Grigliatura - I.de.A TRATTAMENTO ACQUE

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I.De.A. Trattamento Acque
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Cell: 339-5201788
Grigliatura
La grigliatura è un trattamento di tipo primario che ha come scopo l'asportazione da un refluo del
materiale grossolano contenuto o trascinato dal flusso dell'acqua da trattare.
Generalmente negli impianti di depurazione biologica (siano essi a fanghi attivi, a filtro percolatore o
di altra tipologia di processo) viene inserita in testa (possibilmente anche prima di un
eventuale stazione di sollevamento) al fine di non inibire i processi biochimici e per preservare da
usura e guasti le installazioni elettromeccaniche (in primis le pompe).
Una prima classificazione delle griglie viene fatta in base alla spaziatura tra le maglie (costituite
solitamente da delle barre parallele in metallo, preferibilmente acciaio inox), si hanno pertanto:
•
Grigliatura grossolana: con distanza tra le barre di 3-6 cm;
•
Grigliatura fine: con distanza tra le barre di 1-3 cm;
•
Grigliatura finissima: con distanza tra le barre di 1-10 mm.
Altra discriminante tipologica riguarda le modalità di pulizia della griglia, che può essere manuale o
meccanica. Riguardo quest'ultima, esistono in commercio svariate stazioni di grigliatura automatiche
(a coclea, a tamburo, a staccio rotante, a tappeto filtrante, griglie con pettine pulitore, ecc), con costi
variabili e la cui descrizione esula da questo contesto. Tra le griglie a pulizia manuale assai diffuse
sono quelle installate in canali (generalmente realizzati in opera), dove l'acqua scorre e passa
attraverso le maglie. Ne riportiamo di seguito un esempio ("Depurazione delle acque di piccole
comunità - Tecniche naturali e tecniche impiantistiche", L. Masotti e P. Verlicchi, Hoepli, 2005).
Il sistema consta di due canali, uno dove è posta la griglia (a pulizia manuale o automatica) e l'altro
di emergenza, parallelo e con funzione di by-pass temporaneo. Anche quest'ultimo può essere dotato
di griglia al fine di non interrompere il lavoro della stazione nei momenti critici e/o in fase di
manutenzione straordinaria.
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Si tratta comunque di installazioni adatte a impianti di una certa potenzialità, che presentano costi
piuttosto elevati e prevedono la realizzazione di opere cementizie non prefabbricate.
Pozzetti di grigliatura
Un elemento assai semplice e poco oneroso dal punto di vista economico sono i nostri pozzetti di
grigliatura a pulizia manuale. Essi prevedono il passaggio del refluo in elementi prefabbricati di
modeste dimensioni, provvisti di una o più griglie in acciaio inox già pre montate in stabilimento.
Come si vede dallo schema riportato sopra, il funzionamento è assai semplice. La maglia della griglia
può avere la spaziatura desiderata e a richiesta è possibile installare anche una paratia manuale in
ingresso, per un'eventuale by-pass di emergenza. Si tratta di sistemi a pulizia manuale applicabili
soprattutto a piccoli impianti di trattamento, anche se lo stesso principio può essere adottato per
portate più alte, installando la griglia in vasche in cemento più grandi.
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Griglie a cestello
Un sistema molto comodo e altrettanto semplice sono le cosiddette "griglie a cestello", che trovano
applicazione specialmente negli impianti di sollevamento. Queste griglie, con maglie variabili (fino
a 1 mm), vengono installate nella sezione della tubazione di ingresso in una vasca, sono realizzate in
acciaio inox e presentano pianta semi-circolare. Di seguito un particolare della maglia di una griglia
a cestello a spaziatura finissima.
Nella foto seguente invece una griglia vista dall'alto, con ben visibile la slitta di estrazione con la
relativa catena per facilitarne la pulizia.
Come detto si tratta di griglie molto pratiche dal punto di vista della manutenzione, anche se sono
tutte a pulizia manuale e in alcuni casi richiedono una certa frequenza di intervento dell'operatore.
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Griglia statica autopulente
E' questo un altro tipo di griglia (detta anche "staccio statico") la cui diffusione in Italia è per il
momento piuttosto limitata ma che offre numerosi vantaggi, seppur a fronte di un costo superiore
rispetto alle due precedenti e trova applicazione specialmente nel caso di reflui particolari, come ad
esempio quelli derivanti da attività produttive (si veda la specifica sezione del nostro sito per maggiori
dettagli), per i quali garantisce ottime prestazioni.
Riportiamo di seguito uno schema illustrativo sul loro funzionamento.
Il liquame entra dall'alto (dove si trova una vaschetta di carico), attraversa tutto lo staccio, dove si
deposita il materiale grossolano che scivola verso il basso sia per gravità che trascinato dal liquame
stesso. Quest'ultimo invece mano a mano che scorre penetra all'interno dello staccio stesso per poi
uscire sul fondo dello scatolare in acciaio che costituisce la stazione di grigliatura.
Senza entrare nei dettagli, questa macchina (relizzata in acciaio inox) sfrutta il cosiddetto "effetto
Coanda" grazie al particolare profilo della superficie filtrante. Presenta il vantaggio di non necessitare
di una pulizia meccanizzata (da qui infatti la dicitura "autopulente") e prevede una scarsa frequenza
di interventi da parte dell'operatore, a fronte però di un certo costo dovuto alla necessità di una certa
precisione per realizzare il profilo della superficie filtrante stesso.
In ogni caso i progettisti dello Studio Associato di Ingegneria Ambientale sono a disposizione per un
consulto gratuito e la scelta della soluzione più adeguata al caso presentato dal potenziale
committente, che riceverà una quotazione economica senza ovviamente alcun impegno di acquisto.