Massimo Carlotto, il maestro del noir a Lecco presenta “Il turista”

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Lecco Notizie
Massimo Carlotto, il maestro del noir a Lecco presenta “Il
turista”
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Massimo Carlotto e l’editor Stefano Izzo
LECCO – Ieri sera alla Libreria Volante è avvenuta la presentazione del libro “ Il turista“, scritto da Massimo
Carlotto, il creatore dell’Alligatore, da oltre vent’anni uno dei principali esponenti della rinascita del noir in Europa.
Lo scrittore padovano era accompagnato dal suo editor Stefano Izzo, presentato come “il timoniere che lo ha
aiutato a guidare in porto il suo ultimo libro”. Un percorso impegnativo per entrambi, visto che l’autore ama parlare
continuamente dei suoi testi agli editor, tenendoli aggiornati periodicamente durante la genesi dell’opera, magari
davanti a un semplice pranzo.
“Il turista” è il primo thriller scritto da Carlotto. Il protagonista è uno psicopatico criminale che sfugge a tutti i cliché
del genere: non è megalomane, non sfida nessun poliziotto e non ha la minima intenzione di suggerire indizi che
possano portarlo alla cattura. Il turista è metodico, organizzato, non prova empatia o rimorso e si è creato una vita
perfetta dove nascondere la propria psicopatia. Sceglie accuratamente le vittime ma, purtroppo per lui, questa volta
ha fatto un errore di valutazione e da predatore si trasformerà in preda.
Il libro è ambientato a Venezia, definita da Carlotto “la città delle spie”. L’alter ego del protagonista è l’ex ispettore
Pietro Sambo, un “personaggio stropicciato dalla vita che si sta giocando la sua seconda possibilità.”
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Davanti a un folto gruppo di lettori ammirati, Carlotto ha parlato della genesi del libro, spiegando nel dettaglio cosa
sia per lui uno psicopatico e citando un episodio curioso, la storia del “più grande psicopatico criminale italiano che
nessuno conosce”, che i giornalisti hanno volutamente insabbiato. Dopo una analisi dettagliata sulla situazione della
sua amata Venezia – “città che sta arrivando al collasso” – l’autore si è concesso alle domande dei lettori, finendo
per parlare della situazione italiana di oggi.
Carlotto ha dichiarato che il nostro è l’unico paese al mondo in cui magistrati e poliziotti scrivono libri –
citando l’esempio di Suburra – perché purtroppo questo è il solo modo per poter parlare di quello che succede in
Italia senza rischiare la propria incolumità personale. Il romanzo sta diventando una forma di denuncia sociale
perché nel nostro paese non si può più parlare liberamente di criminalità, visto la collusione con i tre poteri forti:
politica, imprenditoria e finanza.
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La serata si è chiusa con una sessione di autografi e dediche che ha premiato le persone che avevano acquistato il
libro.
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