Foglietto Settimanale dal 3 al 9 ottobre

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Transcript Foglietto Settimanale dal 3 al 9 ottobre

PARROCCHIE
DI
S. BARTOLOMEO – CAPREZZO
S. BRIZIO – COSSOGNO E S. PIETRO - TROBASO
Parroco: Micotti don Adriano
Casa Parrocchiale di Trobaso
e
FAX0323 - 57.16.68
 338 - 50.59.656
[email protected]
www.parrocchiainrete.it
FOGLIETTO SETTIMANALE
DAL
3
AL
9
OTTOBRE
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DALLA PAROLA DI DIO
Viviamo tempi difficili, lo vediamo tutti. La crisi economica picchia duro e non
si vedono prospettive. Quanti non hanno certezze per il futuro, pur avendo voglia e
qualità. Molti non sanno se avranno mai versato contributi a sufficienza per
ricevere una pensione. Genitori sconfortati della rassegnazione dei loro figli neolaureati presi per il naso da stages infiniti e contratti a termine. Lo spettacolo
sconcertante del mondo politico non giova. Quando si toglie Dio non è vero che
non si crede più in nulla: si finisce col credere a tutto.
Così la Chiesa è chiamata ad affrontare questi tempi senza ergere steccati, senza
parlare la stessa lingua o battere la stessa moneta del mondo imbarbarito. Quando
il mondo parla a sproposito della Chiesa, la Chiesa è chiamata a parlare di Cristo. E
a fidarsi del suo Maestro che non l'ha mai abbandonata anche quando i cristiani
smontavano la credibilità della Chiesa pezzo per pezzo. Davanti a tutto questo, la
preghiera dei discepoli, oggi è la nostra. Accresci in noi la fede, Signore.
Abacuc è sconfortato, come non capirlo? Il piccolo e ostinato popolo di Israele
deve continuamente lottare per sopravvivere in mezzo ai giganti: gli egiziani e gli
assiri prima, i babilonesi poi... tutta la storia è un susseguirsi di invasioni e colpi di
stato, di tragedie e di ingiustizie. Ora ai confini di Israele premono i Caldei. Il
profeta, esasperato, rivolge la propria preghiera a Dio: ha un bel difenderlo di
fronte al popolo, ma come si fa a suscitare la fede in un popolo esasperato? Dio
risponde invitando Abacuc e Israele alla fede, a conservare la fede, la fiducia. Come
Eleazaro domenica scorsa, Dio promette di stringere tra le proprie braccia con
immenso affetto il giusto che vive a causa della fede. Profeti di ieri e di oggi si
scontrano continuamente con la stessa disarmante obiezione: dov'è Dio quando
l’uomo scatena la propria violenza? Quando prevale la tenebra? Quando il giusto è
irriso e disprezzato? E la Parola oggi risponde: solo con la fede possiamo osare.
Abacuc è invitato a fidarsi, Timoteo riceve una commovente lettera da Paolo
incarcerato ed è invitato a fare memoria della propria vocazione episcopale, gli
apostoli, dopo un primo galvanizzante momento di euforia per i successi conseguiti
dal Nazareno, cominciano a scontrarsi con il proprio limite e con l’ostilità di alcuni
farisei e sentono la fiammella (timida) del credere lentamente vacillare. Fidatevi,
dice la Parola, fidati, affidati, diffida delle tue presunte certezze. La fede è il
ragionevole abbandonarsi nelle braccia dell’amato, nel gesto incosciente e ovvio del
bambino che si getta fra le braccia del padre. Non siamo chiamati a fidarci di un
mistero imperscrutabile, a seguire ciecamente gli ordini della divinità, ad abbassare
la testa alla volontà ostica e incomprensibile di una moloch a cui dobbiamo credere.
Il Dio di Israele chiede fiducia, il Dio che ha camminato nel deserto e sofferto, il Dio
che ha accompagnato e illuminato una tribù di beduini facendola divenire popolo
della speranza, il Dio che ha illuminato i re di Israele, il Dio che ha strappato degli
uomini dal pascolo e dalla terra consacrandoli profeti, il Dio che, esausto, è
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diventato uomo (fragilità, stanchezza, sudore, decisione, rischio) per raccontarsi chiede
fiducia, non uno qualsiasi. Il Dio che ha dimostrato milioni di volte quanto
dolorosamente ama.
Fiducia nel Nazareno rivelatore del padre, figlio del Dio benedetto che ha
sconvolto la vita dei suoi discepoli svelando il volto del Padre morendo sulla croce.
Fidatevi almeno quanto un granellino di senapa, dice il Maestro. Abacuc non lo sa,
ma l’ennesimo scontro con una cultura straniera obbligherà Israele a riscoprire le
proprie radici e diventare (tornare ad essere?) segno nel mondo. Paolo non lo sa,
ma le sue parole doloranti e aspre saranno prese dallo Spirito Santo e riempite di
Dio così che noi, oggi, leggiamo la Parola di Dio sulle labbra screpolate di Paolo lo
scoraggiato e irrequieto apostolo. Pietro e Giovanni e gli altri non lo sanno, ma la
loro fede, più piccola di un granellino di senapa, crescerà e diventerà un immenso
albero alla cui ombra ci riposiamo noi, pavidi discepoli del terzo millennio… anche
quando i cristiani smontavano la credibilità della
Chiesa pezzo per pezzo...
Abbandoniamoci nelle braccia di Dio; ma sul serio, non per finta. Ci sono
persone che si fidano a parole ma non si staccano dalla riva per prendere il largo. A
volte la nostra vita è irrequieta e piena di dubbi ma non ce ne stacchiamo,
invochiamo Dio, senza poi lasciargli la possibilità di agire e di salvarci; invochiamo
Dio, sì, spiegandogli, però, cosa deve fare. Vuoi essere discepolo? Metti la tua vita e
la tua volontà nelle mani del Maestro: davvero, sul serio. Occhio però:
normalmente Dio ascolta, spesso in maniera così eclatante che ti viene da sorridere.
L’unico serio rischio della preghiera è che Dio ci ascolti, l’unica controindicazione
dell’abbandonarsi in Dio è che poi rischi pericolosamente la santità. Seconda
provocazione: siamo servi inutili. Cioè il mondo è già salvo, non dobbiamo salvarlo
noi. A noi è chiesto di vivere da salvati, a guardare oltre, al di là e al di dentro. A
noi Gesù chiede di vivere come uomini di fede, a camminare nel nostro cammino
con un cuore compassionevole e gravido di pace, fecondo e accogliente. Con
leggerezza. Per il resto lasciamo a Dio fare il suo mestiere.
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PROGRAMMA DELLA SETTIMANA
Ogni volta che un appuntamento è contraddistinto da questo simbolo
è possibile collegarsi e partecipare, attraverso la “radio parrocchiale” .
LUNEDÌ 3 OTTOBRE
 ore 14.30 Trobaso: incontro gruppo san Vincenzo
 ore 17.00 Cossogno - Chiesa di Loreto: preghiera del S. Rosario
 ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario
 ore 18.00 Trobaso: S. Messa
MARTEDÌ 4 OTTOBRE: SAN FRANCESCO D’ASSISI
 ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario
 ore 18.00 Trobaso: S. Messa
 ore 20.45 Salone parrocchiale di Trobaso: incontro genitori dei
ragazzi di 1a media per la presentazione del cammino catechistico
 ore 20.45 Trobaso: prove del coro parrocchiale
MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE: Santa Faustina Kowalska
 ore 16.30 Cossogno - Chiesa di Loreto: S. Rosario e S. Messa
 ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario
 ore 20.30 Trobaso: recita della Coroncina alla Divina Misericordia e
S. Messa nel ricordo liturgico di S. Faustina Kowalska
GIOVEDÌ 6 OTTOBRE
Con Maria,
in staffetta per la pace!
 ore 7.00 Trobaso: S. Messa ed inizio della STAFFETTA PER LA PACE con
la recita del S. Rosario con turni ogni 30 minuti. Si concluderà alle ore
20.00. Presso la Chiesa di San Pietro su un calendario cartaceo è possibile
indicare la tua disponibilità ad animare un turno del Santo Rosario.
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“Tutto si perde con la guerra,
nulla si perde con la pace,
mai più la guerra,
penso soprattutto ai bambini
ai quali si toglie
la speranza, il futuro,
bambini morti,
bambini feriti, bambini orfani,
bambini che giocano
sui residui bellici
e non sanno sorridere,
vi prego fermatevi
ve lo chiedo con tutto il cuore,
è l’ora di fermarsi,
per favore!”
(Papa Francesco)
Le nostre Comunità Parrocchiali
e tutti coloro che si rivolgono
con fiducia a Maria
invocandola REGINA DELLA PACE,
accogliendo i numerosi inviti di Papa Francesco
e sentendo viva l’urgenza di intensificare le preghiere
per il dono della Pace nel mondo
a sostegno dei tanti cristiani perseguitati e uccisi,
propone una:
STAFFETTA DI PREGHIERA
PER LA PACE!
Vogliamo invocare Dio col cuore di Maria, Regina della Pace e Madre della Misericordia,
affinché interceda presso il Padre per il dono della pace: pace nei cuori, pace nelle famiglie,
pace nella Chiesa, pace in Italia e pace nel mondo intero. Vogliamo pregare in particolare
per i bambini e le famiglie perseguitate ed uccise, affinché il Signore doni loro forza e
speranza, e a tutti i cristiani il coraggio di impegnarsi per la pace.
La staffetta di preghiera partirà
dopo la CELEBRAZIONE EUCARISTICA DELLE ORE 7.00.
Proseguirà con la recita del S. Rosario con turni ogni 30 minuti.
Si concluderà alle ore 20.00,
poiché alle ore 20.30 vi sarà l’incontro del Vescovo
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con i collaboratori pastorali
dell’Unità Pastorale Missionaria di Verbania.
Presso la Chiesa di San Pietro
troverai un calendario cartaceo sul quale potrai indicare
la tua disponibilità ad animare un turno del Santo Rosario.
Vogliamo invocare Dio col cuore di Maria, Regina della Pace e Madre della
Misericordia, affinché interceda presso il Padre per il dono della pace: pace
nei cuori, pace nelle famiglie, pace nella Chiesa, pace in Italia e pace nel
mondo intero. Vogliamo pregare in particolare per i bambini e le famiglie
perseguitate ed uccise, affinché il Signore doni loro forza e speranza, e a tutti i
cristiani il coraggio di impegnarsi per la pace.
 ore 14.30 Trobaso: gruppo “Tiramisù” in Tombola varia
 ore 20.30 il “Chiostro” - Intra: incontro del Vescovo con i
collaboratori pastorali dell’Unità Pastorale Missionaria di Verbania.
VENERDÌ 7 OTTOBRE: B. V. MARIA DEL ROSARIO
 ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario
SABATO 8 OTTOBRE
 ore 7.30 - 19.00 “Sui passi della fede…” giornata cresimandi a Torino
per conoscere il santo dei giovani, San Giovanni Bosco e incontrare la
realtà del Sermig
 ore 17.00 Caprezzo: S. Messa
 ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario
 ore 18.00 Trobaso: S. Messa
DOMENICA 9 OTTOBRE
 ore 9.00 Cossogno: S. Messa
 ore 11.00 Trobaso: S. Messa
 ore 17.30 Trobaso: preghiera del S. Rosario
 ore 18.00 Trobaso: S. Messa
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