Gli anni settanta raccontati da critici, artisti e curatori. Un

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07 ottobre 2016

delle ore 12:08

Gli anni settanta raccontati da critici, artisti e curatori. Un viaggio nel tempo che parte dalle opere del CSAC di Parma, domani con Liliana Moro

Gli anni settanta, socialmente e culturalmente, hanno segnato uno spartiacque nella storia del ventesimo secolo, un periodo storico a partire dal quale si è iniziato a sperimentare con una rinnovata creatività, smantellando tabù nella vita come nell’arte. Proprio a quegli anni è dedicato "Amore e rivolta”, ciclo di incontri in corso all’Abbazia di Valserena, sede del Centro studi e archivio della comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma. Critici, artisti e curatori dicono la loro su un periodo di stravolgimenti politici e rivoluzioni culturali attraverso la prospettiva del CSAC, con le opere dell’archivio-museo che ospita circa dodici milioni di pezzi (divisi in cinque sezioni: Arte, Fotografia, Media, Progetto e Spettacolo).

L’ospite dell’incontro in programma per le 15 di sabato 8 ottobre, dal titolo "Al di là di un effimero accertamento di propositi”, sarà l’artista Liliana Moro, che racconterà la sua esperienza come allieva di Luciano Fabro, uno dei nomi che hanno fatto la storia del CSAC.

Gli altri due incontri sono in programma per il 22 e il 29 ottobre e vedranno Vanja Strukelj, Francesca Zanella e Francesca Giacomelli alimentare il dibattito su cosa hanno significato gli anni settanta per le arti e la cultura. Gli incontri, che termineranno il prossimo 29 ottobre, si terranno nella chiesa (sconsacrata in epoca napoleonica) e l’ingresso del museo sarà ridotto a cinque euro per l’occasione. (gt)

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