Autotrasporto, al via la class action contro le case

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Autotrasporto, al via la class action contro le case costruttrici
di autocarri
Venerdì 30 Settembre 2016
Il presidente di CNA Fita Forlì-Cesena, Daniele Battistini: "ci siamo attivati tempestivamente
per promuovere l’azione legale risarcitoria per tutti gli associati coinvolti"
Daniele Battistini
CNA Fita è pronta alla class action contro le case costruttrici di veicoli commerciali e industriali condannate dall’Antitrust alla
sanzione più alta mai comminata nella storia dell’Unione Europea, quasi 3 miliardi di euro. Lo annuncia il presidente di CNA
Fita Forlì-Cesena Daniele Battistini.
“La multa - afferma Battistini - è stata decisa per punire i comportamenti illeciti portati avanti dai costruttori coinvolti dal 1997
al 2011, anni in cui i vertici dei vari marchi si sono accordati su aumenti dei prezzi e tempistica per l’introduzione di tecnologie
antinquinamento. Le case costruttrici coinvolte sono tutte le principali, ovvero DAF, Mercedes, Iveco, MAN, Volvo e Renault
Truck. Anche Scania è indagata per aver partecipato al cartello, ma il procedimento è ancora in corso. Per tali gravi
motivazioni CNA Fita si è attivata tempestivamente per promuovere l’azione legale risarcitoria per tutti gli associati coinvolti”.
In particolare la collusione individuata dalla Commissione riguardava le nuove tecnologie di riduzione delle emissioni previste
dalle norme ambientali da Euro III a Euro VI, e nello specifico il coordinamento su tempistica e trasferimento ai clienti dei costi
delle tecnologie di riduzione delle emissioni per rendere gli autocarri conformi alle norme in tale ambito.
“Il cartello – prosegue Battistini – non era finalizzato a evitare o manipolare la conformità alle nuove norme in materia di
emissioni, infatti l’inchiesta della Commissione non ha evidenziato collegamenti tra le ditte di cui trattasi e le pratiche di
elusione dei sistemi antinquinamento di determinati veicoli (noti come “dispositivi di manipolazione”) che hanno riguardato
alcune note case automobilistiche. Ma quanto riscontrato dalla UE è di una gravità senza precedenti: la multa difatti sottolinea
l’importanza di un mercato concorrenziale funzionante per favorire la messa a punto e la diffusione di tecnologie a basse
emissioni efficienti ed economiche, che costituisce tra l’altro uno degli elementi della strategia europea sulla mobilità a basse
emissioni, di prossima pubblicazione. Le case costruttrici dovranno indennizzare i nostri imprenditori per i maggiori costi che a
causa dei loro scorretti patti hanno dovuto sostenere, ancora più pesanti per le pmi e le imprese artigiane. Per questo
abbiamo prontamente predisposto un'azione risarcitoria collettiva, senza oneri iniziali da sostenere per i nostri associati.”
I soggetti interessati possono contattare le sedi territoriali di riferimento di CNA per avere ulteriori informazioni. È ad
ogni modo necessario essere in possesso della copia della documentazione comprovante l’acquisto del veicolo e/o i relativi
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contratti di leasing, con l’eventuale atto di riscatto e la relativa documentazione fiscale e bancaria.
Inoltre l’8 ottobre 2016 dalle ore 15.30 alle 18.00, presso la sala Tecnovie Via dell'Arrigoni a Cesena, è stato fissato un
incontro per presentare l’iniziativa di class action a cui interverrà l’ Avv. Giovanni Scoccini (Studio Legale Scoccini &
Associati), introduce Daniele Battistini, presidente CNA Fita Forlì-Cesena, coordina i lavori Laura Navacchia, responsabile
Servizi generali Area CNA Cesena Val Savio.
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