Honsell lancia l`s.os «Il Ministero ci aiuti

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www.friulisera.it
ANNO I N° 142 VENERDI 7 OTTOBRE 2016
IMMIGRAZIONE. Il primo cittadino: «Lasciati soli a gestire migliaia di persone»
Honsell lancia l’s.o.s
«Il Ministero ci aiuti»
Il sindaco di Udine e l’assessore Nonino consegnano all’onorevole
Livia Turco il rapporto sulla questione dell’accoglienza. | P. 08 |
ECONOMIA
Hypo Bank,
tramontano le
speranze per i
110 lavoratori
u AVVIATE le procedure di licenziamento per i primi 110 dipendenti di Hypo Bank. Questo
l’esito del confronto di questa
mattina fra azienda e organizzazioni sindacali. La Regione
“messa alla porta”. |P. 05|
QUANDO UNA
VIRGOLA TI
CAMBIA LA VITA
TUTTI I BINARI
PORTANO AL TAV
I L P R O G E T T O D I P E R F O R A R E I L C A R S O È P I Ù V I V O C H E M A I | P. 0 2 |
SPORT
CRONACA
BARCOLANA, È
TUTTO PRONTO
PER LA MAGIA
DELLA REGATA
La Gdf scova
una escort
“esentasse”
u Ci siamo. Domenica arriva la 48^
edizione della Barcolana, la classica
regata d’autunno che punta a richiamare 2.000 iscritti. Non solo mare:
tanto divertimento al Villaggio. |P. 11|
u Faceva la “bella vita”, nonostante un reddito annuo dichiarato inferiore a 10 mila euro. Ma la
sua vita troppo lussuosa è stata
fatale a una escort friulana |P. 07|
u Doveva pagare 967 euro di
Iva ma, per un banale errore
sull’F24 online, si è trovato a
sborsare allo Stato quasi 100
mila euro. Tutta colpa di una
virgola dimenticata nel modello. È l’incredibile vicenda capitata a un agente di commercio
di Spilimbergo. |P. 07|
2
ANNO I N° 142 VENERDI 7 OTTOBRE 2016
MAIL [email protected]
PRIMO PIANO
GRANDI OPERE Tav in Friuli Venezia Giulia come il “ponte sullo stretto” rispunta come la gramigna
Vivo il progetto della Tav in Fvg
è falso sia stato già “rottamato”
Un ginepraio di disposizioni con il solo obiettivo: far rientrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta
..........................................................
...
... NOSTRO SERVIZIO
... [email protected]
.
u In Fvg il collegamento ferroviario tra Venezia e Trieste, facente
parte prima del Corridoio 5 Lisbona – Kiev e ora denominato Mediterraneo tra Algeciras (Spagna)
confine ucraino, dai primi anni
2000 ad oggi ha cambiato nome
mantenendo però la sostanza.
Si è passati da una linea AV (alta
velocità ndr), ad un linea dedicata
AC (alta capcità per passeggeri e
merci ndr) a 160 km/h, ad una
AV/AC, all’ultima versione “Velocizzazione” sulla linea storica
da Venezia ad Ronchi dei Legionari e a seguire fino ad Aurisina
Una galleria nel Carso
di quasi 18 km per un
costo di 1,8 miliardi
una nuova linea AV/AC come nel
Progetto del 2010.
Il primo Progetto Alta velocità riguardante la tratta Ronchi dei Legionari – Trieste, venne bocciato
in sede di V.I.A. (Valutazione di
Impatto Ambientale) nel 2005 per
i possibili danni irreversibili nelle
gallerie nel territorio carsico.
Nel 2007 venne redatto un nuovo
Progetto AV tra Venezia e Trieste
che dopo situazioni rocambolesche, solo grazie ai Comitati No
Tav i particolari furono divulgati
agli Amministratori locali e ai cittadini con numerose assemblee.
Per vincere la riluttanza dei Sindaci friulani a firmare il Protocollo d’Intesa, l’assessore ai trasporti
dell’epoca Lodovico Sonego (Pd)
promise allettanti compensazioni,
ma il progetto fu ritirato perchè
giudicato nella porzione carsica
un lavoro “..colossale titanico a
parte i costi..” dagli stessi dirigenti
RFI (Rete Ferroviaria Italiana che
gestisce le infrastrutture ferroviarie rotaie comprese ndr).
Nel 2010 fu la volta di un nuovo
Progetto AV/AC Mestre – Trieste
diviso in 4 tratte: Mestre – Aeroporto di Venezia, Aeroporto di
Venezia- Portogruaro, Portogruaro – Ronchi dei Legionari e Ronchi dei Legionari – Trieste.
Per dirimere le controversie tra i
Sindaci veneti interessati all’opera, il Governo nominò un Commissario, Bortolo Mainardi, che
contemporaneamente era pure
componente di una Commissione
V.I.A.
Quasi la totalità delle Amministrazioni comunali delle due Regioni e delle Provincie di Venezia
e Gorizia espressero Osservazioni
negative al Progetto.
Forti dubbi e perplessità vennero
condivise dal Commissario Mainardi nelle relazioni mensili che
inviava al Ministero delle Infrastrutture e riguardo al Progetto affermava, “anche a occhi non
esperti sono più che doppi rispetto
ai costi medi praticati per analoghe Opere già realizzate nei paesi
europei”.
Il costo a preventivo era stato stimato in circa 7,4 miliardi di euro.
Per mediare le posizioni Mainardi
propose un miglioramento della
linea storica affermando che “l’attuale linea è sottoutilizzata del
45%, quindi preferiamo mettere a
regime quello che già abbiamo per
poi, eventualmente, pensare al potenziamento”.
Questa proposta trovò l’adesione
dei Sindaci veneti e friulani.
Il Progetto del 2010 venne accantonato durante un incontro il
26-03-2014 tra il Ministro Lupi i
Presidenti del Veneto e Fvg con i
responsabili della rete ferroviaria.
(per
approfondire:
http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=3159)
Inoltre RFI fu incaricata della stesura di un nuovo progetto mentre
stava elaborando la velocizzazione della linea esistente con interventi funzionali di ammodernamento tecnologico per permettere
la velocità fino a 200 Km orari.
Alla scadenza del 31 marzo 2014,
l’incarico al Commissario Mainardi non venne confermato.
Dopo una anno circa di mancanza
di notizie in proposito, nel settembre 2015 a margine di un Convegno a Trieste, l’ing. Maurizio
Gentile amministrazione delegato
di RFI affermò che il Progetto riguardava il collegamento tra Venezia a Bivio Aurisina prevedendo l’utilizzo della linea esistente e
“40 km per i quali prevediamo la
costruzione di una linea nuova a
velocità costante attorno ai 200
chilometri orari”.
Un accordo di programma della
durata di 17 anni sul potenziamento delle rete ferroviaria in Fvg venne firmato i primi di gennaio del
2016 tra A.d. Gentile e la Presi-
dente Debora Serracchiani.
Dopo qualche mese grazie all’interrogazione dell’on. Serena Pellegrino riguardante quali fossero i
40 km di nuova linea AV, si seppe
che il collegamento interessato
era tra Ronchi dei Legionari e Bivio Aurisina, “18 km quasi completamente in galleria” per un costo di 1,8 miliardi euro.
La conferma di tutto ciò si ebbe a
fine luglio in una audizione alla
Camera dei Deputati Commissione trasporti in cui venne presentato lo” Studio Preliminare di Potenziamento della Venezia Trieste”.
Dopo 4 anni di analisi la Commissione di Valutazione d’Impatto
Ambientale, a metà giugno scorso
dava (per la seconda volta) un parere negativo alla tratta Ronchi –
Trieste del Progetto AV/AC del
2010 per le troppe criticità ambientali.
Nella sovrapposizioni delle competenze, classica caratteristica italiana, ci si ritrova che il Ministero
delle Infrastrutture ha ritirato il
Progetto AV/AC del 2010 Mestre
- Trieste proponendo una Velocizzazione della linea esistente da
Venezia fino a Ronchi dei Legio-
nari e successivamente fino al Bivio Aurisina riproponendo una
nuova linea AV/AC come previsto nel Progetto del 2010, porzione del collegamento fino a Trieste,
precedentemente bocciato.
Contemporaneamente nella Commissione VIA del Ministero
dell’Ambiente, l’analisi delle tratte da Mestre a Ronchi dei legionari
del Progetto del 2010 sono state
sospese per richiesta del proponente Italferr, società controllata
da RFI.
Si ricorda che in base alla legge
Obbiettivo sulle grandi opere qualora il parere ad un progetto sia positivo, automaticamente il Progetto diventa Definitivo.
A creare ulteriore confusione ha
contribuito pure il Consiglio regionale che il 30 settembre con
l’approvazione della legge 150
“Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della geodiversità,
del patrimonio geologico e speleologico e delle aree carsiche”.
Nel testo approvato, dopo le premesse che esaltano le caratteristiche e le peculiarità dell’ambiente
carsico, si nota che l’art.17 prevede delle deroghe per la costruzione di opere pubbliche (es. Tav) che
potrebbero “provocare alterazioni
ambientali permanenti e, in particolare, alterare il regime idrico o
compromettere la funzionalità
dell’ecosistema”.
Districarsi in questo ginepraio
non è semplice.
Tuttavia alcuni elementi certi sono che la linea Venezia – Trieste è
ampliamente sotto utilizzata, il
bacino di traffico è scarso considerando che le stazioni interessate
saranno Venezia, Aeroporto di
Ronchi e Trieste, non c’è alcun
collegamento internazionale con
l’est per la mancanza di sufficiente clientela, l’Europa non ha imposto alcuna forma di caratteristica della linea, il finanziamento è
solo del 10% del costo complessivo dell’opera, la tratta
trans-frontaliera Trieste – Divaca
quasi interamente in galleria è ancora in alto mare, il massimo contributo europeo sarà del 30% e le
caratteristiche del territorio carsico escludono qualsiasi forma di
infrastrutture sotterranee.
Quello che sconcerta sono i ripetuti tentativi in varie forme di presentare linee AV/AC costose, impattanti anche per il Ministero
dell’Ambiente, sprezzanti delle
regole a beneficio di chi? Non certo dal territorio!
MAIL [email protected]
ITALIA &
ANNO I
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VENERDI 7 OTTOBRE 2016
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Mondo
CALAMITÀ. Dopo aver ucciso nei caraibi a rischio anche la Florida
E’ emergenza per l’uragano
Matthew si abbatte sugli Usa
Viktor Orban premier autoritario
Da 'cocco' dell’occidente
a 'crociato' anti-Merkel
Scattato il piano federale, evacuate un milione di persone
u L’uragano Matthew dopo aver
portato morte e devastazione nei Caraibi dove si è formato ed ha ucciso
oltre 300 persone ha risalito la costa
della Florida durante la notte, colpendola con i suoi venti a oltre 200
chilometri orari e pioggia torrenziale.
Per ora la maggior parte delle vittime si sono avute nella poverissima
Haiti, e in numero più ridotto a Cuba
e nelle altre isole colpite dalla furia
devastatrice tanto da convincere ieri
mattina il governatore della Florida,
Rick Scott, ad avvertire così i suoi
cittadini: «Questa tempesta vi ucciderà. Non c’è più tempo da perdere.
Evacuate, evacuate, evacuate!». Un
milione e mezzo di persone aveva ricevuto l’esortazione a scappare, e il
presidente Obama ha rinforzato l’allarme, proclamando lo stato
d’emergenza federale nella regione.
Lo stato di emergenza federale significa che il governo di Washington è pronto ad attivare la Fema,
cioé l’agenzia per la protezione civile, e tutte le risorse dello stato. Il
governatore Scott ha intanto mobilitato circa 3.000 soldati della Guardia nazionale, per aiutare prima
l’evacuazione, e poi gli eventuali
soccorsi. In totale, tra Florida, Georgia e South Carolina, le persone che
hanno ricevuto l’ordine di evacuare
IL PREMIER UNGHERESE VIKTOR ORBAN
sono due milioni e mezzo. La fuga è
cominciata ieri mattina, dopo le parole del governatore, che ha disposto
l'apertura di tutti i caselli autostradali per facilitare il traffico. In serata
però i ponti sono stati chiusi, obbligando chi non era ancora scappato a
cercare rifugio in cantine o comunque nelle aree più protette delle loro
case. Decine di negozi hanno inchiodato tavole di legno alle finestre, per sostenere l’impatto delle
raffiche di vento.
Matthew è un uragano di categoria
4. Erano dieci anni, cioé da quando
l'uragano Wilma aveva colpito nel
2005, che la Florida non veniva raggiunta da una tempesta così forte e
devastante. Gli effetti di Matthew, e
i preparativi per evitare altri danni,
sono giganteschi e la Folrida e gli altri stati costieri sono di fatto isolati,
già ieri le linee aeree avevano cancellato 1.400 voli tra Miami e Orlando, e altri 1.200 sono stati bloccati
oggi. Cgiusura straordinaria anche
per uno dei simboli del divertimento
made Usa con Disney World che ha
chiuso ieri in anticipo per essere
evacuato e tornare ad aprire solo
quando l’uragano si sarà spento
sull’oceano e gli eventuali danni riparati. Se i maggior rischi sono lungo le coste ad essere a rischio conseguenze sono almeno 9 milioni di
persone, potenzialmente ogni abitazione che si trova sulla strada di Matthew resteranno quantomeno senza
la corrente elettrica per un temo che
non potrà essere prevedibile.
ROMA. Innesco ordigno sotto casa di collaboratore della giunta
Indimidazione contro il M5s
La notizia postata questa mattina sul blog di Beppe Grillo
u E’ stato un un post comune sul
blog di Beppe Grillo fra il leader del
Movimento 5 stelle e il sindaco di
Roma Virginia Raggi ad annunciare il ritrovamento di un ordigno, o
meglio di un innesco, a casa di un
collaboratore della giunta Raggi.
"Nessuno deve restare indietro,
nessuno deve rimanere solo - si legge nel post -. Lo abbiamo detto
sempre e lo diciamo con più forza
oggi perché uno di noi, un cittadino,
un collaboratore della giunta M5S
di Roma, è stato oggetto di una minaccia inaccettabile in un Paese civile: il ritrovamento dell'innesco di
un ordigno nella sua abitazione a
Roma". "Si tratta di un messaggio
che le forze dell'ordine, alle quali
va un ringraziamento per il lavoro
svolto con serietà e discrezione,
hanno valutato come un atto intimidatorio. Diamo fastidio a qualcuno.
Le indagini sono in corso e non vo-
gliamo disturbare chi se ne sta occupando in queste ore. Siamo pronti a collaborare con le forze dell'ordine e chiediamo al ministero dell'Interno di intervenire quanto prima. Intanto, però non dobbiamo lasciarci spaventare. Dobbiamo fare
quadrato attorno a chi di noi viene
attaccato, perché siamo una comunità unita che affronta i problemi
insieme". Quanto accaduto è un
film già visto molte volte un atto
inaccettabile che cerca di acutizzare lo scontro politico. L'innesco in
questione non poteva esplodere visto che era composto da batterie
sufficenti a dare avvio ad un esplosione ma mancava l’esplosivo. Un
piccolo involucro da cui fuoriuscivano fili e con dentro tre batterie ma
senza l’esplosivo. Insomma non
ancora un attentato ma una intimidazione non per questo meno grave. L’oggetto da quanto si è saputo
è stato trovato nella sera di giovedì
sotto l'abitazione di Daniele Frongia un collaboratore dello staff del
vicesindaco di Roma nel quartiere
Salario. Sulla vicenda sono in corso
indagini della Digos. Il collaboratore del vicesindaco è un avvocato
e si occupa anche di concessioni
per impianti sportivi. La Procura di
Roma ha aperto un'inchiesta per fare luce sull'episodio. Nelle prossime ore è prevista una prima relazione degli investigatori sul tavolo degli inquirenti di Piazzale Clodio.
u Lui, Viktor Orbàn, 53 anni e da 6 capo fascistoide e
xenofobo del Governo ungherese, dice di aver vinto
con un plebiscito (98%) il
referendum di domenica
contro le quote di profughi
e migranti che Bruxelles
intende assegnare a Budapest.
L'Ue ribatte invece che ha
perso perché non si è raggiunto il quorum: infatti si
è recato ai seggi soltanto il
43% dei magiari. Lui dice
che il motivo sta nel fatto
che era una giornata piena
di sole, che ha indotto
molti a fare l'ultimo bagno
dell'anno nel lago Bàlaton.
E' comunque uno sfregio
all'unità europea, col rischio di essere imitato anche da Polonia, Cechia e
Slovacchia.
Orbàn ha taciuto la verità
ai più sprovveduti dei suoi
10 milioni di connazionali,
ma la maggioranza non si
è fidata della sua propaganda.
Infatti lui non ha detto che
la quota era irrisoria (soltanto 1.297 persone, meno di quelle ora ospitate
nel nostro piccolo Friuli), e
ha taciuto anche sul fatto
che proprio lui ha firmato il
Trattato con cui pure Budapest ha accettato le
quote.
Dulcis in fundo, non ha
detto che si è ben guardato dal restituire a Bruxelles i fondi ottenuti per
ospitare i migranti.
Il grave è che l'Ue non ha
ancora preteso, con l'aggiunta di sanzioni, di riavere quei soldi.
Ma chi è questo 'oggetto
misterioso' della politica
europea? La scontata
'consacrazione' plebisci-
taria ottenuta domenica
con una sterzata illiberale,
fatta per dare forza e coesione agli Stati nazionali in
questi tempi di globalizzazione, non può far dimenticare chi è stato e chi è Viktor Orbàn.
In vita sua ha cambiato
slogan e parole d'ordine,
ma non i toni alla Donald
Trump.
Era stato il 'cocco' dell'Occidente perché nel 1989,
l'anno della caduta del sistema sovietico, pronunciò sulla Piazza degli eroi
di Budapest uno storico discorso di omaggio a Imre
Nagy, il leader magiaro ucciso dai russi con l'accusa
di tradimento nel 1958,
due anni dopo la fallita rivoluzione.
Fu allora che lui fondò il
partito anti-comunista “Fidesz” che subitò invocò il
ritiro delle truppe di Mosca dall'Ungheria, il suo
Paese. Ora lo esalta come
“ultimo bastione dell'Europa cristiana” cavalcando
l'eurostanchezza e la paura. Rubando spazio all'estrema Destra violenta di
“Jobbik”, è diventato il
'crociato' contro il progetto Ue a leadership merkeliana.
Studi in diritto e scienze
politiche, tesi di laurea sul
sindacato libero polacco
“Solidarnosc” di Lech Walesa, è stato il primo a erigere muri anti-migranti alle frontiere con Serbia e
Croazia. In sintonia con il
russo Putin e il turco Erdogan, fa parte del polo tripartito che si pone come
alternativa al modello liberale e multiculturale dell'Ue.
Augusto Dell’Angelo
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ANNO I N° 142 VENERDI 7 OTTOBRE 2016
MAIL [email protected]
XXX / Xxx
ECONOMIA
WASHINGTON. Il commissario Moscovici argomenta i motivi
Ue più morbida verso l’Italia flash
flessibilità sisma e migranti
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... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Dopo tanti stop giunti
dall’Unione europea nel recente
passato, oggi c’è stata una apertura. Il Commissario Ue agli affari
economici, Pierre Moscovici, a
margine dei lavori del Fmi, ha annunciato che: «Bruxelles valuterà
la flessibilità per le spese per la
crisi dei rifugiati, o un terremoto,
o per un paese che soffre attacchi
terroristici». E spiega anche perché: «In Italia, c'è una minaccia
populista. È per questo che sosteniamo gli sforzi di Renzi affinchè
sia un partner forte all'interno dell'Ue».
I toni di Moscovici, dunque, risultano molto più concilianti di
quelli del presidente Jean Claude
Juncker che aveva invitato il premier Matteo Renzi a smettere di
chiedere flessibilità perché «Nel
Patto di stabilità, che non deve es-
sere un patto di flessibilità, abbiamo già introdotto molti elementi
di flessibilità combattendo contro
chi sapete e senza i quali elementi
l'Italia quest'anno avrebbe potuto
spendere 19 miliardi di meno».
Il francese, da Washington argomenta: «Dobbiamo aiutare i paesi
che portano avanti riforme strutturali affinchè possano avere più
tempo, lo abbiamo fatto con l'Italia. Abbiamo detto che saremmo pronti a considerare spese per
la crisi di rifugiati o un terremoto o
un Paese che soffre attacchi terroristici come il Belgio. Si tratta di
flessibilità precise, limitate e
chiaramente spiegate. In generale
un Paese deve rispettare i criteri e
ridurre il debito, è il principale
problema di Italia e Belgio».
Evidentemente l’ondata populista
ed antieuropeista spaventa i commissari, aprendo al premier Renzi
inaspettati margini di manovra in
vista della presentazione definitiva del Def davanti alla Commissione europea.
HOLDING
Esselunga, le volontà
di Caprotti
STERLINA AI MINIMI
Crollo reale o errore
software?
u «La sterlina crolla del 6% in due
minuti», titolava stamane il Financial Times. Un crollo che non si
vedeva da oltre 30 anni: sui mercati asiatici questa mattina piombata per pochi minuti a quota
1,1841 dollari per poi risalire a
1,26 dollari. Le ipotesi sono un accavallarsi degli ordini all'apertura
dei mercati, in presenza di scarsa
liquidità, oppure un "fat finger",
cioè un ordine che per errore risulta abnorme rispetto alle intenzioni
e anche rispetto alle disponibilità.
u Esselunga non dovrà mai finire alle Coop. Bernardo Caprotti
l'ha ripetuto mille volte in vita. Il
testamento del patron della più
grande catena di supermercati
italiano, lo esplicita chiaramente, l’alternativa indicata da Caprotti: «Meglio trovare un alleato o un compratore all’estero».
Ma chi? Tra i più gettonati,
Ahold,colosso olandese della
grande distribuzione.
BANCHE PONTE
L’Ok dall’Ue per il
rinvio della vendita
u Da Bruxelles l’autorizzazione
ad una nuova estensione del
processo di vendita delle quattro banche 'ponte', Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria, Nuova Carife e Nuova Carichieti.
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ANNO I
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ECONOMIA / Regione
TAVAGNACCO. L’azienda non ha dato speranze per i 110 licenziandi
L’allarme del sindacalista Fiom, Marcon, non eletto per un voto
Hypo Bank: incontro coi sindacati Metalmeccanica
delegazione Fvg... messa alla porta esuberi in vista
u Grido d’allarme per i sindacati della Fiom che preannunciano 3 mila esuberi in
regione entro due anni.
Maurizio Marcon, segretario
regionale in pectore della
Fiom regionale annuncia: «Il
giro di volta è atteso per il
2018 quando dovremo fare i
conti con qualcosa come 3
mila esuberi nelle nostre
aziende metalmeccaniche.
Basta guardare i piani che
abbiamo sottoscritto. Abbiamo gestito il calo dei posti di lavoro dal 2008, ricorrendo agli ammortizzatori
sociali che oggi sono però
agli sgoccioli».
Dopo aver sfiorato l’elezione alla Fiom regionale (persa per un solo voto), il 53enne pordenonese. Sul tema
della mancata elezione,
sembra che il voto mancante sia stato proprio quello
del candidato, che per “fair
play” ha preferito non autovotarsi, creando un precedente che sta facendo molto
discutere in seno alla organizzazione sindacale.
Nonostante una altissima
percentuale di voti a suo favore tra i presenti alle votazioni (90%), il regolamento
sindacale prevede che il
quorum minimo per essere
eletto sia a maggioranza assoluta (50+1) degli aventi diritto e non dei presenti. Su
75 delegati complessivi, il
quorum era di 38, ma lo spoglio si è fermato a quota 37
(su 44 presenti).
Il problema sarà senza dubbio risolto con una nuova votazione e, in un secondo
tempo, con una possibile rivisitazione del regolamento
interno.
Resta, in ogni caso, la gravità del segnale d’allarme lanciato da Marcon, che se confermato dalla realtà dei fatti,
non farà altro che confermare che lo stato di salute del
settore manifatturiero è
tutt’altro che buono, a fronte di ammortizzatori esauriti. Un problema da affrontare e risolvere per tempo.
FIERA CASA MODERNA
FINCANTIERI
CONFINDUSTRIA UDINE
Gli ultimi giorni della
kermesse udinese
Due navi da crociera
nelle regioni polari
Master universitario
risorse umane
u Non cala l’interesse per Casa
Moderna, appuntamento che la
Fiera di Udine propone fino a
domenica 9 ottobre con un ampia scelta di proposte e soluzioni per costruire, ristrutturare,
arredare e vivere la casa dal pavimento al tetto, dall’interno al
giardino. Le aziende che occupano tutti i padiglioni e le aree
esterne del quartiere fieristico
udinese espongono quello che
serve per fare casa e tutto ciò
che la rende bella, confortevole, sicura e sana. Domani e domenica orario prolungato 10.00
alle 21.00) per prendere contatto con gli espositori, per sedersi al tavolo delle consulenze e
per partecipare agli incontri e
convegni in agenda.
u Fincantieri, tramite la controllata Vard ha avuto conferma dalla tedesca Hapag-Lloyd Cruises, di un contratto per la costruzione di due navi da crociera
specializzate per la navigazione
nelle regioni polari in Artico e in
Antartico. Le due imbarcazioni
da 16 mila tonnellate di stazza
saranno realizzate nei cantieri
Rumeni di Vard e Tulcea.
u «La gestione delle risorse
umane ricopre un ruolo fondamentale nelle decisioni strategiche e organizzative aziendali. Il
successo di un’impresa non
può prescindere dal valore aggiunto apportato dal capitale
umano, dalla sua gestione e
dalle tecniche messe in atto per
creare e mantenere un forte
senso di coinvolgimento e fidelizzazione del personale». È
quanto ha dichiarato Marina
Pittini, Vice-Presidente con delega a Formazione e Risorse
Umane di Confindustria Udine,
aprendo a Udine, a palazzo Torriani, la giornata di avvio del Master universitario di Primo livello
in “Gestione delle risorse umane e organizzazione del lavoro”.
La presenza della Regione è richiesta da tutti i lavoratori
.............................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
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u In una nota congiunta di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil e Uilca-Uil, comunicano che stamattina dalle ore
11.00: «L’azienda e le Organizzazioni Sindacali di HYPO Alpe-Adria-Bank S.p.A. si sono incontrate per l’avvio della procedura
di licenziamento collettivo per i primi 110 lavoratori».
Di fronte alla richiesta di chiarimenti sulle possibili nuove proposte di
acquisizione della banca, l’azienda
ha ribadito che l’unica proposta reale pervenuta è quella della Banca
Valsabbina, che prenderebbe il portafoglio di 158 mln di mutui in essere e di 7 agenzie. «Ha inoltre precisato - si legge nella nota congiunta
- che non esiste altra offerta concreta
di acquisizione di tutta la banca o di
parte della stessa».
Le OO.SS. hanno ribadito la necessità di una partecipazione diretta
delle Istituzioni (Ministero dello
Sviluppo Economico, Ministero
Economia e Finanza e Regione Autonoma Fvg) alla trattativa, oramai
giunta come previsto dalla procedura 223 alla fase finale. La delegazione sindacale ha inoltre definito un
TAVAGNACCO. La sede dell’istituto e luogo dell’incontro
errore non aver fatto partecipare fin
dalla prima riunione la delegazione
della Regione Fvg inviata dalla presidente Serracchiani, precisando
che questa ultima «È stata invitata
dall’azienda ad abbandonare i locali
della Hypo in quanto ritenuta non
necessaria la loro presenza ad una
trattativa di tipo tecnico».
La procedura di licenziamento e
messa in mobilità, come confermato
dall’azienda stessa in vari incontri,
riguarderà inizialmente 110 lavoratori «Ma, in tempi successivi, tutti i
lavoratori della Hypo Banck hanno
con forza confermato la volontà di
voler far partecipare a tutte le fasi
della trattativa le istituzioni al fine di
trovare una soluzione all’interno o
all’esterno della regione». Annunciato per domani mattina un incontro con la presidente Serracchiani.
PORDENONE. Provincia e Coop Itaca insieme
Motivare i “Neet”
Un progetto per motivare i giovani
u Provincia di Pordenone e Cooperativa sociale Itaca presentano il
progetto per contrastare l’emergenza Neet. Si tratta di un progetto per
dare nuove opportunità ai giovani
sfiduciati che non cercano più un lavoro e non partecipano a percorsi
formativi. In Italia sono il 27% della
fascia tra 15 e 29 anni.
Lunedi 10 ottobre, presso l’Auditorium della Regione di Pordenone,
sarà presentato “NEET. Progetto
Tutoring & Work Experience”, un
intervento che rientra nel piano
triennale provinciale per le politiche
giovanili volto a realizzare attività
di sperimentazione a favore dei giovani con fragilità, favorirne il processo di orientamento e di ingresso
nel mondo del lavoro. Tra i destinatari anche docenti e operatori delle
politiche giovanili che operano nel
Pordenonese presso servizi pubblici e del privato sociale. Gli obiettivi
principali riguardano lo sviluppo e il
potenziamento della rete degli operatori
territoriali
impegnati
nell’ambito delle politiche giovanili che, nello specifico, si occupano
di intercettare e orientare i giovani a
rischio di dispersione scolastica.
L’appuntamento del 10 ottobre è dedicato agli amministratori pubblici,
ai referenti dell’Azienda sanitaria,
agli operatori delle politiche giovanili, della scuola, dei servizi pubblici e del privato sociale che si occupano e che lavorano con i giovani.
flash
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REGIONE
L’ANNUNCIO. Serracchiani e Santoro confermano un accordo con Rfi a novembre
Ferrovia Sacile-Gemona flash
a breve la sua riapertura
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.
u «La riapertura della linea ferroviaria Sacile-Gemona sta diventando una realtà». Lo confermano la presidente della Regione Debora Serracchiani e
l'assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro:
«I dettagli dell'avvio della progettazione degli interventi infrastrutturali per la riattivazione
dell'intera linea, al fine di rispondere agli attuali standard di
sicurezza, e anche le specifiche
sui tempi per cantieri necessari
saranno contenuti in un Protocollo d'intesa tra Regione, Rete
Ferroviaria Italiana (RFI) e
Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane che sarà sottoscritto
entro il prossimo mese di novembre».
TRASPORTO E TURISMO.
Serracchiani precisa che grazie
proprio alla collaborazione con
Rfi e Fondazione Fs Italiane:
«Siamo riusciti a impostare un
programma di lavoro e impegni
LINEA FERROVIARIA ABBANDONATA.
reciproci, a partire dall'Accordo
Quadro di febbraio 2016, fino a
giungere a questo importante
traguardo: la prima linea ferroviaria in Italia che vedrà una gestione mista tra servizio di Trasporto Pubblico Locale (Tpl) e
servizio turistico-culturale, in
linea con quanto chiesto anche
dalle comunità locali».
«Il progetto di riattivazione - ha
aggiunto Santoro - riguarderà
l'intera linea Sacile-Gemona e
sarà articolato in due fasi ope-
rative, al termine
delle
quali potrà essere garantito
sia il servizio
TPL sia quello
turistico, con
l'impegno diretto
della
Fondazione
FS Italiane».
L’amministratore delegato di Rfi,
Maurizio
Gentile,
ha
concluso: «La
riattivazione è
un'ulteriore
tassello delle
attività che abbiamo in corso
con la Regione per il potenziamento del servizio ferroviario in Friuli Venezia Giulia e,
più in generale, del rilancio delle linee dedicate sull'intera rete
al TPL grazie alla cura del ferro
condivisa con il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti».
PALAZZO BELGRADO
Mostra fotografica
malghe
u Un affascinante viaggio alla
scoperta delle malghe, variegata realtà di storia e di cultura della nostra Carnia, l’esposizione fotografica “La mont,
il mont des bergjos” inaugurata oggi a Palazzo Belgrado e
visitabile fino al 7 novembre.
La mostra, iniziativa della fotografa Gigliola Di Piazza e
della scrittrice e studiosa delle
tradizioni e della cultura del
Friuli e della Carnia Novella
Del Fabbro, presenta ai visitatori un mondo ricco di tradizione in un ottica di attenzione e rilancio dell’intero montagna. Si vedono i pascoli, i
panorami che circondano gli
alpeggi, si osservano le scene
del lavoro quotidiano in malga, volti, ...
PIERGIORGIO ONLUS
AMBIENTE. Più fondi per l’attività dell’Arpa PAESAGGI TERRAZZATI. L’incontro mondiale
La prevenzione S. Pietro e Trieste
Stanziati 437 mila euro dalla Giunta Fvg La Regione ha scelto il Carso e le Valli
il monitoraggio situazioni particolari
del Natisone per la terza edizione
u La Giunta regionale
del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore all'Ambiente
Sara Vito, ha assegnato 437 mila euro all'Agenzia Regionale per
la Protezione dell'Ambiente (Arpa) per attività di monitoraggio e
prevenzione.
Nello specifico, Arpa si occuperà
di creare una modellistica delle
acque di falda della pianura friulana per verificarne la salute, eseguirà il monitoraggio biologico
dei cittadini esposti a possibili inquinanti nei siti industriali a Trieste e Monfalcone e valuterà gli effetti dei cambiamenti climatici sul
territorio regionale.
Inoltre, sempre la stessa Arpa at-
tuerà interventi connessi al monitoraggio, alla prevenzione e al
trattamento delle infestazioni di
chironomidi che interessano il territorio lagunare. Prevista anche la
messa in sicurezza del sistema informativo dell'Arpa mediante
l'acquisizione di materiale hardware e software che garantisca il
funzionamento delle attività dell'Agenzia in caso di emergenza.
«La Regione Fvg ha sostenuto la
scelta delle Valli del Natisone e del
Carso come teatri del terzo Incontro
mondiale sui Paesaggi terrazzati in
occasione di confronto sul passato e
sul futuro dei terrazzamenti. Questa scelta rafforza ancor più la convinzione che esiste un legame inscindibile fra agricoltura, paesaggio, storia e identità dei nostri territori capace di rendere unici i territori e difenderci da una visione totalizzante e massificante sia in termini agricoli che socioeconomici».
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Risorse agricole Cristiano
Shaurli nell'ambito del programma
di eventi dell'Incontro mondiale sui
Paesaggi terrazzati che vede protagonista il Fvg con San Pietro al Natisone, Topolò, Dordolla e Trieste,
con digressioni nelle aree di Pirano
(Slovenia) e Cherso (Croazia). Incontri, dibattiti, proiezioni, un contest per i documentari video, ma anche visite, passeggiate musicali e
degustazioni costituiscono il programma di un meeting che nelle
edizioni passate si è svolto in Cina e
in Perù e che quest'anno l'Italia
ospita in 10 sedi, tra cui quelle della
regione, dal 6 al 15 ottobre.
Ieri la prima tappa regionale si è tenuta a Trieste al Civico Museo di
Storia naturale con una mostra di
pannelli e supporti multimediali
volta a illustrare le funzioni ecologiche dei terrazzamenti, con la collaborazione del WWF e del Dipartimento Studi umanistici-Geografia dell'Università di Trieste. Domani, sabato 8, allo SMO (Slovensko Multimedialno Okno) di San
Pietro al Natisone.
45 candeline per i
disabili
u Compie 45 anni una delle
più longeve associazioni dedicate ai disabili del nostro
territorio. La Comunità Piergiorgio Onlus, fondata nel
1971 da don Onelio Ciani insieme ad altri disabili festeggerà domani, dalle 11 in poi, il
recente traguardo raggiunto,
insieme a tutti quelli che hanno contribuito a farla diventare una delle realtà più solide
della nostra regione nell’ambito dell’assistenza e recupero di persone con disabilità fisiche. La festa, che animerà a
Udine il quartiere di San Domenico dove la comunità è inserita, prevede la Santa Messa alle ore 11 e a seguire una
grigliata offerta in collaborazione con i gruppi Alpini di
Udine e Gradiscutta di Varmo.
Un momento conviviale al
quale però si accompagneranno anche una mostra fotografica, per ripercorrere tutta
la storia della comunità, e la
presentazione degli obiettivi
raggiunti e dei prossimi step.
MAIL [email protected]
ANNO I
N° 142
VENERDI 7 OTTOBRE 2016
7
CRONACA
ESPATRI. Negli ultimi tre anni è sparito l’1% della popolazione GIULIO REGENI. Via la scritta da Trieste
Tanti i giovani in fuga Rimosso lo striscione
un fenomeno friulano
Il sindaco Di Piazza: crea assuefazione
In Fvg la percentuale relativa risulta tra le più alte d’Italia
.............................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u La fuga di cervelli e soprattutto di
giovani è un fenomeno che interessa, in maniera massiccia anche la
nostra regione.
Il 2015 comunque ha registrato un
calo di emigranti friuliani e giuliani,
in controtendenza rispetto al resto
del paese.
IL FENOMENO. Da Trieste a Udine, dalla Carnia alla Bassa Friulana,
sono ben 4.130 i giovani che hanno
preso il passaporto e dato l’addio al
proprio paese. Secondo i dati
dell’Aire (Associazione italiani residenti all’estero) questo dato risulta in calo rispetto a quello record del
2014: 4.831 espatri certificati.
L’anno prima ancora la cifra era decisamente più bassa (3.646), sommando le cifre degli ultimi tre anni
risulta che hanno lasciato affetti e familiari in cerca di fortuna ben
12.607 uomini e donne, vale a dire
l’1% della popolazione. Si tratta di
una popolazione pari a quella di
Fontanafredda o Spilimbergo.
In realtà la dimensione del fenomeno è ancora più preoccupante di
quanto risulti dai dati ufficiali: infatti una quota di coloro che decidono
di andarsene, provvisoriamente o
per sempre, per vari motivi non si
iscrive all’Aire, rendendo le statistiche di fatto sottostimate.
Sempre in termini statistici, il dato
del 2015 (4.130), se rapportato con
la popolazione dell’intera regione
ADDIO GIOVANI. Fenomeno preoccupante anche in Fvg
Fvg (circa 1,2 milioni di abitanti)
produce un rapporto che ci fa balzare nella classifica delle regioni con
la maggiore incidenza di espatriati.
In termini di paragone, nel vicino
Veneto, che conta quasi 5 milioni di
abitanti, se ne sono andati in 10.374,
poco più del doppio dei friulani, ma
con una popolazione quattro volte
più grande. Stesso discorso vale per
la Lombardia: 20.088 partenze, ma
una popolazione di 10,1 milioni di
abitanti.
Quali sono le mete più ambite? Le
nuove terre promesse sembrano essere metropoli come Londra, Berlino, Barcellona e Madrid. La capitale
della Catalogna, è ancora di gran
moda, ma qualcuno ora punta più
verso Madrid perchè a Barcellona,
per trovare un impiego, è obbligatorio conoscere oltre allo spagnolo anche il catalano. Tra le mete extraeuropee la nuova tendenza è il Brasile,
seguito a grande distanza da Stati
Uniti e Australia. Nella top ten pure
Croazia, Germania, Belgio, Brasile,
Australia, Canada e Regno Unito.
UDINE. Accertato dalla Guardia di Finanza un tenore di vita al di sopra di quanto dichiarato
Vita da “escort” ed esentasse
redditi bassi e auto di lusso
u Quella della “bella vita” è senza
dubbio una scelta di vita, non priva
di pericoli, ma è altrettanto fuori di
dubbio che risulti economicamente lucrosa. E spesso esentasse.
Lo dimostra una recente vicenda
che ha coinvolto una “escort” solita praticare il mestiere più vecchio del mondo nella provincia
friulana.
La Guardia di Finanza di Udine,
oggi gli ha contestato circa 300
mila euro di redditi non dichiarati.
Risultato ottenuto dopo aver incrociato i dati delle sue dichiarazioni dei redditi e le sue proprietà
patrimoniali. Riscontrata una evidente discordanza, sono partite le
indagini.
Pur dichiarando dal 2010 in poi
redditi annui non superiori a 10
mila euro, ostentava un tenore di
vita ben più agiato, possedendo
due appartamenti, diversi garage e
terreni, quattro cavalli, un'autovettura di lusso, un motoveicolo
e alcune polizze assicurative.
In base all'analisi delle movimentazioni dei conti correnti, sui quali
venivano accreditate consistenti
somme di denaro in contanti, le
Fiamme gialle hanno ricostruito il
reale giro d'affari della donna, stimandolo attorno ai 60.000 euro all'anno, che nell’arco di un quinquennio fanno, appunto, 300 mila.
Dopo le polemiche di ieri, questa mattina il sindaco Roberto
Di Piazza ha dato disposizioni
agli uffici comunali di rimuovere lo striscione per Giulio Regeni, che da oggi non campeggia
più sulla facciata del palazzo
municipale di piazza Unità a
Trieste.
Il primo cittadino ha così deciso
di anticipare la discussione della
mozione presentata da quattro
consiglieri comunali di maggioranza - Piero Camber e Claudio
Giacomelli di Forza Italia, Paolo Polidori della Lega e Vincenzo Rescigno della Lista Dipiazza – nella quale si chiedeva proprio di togliere lo striscione.
Di Piazza con questo blitz ha voluto appoggiare la tesi secondo
cui l’esposizione del manifesto
giallo (affisso dal 20 febbraio)
potrebbe creare ‘assuefazione’ e
diventare un modo per "lavarsi
la coscienza" di fronte al caso,
ancora ben lontano da una soluzione. Un gesto volutamente
polemico nei confronti del Partito Democratico, accusato dal
primo cittadino di aver strumentalizzato lo striscione, rischiando unicamente di politicizzare la
vicenda dell’uccisione del ricercatore friulano.
Sull’argomento è intervenuta
anche la segretaria regionale del
Pd Antonella Grim, definendo
la rimozione dello striscione
«Un fatto grave che suscita legittimamente sdegno tra i cittadini».
Per la Grim: «Quello striscione
deve essere rimesso al suo posto, perché non possiamo smettere di chiedere verità e giustizia
per un giovane figlio della nostra regione e profondamente legato a Trieste, la cui vicenda è
una ferita ancora più che aperta».
L’intervento della segretaria regionale Pd si conclude replicando all’accusa di strumentalizzazione: «Accuse surreali: hanno
fatto tutto da soli, presentando
una mozione urgente fortemente connotata politicamente. Dipiazza non cerchi di gettare fumo negli occhi riversando la colpa sul Pd: si assuma finalmente
la responsabilità di governare e
di essere il sindaco di tutti».
SPILIMBERGO. Niente rimborso dal fisco per l’agente di commercio
Una virgola in meno
e paga 100 volte l’Iva
u A volte capita di pagare troppe
tasse e di passare mesi ad aspettare
il rimborso, ma quanto è successo
ad un contribuente di Spilimbergo
rasenta l’assurdo.
Luca Schiavon, agente di commercio, lo scorso 22 agosto ha pagato direttamente online l’Iva trimestrale utilizzando un modello
F24.
Distratto da qualche cosa, però, ha
finito per pagare non la accettabile
somma di 967,30 euro, ma cento
volte tanto. Infatti, dimenticandosi di mettere la virgola, la cifra si è
trasformata in quasi centomila euro (96.730 euro) che dopo aver
schiacciato il tasto “Invio” sono
stati inesorabilmente “succhiati”
dal suo conto corrente, che per
colmo di sfortuna, conteneva una
rilevante quantità di denaro per
una transazione immobiliare da
poco conclusa.
Dopo essersi precipitato nel più
vicino ufficio dell’Agenzia delle
entrate ed aver spiegato l’errore
fatto, la risposta è stata tutt’altro
che tranquillizzante per il povero
agente di commercio.
Dagli uffici hanno spiegato che
non vi sarà nessun rimborso immediato, ma solo la garanzia di
una compensazione dei futuri debiti. In pratica, non pagherà più
tasse per i prossimi 25 anni. Magra consolazione visto che Schiavon arriverà alla soglia degli 80
anni prima di poter raggiungere la
parità.
A fare ancora più rabbia è la spiegazione fornitagli: il sistema dei
rimborsi delle Agenzia delle Entrate è standardizzato e solo nel
2017 sarà disponibile agli uffici la
dichiarazione del 2016 e sarà dunque possibile verificare, per i funzionari dell'Agenzia delle Entrate,
la veridicità delle dichiarazioni di
Schiavon. Nel frattempo Nisba.
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ANNO I N° 142 VENERDI 7 OTTOBRE 2016
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CRONACA / Udine
RICHIEDENTI ASILO. Honsell e Nonino consegnano alla Turco un rapporto sulla situazione attuale
L’insostenibile peso dell’ospitalità
Il sindaco chiede aiuto: «Flussi via terra, urge intervento parlamentare, diplomatico e governativo.
Il Comune di Udine è stato lasciato da solo a gestire migliaia di persone, il Ministero ci aiuti, ora!»
u «L’IMMIGRAZIONE è uno dei
problemi più complessi e drammatici con il quale ci confronteremo ancora nel futuro, per questo
mi sembra improprio parlare di
emergenza e non di strutturalità
del fenomeno». E' questo il concetto espresso, già nel luglio 2015,
dal ministro dell'Interno Angelino
Alfano, ed è lo stesso che oggi, in
linea retorica, è stato più volte ribadito dall'ex onorevole Livia
Turco, presidente del Forum Immigrazione del Partito Democratico, a colloquio con il sindaco di
Udine, Furio Honsell.
Quattro “chiacchiere” volute dallo stesso primo cittadino che, tutt'altro che retorico, ha espresso
con viva fermezza la necessità
d'intervento e di aiuto economico
da parte del Ministero nella gestione dei richiedenti asilo. Ospiti che
a Udine, vista la posizione geografica, per numero sono ben oltre la
soglia critica. A penalizzare anche
il fatto che il Ministero, non rico-
I numeri: Nel 2016
Udine ha gestito 4800
persone.
noscendo il fenomeno migratorio
via terra ma solo via mare, scarica
sui piccoli Comuni l'onere di
un'organizzazione d'accoglienza
immane, al di sopra delle loro possibilità e senza la promessa di un
rientro economico, anche grazie a
un piano ben delineato.
«I richiedenti asilo che entrano in
Italia via terra e non via mare - ha
spiegato il sindaco - vivono
un’evidente disparità di trattamento; inoltre, i tempi della sola
Commissione in regione delegata
per lo svolgimento delle pratiche,
quella di Gorizia, sono lunghissi-
Sindaco: «Questi
ragazzi vivono il
dramma di un progetto
di vita spezzato»
mi» e questo aggiunge un carico
da novanta sulla gravità del problema.
E qui si ritorna al “tormentone”
iniziale: «Urge un piano nazionale
che trasformi l'emergenza in risorsa», così come ha sottolineato il
«AGIRE D’URGENZA!». ECCO LE RICHIESTE DEL SINDACO FURIO HONSELL
u SI CHIEDE che gli enti locali
come il Comune di Udine non
vengano abbandonati a gestire
una problematica di carattere assolutamente
sovracomunale,
sulla quale non hanno peraltro
alcun controllo. Che tutti i richiedenti asilo in Italia siano
trattati e gestiti in modo uguale:
non possono esserci richiedenti
asilo di serie A e di serie B. Sia
che essi giungano in Italia via
mare, sia che lo facciano via terra devono tutti avere lo stesso
trattamento. Ci deve essere un
Sistema unico di accoglienza,
sia in termini di logistica che di
contributi. In particolare, esattamente come avviene per l’emergenza dei richiedenti asilo provenienti via mare dal Nord Africa, i contingenti dei richiedenti
asilo giunti via terra provenienti
dai confini di Italia-Austria e Italia-Slovenia non possono essere
lasciati in carico ai soli Comuni
sede di questura, ma deve essere
affidata proporzionalmente anche ad altri Comuni.
Deve essere istituita una commissione congiunta parlamenta-
re e governativa per mettere a
fuoco le problematiche specifiche del flusso proveniente via terra attraverso il confine Italia-Austria e Italia-Slovenia. Deve essere istituita una Commissione
aggiuntiva a quella di Gorizia per
chi arriva via terra. I loro trascorsi
sono molto più articolate di coloro che giungono via mare. Vanno assolutamente accelerati i
tempi di analisi. Va armonizzata
con i Paesi contermini l’interpretazione delle norme dei trattati di
Dublino.
E ANCORA:
Deve essere chiarito come procedere, rispetto alle misure di accoglienza, qualora i richiedenti
asilo siano nella fase di ricorso
dopo un diniego e in quella eventualmente successiva in cui la richiesta di asilo venga rifiutata definitivamente. C’è il rischio concreto che i cosiddetti diniegati, se
non gestiti, diventino a quel punto, dopo oltre un anno nel nostro
Paese, davvero invisibili. Non risulta infatti che esistano forme
organizzate di rimpatrio, per
esempio con l’Afghanistan. Questi accordi andrebbero stipulati
oppure, se si ritiene di fare un corridoio umanitario, vi sia una ripartizione tra i diversi Paesi interessati. È indispensabile che i
richiedenti asilo possano da subito essere inseriti in programmi
di integrazione e preparazione al
loro ingresso nella vita attiva in
Italia o in Europa, e per fare questo le quote in carico ai Comuni
devono essere maggiormente
equilibrate. Favorire le attività
per il ricongiungimento dei minori giunti sul territorio italiano
con i loro familiari anche in altri
Paesi europei, e promuovere
l’asilo politico europeo. Vi sia
pertanto la promozione del sistema di accoglienza diffuso
S.P.R.A.R. evitando il moltiplicarsi di altri sistemi, stabilendo
premialità per gli Enti locali disponibili, in sintonia con quanto
già previsto dal D. Lgs. 119 del 22
agosto 2014 per i Comuni del
Sud.
Vengano istituiti Centri di prima
accoglienza, strutture collettive,
sostenibili rispetto al territorio.
parlamentare, Gianna Malisani
presente all’incontro, e come già
sentito lo scorso giugno da un convegno di Confindustria. Belle parole e buoni propositi, ma a Udine
il fiume ha tracimato, il Comune è
indebitato fino al collo e il sindaco
sta perdendo le staffe: «Il Comune
di Udine - tuona - è stato lasciato
da solo a gestire migliaia di perso-
ne indigenti» e poi, chiedendo fatti
e aiuti subito, inquadra lo scenario
alla Turco: «A partire dall’estate
2013, a Udine si è verificata una
crescita impressionante di arrivi di
richiedenti asilo. E il fenomeno è
in aumento, con tutti i rischi di ordine pubblico che ne conseguono». Si intende il flusso che entra
in Italia via terra attraverso la fron-
tiera con l’Austria, a Tarvisio, o
con la Slovenia, proveniente per lo
più da Afghanistan, Pakistan e
Medio Oriente. «Sono tutti indigenti - insiste il sindaco - e quindi
hanno diritto all’accoglienza immediata. Negli anni passati i flussi
erano ridotti e gestibili attraverso
il programma S.P.R.A.R., ma ora
non più. Gli stranieri si fermano in
città perché sede della Questura
più vicina al confine, e vengono
indirizzati dalle polizie di frontiera dopo il completamento delle
procedure di fotosegnalazione e di
formalizzazione delle rispettive
richieste di asilo politico o umanitario». A Udine, dunque, rimangono per un tempo indeterminato
nell’attesa che le loro pratiche
vengano espletate. Tra gli arrivi ci
sono anche “gli allontanati” da altri Paesi Europei e sono quindi casi
“Dublino”, con pratiche giurassiche, anche oltre un anno.
«Per garantire loro una accoglienza dignitosa, - spiega poi Honsell in assenza di sufficienti posti
S.P.R.A.R. a livello nazionale, abbiamo avviato, in collaborazione
con la Prefettura di Udine e soggetti del terzo settore un programma chiamato Aura, Accoglienza
Udine Richiedenti Asilo, che oggi
conta 300 posti al costo di 32 euro
a persona (fondi ministeriali). Va
sottolineato che, se Udine non
avesse ideato e promosso questo
programma, nessun altro ente statale o regionale avrebbe mosso dito».
«E’ indispensabile e in tempi rapidi, - lancia il monito il sindaco razionalizzare e prestare attenzione alla problematica della gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo giunti in Italia via terra
dall’Austria e dalla Slovenia, sia
sotto il profilo normativo che di-
«In Europa è in atto
una tragica selezione
dei richiedenti asilo»
plomatico e operativo, a livello
nazionale ed Europeo, pena l’ingestibilità del fenomeno!».
«Questo flusso di migranti - conclude amareggiato il primo cittadino - fa capire che in Europa è in
atto una tragica selezione dei richiedenti asilo: quelli più abbienti
e più capaci vengono assorbiti dal
Nord Europa mentre quelli più fragili e più indigenti vengono via via
filtrati verso sud, fino a far loro
riattraversare la frontiera con
l’Italia. In assenza di responsabilità condivisa tra i partner europei,
tutti gli strumenti messi in campo
sono un boomerang sociale che
rende l’Italia l’anello debole
dell’Europa a vantaggio dei trafficanti di essere umani».
© BLU
MAIL [email protected]
ANNO I
N° 142
VENERDI 7 OTTOBRE 2016
9
CRONACA / Udine
SCONTRO. Dramma esodati scuola, in Aula si rovesciano i ruoli
L’Amministrazione vince il Premio Award Ecohitech
Pittoni fa il verso a Paviotti Udine, comune...
«maleducata e inadeguata» “illuminato”
«Assurdo che il Pd, “partito dei lavoratori”, ignori la questione»
..........................................................
...
... LUCIA BURELLO
... [email protected]
.
u RIASSUNTO delle puntate precedenti: alla conferenza dei capigruppo in Consiglio, il leader del
Carroccio, Mario Pittoni esprime
l’urgenza di parlare sul rischio esodati della scuola. Il Pd lo stoppa immediatamente e tira oltre. A quel
punto Pittoni sbotta e minaccia:
«La Lega Nord non parteciperà più
a queste sedute consiliari. I veti del
Pd soffocano ogni voce contraria
alla linea della maggioranza. La
nostra presenza è quindi inutile».
Il giorno a seguire sale sul ring il
consigliere Pd, Monica Paviotti,
lanciando una difesa che, a sommi
capi, suona così: “ci sono cose più
urgenti da trattare, Pittoni se disatteso diventa maleducato e scomposto».
E arriviamo al contrattacco di oggi, che vede un ex senatore decisamente fuori dagli schemi o, forse è
meglio dire, dai gangheri: «Io arrogante e scomposto? Beh, Se devo scendere allo stesso livello del
linguaggio della Paviotti, non posso che definirla, oltre che politicamente non all'altezza, decisamente poco educata».
Insomma, secondo l’ex senatore,
quando ce vo’ ce vo’, perché in politica, gli attacchi non devono essere personali.
«Da responsabile federale Istruzione del Carroccio – continua Pittoni - conduco una campagna a tut-
LA LEGA AL CONTRATTACCO.
ti i livelli istituzionali per salvare il
posto di lavoro a decine di migliaia
di docenti esperti. Surreale essere
accusato da Paviotti di “arroganza” per aver sollecitato la discussione su una questione che tocca il
futuro di centinaia di concittadini,
specie se a frenare - e qui il leghista
ci sorprende con un gancio elegantemente assestato - è un'esponente
di quello che un tempo si presentava come il “partito dei lavoratori”».
«Cara Paviotti, - continua Pittoni
agguerrito - è vero che “le mozioni
hanno tutte pari dignità”, ma può
succedere che alcuni temi siano
più urgenti di altri, come in questo
caso riconosciuto da tutte le opposizioni che, le ricordo, a Udine rappresentano quasi due terzi dei cit-
tadini. I “colleghi di minoranza” si
sono resi disponibili a discutere le
loro mozioni dopo quelle sui precari della scuola. Se non si può fare, è solo per la “strenua” opposizione della stessa Paviotti che, da
vera “democratica”, chiede addirittura che l'opposizione rinunci
proprio a discuterle». E qui Pittoni
lancia un vero montante.
E in conclusione informa i cittadini: «Pochi sanno che a Udine si
fanno talmente tanti consigli comunali, che in quello di lunedì
scorso si ha lavorato a mozioni depositate un anno fa. Evidente che
l'obiettivo non è “ottimizzare le
spese”, ma togliere l'unico spazio
dove le opposizioni possono portare le proprie ragioni». Diretto, e
fine.
L’INIZIATIVA. Passeggiata cittadina tra vecchi e nuovi palazzi
Udine si mette in... cammino
Partenza domenica mattina, percorso sette chilometri
u IN CAMMINO sulle orme dei
vecchi e nuovi palazzi e siti istituzionali. Sarà dedicata agli storici,
ma anche ai nuovi, edifici sedi di
amministrazioni pubbliche, teatri,
musei e molto altro ancora la V
edizione della Giornata del camminare, in programma domenica 9
ottobre alle 9 con partenza dal
Teatro Palamostre (via Ampezzo)
e arrivo intorno alle 12.30 al parco
McBride sempre nella stessa via.
Dopo il successo della passata edizione con circa 100 partecipanti,
anche quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di ade-
rire
all’edizione
nazionale
dell’iniziativa con un programma
dedicato ai parchi, alla storia,
all’arte, alle relazioni, allo sport e
al movimento. Scopo dell’iniziativa è diffondere la cultura del
camminare e la consapevolezza
che l’abitudine al camminare porta al benessere psicofisico. La
camminata di circa 7 chilometri
sarà accompagnata da alcuni
esperti in architettura, storia e materie sanitarie che illustreranno l'evoluzione della città anche dal
punto di vista igienico sanitario.
Verrà distribuito a tutti i partecipanti anche un opuscolo informativo contenente le schede degli
edifici che verranno illustrati lungo il percorso e a metà itinerario è
previsto un ristoro offerto da Udine Mercati. Per info www.comune.udine.org.it.
u IL COMUNE di Udine vince il prestigioso Award
Ecohitech, il più importante
riconoscimento assegnato
alle aziende e agli enti pubblici per il raggiungimento
di significativi risultati in tema di eco-compatibilità e risparmio energetico attraverso l’adozione di tecnologie innovative. Il premio è
stato ritirato ieri pomeriggio, 6 ottobre, a Padova Fiere, all'interno della mostra
Illuminotecnica, dall'assessore alla Mobilità e Ambiente, Enrico Pizza, e dai tecnici degli uffici Servizio pianificazione energetica e Contratti di servizio del Comune.
In questa edizione 2016 il
premio era rivolto in particolare alle Pubbliche Amministrazioni per aver incentivato l’utilizzo di tecnologia a
Led nell’illuminazione e l’arredo urbano. E a vincere il
premio è stato proprio il progetto realizzato da AcegasApsAmga per conto dell'amministrazione comunale del capoluogo friulano per
la riqualificazione di 9.250
punti luce. Un investimento
pari a circa 4 milioni di euro,
sostenuto interamente dal
Consorzio Stabile Energie
Locali, di cui fa parte AcegasApsAmga, e che si ripaga
con i risparmi sui consumi di
energia elettrica dell'illuminazione pubblica dei prossimi nove anni contrattuali.
«Un intervento storico –
commenta Pizza – per la città del Malignani. Udine, infatti, è stata la terza città
europea ad avere l'illuminazione elettrica pubblica nel
1889 e con questo lavoro
prezioso dei nostri uffici e
delle maestrie di AcegasApsAmga facciamo un altro
balzo nel futuro. Più luce in
città, più risparmio energetico e un beneficio fondamentale per l'ambiente. Dal
punto di vista della Co2 –
conclude – è come se avessimo piantato 40 mila nuovi
alberi e sono davvero orgoglioso di questo risultato di
squadra».
L’Ateneo aderisce al Rus
flash
SVILUPPO
SOSTENIBILE,
L’UNIVERSITÀ
PARTECIPA
IL TRAGUARDO
Assegnato il Premio
di laurea Lombardi
u Con una tesi di laurea dedicata
alla sicurezza sul lavoro del piccolo imprenditore agricolo, Roberta Tocchet, laureata con lode
all’Università di Udine in Economia aziendale nella sede di Pordenone, ha vinto la VI edizione del
premio di laurea in ricordo del magistrato “Giuseppe Lombardi”.
LA PREMIATA. R. Tocchet
u L’UNIVERSITÀ di Udine
ha aderito alla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), prima esperienza di coordinamento e condivisione tra tutti gli atenei
italiani impegnati sui temi
della sostenibilità ambientale
e della responsabilità sociale.
La Rete nasce con l’obiettivo
di diffondere la cultura e le
buone pratiche di sostenibilità anche e soprattutto
all’esterno degli atenei, mettendo in comune competenze ed esperienze, per incrementare gli impatti positivi in
termini ambientali, etici, sociali ed economici delle azioni messe in atto dalle singole
università.
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ANNO I N° 142 VENERDI 7 OTTOBRE 2016
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SPORT Calcio
ITALIA. Belotti e Immobile reclamano spazio. Montolivo out: crociato lesionato
Nazionale, il carattere c’è
il gioco è ancora latitante
Atteggiamento “non consono”
NIENTE STRETTA
DI MANO, PELLÈ
TORNA A CASA
Buon punto con la Spagna, ma domenica con la Macedonia ci si aspetta di più
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...
... LUCIANO PATAT
... [email protected]
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u Per un'ora è stata un pugile suonato. Colpito da ogni direzione,
barcollante, pronto a cadere al
tappeto. Poi, dopo il cazzotto di
Vitolo, l'Italia è risorta e per poco
non ha piazzato il colpo del kappaò alla Spagna. Prendiamo in
prestito alcune metafore pugilistiche per riassumere il match di ieri
sera allo Juventus Stadium, valido
per le qualificazioni ai Mondiali
2018.
Gli azzurri del ct Giampiero Ventura, a un passo dal baratro, hanno
trovato il colpo di reni per cavarsi
d'impaccio, conquistando un prezioso pareggio. Un risultato da
non disprezzare, che ha certificato
come a questa squadra, in ogni caso, il carattere non manchi. Le lacune, ahinoi, sono altre. Le conoscevamo, ma la Spagna ce le ha
sbattute sul muso. Finché le Furie
rosse hanno premuto il piede sull'acceleratore del pressing, la nostra selezione ha sbandato come
una barca in preda ai marosi. Ogni
qualvolta il portatore di palla è
stato attaccato, ha faticato a far ripartire la manovra, complice anche l'ottima occupazione degli
spazi da parte della squadra di Lopetegui. Certo, sul piano del palleggio non si può pretendere di
competere con il “tiki-taka” iberico, ma qualcosa di meglio si sperava di vedere.
Già, perché lo schema in certi
fatti, giusto così. Ieri, oltre al palleggio, sono mancati ampiezza e
movimento senza palla. Sarà un
caso, ma l'ingresso di Ciro Immobile e Andrea Belotti ha rivitalizzato la squadra. Meritano più spazio?
Ventura, probabilmente, ci sta
pensando e una risposta potrebbe
arrivare già domenica, dalla partita contro la Macedonia a Skopje
valida per la terza giornata del
gruppo G. Oltre al “punito” Pellè,
non ci sarà nemmeno Riccardo
Montolivo, che ieri ha rimediato
una lesione al crociato sinistro: al
suo posto, ecco il granata Marco
Benassi. Il risultato conta, d'accordo, ma è ora di mostrare un
gioco più convincente. Ventura
sta lavorando, diamogli tempo:
ma l'Italia, per blasone, deve far
vedere qualcosa di più. Già a partire da domenica.
IN GOL. De Rossi, dal dischetto, ha firmato l’1-1
frangenti ha ricordato molto un
calcio dal sapore antica: palla lunga per il perticone Graziano Pellè,
sperando proteggesse palla e facesse salire la squadra, con gli altri a pedalare. Ma il bomber emigrato in Cina, prima di compiere
la sciocchezza di non stringere la
mano al commissario tecnico dopo la sostituzione (le conseguenze
le leggete qui a fianco) è finito
stritolato nella morsa dei difensori
avversari. Non è tutta colpa sua,
sia chiaro: semplicemente, l'Italia
non riusciva a uscire dal guscio e il
povero Eder ha visto il primo pallone giocabile dopo quasi 40 minuti.
Ci voleva una “sberla” e il gol di
Vitolo dopo uno dei rarissimi errori di Gigi Buffon ha finito con il
rivitalizzare gli azzurri. La reazione - e questo è positivo - è stata di
grinta e determinazione, con il rigore di Daniele De Rossi che ha
rimesso il match in parità. A conti
CALCIO FEMMINILE. Tavagnacco, pronte anche Pochero (Italia Under 23)e Clelland (Scozia)
Tre gialloblu con le Nazionali
Tris di gare per Del Stabile
u Tempo di Nazionale per le calciatrici dell'Upc Tavagnacco. Tre
gialloblu, infatti, si apprestano a
rispondere alla chiamata delle rispettive selezioni. La prima è Sofia Del Stabile che, con l'Italia Under 19, parteciperà alla prima fase
di qualificazione per i Campionati
Europei. Sofia sarà impegnata dal
9 al 24 ottobre agli ordini del tecnico federale Enrico Sbardella.
Dopo alcuni giorni di allenamento
a Roma e un'amichevole contro la
locale squadra Res, l'attaccante
gialloblu e le sue compagne giocheranno a Skopje, in Macedonia,
contro il Galles (18 ottobre alle
14.30), Macedonia (20 del mese,
stessa ora) e Irlanda (23 ottobre,
sempre 14.30).
Settimana in azzurro anche per
Ambra Pochero, che con l’Italia
Under 23 sarà impegnata nello
stage al Villaggio Azzurro di Novarello, in programma dal 16 al 20
ottobre. È prevista pure un’amichevole contro la Nazionale italiana femminile A mercoledì 23
ottobre. Infine, anche bomber Lana Clelland volerà nel suo Paese,
la Scozia, per la partita del 20 ottobre contro l’Olanda.
SOFIA Del Stabile
Graziano Pellè torna a casa. All'attaccante non è stata perdonata la
mancata stretta di mano con il ct
Giampiero Ventura dopo la sostituzione nel corso del match con la
Spagna. Niente Macedonia, dunque, per lui, come deciso dal commissario tecnico e dalla Federazione. “Far parte della Nazionale - si
legge nel comunicato della Figc comporta la condivisione di valori e
l’assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a cominciare dal rispetto nei confronti dello
staff, dei compagni di squadra e dei
tifosi”. Pellè ha recitato il mea culpa
su Instagram: “Ho fatto una cavolata, chiedo scusa a tutti”.
UDINESE. Elongazione al gemello mediale per il regista
Widmer fa progressi
si ferma Ciccio Lodi
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... REDAZIONE SPORTIVA
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u Prosegue il percorso di recupero
di Silvan Widmer. L'esterno svizzero, dopo l'infortunio alla spalla
rimediato in allenamento quasi un
mese fa, continua a lavorare regolarmente con la squadra, evitando
solo le situazioni potenzialmente
pericolose per l'articolazione. Giovedì prossimo, 13 ottobre, Widmer sarà a Roma per un consulto a
Villa Stuart dal professor Mariani
che lo ha operato di recente. Se la
visita darà esito positivo, lo sviz-
zero potrà cominciare il suo percorso di riabilitazione.
Per una notizia positiva, eccone
una meno buona. Ciccio Lodi ha
riportato una elongazione al gemello mediale della gamba sinistra: questo l'esito degli esami effettuati oggi sul regista campano,
che aveva accusato problemi fisici qualche giorno fa in allenamento. La presenza di un piccolo
versamento impedisce di approfondire per ora la diagnosi, ma la
prossima settimana è prevista
un'ecografia che chiarirà l'entità
dell'infortunio.
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ANNO I
N° 142
VENERDI 7 OTTOBRE 2016
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SPORT Vari
L’EVENTO. Iscrizioni verso quota 1.400: si spera di arrivare fino a 2.000
Spirano venti di Barcolana
Trieste è pronta per la festa
Domenica la 48esima edizione della regata d’autunno organizzata da Svbg
Fast and Furio Sailing Team è favorito, ma se la dovrà vedere con Maxi Jena
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... REDAZIONE SPORTIVA
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u L'attesa è finita. Mancano soltanto due giorni e Trieste, poi, si
potrà godere la sua Barcolana. La
48esima edizione della “regata
più affollata del Mediterraneo”,
organizzata dalla Società Velica
di Barcola e Grignano, è in programma domenica 9 ottobre e come di consueto si appresta ad ammantare di magia il capoluogo
giuliano.
In città sale l'attesa e le iscrizioni
per l'appuntamento veleggiano - è
il caso di dirlo - verso quota 1.400.
Negli scorsi giorni, Trieste ha accolto le tante manifestazioni a
compendio della Barcolana, contribuendo a scaldare gli animi in
vista dello spettacolo che tra due
giorni caratterizzerà il golfo, “invaso” dalle tante vele colorate capaci di dare una pennellata di
emozione alla classicissima regata d'autunno. Il naso, intanto, è
puntato verso il cielo con l'auspicio di un meteo favorevole.
Tra i protagonisti più attesi c'è il
Fast and Furio Sailing Team: dopo 1.100 miglia di navigazione, il
Maxi 72 che ha al suo attivo un
lungo palmares di vittorie tra Mediterraneo e l’Atlantico - tra cui il
prestigioso riconoscimento di
Boat of the Year dell’International Maxi Association nel 2013 vuole piazzare il colpaccio anche
alla Barcolana. I tanti triestini a
L’EDIZIONE 2015 della “Regata d’autunno”
bordo, tra i quali il team manager e
timoniere Furio Benussi, il navigatore Andrea Visentini e Giulio
Giovannella a prua, confidano di
essere profeti in patria. Dovranno
fare i conti però con Maxi Jena,
Già aperto il Villaggio
più grande della storia
con 40 mila metri quadri
vincitore nel 2009 e con un timoniere di grande esperienza come
Mitja Kosmina, anche lui desideroso di trionfare nella sua Trieste.
Ci sarà anche Sir Ben Ainslie, vincitore dell'ultima edizione della
Coppa America a San Francisco
nel 2013. Insomma, si preannuncia una bella battaglia in mare a
favore di uno spettacolo che, da
sempre, è il “sale” di questa manifestazione.
Le emozioni, però, non saranno
soltanto quelle respirate tra le onde. I tanti visitatori di Trieste, infatti, possono già godere del Villaggio Barcolana, il più grande mai
realizzato. Shopping per tutti, con
la nautica in primo piano (ma non
solo), buona tavola e cultura sono
soltanto alcuni degli ingredienti
offerti dai 190 stand dislocati in ol-
(FOTO ARCHIVIO BARCOLANA/STUDIO BORLENGHI)
tre 40 mila metri quadrati di superficie. Il cuore del Villaggio resta sempre collocato sulle Rive,
con i suoi 720 metri di sviluppo
lineare ai quali si devono aggiungere quelli della Stazione Marittima (240), del Molo Audace (250)
e di Ponterosso (310). Un piccolo,
grande mondo con il mare in primo
piano, ma anche di tanti spazi e curiosità tutti da scoprire.
L'attesa, dunque, è quasi finita. La
Barcolana è pronta ancora una
volta pronta a incantare i visitatori
e gli amanti degli sport in mare.
Una regata capace di regalare all'autunno, come sempre, una magia speciale.
BASKET. Affare fatto con la guardia Usa ex Boston Celtics e Bologna. Coach Lardo: «Può farci fare un gran salto di qualità»
Colpaccio Gsa: arriva la star Allan Ray
u E anche l'ultimo tassello è al posto giusto. E che “pezzetto del mosaico”, poi! L'Apu Gsa Udine
chiude il roster con il botto, ingaggiando l'americano Allan Ray. La
guardia statunitense, ex Boston
Celtics e reduce dall'esperienza
con Bologna lo scorso anno, ha
detto sì alla proposta del club bianconero e all'inizio della prossima
settimana sarà a Udine, a disposizione di coach Lino Lardo.
Nato a New York il 17 giugno
1984, si mette in luce in Ncaa nei
Wildcats, guadagnandosi l'attenzione dei Boston Celtics che, nel
2006, gli schiude il mondo della
Nba. L'anno successivo, Ray as-
PASSATO ITALIANO. Allan alla Granarolo
(FOTO SERRA/VIRTUS BOLOGNA)
saggia per la prima volta l'Italia
con il passaggio alla Virtus Roma.
Poi si trasferisce a Ferrara e, da là,
a Montegranaro. Torna all'estero
grazie alle esperienze con Krka
Novo Mesto, Pau Ortghez e Ratiopharm, conquistando nel 2014
il titolo croato con il Cedevita Zagabria. Poi, ecco due stagioni con
la Virtus Bologna e, ora, l'approdo
a Udine.
Raggiante coach Lardo: «Ringrazio la società per avermi messo a
disposizione un giocatore di altissimo livello. È un ragazzo in grado
di farci fare un salto di qualità notevole, di una guardia di valore assoluto con un passato importante».
Domenica l’esordio
Delser a Marghera,
ma senza capitan
Debora Vicenzotti
u LA LIBERTAS Basket
School targata Delser è pronta all'esordio. Domenica, alle
18, le udinesi sono pronte al
debutto sul parquet di Marghera nella prima giornata
della serie A2 femminile.
Grandi le aspettative per il
match, ma c'è una brutta notizia che riguarda capitan Debora Vicenzotti. L'ala classe
1989 ha subìto ieri un infortunio in allenamento e, con
buona probabilità, non sarà in
campo contro le Giants.
«È fondamentale cominciare
la stagione nel migliore dei
modi - commenta il coach
della Delser, Waldi Medeot
(nella foto) -. Sappiamo che la
partita di domenica sarà molto difficile per molteplici fattori, uno su tutti l’infortunio di
Debora che ci toglie gli equilibri di squadra acquisiti in
preparazione. Probabile che
al suo posto si debba adattare Ofomata. Sono comunque
fiducioso per la gara».
Ginnastica ritmica
Domani in pedana
le stelle di Rio
Via pure alle gare
u LE STAR dei Giochi di Rio
domani in pedana. L'occasione è data dal “Torneo internazionale di ginnastica ritmica” in
svolgimento fino a domenica a
Udine con l'organizzazione
dell'Asu. C'è attesa, come detto, per il workshop delle star
olimpioniche in programma
dalle 10 alle 11.30 di sabato: si
esibiranno la spagnola Carolina Rodriguez, finalista a Rio, la
campionessa Assoluta d’Italia,
Veronica Bertolini, l’austriaca
Nicol Ruprecht e la russa Aleksandra Soldatova, campionessa del mondo per team.
Domani anche il via alle gare.
Dalle 13 e fino alle 21 saranno
impegnate moltissime atlete
arrivate da 14 Paesi diversi e
con un range d'età 8-30 anni.
Domenica il gran finale.
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ANNO I N° 142 VENERDI 7 OTTOBRE 2016
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Udine
Bollettino emesso il 07 ottobre 18:30
Mattino
Pomeriggio
Sera
nuvoloso
velature sparse
nuvoloso
Ore di sole
2
5
-
temperatura
6¡C
18¡C
14¡C
vento
precipitazioni
debole 6Km/h NNE
debole 4Km/h variable
-
-
-
1700 m
2350 m
2050 m
venerdi
07
ottobre
zero termico
debole 6Km/h ENE
80-90%
attendibilitˆ
Mattino
Pomeriggio
Sera
nuvoloso
nuvoloso
pioggia debole
Ore di sole
2
2
-
temperatura
10¡C
14¡C
12¡C
vento
precipitazioni
debole 6Km/h NE
debole 2Km/h variable
debole 4Km/h NE
-
-
1-4mm
zero termico
1700 m
2100 m
1950 m
sabato
08
ottobre
75-80%
attendibilitˆ
Mattino
Pomeriggio
Sera
variabile
quasi sereno
parz nuvoloso
Ore di sole
3
6
-
temperatura
7¡C
17¡C
12¡C
vento
precipitazioni
debole 9Km/h NNE
debole 2Km/h variable
debole 7Km/h NE
-
-
-
1550 m
2200 m
1950 m
domenica
09
ottobre
zero termico
attendibilitˆ
70-75%