dedicato alla suggestiva Pieve del Thò

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Transcript dedicato alla suggestiva Pieve del Thò

A Brisighella si presenta il libro "La villa e la pieve" dedicato
alla suggestiva Pieve del Thò
Giovedì 29 Settembre 2016
La copertina del libro
Domani alle ore 18 presso la Parrocchia di S. Giovanni Battista in Ottavo (Pieve del Thò) Via Siepi 1, si terrà la presentazione
del volume "La villa e la pieve. Storia e trasformazioni di S. Giovanni in Ottavo di Brisighella tra l’età romana e il Medioevo" a
cura di Chiara Guarnieri.
Intervengono Mons. Mario Toso, Vescovo Diocesi Faenza-Modigliana, Mons. Mariano Faccani Pignatelli, Delegato
Diocesano per l’Arte Sacra e Beni Culturali e Direttore dell’Ufficio Don Mirko Santandrea, Amministratore Parrocchiale Pieve
Thò Davide Missiroli, Sindaco del Comune di Brisighella Giorgio Cozzolino, Soprintendente Archeologia Belle Arti e
Paesaggio di Ravenna, Forli-Cesena, Rimini Chiara Guarnieri, Archeologa della Soprintendenza Archeologia, belle arti e
paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
Sono presenti gli autori.
La pieve del Thò
Costruita sui resti di una villa rustica situata lungo l’antica strada romana che da Faenza portava a Firenze, lungo la Valle del
Lamone, deve il suo nome al fatto di sorgere all’ottavo miglio della Via Faventina. La Pieve di San Giovanni in Ottavo, o Pieve
del Thò come viene comunemente chiamata, è una delle pievi romaniche più suggestive e meglio conservate del territorio
ravennate. Già menzionata in una pergamena del 909, ha subìto varie modifiche anche se l’impianto principale resta quello
dell’inizio del XII secolo, come attesta un’iscrizione su un capitello recante la data 1100. Nonostante questa storia millenaria,
problemi, trasformazioni e documenti di questo straordinario edificio non erano mai stati raccolti in uno studio organico e
complessivo che presentasse il maggior numero di informazioni possibili su quanto sopravvissuto.
Il volume curato dall’archeologa Chiara Guarnieri si propone di colmare questa lacuna raccogliendo i contributi di numerosi
specialisti che affrontano, ciascuno secondo la propria professionalità, i tanti aspetti di un edificio che ha subito nei secoli
molte trasformazioni e le cui fasi iniziali sono testimoniate da reperti frammentari e non facilmente interpretabili. Con l’aiuto
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delle più avanzate metodologie scientifiche (come le indagini condotte sulla cripta) e avvalendosi anche dell’apporto delle fonti
archivistiche e dei restauri eseguiti nella chiesa, il volume illustra gli studi che a partire dal XVII secolo si sono interessati a
questo edificio: dall’analisi del territorio in età romana alle fasi di costruzione e trasformazione della Pieve del Thò, dai
materiali ceramici, lapidei e architettonici di epoca romana ai reimpieghi di età altomedievale e medievale.
http://www.archeobologna.beniculturali.it/ra_brisighella/pieve_tho/pieve_tho.htm
Cultura
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