La Ue non dimentichi gli insegnamenti di Papa Francesco

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Carlo Costalli: «La Ue non dimentichi gli
insegnamenti di Papa Francesco»
di Redazione
16 ore fa
In occasione della plenaria del Parlamento Europeo a
Strasburgo, il presidente del Movimento Cristiano
Lavoratori rilancia i richiami di Papa Francesco a due
anni dal discorso che il Santo Padre tenne davanti agli
eurodeputati
Sono passati due anni dal discorso di Papa Francesco al Parlamento Europeo di Strasburgo,
occasione in cui il Santo Padre esortò gli eurodeputati ad operare perché l'Europa
riscoprisse “la sua anima buona", a "ridare dignità al lavoro” ma anche di “fare tesoro delle
proprie radici religiose, sapendone cogliere la ricchezza e le potenzialità”. «Due anni in cui la
UE ha incontrato tante difficoltà e su alcuni temi e sfide che riguardano l’immigrazione e la
coesione sociale è ancora lontana dagli insegnamenti del Santo Padre» ha detto il
presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) Carlo Costalli durante i lavori di un
seminario di studi europei dei giovani del movimento, “L’Europa ha Fortemente Bisogno Di
Riscoprire Il Suo Volto Per Crescere”, organizzato da MCL oggi a Strasburgo in occasione
della plenaria al Parlamento Europeo.
MCL a Strasburgo
Contrariamente a chi individua nel progetto Europeo la causa principale dell’attuale declino
economico e sociale dell'Europa, Costalli non ritiene che Bruxelles sia il capro espiatorio dei
problemi dell’Unione. «Ritengo» ha spiegato Costalli «che non si può essere timidi nella
costruzione dell’UE e poi lamentarsi della lontananza dell’Europa; che non si può inseguire
o essere blandi nei confronti dell'antieuropeismo e poi utilizzare Bruxelles come alibi
politico: lo scaricabarile di tutte le cose che non vanno. Il tempo dello scaricabarile è finito».
Nel suo intervento Costalli ha rimarcato come le basi valoriali e sociali esortate dal Papa
proprio qui a Strasburgo due anni fa, rimangono le vie maestre da perseguire per affrontare
le sfide che riguardano l’ immigrazione, l’economia, l’ambiente, le politiche giovanili e la
coesione sociale. «Abbiamo bisogno di un’Europa sociale» ha esortato Costalli «attenta a
coloro che hanno sofferto di più a causa delle dinamiche della globalizzazione che la politica
non è riuscita a governare. La globalizzazione finanziaria s’imporrà sempre di più nelle
dinamiche economiche globali se non realizziamo un’alleanza ed una solidarietà per lo
sviluppo dell’economia reale e per l’occupazione. Dobbiamo riscoprire l’economia sociale di
mercato sicuramente aggiornata e modellata sulla base dei tempi e delle dinamiche che
cambiano: ma l’obiettivo primario è difendere un’Europa sociale».
Nel suo discorso, il presidente di Mcl ha anche sottolineando la miopia dell’UE che non ha
avuto il coraggio di inserire nella Costituzione un doveroso richiamo alle radici storicoculturali cristiane, per cui tanto si è battuto Papa Giovanni Paolo II ed anche il MCL. «Per
confrontarci con gli altri» ha rimarcato Costalli «dobbiamo sapere chi siamo, da dove
veniamo e soprattutto dove vogliamo andare».
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Una rivista da leggere e un libro da conservare.
4/10/2016
Ue: Costalli (Mcl), “Difendere l’Europa sociale seguendo gli insegnamenti di Papa Francesco” | AgenSIR
Direttore Domenico Delle Foglie
ervizio Informazione Religioa
POLITICA
Ue: Cotalli (Mcl), “Difendere
l’uropa ociale eguendo gli
inegnamenti di Papa Franceco”
30 2 0 50 40
3 ottore 2016 @ 19:00
Sono passati due anni dal discorso di Papa Francesco al Parlamento europeo di Strasburgo, occasione in cui Bergoglio
esortò gli eurodeputati ad operare perché l’Europa riscoprisse “la sua anima buona”, a “ridare dignità al lavoro” ma anche
di “fare tesoro delle proprie radici religiose, sapendone cogliere la ricchezza e le potenzialità”. “Due anni in cui l’Ue ha
incontrato tante difficoltà e su alcuni temi e sfide che riguardano l’immigrazione e la coesione sociale è ancora lontana
dagli insegnamenti del Santo Padre”, ha detto il presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Carlo Costalli,
durante i lavori di un seminario di studi dei giovani del movimento in corso a Strasburgo. Contrariamente a chi
individua nel progetto europeo la causa principale dell’attuale declino economico e sociale del continente, Costalli non
ritiene che Bruxelles debba essere il capro espiatorio dei problemi dell’Unione. “Credo – ha spiegato – che non si può
essere timidi nella costruzione dell’Ue e poi lamentarsi della lontananza dell’Europa; che non si può inseguire o essere
blandi nei confronti dell’antieuropeismo e poi utilizzare Bruxelles come alibi politico. Il tempo dello scaricabarile è finito”.
Nel suo intervento Costalli ha rimarcato come le basi valoriali e sociali esortate dal Papa proprio a Strasburgo due anni fa,
rimangono “le vie maestre da perseguire” per affrontare le sfide che riguardano l’immigrazione, l’economia, l’ambiente,
le politiche giovanili e la coesione sociale. “Abbiamo bisogno di un’Europa sociale”, ha esortato Costalli, “attenta a coloro
che hanno sofferto di più a causa delle dinamiche della globalizzazione che la politica non è riuscita a governare”. Nel suo
discorso, il presidente di Mcl ha anche sottolineato la “miopia dell’Ue che non ha avuto il coraggio di inserire nella
Costituzione un doveroso richiamo alle radici storico­culturali cristiane”, per cui tanto si era battuto Papa Giovanni Paolo
II. “Per confrontarci con gli altri – ha rimarcato Costalli – dobbiamo sapere chi siamo, da dove veniamo e soprattutto dove
vogliamo andare”.
Argomenti
POLITICA
Perone ed nti
CARLO COTALLI
MCL
Luoghi
TRAURGO
3 ottore 2016
© Riproduzione Riervata
http://agensir.it/quotidiano/2016/10/3/ue­costalli­mcl­difendere­leuropa­sociale­seguendo­gli­insegnamenti­di­papa­francesco/
1/2
Esteri
Carlo Costalli (MCL): «Difendere l’Europa
sociale seguendo gli insegnamenti di Papa
Francesco»
In occasione della plenaria del Parlamento Europea a Strasburgo, il presidente
del Movimento Cristiano Lavoratori rilancia i richiami di Papa Francesco a due
anni dal discorso che il Santo Padre tenne davanti agli eurodeputati.
di mp
16:50 - 4 minuti fa
fonte ilVelino/AGV NEWS
! Bruxelles
Bruxelles, 16:50 - 4 minuti fa (AGV NEWS)
Sono passati due anni dal discorso di Papa Francesco al Parlamento Europeo di Strasburgo, occasione in cui il
Santo Padre esortò gli eurodeputati ad operare perché l'Europa riscoprisse “la sua anima buona", a "ridare
dignità al lavoro” ma anche di “fare tesoro delle proprie radici religiose, sapendone cogliere la ricchezza e le
potenzialità”. «Due anni in cui la UE ha incontrato tante difficoltà e su alcuni temi e sfide che riguardano
l’immigrazione e la coesione sociale è ancora lontana dagli insegnamenti del Santo Padre» ha detto il
presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) Carlo Costalli durante i lavori di un seminario di studi
europei dei giovani del movimento, “L’Europa ha Fortemente Bisogno Di Riscoprire Il Suo Volto Per Crescere”,
organizzato da MCL oggi a Strasburgo in occasione della plenaria al Parlamento Europeo.
Contrariamente a chi individua nel progetto Europeo la causa principale dell’attuale declino economico e
sociale dell'Europa, Costalli non ritiene che Bruxelles sia il capro espiatorio dei problemi dell’Unione.
«Ritengo» ha spiegato Costalli «che non si può essere timidi nella costruzione dell’UE e poi lamentarsi della
lontananza dell’Europa; che non si può inseguire o essere blandi nei confronti dell'antieuropeismo e poi
utilizzare Bruxelles come alibi politico: lo scaricabarile di tutte le cose che non vanno. Il tempo dello
scaricabarile è finito».
Nel suo intervento Costalli ha rimarcato come le basi valoriali e sociali esortate dal Papa proprio qui a
Strasburgo due anni fa, rimangono le vie maestre da perseguire per affrontare le sfide che riguardano l’
immigrazione, l’economia, l’ambiente, le politiche giovanili e la coesione sociale. «Abbiamo bisogno di
un’Europa sociale» ha esortato Costalli «attenta a coloro che hanno sofferto di più a causa delle dinamiche
della globalizzazione che la politica non è riuscita a governare. La globalizzazione finanziaria s’imporrà sempre
di più nelle dinamiche economiche globali se non realizziamo un’alleanza ed una solidarietà per lo sviluppo
dell’economia reale e per l’occupazione. Dobbiamo riscoprire l’economia sociale di mercato sicuramente
aggiornata e modellata sulla base dei tempi e delle dinamiche che cambiano: ma l’obiettivo primario è
difendere un’Europa sociale».
Nel suo discorso, il presidente di Mcl ha anche sottolineando la miopia dell’UE che non ha avuto il coraggio di
inserire nella Costituzione un doveroso richiamo alle radici storico-culturali cristiane, per cui tanto si è battuto
Papa Giovanni Paolo II ed anche il MCL. «Per confrontarci con gli altri» ha rimarcato Costalli «dobbiamo sapere
chi siamo, da dove veniamo e soprattutto dove vogliamo andare».