D.M. proposta n. 1507 del 10/02/201

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Proposte di istituzione di nuovi Monumenti Naturali
Scogliera cretacica di Rocca di Cave – proposta di istituzione di Monumento Naturale
Procedimento Amministrativo
L’istituzione di Monumenti Naturali è normata dalla Legge Regionale 6 ottobre 1997 n. 29 e
ss.mm.ii.: “Norme in materia di aree naturali protette regionali”, che costituisce la legge quadro
regionale in materia di conservazione del patrimonio naturale.
In particolare l’articolo 6 comma 2 della sopra citata L.R. 29/97 individua i geositi tra i criteri di
reperimento dei Monumenti Naturali, mentre l’articolo7 comma 2 indica per l’individuazione di
Aree Protette le indicazioni e le proposte deliberate dagli enti locali (lettera d) e gli studi effettuati
dall'Agenzia Regionale per i Parchi (lettera f)
La scogliera cretacica di Rocca di Cave risponde ad entrambi i criteri sopra citati, essendo indicata
nella D.G.R. 13 novembre 2009 n. 859: “Approvazione dell'elenco dei siti geologici di importanza
regionale”, come geosito GEO_RM_16 “Soglia turoniano-senoniana di Rocca di cave”. Essa è
inoltre stata oggetto di studi effettuati dall’ARP in collaborazione col prof. Maurizio Chirri,
dell’Università Roma Tre, nell’ambito delle sue attività tecnico-operative inerenti la conservazione
e valorizzazione del Patrimonio Geologico regionale e la tutela della Geodiversità del Lazio.
Con Deliberazione del Consiglio Comunale di Rocca di Cave 28 settembre 2012 n.21 “Proposta di
istituzione Monumento Naturale Scogliera cretacica fossile di Rocca di Cave” è stata sancita la
volonta della cittadinanza di vedere finalmente tutelato una realtà come quella della scogliera
fossile che per essa costituisce motivo di orgoglio, visti gli eccezionali valori di geodiversità che
essa presenta
Inoltre nel territorio del Comune di Rocca di Cave è presente il “Civico Museo Geopaleontologico
Ardito Desio”, fondato nel 2002, che ospita collezioni geologiche e paleontologiche strettamente
legate alla scogliera cretacica di Rocca di Cave. Il Museo collabora strettamente con il Dipartimento
di Scienze Geologiche dell’Università degli Studi Roma Tre, che ha prodotto numerosi studi
scientifici sull’area proposta come Monumento Naturale. La presenza del Museo garantisce un
prezioso apporto gestionale nell’ottica dell’istituzione del Monumento Naturale.
Con Determinazione n. G04462 del 08.04.2014, infine, l’ARP ha concluso positivamente la fase di
istruttoria tecnica e verifica d’idoneità per l’istituzione del Monumento Naturale “Scogliera
cretacica fossile di Rocca di Cave”, nel territorio del Comune di Rocca di Cave (RM);
In accordo con il Comune il perimetro proposto è attestato per quanto possibile su limiti di
particelle catastali e su limiti certi (strade, recinzioni), al fine di agevolare la tabellazione e renderlo
più facilmente riconoscibile.
Inquadramento territoriale
L’area si trova in Provincia di Roma, comune di Rocca di Cave.
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Proposte di istituzione di nuovi Monumenti Naturali
Elementi di interesse naturale
Nel territorio comunale di Rocca di Cave affiorano terreni calcarei in facies di scogliera che
costituiscono l’unico tratto di piattaforma carbonatica posto al letto del complesso sistema di
sovrascorrimenti rappresentato dalla linea Olevano – Antrodoco. Il sito accompagna all’indubbio
valore scientifico anche un notevole valore scenico, dal momento che le condizioni di affioramento
hanno consentito un’eccezionale conservazione della fauna fossile.
Il proposto Monumento Naturale è articolato in tre distinte località di affioramento dei calcari di
soglia cenomaniana e turoniana:
Località n.1
Il versante occidentale di Colle del Pero presenta in affioramento la formazione dei “Calcari
bioclastici a Ippuriti e Coralli” Auct. , derivanti da sedimentazione di margine di piattaforma
carbonatica nell’intervallo Turoniano inf. p.p. – Campaniano p.p.
Si tratta di ammassi saldati (bounstones) di organismi costruttori di barriera, spesso in posizione
fisiologica. In altri tratti gli organismi si presentano ammassati in seguito ad eventi di tempesta che
li avevano eradicati dal fondale. Sono in oltre presenti grappoli di Radiolitidae che popolavano i
fondali sabbiosi della laguna interna ed anche sedimenti di scarpata.
Località n. 2
In corrispondenza del fronte di scavo di una cava abandonata e lungo un taglio stradale affiorano
calcari bioclastici
organogeni derivanti dalla demolizione della soglia della piattaforma
carbonatica, con abbondantissimi resti fossili di organismi biocostruttori. Da segnalare la presenza
di cefalopodi, come le ammoniti, caratteristiche di ambienti di mare aperto.
Località n. 3
Lungo la strada nuova che collega il cimitero all’abitato di Rocca di Cave affiorano lembi intatti
della scogliera cenomaniana con organismi in ottimo stato di conservazione. Sono inoltre presenti
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tracce di paleocarsismo legate ad episodi di emersione della piattaforma carbonatica, con filoni
sedimentari di riempimento depositatisi durante le successive fasi di annegamento. La serie viene
chiusa dai calcari miocenici in trasgressione.
L’area della scogliera cretacica rientra nella DGR n. 859 del 13 novembre 2009, con la quale viene
approvato l’elenco dei 70 siti geologici di importanza regionale, che costituisce una base di
riferimento per l’istituzione di monumenti naturali di cui all’art. 6 della LR 6 ottobre 1997 n. 29/97
e successive modifiche e integrazioni.
Essa rappresenta al tempo stesso un sito di eccezionale valore scientifico ed una zona ad elevato
potenziale turistico, dove i numerosissimi organismi fossili ottimamente conservati rappresentano
sia una chiave di lettura dell’evoluzione paleogeografica cretacica di questo settore di Appennino,
sia una risorsa geoturistica che permette ai cittadini di vedere e comprendere il valore del
patrimonio geologico del Lazio.
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Rudiste in opsizione fisiologica
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Conglomerati miocenici trasgressivi
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