Al via JAZZ IN PROGRESS

Download Report

Transcript Al via JAZZ IN PROGRESS

Al via JAZZ IN PROGRESS venerdì
7
ottobre
a
Monfalcone
(Il
Carso
in
Corso).
Monfalcone, 5 ottobre 2016. – L’Associazione Nuovo Corso di
Monfalcone rinnova l’appuntamento con la
rassegna JAZZ IN PROGRESS nel bellissimo locale cittadino Il
Carso in Corso. A partire da venerdì 7 ottobre
2016 fino a venerdì 7 aprile 2017 l’offerta culturale della
città dei cantieri viene arricchita da una serie di
concerti di alto livello messi a disposizione di tutti
(l’ingresso ai concerti è sempre libero!), come è da
sempre la mission dell’Associazione organizzatrice.
Sette gli appuntamenti ad ingresso libero con inizio alle ore
21 che vedranno esibirsi artisti regionali ed
internazionali; coordinatore artistico Giorgio Pacorig,
pianista e tastierista di grande carriera che vanta
numerose incisioni e collaborazioni con musicisti jazz di
caratura mondiale.
“Ho dato spazio ad amici musicisti del nostro territorio e ad
altri che arrivano appositamente da tutta Italia
proprio per la nostra rassegna – spiega Pacorig -. Sono tutti
artisti di grande fama, ed è importante che il
nostro territorio sia sede di confronti artistici di questa
levatura. L’altra caratteristica dei concerti è che
sono tutti sostenuti da progetti con idee molto forti,
coerenti, molti di essi anche legati a uscite
discografiche imminenti: novità assolute, dunque, e con
significati di ottimo livello culturale”.
Anche Sonia Bacicchi, Presidente di Nuovo Corso, si dice
molto soddisfatta del nuovo inizio di stagione:
“Per il quarto anno siamo ancora orgogliosi di questa
rassegna, un momento importante per la nostra
attività: per l’Associazione Nuovo Corso è un modo di ribadire
l’importanza che a Monfalcone possano
esserci momenti culturali importanti che rappresentino anche
aggregazione, scambio, conoscenza e che
siano per tutti di libero accesso”.
La rassegna si apre venerdì 7 ottobre con il concerto di
“NZYMES” TRIO: Zoran Majstorovic, Alan Malusà
Magno, Alessandro Turchet sono tre forti personalità musicali
che si incontrano per dare vita a sonorità
inusuali, utilizzando i più diversi strumenti a corda e ad
arco – contrabbasso, oud, chitarra portoghese,
ukulele – passando per loro originali composizioni a ballate
tradizionali e canzoni popolari di derivazione
multiculturale. Una esperienza unica e immaginifica!
Il secondo appuntamento è previsto per l’11 novembre con il
trio DISORDER AT THE BORDER formato da
Daniele D’Agaro (sax e clarinetti), Giovanni Maier
(contrabbasso) e Zlatko Kaučič (batteria e percussioni). Il
nome nasce da un blues di Coleman Hawkins ed è perfetto per
definire lo spirito che anima questi tre
musicisti di “confine”, sia in senso geografico che figurativo
musicale. Hanno tutti esperienze molteplici e
non comuni, fatte di collaborazioni con i grandi della musica
mondiale, tournèe all’estero e numerosissime
incisioni, che incanalano nel linguaggio universale e libero
dell’improvvisazione. In questa occasione
presenteranno il loro nuovo CD “Disorder at the Border plays
Ornette”, pubblicato dall’etichetta polacca
Nottwo Records e dedicato al grande Coleman.
Si prosegue venerdì 2 dicembre con PACORIG-MAIER-RABBIA TRIO,
collaborazione iniziata nel 2005 e
dopo un periodo di latenza riproposta con alcune nuove
composizioni. Compongono il trio lo stesso Giorgio
Pacorig al pianoforte, Giovanni Maier, contrabbassista,
docente al Conservatorio di Trieste e musicista di
riconosciuto livello internazionale; e Michele Rabbia,
batterista torinese “poeta delle percussioni”, con una
grandissima esperienza all’estero e collaborazioni con il
gotha internazionale del jazz.
Venerdì 3 febbraio è la volta di ROSA BRUNELLO Y LOS
FERMENTOS, una musica alchemica, organica ed in
continuo divenire che è ben raffigurata dalla metafora chimica
delle particelle della materia che sotto
l’azione del fermento si muovono violentemente, si gonfiano e
riscaldano, lottando per ricomporsi con un
nuovo ordine, in un ciclo infinito. A due anni di distanza dal
debutto discografico “Camarones a la plancha”,
lodato all’unanimità dalla critica specializzata e dagli
addetti ai lavori, la contrabbassista Rosa Brunello
presenta il suo nuovo progetto – “Upright Tales” per
l’etichetta Cam Jazz – in veste da leader, riunendo per
l’occasione un inedito quartetto in cui Alessandro Presti
(tromba, flicorno), Filippo Vignato (trombone)
dialogano con le percussioni di Luca Colussi (batteria,
percussioni).
Il concerto del 17 febbraio vede protagonisti RICCARDO
MORPURGO “MANDALA” TRIO, con
Riccardo Morpurgo (pianoforte), creativo artista triestino –
anche compositore – Alessandro Turchet,
giovane e pluripremiato contrabbassista corregionale e Luca
Colussi, batterista di riferimento in regione e
non solo. Come i Mandala buddisti, l’idea è quella di usare la
forma musicale della Suite per fare coesistere
brani originali ed improvvisazione in egual maniera, in cui
ogni strumento ha il suo Mandala musicale per
trovare l’equilibrio all’interno della suite e del trio.
La rassegna prosegue venerdì 3 marzo con ZENOPHILIA, il nuovo
progetto del batterista Zeno De Rossi in
trio con Piero Bittolo Bon al sax alto e flauto basso e il
giovane trombonista Filippo Vignato, una band
versatile ed essenziale che predilige suonare in acustico a
stretto contatto con il pubblico, nel cui suono
troviamo echi di ritmi second-line, suggestioni r n’b, marce
sghembe e improvvisazioni oblique disegnano il
suono del trio, una band adatta a qualsiasi situazione che
predilige suonare in acustico a stretto contatto
con il pubblico
A conclusione della rassegna la serata del 7 aprile dedicata
ai DUETS.
Il primo ad esibirsi è il MIZAR DUO di Giulio Stermieri,
votato tra i dieci migliori tastieristi italiani agli ultimi
Jazzit Awards, al pianoforte e Flavio Zanuttini, la cui
attività concertistica lo vede impegnato sia come
solista improvvisatore che come prima tromba in diversi
contesti musicali. Le loro prime improvvisazioni
furono sperimentate in Sicilia su un pianoforte scordato in
una casa sopravvissuta al terremoto del 1693.
La loro proposta è una musica improvvisata e scritta dove non
c’è limite nella ricerca di timbro, ritmo,
melodia e armonia, ma dove c’è sempre un filo conduttore o
un’immagine ben chiara di quello che sta
succedendo.
Il secondo duetto sono i BLUE FIRE di Massimo De Mattia,
artista autodidatta che vanta numerose
collaborazioni ed esperienze multidisciplinari, ai flauti e
Giorgio Pacorig al pianoforte.
A distanza di 15 anni dal loro ultimo lavoro assieme “La Parte
Oscura”, Massimo De Mattia e Giorgio
Pacorig sono di nuovo insieme per un concerto con tanta voglia
di confrontarsi e di mettersi in gioco.
Dall’incontro nasce un nuovo CD registrato e prodotto da Iztok
Zupan per la sua etichetta Klopotec dal
titolo, appunto, “Blue Fire”.
Andrea Forliano