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06 ottobre 2016 delle ore 15:08
L’educazione all’abisso: il workshop
TzanJuxstaposition e la performance "Suicide a
Venise", per ripensare anche la vita in laguna
"L’educazione del popolo e della gioventù per
mezzo dell’arte è un’impresa arrischiata che
bisogna proibire. Infatti che educatore può mai
essere colui che per istinto incorreggibile e
naturale è attratto verso l’abisso?” Le parole di
Thomas Mann tratte dal romanzo Morte a
Venezia introducono con una sapiente
intuizione il lavoro svoltosi durante il workshop
TzanJuxstaposition curato da Josep-Maria
Martin e organizzato dal gruppo ICONA in
collaborazione con LOCALEDUE dal 20 al 30
settembre scorsi. Difatti, il workshop, pensato
per i ragazzi dello IUAV, ha cercato di esplorare
il tema del suicidio per mezzo di fittizie azioni
mortifere che potessero in un qualche modo
avvicinare gli studenti all’abisso ideale citato
da Mann, al fine di scardinare le classiche
metodologie di insegnamento e aprire quindi lo
sguardo verso nuove prospettive estetiche.
Inoltre, il contesto in cui si è svolto il workshop,
Venezia, presenta uno stretto legame con
l’impostazione performativa messa in atto, per
via della fragile condizione esistenziale della
città che la vede sempre più sull’orlo di un
volontario collasso. Le domande che
sottostanno a questo progetto sono, infatti,
incentrate anche sul futuro della città di Venezia
e dei suoi abitanti. Il workshop ha così cercato
di comprendere come l’istinto mortifero
presente in ognuno di noi si possa sublimare a
livello estetico, in un processo di riflessione
capace di aprire il nostro sguardo alla rinascita.
Un percorso che si è concluso nella
performance Suicide a Venise, al giardino della
Ca’ Tron e presso la Tesa 99 nel contesto della
mostra "Montaigne a Venise" di Yona
Friedman. Qui, gli studenti, guidati da JosepMaria Martin e dagli artisti del gruppo ICONA,
si sono impegnati in pratiche differenti che
hanno coinvolto il pubblico in diversi riti
mortuari e di rinascita. È quindi nella
disciplinata pratica del gesto artistico che si è
cercato di sublimare la fine per giungere a una
rinascita: il monito di Mann è stato così
stravolto, sperimentando come sia l’abisso
stesso il luogo in cui si può dare un nuovo senso
alla vita. (Costanza Sartoris)
In home page: Yona Friedman & g. olmo
stuppia, Tesa99 1 ottobre 2016, La Montagne
de Venise. Credit: Melania Fusco Sopra:
Suicide a Venise, Performance, Ca' Tron
Giardino 30 settembre 2016, credit: Alexander
Darkish
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