Dipingere, la grande passione di Mary Morganelli

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Transcript Dipingere, la grande passione di Mary Morganelli

GIOVEDI 29 SETTEMBRE 2016 • CORRIERE CANADESE
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CANADA
L’ARTISTA
Dipingere, la grande passione di Mary Morganelli
MARIELLA
POLICHENI
TORONTO - Quando prende in
mano i pennelli e la tavolozza con
i colori Mariella Morganelli, Mary
per tutti quelli che la conoscono,
si immerge in un mondo bellissimo, dove i sogni e la fantasia non
hanno confini. «Amo dipingere,
amo avere davanti una tela bianca e riempirla lasciando libera la
mia creatività - dice la pittrice nata a Ceprano in provincia di Frosinone e giunta in Canada a soli sei
anni di età - mi piace spaziare con
la mente, sognare ad occhi aperti
e imprimere sulla tela tramite le
mie sensazioni, la mia interpretazione di un paesaggio o di un qualunque altro soggetto».
È un passione, questa per la pittura, che Mariella (Mary) Morganelli coltiva fin da piccola, fin dal
giorno in cui è giunta in Canada
con la sua famiglia. «Al termine
della scuola superiore ho anche
frequentato un corso di arte ma,
dopo il matrimonio ho deciso di
mettere da parte questa mia passione per dedicarmi alla mia famiglia - confida la pittrice - da cinque anni circa ho deciso di riprendere in mano i miei pennelli e ricominciare a dipingere».
Ora che i figli Gennaro, Matthew e Adam sono grandi Mariella (Mary) ha più tempo libero per
se stessa e per fare quello che ama di più: dipingere. «Ho il pieno sostegno di mio marito Nicola, dei figli e dei miei nipoti Nicola, Madelaine e Adam - dice felice
la pittrice - la sera, quando rientro
a casa dopo il lavoro (la Morganelli è una impiegata di Lido Construction, ndr) mi dedico al mio
hobby preferito e mi rilasso, sento
dentro di me un gran senso di pace e di benessere».
E così prendono forma dipinti di ogni dimensione che riproducono paesaggi e ritratti in primo luogo. Ma anche animali, auto antiche, fiori, nature morte, biglietti di auguri. C’è tutto il mondo nei suoi quadri che con i loro
colori, giallo, arancione e rosso su
di tutti, contengono un messaggio
di gioia, di positività verso la vita.
Nella foto Mary Morganelli intenta a dipingere una chiesa
«Dicono che la mia arte somiglia
a quella del Group of Seven, degli
artisti che hanno dipinto stupendi
quadri di paesaggi canadesi - dice
la Morganelli - mi piace tantissimo dipingere paesaggi dell’Onta-
rio settentrionale che ha una natura bellissima, ricca di colori caldi, di luci, di laghi e fiumi ma anche paesaggi italiani». In Italia,
dove la pittrice è tornata lo scorso anno dopo 43 anni, ha visitato
per due settimane varie città che
ora ha impresso sulla tela: da Siena a Portofino, da Orvieto a Venezia, dalle vigne toscane al mare. «È stato un viaggio bellissimo,
ho ancora negli occhi i luoghi me-
Nella foto in alto a sinistra “The Italian Job” in
mostra allo Schomberg
Street Gallery Event e a
ianco il dipinto “Forget
Not” dedicato dall’artista al padre ammalato
di Alzheimer; a lato
“Moonlight”; sopra
Mary Morganelli con il
marito Nicola, Danny
Montesano e la moglie
Madeleine; a sinistra la
Morganelli con il sindaco di Aurora Geofrey
Dawe; a destra il dipinto
“Tall Sails, Portoino”
ravigliosi che ho visto - dice con
un sorriso l’italocanadese - spero
tanto di tornarci presto». Ma oltre
ai paesaggi la Morganelli dipinge
su commissione ritratti e veicoli
antichi. «Ho dipinto una Camaro
del 1967, una Corvette Stingray del
1971, un pickup Ford del 1956, una
Mustang del 1964 - dice la pittrice - mi piace realizzare questi lavori e mi piace soprattutto vedere l’espressione di gioia sul volto
di chi li acquista. Sì mi piace tanto vedere che le persone sono felici nel guardare una mia opera, che
dà loro felicità».
Ma Mariella (Mary) Morganelli
nelle sue opere mette anche il suo
cuore, i suoi sentimenti, gli affetti
più profondi: recentemente la Alzheimer Society per far conoscere e capire questa malattia ha usato proprio una sua opera dal titolo “Forget not”. «Ho dipinto mio
padre che ha sofferto del morbo
di Alzheimer - dice con emozione la pittrice - nel dipinto interpreto la malattia a modo mio. L’orologio contorto, ad esempio, sta
a simboleggiare il fatto che l’ammalato non ha la concezione del
tempo, le porte sbiadite indicano
che non ha idea di dove sta andando, le piastrelle bianche e nere, il
lungo corridoio vogliono far capire che l’ammalato può camminare per miglia e miglia senza sapere dove stia andando. C’è un punto interrogativo ed il puzzle di una
casa della famiglia che non è più
la stessa, l’ammalato non riconosce nessuno dei suoi cari. Infine
le nuvole a rappresentare la mente vuota».
I quadri dell’italocanadese, siano essi dipinti con colori a olio, acrilici, ad acqua o con inchiostro
di china, nascono dal desiderio di
trasmettere sentimenti positivi a
chi li osserva: serenità, relax, ispirazione, senso di pace, emozioni.
«Dipingo soprattutto perchè mi fa
star bene, mi rilassa, mi dà gioia conclude la Morganelli - mi piacerebbe che tutti avessero un hobby
capace di trasmettere loro quello
che io provo dipingendo».
Chiunque
desideri
saperne di più può scrivere a Mariella (Mary) Morganelli all’indirizzo [email protected] o visitare il sito web www.mariellart.
com; www.facebook.com/MariellartGallery