Consumi gas in Italia, una crescita impercettibile

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Consumi gas in Italia, una crescita impercettibile
Consumi gas in Italia, una crescita impercettibile
Nei primi otto mesi dell'anno non c'è stata crescita nei consumi di gas naturale. La produzione
interna è sempre più al lumicino. Per il mese di settembre invece le stime sui consumi parlano di un
aumento consistente, ma siamo ancora sui valori registrati alla fine degli anni '90.
Redazione QualEnergia.it
Il dato di agosto dei consumi di gas naturale in Italia è in crescita dell’1,1% rispetto allo stesso
mese del 2015. La produzione nazionale invece continua a calare: ad agosto non ha superato i 470
milioni di m3 (-18,9% su agosto 2015).
Il dato ufficiale pubblicato da MiSE dei primi 8 mesi dell'anno ci dice che la crescita dei consumi
cumulativi è stata praticamente nulla rispetto all’anno scorso (+0,3%), solo 110 milioni di m3 in più.
La produzione nazionale di gas del periodo gennaio-agosto è in discesa per il 18,8% rispetto ad un
anno fa. Le importazioni, pari al 96% dei consumi registrati al 30 agosto, arrivano per il 42% dalla
Russia (comunque il 10% in meno rispetto allo scorso anno) e per il 29% dall’Algeria (vedi tabella).
Sebbene i dati preliminari di Snam per settembre parlano di una crescita dei consumi mese su
mese del 13%, con un aumento della richiesta da parte del termoelettrico (+21%), ricordiamo che i
consumi di gas in Italia nel 2015 sono ammontati a circa 67,5 miliardi di metri cubi, che vuol dire una
domanda addirittura inferiore a quella del 1999, sebbene in leggera crescita rispetto al 2014 (vedi
tabella).
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Anche la produzione interna, che il Ministero dello Sviluppo Economico vorrebbe rivedere in rialzo
grazie a nuove ricerche, è crollata e continuerà la sua discesa anche quest’anno.
Il termoelettrico lo scorso anno ha richiesto il 30,7% di tutto il gas consumato (20,7 mld di m3).
Probabilmente quest’anno questa quota sarà in aumento: già oggi è in rialzo del 6% circa sullo
scorso anno, ma sono lontani i valori raggiunti nel 2007 e 2008.
Sui consumi di gas naturale totali (stima dei primi 9 mesi dell’anno) il maggiore impiego proviene
dal settore civile (circa il 45% del totale), anche se qui si registra oggi una diminuzione del 2-2,5%
rispetto al periodo gennaio-settembre del 2015.
Insomma, grandi impennate nei consumi di gas in Italia non si dovrebbero avere nei prossimi anni
visti alcuni fattori come la stabilità o leggerissima crescita dei consumi elettrici (oltre al peso delle
rinnovabili), la necessaria e probabile diminuzione dei consumi nel settore civile e la, ancora,
impercettibile crescita prevista per quelli industriali.
Quindi puntare su questa fonte per il nostro paese non è la scelta più coerente, ma sappiamo che
il governo sta pensando a nuovi gasdotti e/o rigassificatori e forse ne verremo a conoscenza
nelle strategie energetiche del paese che verranno presentate ad aprile 2017.
Nonostante una domanda che resta pressoché stagnante o in calo per alcuni comparti, il prezzo del
gas che paga la classe media dei consumi domestici annui, compresi tra i 20 e i 200 Gigajoule (tasse
incluse), è il terzo più elevato tra quelli applicati tra i paesi dell’area euro.
Dopo il Portogallo e la Spagna, infatti, in Italia paghiamo 90,5 € per ogni kWh. Rispetto alla media dei
paesi dell’euro abbiamo un costo maggiore del 18,6%.
Redazione QualEnergia.it
URL di origine (Salvata il 09/10/2016 - 09:27):
http://www.qualenergia.it/articoli/20161006-consumi-gas-agosto-Italia-una-crescita-impercettibile
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