L`intervista L`intervista - Conferenza delle Regioni e delle Province

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Sabato
01/10/2016
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Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierangelo Giovanetti
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Kompatscher voterò Sì «È
arrivato il tempo di rivedere lo
Statuto»
PIERANCELOCIOVANETTI
«Lo Statuto di Autonomia va
aggiornato, e ora ci sono le
condizioni per farlo con il principio di
intesa ottenuto nella riforma costituzionale
Per questo io voterò Sì al referendum,
perché viene tutelata la nostra specialità»
Così Arno Kompatscher, presidente di
Bolzano, in una lunga intervista all'Adige
affronta il tema dei rapporti con Trento
(«Piena sintonia, mai stati così buoni»), e
con Roma «L'Autonomia del Trentino non
si può mettere in dubbio, perché fa parte
del Tirolo storico e ha nel dna
l'autogoverno» Per Kompatscher la
secessione del Sudtirolo avrebbe
conseguenze dannose
«L'autodeterminazione è governarsi in
maniera autonoma noi ce l'abbiamo»
L'intervista
Lungo colloquio con il
Landeshauptmann dell'Alto Adige:
diritti e doveri delle province speciali.
Anche con Roma VISTO DA
BOLZANO NOI E L'ITALIA Piena
sintonia con Trento Kompatscher:
Autonomia sì, secessione no Ora serve
attuare la revisione dello Statuto
PIERANGELO GIOVANETTI
Landeshauptmann, lei era a Trento in
occasione del Premio De Gasperi, e il 5
settembre per la Giornata
dell'Autonomia. Ha ascoltato la lectio di
Giorgio Napolitano, e le sue parole ford
sulle autonomie speciali. Anche il
Presidente Mattarella a Pieve Tesino ha
espresso un forte sostegno
all'Autonomia speciale, ma
sottolineandone pure le responsabilità e
i limiti, oltre
Presidenti Regioni
che le enormi potenzialità. Cosa ne
pensa di quanto è stato detto dal
Presidente della Repubblica
Mattarella Mi è piaciuto molto
quanto ha detto il Presidente
Mattarella, ed è sulla stessa
falsariga di quanto ha sempre
sostenuto il precedessore
Napolitano E cioè che l'autonomia
va tutelata e salvaguardata, ma
vissuta con un approccio di
responsabilità rispetto a chi non ha
tali poteri di autogoverno Napolitano,
la prima volta che lo incontrai, mi
disse «Si ricordi sempre che voi siete
speciali tra le speciali Anzi
specialissimi», sottolineando
l'ancoraggio internazionale e le
ragioni della nostra autonomia
fondata sulla tutela delle minoranze
etnicolinguistiche Questo è il primo
fondamento della nostra auto-
nomia Quanto detto da Mattarella
ci assicura sicuramente,
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non solo nel rapporto con lo Stato
centrale ma anche nei confronti
delle altre regioni Come è
cambiato in questi ultimi anni il
rapporto fra Alto Adige/Sfidtirol e
lo Stato nazionale Negli anni
Cinquanta c'era un approccio
diverso, perché si trattava di
combattere per avere l'autonomia
Dal 1972 con il Secondo Statuto e
poi le norme di attuazione, e poi
anche con la quietanza liberatoria,
l'atteggiamento si è indirizzato su
una leale collaborazione nella
piena consapevolezza della nostra
responsabilità per le prerogative
speciali assegnate al terri
dice la carta dell'Onu A questo
principio noi non potremo
neanche rinunciare II fatto è che
alcuni interpretano il diritto
all'autodeterminazione come un
diritto di secessione, ma è un'altra
cosa II diritto internazionale parla
chiaro non esiste un diritto alla
secessione, se non in casi
particolari come la violazione dei
diritti umani o la minaccia di
morte Non mi pare sia il caso
dell'Alto Adige II diritto
all'autodeterminazione è un'altra
cosa è il diritto dei popoli a
perseguire la propria felicità, a
trovare il modo più adeguato per
rispondere
alle esigenze della propria
popolazione A questo principio
noi non abbiamo mai rinunciato
E la scelta dell'autonomia è la
concretizzazione di quel
principio, fatta nel 1969 dal
partito del gruppo tedesco
L'autonomia è una forma di «
autodeterminazione interna», che
si differenzia da quella « esterna»
che si chiama secessione Finché
sono mantenuti i patti, finché
esiste tale cornice e i presupposti
per gestire noi con responsabilità
il nostro futuro, la nostra
autodeterminazione è l'autonomia
Quanto è ancora presente, invece,
nella popolazione sudtirolese
l'idea che al Sudtirolo serva
l'autodeterminazione esterna,
cioè la secessione Io credo che la
maggioranza dei sudtirolesi sia
convinta che la scelta
dell'autonomia sia stata la scelta
giusta C'è una minoranza che
ancora ritiene di perseguire la
secessione, nonostante la
situazione sia positiva, ma lo fa
partendo da presupposti sbagliati,
senza considerare la fattibilità
della cosa e le conseguenze non
solo giuridiche, ma anche
economiche e sociali Come
valuta i rapporti attuali fra Trento
e Bolzano? Come sono cambiati
negli anni i rapporti a livello
politico A livello personale, sia
con il presidente Rossi che con
gli altri interlocutori, i rapporti
sono ottimi Ciò che rende
difficoltoso a volte è il retaggio
storico della regione, che in molti
sudtirolesi è legata alla gestione
dei primi decenni, e quindi
associata all'idea di truffa Per
questo, anche dopo il nuovo
Statuto, la regione è sempre stata
un qualcosa di poco amato A ciò
si aggiunge che, con
nessuno mette in dubbio, neanche
in Sudtirolo Un'altra cosa è
ritenere che per mantenere Tautonomia trentina serve l'ente
regione, come struttura di
gestione Su cosa fonda la
convinzione che l'autonomia del
Trentino non si può mettere in
discussione? Perché il Trentino
fa parte del Tirolo storico, cioè
ha nel suo dna l'autogoverno di
gestire in proprio i bisogni e lo
sviluppo delle proprie comunità
II Tirol Landlibell non riguarda
solo il Sudtirolo, ma anche il
Trentino, con le sue magnifiche
comunità Al di là dei rapporti
personali, c'è una collaborazione
strutturale tra lei e il presidente
Rossi, cioè tra le due istituzioni
autonome? Sì, faccio qualche
esempio L'autostrada ogni passo
che
riguarda I'A22 lo compiamo
insieme, dagli investimenti alla
posizione comune sul rinnovo
Poi la ferrovia stiamo lavorando
in totale sinergia, come peraltro
sul tema dei trasporti e
dell'intermodalità Stessa cosa
sulla difesa dell'autonomia e il
rapporto con Roma lo portiamo
avanti in maniera collegiale Ci
presentiamo insieme, tanto che ci
chiamavano «i gemelli» Anche
sul tema dei rifiuti, procedete
insieme Certo, con il via libera
del consiglio comunale di
Bolzano ora si procederà con la
convenzione per lo smaltimento
dei rifiuti residui di Trento
nell'inceneritore di Bolzano Ma
poi vi sono altri fronti su cui
collaboriamo assieme il fronte
europeo, con l'Euregio, la sanità,
l'università, gli istituti di ricerca,
lo scambio di professori e di
studenti Insomma, non c'è più
l'ignorarsi a vicenda o l'invidia
per ciò che fa il vicino, come fino
a tempi recenti appariva. C'è uno
spirito di competizione sana fra
le due Province Io guardo sempre
ai risultati della giunta trentina,
come imposta il bilancio, i dati
economici del Trentino Ma lo
faccio per imparare e fare meglio
Credo così faccia anche il
Trentino Noi ci scambiando
anche i disegni di legge,
collaboriamo nella stesura delle
leggi Se si guarda alla legge sugli
appalti è quasi identica, perché
l'abbiamo fatta assieme, con un
gruppo di lavoro comune Lei ha
detto che anche il rapporto con
Roma, lo portate avanti assieme,
Bolzano e Trento. Nei giorni
l'evoluzione avvenuta, si ritiene
l'apparato costoso, sproporzionato scorsi, però il governatore si è
recato a Roma al Quirinale dal
per le competenze e inefficiente
Per questo andrà individuato con la Presidente Mattarella, ma era da
solo. Senza di lei.
revisione dello Statuto un altro
torio Questo lo dimostriamo con i
fatti, avendo governato bene e
nell'interesse della popolazione
tutta e non verso un solo gruppo
linguistico, giovando anche
all'intero sistema Paese, perché
oggi l'Alto Adige contribuisce
anche al risanamento del debito
pubblico nazionale Oggi
l'autonomia sudtirolese non costa
nulla allo Stato, anzi lo Stato ci
guadagna Non sempre è stato
così. Fino a pochi anni fa
l'autonomia speciale riceveva più
soldi di quanti ne contribuisse. È
stato così fino a una decina di
anni fa Ora non più Come deve
essere, secondo lei, un rapporto
corretto e solidale fra Stato
nazionale e Autonomia speciale?
Come si declina? Con quali diritti
e doveri da parte delle
autonomie? Con quali limiti da
entrambe le parti? Innanzitutto il
diritto-dovere che riguarda
entrambe le parti il rispetto degli
accordi, perché tutta la nostra
autonomia si basa su un accordo,
il De Gasperi-Gruber, e ciò che
ne è conseguito nell'ottica di
quell'accordo Quanto è stato
raggiunto in questi anni è
l'adempimento per entrambe le
parti (anzi tutte e tre le parti,
visto che riguarda anche
l'Austria) Anche la nuova riforma
costituzionale va letta alla luce di
quell'accordo Che poi ci sia la
necessità, di tanto in tanto, di
rivedere alcune norme e alcune
situazioni, questo è dovuto al
fatto che cambia l'ordinamento
giuridico a livello europeo, a
livello nazionale, cambia la
società, e tutto il sistema si
evolve Ma ogni riforma deve
avvenire nel senso di continuità
di quell'accordo Ha ancora senso
parlare di possibilità di
autodeterminazione per il
Sudtirolo, come auspicato da
frange politiche della minoranza
tedesca Dipende da ciò che si
intende per autodeterminazione II
diritto all'autodeterminazione dei compito a tale ente Un conto è
popoli è un diritto inalienabile di l'autonomia del Trentino che
tutti i popoli Questo lo
Presidenti Regioni
Non è così Io ero informato fin
dall'inizio II presidente promise
quell'appuntamento a Rossi,
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quando venne in visita a Pieve
Tesino e io non potei parteciparvi
Presentarsi in due non sarebbe
stato corretto Mattarella aveva
invitato lui, non potevamo
presentarci in due Abbiamo
comunque concordato quanto è
stato detto, e Rossi mi ha riferito al
ritorno del colloquio Lei ha parlato
prima di Euregio e di efficacia
della collaborazione
transfrontaliera. Il primo vero
banco di prova delI'Euregio è stata
la gestione dei profughi e dei
migranti, di fronte alla decisione
del governo austriaco di erigere
nuove barriere al Brennero,
ricreando la divisione dei confini
nazionali superata da Schengen. Di
fronte a questo l'Euregio ha
dimostrato la sua inesistenza e
inconsistenza, visto che non è stata
capace nemmeno di esprimere una
voce comune. Che senso ha, allora,
parlare di Euregio? Se oggi non
abbiamo la recensione e il filo
spinato al Brennero, è perché ci
siamo mossi noi Era già tutto
programmato per il lunedì
successivo 200 soldati per
proteggere il cantiere, una rete
metallica alta 4 metri con il filo
spinato, la fornitura in arrivo al
Brennero Era sabato sera, abbiamo
fatto telefonate continue fra Vienna
e Roma traducevo io per Alfano, e
in tedesco per Sobotka fino che
l'Austria ha deciso di congelare
l'invio dei soldati e il lunedì vi è
stato l'incontro risolutorio E questo
siamo riusciti a farlo perché al mio
fianco c'era il collega Platter di
Innsbruck Cioè abbiamo messo in
campo i nostri rapporti di unione e
di collaborazione delI'Euregio
i due gemelli
I vostri compiti Le parole di Mattarella
L'Autonomia trentina e sudtirolese «non è un
privilegio immeritato», «non è un fatto
contabile o uno scudo contro presunte
invasioni», è invece «un investimento in
positivo, che richiede l'impegno d{tutte le
istituzioni, da una parte e dall'altra» È quanto
ha detto il Presidente Mattarella a Pieve
Tesino lo scorso agosto ricordando che
trentini e altoatesini « debbono vivere la loro
autonomia come esempio di responsabilità,
d'intelligenza non localistica e anche
d'innovazione politica, come qualcosa che
non riguarda soltanto i loro interessi
materiali» L'Autonomia-ha aggiunto il
Presidente - si giova di una «solida
Repubblica unita» Un Paese unito porta
«beneficio a tutte le minoranze» Anzi, l'essere
regione speciale va inteso «in modo
propositivo e nello spirito dell'unità
nazionale».
«L'Autonomia
del Trentino non
si può mettere in
dubbio, perché fa
parte del Tirolo
storico, che ha
l'autogoverno nel
suo dna come
modo di vivere»
Le nostre prerogative
si difendono insieme,
Bolzano e Trento, nei
confronti di Roma
Quando Ugo Rossi e
io andiamo nella
capitale ci chiamano
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Presidenti Regioni
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L'adunata del 2018 A
Bolzano ho
partecipato, è stata una
grande festa popolare.
Credo sarà così anche
a Trento Grande
statista e costruttore
dell'Europa ma il suo
nome è legato alla
Regione del 1948 I
rifiuti a Bolzano Piena
collaborazione con
Trento anche per lo
smaltimento dei
residui Andranno
all'inceneritore
Statario da aggiornare
La modifica è
necessaria per
aggiornare le norme ai
cambiamenti giuridici
e sodali intervenuti
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Muri con l'Austria La
barriera doveva essere
alta 4 metri con il filo
spinato. Se non c'è,
merito delI'Euregio
In alto Amo
Kompatscher,
padre di sette
figli con un'età
fra i 24 anni e i
sette mesi In
alto, sopra il
titolo l'incontro
con il
presidente
Mattarella
insieme a Ugo
Rossi. Sotto
con Napolitano
e Durnwalder A
destra, insieme
a Matteo Renzi,
con cui
Kompatscher
ha da tempo un
rapporto di
amidzia
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AIO* DO ciperi Con la legge Boschi clausola di salvaguardia
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Per la prima volta c'è l'impegno in una legge costituzionale
a concordare insieme ogni modifica. Giulio Andreotti lo
disse solo a parole. Passaggio importante LE TUTELE Al
referendum voterò Sì Siamo garantiti dall'intesa
Presidente Kompatscher, c'è chi
dice che lo Statuto del 1972 non va
toccato in alcun modo. Secondo lei
i tempi sono maturi per un
passaggio al Terzo Statuto? Per
prima cosa non si deve parlare di
Terzo Statuto, perché va garantita
la continuità Quello che serve è un
aggiornamento dello Statuto, una
revisione, perché è cambiato nel
tempo il quadro giuridico, sociale,
economico II mondo non si ferma
Al di là dell'esito del referendum di
dicembre, anche la riforma del
2001 prevedeva una revisione dello
Statuto Non è stato fatto perché
non c'era il principio d'intesa, non
si poteva rischiare di metter mano
allo Statuto senza tale garanzia
Adesso che c'è nella riforma
costituzionale approvata dal
Parlamento, i tempi sono maturi
per la revisione dello Statuto Ed è
utile e
Presidenti Regioni
necessario Perché? Con quali
obiettivi? Con e possibilità per le
autonomie speciali Innanzitutto
per ottenere maggiori
competenze è un obiettivo che
abbiamo sempre Ma poi perché
sono intervenute modifiche del
sistema giuridico italiano che
hanno intaccato la nostra
autonomia La giurisprudenza
della Corte costituzionale ne è
stata la conseguenza,
menomando di fatto l'autonomia
Ora occorre riparare tale vulnus
riformulando alcuni punti, sia sul
fronte dei limiti del nostro potere
legislativo, ma anche per quanto
riguarda la terminologia Faccio
un esempio nello Statuto del
1972 non si parla di ambiente,
mentre oggi c'è un ambito
giuridico anche nazionale al
riguardo, e la Consulta assegna
quel potere allo Stato in
quanto è assente dallo Statuto
Beh, c'è chi obietta che la «
clausola di salvaguardia», cioè il
principio di intesa, è valido per
questa riforma dello Statuto.
Riguardo a quelle successive non
si dice nulla. Proprio per questo
va fatta adesso la revisione dello
Statuto, per approfittarne per
inserire ora nello Statuto il
principio d'intesa in maniera
stabile e perenne Se non ci sarà
questo, non potremo dare l'intesa
alla revisione Lo Statuto
rinnovato riformulerà anche
l'aspetto finanziario
dell'autonomia, tenendo conto dei
doveri di solidarietà verso lo stato
nazionale e il risanamento del
debito pubblico Questa parte
della revisione è già avvenuta con
il «Patto di Garanzia», che ha
stabilito in maniera certa a quanto
ammonta il contributo delle
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province autonome al bilancio
dello Stato C'è comunque
un'alcatorietà del 10% in caso di
emergenza nazionale, che può
essere ricaricato sulle casse di
Trento e Bolzano. E un altro 10%
nel caso di crisi finanziaria. Si
tratta di casi particolari e
circoscritti come catastrofi
nazionali o calamità finanziaria
Però è un'eccezione già
codificata, e deve riguardare tutte
le regioni, compreso noi
Abbiamo fatto bene ad inserirlo,
perché ha posto un limite preciso
allo Stato La sentenza della Corte
costituzionale sulla regione
Sicilia ci ha rato ragione, dando
torto alla Sicilia nei confronti
dello Stato In assenza di un Patto
codificato,
lo Stato può procedere
ulteriormente con i tagli e la
richiesta di compartecipazione
Con noi no, a meno che non si
verifichino eventi calamitosi di
particolare gravita, e comunque
entro i limiti previsti Certamente
non nell'esercizio ordinario della
Finanziaria Governatore
Kompatscher, che senso ha aver
deciso di percorrere due strade
diverse fra Trento e Bolzano per
giungere alla revisione dello
Statuto? Non è un quadro
unitario, un «corpus» unico per
l'intero contesto regionale? E
allora perché una Convenzione a
Bolzano e una Consulta a Trento
Molto semplice, a Bolzano c'è
tutta la normativa a tutela dei
gruppi linguistici, che a Trento
non c'è Questo andava discusso a
Bolzano prima di inserirlo in uno
Statuto regionale Per noi era
importante metterci d'accordo qui
a Bolzano, fra di noi, prima di
andare in consiglio regionale La
Convenzione doveva far capire a
tutti in Alto Adige che
l'autonomia non riguarda solo un
gruppo linguistico, ma l'intera
comunità E patrimonio di tutti gli
altoatesini E questo si poteva fare
dando uno spazio, la
Convenzione, per discutere
assieme sul proprio futuro di
convivenza Purtroppo siamo
partiti male con il dibattito, ma
mi pare che le ultime meglio
Insomma, lo spirito della
Convenzione era quello di creare
in tutti gli altoatesini un
«patriottismo dell'Autonomia»
Cosa diventerà la Regione nel
nuovo Statuto aggiornato? Lo
stiamo chiedendo alla
Convenzione e alla Consulta che
dovranno dirci cosa ne pensano
Sì, ma la sua idea qual è? Direi
cosa non deve essere un ente che
è sempre criticato perché si
occupa di cose che
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non interessano alla gente Deve
essere invece un qualcosa che si
occupa di questioni veramente
rilevanti, magari anche in
maniera efficiente perché si basa
su rapporti già esistenti fra
Bolzano e Trento Insomma, sarà
un piattaforma di collaborazione
comune e strutturale fra le due
province o come si chiameranno
Può essere anche che si metta per
iscritto che su determinate
questioni ci si possa trovare fra i
due consigli provinciali assieme,
e quello è il luogo delle decisioni
che ci accomunano Così viene
meno la Regione, come
«frame» che unisce le due
province. Ciò che conta è lo
statuto regionale unico, non l'ente
di gestione Regione II 4
dicembre si terrà il referendum
sulla nuova riforma
costituzionale, che supera il
bicameralismo paritario e
introduce un riassetto del titolo V
sulle regioni. Lei come voterà al
referendum 10 personalmente
voterò Si, perché la clausola di
salvaguardia è un'opportunità per
11 nostro territorio Devo dire
anche che certi aspetti della
riforma non mi convincono, cioè
la parte che riguarda le altre
regioni Ma per l'Alto AdigeSudtirol questa è una riforma
importante che prevede una
garanzia di rilievo come il
principio d'intesa La Volkspartei
appoggerà il Sì al referendum,
dato che la delegazione
parlamentare ha votato la
riforma? Farete campagna
referendaria Gli organi del partito
si occuperanno a breve del tema,
e ci sarà una posizione ufficiale
La clausola di salvaguardia è un
risultato che abbiamo portato a
casa insieme alla delegazione
parlamentare, dovuto anche al
peso politico che in questi mesi
avevamo in Senato Non so se, in
un contesto diverso, avremmo
potuto ottenere per iscritto tale
garanzia in una norma
costituzionale Nel 1992 fu
rilasciata la quietanza liberatoria
non sulla base di una norma
scritta, ma sulla promessa a voce
di Andreotti che lo Statuto non
sarebbe mai stato modificato in
maniera unilaterale Ma ad oggi,
se non passa il Sì al referendum,
non c'è obbligo d'intesa I
sudtirolesi appoggeranno quindi
il Sì al referendum? Li
informeremo del risultato che
abbiamo portato a casa, diremo
che con la clausola di
salvaguardia si protegge
l'autonomia, illustreremo le
opportunità che questa riforma
costituzionale ci assegna, faremo
incontri sul territorio
spiegando anche che ci sono dei
limiti nella riforma, e poi gli
elettori decideranno Ma se la
clausola di salvaguardia è così
importante per l'autonomia,
perché Luis Durnwalder si è
schierato per il No? Durnwalder
non ha dichiarato che è per il No,
e comunque lui ha detto solo che
bisogna riflettere sui vantaggi e
gli svantaggi della riforma,
spiegando bene le nostre scelte
Comunque non credo che saremo
così determinanti da decidere le
sorti del risultato Presidente, lei è
stato alla consegna del Premio De
Gasperi, e ha sentito le parole di
di forte riconoscenza del Paese
verso lo statista trentina, «padre
fondatore» della rinascita
dell'Italia e dell'Europa. Cosa ne
pensa lei di Alcide De Gasperi?
Come è oggi il sentimento fra i
sudtirolesi verso il presidente del
consiglio che firmò l'accordo con
l'austriaco Gruber e garantì
l'Autonomia anche sul piano
internazionale? IO ho letto molti
scritti di De Gasperi e ne
riconosco il ruolo di statista che
ha avuto per la costruzione
dell'Europa e per la ricostruzione
dell'Italia dopo la guerra Nei
sudtiolesi è avvertita però
l'ambivalenza attorno al suo
nome da una parte lo statista
dell'Europa, dall'altra il suo nome
è associato ad un tipo di
realizzazione dell'autonomia,
quella della prima Regione, che è
stata sentita dai sudtirolesi come
una truffa Quindi quando si parla
di De Gasperi, c'è chi ritiene che
è stato lui ad aver teso il tranello
per favorire il Trentino Nel 2018
Trento ospiterà l'Adunata degli
Alpini. La data simbolo,
centenario della fine della guerra
e della cosiddetta «Vittoria»
dell'Italia, ha suscitato alcune
polemiche sull'opportunità di
tenere la manifestazione in una
coincidenza così fortemente
simbolica per la nostra regione.
Lei ci sarà all'Adunata? Quale
contributo potrà essere dato
dall'Adunata alla maturazione
nella coscienza di questa regione
di una «memoria condivisa» Non
so se ci sarò all'Adunata, è troppo
presto Confido che gli Alpini
sappiano organizzare la giornata
non come una parata militare di
festeggiamento della guerra o
della grande conquista, o con
spirito nazionalistico, ma come
ricordo di tutte le tragedie della
guerra Io ho partecipato
all'Adunata di Bolzano, ed è stata
una grande bella festa popolare
[email protected] Twitter:
@direttoreladige
Lo spiegherò alla
gente.
Durnwalder non
è contrario, ha
solo detto che
bisogna valutare
i pro e i contro
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