Operazione “UNDERLI©ENSING 2” della Guardia di Finanza

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Operazione “UNDERLI©ENSING 2” della
Guardia di Finanza
Roma, 6 ottobre 2016. Si è svolta nei giorni scorsi l’operazione denominata
“UNDERLI©ENSING 2”, condotta dalla Guardia di Finanza, che, con il
coordinamento del Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale, ha visto
impegnati i Finanzieri dei vari Comandi Provinciali nell’esecuzione di 116
ispezioni presso le sedi di altrettante società dislocate sull’intero
territorio nazionale ed operanti prevalentemente nel settore della
progettazione industriale ed edile.
L’esecuzione dei controlli è stata affidata, tra gli altri, agli
“specialisti” della Guardia di Finanza, dislocati presso ogni Nucleo di
Polizia Tributaria ed appositamente formati quali “C.F.D.A. – Computer
Forensics Data Analysis”, esperti nell’esaminare e rilevare anche i contenuti
più remoti e nascosti nelle memorie virtuali dei supporti informatici.
Al termine delle ispezioni, ben 71 responsabili sono stati denunziati
all’Autorità Giudiziaria per violazioni della normativa sul diritto d’autore.
Presso le loro sedi sono stati sequestrati oltre 1.200 prodotti privi di
regolare licenza, per un controvalore commerciale di almeno due milioni di
euro e circa 400 apparati hardware, tra computer ed hard-disk.
L’indagine ha fatto emergere che il 57% delle società controllate utilizzava
software illegali, percentuale questa addirittura superiore alle già non
incoraggianti stime dell’ultimo Global Software Survey di BSA, diffusa lo
scorso maggio a livello mondiale, che assegnava all’Italia un tasso di
pirateria in calo e collocato al 45%, con tassi di irregolarità molto
differenti tra le varie aree geografiche italiane.
Più della metà degli imprenditori controllati nel Nord del Paese sono
risultati non in regola; la percentuale sale ulteriormente se si ci sposta al
Sud, dove, per ogni 4 imprese, 3 sono risultate irregolari, mentre al Centro
il 64% degli imprenditori ha regolarmente acquistato ed utilizza software
originali. Con “UNDERLI©ENSING 2” le Fiamme Gialle sequestrano
più di mille software pirata in tutt’Italia
L’operazione ha coinvolto 116 aziende sull’intero territorio nazionale,
ispezionate dalla Guardia di Finanza. Sono stati denunciati 71 responsabili
aziendali e sequestrati oltre 1.200 prodotti software illecitamente
utilizzati, nonché state contestate sanzioni amministrative pecuniarie per
circa 4 milioni di euro. Varie, talvolta persino “pittoresche”, le reazioni
avute dai contribuenti al momento del controllo.
Vi è stato chi ha cercato, in qualche modo, di cancellare le “tracce”
dell’illecito, con un maldestro tentativo di intervento, da “remoto”, sulle
macchine oggetto di ispezione informatica per rimuovere i programmi illeciti,
proprio mentre i Militari procedevano all’acquisizione forense dei contenuti
software del computer e chi ha provato a giustificarsi riversando le
responsabilità su un imprecisato ed indistinto numero di “praticanti” che si
sono succeduti nella propria azienda e che in autonomia avrebbero installato
il software illegale.
La legge n. 633 del 1941 prevede, in aggiunta alla violazione penale, anche
una contestazione di natura amministrativa pari al doppio del valore di
mercato del software illecitamente utilizzato.
Per questo motivo, agli imprenditori e manager “pirati” sono state contestate
sanzioni amministrative pari a circa 4 milioni di euro.
La BSA | The Software Alliance Italia, che rappresenta i vari produttori
mondiali di software, ha inteso esprimere il proprio apprezzamento per
l’operazione appena conclusa, così commentando: “Evidentemente i
comportamenti illegali sono ancora più radicati nel costume nazionale di
quanto noi pensiamo. Ancor più vitale, in questo preoccupante scenario, il
capillare lavoro di contrasto all’illegalità svolto dalla Guardia di Finanza
con impegno a difesa della legge dello Stato e delle imprese oneste. È
doloroso dover pensare che una cultura della legalità nel nostro Paese si
possa ottenere solo attraverso l’enforcement, ma i risultati della
UNDERLI©ENSING 2 ci inducono ad auspicare che la Guardia di Finanza non
allenti la pressione sul malcostume. A tal fine BSA appoggerà con convinzione
le prossime campagne che le Fiamme Gialle organizzeranno sul territorio”.
L’operazione “UNDERLI©ENSING 2” si inserisce nel quadro della collaborazione
e della sinergia tra Istituzioni e Forze di Polizia che caratterizza il
S.I.A.C. – il Sistema Informativo Anti-Contraffazione https://siac.gdf.it ,
gestito dalla Guardia di Finanza.
In un’ottica di sicurezza partecipata, le Aziende titolari di diritti di
privativa industriale ed intellettuale condividono le informazioni rilevanti
con il Corpo, che dispone, in tal modo, di maggiori e più penetranti
strumenti per garantire la legalità e tutelare l’economia.
Inoltre, il S.I.A.C., rimarcando il ruolo di centralità che la Guardia di
Finanza riveste nella tutela della proprietà intellettuale, si pone come
centrale punto di riferimento nel contrasto all’ “industria del falso”.
La Guardia di Finanza, dal canto suo, non abbassa l’attenzione investigativa
ed operativa sulla contraffazione e pirateria digitale ed informatica, in
linea con le direttive impartite dal Comando Generale, ribadite, di recente,
a conclusione del piano stagionale condotto nel corso del periodo estivo e
delle recenti audizioni parlamentari del Vertice del Corpo presso la
Commissione parlamentare di inchiesta sulla contraffazione e pirateria.