I giovani e la fusione: che ne sara` di noi?

Download Report

Transcript I giovani e la fusione: che ne sara` di noi?

I giovani e la fusione: che ne sara’ di noi?
giovedì 6 ottobre 2016 12:54
di COMUNICATO STAMPA
Da tempo si sta discutendo e dibattendo
sulla Fusione fra due Comuni importanti
della Sibaritide: Rossano e Corigliano; si
sta discutendo sulle modalità in cui questa
dovrà avvenire, opinabili o meno, su quali
siano i lati positivi e negativi, imprescindibili
in un processo di tale portata, su quali
devono essere i punti di unione fra le due
Amministrazioni capofila e sull’agire degli
attori interessati. Tutti punti di vista,
questi, che in tanti, interessati al tema,
hanno fatto emergere e per cui, ognuno, a
modo proprio, ha espresso la propria opinione meritevole. Interessandomi anch’io come
gli altri, ed essendo una giovane Coriglianese, fortemente legata alla propria terra e,
altrettanto interessata al suo futuro, ha suscitato la mia attenzione, e, allo stesso tempo,
il mio sgomento, l’assenza, in questa lunga discussione, di un tema fondamentale che
nessuno si è preoccupato di affrontare nell’ottica della Fusione: QUALE SARA’IL FUTURO
E IL RUOLO DEI GIOVANI ALL’INTERNO DI QUESTA IPOTETICA REALTA’ ALLARGATA?
Partendo dal principio, la Fusione fra Corigliano e Rossano non può, dal mio punto di
vista, che essere condivisa in quanto può solo essere un’opportunità proficua, non solo
dal punto di vista economico e di risorse monetarie maggiori, ma anche per quanto
riguarda le opportunità che ne possono derivare e che, per tutti, possono essere
vantaggiose. Inoltre, secondo una mia visione personalissima tale processo dovrebbe
essere pensato, e PORTATO AVANTI, in un modo diverso rispetto alle attuali intenzioni,
più meramente politiche che funzionali a fare bene e nel modo opportuno. La Fusione,
infatti, dovrebbe essere il preludio per una collaborazione degna di essere definita tale
che sia capace di far nascere una UNICA e FORTE Amministrazione che sia in grado di
pretendere e di ottenere, che sia in grado di costruire una realtà che non abbia più nulla
da invidiare alle altre realtà da sempre concepite come “virtuose”. Fatta questa
premessa, doverosa per poter dare seguito a questo mio scritto, vorrei dare l’incipit per
porre una domanda, e spero, per avere una risposta, a ciò che di più mi interessa e che
ben si lega alla questione: CHE NE SARA’ DI NOI GIOVANI?
E quando pongo questa domanda non intendo riferirmi solo ai giovani Coriglianesi ma
anche a quelli Rossanesi perché, se di fusione e di futuro dei giovani stiamo parlando,
questo dovrà interessare anche a tutti i ragazzi che faranno parte di questa UNICA e
“giovane” Comunità. Come molti ormai da tempo sanno, i ragazzi della Città di Corigliano
si sono, finalmente, resi conto dell’importanza del loro contributo per la vita politica,
amministrativa e sociale della loro comunità e, per questo, l’8 Aprile scorso, dopo un
difficile e lungo lavoro, sono riusciti a costituire e a far eleggere il primo Forum Comunale
dei Giovani, il primo Forum insediato in Calabria. In seno al gruppo di pressione che ha
dato vita al Forum, è stata costituita anche l’Associazione “GRUPPO FORUM”,che viene
pensata come organo di indirizzo e di aggregazione, dell’organo politico. Sulla scia della
loro battaglia vittoriosa, anche altri giovani di paesi limitrofi al loro hanno aperto gli occhi
e hanno deciso di iniziare lo stesso percorso, fra questi ricordiamo: Trebisacce,
Villapiana, Rende e, non per ultimo, anche Rossano. Ora, visto l’incredibile impatto che il
Forum Comunale dei Giovani di Corigliano ha avuto, vien da sé che i giovani che ne sono
stati promotori si preoccupano di cosa ne sarà in seguito alla Fusione attesa. Il loro
dubbio più grande è se il lavoro svolto sarà stato invano o risulterà il figlio di un progetto
più ambizioso e rafforzato. Il Forum che si è creato nella Città di Corigliano e quello che
si creerà nella città di Rossano, non dovranno rimanere fini a sé stessi, ma dovranno
essere accorpati ed uniti cosi da poter riorganizzare e attuare un Forum dei Giovani della
Città Unica. Il processo di Fusione, infatti, deve essere costruito come un processo che
riguardi le due comunità nel loro complesso e non come una ennesima discussione
oggetto delle parole e delle opinioni dei soliti pochi. Il processo in cui ci stiamo
catapultando, riguarda tutti perché la Fusione è anche nostra, di noi giovani che queste
due Città abbiamo decise di viverle nonostante le mille difficoltà, e non di ricordarle, con
nostalgia, perché andati via. Infine, noi giovani dovremmo essere considerati come i
protagonisti, al pari degli altri, di questo evento epocale e non come coloro che subiscono
le decisioni prese da altri. E, se da parte nostra, siamo disposti ad appoggiare le sensate
iniziative che con la Fusione si dovranno concludere, VOI, da parte vostra, dateci la
possibilità di esprimere le nostre opinioni, attraverso maggiore coinvolgimento, e dateci
la possibilità di camminare, con VOI, congiunti e compatti.
Filomena Gradilone
Presidente Associazione “GRUPPO FORUM”
© CORIGLIANO Informa