Persone, Comunità, Strutture - Liceo delle scienze umane

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Vol.1
LaCartadellaScuola
Persone,Comunità,Strutture
Inostriservizielepersonediriferimento
LiceiMariaAusiliatrice‐ Padova
Nel contesto dell’autonomia scolastica la Carta della Scuola oltre ad essere una disposizione di legge, si pone come strumento di aiuto all’attuazione del P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa), che di una Scuola costituisce la carta d’identità. Nella redazione della Carta si è cercata una profonda interazione tra la legislazione vigente, il Modello Organizzativo e di Gestione adottato dall’istituto Maria Ausiliatrice in ottemperanza al D.Lgs. 8 giugno 2001, n.231 con aggiornamento settembre 2009 ed il Codice Etico allegato al Modello Organizzativo, depositato in Segreteria. Sono inoltre stati considerati lo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. n.249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007), il P.O.F. di Istituto, la vita – le problematiche concrete e le potenzialità– di questa Scuola. La Carta della Scuola ha lo scopo di garantire il funzionamento del Liceo Maria Ausiliatrice di Padova affinché sia luogo di crescita morale e culturale, centro di vita democratica e di partecipazione, dove l’apertura ai problemi del Paese e delle realtà socio‐politiche locali, il dialogo tra le generazioni e le proposte di rinnovamento avvengano nel rispetto delle scelte e dei diritti di ciascuno, in vista della progettazione e della realizzazione condivisa di una cittadinanza consapevole, attiva e matura. Attraverso la nostra Carta della Scuola s’intende promuovere un profondo senso di appartenenza a questa comunità scolastica e ai valori che la ispirano:  la promozione di un ambiente culturale in cui si possa fare l’esperienza della costruzione della propria libertà e responsabilità;  la promozione di un ambiente per imparare a pensare, ad abitare gli spazi in un clima accogliente, a costruire legami di profondo rispetto;  la condivisione dello stile preventivo di Don Bosco e Madre Mazzarello come metodo per tenere viva, in ogni persona, la tensione verso la felicità;  la consapevolezza della straordinaria capacità trasformante dell’educazione e del valore della Scuola come luogo pertinente per imparare ad affrontare la realtà consolidando la propria identità sociale e professionale. La Carta della Scuola si configura, con i suoi 10 Titoli, come Regolamento di Istituto e definisce il funzionamento della vita della Scuola. TITOLOI
STRUTTUREORGANIZZATIVEEGESTIONALI
Il Liceo Maria Ausiliatrice, con sede in Padova, riviera San Benedetto, 88, è gestito dall’Ente Ecclesiastico Istituto Femminile Don Bosco delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Ente con personalità giuridica riconosciuto con DPR 4 febbraio 1963, n. 299, registrato alla Corte dei Conti l’8 marzo 1963, n. 165, foglio 120, iscritto nel registro delle persone giuridiche del Tribunale di Padova al n. 30, codice fiscale 80007570288. Il Liceo è gestito senza fini di lucro, espleta una funzione pubblica, conforme al dettato costituzionale ed ai principi del pluralismo educativo, di parità e libertà, opera con una proposta educativa secondo il Progetto Educativo Nazionale delle Scuole Salesiane, fondata sulla trasparenza, sulla tutela del destinatario del servizio, sul rispetto della diversità ed è aperta alla competizione delle idee, tipica della società pluralistica. Presso l’Istituto sono attivati il Liceo delle Scienze Umane, Paritario D.USR 05/07/10, il Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale, Paritario D.USR 05/07/10. Per il raggiungimento degli scopi previsti il Liceo si avvale di risorse umane, materiali e strutturali messe a disposizione dall’Ente Gestore, nonché dai proventi della sua attività, per i quali è predisposto e approvato dall’Ente Gestore il relativo bilancio, da considerare a tutti gli effetti quale bilancio dell’attività scolastica. Tale bilancio è pubblico e comunque accessibile a chiunque nella Scuola medesima vi abbia interesse. Per la gestione dell’attività educativa, didattica e amministrativa l’Ente Gestore si avvale della Direttrice della comunità e del Preside con la partecipazione degli Organi Collegiali. 2 RESPONSABILEDELLICEO
1. Responsabile dell’Istituto, secondo il Progetto Educativo Nazionale delle Scuole Salesiane, è la Direttrice dell’Istituto Maria Ausiliatrice, con procura generale o speciale del legale rappresentante dell’ente gestore ovvero quest’ultimo. 2. La stessa, in virtù delle attribuzioni e competenze demandategli dall’Ente gestore, dal Progetto Educativo Nazionale delle Scuole Salesiane, dalle vigenti disposizioni di legge e dal presente regolamento, rappresenta l’Istituto ad ogni effetto, anche nei confronti dei terzi. 3. Compie gli atti di gestione, provvede all'organizzazione dell'Istituto e ne determina l'indirizzo educativo. 4. Svolge azioni di promozione, indirizzo e controllo ed espleta la propria azione in collaborazione con il personale direttivo, con il quale forma il gruppo di direzione. 5. Può conferire, con mandato generale o speciale, a singoli componenti della direzione, in particolare al Preside, specifici incarichi educativi ed organizzativi. 6. In accordo con il Preside, sceglie docenti con funzione vicaria. 7. Partecipa di diritto ai lavori del Consiglio d’Istituto e del Collegio docenti. PRESIDE
1. Il Preside assolve alle funzioni di promozione e coordinamento delle attività di Istituto, relativamente alla Scuola, in stretto coordinamento con la direttrice dell’Istituto, secondo quanto previsto nel Progetto educativo nazionale delle Scuole Salesiane e relativamente alle deleghe da questa ricevute. 2. Secondo le indicazioni della direttrice, assicura l'esecuzione delle deliberazioni degli organi collegiali e svolge funzioni di ordine amministrativo, escluse le competenze di carattere contabile e di ragioneria. ORGANICOLLEGIALI
1)ConsigliodiIstituto(C.d.I.)
La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio d’Istituto sono improntate alla partecipazione democratica (art. 1, L.62/2000). Si ispirano alle indicazioni del D.I. n. 44 01/02/2001, agli articoli 8‐10 del Testo Unico 16 aprile 94, nel CCNL/06, nonché alle C.M. ed O.M. emanate dall’autorità scolastica. 3 Fatte salve le competenze specifiche dell'ente Gestore, del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, ha potere deliberante per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della Scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio. In particolare: a) definisce gli indirizzi generali per le attività della Scuola sulla base delle finalità fondamentali del Progetto Educativo; b) adotta il Piano dell'Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti secondo quanto previsto dall'art. 3 del Regolamento in materia di autonomia (DPR 275/99); c) provvede all'adozione di un regolamento interno dell'Istituto, che dovrà stabilire, tra l'altro, le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella Scuola, nonché durante l'uscita dalla medesima; d) si pronuncia sul bilancio preventivo e consuntivo e dispone quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'Istituto in particolare per quanto attiene alla realizzazione di attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione; e) dispone l'adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali, tenendo presente quanto previsto dal Regolamento in materia di Autonomia; f) promuove contatti con altre Scuole e Istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione (cfr. art. 7 del DPR 275/99 ‐ reti di scuole); g) promuove la partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; h) regola forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali, che possono essere assunte dall'Istituto; i) propone all'Amministrazione dell'Istituto indicazioni per l'acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezzature tecnico‐scientifiche e dei sussidi didattici, multimediali e la dotazione libraria; j) si pronuncia sui criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe. Esprime parere sull'andamento generale, didattico e amministrativo, dell'Istituto. k) esercita le funzioni in materia di sperimentazione e aggiornamento. Il Consiglio di Istituto è composto da 11 membri: ‐ la Direttrice del Liceo ‐ il Preside, ‐ 3 rappresentanti dei docenti, ‐ un membro del personale ATA, ‐ 3 rappresentanti dei genitori, ‐ 2 rappresentanti degli studenti. 4 2)Organodigaranzia(O.d.G.)
a) L’Organo di Garanzia interno, previsto dall’art. 5 comma 2 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti (D.P.R. 249 del 24 giugno 98‐ D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007), è composto da un docente designato dal Consiglio d’Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti, da un rappresentante eletto dai genitori, ed è presieduto dal Preside. b) L’O.d.G. è competente per decidere in via definitiva sui conflitti in merito all’applicazione del Regolamento di disciplina e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e sui ricorsi riguardanti l’applicazione delle sanzioni disciplinari diverse dalle sospensioni presentati entro il termine di 5 giorni dalla comunicazione di irrogazione. c) E’ convocato dal PRESIDE entro dieci giorni dalla ricezione del ricorso da parte dello studente maggiorenne o dell’esercente la patria potestà del minorenne. d) Si riunisce obbligatoriamente tre volte l’anno per monitorare e valutare l’applicazione ed il funzionamento del Regolamento di disciplina, per compilare le statistiche delle sanzioni comminate e comunque ogni qualvolta risulti necessario. e) L’O.d.G. decide nella prima votazione a maggioranza qualificata dei due terzi con voto palese, successivamente a maggioranza semplice; in caso di parità prevale il voto del Presidente. Non è ammessa l’astensione. 3)CollegiodeiDocenti(C.D.)
a) Il Collegio dei Docenti è composto da tutti i docenti con contratto a tempo indeterminato e determinato ed è presieduto dal PRESIDE b) Il C.D. si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. c) Le riunioni sono convocate dal Preside in seduta ordinaria secondo il calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Preside ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. d) Ha potere deliberante su tutte le materie che riguardano il funzionamento didattico dell'Istituto, elabora proposte di sperimentazione e di aggiornamento e valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati. e) Il Collegio dei docenti può organizzare la propria attività articolandosi per Commissioni e Dipartimenti, di cui possono far parte, a solo titolo consultivo, oltre ai membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla Scuola.  Le Commissioni, presiedute dal PRESIDE, sono organizzate intorno a particolari settori o tematiche (aggiornamento dei docenti, P.O.F., ecc.), ed hanno funzione preparatoria delle deliberazioni del C.D.  I Dipartimenti disciplinari 5 Con l’espressione “dipartimenti disciplinari” si intendono quelle articolazioni del Collegio dei Docenti di una Istituzione Scolastica formate dai docenti che appartengono alla stessa disciplina o alla medesima area disciplinare, preposti per prendere decisioni comuni su determinati aspetti importanti della didattica. L'istituzione del dipartimento è prevista dal D.L.vo n.297/1994 Testo unico, che all'art. 7 recita: "Il collegio dei docenti si articola in dipartimenti disciplinari e interdisciplinari e in organi di programmazione didattico‐educativa e di valutazione degli alunni". Ciascuna Istituzione Scolastica, generalmente, individua il numero di Dipartimenti Disciplinari da attivare, utilizzando dei criteri che possono essere: istituzione di un dipartimento per ogni materia o per materie affini (Dipartimento di Matematica e Fisica, Dipartimento di Lettere, Dipartimento di Scienze); istituzione di un dipartimento per ogni area disciplinare (Dipartimento dell’area letteraria; Dipartimento dell’area logico‐matematica, etc.) In sede di dipartimento disciplinare, i docenti sono chiamati a: ∙ concordare scelte comuni inerenti al valore formativo e didattico‐metodologico, ∙ programmare le attività di formazione/aggiornamento in servizio, ∙ comunicare ai colleghi le iniziative che vengono proposte dagli enti esterni e associazioni, ∙ programmare le attività extracurricolari e le varie uscite didattiche. Durante le riunioni di dipartimento, i docenti: ∙ discutono circa gli standard minimi di apprendimento, declinati in termini di conoscenze, abilità e competenze, ∙ definiscono i contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con le Indicazioni Nazionali, ∙ definiscono il numero di prove di verifica scritte e/o orali per i quadrimestri o per i trimestri, ∙ definiscono, eventualmente, programmazioni per obiettivi minimi e/o differenziati per gli alunni con disabilità, BES e DSA, ∙ rivedono i criteri e le griglie di valutazione degli apprendimenti, ∙ individuano le linee comuni dei piani di lavoro individuali, ∙ propongono la costituzione di archivi comuni per le prove di verifica, ∙ programmano prove parallele intermedie e finali, ∙ programmano i test d'ingresso per le classi (generalmente prime e terze), ∙ formulano eventuali proposte di revisione del Piano dell'Offerta Formativa, ∙ formulano proposte di eventuali corsi di aggiornamento/formazione, ∙ redigono liste di materiali che possono essere utili per laboratori, ∙ propongono l'acquisto di libri utili per la didattica. Oltre alla mera "scelta" dei nuclei fondanti delle discipline, in sede di dipartimento dovrebbero essere avviate delle riflessioni didattiche, pedagogiche, metodologiche ed epistemologiche, volte a migliorare il processo di insegnamento/apprendimento. È bene ricordare che l'azione didattica deve favorire l'apprendimento da parte del discente, quindi un confronto diretto può di certo far sì che ciascun docente possa far tesoro delle esperienze realizzate dai colleghi. Ogni docente attiva delle metodologie proprie e che egli stesso ritiene più idonee di altre, ma il concetto di metodologia più idonea può essere fine a sé stesso, in quanto le proprie "tecniche" devono essere sempre in fieri, perché diversi sono i contesti e diverse sono le cose che necessitano di risposte differenti. 6 Come già anticipato, da diversi anni molte scuole affidano ai dipartimenti anche la redazione di prove d’ingresso comuni a tutte le classi per valutare i livelli degli studenti e attivare le strategie più idonee per l’eventuale recupero e per la verifica del raggiungimento degli obiettivi inerenti agli anni scolastici pregressi. Compito dei dipartimenti è anche la progettazione degli interventi di recupero, la valutazione delle proposte di adozione dei libri di testo e l’acquisto di materiale utile per la didattica. Il Docente coordinatore delle attività del Dipartimento viene generalmente eletto dai membri del Dipartimento stesso durante la prima riunione di settembre. Il ruolo del coordinatore del dipartimento ha un'importanza fondamentale nell'organizzazione dei lavori di questa importantissima articolazione del Collegio dei Docenti. Infatti, tale figura deve essere ricoperta da docenti esperti in campo didattico e costantemente aggiornati. L'esperienza non sempre corrisponde all'anzianità di servizio, ma a una serie di fattori che si acquisiscono non obbligatoriamente andando avanti negli anni. Il Coordinatore deve essere il moderatore del dibattito, deve essere un profondo conoscitore della normativa vigente e ricordare ai colleghi che il Presidente della Repubblica ha emanato, in data 15 marzo 2010, i Regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali. Alla luce di ciò, i coordinatori hanno il compito di sottolineare gli elementi di novità, già introdotti da 4 anni, focalizzando l'attenzione sul concetto di competenza. Purtroppo, soprattutto in un contesto di scuola secondaria di secondo grado, si pone spesso scarsa attenzione alla fase di programmazione e i momenti di vero confronto sono pochi. Forse bisognerebbe, come nella scuola primaria, avviare dei percorsi obbligatori dedicati alla programmazione? Il Coordinatore ha quindi il ruolo di illustrare gli elementi di novità e favorire il dibattito, curando anche l'aspetto di relazione con la dirigenza in merito a quanto emerso da tale dibattito. Dal confronto emergeranno nuove idee e proposte di cui si farà garante. Nell'elaborazione dei "nuclei fondanti" il coordinatore deve ricordare ai colleghi che le Nuove Indicazioni, pur lasciando grandissima autonomia di contestualizzazione nelle varie realtà scolastiche, danno delle precise direttive su cosa va fatto nel primo biennio, nel secondo biennio e al quinto anno. La discussione sulla "fattibilità" o meno di quanto espresso nei documenti ministeriali può essere di certo utile, ma allo stesso tempo non autorizza a ignorare l’introduzione di questi elementi di novità. Per tale ragione il coordinatore deve essere promotore dell'adeguamento alle novità, anche se sarà compito del singolo docente portare avanti quanto stabilito in sede di dipartimento. Non è possibile fare didattica alla vecchia maniera, non si può continuare a fare come si è sempre fatto, la scuola di oggi non è "progettata" per continuare a fare ciò che si è sempre fatto. Vi è un vero e proprio salto dimensionale che vede al centro di tutto lo sviluppo delle competenze. Proprio per questo, il coordinatore deve ricordare ai docenti che le varie Raccomandazioni del Parlamento Europeo, il Documento Tecnico n.139 del 22 agosto 2007 e i Regolamenti del riordino degli istituti d'istruzione secondaria superiore e non solo, sono progettati mettendo in primo piano le competenze. Questa attenzione è dovuta al fatto che il mondo di oggi è in rapida evoluzione e i giovani di oggi sono soggetti a cambiamenti molto repentini, di conseguenza la scuola non può continuamente adeguarsi a una tale evoluzione, ma deve piuttosto fornire gli strumenti 7 necessari per muoversi all'interno di tale realtà molto complessa. Per tale ragione, tra le competenze chiave di cittadinanza, troviamo anche la competenza "imparare ad imparare". Le riunioni di Dipartimento sono convocate almeno in quattro momenti distinti dell’anno scolastico: ∙ prima dell’inizio delle attività didattiche (settembre) per stabilire le linee generali della programmazione annuale alla quale dovranno riferirsi i singoli docenti nella stesura della propria programmazione individuale; ∙ all’inizio dell’anno scolastico (fine settembre) per concordare l’organizzazione generale del Dipartimento (funzionamento dei laboratori e/o aule speciali, ruolo degli assistenti tecnici, acquisti vari, ecc…), proporre progetti da inserire nel P.O.F. da realizzare e/o sostenere e discutere circa gli esiti delle prove d’ingresso; ∙ al termine del primo quadrimestre (inizio febbraio) per valutare e monitorare l’andamento delle varie attività e apportare eventuali elementi di correzione; ∙ prima della scelta dei libri di testo (aprile‐maggio) per dare indicazioni sulle proposte degli stessi. Si rammenta inoltre che compete al Dipartimento la revisione dei criteri e delle griglie di valutazione distinte per biennio e triennio, la revisione dei criteri e delle griglie di valutazione del comportamento, la definizione azioni di integrazione e definizione di massima delle programmazioni per obiettivi minimi e/o differenziati per gli alunni disabili, la formulazione di proposte di revisione del POF. 4)ConsiglidiClasse(C.d.C.)
a) Il Consiglio di Classe è composto da tutti i docenti della classe, dai due rappresentanti degli studenti e dai due rappresentanti dei genitori eletti nelle relative assemblee di classe all'inizio di ogni anno scolastico ed è presieduto dal PRESIDE oppure per sua delega, dal docente coordinatore. b) Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. c) Le competenze riguardanti il coordinamento didattico, i rapporti interdisciplinari e la valutazione periodica e finale degli studenti vengono esercitate con la sola presenza dei docenti. d) All’inizio dell’anno il docente coordinatore del Consiglio di Classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal POF inerenti alla programmazione, alle iniziative didattiche e ai criteri di valutazione. e) I Consigli di Classe, in particolare: 
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rilevano la situazione di partenza delle singole classi valutando i risultati dei test d'ingresso; elaborano il piano di lavoro annuale specificando le finalità, gli obiettivi, i contenuti, i metodi ed i criteri di verifica e valutazione e programmano le opportune strategie d'intervento finalizzate al riequilibrio ed al consolidamento delle conoscenze e delle competenze; illustrano ai genitori e agli studenti il piano programmatico assumendo suggerimenti e valutazioni (mese di novembre); 8 
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eseguono la verifica della programmazione e valutano l'andamento didattico disciplinare delle classi; provvedono agli scrutini intermedi e finali (solo componente docenti). 5)AssembleaeComitatodeigenitori
a) I genitori possono chiedere di riunirsi in assemblea di Istituto e di classe nei locali della Scuola. b) Il Preside concorda, con i richiedenti, data, ora e locale della riunione e ne darà comunicazione ai rappresentanti dei genitori tramite il sito web del Liceo e l’affissione all’Albo di Istituto con l’indicazione degli argomenti all’O.d.G. (Art.15 T.U.). c) Il Preside può, di propria iniziativa, convocare le assemblee dei genitori di classe e di Istituto e il comitato genitori per sottoporre loro problematiche relative alle classi o richiedere pareri e proposte su argomenti e progetti che vanno valutati ed adottati dagli organi dell’Istituto. d) Il Preside ed i docenti possono partecipare con diritto di parola alle Assemblee dei genitori. e) Il Comitato dei genitori è costituito da tutti i genitori eletti nei Consigli di classe. f) Le due rappresentanze, hanno il compito di promuovere la partecipazione dei genitori alla vita dell'Istituto e di elaborare indicazioni e proposte da sottoporre alla valutazione degli altri organi collegiali senza interferire nelle loro competenze. 6)AssembleeeComitatostudenti
L’art. 13 del D.L.vo 297/94 c.1 riconosce alle assemblee studentesche il valore di “occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento di problemi della Scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti”. A. Assemblea di classe a. Ogni assemblea è costituita da tutti gli studenti della classe; b. la convocazione è vistata dal Preside; c. la richiesta deve pervenire al Preside almeno cinque giorni prima della data prevista per lo svolgimento, tramite i rappresentanti di classe o la maggioranza di essa; la richiesta deve contenere l’O.d.G., l’indicazione dell’orario d’inizio e di fine e deve essere controfirmata per presa d’atto dai docenti che hanno lezione nelle ore stabilite per lo svolgimento dell’assemblea stessa e dal coordinatore; d. è consentito lo svolgimento di un’assemblea di classe al mese, nel limite di un’ora. Essa non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico, né essere richiesta nell’ora dello stesso insegnante. Non possono aver luogo assemblee di classe nel mese conclusivo delle lezioni. e. Durante le assemblee di classe gli studenti non possono allontanarsi dall’aula. Il coordinatore di classe (o il docente dell’ora) è tenuto alla presenza in aula per educare alla partecipazione attiva e responsabile e assicurare il buon andamento dell’assemblea . 9 B. Assemblea di Istituto a. È costituita da tutti gli studenti del Liceo iscritti a frequentare nell’anno in corso. b. La convocazione dell’Assemblea di Istituto è richiesta al Preside dal Comitato Studentesco o dal 10% degli studenti dell’Istituto in forma scritta con le relative firme e la precisa indicazione dell’O.d.G. e del nominativo del Presidente dell’Assemblea, che assume la responsabilità del corretto svolgimento della stessa. c. Tale comunicazione deve pervenire almeno cinque giorni prima della data prevista per la convocazione. d. Nel caso che la programmazione dell’assemblea preveda l’intervento di esperti esterni, non più di quattro volte nell’arco dell’anno scolastico, nella comunicazione devono essere indicati i temi di intervento ed i nominativi degli invitati. Tale elenco deve essere sottoposto all’autorizzazione del C.d.I. e. Gli studenti ed i genitori vengono informati dell’avvenuta convocazione mediante circolare del Preside. f. È consentita una Assemblea di Istituto al mese (escluso il mese finale dell’a.s.) nel limite delle ore di lezione di una giornata; non è possibile frazionare la durata di un’assemblea mensile in più giorni dello stesso mese. g. L’Assemblea di Istituto non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della settimana ed ha luogo in Aula Magna o in altro locale interno alla Scuola, scelto sulla base dell’effettivo numero dei partecipanti. h. Una seconda assemblea mensile può svolgersi fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali e dietro assunzione di responsabilità da parte del Comitato studentesco e/o del Presidente dell’Assemblea. i. L’Assemblea elegge un moderatore, che si fa garante del regolare svolgimento della stessa. j. Il Preside o un suo delegato ha potere di intervento e di scioglimento dell’Assemblea nel caso di violazioni al regolamento o di constatata impossibilità di ordinato svolgimento della stessa. k. La partecipazione degli studenti è essenziale per un proficuo confronto ed un’efficace realizzazione delle finalità educative dell’Assemblea stessa. La mancata partecipazione dovrà essere giustificata dai genitori sul libretto scolastico. l. Il Preside e gli insegnanti possono partecipare con diritto di parola alle assemblee studentesche. Consultazione degli studenti Nei casi in cui si renda necessario adottare provvedimenti che influiscano in modo rilevante sull’organizzazione della Scuola, gli studenti anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere un parere, non vincolante, mediante consultazione. Le consultazioni avvengono all’interno delle Assemblee di Istituto e i risultati sono portati a conoscenza del Preside. 10 Comitato studenti (C.S.) a. Il Comitato Studentesco è costituito dagli studenti rappresentanti di classe e di Istituto, che possono invitare alle proprie riunioni persone componenti il Liceo estranee al Comitato stesso, previa autorizzazione del Preside b. Hanno diritto al voto soltanto i membri effettivi, cioè i rappresentanti di classe e di Istituto; le mozioni sono approvate a maggioranza relativa. c. Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge, il Comitato ne può svolgere altri eventualmente affidatigli dall’Assemblea studentesca di Istituto o dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. d. Compatibilmente con la disponibilità dei locali e con le esigenze di funzionamento della Scuola, previa deliberazione di carattere generale del Consiglio di Istituto, il Preside può consentire di volta in volta l’uso di un locale scolastico per le riunioni del Comitato studentesco, subordinatamente all’assunzione scritta di responsabilità per eventuali danni e disordini. e. Il Presidente, il Vicepresidente ed il Segretario, eletti tra i rappresentanti degli studenti, si fanno garanti di una gestione democratica dell’assemblea che si avvalga del contributo di tutti. f. La seduta può aver luogo anche in assenza del Presidente. g. Tutte le decisioni da prendere a livello studentesco devono essere discusse, qualora sia possibile, in prima istanza nel Comitato e successivamente essere votate in Assemblea plenaria. h. Il C.S. viene convocato dal Presidente o dagli studenti rappresentanti al C.d.I. o dalla maggioranza dei suoi componenti tramite richiesta scritta al Preside, nella quale siano specificate la data, l’ora e l’o.d.g. della seduta. La richiesta deve essere presentata almeno cinque giorni prima della data di convocazione ed i rappresentanti vengono avvertiti mediante apposita circolare della Presidenza. i. Il C.S. approva proposte da presentare all’Assemblea e conseguentemente al C.d.I. o al Preside j. Il C.S. promuove l’impegno e l’interesse degli studenti alla vita scolastica, ma il principale organo consultivo e decisionale è l’Assemblea plenaria d’Istituto. 11 Responsabiliaiqualifareriferimento
Area Contesto, Risorse Processo Cognome e Nome Direzione Cardin Beatrice Presidenza Visentin Michele Vicepresidenza Bazzolo Luigia Vicepresidenza Platania Agata Economato Trevisanello Maria Luisa Amministrazione Bettin Andrea Visentin Michele Soave Michela Esiti Unità di Valutazione Venturelli Francesca Platania Agata Bazzolo Luigia Venturelli Francesca 1AE Gravina Mariangela 2AE Cavalletto Laura 2BE Masier Annarosa 3AUE Coordinatori di Classe Gusella Alberto 3BE Fasson Valeria 4AE Zanderin Laura 4BE Platania Agata 5AE Zanderin Laura (lettere) Coordinatori di Dipartimento Processi, Pratiche Educative e didattiche Coordinatori di indirizzo/Educazione socioeconomica Lupu Ionel (diritto) Carraro Elena Vallo Maria‐Pia Soave Michela Educazione emotiva Lavelli Chiara Jamaleh (Daniele Patrizia) Platania Agata Potenziamento lingue straniere Gusella Alberto Lunardi Federica Service learning Venturelli Francesca Referente coordinatori di classe Zanderin Laura Pastorale scolastica Fasson Valeria 12 Area Processo Cognome e Nome Donati Margherita Accoglienza Collesei Elia Gazzetto Mariangela Comitato studenti Visentin Michele Uscite culturali “Dentro l’arte” Zuanon Alessia Servizio biblioteca Lunardi Antonietta Gravina Mariangela Educazione alla salute Fasson Valeria Lavelli Chiara Referente BES Masier Annarosa Platania Agata Passaggi/Trasferimenti Zanderin Laura Orientamento in uscita Platania Agata Zuanon Alessia Comunicazione Bazzolo Luigia Miglioramento Processi, Pratiche gestionali ed organizzative Formazione Docenti Alternanza scuola/lavoro Visentin Michele Visentin Michele Lupu Ionel Comitato Genitori Voltan Silvano Formazione Genitori Visentin Michele 13 TITOLOII
FUNZIONAMENTODELLASEGRETERIAEDEGLIUFFICIAMMINISTRATIVI
OraridiaperturadegliUfficialpubblicoequalitàdeiservizi
La Scuola, al fine di garantire l’efficacia e l’efficienza dei servizi amministrativi individua i seguenti fattori di qualità: ∙ trasparenza, ∙ celerità delle procedure, ∙ informatizzazione dei servizi di segreteria, ∙ riduzione dei tempi di attesa agli sportelli, ∙ flessibilità degli orari degli uffici a servizio del pubblico, ∙ cortesia e disponibilità nei confronti dell’utenza. Il ricevimento del pubblico si effettua tutti i giorni con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 08:00‐08:30; ore 11:00‐11:30; ore 12:00‐13:30 il sabato ore 08:00 alle ore 12:30 (periodo estivo dal lunedì al sabato ore 9:00‐12:00) I tempi di attesa allo sportello sono minimi. Sarà premura della Scuola comunicare tempestivamente di anno in anno l’orario di apertura al pubblico e il periodo in cui gli uffici resteranno chiusi per ferie.  La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata con congruo anticipo, tramite invio alle Scuole Secondarie di primo Grado e «a vista» nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace.  Il rilascio di certificati di competenza della segreteria è effettuato nel normale orario di apertura al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi.  Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati, «a vista», a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. 
I documenti di valutazione intermedia degli studenti sono consegnati direttamente dal Capo di Istituto o dai Docenti incaricati cinque giorni dal termine delle operazioni generali di valutazione. 
La Scuola assicura all’utente in caso di tempestività del contatto telefonico stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell’Istituto, a richiesta il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. 
L’orario di ricevimento del Preside e dei Docenti è comunicato direttamente ai genitori all’inizio dell’anno scolastico. 
Su richiesta in via eccezionale il Preside riceve anche fuori dell’orario di ricevimento fissato. 
Sono resi disponibili spazi (bacheche) per informazioni di docenti, studenti e genitori su documenti (regolamenti ecc.), esami, domande, concorsi, progetti, orari, sportelli didattici, iniziative culturali e sociali, novità importanti … 14 Per garantire la trasparenza e la tempestività dei flussi informativi l’Istituto Maria Ausiliatrice si impegna a pubblicare sul sito web della Scuola tutto ciò che è utile per orientare l’utente. Il sito è consultabile all’indirizzo www.liceoausiliatricepd.it L’Istituto garantisce  che le informazioni siano aggiornate e coerenti con l’ispirazione fondativa;  l’offerta formativa sia chiara e accessibile;  le informazioni contenute nell’area riservata (valutazioni, osservazioni, eventuali dispense didattiche) siano aggiornate almeno ogni quindici giorni;  le indagini di customer satisfaction siano pubbliche. È disponibile pure una bacheca sindacale. È disponibile pure una bacheca sindacale. Servizi di segreteria Riferimento Contatto Amministrativa Sig.ra Isabella Frison [email protected] Didattica Sig.ra Annalisa Garbin [email protected] Amministrazione Andrea Bettin [email protected] Ufficio Fiscale Sr Irina Mandro [email protected] 15 TITOLOIII
ORGANIZZAZIONEDELL’ATTIVITÀSCOLASTICA
IlCollegio Docenti in data 10 settembre 2015 all’unanimità decide di suddividere l’anno scolastico un trimestre e un pentamestre. Ingressonell’Istituto:permessidientratainritardoediuscitaanticipata
ART.1‐ La presenza degli studenti è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le attività culturali formative che vengono svolte durante l’anno. Responsabili di tale impegno sono anche le famiglie. Per gli studenti di tutte le classi degli istituti di istruzione secondaria di II grado, la disposizione sulla validità dell’anno scolastico di cui all’articolo 14, comma 7, del Regolamento di coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni di cui al DPR 22 giugno 2009, n. 122 prevede che “… ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”. L’articolo 14, comma 7, del Regolamento prevede che “le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati”. Spetta, dunque, al Collegio dei Docenti definire i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza. Tale deroga è prevista per casi eccezionali, certi e documentati. È compito del Consiglio di Classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo. (Circ. 20 MIUR 04/03/2011) L’ingresso nelle aule deve avvenire entro le ore 08:10, inizio del buongiorno. I ritardi costituiscono un grave disagio che gli studenti dovranno evitare. Gli alunni che arrivano tra le 08:10 e le 08:20 restano fuori dall’aula. Entrano all’inizio della prima ora con permesso della presidenza. Il giorno seguente si presentano in classe con la giustificazione dei genitori. Quelli che giungessero a scuola dopo le 08:20, restano, durante la prima ora, in aula studio. Sono ammessi alle lezioni con il permesso della presidenza. Il giorno seguente si presentano in classe con la giustificazione dei genitori. Chi dimenticasse la giustificazione per due giorni consecutivi non è ammesso in classe per tutto il giorno e viene avvisata la famiglia. 16 Ai fini di un corretto conteggio delle assenze l’insegnante segni sul giornale di classe l’ora precisa di entrata in ritardo o di uscita anticipata. Gli studenti impegnati in uscite autorizzate dalla scuola non sono da considerarsi assenti. Coloro che non partecipano al viaggio formativo sono segnati assenti dai docenti che avrebbero lezione in quei giorni. Gli studenti maggiorenni possono autogiustificarsi previa dichiarazione scritta del permesso accordato dai genitori all’inizio dell’anno scolastico. Non è consentita una frequenza inferiore alle tre ore giornaliere, salvo il caso in cui siano programmate delle verifiche. La Presidenza dell’Istituto si riserva di verificare le giustificazioni dei ritardi e delle assenze. Dopo quattro entrate posticipate o quattro uscite anticipate il Preside dà comunicazione per scritto alla famiglia. Nel trimestre non sono ammesse più di tre entrate posticipate o più di tre uscite anticipate, nel pentamestre non sono ammesse più di cinque entrate posticipate o più di cinque uscite anticipate. Gli studenti pendolari possono essere autorizzati dal Preside, dietro richiesta scritta e motivata da parte dei genitori – i quali si assumono la responsabilità per eventuali incidenti in itinere –, ad entrare e/o ad uscire dalla Scuola con alcuni minuti di differenza rispetto all’orario delle lezioni. Il nome dei suddetti studenti va segnalato sul giornale di classe con l’indicazione dell’orario d’entrata o di uscita. ART.2‐ Le lezioni terminano di norma alle ore 12.15 o alle 13.10, secondo il quadro‐orario di ciascuna classe. Gli studenti possono lasciare il Liceo prima del termine dell’attività scolastica solo in caso di effettiva necessità. Tali permessi di uscita anticipata, non più di otto nell’arco dell’anno scolastico, sono accordati agli studenti minorenni dal Preside o dai suoi collaboratori solo in presenza di un genitore o di persona legalmente delegata. In via eccezionale possono essere concessi anche dietro richiesta via FAX, purché ad essa sia allegata la fotocopia di un documento di riconoscimento del genitore depositario della firma sul libretto di giustificazioni; su tale fotocopia deve essere apposta la dichiarazione di conformità all’originale. Gli studenti maggiorenni possono fare richiesta di uscita anticipata direttamente alla Presidenza. Assenze‐Giustificazioni
ART.3‐ Dopo ogni assenza, prima di entrare in classe, lo studente deve presentare al Preside o al suo delegato, la giustificazione scritta sul libretto personale, firmata dai genitori o da chi ne fa le veci. ‐ Nel caso di assenze ricorrenti o con motivazioni poco chiare il Preside o il Vicepreside si metteranno in comunicazione con la famiglia. ‐ Le assenze giustificate dal Preside o da un suo delegato verranno registrate dal coordinatore o dal docente della 1° ora, giorno per giorno, sul registro di classe on line. 17 ‐ Le assenze per malattia di durata superiore a cinque giorni dovranno essere comprovate da certificato medico attestante, quando occorre, la perfetta guarigione da malattie infettive. ‐ La quinta assenza e quelle successive, indicate sul libretto dello studente dall’apposita annotazione, dovranno essere giustificate personalmente (con la presenza o telefonicamente) da uno dei genitori. ‐ Gli studenti che risultino assenti ininterrottamente dal 15 marzo sono invitati dal Preside a dichiarare, personalmente se maggiorenni, tramite il genitore/affidatario se minorenni, la volontà di ritirarsi dal corso di studi. ‐ Gli studenti sprovvisti di giustificazione sono tenuti a presentarla entro il giorno successivo; in caso di reiterato comportamento manchevole possono essere applicate sanzioni disciplinari ovvero gli studenti possono essere ammessi in classe solo se accompagnati da un genitore/affidatario. ‐ È, comunque, opportuno che le assenze dalle lezioni siano limitate nella maniera più responsabile, poiché esse influiscono inevitabilmente, oltre che sulla condotta, anche sul credito scolastico, in quanto riducono la possibilità dei docenti di accertare in modo oggettivo il grado di profitto scolastico raggiunto dai singoli studenti. ART.4‐ Il libretto delle giustificazioni viene firmato dal genitore o dallo studente maggiorenne e ritirato all’atto dell’iscrizione o al massimo prima dell’inizio delle lezioni. ‐ I genitori o lo studente maggiorenne sono tenuti a depositare la firma davanti al Preside o a suo delegato. ‐ Il libretto delle giustificazioni viene considerato un documento di riconoscimento all’interno del Liceo; pertanto lo studente deve essere sempre in grado di esibirlo al personale della Scuola che lo richieda. Con l’introduzione del registro on line ogni genitore/tutore può monitorare la regolarità della frequenza scolastica del/la proprio/a figlio/a. Intervallo ART.5‐ Le ore di lezione sono intervallate da una pausa dopo la terza ora. In tale tempo gli studenti potranno uscire dall’aula e rientrarvi con la massima puntualità al segnale convenuto per la ripresa delle lezioni. ‐ L’accesso ai distributori di bevande è consentito solo: · durante l’intervallo · prima dell’inizio delle lezioni · al termine delle lezioni. ‐ Le bevande devono essere consumate in prossimità dei distributori per agevolare l’uso degli appositi cestini porta‐rifiuti e per motivi di igiene e sicurezza. ‐ Durante l’intervallo delle lezioni gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo da non recare danno alle persone ed alle cose. 18 ‐ Possono accedere al cortile e giardino della Scuola senza uscire dal cancello, in presenza dei docenti e dei collaboratori in turno di vigilanza. ‐ Durante la ricreazione degli studenti il cancello della Scuola rimane chiuso e nessuno può entrare nell’edificio. Divieto di fumo ART.6‐ In tutti gli ambienti, anche esterni, dell’Istituto è assolutamente vietato fumare. L’
infrazione può anche comportare la sospensione dalle lezioni. Il divieto fa riferimento al Decreto Istruzione del 12 settembre 2013. ‐ Chi fosse trovato in possesso di sostanze stupefacenti o ne facesse spaccio, verrà punito anche con l’espulsione. Danni ART.7‐ La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura degli studenti e dei collaboratori scolastici. ART.8‐ Ogni classe è responsabile della propria aula in relazione ad eventuali danni che ad essa possono essere arrecati anche con scritte sui muri e deterioramento delle suppellettili. ‐ Il risarcimento dell’eventuale danno non è sostitutivo della sanzione disciplinare. ‐ I comportamenti configurabili come reati saranno denunciati all’autorità giudiziaria e regolati secondo la legislazione vigente. ART.9‐ Nel rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici gli studenti sono tenuti a non imbrattare le aule ed i servizi ed a lasciare i resti della colazione (carte, bicchieri, lattine ecc.) negli appositi cestini. ART.10‐ L’Istituzione scolastica non è responsabile dei beni, dei preziosi e degli oggetti lasciati incustoditi o dimenticati. 19 Criterigenerali
ART. 11‐ Criteri relativi alle iscrizioni ‐ In base all’art. 3 del D.P.R. n.235 del 21‐11‐2007 “Regolamento recante modifiche e integrazioni allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, contestualmente all’iscrizione, i genitori e gli allievi sottoscrivono con il Liceo un patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra Istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. I criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto per le iscrizioni e la formazione delle classi prime, fermi restando i limiti numerici fissati dalla legge, sono i seguenti: 1. equilibrio numerico e per fasce di merito fra le diverse sezioni. 2. mescolanza di studenti di sesso diverso commisurata all’esigenza di garantire l’equilibrio numerico e per fasce di merito fra le diverse sezioni. ART. 12‐ Criteri per la formulazione dell’orario scolastico I criteri seguiti per la formulazione dell’orario scolastico sono i seguenti: 1. funzionalità didattica dell’orario, tramite una distribuzione razionale delle ore di lezione per ogni disciplina durante la settimana; 2. considerazione delle richieste del singolo docente. ART. 13‐ Criteri per l’assegnazione dei Docenti alle classi Ferma restando la discrezionalità del Preside, cui spetta l’assegnazione delle cattedre, i criteri seguiti per l’assegnazione dei docenti alle classi sono i seguenti: 1. rispetto della continuità didattica; 2. possesso di specifici requisiti professionali rispetto al tipo di sperimentazione o di programmazione didattica in atto nelle classi; 3. compatibilità rispetto ai progetti didattico ‐ culturali in corso nelle singole classi; 4. considerazione del punteggio di graduatoria e della richiesta del singolo docente. Criterigeneralidelleattivitàintegrativeedaggiuntive
ART.14‐ La programmazione delle iniziative complementari ed integrative avviene dietro presentazione di idoneo progetto elaborato dagli studenti, dai docenti, dai genitori, dal personale ATA e dalle realtà territoriali e/o in concorso tra loro. a) Tali progetti sono preceduti da un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza; per la loro approvazione è preso in considerazione un numero minimo di partecipanti che non possono provenire esclusivamente dalle sezioni del docente proponente, ma dal maggior numero di classi possibile. Qualora si verificasse in itinere una consistente riduzione ‐ quantificabile nel 50% ‐ del 20 numero di studenti frequentanti, il docente responsabile dell’attività è tenuto a darne comunicazione al Preside. b) I progetti con tematiche affini confluiscono all’interno di un’unica progettazione per evitare la frammentazione dell’offerta formativa. c) Per i progetti tenuti in orario curricolare può essere utilizzata la quota di variabilità prevista dal Regolamento dell’Autonomia, dividendo le classi in gruppi e moduli didattici. d) All’inizio dell’ anno scolastico, per finanziare gli interventi correlati alle attività di ampliamento dell’offerta formativa, viene determinata una previsione di budget che tiene conto della serie storica degli ultimi tre anni di spese sostenute e delle iscrizioni ai corsi effettuate da parte degli studenti. e) Qualora non vi siano sufficienti risorse finanziarie per le attività di alto valore formativo che prevedono una limitata partecipazione di studenti e l’intervento di esperti esterni, le famiglie possono essere chiamate a corrispondere un contributo. f) L’iscrizione ai corsi di ampliamento del curricolo scolastico è volontaria ed è effettuata dallo studente all’atto dell’iscrizione e/o all’inizio dell’anno. Lo studente che, senza giustificato motivo, abbandoni la frequenza non è ammesso a frequentare altri corsi nel medesimo anno scolastico. Corsidirecuperoedisostegno
ART.15‐ Corsi di recupero e di sostegno (Indicazione ministeriale: O.M. n. 92/2007 art. 2, c.1‐2) 1. Le attività di recupero costituiscono una parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente. 2. Esse sono programmate ed attuate dai Consigli di classe sulla base di criteri didattico‐
metodologici definiti dal Collegio dei Docenti e delle indicazioni organizzative approvate dal Consiglio di Istituto. Modalità di organizzazione degli interventi di recupero e di sostegno Premesso che le presenti indicazioni sono formulate sulla base dell’O.M. di cui sopra e pertanto suscettibili di modificazioni a seguito di nuove disposizioni ministeriali, fatta, inoltre, salva la competenza didattico‐disciplinare del Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti ed alle metodologie didattiche da utilizzare e all’identificazione degli studenti da indirizzare alla frequenza dei suddetti corsi da parte del Consiglio di Classe, i corsi di recupero per il saldo del debito scolastico e quelli per il sostegno durante l’anno scolastico si svolgeranno tenendo presenti le seguenti indicazioni. ‐ Individuazione delle aree disciplinari L’ambito di riferimento rispetto al quale verranno attuati gli interventi di recupero viene individuato nelle aree disciplinari, secondo quanto stabilito nel D.M. n. 449/1998 (costituzione delle aree disciplinari negli esami di Stato relativo alle classi sperimentali): •
•
area storico‐linguistico‐letteraria‐artistica area scientifica 21 ‐ Modelli In base a quanto determinato dalla citata ordinanza il Collegio individua le seguenti tipologie di intervento: 1. Attività di sostegno •
Aiuto allo studio guidato (sportello didattico disciplinare) in orario pomeridiano •
Assistenza agli studenti nello studio individuale (sportello di consulenza e assistenza) 2. Attività di recupero • Corsi di recupero pomeridiani (in periodi di lezione) o estivi, tenuti da docenti interni e/o esterni • Didattica differenziata in orario curricolare, mantenendo fisso il gruppo classe e/o per classi parallele, con attività di recupero e di potenziamento, sospendendo lo svolgimento del normale programma. • Recupero in itinere con assegnazione e correzione di esercizi personalizzati. ‐ Tempi 1. Dopo il trimestre Subito dopo gli scrutini del trimestre, vengono organizzati interventi didattico‐educativi per aree disciplinari di Recupero e Sostegno. 1.1 I docenti, su delibera del Consiglio di Classe, assegneranno il recupero delle carenze rilevate, indicando contenuti e metodi dell’attività volta al recupero degli specifici bisogni formativi di ciascun studente. I tempi, la durata, il calendario, i modelli didattico‐
metodologici di tali corsi sono definiti dai Consigli di Classe. Al termine di ciascun intervento lo stesso docente della classe svolge verifiche documentabili, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate. 1.2 Sostegno: attivazione dello sportello didattico disciplinare e/o corsi di recupero brevi. I Consigli di Classe terranno conto anche della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi stabiliti dai docenti. Comunicazione alle Famiglie 1.3 Le famiglie degli studenti che presentano insufficienze in una o più discipline verranno informate degli interventi di sostegno e recupero programmati con apposita lettera indicante il calendario delle attività, le date delle verifiche a conclusione dell’intervento, l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche concordate fra i docenti della stessa materia (in questa prima fase non necessariamente comuni) che in relazione alla natura delle discipline oggetto degli interventi possono prevedere prove scritte e/o orali. 1.4 Gli studenti che presentano insufficienze in una o più discipline sono tenuti alla frequenza degli interventi programmati. Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dal Liceo, debbono 22 comunicarlo con lettera indirizzata al Preside e al coordinatore di classe, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche programmate a conclusione dell’intervento. 1.5 L’esito delle verifiche sarà comunicato alle famiglie dal docente della classe tramite lettera informativa. 2. Dopo lo scrutinio finale 2.1 Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di Classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale. 2.2 Al termine dello scrutinio di fine anno scolastico, il Consiglio di Classe delibera la sospensione del giudizio assegnando debito formativo. La Scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di Classe, indicando le specifiche carenze rilevate dai docenti delle singole discipline per ciascuno studente e i voti delle singole discipline. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la Scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico (31 agosto), le modalità e tempi delle relative verifiche. 2.3 Durante l’estate, verranno attivati corsi finalizzati al recupero dei debiti formativi (anche o in prevalenza in orario pomeridiano). Per la loro organizzazione verrà individuato un monte ore a disposizione per le due aree disciplinari comunque non inferiore alle 15 ore, tenendo conto che le scuole paritarie non usufruiscono dei finanziamenti ministeriali previsti per le scuole statali. 2.4 Gli interventi possono essere organizzati anche con una articolazione diversa da quella per classe, per gruppi studenti di classi parallele, di norma composti da 5 a 15 studenti, che tenga però conto degli obiettivi disciplinari che devono essere raggiunti dagli studenti, così come previsto dal POF e dai coordinamenti disciplinari. 2.5 Il Collegio Docenti indica i seguenti criteri per l’assegnazione dei docenti ai gruppi di studenti destinatari degli interventi didattico‐educativi di recupero: • Risorse interne: (a) Docenti della classe (b) Docenti del corso (c) Docenti che si rendano disponibili (d) Docenti non impegnati negli Esami di Stato • Risorse esterne: individuate sulla base dei criteri fissati dal regolamento dell’Istituzione scolastica per la disciplina del conferimento per contratto degli incarichi di insegnamento per la realizzazione di programmi di ricerca e sperimentazione. 2.6 La frequenza dei corsi finalizzati al recupero dei debiti formativi è obbligatoria. Se i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalle scuole, debbono comunicarlo alla Scuola stessa con lettera indirizzata al Preside, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche che saranno effettuate dai docenti della classe. 23 2.7 Al termine delle attività di recupero, organizzate entro la prima settimana di luglio, anche nel caso di effettuazione del corso da parte di esterni, nei primi giorni di settembre prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, verranno effettuati accertamenti del superamento del debito formativo, contemporaneamente su prove concordate e comuni fra i docenti della stessa materia che in relazione alla natura delle discipline oggetto degli interventi possono prevedere prove scritte e/o orali (orali con l’assistenza di almeno due docenti del Consiglio di Classe). Tali prove saranno omogenee rispetto agli obiettivi minimi di conoscenze e competenze individuati dai dipartimenti per materia e fissati dal POF. 2.8 A conclusione dei suddetti interventi didattici, e dei relativi accertamenti, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di Classe, nella medesima composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale a giugno, in sede di integrazione dello scrutinio finale, alla luce delle verifiche effettuate e dei risultati conseguiti, procede alla formulazione del giudizio complessivo dello studente che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dello studente alla frequenza della classe successiva. 2.9 Nei confronti degli studenti valutati positivamente in sede di verifica finale , il Consiglio di Classe procede alla pubblicazione all’albo dei voti riportati in tutte le discipline con l’indicazione “ammesso” e altresì per gli studenti al termine del terz’ultimo e penultimo anno di corso all’attribuzione del punteggio di credito scolastico nella misura prevista dalle disposizioni ministeriali. 2.10 In caso d’esito negativo del giudizio finale, in conformità ad una valutazione complessiva dello studente, il relativo risultato è pubblicato all’albo del Liceo con la sola indicazione “non ammesso”. 2.11 Per gli studenti dell’ultimo anno di corso, candidati agli esami di Stato, vengono applicate le disposizioni vigenti. 24 TITOLOIV
ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE, VIAGGI DI ISTRUZIONE, VISITE GUIDATE,
ATTIVITÀDIORIENTAMENTO
ART. 1‐ Attività extrascolastiche a) Il Consiglio d’Istituto stabilisce annualmente i criteri generali per la programmazione e l’attuazione delle attività extrascolastiche. b) Il Collegio Docenti, tenuto conto dei criteri indicati dal C.d.I., elabora la programmazione didattico‐educativa prendendo anche in considerazione eventuali richieste avanzate dagli studenti e valutandone la reale rispondenza agli obiettivi formativi e culturali della Scuola. c) Il C.d.I. delibera sulle decisioni del Collegio Docenti per i profili di propria competenza. d) Per rendere più agevole il lavoro di programmazione di tali attività, possono essere designate nel Consiglio d’Istituto o nel Collegio Docenti, delle commissioni, presiedute dal Preside o da un docente da lui delegato, con il compito di preparare i lavori da sottoporre all’approvazione degli OO.CC. e) Le attività extrascolastiche sono rivolte agli studenti del Liceo; eventuali conferenze o tavole rotonde possono essere allargate ad altre componenti, previa delibera dal C.d.I. Lo svolgimento di tali attività può essere curato dagli insegnanti o da esperti esterni, scelti anche tra i genitori. ART. 2‐ Viaggi di istruzione a) Sulle proposte dei viaggi d’istruzione il Consiglio di Classe, nella seduta relativa alla programmazione didattica, delibera sulla richiesta del viaggio d’istruzione redatta sull’apposito modulo, che deve essere presentata al Preside unitamente alla relazione contenente la motivazione didattica del viaggio, senza la quale la procedura di organizzazione del viaggio non può essere attivata. b) Il Consiglio di Classe è il solo competente ad analizzare il progetto analitico del viaggio in tutti i suoi elementi, esclusi gli aspetti economici ed organizzativi che sono di competenza del Preside e del C.d.I.. c) Tale progetto deve rispettare i criteri generali stabiliti dal C.D. (per la parte didattica) e dal C.d.I. (per la parte economica e di struttura generale). d) Il Consiglio di Classe è tenuto ad indicare esplicitamente i nominativi dei docenti disponibili ad accompagnare gli studenti e le eventuali riserve. e) L’effettiva designazione dei docenti viene effettuata in tempo utile dal Preside con formale atto di incarico, che deve essere firmato dai docenti interessati per accettazione ed esplicita assunzione degli obblighi di vigilanza. f) La partecipazione minima degli studenti deve essere di almeno i 2/3 della classe. g) I viaggi d’istruzione non possono essere effettuati nell’ultimo mese di lezione. 25 ART. 3‐ Visite guidate e uscite didattiche a) I docenti che intendono dar luogo ad iniziative di visite guidate e uscite didattiche devono compilare una richiesta di autorizzazione al Preside secondo la modulistica di riferimento, allegando tutta la documentazione richiesta, sette giorni prima della data prevista per la visita o l’uscita. b) I genitori degli studenti minorenni devono rilasciare autorizzazione scritta per la partecipazione all’attività dei propri figli. c) Poiché le visite guidate e le uscite didattiche sono parte integrante dell’attività didattica, il docente accompagnatore prende nota degli allievi assenti dei quali provvede a riportare i nominativi sul registro di classe il giorno successivo. d) Gli studenti eventualmente assenti sono tenuti a giustificare. (Per il Regolamento interno relativo ai viaggi di istruzione ed alle uscite didattiche si rimanda all’allegato n° 8) ART.4‐ Attività di orientamento in entrata ed in uscita La programmazione educativa del Liceo contempla attività di orientamento sia in entrata che in uscita (Università e mondo del lavoro), prevedendo, oltre alle attività in orario curricolare, iniziative extracurricolari, compresi gli stages, secondo i seguenti criteri organizzativi: 


percorsi di orientamento in entrata e di accoglienza per le classi prime, svolti in orario sia curricolare che extracurricolare; percorsi per le classi IV liceali che prevedano, ove possibile, anche stages formativi ; gli studenti ed i docenti in attività di stage sono considerati rispettivamente in orario scolastico ed in servizio, pertanto sotto assicurazione INAIL; gli studenti minorenni partecipano all’esperienza solo se autorizzati dai genitori; per le pre‐iscrizioni all’Università gli studenti delle classi V liceo possono collegarsi ai siti delle facoltà utilizzando l’aula di informatica. ART.5‐ Modalità di svolgimento delle prove integrative per gli studenti che hanno frequentato l’anno scolastico all’estero Nel quadro della mobilità studentesca internazionale, il Liceo predispone nel Piano dell’offerta formativa, per gli studenti che decidono di trascorrere un periodo di studi all’estero, misure idonee ad un efficace recupero ed al loro reinserimento all’interno della comunità scolastica italiana. 26 TITOLOV
LOCALIEDATTREZZATURESCOLASTICHE
ART. 1‐ Locali scolastici a) Le strutture del Liceo devono essere predisposte per la migliore organizzazione della vita scolastica e per l’esercizio delle attività didattiche e culturali. È perciò impegno del C.d.I. promuovere ogni azione perché i diversi ambienti siano in condizione di permettere l’impiego al quale sono destinati e tutti sono tenuti a contribuire con il loro comportamento a mantenere l’efficienza dei locali. b) Nel Liceo sono predisposti appositi spazi riservati alle diverse componenti scolastiche, ove è possibile apporre, dopo il visto del Preside, proprie comunicazioni, proposte o materiale illustrativo; è comunque proibita la diffusione di qualsiasi materiale (manifesti, ciclostili, volantini etc.) che istighi alla violenza, sia contrario alla morale o nocivo alla salute dei giovani. c) Nell’Istituto è vietato fare collette o compravendita di qualsiasi genere e per qualsiasi scopo fra gli studenti, salvo particolari deroghe autorizzate dal Preside. ART.2‐ Laboratori, Aule speciali e Aula Magna a) Il funzionamento dei laboratori e delle aule speciali è regolato in modo da facilitarne l’uso da parte degli studenti, possibilmente anche nelle ore pomeridiane, per studi e ricerche, con la presenza del docente della materia, che si assume la responsabilità della conservazione e del rispetto della strumentazione didattico‐scientifica. b) Il Preside, all’inizio dell’anno scolastico, affida ad un docente la funzione di responsabile della struttura con il compito di mantenere aggiornata la lista del materiale disponibile, tenere il registro delle presenze e delle esperienze eseguite in laboratorio, curarne il calendario di accesso per le classi, proporre interventi di manutenzione. Ove se ne ravvisi la necessità, viene stilato dal responsabile un Regolamento interno, che tutti sono tenuti a rispettare. c) In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali, il responsabile del laboratorio ne dà tempestiva comunicazione al Preside per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e per l’individuazione di eventuali responsabili. d) La prenotazione per l’utilizzo delle aule speciali e dell’Aula Magna deve avvenire con congruo anticipo. In caso di più richieste per una stessa ora di lezione viene data la precedenza all’iniziativa deliberata in sede collegiale e/o che coinvolge un maggior numero di allievi rispetto a quella attuata dal singolo docente, secondariamente alla classe che ha usufruito delle aule speciali per un numero inferiore di volte. (Per il Regolamento del Laboratorio di informatica si rimanda all’allegato n° 6) ART.3‐ Palestra a) Le lezioni di Scienze motorie si svolgono in palestra, e, quando le condizioni meteo lo permettono, nel campo sportivo antistante le aule site in via Orsini. 27 b) Gli studenti hanno l’obbligo di rispettare le attrezzature utili alle lezioni di Scienze motorie e di osservare tutte le norme igieniche. c) Per l’accesso alla palestra gli studenti devono munirsi di tuta da ginnastica e scarpe idonee, per ragioni igieniche e per evitare danni alle attrezzature. ART.4‐ Biblioteca/mediateca di Istituto a) La Biblioteca/Mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della Scuola; essa è accessibile a tutte le componenti dell’Istituzione scolastica: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A. b) Compito della Biblioteca/Mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla Scuola e promuoverne l’uso da parte di studenti e docenti. c)Il responsabile della Biblioteca/Mediateca ha il compito di sovrintendere al suo funzionamento, verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, tenere i registri per il prestito, curare l’aggiornamento della schedatura e del catalogo. d) Il Collegio dei Docenti promuove l’aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico secondo le esigenze didattiche e culturali del Liceo, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche, per quanto di loro competenza. e) Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari ed enciclopedie. f) I libri vengono dati in prestito per un periodo di 30 giorni, prorogabili di altri 15 in assenza di altre richieste per lo stesso testo; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. g) Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri o ad altri materiali smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno. h) In biblioteca, gli studenti sono vigilati dal responsabile dell’ambiente o da un docente a ciò incaricato. (Per il Regolamento interno della Biblioteca si rimanda all’allegato n° 7.) ART. 5‐ Fotocopiatrice a) L’uso delle fotocopiatrice è concesso agli studenti, provvisti di apposita scheda, fuori dall’orario delle lezioni scolastiche. b) È escluso l’utilizzo della fotocopiatrice per scopi personali non didattici. c) Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore; pertanto i docenti si assumono ogni responsabilità sulla sua riproduzione e/o duplicazione. 28 CartadellaScuola
Versione06ottobre2016
Liceo Scienze Umane Paritario D.USR 05/07/10
Liceo Scienze Umane opz. Economico-Sociale Paritario D.USR 05/07/10
Riviera San Benedetto, 88 - 35139 PADOVA –
 049 8730711  049 8730818
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pec: [email protected]