
assassini è incaricato di eliminarli. Nelle sue fila serve e combatte Nie Yinniang, abile con
la spada e sotto la chioma nera di inchiostro lucente.
Rientrata nella sua città e nella sua provincia, dopo l’apprendistato marziale e un esilio
lungo tredici anni, Nie Yinniang deve uccidere Tian Ji’an, governatore dissidente della
provincia di Weibo. Cugino e sposo a cui fu promessa e poi negata, Tian Ji’an è l’oggetto
del suo desiderio. Amato e mai dimenticato, Nie Yinniang lo avvicina e lo sfida senza
riuscire ad affondare il fendente. Ostinata a seguire le ragioni del cuore e a vincere
quelle della spada, Nie Yinniang abdicherà al suo mandato, congedandosi dall’ordine. (
http://www.effettonotte.com/ )
Redazione
(06/10/2016)
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