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Presentata la XXXVI edizione della Sagra dell’Uva e del Vino “Sapori
d'autunno”. Dal 7 al 9 ottobre nel borgo antico di Donnici
Quando nacque, nel 1979, per volontà di un gruppo di contadini e agricoltori per
solennizzare la vendemmia, nessuno avrebbe scommesso su una così lunga durata.
Oggi la Sagra dell'Uva e del vino di Donnici è alla sua XXXVI edizione. Un
traguardo importante che la dice lunga su come questo importante appuntamento
dell'autunno cosentino venga percepito non solo dalla comunità dei cittadini del
borgo antico alle porte della città, ma da tutto il capoluogo, assumendo una spiccata
matrice identitaria. Dove può andare la sagra dell'Uva e del vino, quali sviluppi potrà
conoscere in futuro e quale ruolo potrà recitare la sua risorsa primaria, il vino
Donnici, che può legittimamente aspirare per la sua qualità ad “aggredire” il mercato
nazionale e, perché no, anche quello estero? Se lo sono chiesti coloro che questa
mattina hanno presentato la XXXVI edizione della manifestazione, nel corso della
conferenza stampa tenutasi nell'auditorium delle Vigne “Alessandro Bozzo”.
La serie degli interventi è stata aperta dall'Assessore alla crescita economica urbana
di Palazzo dei Bruzi Loredana Pastore che ha sottolineato come “la sagra dell'uva e
del vino di Donnici è diventata nel tempo un appuntamento irrinunciabile per tutta la
nostra comunità. 36 anni rappresentano un tempo certamente lungo e proprio per
questo più che sufficiente a consolidare una manifestazione che continua a richiamare
tantissima gente e non soltanto dalla nostra città capoluogo. Per raggiungere questo
obiettivo – ha aggiunto Loredana Pastore - riteniamo di aver imboccato la strada
giusta, avendo attivato già da qualche anno un proficuo e significativo partenariato
con la Camera di Commercio La ritrovata sinergia operativa con la Camera di
Commercio ci induce all'ottimismo nella misura in cui ci fa comprendere che lo
sforzo che l'Amministrazione comunale sta portando avanti per far affermare le
qualità eccellenti e le potenzialità enormi del vino Donnici e delle aziende che lo
producono, è affiancato dal supporto dell'Ente Camerale. E' condizione
imprenscindibile – ha detto la titolare della delega alla crescita economica urbana
-che la Sagra dell'uva e del vino non si esaurisca nella tre giorni di ottobre, ma è
importante che alla sua organizzazione e al ruolo che il nostro vino possa e debba
recitare anche fuori del suo territorio di appartenenza, si dedichi l'intero anno che
precede ogni nuova edizione. Se un salto di qualità occorre compiere, questo deve
essere il frutto di una programmazione annuale nel corso della quale, ognuno per la
propria parte, bisognerà impegnarsi in prima linea nel perseguimento dell'obiettivo
comune, quello, cioè, della valorizzazione a più livelli del vino Donnici come
preziosa risorsa di un territorio particolarmente vocato”.
A mettere in evidenza il forte legame della sagra con il territorio e le enormi
potenzialità in termini di riverbero sotto il profilo turistico è stata poi Rosaria
Succurro, Assessore al turismo, marketing territoriale e grandi eventi.
“La sagra dell'uva – ha detto Succurro - è uno degli eventi cui l'Amministrazione
Occhiuto, ormai da sei anni a questa parte, ha dato il crisma di evento attrattore di
flussi turistici. Oggi il turismo cosìddetto sensoriale suscita ovunque grande interesse
e noi possiamo in questa direzione considerarci in qualche misura precursori”.
Rosaria Succurro ha messo in risalto il doppio appuntamento, venerdì 7 e domenica 9
ottobre con l'edizione speciale di “ Cinque sensi di marcia”, alla scoperta della storia
e dei sapori di Donnici, con visita alla cantina “Spadafora” di Piano Lago che proprio
lo scorso anno ha festeggiato i suoi cento anni di attività. “E' questo – ha aggiunto
Succurro – un forte momento di attrazione e aggregazione volto a creare un percorso
virtuoso che possa condurre allo sviluppo di tutto il territorio dove attecchisce il vino
Donnici, le cui peculiarità non vanno dimenticate”. Prima di chiudere il suo
intervento, l'Assessore Succurro ha annunciato per fine mese un forum sul turismo a
Cosenza, una due giorni che vedrà la partecipazione allargata di tutti gli stakeholders
interessati, “perché una città turistica come Cosenza è diventata oggi può offrire un
interesse sempre più allargato”. Nel corso dell'incontro con i giornalisti è intervenuto
anche il consigliere Francesco Spadafora, espressione del territorio di Donnici.
“Con i suoi sapori e le sue tradizioni – ha detto Spadafora - la sagra ha tutti gli
ingredienti per essere la regina dell'autunno cosentino, dove i protagonisti assoluti
saranno i meravigliosi prodotti tipici locali e il prezioso vino di Donnici che, come è
risaputo, grazie all'impegno dei produttori locali, è ormai riconosciuto ed apprezzato
in ogni parte della regione ed anche fuori dal territorio calabrese”.
Spadafora ha anche aggiunto che sarà, quella di quest'anno, una sagra all'insegna
della solidarietà. Su sua proposta, infatti, sarà allestito un punto di solidarietà per la
raccolta di fondi da devolvere alle popolazioni terremotate del Centro Italia.
Ma Spadafora guarda anche al futuro della sagra. “L'obiettivo – ha detto inoltre - è
quello di migliorare ancora di più questa manifestazione che ha assunto negli ultimi
anni già una dimensione ed una fisionomie diverse. Sono maturi i tempi per
realizzare qualcosa che non sia limitato esclusivamente alla tre giorni di festa, ma che
possa allargare i suoi orizzonti all'intero arco dell'anno. Dobbiamo tutti insieme
utilizzare al meglio il patrimonio ambientale ed enogastronomico del territorio
donnicese, una risorsa importante per lo sviluppo turistico della nostra stessa città di
Cosenza”
L'edizione 2016 di “Sapori d'autunno” segna anche la conferma della sinergia,
avviata da qualche anno, tra Comune di Cosenza e Camera di Commercio. A
suggellare questa rinnovata collaborazione la presenza in conferenza stampa del
Presidente dell'Ente Camerale Klaus Algieri.
“Proprio dalla sinergia tra Comune e Camera di Commercio – ha detto Algieri - è
scaturita l'idea di promuovere l'Associazione dei vini e dei sapori “Terre di Calabria”
Un'associazione che abbiamo costituito con tutti i consorzi Dop, quelli delle patate,
della liquirizia, delle clementine. Siamo in attesa del riconoscimento del Ministero
dopo quello, già accordato, della Regione. E' un passo enorme. Tra qualche giorno –
ha aggiunto Algieri - andremo con l'Associazione in Trentino e porteremo lì i nostri
vini e i prodotti della nostra provincia. Il 5 dicembre il Trentino ci restituirà la
visita”.
Klaus Algieri ha le idee molto chiare ed ha individuato in tre punti essenziali le
speranze di sviluppo del nostro territorio: l'agricoltura, la cultura e il turismo.
“Altri mezzi per far partire questo territorio non ne conosco” – ha detto- ed ha
invitato i Comuni a seguire l'esempio delle Camere di Commercio stipulando accordi
tra loro. “Buona parte dei vini di Terre di Cosenza – ha poi aggiunto il Presidente
Algieri - saranno presentati il 25 ottobre a Londra e poi ad Amsterdam e in Canada”.
Quindi ha concluso il suo contributo con la proposta di riorganizzare, questa volta su
Corso Mazzini, in collaborazione con il Comune di Cosenza, l'iniziativa, propria
dell'Ente camerale, “Porte aperte”, “dando continuità alla Sagra perché i nostri vini
sono più conosciuti a Londra e non sulle tavole dei nostri ristoranti”. Un'iniziativa
che Algieri intende estendere anche ai territori del Tirreno e dello Ionio.
Al Presidente della Camera di Commercio è stato assegnato dagli organizzatori il
Premio “Grappolo d'oro 2016”. Il riconoscimento gli è stato consegnato
dall'Assessore Rosaria Succurro. Questa la motivazione: “per aver favorito,
proseguendo la sinergia operativa con il Comune di Cosenza, lo sviluppo della Dop
dei vini “Terre di Cosenza” e per aver contribuito alla crescita della Sagra dell'Uva e
del Vino di Donnici riaffermando la necessità di dar vita ad una strada dei sapori in
grado di valorizzare le eccellenze enogastronomiche del territorio e di creare un vero
e proprio sistema tra istituzioni ed aziende”.
Anche all'Associazione “Vivi Donnici” che ha organizzato la sagra dal 2012 al 2015,
è stato assegnato un riconoscimento speciale per il contributo dato allo sviluppo della
manifestazione. A ritirarlo, Gemma Salfi.
Nel dettaglio del programma di “Sapori d'autunno” è entrato Stefano Borrelli,
Presidente dell'Associazione “NEMESI A.C.E.S.” alla quale l’Amministrazione
comunale ha affidato quest'anno l'organizzazione della sagra.
Oltre alle consuete degustazioni delle eccellenze enogastronomiche del territorio, i
visitatori potranno assistere a momenti musicali dislocati nelle piazzette e nei larghi
del borgo antico : musica folk, etnica, jazz e pop-rock. Sabato sera l'evento clou sarà
il concerto di Luca Dirisio, idolo dei giovani, che a Donnici farà tappa con il suo
“Come neve tour”.
Nel programma figurano, inoltre, l'esibizione di artisti di strada che distribuiranno
l'uva gratuitamente, l'estemporanea di pittura “Opere in fermento”, laboratori di
disegno, decoupage e riciclo per bambini, un concorso riservato alla tradizione
dolciaria del territorio e degustazioni di vini delle cantine donnicesi, a cura
dell'Associazione Italiana Sommelier.
Annunciata anche la presenza, nel pomeriggio di domenica 9 ottobre, degli
Sbandieratori di Bisignano.
Il taglio del nastro è fissato per venerdì 7 ottobre, alle ore 18,00, in Piazza Bilotto. Gli
altri luoghi interessati dalla sagra saranno Piazza Penninello e Largo della Fontana.
Navette dell'Amaco garantite ogni sera, una da Cosenza e due con partenza dal
Palazzetto dello Sport e dal campo sportivo di Donnici fino al Bivio Donnici.
Domenica 9 ottobre in programma all'auditorium delle Vigne “Alessandro Bozzo”
anche il seminario sul tema “Il ruolo del PSR per lo sviluppo del Doc Donnici”.
Ultimo intervento della conferenza stampa di stamattina quello della Presidente
regionale dell'AIS (Associazione Italiana Sommelier) Maria Rosaria Romano.
“Una tradizione diventa futuro – ha detto Romano - soltanto se ha la capacità di
evolversi e modificarsi nel tempo. Questo è stato il percorso seguito dalla sagra
dell'Uva e non può che essere importante, per il vino, che all'inizio è stato uno
strumento e che poi di fatto è diventato un obiettivo ed il collettore di esigenze e di
professionalità diverse. Un grande ruolo hanno giocato i produttori che hanno avuto
la lungimiranza di intervenire nella Dop Terre di Cosenza tralasciando la Doc
Donnici delle origini. E' indubbio – ha aggiunto ancora la Presidente regionale
dell'AIS come ci sia vivacità, movimento e interazione. Da quindici anni l'AIS è
presente sul territorio ed ha avuto l'onere di iniziare il lavoro di rieducazione dei vini
della Denominazione originaria”.
A dare il suo contributo alla conferenza stampa anche il consigliere comunale Marco
Ambrogio che contribuì, nel 2010-2011, quando era assessore alle attività
economiche e produttive, alla nascita di “Terre di Cosenza”.
“La Sagra dell'uva – ha detto Ambrogio – è diventata una vetrina importante e le
sinergie che si stanno creando anche con altre regioni d'Italia devono tendere a far sì
che il nostro vino si sprovincializzi, ma è anche importante che prima ancora che
all'estero venga riconosciuto alle nostre latitudini”.