Luna nuova all`interno: Fulgido, le mille scalate ai piedi della

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Transcript Luna nuova all`interno: Fulgido, le mille scalate ai piedi della

Rocciamelone come un amico
per il gestore del rifugio Ca’ d’Asti
VENERDI’ 7 ottobre 2016, n. 70 - anno XXXVII - 1,20 euro
Luna nuova
www.lunanuova.it
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all’interno:
Fulgido, le mille scalate
ai piedi della Madonna
Scivola e si uccide con il suo fucile
Tragica fine per Emilio Tornior
Cacciatore e uomo di montagna,
la disgrazia sopra Venaus
in poche parole
di Tiziano Picco
Frejus a scadenza
S.ANTONINO - È un dramma di cui si fa fatica a capacitarsi,
quello che mercoledì 5 ottobre si è portato via Emilio Tornior, 71
anni. Scomparso, come suo figlio Andrea, in un incidente di caccia.
Incredulità e sgomento: così il suo paese, Sant’Antonino, e una
valle intera hanno reagito alla notizia che in un amen è rimbalzata
di comune in comune. La tragedia si è consumata sulla montagna di
Venaus, a quota 2150 metri. Stando ai primi accertamenti compiuti
dai carabinieri di Susa, Emilio Tornior sarebbe morto a causa di
un colpo di fucile da caccia che gli è partito in modo accidentale,
colpendolo alla testa. Quando i soccorritori sono arrivati in zona,
il suo corpo giaceva esanime vicino al fucile di sua proprietà, dal
quale mancava un colpo. Sono in corso ulteriori verifiche, ma non
sembrano esserci dubbi sull’origine accidentale.
(a pagina 19)
Tutti quei funghi: sono veri o stranieri?
GIAVENO - Settembre e i primi giorni di ottobre sono stati
avari di piogge. Condizioni meteorologiche pessime per la proliferazione dei funghi. Così a qualcuno può sorgere il sospetto
di sempre: che una parte dei miceti in vendita al mercatino di
via Coazze possano arrivare da altri territori. Questione che
in piazza a Giaveno tiene banco da anni. Questa volta, però, a
dare il via alla discussione, e alle polemiche che ne derivano,
è Luigi Crisafi, presidente “Associazione boulajour della val
Sangone”: «Non posso fare altro che esprimere il mio disappunto e vergogna sul nostro mercato dei funghi, vergogna per
chi dovrebbe tutelare il prodotto locale, disappunto per chi
continua ad avere la faccia tosta di presentarsi sulla piazza
spacciando per locali funghi di importazione, alla faccia dei
controlli».
(a pagina 28)
RIVOLI
Emilio Tornior, 71 anni,
durante una delle
sue escursioni: aveva
mappato tutti i rifugi
e i bivacchi delle Alpi
occidentali
CASELETTE
RIVALTA, UNO SPIRAGLIO
Mobili fantasma,
negozio sigillato
Pagata la caparra
iniziavano le
mancate consegne
Addio a Dogliotti
sindaco di tutti
Aveva 67 anni,
restò in sella
dal 2004 al 2014
Meno esuberi
alla Opacmare
Mobilità volontaria
per una ventina
di dipendenti
(a pagina 9)
(a pagina 12)
(a pagina 32)
IL 28 ottobre 2005,
scopriamo adesso leggendo
un quotidiano torinese, il
ministero dei trasporti stilava un documento dal titolo
“Sicurezza nelle gallerie
ferroviarie” nel quale in sostanza decretava la chiusura
di quei tunnel che entro 15
anni non avessero rispettato
rigide norme sulla sicurezza, tipo avere una finestra
di accesso carrabile ogni 4
chilometri. Tipo il Frejus,
per intenderci.
La data è quanto meno sospetta, visto ciò che accadde
in quei giorni in valle di Susa,
in seguito ai fatti del Seghino
e di Venaus. Ma va anche
detto che erano appena
iniziati i lavori di ammodernamento del Frejus, nel 2003,
lavori che si concluderanno
poi nel 2011. Quindi, per
la bellezza di sei anni, quel
dicastero così rigoroso ha
lasciato proseguire i cantieri,
ben sapendo che sarebbero
stati inutili per la sicurezza
dei viaggiatori e del personale. E invece di rivedere il
progetto Frejus, si è lanciato
senza dubbi sulla linea Tav,
nuova e con tante finestre.
Non solo. Nel 2020, il
confine temporale stabilito
dal documento, dovrebbero
diventare fuorilegge gran
parte delle gallerie italiane. Se dovesse accadere un
incidente, di chi sarebbe la
responsabilità?
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