Venerdì culturali 11° Ciclo

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Venerdì culturali 11° Ciclo
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Dopo i primi dieci cicli dei Venerdì Culturali si terrà, a decorrere dal prossimo 7 ottobre, l’undicesimo ciclo di incontri di cultura varia, organizzati da FIDAF – Federazione Italiana Dottori in scienze Agrarie e Forestali, SIGEA – Società Italiana di Geologia Ambientale, ARDAF – Associazione Romana Dottori in Agraria e Forestali e Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Roma.
Gli argomenti trattati riguarderanno: Storia, Arte, Ambiente, Energia, Agroalimentare, Economia, Sviluppo sostenibile, Scuola, Formazione, Ricerca e Innovazione tecnologica. Gli incontri si svolgeranno, nella sede della FIDAF in via Livenza, 6 (traversa di Via Po) Roma, dal 7 ottobre al 16 dicembre, il venerdì, dalle ore 16.30 alle 19.00.
Uno o più relatori invitati presenteranno un argomento di elevato interesse generale, mentre il pubblico presente in sala potrà partecipare attivamente alla discussione, facendo domande al relatore e/o proponendo spunti di riflessione. Le conferenze saranno presentate da Luigi Rossi, Giuseppe Gisotti, Nicola Colonna ed Edoardo Corbucci, Presidenti delle rispettive Associazioni.
Aderiscono ai Venerdì Culturali le Associazioni: I SETTE, AIPIN (Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica) e CERES (Centro di Ricerche Economiche e Sociali).
DATA
RELATORE
TITOLO
07/10/2016 Alberto Renieri
La geometria della natura: dal Numero Zero ai Frattali, passando tra conigli, Fidia e Leonardo
14/10/2016 Gianfranco Bologna
I semi di un buon Antropocene
21/10/2016 Simone Aiuti
Il mercato lattiero caseario nazionale e del Lazio
28/10/2016 Andrea Amici
Fauna selvatica
04/11/2016 Giuseppe Gisotti
La fondazione delle citta’. Le scelte insediative da Uruk a New York
11/11/2016 Raffaele Cirone
L’Ape italiana: dal fattore produttivo alla sentinella ambientale
18/11/2016 Mariella Azzali
Presentazione del volume: Dizionario di costume e moda. Dal filo all’abito
25/11/2016 Paolo Vicentini e Filippo Silvestri Il nome della rosa: l’agricoltura tra cielo e terra
02/12/2016 Federico Soda
Comprendere il fenomeno migrazioni: per migrazioni ordinate e nel rispetto della dignità umana
16/12/2016 Alessandro Caramis
Conflitti insostenibili. Le scienze sociali sulle controversie ambientali oltre il racconto del Nimby
Programmi dei precedenti cicli
07/10/2016
Alberto Renieri (Associazione “I Sette”)
È nato a Certaldo (Fi) il giorno 11 agosto 1945 e, nel 1969, si è laureato in Fisica presso l’università “la Sapienza” di Roma. Fino alla sua andata in pensione nel 2010 ha svolto, presso il Centro ENEA di Frascati, oltre a vari incarichi direttivi, attività di ricerca teorica e sperimentale nel campo dell’ottica quantistica (in particolare sui laser ad elettroni liberi) e degli acceleratori di elettroni (con particolare riguardo alle sorgenti di luce di sincrotrone). Nel corso dei suoi 40 anni di lavoro presso l’ENEA ha poi sviluppato molteplici interessi su varie problematiche, che coltiva ora privatamente dopo il suo ritiro dal mondo del lavoro attivo, come, in particolare riguardo alla nascita nei sistemi classici del caos deterministico, fenomeno che ha visto manifestarsi con particolare evidenza nella dinamica di fasci di particelle cariche all’interno di macchine acceleratrici.
La geometria della natura: dal Numero Zero ai Frattali, passando tra conigli, Fidia e Leonardo
Galileo Galilei diceva che “…La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo),… Egli è scritto in lingua matematica…” (Il Saggiatore)
In questo seminario si farà una cavalcata nel mondo della matematica partendo da una realtà che potrebbe apparire “umile” ma che invece costituisce una colonna portante del pensiero matematico: “il numero zero”. Continuando il viaggio si incontreranno realtà che potrebbero apparire tra loro incorrelate, ma che invece sono profondamente tra loro legate e che, insieme, ci forniscono quella “lingua matematica” alla quale si riferiva Galileo, lingua nella quale quel grandissimo libro che è l’universo e scritto. Si farà così la conoscenza della “Successione di Fibonacci”, e dello sviluppo di una popolazione di conigli che questa successione descrive. Dai conigli della successione di Fibonacci ci si tufferà, in compagnia di Fidia e di Leonardo, nel mondo del bello con la “Sezione Aurea”. La sezione aurea ci farà infine entrare nel mondo “esotico” dei “Frattali”, quel mondo nel quale troviamo finalmente la reale rappresentazione geometrica del mondo naturale.
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14/10/2016
Gianfranco Bologna
(in allestimento)
I semi di un buon Antropocene
(in allestimento)
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21/10/2016
Simone Aiuti
Laureato in Scienze Agrarie, iscritto dal 2003 all’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Roma. Dal 2001 è dipendente della Ariete Fattoria Latte Sano SpA, una delle più importante industrie di trasformazione del latte nel Lazio. Dal 2008 ricopre il ruolo di Direttore Tecnico e Direttore Marketing del Gruppo. Inoltre dal 2005 è Consigliere di Amministrazione della Centrale del Latte di Rieti srl e dal 2015 è membro del Consiglio Direttivo della Sezione Alimentare di Unindustria Lazio.
Il mercato lattiero caseario nazionale e del Lazio
Il relatore tratterà in particolare Latte Fresco ed ESL, l’evoluzione del prezzo del latte alla stalla in Italia ed Europa negli ultimi anni. L’andamento della produzione primaria prima e dopo il regime delle quote latte. L’evoluzione delle strategie commerciali e di marketing adottate dalle aziende operanti nel mercato del Lazio. Le dinamiche dei prezzi al consumo e l’evoluzione dei consumi con le tendenze del mercato del latte fresco ieri, oggi e domani.
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28/10/2016
Andrea Amici
(in allestimento)
Fauna selvatica
(in allestimento)
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04/11/2016
Giuseppe Gisotti
Geologo e forestale, é stato funzionario del Corpo Forestale dello Stato e poi dirigente del Servizio Geologico d’Italia. Ha insegnato Scienza del suolo e Geografia dell’ambiente e del paesaggio. Consulente tecnico per la Pubblica Amministrazione e per la Magistratura. Studioso di interazioni tra l’attività umana e l’ambiente, è autore di volumi inerenti la scienza del suolo, la valutazione di impatto ambientale, il dissesto idrogeologico, l’ambiente urbano, la valutazione del paesaggio. È presidente onorario della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) e socio della FIDAF.
La fondazione delle citta’. Le scelte insediative da Uruk a New York
Il libro analizza le preferenze insediative che hanno determinato la fondazione delle città più importanti dall’antichità a oggi, nonché il loro sviluppo urbanistico. Rilievi e pianori, porti naturali ben riparati, territori ricchi di risorse naturali e geologiche orientarono le scelte dei fondatori di Uruk, Roma, New York, mentre alluvioni, frane, terremoti furono tra le cause del declino e dell’abbandono di Leptis Magna, Sibari, Paestum.
Nella prima parte sono descritte le principali motivazioni delle scelte insediative: abbondanza di risorse necessarie per la sopravvivenza, quali acqua, suoli fertili, idonei materiali da costruzione, ma anche stabilità dei terreni di fondazione, assenza di rischi naturali e, in particolare, geologici, oltre a caratteristiche favorevoli, quali foce dei fiumi per un facile attracco e riparo o ubicazioni naturali fortificate. La seconda parte comprende una ricca selezione di casi di studio, relativi a diversi continenti, epoche e contesti geografici, che dimostrano come non solo i coloni in cerca di terre da coltivare, ma anche i generali per i loro accampamenti militari (dove poi sarebbero sorte delle città) considerassero scrupolosamente le caratteristiche naturali del sito prima di ritenerlo idoneo per i loro insediamenti.
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11/11/2016
Raffaele Cirone
Nato a Macerata nel 1958, vive e lavora a Roma dal 1980. Apicoltore per tradizione familiare, conduce un apiario didattico-sperimentale di 50 alveari e si è specializzato presso l’Istituto Nazionale di Apicoltura, oggi CREA – Unità di Ricerca in Apicoltura, quale Esperto in Patologia delle Api. Già membro del Gruppo “Miel et Apiculture”, presso il Copa-Cogeca a Bruxelles, e rappresentante italiano in seno ad APIMONDIA, la Federazione Internazionale delle Associazioni di Apicoltura, ricopre attualmente l’incarico di Presidente nazionale della FAI-Federazione Apicoltori Italiani e di Coordinatore del Centro di Riferimento Tecnico per la Salvaguardia dell’Ape Italiana istituito dal Mipaaf. Fondatore e Direttore responsabile di riviste specializzate in apicoltura, ha al suo attivo un’intensa attività divulgativa presso organi di informazione nazionali ed esteri. In veste di relatore – tra i più qualificati esperti sui temi di legislazione, economia e politica apistica – prende parte
attiva ai principali eventi convegnistici. Partecipa ai tavoli tecnici del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Ministero della Salute e alle Audizioni di interesse apistico promosse dalle Commissioni Parlamentari competenti. A partire dalla X Legislatura ha sostenuto le attività dei componenti di tutti i Gruppi Parlamentari presso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, che nella XIV Legislatura hanno concluso il lungo iter di quella che oggi conosciamo come la Legge n. 313/2004 per la Disciplina dell’Apicoltura italiana.
L’Ape italiana: dal fattore produttivo alla sentinella ambientale
(in allestimento)
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18/11/2016
Mariella Azzali
Pittrice e scultrice, s’interessa da molti anni di moda e costume. Insegnante di Disegno e Storia dell’Arte negli istituti superiori, costumista e figurinista, ha svolto attività di consulenza per manifestazioni di carattere storico ed ha tenuto conferenze a tale riguardo. Ha pubblicato un precedente dizionario sulla moda (Editore Calderini di Bologna) ed anche articoli relativi ai costumi indossati nel secolo XV dai personaggi di grande rilievo della famiglia Caldora, feudatari del territorio di Pacentro (L’Aquila). Attualmente si dedica alla tessitura artigianale.
Presentazione del volume: Dizionario di costume e moda. Dal filo all’abito
Il volume è organizzato sotto forma di dizionario, riunisce termini e voci ragionate riguardanti l’abbigliamento e quanto direttamente o indirettamente vi si riferisce. Sono state prese in considerazione non solo le fogge europee, ma anche quelle di altri Paesi, considerando tradizioni, culture, credenze e rituali che hanno influenzato abiti e ornamenti spesso rimasti invariati nei secoli. Arricchiscono il testo frequenti riferimenti a leggi suntuarie, alla letteratura, ad opere pittoriche e scultorie, a movimenti artistici e culturali, che ampliano ed approfondiscono i singoli argomenti trattati. Alcune voci specifiche illustrano l’importante e spesso disconosciuto parallelismo esistente tra alcune forme d’arte (l’architettura ad esempio) e la linea degli abiti, altre guidano il lettore attraverso i vari movimenti artistici che, in alcuni periodi, furono fonte di ispirazione per gli stilisti, i quali “trasferirono” sui tessuti le opere di pittori astrattisti, della Pop-art o della Op-art, per ottenere
l’illusione del movimento o raggiungere effetti tridimensionali. Sono illustrati in modo esauriente anche gli stili e i movimenti, la loro origine e diffusione nonché il ruolo determinante della musica, del teatro e del cinema sull’evolversi dell’abbigliamento e lo stretto collegamento esistente tra il modo di vestirsi ed i cambiamenti politici, economici, tecnologici e culturali. Numerose voci trattano i materiali fondamentali per la realizzazione di abiti e ornamenti come, ad esempio, le pellicce, i cuoi e gli animali che li forniscono; le fibre tessili e i tessuti, la loro provenienza, le caratteristiche, le varietà, i metodi di lavorazione industriale (oppure artigianale) e la tintura. Ampio il discorso sulle più importanti piante tintorie, i loro nomi e i vari procedimenti per ottenere i colori con i quali imprimere o tingere le fibre naturali e quello sulle principali attrezzature, macchine e macchinari, utilizzati dagli artigiani o nelle fabbriche. Doviziose anche le note riguardanti i monili e le
pietre preziose, con riferimento alla loro importanza presso gli antichi, i convincimenti e gli usi tradizionali, le loro principali caratteristiche, l’ubicazione delle miniere da cui si estraggono, la lavorazione, il taglio e perfino i momenti di maggiore notorietà. Completano il volume oltre duecento figure, realizzate dall’autrice allo scopo di porre in evidenza alcuni lemmi particolarmente significativi, e un indice analitico atto a rendere più agile la ricerca per coloro che lavorano nel mondo della moda o che vi si vogliono avvicinare manifestando curiosità in questo campo. In appendice un’esauriente scheda riguardante l’abbigliamento nelle varie epoche e dei diversi popoli.
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25/11/2016
Filippo Silvestri
E’ nato a Bari nel 1948 e si è laureato in ingegneria meccanica nella sua città nel 1975.
E’ stato funzionario ENEA dal 1978 al 2012, occupandosi di sicurezza nucleare, di formazione alla sicurezza e della organizzazione dell’Ente.
Attualmente fa parte dell’Associazione “I Sette” e della redazione della rivista letteraria “La Vallisa” di Bari.
Convinto della necessità di un armonioso superamento degli steccati tra la cultura umanistica e quella scientifica opera da molti anni con scritti e interventi per contribuire a conseguire questo obiettivo.
L’anno scorso ha tenuto in FIDAF il seminario “La tecnologia nella Divina Commedia”.
Paolo Vicentini
E’ nato a Roma il 26.11.1941 e conclusi gli studi classici, si è trasferito a Firenze dove si è laureato in Scienze Agrarie il 7.7.1967. Dopo iniziali esperienze lavorative, nel 1969 è passato nei ruoli del Ministero Agricoltura e Foreste – D.G. Economia Montana e Foreste, dove ha ricoperto vari incarichi tra cui, in particolare, l’applicazione in Italia della Convenzione di Washington–CITES e le Relazioni Internazionali del Corpo Forestale dello Stato. Ha svolto quindi impegni di un certo rilievo presso la FAO, il Gruppo Foreste del Consiglio U.E. e il Forum delle Nazioni Unite per le Foreste, seguendo anche iniziative culturali di specifico interesse, fino al novembre 2006, con il ritiro dall’attività ministeriale. Il 13.04.2012 ha tenuto una relazione al II Ciclo dei Venerdì Culturali sulla sociologia del sesto, nei diversi significati, che ha poi ripreso, collegandola al dissesto, in un incontro del Ciclo “Arte, Cultura e Tecnica” alla Rettoria di Sant’Ivo alla Sapienza.
Il nome della rosa: l’agricoltura tra cielo e terra
Firenze, città del fiore, simbolo di bellezza e fecondità, offre a Dante, già nel nome, il richiamo fondamentale al senso nuziale della creazione, che troverà la massima celebrazione nel “poema sacro al quale ha posto mano e cielo e terra”. L’atto fecondativo, è, del resto, al centro dei processi vitali e le colture agricole vi fanno inevitabile riferimento per poi estendersi, in chiave allegorica, ad una vasta tipologia di piani interpretativi. Accanto ai gigli, nel giardino rappresentativo della creazione, Dante colloca il nome del bel fior da lui sempre invocato, la rosa in cui il Verbo divino si fece carne, con diversi spunti di riflessione dai quali ha origine questa ricerca. Sviluppando i temi: vino e vitalità, selvicoltura e caccia, candida rosa e sponsalità, apicoltura e socialità, pastoralità e pescicoltura, gli autori esaminano aspetti particolari di interesse storico, tecnico e allegorico da alcuni versi della Divina Commedia.
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02/12/2016
Federico Soda
(in allestimento)
Comprendere il fenomeno migrazioni: per migrazioni ordinate e nel rispetto della dignità umana
(in allestimento)
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16/12/2016
Alessandro Caramis
Sociologo del territorio, lavora attualmente presso l’ISTAT. Precedentemente ha collaborato presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (Coris) dell’Università Sapienza di Roma ed ha conseguito un dottorato di ricerca all’Università degli Studi di Teramo specializzandosi sul tema dei conflitti ambientali. Ha scritto alcuni saggi sull’argomento nei quali ha illustrato le sua analisi nate da esperienze di ricerca e sul “campo”.
Conflitti insostenibili. Le scienze sociali sulle controversie ambientali oltre il racconto del Nimby
Il seminario discuterà la fine della logica della sindrome Nimby nel leggere e rappresentare mediaticamente e socialmente i conflitti ambientali. Da studi, ricerche e analisi sociali condotte negli ultimi trent’anni emerge come questa "lettura" ha ostacolato non solo la comprensione dei conflitti ambientali sorti attorno alla localizzazione di opere, tecnologie, impianti ma anche la loro prevenzione ed in certi casi la gestione dei conflitti stessi. Dietro l’etichetta o cornice di conflitti ambientali si manifestano spesso conflitti sociali, conflitti politici, conflitti sull’uso del territorio, sul modello di sviluppo auspicato e non, per la salute, ecc. Diventa quindi interessante vedere come dietro molti dibattiti ambientali che si manifestano oggi attorno a opere pubbliche o impianti energetici anche con una finalità ambientale possano sorgere contenziosi e controversie di natura conflittuale.
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