30/09/2016 Mensola, Amato (Alternativa Libera): “Bene la

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30/09/2016
Mensola, Amato (Alternativa Libera): “Bene la messa in sicurezza, ma necessario rivedere il progetto―
Presentato un question time: “Manca manutenzione, necessario salvaguardare un patrimonio
naturale―. Ecco le criticitÃ
“E' necessaria una revisione del progetto per la messa in sicurezza del Torrente Mensola”. E' quanto chiede
con un question time, la consigliera comunale di Alternativa Libera, Miriam Amato: “Il corso d'acqua può
rappresentare un pericolo in quanto, nonostante le più che ridotte dimensioni, ha esondato più volte, come
avvenuto nel 1993. Gli interventi devono essere risolutivi e soprattutto salvaguardare un patrimonio naturale
del nostro territorio, che è stato negli anni passati inserito fra i 123 paesaggi rurali più belli d'Italia”
“Gli interventi - ricorda Amato – prevedono sia la realizzazione di tre casse di espansione, tra cui quella
denominata “La Torre”, che il rifacimento delle arginature e l’adeguamento di alcuni ponti sulle viabilità.
Previsto anche un intervento di armatura in cemento armato di un tratto del Mensola. Il progetto non spiega
in dettaglio l'intervento sulle arginature al fine di garantire la funzione di corridoio ecologico del previsto Parco
Mensola. E' da ricordare inoltre la mancata manutenzione delle casse di espansione già realizzate, che
risultano ad oggi sommerse da una fitta vegetazione. La mancata manutenzione ha suscitato proteste dei
cittadini residenti, come documentato da autorevoli quotidiani".
“A mancare insomma sul torrente Mensola – sottolinea la consigliera – è proprio la manutenzione. Con il
question time evidenzio alcuni punti critici che devono essere chiariti. Innanzitutto l'utilizzo del cemento
armato come elemento che altera il grado di naturalità del corso d’acqua e la sua funzione di corridoio
ecologico per la fauna presente. Ma sono da evidenziare anche gli allagamenti frequenti di via della Torre
dovuti al mancato drenaggio dell’ acqua piovana. Il torrente in via della Torre è ad esempio sbocco della
fognatura facendone, invece di un corridoio ecologico, una fogna a cielo aperto. Sarebbe necessario
intervenire velocemente per risolvere questo aspetto”.
“E' emblematico infine – conclude Amato – che nel progetto non si faccia riferimento alle casse di
espansione già realizzate. Per questo penso che sia opportuno prevedere un piano complessivo di interventi
effettivamente risolutivi, valutando al contempo la possibilità di utilizzare tecniche meno impattanti, come le
tecniche di ingegneria naturalistica. E' necessario salvaguardare una delle poche risorse naturalistiche della
nostra città”. (s.spa.)
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