Rivolta sullo sponsor la Figc fa retromarcia

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la Repubblica
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Rivolta sullo sponsor
la Figc fa retromarcia
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GIULIANO FOSCHINI
ROMA
ammutinamento dei
calciatori: «Nessuna no­
stra foto con quello
sponsor». L'intervento del Go­
verno, con il vice ministro de­
gli Interni, Filippo Bubbico,
che dice: «È un paradosso che
la Federcalcio · si leghi a un
marchio di gioco d'azzardo».
L'attacco del Codacons, che
annuncia di portare la questio­
ne in tribunale. E alla fine la re­
tromarcia della Federcalcio
che passa da quella «affinità
di valori» annunciata mercole­
di alle parole di ieri: «È un equi­
voco, non ci sarà il marchio sul­
le magliette». Per poi, dopo
aver esposto, il marchio du­
rante l'amichevole dell'Under
21, correre a togliere ogni stri­
scione allo Juventus Stadium.
È scoppiato il caso Intralot.
La decisione della Federcalcio
di scegliere la società di scom­
messe _come "premium spon­
sor" della nazionale ha solleva­
to l'indignazione della politi­
ca e dello sport, come aveva
detto ieri a Repubblica il cam­
pione del mondo del 1982,
Alessandro Altobelli. È vero,
infatti, che molti club ora co­
me negli anni scorsi attingo­
no ai soldi del gioco d'azzardo
per le sponsorizzazioni ( dal
Milan alla Juventus, e persino
il campionato di B fu sponso­
rizzato da una società di scom­
messe), ma quando si parla
della nazionale evidentemen­
te qualcosa cambia. «Bisogna
avere coscienza - ha attacca­
to ieri il viceministro Bubbico
- che il gioco d'azzardo rap­
presenta un costo e un danno
sociale enorme. Per questo è
quantomeno paradossale le­
gare questo universo valoria­
le a un marchio come Intralot,
che non rappresenta gli stessi
interessi».
Un attacco frontale del Go­
verno alla decisione del presi­
dente Tavecchio che mercole­
dì aveva rivendicato l'accordo
con parole chiare e precise.
Tavecchio in imbarazzo
Via il.marchio da�le tute e
dai cartelloni a bordo
campo: 2 milioni in bilico
L'ACCUSA DI ALTOBELLI: "VERGOGNA"
Il campione del mondo 1982 ieri
ha accusato: "Vergogna azzurra"
«Una parte fondamentale
dell'accordo prevede l'impe­
gno in attività sociali, raffor­
zando così il lavoro della Fe­
dercalcio nella promozione
della cultura della legalità e
per la diffusione di comporta­
menti consapevoli all'interno
del mondo del calcio» aveva
detto. «È un marchio con cui
abbiamo trovato subito affini­
tà di valori, con l'intenzione di
creare un percorso socio-edu­
cativo per combattere la ludo­
patia», aveva spiegato il diret­
tore generale Michele Uva. E
invece ieri dagli uffici si sono
affrettati a far filtrare un deci­
so passo indietro. «Nessuno
sponsor sulla maglia». hanno
fatto sapere da via Allegri, «co­
me prevedono le regole Fifa».
Ma il marchio sparirebbe
anche dalle tute, dove invece
era stato applicato. «L'imma­
gine che si vede in giro - han­
no spiegato dalla Figc - è sol­
tanto una photo opportunity,
un dono di tipo personale co­
me quelli fatti tante volte a
sponsor, politici, appassionati
e giornalisti».
La retromarcia potrebbe pe­
rò non bastare. Perché la poli­
tica ( dal Pd al Movimento 5
Stelle) ha deciso di spingere
sull'acceleratore, chiedendo
chi il ritiro della sponsorizza­
zione da due milioni chi addi­
rittura le dimissioni di Tavec­
chio. E lo stesso mondo del cal­
cio ha mollato l'iniziativa.
Claudio Ranieri ieri ha espres­
so il suo disappunto per l'ini­
ziativa: «Non è giusta». Men­
tre il vice presidente dell'Asso­
ciazione Italiana calciatori,
Umberto Calcagno, ha fatto
sapere che l'«Aie non darà l'as­
senso a questo contratto pub­
blicitario». Intralot, cioè, farà
lo sponsor della nazionale ma
non dei suoi campioni. «Non ci
sarà il permesso all'impiego
dell'immagine dei giocatori
della Nazionale: lo sponsor
non potrà usare l'immagine
dei calciatori e del gruppo ma
potrà essere associata solo
agli stemmi della Figc».
GRIPR00UZl0NER1SERVATA
07-10-2016
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