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Data : Mer, 28 Settembre 2016 @ 18:00
Categoria : Comunicati S. Stampa Giunta
Vertenza ex BAT Lecce, Capone e Leo: continuo impegno Regione
“La questione dei lavoratori dell’ex BAT di Lecce è da molti anni sul tavolo del ministero dello
Sviluppo economico, proprio per l’interessamento e la diretta sollecitazione della Regione Puglia”.
Così gli assessori regionali allo Sviluppo economico, Loredana Capone, e alla Formazione e
Lavoro, Sebastiano Leo, rispondono a quanto affermato dal viceministro allo Sviluppo economico
Teresa Bellanova. “La Regione Puglia – dicono – non solo non è mai stata assente ai tavoli di crisi
ma si è assunta sempre tutte le responsabilità del caso”. “Proprio per questo – continuano gli
assessori – non potendo intervenire al tavolo romano di ieri per la contemporanea convocazione
del Consiglio regionale a Bari e per impegni istituzionali, la giunta regionale ha delegato la Task
force per l’Occupazione, rappresentata dal suo presidente, Leo Caroli”. “Entrando nel merito delle
questioni sollevate – chiarisce Leo – al contrario di quanto dichiarato dal viceministro, la Regione
Puglia ha avviato le iniziative di politica attiva del lavoro per il reinserimento professionale dei
lavoratori ex Bat nell’ambito del programma “Welfare to Work”, con l’avvio del piano di
profilazione dei lavoratori. I centri per l’impiego, infatti, stanno convocando gli interessati per i
colloqui. A questa fase seguiranno i corsi di formazione e riqualificazione professionale”.
“Quanto al riconoscimento del territorio di Lecce tra le aree di crisi complessa e non complessa –
aggiunge Capone – non c’è un ritardo della Regione perché il decreto del ministro dello Sviluppo
economico che avvia la procedura non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e quindi
la giunta regionale pugliese, a tutt’oggi, non può seguire l’iter previsto dalle norme: cioè approvare
la propria proposta di elenco dei territori da ammettere alle agevolazioni per le aree di crisi
industriale non complessa”. “Questo tuttavia – secondo Capone e Leo – non è assolutamente il
momento di fare polemiche inutili e strumentali sulle spalle dei lavoratori di un’azienda in crisi e a
discapito di un territorio che comunque dimostra di avere una particolare attrattività di
reinvestimento e di reindustrializzazione”. “Chiediamo invece al viceministro di comunicarci se la
sua struttura ha provveduto a compiere ogni atto diretto ad impegnare le rilevanti risorse
finanziarie derivanti dai residui passivi per reimpiegarle a favore delle aree di crisi industriali”.
“La Puglia e il Salento – continua Capone – hanno una grande capacità di ospitare e attrarre nuovi
investimenti, al contrario del quadro offerto proprio dagli advisor presenti al ministero dello
Sviluppo economico. Per fortuna e per merito degli imprenditori capaci e della qualità della nostra
forza lavoro, i dati ufficiali testimoniano la crescita dell’attenzione degli investitori nei confronti
della Puglia. Voglio citare solo un dato: il valore dei progetti presentati da gruppi esteri con
l’incentivo regionale dei Contratti di programma della nuova programmazione rappresenta il 54%
del valore di tutti i progetti presentati con lo stesso incentivo nel territorio pugliese. Questo
avviene anche grazie alla capacità collaudata della Regione, attraverso la sua società in house
“Puglia Sviluppo”, di offrire validi strumenti di agevolazione a sostegno di chi voglia seriamente
investire con programmi credibili e sostenibili”.
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