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Venerdì 30 Settembre 2016
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Il governatore di Fi imita Roberto Maroni e Luca Zaia. Ma la Consulta li tiene d’occhio
Toti fa sempre più il leghista
Liguria, legge anti-moschee come in Lombardia e Veneto
sitivo del 1985, balza agli
GIOVANNI BUCCHI
occhi la possibilità conferita
l patto del Nord tra i go- ai Comuni di indire referenvernatori di centrodestra dum consultivi per ascoltare
passa anche dalla legge l’opinione dei cittadini su un
anti-moschee. Dopo il tema così delicato.
E già su questo punto,
provvedimento approvato in
Lombardia e bocciato dalla scommettono le opposizioCorte costituzionale una vol- ni rappresentate da Pd, M5S
ta impugnato dal Governo, e e Rete a Sinistra, potrebbe
dopo un’analoga iniziativa as- inciampare il governatore
sunta in Veneto, è toccato nei Toti, magari con lo zampino
giorni scorsi a Giovanni Toti della Corte costituzionale.
seguire a ruota i due colleghi La Regione in virtù di queste
del Carroccio, Roberto Ma- nuove norme acquisisce molto più potere,
roni e Luca
anche discreZaia. Anche la
zionale: può
Liguria adesso
stabilire ogni
ha le sue seveanno con delire e stringenti
bera di giunnorme urbata le distanze
nistiche, che
minime tra
complicano di
un luogo di
molto la vita
culto e l’ala chiunque votro, ponendo
glia costruire
magari limiuna moschea.
ti piuttosto
Pe r c a r i t à ,
alti e facendo
nel testo apleva sull’eleprovato dalla
vato numero
risicata magGiovanni Toti
di chiese nel
gioranza di
territorio licentrodestra
(16 a 15) non si fa affatto cen- gure. Oppure può negare il
no a minareti né compaiono permesso di costruire nel caso
altri riferimenti al credo mu- ritenga che non si rispettino i
sulmano; si parla in maniera criteri di «congruità architetgenerica di luoghi di culto, ma tonica e dimensionale degli
è chiara l’intenzione di porre edifici di culto previsti con le
un freno all’apertura di mo- caratteristiche generali e peschee. Da qui l’appellativo culiari del paesaggio ligure».
E anche qui è facilmente inaffibbiato alla legge.
Tra le regole più rigide tuibile l’appiglio per dire no
introdotte da questa pro- a un minareto che poco c’azposta avanzata dal gruppo zecca con quelle zone. Inoltre,
leghista (con prima firmata- sempre per mettere i bastoni
ria la consigliera regionale tra le ruote alle comunità islaStefania Pucciarelli) che miche, è previsto che si ascolti
rivista il precedente dispo- la voce dei cittadini non sol-
INDISCREZIONARIO
DI
I
DI
PUCCIO D’ANIELLO
Giorgio Toschi, è stato inaugurato il «Museo
Storico della Guardia di Finanza – Sezione
Scuola Nautica» all’interno del castello Aragonese. L’edificio, che ospita attualmente la
caserma «Mazzini» sede della Scuola
Nautica della Guardia di Finanza, fu
il primo ad ospitare l’istituto del corpo
nel 1948. Al termine della cerimonia,
le autorità militari, civili e religiose
hanno assistito alla partenza dell’unità a vela «Grifone Fiamme Gialle», che
ha preso parte alla regata velica internazionale «Barcolana».
Sarà l’ex direttore generale della Rai, Pier
Luigi Celli, a salutare questa mattina i partecipanti alla convention dei
comunicatori aziendali. Nella
sede centrale di Poste Italiane,
dove Celli ricopre la carica di
senior advisor dell’amministratore delegato Francesco
Caio, il presidente di Ascai
(associazione per lo sviluppo
della comunicazione aziendale
in Italia) Maurizio Incletolli
* * *
ha convocato gli stati generali
Pier Luigi Celli
Claudio Ranieri riceverà la laurea
di Comunicaimpresa, per parlare del libro Dalla carta al web, una ricerca magistrale honoris causa in «Scienze e Tecnidedicata alla stampa aziendale. Un tema caro che dello Sport e delle attività Motorie Prevena Celli, e anche a Caio, che ad Avio lanciò la tive e Adattate» dall’università degli studi di
«rivoluzione comunicativa» della rivista About, Perugia. Il tecnico del Leicester, campione in
raccontando le passioni dei dipendenti e la vi- carica della Premier League, sarà premiato
per aver saputo «mescolare sapientemension strategica della società.
te approccio umano e introduzione “soft” di
* * *
principi scientifici negli allenamenti e nella
La Guardia di Finanza festeggia il novantesi- preparazione atletica». L’università perugina,
mo anniversario dell’Istituzione della Scuola che conferirà la laurea il prossimo 7 ottobre, è
Nautica di Gaeta. Le celebrazioni, inserite nel il primo ateneo a premiare il tecnico romano
più contesto del bicentenario della fondazione che ha già ricevuto l’onorificenza di «Grande
del servizio navale, sono iniziate con un con- Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblicerto aperto al pubblico della banda musicale ca italiana» dal presidente della Repubblica
del corpo nel centro storico cittadino di Gaeta. Italiana e dal Coni la «Palma d’oro al merito
Ieri, alla presenza del comandante generale, tecnico».
tanto tramite referendum,
ma anche con un parere non
vincolante chiesto a comitati
e associazioni presenti nelle
aree dove è destinato a sorgere il nuovo luogo di culto. Un
altro escamotage per rendere
ancora più difficile il percorso
e accendere il dibattito cittadino su questo tema.
Inutile negarlo: si tratta di un provvedimento
di chiara matrice leghista,
portato avanti dal Carroccio
sia in Veneto che in Lombardia (dove il partito esprime
direttamente il governatore)
e replicato adesso in Liguria
dove Toti ha vinto le elezioni
grazie proprio ai voti della
Lega Nord (e al passo indietro di Edoardo Rixi). Nella
maggioranza del centrodestra
ligure figura però anche Area
Popolare, e in particolare il
consigliere regionale alfaniano Andrea Costa, determinante per tenere in piedi
la coalizione. Evidentemente
questa legge anti-moschee
deve essere stata valutata positivamente anche dal gruppo
centrista, che però a Roma al
Governo col Pd sembra perseguire ben altra linea.
© Riproduzione riservata
IL PD SPENDE 90MILA EURO PER PROMUOVERE UNA NUOVA RICETTA AL SALONE DEL GUSTO: POLEMICHE
Kebab indigesto per Debora Serracchiani
Il panino turco diventa un prodotto tipico del Friuli Venezia Giulia
DI
I
FILIPPO MERLI
l tipico kebab del Friuli. Può
sembrare uno strano accostamento, ma non per la giunta
regionale presieduta dal vicesegretario Pd, Debora Serracchiani, che ha investito 90mila euro per
promuovere la nuova ricetta al Salone del Gusto di Torino. Il “kebab furlan” era in bella vista insieme con
altri prodotti tradizionali del territorio, selezionati da alcuni chef che,
su invito della giunta Serracchiani,
hanno proposto le eccellenze locali
declinate in forma innovativa. Il kebab, però, non è andato giù a Forza
Italia, che ha parlato di spreco di
denaro pubblico.
Il primo a criticare la Regione è stato un cuoco di origini friulane che vive e lavora negli Stati
Uniti. Si chiama Luca Manfè e ha
vinto l’edizione americana di Masterchef grazie al frico, una ricetta
tipica del Friuli a base di patate,
cipolle e formaggio fuso. Per questo, Manfè è considerato come un
ambasciatore dei prodotti friulani
Oltreoceano. Lui, il kebab, l’avrebbe
lasciato perdere.
«A parte il fatto che è carne
grigliata su uno spiedino, ma vi
pare che la Regione abbia fatto bene
a spendere 90mila euro per promuovere un panino con la salsiccia?», ha
detto a proposito della ricetta presentata dal cuoco Carlo Piasentin
a Torino. «Non vedo l’ora di tornare
in regione per assaggiare il kebab
friulano. Sono il primo ad accettare
le novità, ma, in questo caso, ho l’impressione che si sia fatta cilecca».
L’investimento della giunta
Serracchiani è stato difeso dal
presidente di Slow Food del Friuli,
Max Plett. «Tranquilli: non abbiamo speso 90mila euro per promuovere il Kebab friulano», ha spiegato
al Messaggero Veneto. «Chi critica,
probabilmente lo fa senza aver letto
bene la nostra proposta. Il budget
serve a promuovere, all’interno di
una delle prime manifestazioni
internazionali dedicate all’enogastronomia, i presidi Slow Food del
nostro territorio».
«Tutta questa attenzione sul kebab furlan, per certi aspetti piuttosto lusinghiera, rischia di banalizzare
settimane di lavoro e denaro pubblico.
E questo, oltre a dispiacermi, fa male
alla collettività». Resta la domanda
da 90mila euro: che cosa c’entra il kebab col Friuli Venezia Giulia? «Primo:
la cultura regionale, per quanto sia
difficile e sciocco dare una definizione
precisa alla nostra identità, ha anche
radici ottomane», ha proseguito Plett.
«Secondo: siamo a favore della contaminazione. Siamo la regione delle
diversità, e su questa dobbiamo impegnare ogni energia».
Per il consigliere regionale
di Forza Italia, Roberto Novel-
li, l’energia è stata sprecata inutilmente. Come i soldi. «Visto che
parliamo del progetto per la valorizzazione dei cibi made in Friuli,
è proprio il caso di dire che siamo
alla frutta», ha attaccato. «Dopo la
splendida figura del famoso chef
Carlo Cracco, il quale, chiamato
a fare da testimonial a Friuli Doc,
ha platealmente dimostrato di non
conoscere due prodotti tipici come
la brovada e la gubana, arriva la
promozione del kebab friulano».
«Se la strategia per far conoscere i nostri eccellenti prodotti
tipici è questa, suggerisco di ripensarla», ha aggiunto l’azzurro. «Spendere in questo modo soldi pubblici
per attività di promozione dei prodotti tipici regionali senza capo né
coda, dimostra che, al riguardo, ci
sono poche idee e confuse». Il kebab friulano, Serracchiani l’ha preso
«con tutto». Polemiche comprese.
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