Rinnovabili, dalla Spagna un modello di

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Rinnovabili, dalla Spagna un modello di finanziamento per s
Rinnovabili, dalla Spagna un modello di finanziamento
per superare gli ostacoli governativi
In risposta alle norme penalizzanti del governo sulle rinnovabili, in Spagna una cooperativa
energetica catalana è partita con un modello di finanziamento per la produzione e il consumo
collettivo di energia pulita a prezzi convenienti. QualEnergia.it ha sentito il responsabile
dell'iniziativa.
Francesco Valezano
Dopo la decisione del governo nazionale di ridurre gli incentivi con effetto retroattivo e gli ostacoli
all’autoconsumo, in Spagna il settore delle rinnovabili sta affrontando una seria crisi degli
investimenti.
Una risposta arriva dalla più grande cooperativa energetica spagnola, Som Energia, sul mercato dal
2011, con più di 27.500 soci e oltre 37.000 contratti di fornitura, che sta sviluppando interessanti
forme di gestione, decentrata e dal basso, dell’energia pulita.
L’obiettivo della cooperativa è di realizzare tre impianti che insieme dovrebbero raggiungere una
produzione totale stimata di 12 GWh, pari circa al consumo di elettricità di 4.000 famiglie spagnole.
L’iniziativa è innovativa, sebbene ancora marginale dentro un panorama del mercato elettrico
spagnolo dominato da cinque società che rappresentano circa il 90% delle vendite ai clienti finali.
“Per favorire la transizione energetica è necessario il passaggio dall’attuale sistema energetico
oligopolistico e centralizzato ad uno decentrato e, soprattutto, democraticamente controllato, queste
sono le motivazioni che hanno dato vita al progetto Generation kWh”, ci ha detto Nuri Palmada,
responsabile della nuova iniziativa patrocinata da Som Energia. L’investimento previsto per i tre
progetti è di 5 milioni di euro e finora se ne sono già raccolti oltre due.
Business innovativo e prezzi dell’energia competitivi
Il meccanismo attraverso il quale Som Energia riesce a finanziare questi nuovi impianti è semplice e
ancora abbastanza poco diffuso.
Nuri Palmada lo illustra così: “i progetti sono finanziati dagli investimenti effettuati dai soci stessi,
attraverso la partecipazione volontaria. Ciascun socio fornisce un finanziamento a tasso zero e la
cooperativa da parte sua investe il denaro nei nuovi impianti, garantendo che il capitale verrà
restituito entro 25 anni in cambio di quote energia ciascuna del valore di 100 euro”.
Si tratta di un modello d’investimento collettivo che prevede un ritorno energetico piuttosto che
meramente finanziario.
Ogni partecipante decide di investire in relazione ai propri consumi e l’azione energetica
equivale a una quantità concreta di energia elettrica relazionata alla produzione reale degli impianti.
Il prezzo dell’energia elettrica verrà determinato in funzione della produzione effettiva degli
impianti, dei costi di ammortamento, di gestione e di manutenzione. A queste voci si dovrà sommare
il 7% dell’imposta sulla produzione elettrica - Impuesto sobre el Valor de la Energía Eléctrica (IVPEE),
introdotta nel 2012. Il prezzo, dunque, non sarà bloccato per tutta la durata del contratto e, cosa più
importante, non sarà vincolato a quello sancito dal Mercato Elettrico.
Continua Nuri Palmada: “con i progetti che vogliamo promuovere dovremmo poter offrire l’elettricità
ad un prezzo compreso tra 0,035 e 0,038 €/kWh (solo la componente energia, ndr), circa un
centesimo al di sotto del prezzo dell’energia decretato dal mercato, nonostante le voci della bolletta
regolamentate e stabilite dall’autorità rimangano ovviamente invariate.”
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Un’utenza di 3.487 kWh che volesse "autoconsumare" il 70% del suo fabbisogno potrebbe
investire 1.487 euro in “azioni energetiche”, giovandosi così di un risparmio per 25 anni. Il progetto
mira principalmente a favorire questa sorta di autoconsumo di energia rinnovabile e
contestualmente, a seconda dell’andamento del prezzo di energia elettrica sul mercato, offre un
significativo ritorno economico grazie al denaro investito.
Secondo le stime della cooperativa, e tenendo conto di un aumento del 1% dell'indice dei prezzi al
consumo, in uno scenario conservativo con il prezzo dell'energia elettrica fisso per i prossimi 25 anni,
si otterrebbe un tasso interno di rendimento di investimento a 25 anni del 3%. Nel caso in cui si
verifichi invece un aumento del 3% dei prezzi sul mercato si potrebbe raggiungere un rendimento
del 6%.
Tuttavia Palmada sottolinea come le motivazioni principali che spingono i soci a partecipare
all’iniziativa non siano d’ordine meramente economico: “generando collettivamente la propria
energia verde, i cittadini dimostrano di voler infrangere i recenti limiti imposti alle rinnovabili
in Spagna”.
Gli impianti cooperativi
Grazie al capitale versato da 2.182 soci, a partire da agosto è diventato operativo il primo impianto:
un fotovoltaico a terra da 2,16 MW, situato ad Alcolea del Río nella provincia di Siviglia (vedi foto in
alto a sinistra), una delle aree con maggiore radiazione solare della penisola. Costato 2.041.025 €,
occupa una superficie di 8,6 ettari, su un terreno ad uso industriale; si stima che questo impianto
riuscirà a soddisfare il consumo di 1300 abitazioni
Un altro impianto realizzato nelle vicinanze di Barcellona e basato su questo modello è una
turbina eolica da 2,7 MW di potenza.
Si è voluto optare per un modello di aereogeneratore idoneo a lavorare anche in zone caratterizzate
da bassa ventosità: la turbina, ECO-122 Alstom, è una macchina che combina una grande potenza
con un elevato fattore di capacità. È stata calcolata una producibilità annua di circa 7.200 MWh; il
costo dell’impianto è di circa 1.700.000 €.
In ultimo, Som Energia sta studiando la fattibilità di alcuni progetti di mini-idro nella zona di
Toledo e in quella di Lérida: le prime valutazioni stimano una spesa dell’ordine di 1.600.000 € e una
produzione annua di 4.000 MWh.
La cooperativa promuove da sempre progetti che utilizzano differenti tecnologie e a questo
proposito, sebbene la priorità sia quella di realizzare nuovi progetti di generazione, si sta anche
valutando il recupero di alcuni impianti in disuso. Lo scopo è quello di poter beneficiare di un
paniere energetico il quanto più possibile flessibile e diversificato, in modo da riuscire a soddisfare la
gran parte dei consumi dei soci.
In soli 5 anni di esistenza, Som Energia può essere considerata la cooperativa energetica che si
occupa di rinnovabili in più rapida crescita in Europa. Per il 2016 si prevede un fatturato di oltre 23
milioni di euro, con un incremento di circa il 50% rispetto l'anno precedente.
Som energia in catalano significa siamo energia e l’esperienza di questi anni dimostra che non vi è
alcuna retorica nel nome: “la convinta adesione di tutti i soci è l’arma più potente di una
cooperativa”; Nuri Palmada motiva così la ragione del successo dell’esperienza spagnola.
Infine, va detto, che una capillare rete di soci-volontari, composta da decine di sezioni e diffusa
sull’intero territorio nazionale, può svolgere un notevole lavoro di promozione, dimostrando di
essere una utilissima avanguardia informativa e partecipativa.
Francesco Valezano
URL di origine (Salvata il 09/10/2016 - 09:27):
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